Screening nelle scuole di Napoli per prevenire l’abbandono scolastico dovuto alla dislessia

Le cause della dispersione scolastica - INVALSIopen

Napoli,

Non una malattia, ma un disturbo dell’apprendimento con forti ricadute sociali: la dislessia, e le altre problematiche connesse, sono causa di abbandono scolastico e, nelle realtà particolarmente disagiate, del conseguente coinvolgimento dei ragazzi nelle attività criminali. Con questo approccio, la commissione Politiche sociali, presieduta da Massimo Cilenti, ha incontrato oggi la dottoressa Giovanna Gaeta dell’Associazione Italiana Dislessia che alla luce della propria esperienza ha lanciato un forte allarme.

Nelle indagini condotte nell’istituto minorile di Nisida nel 2008 e nel 2018 – prima e dopo la legge 170/2010 che ha riconosciuto dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia come disturbi dell’apprendimento – le percentuali dei minori coinvolti in questo disturbo erano altissime, intorno al 70%. Ancora oggi, la Campania è fanalino di coda nella diagnosi della dislessia, attestandosi all’1% contro il 4 – 5% delle regioni del Centro Nord. Sia chiaro, ha spiegato Gaeta, da questo disturbo non si guarisce, ma la diagnosi, per la quale il periodo migliore è tra la seconda e la terza classe della scuola elementare, può consentire a tanti ragazzini, prima tacciati di “svogliatezza”, di proseguire gli studi fino all’università.

Il Comune, ha proposto il presidente Cilenti, proprio perché cosciente delle ricadute sociali della dislessia, può farsi promotore di un progetto pilota che, nella sinergia tra scuola, Azienda Sanitaria Locale e servizi sociali, renda possibile uno screening annuale per aiutare le insegnanti ad individuare il disturbo ed attivare i necessari percorsi di prevenzione del disagio sociale.

Tutti i consiglieri intervenuti hanno accolto la proposta, osservando che è fondamentale la cooperazione tra le diverse istituzioni (Sergio Colella di Manfredi Sindaco); che nella scuola ormai c’è attenzione al fenomeno e che piuttosto la difficoltà è nel fatto che le famiglie spesso non vogliono accettare questa realtà (Maria Grazia Vitelli del Partito Democratico); che, nel passare al piano operativo, è opportuno progettare strumenti di sensibilizzazione e formazione rivolti anche al personale delle scuole dell’infanzia (Iris Savastano di Forza Italia); che la redazione del nuovo Piano Sociale di Zona può essere l’occasione per colmare gli squilibri tra i territori, che ancora si registrano, nell’affrontare la problematica (Rosario Andreozzi di Napoli Solidale Europa Verde).

Da oggi nuove regole anticovid – che rallenta la sua corsa – a scuola

 

Scrittori di Classe", una scuola casertana tra i vincitori del concorso
Nuove regole anticovid in vigore da oggi

Entrano in vigore le novità previste dal decreto approvato lo scorso 2 febbraio. Le riportiamo di seguito :

All’asilo nido e nella scuola dell’infanzia si continua a frequentare in presenza fino a 4 casi positivi al covid. Non sono necessari provvedimenti se i bambini sono asintomatici. In caso di sintomi, è necessario sottoporsi ad un tampone (molecolare, antigenico, fai da te) e il rientro in classe potrà avvenire dopo un test negativo e senza un certificato medico. Se i positivi in classe sono 5, stop alla frequenza e rientro subordinato ad un tampone negativo: sono esentati bambini vaccinati o guariti da meno di 4 mesi.

Nella scuola elementare, didattica in presenza fino a 4 casi positivi in classe. Si va però in aula indossando la mascherina Ffp2 per un periodo di 10 giorni a partire dall’ultimo contatto con il positivo. Gli studenti positivi al virus potranno rientrare dopo l’esito negativo di un tampone (molecolare, rapido, fai da te), a cui gli altri ragazzi dovranno sottoporsi solo in caso di presenza di sintomi.

