Colloquio telefonico tra il premier israeliano e il Pontefice all’indomani del raid israeliano sulla chiesa della Sacra Famiglia. Ala armata Hamas: “Israele blocca accordo per cessate fuoco”. Il cardinale Pizzaballa in missione a Gaza con 500 tonnellate di aiuti

Benjamin Netanyahu, ha invitato Papa Leone XIV a recarsi in visita in Israele e ha dichiarato, durante il colloquio avuto in seguito al raid delle Idf che ha colpito la chiesa della Sacra Famiglia nella Striscia di Gaza: “Siamo vicini a un accordo” con Hamas.
Netanyahu esprime rammarico per il grave errore sulla Chiesa
Netanyahu ha informato il Pontefice che i negoziati per il rilascio degli ostaggi ancora trattenuti a Gaza sono in una fase avanzata. “Siamo vicini a un accordo”, ha dichiarato. Si apprende che ieri sera i mediatori hanno presentato una nuova proposta alle parti e Israele è ora in attesa della risposta di Hamas.
Netanyahu ha inoltre espresso “il rammarico di Israele per il tragico incidente in cui proiettili vaganti hanno accidentalmente colpito la Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza”.
Ala armata Hamas: “Israele blocca accordo per cessate fuoco”
L’ala armata di Hamas dal canto suo ha accusato Israele di bloccare un accordo nel contesto dei colloqui per un cessate il fuoco temporaneo e il rilascio degli ostaggi a Gaza. Abu Obaida, portavoce delle Brigate Ezzedine al-Qassam, ha dichiarato in un video che Hamas “ha sempre proposto un accordo completo che prevede il ritorno di tutti gli ostaggi in una volta sola”, ma Israele avrebbe “respinto ciò che abbiamo proposto”.
“Se il nemico rimane ostinato in questo giro di negoziati, non possiamo garantire un ritorno alle proposte di accordo parziale, incluso l’offerta di scambio di 10 prigionieri”, ha aggiunto.
L’appello di Leone XIV
Durante il colloquio telefonico, all’indomani del bombardamento israeliano che ha colpito l’unica chiesa cattolica di Gaza a, che ha provocato la morte di tre civili e diversi feriti tra cui il parroco Gabriel Romanelli, Leone XIV ha ribadito “l’appello a un rinnovato impegno per i negoziati, un cessate il fuoco e la fine della guerra”.