Addio a Sandra Milo, una delle attrici più popolari del cinema italiano e musa di Federico Fellini

 

Sandra Milo, 90 anni: 4 matrimoni, 3 figli, il grande amore ...

Addio a  Sandra Milo, aveva compiuto 90 anni nel 2023.    Quattro matrimoni, tre figli.Lo ha reso noto la famiglia

Si è spenta nella sua abitazione e tra l’affetto dei suo cari come aveva richiesto.

 

Sandrocchia, come l’aveva soprannominata Federico Fellini per il quale è stata una musa, è stata una delle attrici più popolari del cinema italiano.

Sandra Milo assume  totalmente nel ruolo di donna manipolatrice e amante borghese. Una donna che ha bruciato la vita, ma non l’ha mai interrotta. Una vera e propria sopravvissuta in un’Italia che ha dimenticato i fasti del suo cinema.
Si sposa giovanissima, a soli 15 anni, con il Marchese Cesare Rodighiero. Il matrimonio sfortunatamente dura un paio di mesi, ma quanto le basta per avvicinarsi a un’elite molto ricercata.
Nel 1953 decide di cominciare a recitare e lo fa nella pellicola di Giorgio Bianchi   Via Padova 46 accanto a Peppino De Filippo, Alberto Sordi, Giulietta Masina, Memmo Carotenuto, Massimo Dapporto, Ernesto Almirante, Vittorio Duse, Lamberto Maggiorani e Virna Lisi…..
Il primo sodalizio artistico con Antonio Pietrangeli. Il regista la sceglierà infatti per affiancare Alberto Sordi ne Lo scapolo (1955), e proprio grazie alle sue forme particolarmente rotonde e vistose e per quella sua strana voce, ancora da bambina, si impone come una maggiorata del grande schermo, prendendo parte a numerose commedie. Pietrangeli la imporrà poi come prostituta in Adua e le compagne 1960) accanto a Claudio Gora e Marcello Mastroiammi, poi la trasformerà in un fantasma ne Fantasmi a Roma (1961) inserendola fra i desideri soprannaturali di Vittorio Gassman e Mastroianni, e ancora una volta accanto a Gora. Infine, nel 1964, diventa protagonista de La visita

La commedia è il ruolo in cui dà il meglio di se stessa, Dino Risi la vuole ne L‘ombrellone (1965), poi è ancora con Caprioli Come imparai ad amare le donne ne (1967). Chiusa il burrascoso matrimonio con Ergas, dal quale nascerà Deborah, attualmente giornalista televisiva, troverà un nuovo amore con Ottavio De Lollis, che la renderà madre di Ciro e Azzurra. È l’addio definitivo alle scene, ma non per un insuccesso cinematografico o per le critiche dei recensori: la Milo sceglie la famiglia, tenendosi a lungo tempo lontana dai grandi schermi. La si rivedrà solo nel 1973 con la miniserie Sabato sera dalle nove alle dieci (1973), mentre il ritorno al cinema sarà in qualche modo fissato da F.F.S.S.  cioè .. che mi portato a fare sopra Posillipo se non mi vuoi più bene?(1983) con Roberto Benigni e dal film con Caprioli Cenerentola 1983).

Nel 1987, recita con Jeanne Moreau in Remake, poi spinta dall’amicizia con Bettino Craxi, si improvvisa conduttrice televisiva su Rai Due con il programma “Piccoli fans”, programma per bambini che la riporterà nuovamente in auge. Ma è durante la trasmissione “L’amore è una cosa meravigliosa” (1990), che la Milo entrerà al top. Il tutto però è dovuto a un brutto scherzo telefonico fattole in diritta dove la sia avvertiva di un incidente – peraltro mai accaduto – del figlio Ciro. La Milo scappa in lacrime dallo studio, ma le urla della Milo diventano un tormentone per programmi come “Blob” e “Target”, ispirando perfino un varietà “Ciro, il figlio di Target”, su Italia 1.
Le sue apparizioni sul grande schermo si fanno sporadiche: da  Camerieri (1995) con Ciccio Ingrassia  a  Il cuore altrove (2003) di Pupi Avati, entrando timidamente nel tubo catodico con la serie tv ma il portiere non c’è mai? (2002) e il reality show “Ritorno al presente”.

Nel 2006, comincia a recitare sul palcoscenico, prendendo parte a “8 donne e un mistero” con Nadia Rinaldi e Corinne Clery poi nel 2008 è ne “Il letto ovale” accanto a Gino Landi, con Barbara D’Urso e Maurizio Michelii. Nel 2021 viene premiata con un David di Donatello alla carriera.
Dotata  di quella voce inconfondibile , Sandra Milo rappresentò il volto ironico, forse ribelle volto della settima arte italiana.