Il quadro cambia e si divide in due se i casi positivi sono almeno 5. I soggetti non vaccinati – così come quelli che sono stati vaccinati o sono guariti da oltre 120 giorni – non possono frequentare in presenza e devono ricorrere alla Ddi (didattica digitale integrata) da casa. Gli studenti vaccinati o guariti da meno di 4 mesi, invece, possono recarsi in classe indossando la mascherina Ffp2 per un periodo di 10 giorni. Il rientro in classe di positivi, non vaccinati o vaccinati e guariti da oltre 4 mesi può avvenire dopo un tampone negativo.

Alla scuole secondarie di I e II grado se c’è un solo caso positivo in classe, per tutti gli altri studenti l’attività didattica prosegue in presenza: in aula bisogna indossare la mascherina Ffp2 per un periodo di 10 giorni. Il soggetto positivo può rientrare dopo un tampone negativo, senza dover presentare un certificato medico. Se i casi positivi sono 2 o più di 2, interviene la distinzione. Gli studenti non vaccinati – – così come quelli che sono stati vaccinati o sono guariti dal covid da oltre 120 giorni dovranno ricorrere alla Did. Chi è vaccinato o guarito da meno di 120 giorni, invece, potrà seguire le lezioni in presenza indossando la mascherina Ffp2. I positivi e i non vaccinati/ vaccinati o guariti da più di 120 giorni, devono sempre portare un test che accerti la negatività. Gli altri dovranno essere sottoposti alla verifica del green pass con l’app di verifica C-19 per i 5 giorni successivi alla conoscenza dell’ultimo caso.

Novità nel mondo della scuola. La Maturità si svolgerà in presenza, videoconferenza per i candidati impossibilitati (e giustificati)

 

Novità nel mondo della scuola. Annunciate dal ministro Bianchi. Gli esami  di Maturità si svolgeranno in presenza. Per il solo colloquio, sia nel primo che nel secondo ciclo, è prevista la possibilità della videoconferenza

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Esami di Maturità. Immagine d’Archivio

Tornano gli scritti . L’ esame che prenderà il via il 22 giugno 2022 sarà costituito da una prova scritta di italiano, da una seconda prova sulle discipline di indirizzo, predisposta dalle singole commissioni d’Esame, e da un colloquio.

 Il Ministro Patrizio Bianchi ha inviato oggi al Consiglio superiore della Pubblica Istruzione (Cspi),l’intera documentazione per il previsto parere. Concluso  l’iter amministrativo, saranno poi trasmesse alle competenti commissioni parlamentari, come previsto dall’ultima legge di bilancio.

Le prove scritte si svolgeranno in presenza. Per il solo colloquio, sia nel primo che nel secondo ciclo, è prevista la possibilità della videoconferenza per i candidati impossibilitati a lasciare il loro domicilio, condizione che andrà, comunque, documentata.

Prove scritte e orale: come funziona

Per l’esame di maturità l’ordinanza prevede che l’esame sia costituito da una prova scritta di italiano, da una seconda prova sulle discipline di indirizzo, predisposta dalle singole commissioni d’Esame, e da un colloquio. La sessione d’Esame avrà inizio il 22 giugno 2022 alle 8.30, con la prima prova scritta di italiano, che sarà predisposta su base nazionale. La prova proporrà sette tracce con tre diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.

Il 23 giugno si proseguirà con la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che avrà per oggetto una sola disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. Le discipline saranno comunicate al termine dell’iter formale delle Ordinanze. La seconda prova sarà predisposta dalle singole commissioni d’esame, per consentire una maggiore aderenza a quanto effettivamente svolto dalla classe e tenendo conto del percorso svolto dagli studenti in questi anni caratterizzati dalla pandemia.

È previsto, poi, il colloquio, che si aprirà con l’analisi di un materiale scelto dalla commissione (un testo, un documento, un problema, un progetto) che sarà sottoposto al candidato. Nel corso del colloquio il candidato dovrà dimostrare di aver acquisito i contenuti e i metodi propri delle singole discipline e di aver maturato le competenze di Educazione civica; analizzerà poi, con una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze fatte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. La commissione sarà composta da sei commissari interni e un Presidente esterno. Entro il 15 maggio 2022 il Consiglio di classe elaborerà il documento con il percorso formativo fatto dagli studenti, gli strumenti di valutazione utilizzati e gli obiettivi raggiunti, ponendo attenzione all’insegnamento trasversale dell’Educazione civica.

