Sono accusati di aver condotto un peschereccio carico di migranti illegali, soccorsi e poi fatti sbarcare nei porti di Reggio Calabria e Roccella Ionica l’8 giugno scorso.
Si tratta di tre cittadini egiziani individuati e arrestati a Reggio Calabria dai poliziotti della Squadra mobile in collaborazione con i militari della Sezione operativa navale della Guardia di finanza.
Il reato loro attribuito è quello di favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina, e si riferisce ai fatti avvenuti in acque internazionali tra il 7 e l’8 giugno scorso.
La Guardia costiera intervenne con due unità navali per soccorrere 187 migranti alla deriva su un’imbarcazione di fortuna.
Dopo i soccorsi e lo sbarco iniziarono subito le indagini, sviluppate prevalentemente attraverso l’acquisizione delle dichiarazioni raccolte dai migranti.
In questo modo gli investigatori sono riusciti a ricostruire la dinamica dei fatti e a fare luce sull’organizzazione del traffico irregolare, arrivando in breve tempo all’identificazione dei tre presunti scafisti coinvolti nella conduzione dell’imbarcazione utilizzata per giungere illegalmente verso il territorio italiano, attraverso la rotta del Mediterraneo centrale.
Gli indagati sono stati inizialmente sottoposti a fermo di indiziato di delitto che, successivamente, è stato convalidato e trasformato in custodia cautelare in carcere.