 

La Regione Sicilia promuove (e finanzia) 19 progetti cinematografici ed audiovisivi

 

Video Cinematografia Film - Foto gratis su Pixabay

 

 

Sono diciannove i progetti di produzione cinematografica e audiovisiva ammessi al cofinanziamento della Regione Siciliana nella prima finestra del bando 2022. I contributi disponibili per l’intero anno ammontano complessivamente a 10,8 milioni di euro. Al termine del lavoro svolto dall’apposita Commissione di valutazione, infatti, è stata approvata la graduatoria delle produzioni cofinanziate con un decreto firmato dal dirigente generale del dipartimento regionale Turismo, sport e spettacolo, Lucia Di Fatta, e dal dirigente responsabile di Sicilia Film Commission, Nicola Tarantino. Le risorse provengono dal Piano di sviluppo e coesione Sicilia e le istanze sono quelle presentate nella prima delle due “finestre” previste dall’avviso pubblicato lo scorso maggio. La seconda si è chiusa venerdì 30 settembre ed entro fine mese sarà predisposta anche la seconda graduatoria. 
«In questi anni – sottolinea il dirigente di Sicilia Film Commission, Nicola Tarantino – la Regione ha ritenuto di investire cospicue risorse nel cofinanziamento di opere cinematografiche di livello internazionale, mirando al sostegno di progetti importanti e di grande qualità, che possano costituire il veicolo promozionale di ciò che la nostra Isola può offrire ai visitatori di tutto il mondo. Un lavoro che intendiamo continuare su questo solco anche per gli anni a venire, per far sì che il brand Sicilia continui a essere uno dei più attraenti tra le regioni italiane».
Tra i “Film di produzione cinematografica/televisiva e serie tv, anche in animazione” sono state ammesse al cofinanziamento le seguenti 14 produzioni: “La stoccata vincente”, “Francesca&Giovanni”, “Indelebile”, “The end”, “Un destino migliore”, “L’amore che ho (la storia di Rosa Balistreri)”, “L’Isola (ex “Truly, madly, deeply”)”, “Il registro”, “Maredolce – Romeo e Giulietta non vivono a Brancaccio”, “Il cavaliere della strada”, “I leoni di Sicilia”, “Tina”, “Mandorlo amaro”, “Sabbia nera”. Tredici le proposte in questa categoria non ammesse al finanziamento. 
 
Tra i “Documentari e serie tv documentarie, anche in animazione”, quattro i progetti valutati positivamente: “Opera Palermo”, “Etna – Dall’inferno al paradiso”, “Il respiro del vulcano”, “Working class hero”. Quattro, invece, quelli non finanziati. 
 
Tra i “Cortometraggi”, infine, delle quattro proposte complessivamente valutate è stato ammesso al finanziamento solo il progetto “Luca, fuori sincrono”. 

Addio a Jean Louis Trintignant, icona immortale del cinema francese

 

Jean-Louis Trintignant biografia

 

Addio a  Jean-Louis Trintignant. L’attore francese aveva 91 anni. La notizia della morte di Trintignant è stata data alla stampa francese dalla moglie, Mariane Hoepfner Trintignant, con un comunicato stampa inviato dal suo agente. L’attore è morto “serenamente, di vecchiaia, questa mattina, nella sua casa, nel Gard, circondato dai suoi cari”.

La vita privata di Jean-Louis Trintignant,  è stata segnata da due tragedie legate alle figlie. Pauline, nata dal secondo matrimonio con l’attrice, scenografa e regista Nadine Marquand, morì nel 1969 all’età di dieci mesi per la sindrome delle cosiddette morti bianche.

L'ultimo sorpasso di Jean-Louis: addio a Trintignant, icona immortale del  cinema francese
Trintignant nel film “L’ultimo sorpasso” insieme con V. Gasman

La figlia maggiore, Marie Trintignant, nata nel 1962, attrice candidata più volte al premio César, morì nel 2003 per le lesioni inflitte dal compagno, la rockstar Bertrand Cantat, voce del gruppo Noir Désir. La notte tra il 26 e il 27 luglio 2003 a Vilnius, in Lituania, dove la coppia si trovava perché Marie doveva girare un film, l’ex leader dei Noir Desir picchiò selvaggiamente l’attrice, lasciandola su un divano e aspettando le sette del mattino prima di chiamare i soccorsi, quando ormai l’edema cerebrale provocatole si era diffuso irreversibilmente.

Di fronte agli inquirenti, ammise tutto: sotto l’effetto dell’alcol, avrebbe pestato la compagna per gelosia. Finita in coma, morì il 1º agosto in un ospedale di Neuilly-sur-Seine, dopo due interventi chirurgici alla testa. Cantat fu condannato da un tribunale lituano a 8 anni e rilasciato in libertà condizionata nel 2007, dopo quattro anni di carcere.