La valutazione finale resta in centesimi. Il credito scolastico sarà attribuito fino a un massimo di 40 punti (12 per il terzo anno, 13 per il quarto, 15 per il quinto). Le prove scritte peseranno fino a 40 punti, il colloquio fino a 20. Si potrà ottenere la lode, con deliberazione all’unanimità della Commissione. La partecipazione alle prove nazionali Invalsi, che pure saranno svolte, e lo svolgimento dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento non costituiranno requisito di accesso alle prove.

Il Ministro Bianchi: “Abbiamo una copertura scolastica dell’82,1 , elevatissima…”

Reclutamento e concorsi, poi sburocratizzazione: le priorità del ministro  Bianchi per il popolo della scuola. Il sondaggio di Orizzonte Scuola -  Orizzonte Scuola Notizie
Il Ministro Bianchi

Il  ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi nel corso dell’audizione in Commissione Cultura alla Camera sull’organizzazione delle attività scolastiche nell’attuale contesto di pandemia di Covid-19 espone la situazione scolastica come si presenta oggi

.Più di 9 classi su 10 in presenza a scuola in Italia nonostante l’emergenza covid. “Abbiamo un grado di copertura dell’82,1% su 374.740 classi. Ad oggi alle 12 abbiamo il 93,4% delle classi in presenza, di cui 13,1% con attività integrata per singoli studenti a distanza. Classi totalmente a distanza sono il 6,6%”…

” Non vi è dubbio che ci siano problemi differenziati, ma se avessimo ceduto all’idea di una chiusura della scuola avrebbe portato a casa sostanzialmente 6,5 milioni di bambini e ragazzi – sottolinea – La situazione è difficile, e deve essere ancora vinta e possiamo farcela, però avendo la chiarezza dei dati”.

“Gli alunni in presenza sono l’88,4%. Per l’infanzia il numero degli alunni positivi o in quarantena è il 9%, e quindi quelli in presenza sono il 91%, per la primaria gli alunni positivi o in Dad sono il 10,9%. Per la Secondaria di prima e secondo grado gli alunni in dad o in didattica integrata sono il 12,5%”, prosegue Bianchi.

“Per quanto riguarda l’andamento pandemico, devo rivelare un dato che dal punto di vista intuitivo era evidente, il grosso dei contagi vi è stato nel periodo di chiusura della scuole”, osserva.

“Il personale sospeso per non essere in regola con il vaccino è dello 0,9%.

Messina, scuola: dal 10 al 23 gennaio disposta con Ordinanza sindacale la chiusura degli Istituti comprensivi e scolastici pubblici, privati e paritari di ogni ordine e grado, asili nido, micronido, sezioni primavera e asili in casa

 

Notizie su: Cateno De Luca - Pagina 78 di 78 - Normanno.com
Il Sindaco di Messina anticipa tutti: Ordinanza sindacale

Il Sindaco Cateno De Luca con ordinanza n. 310 di ieri pomeriggio, ha disposto da lunedì 10 e sino al 23 gennaio incluso, la chiusura degli Istituti comprensivi e scolastici pubblici, privati e paritari di ogni ordine e grado, compresi gli asili nido, micronido, sezioni primavera e gli asili in casa.

Durante il suddetto periodo di chiusura, gli Istituti scolastici sono tenuti a garantire lo svolgimento dell’attività didattica mediante la DID e/o la DAD salva sempre la possibilità di svolgere attività in presenza, qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Il provvedimento di sospensione dell’attività scolastica in presenza si è reso necessario in quanto il Sindaco unitamente agli Assessori con delega all’Emergenza Covid Dafne Musolino; alla Pubblica Istruzione Francesco Gallo; e alla Protezione Civile Massimiliano Minutoli, ha preso atto dell’evolversi della situazione epidemiologica; e di concerto con l’ASP di Messina, è stato rilevato che l’imminente ripresa delle attività scolastiche in presenza, costituisce una evidente causa di aumento del contagio dovuto al rischio estremamente elevato di diffusione del virus Covid-19 nella popolazione scolastica.

Pertanto, l’attuale contesto di rischio impone la prosecuzione delle iniziative di carattere straordinario e urgente, al fine di fronteggiare possibili situazioni di pregiudizio per la collettività. Preannunciato inoltre dal primo cittadino la presentazione dell’istanza al Presidente della Regione Sicilia per la dichiarazione della zona arancione nel territorio del Comune di Messina.

Riparte il servizio doposcuola e di sostegno ai ragazzi svantaggiati

 

 

Scuole

 

Nel distretto socio sanitario di Catania è ripartito il servizio doposcuola, attività di sostegno ai ragazzi delle scuole dell’obbligo svantaggiati, promosso alla fine dello scorso anno scolastico, attività quando le norme anticovid lo hanno consentito, per l’assistenza alla didattica extrascolastica di oltre trecento ragazzi, quale attività di supporto allo studio e assistenza agli alunni che presentano difficoltà nell’apprendimento.

Il progetto  è quello di consolidare i metodi di studio già acquisiti in ambito scolastico e migliorare così progressivamente l’autonomia personale riguardo le capacità in maniera specifica agli alunn, con difficoltà scolastiche, sostegni realizzati con il contributo di istruttori, educatori, accompagnatori e psicologi.

Il Servizio di sostegno educativo scolastico ed extrascolastico parte dalla consapevolezza che il mancato accesso alla didattica, alle attività educative e ricreative per bambini e adolescenti che vivono nei contesti più svantaggiati e periferici, si possa tradurre in un isolamento che facilmente può portare all’aumento della dispersione scolastica.

L’intervento costituisce pertanto un tassello della più ampia strategia adottata dal Comune capofila del Distretto  3 che comprende anche Catania e Motta Sant’Anastasia, che in questi mesi è stato in prima linea per sostenere anche materialmente i nuclei familiari e i minori maggiormente a rischio, con un aiuto immediato per esempio buoni spesa, tablet per la fruizione della DAD e servizi di accompagnamento nel medio periodo.

Un progetto sostenuto dall’assessore ai servizi sociali Giuseppe Lombardo, avviato nei mesi successivi al lockdown “Con la ripresa delle attività scolastiche -ha detto Lombardo- abbiamo ripreso il percorso già avviato con un impegno congiunto dei servizi sociali, del mondo della scuola (insegnanti e dirigenti scolastici) nonché degli attori sociali ed educativi, i quali malgrado le restrizioni dovute alla pandemia hanno cercato di dare continuità allo sviluppo e all’apprendimento dei bambini e ragazzi, anche attraverso l’utilizzo delle tecnologie e la didattica a distanza, al fine di garantire il rispetto del diritto all’istruzione. Tra mille difficoltà, disagio economico, difficoltà organizzative imposte dalle restrizioni,  dalla demotivazione i bambini e i ragazzi sono stati sostenuti da personale educativo e psicologi delle Cooperative affidatarie del servizio che hanno accompagnato i ragazzi sia per lo studio da remoto che nel rientro tra i banchi di scuola. Un lavoro che prosegue e di cui siamo orgogliosi, in una città che ha tante sacche di marginalità e inaccettabili livelli di dispersione scolastica”.

Un piano d’intervento finalizzato a riequilibrare le opportunità di partenza per ragazzini a “rischio” esclusione,  che ha tra i “motori”  Giusi Delfa e Lucia Leonardi, rispettivamente Dirigente responsabile e Posizione Organizzativa Gestione fondi extracomunali dei servizi sociali etnei del capoluogo: “Garantire il diritto all’istruzione dei bambini e degli adolescenti più svantaggiati e contrastare gli effetti della emergenza sulla povertà educativa e sull’aumento delle diseguaglianze nell’apprendimento. Questa è la finalità del Servizio di sostegno educativo scolastico ed extra-scolastico”.