Jean-Louis Trintignant, la verità: "Una vita di lutti atroci". Cosa lo ha  ucciso – Libero Quotidiano

Trintignant, nato a Piolenc l’11 dicembre 1930, nella sua lunghissima carriera ha lasciato il segno nel 1955 con ‘E dio creò la donna’, di Roger Vadim, accanto a Brigitte Bardot. Nel 1962, recitò con Vittorio Gassman in ‘Il sorpasso’. Nel 1969 conquistò il premio per il miglior attore al Festival di Cannes con l’interpretazione in ‘Z – L’orgia del potere’. Risale al 1970 il film ‘Il conformista’ di Bernardo Bertolucci. Negli anni ’70’, spiccano La donna della domenica (1975) di Luigi Comencini, e Il deserto dei tartari (1976) di Valerio Zurlini.
Super caldo non molla, prossima settimana si arriverà a 40°
(Adnkronos) – Non ci sono buone notizie sotto il profilo di caldo e siccità almeno per i prossimi sette giorni. L’anticiclone africano Scipione che ci ha tenuto compagnia fino a questo momento lascerà infatti il posto a un’altra figura anticiclonica di origine sub-tropicale, in una sorta di staffetta che arroventerà l’Italia specie nel corso della prossima settimana facendo cadere alcuni record di temperatura.

Stiamo vivendo una fase anticipata di estate con un’anomalia termica positiva di circa 6°C rispetto alle medie climatiche di riferimento, ma la prossima settimana questa discrepanza aumenterà addirittura fino a 10°C.

Dopo un weekend in prevalenza soleggiato e molto caldo, fatta eccezione per alcuni temporali pomeridiani attesi su Calabria e Sicilia Sabato, da lunedì 20 l’Italia dovrà infatti fare i conti con una nuova ed intensa ondata di caldo. La causa va ricercata nel particolare assetto sinottico che si verrà a creare sullo scacchiere europeo. A dominare la scena sarà ancora una volta il famigerato anticiclone africano (a dispetto del più mite anticiclone delle Azzorre) che continua a inviare masse d’aria di origine sub-tropicale (cioè direttamente dall’interno del deserto del Sahara) molto calde e umide sul bacino del Mediterraneo. Una sorta di blocco atmosferico conosciuto in letteratura scientifica come “blocco a Omega” che di fatto tiene lontano qualsivoglia perturbazione. Questo accade quando un’area di alta pressione è stretta ai fianchi da due centri depressionari. In questa situazione il campo anticiclonico rimane stazionario per molto tempo, anche per settimane.

Detto ciò, diamo un po’ i numeri: il picco di questa nuova ondata di caldo lo raggiungeremo verosimilmente tra il solstizio d’Estate (martedì 21), che rischia di diventare il più caldo dal 2003 (il giugno più caldo della storia climatica italiana insieme al 2019) e venerdì 24. Si tratta di una fase meteo climatica del tutto eccezionale con un’anomalia di temperature fin verso gli 8°C in più rispetto a quanto ci si attenderebbe in questo periodo dell’anno.

Di conseguenza, le punte massime rischiano di toccare picchi di 40°C su molte città della Pianura Padana, come a Bologna e Ferrara; fino a 37/38°C a Milano, Mantova e Pavia; clima rovente anche al Centro con picchi fino a 36/38°C anche a Roma, Terni e Firenze. Inizierà a fare tanto caldo anche al Sud, con valori superiori ai 36°C su molte città. Insomma, molti record potrebbero crollare e segnare dunque un pezzo di storia climatica del nostro Paese. Mattia Gussoni, meteorologo de iLMeteo.it avvisa inoltre che il caldo non mollerà la presa neppure durante le ore notturne; questa terza ondata di calore africano ci farà vivere infatti anche le fastidiose notti tropicali. Questo termine ha un significato ben preciso: è un indicatore climatico che identifica il numero di notti nell’anno con temperatura minima maggiore di 20°C. È un valore internazionale definito dall’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO) e serve per monitorare i cambiamenti climatici in atto. Infatti, negli ultimi decenni stiamo assistendo a un numero sempre più crescente di questo tipo di notti, a sottolineare il processo di riscaldamento climatico che interessa anche il nostro Paese. Ebbene, nei prossimi giorni si prevedono valori termici addirittura di 26/28°C fino alla mezzanotte su molte città del Centro-Nord.

Oggi, sabato 18 giugno – Al nord: sole e caldo. Al centro: soleggiato ovunque. Al sud: alcuni temporali pomeridiani su Calabria e Sicilia sudorientale, sole altrove.

Domani, domenica 19 giugno – Al nord: sole prevalente e caldo in aumento. Al centro: cielo sereno e caldo estivo. Al sud: nubi irregolari, ma in un contesto soleggiato.

Lunedì 20 giugno – Al nord: sole e caldo intenso. Al centro: bel tempo, caldo in intensificazione. Al sud: soleggiato e via via più caldo.

Tendenza – Sole prevalente e caldo in ulteriore aumento almeno fino a venerdì 24.

Cina: incendio in complesso petrolchimico a Shanghai, almeno un morto

(Adnkronos) – Almeno una persona è morta nell’incendio che si è sviluppato questa mattina nell’impianto petrolchimico della Sinopec a Shanghai, ha reso noto l’agenzia di stampa Xinhua. L’allarme è scattato poco dopo le quattro di questa mattina (ora locale) e le operazioni dei vigili del fuoco sono ancora in corso anche se alle nove l’incendio risultava “sotto controllo”. L’impianto produce il glicole etilenico usato anche nei pannelli solari.

Roma, moto in fiamme dopo scontro con auto sull’Appia: un morto

(Adnkronos) – Grave incidente stradale nella notte in via Appia Nuova a Roma, all’altezza del civico 1255. Nello scontro con un’auto, una moto è andata a fuoco ed è stata avvolta dalle fiamme. Il bilancio è un morto e un ferito grave.

Come si apprende dai vigili del fuoco, sul posto, a circa 200 metri di distanza, sono state trovate due persone, soccorse dal personale sanitario. Per una delle due non c’era nulla da fare e ne è stato constatato il decesso, l’altra è stata invece trasportata in codice rosso all’ospedale dei Castelli.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Marino.

Il Libro dei Fatti compie 30 anni

Il best seller dell’informazione, edizione italiana del The World Almanac and Book of Facts, giunge alla sua trentesima edizione!

Tag
Vedi anche
raccomandato per te

Sponsorizzato

Chi ha diritto al bonus 200 euro e come si ottiene(wired)

Sponsorizzato

Offerte luce e gas da 40€ al mese. Prezzo Bloccato per 24 mesi, scopri le offerte!(tagliacosti.comparasemplice.it)

Sponsorizzato

Questo è quanto dovrebbe costare un montascale nel 2022(Montascale | Ricerca annunci)

Sponsorizzato

L’impero russo nel 1914, fin dove arrivano le mire espansionistiche di Putin?(Idealista)

Sponsorizzato

[Galleria] 36 immagini del selvaggio West che mostrano com’era la vita all’epoca(soohealthy)

Sponsorizzato

[Foto] A 66 anni, Ornella Muti vive in questa casa modesta.(https://housinglover.com/)

Sponsorizzato

[Foto] Cosa è successo a Paola Pitti?(https://newagenews.com)

Sponsorizzato

A ruba il robot aspirapolvere scontato a metà prezzo questa settimana(✔️prodottoverificato.com)

Roma, moto in fiamme dopo scontro con auto sull’Appia: un morto

Freddo autunnale e rischio temporali, poi torna il caldo record
ORA IN
Prima pagina
ARTICOLI
in Evidenza

Chiudi

Addio alla raffinata attrice ( e giornalista) Catherine Spaak

 

Tutte le foto di Catherine Spaak - Tvzap

 Catherine Spaak, non è più tra noi.    L’attrice ci lascia a 77 anni, attrice  e poi personaggio televisivo fra i più popolari dagli anni Sessanta in poi.

Il Ministro della Cultura Dario Franceschini: “”Apprendo con dolore della scomparsa di Catherine Spaak, artista poliedrica, colta ed elegante che nel nostro Paese ha trovato una casa che l’ha accolta e amata. Mi stringo ai familiari e agli amici in questa triste giornata”

Nel 2019, l’attrice aveva avuto una emorragia cerebrale. “Sei mesi fa ho avuto un’emorragia cerebrale e ho avuto delle crisi epilettiche dovute alle conseguenze di questa cicatrice”, diceva Spaak a ‘Storie italiane’ su Raiuno nel settembre 2020.

Addio al grande Sean Connery, la stella scozzese che interpretò il personaggio di James Bond -007

Immagine di copertina

          UN GRANDE PERSONAGGIO ED UN GRANDE UOMO : SI E’ SPENTO A 90 ANNI

Addio a Sean Connery. L’attore scozzese aveva 90 anni. ed era noto per il  personaggio di James Bond,007, è stato il primo attore ad interpretare sul grande schermo l’agente segreto più famoso della storia del cinema. Connery, in particolare, è stato protagonista di 7 film della lunghissima saga. La star in carriera ha conquistato un Oscar nel 1988 per il ruolo in The Untouchables, 2 Bafta e 3 Golden Globe. È stato nominato cavaliere dalla regina Elisabetta II all’Holyrood Palace nel 2000.       Connery si è spento nella notte alle Bahamas,  circondato dalla sua famiglia

Sir Thomas Sean Connery nasce ad Edimburgo il 25 agosto del 1930 e muore oggi, 31 ottobre 2020, all’età di 90 anni. È stato un attore e produttore cinematografico britannico, ; la sua incarnazione dell’Agente 007 nell’omonima saga è riconosciuta dalla quasi unanimità della critica e del pubblico come la migliore in assoluto.   Gli piaceva anche l’avventura. Così ha preso parte a film d’avventura tra cui Caccia a Ottobre Rosso, Highlander – L’ultimo immortale e Il nome della rosa e in pellicole drammatiche come Scoprendo Forrester.