La durata del servizio lo scorso anno è stata di 24 settimane per un massimo di 120 ore suddivise in 4 ore. Dodici sono stati gli enti che hanno preso parte: Team, Fondazione Cirino La Rosa, Prospettiva, Marianella Garcia, Associazione Sacro Cuore, societa Cooperativa Delfino, I Girasoli, Solidarietà che passione, Società cooperativa Euroservice, Iride, Media Hospes, Società cooperativa Penelope.

Al progetto anche quest’anno  sono coinvolti i minori residenti nei tre comuni del distretto socio sanitario, compresi nella fascia di età dell’obbligo scolastico che presentano problemi di marginalità sociale, disturbi del comportamento e a rischio di dispersione scolastica. Accanto all’aiuto scolastico individualizzato, è  attivo uno spazio di ascolto psicologico presso le strutture scolastiche finalizzato alla comprensione dei problemi dei minori che vanno dall’autismo alla logopedia attraverso figure specializzate.

 

Aci Sant’Antonio: Refezione scolastica gratuita per tutti e nuovi ‘buoni-spesa Covid-19’

,Scuole chiuse, in Italia 160 mila bambini sono rimasti senza cibo- Corriere.it

Caruso: “Interventi necessari per aiutare la ripresa”

Da lunedì 18 ottobre 2021 partirà il servizio di refezione scolastica per gli studenti santantonesi, e sarà un servizio gratuito per tutti grazie al finanziamento ottenuto dall’Ente facendo leva sul decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, cosiddetto ‘Buona scuola’. Tale decreto, nato anche per abbattere barriere di tipo economico nell’ambito della costruzione di un percorso educativo, è stato preso in considerazione proprio nell’ottica di fornire un aiuto ad ogni famiglia che necessita di fruire di un servizio per il quale, nel corso dell’anno scolastico, è necessario sostenere un costo.
Un’iniziativa, questa, che rientra nel piano dell’Amministrazione comunale votato ad affiancare la ripresa in un periodo ancora difficile soprattutto per l’emergenza economica scaturita da quella epidemiologica e sanitaria da Covid-19, emergenza che in questi mesi ha portato al rilascio dei ‘buoni-spesa’, la cui ultima tranche in ordine di tempo è stata annunciata ieri sui canali di comunicazione ufficiali dell’Ente,con le domande che potranno essere avanzate entro venerdì 29 ottobre 2021.
“Si tratta di interventi necessari per aiutare la ripresa – ha dichiarato il Sindaco, Santo Caruso – sui quali cerchiamo di porre la massima attenzione, tanto negli uffici quanto nell’ambito dell’azione amministrativa. Grazie al decreto ‘Buona scuola’ riusciremo a dare un aiuto a numerose famiglie, permettendo di fruire gratuitamente del servizio della mensa scolastica, e con i ‘buoni-spesa’ permetteremo a chi si trova ancora in difficoltà, soprattutto per la pandemia, di avere una boccata d’ossigeno.
“Come per il recente provvedimento sulla TARI – ha continuato il primo cittadino – con il quale per il 2021 abbiamo dato un aiuto a tutte le attività del territorio permettendo che un gran numero risultino esentate dal pagamento e che le rimanenti abbiano un decurtazione del 30% sulla parte variabile, anche in questo caso cerchiamo di fare in modo che il tessuto sociale abbia un margine di movimento migliore in ambito economico, fornendo benzina a quella che tutti ci auguriamo possa essere la ripartenza”.

“IMPARARE DAL VENTO” ,ANDARE CONTROCORRENTE PER COMBATTERE LA DISPERSIONE SCOLASTICA

 

VIA AL CROWDFUNDING PER DONARE BORSA DI STUDIO A UN MINORE SICILIANO

foto Press

Imparare dal vento a respirare aria nuova. Imparare dalle onde che è possibile, remando con forza e costanza, andare controcorrente. Imparare a seguire una rotta che segna il percorso dell’educazione, della legalità e della condivisione di valori.

Tutto questo è racchiuso nel progetto lanciato in questi giorni sulla piattaforma siciliana di crowdfunding laboriusa.it, con l’obiettivo di raccogliere donazioni per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e offrire una borsa di studio a un giovane siciliano per salire a bordo di un’iniziativa innovativa rivolta ai minori.