È noto anche per l’interpretazione dell’incorruttibile poliziotto irlandese Jimmy Malone in The Untouchables – Gli intoccabili con il quale ha vinto l’Oscar al miglior attore non protagonista e un Golden Globe. Sean Connery si è ritirato dalle scene nel 2003, dopo aver interpretato Allan Quatermain in La leggenda degli uomini straordinari. Nel 200o la Stella di Sean Connery brilla dapertutto e la Regina Elisabetta lo  nomina Sir.

L’attore “da qualche tempo non stava bene”. Accanto, “aveva molti dei suoi familiari, che hanno potuto raggiungerlo alle Bahamas. Commozione in tutto il mondo per la perdita di un grande personaggio ed un grande uomo..

PERSONAGGI SIMBOLO -GRETA ED ALESSIA BONARI -L’INFERMIERA CHE TANTO HA LOTTATO CONTRO IL COVID- ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA

 

La Biennale di Venezia

La Serenissima”, il salotto d’Italia,  è  protagonista dell’arte e della cultura italiane dal tempo dei dogi, delle Repubbliche Marinare e della nascita dell’editoria. La millenaria tradizione culturale di Venezia ha dato al mondo un grande lascito, la Biennale d’arte. Nota come Biennale di Venezia, oggi questo evento comprende varie manifestazioni. Fondata come società di cultura nel 1895 con l’organizzazione della prima Esposizione Biennale d’Arte del mondo, per stimolare la creatività artistica e il mercato dell’arte a Venezia e in Italia, la Biennale  ha tuttora il fine di promuovere le nuove tendenze artistiche e a tale scopo organizza molte manifestazioni internazionali delle arti contemporanee: l’Esposizione internazionale d’arte, il Festival internazionale di musica contemporanea, (fondato nel 1930),il  Festival internazionale del teatro (1934), la Mostra internazionale di architettura (1980), il Festival internazionale di danza contemporanea (1999) e la Mostra internazionale d’arte cinematografica (1932), in questi giorni in corso con passerella di star ed attori famosi. 

La Mostra del Cinema si tiene nello storico Palazzo del Cinema, al Lido di Venezia. Nata come manifestazione non competitiva, oggi assegna un prestigioso premio internazionale: il Leone d’Oro, simbolo della città (il leone della basilica di San Marco). La mostra del cinema di Venezia ha fatto la storia della settima arte, e spesso appare più come un evento mondano che artistico. Dopo la parentesi degli anni del Fascismo che impose i propri vincitori con film di propaganda, la mostra farà conoscere al mondo il neorealismo di Rossellini e Visconti e saluterà il ritorno dei grandi registi di fama internazionale come Orson Wells e Fritz Lang. Negli anni successivi contribuirà alla conoscenza e al successo del cinema asiatico (quello giapponese) e diventerà la vetrina di nuovi talenti.

Il nome “Biennale” deriva dalla cadenza biennale delle sue manifestazioni (con l’eccezione della Mostra del cinema che ha cadenza annuale) ed è diventato sinonimo di grande evento internazionale ricorrente.

GRETA  THUMBERG  :    LOTTA  PER IL FUTURO

La sosia di Greta Thunberg in una foto del 1898

Vi sono personaggi simbolo alla Mostra del Cinema. “La crisi del Covid ha colpito tutti, sconfiggere il virus è una priorità, non si possono gestire due crisi insieme: per questo le questioni ambientali, la lotta sul Climate change è stata messa in pausa, invece dobbiamo capire che è urgente e non si può mollare se vogliamo avere un futuro”. Parole di  Greta Thunberg in collegamento durante un intervallo delle lezione di scuola con la Sala  stampa tenutasi al Lido di Venezia per il film di Nathan Grossman “Greta”, incentrato proprio sulla storia della giovanissima attivista svedese che ha lanciato il movimento studentesco internazionale Fridays for Future

“Padrenostro” con Pierfrancesco Favino. Un film che ricorda come “la generazione dei cinquantenni sia stata messa in un angolo..”

Mostra del Cinema di Venezia 2020, ecco Padrenostro con Pierfrancesco Favino. Un film che spiazza le più banali attese
L’attore: “Noi cinquantenni di oggi siamo quella generazione che è stata come circondata da quegli eventi politici, che quella realtà l’ha subita. Siamo stati messi in un angolo, ci è stato impedito di alzare una mano. E raramente si mette l’accento su quei bambini lì, che venivano messi a letto e dopo era come se non esistessero più quando invece ci alzavamo e sbirciavamo dietro l’angolo cosa facevano i nostri genitori in salotto con gli amici”

Alessia Bonari: l’infermiera simbolo della lotta al coronavirus alla Mostra  di Venezia

La sua immagine con il volto segnato dalla mascherina durante turni massacranti nel reparto Covid aveva fatto il giro del mondo. Nella città lagunare ha ricevuto il premio di “personaggio dell’anno”
Era  il 9 marzo e il lockdown era appena iniziato. Oggi Alessia Bonari, infermiera in un ospedale di Milano diventata il simbolo della lotta contro
il coronavirus sfila alla Mostra del Cinema.
Nella città lagunare, la 23enne ha ricevuto il premio di “personaggio dell’anno”, organizzato da Tiziana Rocca.

Oscar 2020:premiato il film “Parasite” del regista sudcoreano Bong Joon-ho

Risultato immagini per immagini degli oscar 2020

Parasite‘, è  film scelto di quest’anno che agli Oscar 2020 entra nella storia dell’Academy:    una cosa inusitata che  un film non in lingua inglese sia premiato con il massimo riconoscimento nel corso della kermesse. La pellicola del regista sudcoreano Bong Joon-ho,(nella foto sotto9 già vincitore a Cannes, incassa anche altre tre prestigiosissime statuine: miglior sceneggiatura non originale, miglior film internazionale e miglior regia.

Miglior attore protagonista Joaquin Phoenix con il suo ‘Joker’, miglior attrice protagonista Renée Zellweger con ‘Judy’. Premiato come miglior attore non protagonista Brad Pitt, per ‘C’era una volta a… Hollywood’, mentre miglior attrice non protagonista è Laura Dern per ‘Storia di un Matrimonio’.

Risultato immagini per immagini degli oscar 2020

ADDIO A “SPARTACUS”, KIRK DOUGLAS, UNA LEGGENDA PER IL MONDO INTERO

Risultato immagini per IMMAGINI DI KIRK DOUGLAS

Addio a  Kirk Douglas, leggenda di Hollywood. L’attore aveva 103 anni. Il figlio Michael Douglas dà l’annuncio sui social: “È con tremenda tristezza che io e i miei fratelli annunciamo che Kirk Douglas ci ha lasciato oggi all’età di 103 anni. Per il mondo era una leggenda, un attore dell’età d’oro dei film, il cui impegno umanitario per la giustizia e le cause in cui ha creduto hanno fissato uno standard a cui tutti aspiriamo”.

Risultato immagini per IMMAGINI DI KIRK DOUGLAS

Ma per me, i miei fratelli Joel e Peter era semplicemente papà – si legge nel post – per Catherine, un meraviglioso suocero, per i suoi nipoti e pronipote, il loro nonno amorevole, e per sua moglie Anne, un marito meraviglioso”.

Risultato immagini per IMMAGINI DI KIRK DOUGLAS

La vita di Kirk è stata ben vissuta – scrive Michael Douglas – e lascia un’eredità nel cinema che durerà per le generazioni a venire, e una storia come un famoso filantropo che ha lavorato per aiutare la gente e portare la pace sul pianeta. Vorrei concludere con le parole che gli ho detto durante il suo ultimo compleanno e che rimarranno sempre vere. Papà, ti amo così tanto e sono così orgoglioso di essere tuo figlio. #KirkDouglas”.

I personaggi  che  Kirk Douglas ha interpretato nel corso della sua prestigiosa carriera  abbracciano  tutta la seconda metà del XX °  secolo.

Amputato con un dito in La Captive à les clear clears , di Howard Hawks (1952), con un orecchio in La Vie appassionato di Vincent van Gogh , di Vincente Minnelli (1957), accecato in The Vikings , da Richard Fleischer (1958) , crocifisso in Spartacus, da Stanley Kubrick (1960), schiacciato da un camion in L’Arrangement, da Elia Kazan (1969), non assomiglia all’eroe trionfante alla John Wayne, una figura ambivalente e complessa piuttosto che un’icona Stati Uniti.

Kirk Douglas, nel 1946.Kirk Douglas, nel 1946. 