 «Ci sono ragazzi per cui il sistema scolastico tradizionale ha fallito – sottolinea Francesca Andreozzi, presidente Centro Koros, associazione che insieme a Unione Vela Solidale e A Scuola per mare ha lanciato il progetto “Imparare dal vento” – il fenomeno della dispersione scolastica, che presenta numeri altissimi al Sud Italia, e in particolare in Sicilia, già prima del 2020, è stato aggravato dalla pandemia, dalla prolungata fase di lockdown e di didattica a distanza. “A Scuola per Mare” è un progetto nazionale promosso dall’associazione I Tetragonauti onlus e cofinanziato da Impresa sociale con i bambini, che coinvolge cinque regioni (Sicilia, Lazio, Lombardia, Sardegna, Campania) e si rivolge ad adolescenti di età̀ compresa tra i 14 e i 18 anni, anche del circuito penale minorile, che incontrano difficoltà a completare il ciclo di studi. Ogni modulo residenziale ha una durata di circa otto mesi ed è composto da una fase di pre-navigazione; da una fase di navigazione, della durata di 100 giorni; da una fase successiva (della durata di tre mesi), in cui i ragazzi vengono accompagnati al reinserimento in percorsi formativi, di orientamento e di avviamento al lavoro. L’obiettivo è creare le condizioni emotive e culturali necessarie a riprendere con successo il percorso scolastico, intraprendere un percorso di formazione professionale coerente con il proprio potenziale o creare condizioni più̀ favorevoli per l’ingresso nel mondo professionale».

 

L’esperienza dell’andar per mare, a bordo di una barca a vela, permette di sperimentare se stessi in un contesto nuovo, e di avviare percorsi di consapevolezza, cambiamento e crescita particolarmente significativi. Cento giorni in mare, a bordo di una barca a vela – con psicoterapeuti ed educatori – per combattere l’abbandono scolastico: apprendere dal vento, ma anche conquistare una nuova prospettiva, tracciare una nuova rotta e scegliere di percorrerla fino in fondo, anche dopo, sulla terraferma. Con la campagna “Imparare dal vento” l’Associazione Centro Koros, partner del progetto “A scuola per mare”, vuole garantire con 4mila euro a un ragazzo/a della Sicilia, una borsa di studio che copra i costi di residenzialità e quindi la partecipazione al prossimo modulo autunnale, che mollerà gli ormeggi alla fine di agosto 2021.

 

Parte stamane la Maturità 2021, in un momento di grande rilievo nella vita

 

Come lo scorso anno anche stavolta parte maturità 2021,  dalle 8.30 di oggi  l’esame per 540mila studenti, tra regole anti Covid, mascherine e distanziamento.   Ammesso il 96,2% delle studentesse e degli studenti.

ISTRUZIONE E SCUOLA: diritto o privilegio? | World Vision

“Anche in quest’anno così difficile siamo arrivati al momento dell’esame – ha commentato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, in un video di saluto alle maturande e ai maturandi sui suoi canali social – È un momento importante, perché è un momento di passaggio. È il momento in cui farete l’Esame, ma dovete anche fare un esame a voi stessi, per capire cosa avete imparato, cosa avete fatto, ma anche come vi siete trasformati, come siete cambiati in questi cinque anni”. L’esame, ha proseguito il ministro, “fatelo con tutta l’attenzione che richiede un momento di così grande rilievo nella vita. Ma fatelo anche con la gioia di andare in una nuova fase. Fatelo facendo un sorriso a tutti i vostri compagni, ai vostri insegnanti e pensando che comincia veramente una nuova pagina. Forza ragazze, forza ragazzi!”.

– L’esame di quest’anno, ricorda il ministero, “è stato ridefinito tenendo conto dell’impatto dell’emergenza sanitaria sulla vita del Paese e su quella scolastica. È previsto un colloquio, che partirà dalla discussione di un elaborato il cui argomento è stato assegnato a ciascuna studentessa e a ciascuno studente dai Consigli di classe. I candidati hanno avuto un mese per produrlo con il supporto di un docente. L’elaborato è stato assegnato sulla base del percorso svolto e delle discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi.