La sua immagine pubblica di patriarca — è crollata anche dopo la morte per overdose di un altro dei suoi figli, Eric, nel 2004.
Nel 1996, un ictus gravemente handicappato il suo discorso non era bastato a tenerlo lontano dal palcoscenico. Ospite regolare dei più grandi festival cinematografici, Kirk Douglas era anche una presenza ricorrente sugli scaffali delle librerie. Il memorialista e romanziere, alcuni dei suoi libri – tra cui Le Fils du chiffonnier (Presses de la Renaissance, 1988), il primo volume delle sue memorie – si sono soffermati a lungo in cima alle classifiche dei best seller. Recentemente  si era distinto su Internet con un blog di inaspettata spontaneità in un nonagenario.

Da adolescente, ha scoperto una vocazione come attore e è riuscito a iscriversi all’Università di St Lawrence. Attaccato dall’antisemitismo in ogni fase della sua carriera, divenne una delle stelle della squadra di wrestling e presto frequentò le lezioni in una scuola di recitazione a New York. Issur Danielovitch adotta lo pseudonimo di Kirk Douglas e ha per il compagno di classe Betty Joan Perske, il futuro Lauren Bacall. Quando gli Stati Uniti andarono in guerra, il giovane si unì alla marina e fu smobilitato per un infortunio nel 1944.

Diventata una star di Hollywood, Lauren Bacall raccomanda la sua amica al produttore di Warner, Hal B. Wallis, e Kirk Douglas fa il suo debutto sullo schermo, a 30 anni, in The Crime , di Lewis Milestone, in 1946.

Nonostante il suo potere di seduzione, Kirk Douglas interpreta dapprima ruoli antipatici, come quello del brutto che insegue Burt Lancaster della sua vendetta a Pendez-moi haut et court (1947), di Jacques Tourneur, “ruoli di figli di puttane” , dirà più tardi. Ma anche ruoli maschili imperfetti, come quello del sottomesso marito di Chains conjugales (1949) , di Joseph Mankiewicz.  Oggi lascia al mondo un patrimonio cinematografico unico e davvero leggendario

IL CINEMA INTERNAZIONALE AL FESTIVAL DI LAMPEDUSA

 

Oggi,27 settembre fino  a domenica 29 la seconda edizione della kermesse 

 Anteprima immagine

 

DIECI TITOLI PER RACCONTARE STORIE D’IMPEGNO, DIRITTI E CORAGGIO

 Arte, natura e cultura nell’Isola più a Sud d’Europa con la direzione artistica di Luca Vullo

LAMPEDUSA –

Sguardi, voci, immagini e storie di coraggio per l’affermazione di scelte di vita dettate dai propri diritti. Parlerà al pubblico anche attraverso l’occhio della cinepresa il “Festival di Lampedusa 2019”, la kermesse che da oggi venerdì  fino  a domenica 29 settembre porterà sull’Isola più a sud d’Europa, un programma di eventi che vuole essere un ponte verso l’interculturalità e «il rispetto dell’uomo, della natura, dell’arte e della cultura» secondo la filosofia fermamente sposata dall’Associazione Lampaethusa, che ha promosso la manifestazione con la direzione artistica di Luca Vullo.

Anteprima immagine

A concludere ciascuna delle tre giornate – con appuntamento ogni sera dalle ore 22.15 in Piazza Castello – sarà la rassegna “Il cinema internazionale di Lampedusa” con dieci opere che testimoniano storie di vite segnate dall’impegno e dalla lotta per un futuro migliore, di popoli in migrazione, di viaggi alla scoperta di luoghi da salvare, di individualità che nella natura hanno ritrovato la loro essenza. La rassegna curata da Arianna Careddu (selezionatrice all’Italian Film Festival Cardiff) e Renato Scatà (collaboratore Filmstudio Roma) sarà inoltre arricchita da incontri con registi, dibattiti e musica dal vivo.

Anteprima immagine

Oggi  aprirà il cartellone The Power of Passport di Simona Carnino (Italia, 2019): una storia al femminile di immigrazione centroamericana raccontata dalla voce di coraggiose donne indigene guatemalteche che denunciano le crudeltà e i soprusi del loro viaggio attraverso il Messico. A seguire il documentario L’uomo degli alberi di Andrea Trivero (Italia, 2018) sulla vita di Daniel Balima: un uomo nato affetto da poliomelite che nel Burkina Faso, da oltre 50 anni e senza l’uso delle gambe, porta avanti il vivaio del padre, avendo scelto la dignità di un lavoro invece che la strada dell’elemosina. A seguire verrà proiettato Home Visit di Annamaria Craparotta (Italia/UK, 2018), intima pagina autobiografica in cui la regista, in visita nel proprio paese in Sicilia, affronta difficili verità su se stessa durante una conversazione con la nonna paterna. Chiuderà la prima data Allah Loves Equality di Wajahat Abbas Kazmi (Italia, 2019), manifesto ideologico degli attivisti della comunità Lgbtq pakistana sulla lotta quotidiana per i diritti queer all’interno di una severa società religiosa, con l’obiettivo di affermare che l’amore di Allah va al di là di ogni discriminazione, sessuale di genere.
Sabato 28 settembre aprirà la serata Climate Limbo dei registi Elena Brunello, Paolo Caselli e Francesco Ferri (Italia, 2019), opera che – con un viaggio dal Piemonte, ai campi di riso del Bangladesh, dal Niger fino ai ghiacciai delle Alpi – racconta il nesso tra cambiamento climatico e migrazioni, per riflettere sulla condizione di rifugiato climatico nel sistema di asilo internazionale.

Plastic River di Manuel Camia (Italia, 2019) è un omaggio all’impegno per l’ambiente attraverso la storia “semplice” di Tiberio e dei suoi itinerari in kayak nei laghi e nei fiumi lombardi per ripulirli dai rifiuti di plastica. A seguire Sulla rotta verde di Silvia Perra (Italia, 2016), «un viaggio di scoperta di un nuovo modo di vivere ecosostenibile» seguendo la scia della casa-veliero di Mathias lungo le 520 miglia nel mare di Sardegna con un impatto ambientale prossimo allo zero.
Anteprima immagine

Domenica 29, la rassegna sarà aperta da un omaggio a Luigi Di Gianni, noto documentarista e antropologo recentemente scomparso che sarà ricordato con la proiezione del suo La nascita di un culto (Italia, 1968) realizzata in collaborazione con la Cineteca di Bologna. Di Gianni racconta la depressione del sud Italia tramite la magia popolare e i culti pagani cercando di ridare dignità al grande mondo sottoproletario. Seguirà Città Giardino di Marco Piccarreda (Italia, 2018): un’immersione nell’omonimo Centro di Accoglienza, tra i monti Iblei e il polo petrolchimico, lì dove si è incagliato il viaggio di sei ragazzini in fuga dall’Africa, tra pigri pomeriggi in attesa di compiere quel balzo verso il futuro sperato. Successivamente la proiezione di Sa Femina Accabadora – La dama della buona morte di Fabrizio Galatea (Italia, 2018): un ritratto delle donne che praticavano un’antica forma di eutanasia con un secco colpo di martello sul moribondo. Non figure leggendarie ma reali, come documentano nella pellicola testimonianze che mescolano «sangue, terra, sofferenza, rispetto, pietà».

Chiuderà la rassegna La patente di Giovanni Gaetani Liseo (Italia, 2019) che racconta la vita di sacrifici e lavoro di un giovane che non vuole rinunciare al suo piccolo grande sogno di libertà celato nella desiderata patente.

Mostra del cinema di Venezia: Star in passarella

 Mostra del Cinema di Venezia

 

Immagine correlata

 

Occhi puntati  su Joker, film sul nemico per eccellenza. Un racconto originale e autonomo,  in concorso per Venezia 76. 

La storia elaborata  dal regista Phillips del personaggio di Arthur Fleck, interpretato in maniera indimenticabile da Joaquin Phoenix, restituisce un uomo che cerca di trovare il suo posto nella società in frantumi di Gotham City. Clown di giorno, la notte aspira a essere comico di cabaret, ma si accorge di essere uno zimbello. Prigioniero di un’esistenza ciclica, tra apatia e crudeltà, Arthur prende una decisione sbagliata che innesca una reazione a catena di eventi, in questo crudo studio di personalità.

L’altro film in concorso di sabato 31 agosto è Ema del regista Pablo Larraín.   La trama : Ema è una giovane ballerina che decide di separarsi da Gastón dopo aver rinunciato a Polo, il figlio che avevano adottato ma che non sono stati in grado di crescere. Per le strade della città portuale di Valparaíso, la ragazza va alla ricerca disperata di storie d’amore che l’aiutino a superare il senso di colpa. Ma Ema ha anche un piano segreto per riprendersi tutto ciò che ha perduto.

Tante le star attese in conferenza stampa e sul red carpet: Gael Garcia Bernal, Joaquin Phoenix, Robert De Niro, Christophe Lambert, Michela Ramazzotti, Adriano Giannini, Massimo Ghini, Marcello Fonte, Elio Germano, Vincent Cassel e Monica Bellucci.

Gli altri film in visione:

Adults in the Room di Costa-Gavras, con Valeria Golino (Fuori concorso)
Vivere di Francesca Archibugi, con Micaela Ramazzotti, Adriano Giannini, Massimo Ghini e Marcello Fonte (Fuori concorso).
Irreversible-Inversion Integrale di Gaspar Noé, con Monica Bellucci e Vincent Cassel (Fuori concorso).

 

VIDEO  MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA -SUD LIBERTA’