 – Dopo la discussione dell’elaborato, il colloquio proseguirà con la discussione di un testo già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di Lingua e letteratura italiana, con l’analisi di materiali (un testo, un documento, un’esperienza, un problema, un progetto) predisposti dalla commissione con trattazione di nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline.

Il credito scolastico sarà attribuito fino a un massimo di 60 punti. Al colloquio verranno assegnati fino a 40 punti. La valutazione finale sarà espressa in centesimi, sarà possibile ottenere la lode.

Le Commissioni sono presiedute da un Presidente esterno all’istituzione scolastica e sono composte da sei commissari interni. Si apprende che  le Commissioni  istituite sono 13.353, per un totale di 26.555 classi coinvolte.

Tanti giovani ad Aci Sant’Antonio credono nei valori per i quali tanti eroi-come Falcone -hanno lottato e persa la vita

Albero Falcone ,inaugurata la targa all’Istituto “De Gasperi”

’.

Caruso: “Un importante segnale per continuare a coltivare la memoria”

Abbiamo ricreato, con i nostri slogan e le nostre riflessioni, quell’atmosfera di intensa e sincera partecipazione che anima Palermo nella giornata del 23 maggio, e che unisce tanti giovani che credono nei valori per i quali, tu ‘caro Giovanni’, hai lottato per tutta la tua vita”.
Queste le parole degli studenti dell’Istituto Comprensivo “Alcide De Gasperi” di Aci Sant’Antonio, che questa mattina si sono riuniti, in una piccola rappresentanza, attorno all’‘albero Falcone’, il ficus macrophilla columnaris magnoleides piantato durante una manifestazione sulla legalità nel 1993, un anno dopo la strage di Capaci, a testimoniare l’importanza del ricordo nella lotta alla mafia.

 

Nella foto rappresentanti del Comune di Aci Sant’Antonio, Sindaco Caruso al centro

I ragazzi nel corso della ‘settimana della legalità’, cioè dal 17 al 22 maggio, hanno realizzato disegni e poesie, hanno scritto riflessioni e hanno dipinto mattonelle con temi floreali e parole legate alla legalità, disponendole poi intono all’albero, e nel corso della mattinata di oggi è stata inaugurata una targa commemorativa legata proprio al ficus e a quello che rappresenta, dato che è stato inserito dalla ‘Fondazione Falcone’ fra gli ‘alberi della legalità’.
Erano presenti, oltre ai ragazzi, il Sindaco Santo Caruso, l’Assessore ai Beni confiscati alla mafia, Quintino Rocca, la Dirigente Scolastica,prof.ssa Silvana Di Bella, il Presidente dell’Associazione “Cives Pro Civitate” – per la diffusione della cultura della legalità, dott. Lo Bello, e la referente alla Legalità, prof.ssa Valeria Aloisi.

Alcuni degli elaborati dei ragazzi (Foto Ambra)

“I ragazzi che piantarono quell’albero sono i quarantenni di oggi – ha dichiarato il primo cittadino – e passando da qui, davanti la scuola, alla vista dell’albero la loro memoria va a quel giorno. Questa targa,oggi, sottolinea l’importanza di quel gesto, l’importanza della volontà di un segno concreto per conservare la memoria di un dramma che ha
scosso la società, riuscendo però a svegliarla da quel torpore che la vedeva quasi rassegnata nel convivere con la mafia. Gli interventi di quei magistrati come Giovanni Falcone cambiarono radicalmente le cose a partire dal maxiprocesso, con condanne che da quel momento fecero così male alla mafia da portarla alla peggiore delle vendette, vendetta che
però innescò quell’inversione di tendenza generando anche la condanna della società civile, finalmente unità nella lotta.
“Questi ragazzi oggi, nel luogo principe per acquisire gli strumenti utili per affrontare la società nel miglior modo, cioè la scuola,tengono viva la fiamma di quel ricordo, ed è un importante segnale per continuare a coltivare la memoria”.