La Manovra della vergogna

 

 

Manovra contestata ma approvata. Adesso passa al Senato Queste le principali misure.

FISCO: FLAT TAX PIU’ AMPIA E TAGLIO. Si allarga la platea di professionisti e partite Iva beneficiari del regime forfettario al 15%: sale infatti da 65 mila a 85 mila euro la soglia dei ricavi o compensi per avere diritto all’agevolazione. Inoltre fino a 100 mila euro viene applicata la flat tax incrementale del 15% sulla differenza tra l’incremento e il reddito più alto dell’ultimo triennio. La Legge di Bilancio conferma il taglio contributivo del 2% per redditi fino a 35mila euro e allarga la platea per il taglio del cuneo fiscale al 3% estendendola ai redditi fino a 25mila euro dai precedenti 20mila. Inoltre nel pacchetto lavoro anche l’estensione da 6mila a 8mila euro del tetto per le decontribuzioni dei giovani, dei percettori di Rdc e delle donne fragili.

LAVORO: RDC, DECONTRIBUZIONI E SMARTWORKING. Prossima all’abolizione il  reddito di cittadinanza: la manovra stabilisce che perderà il beneficio se verrà rifiutata la prima offerta di lavoro, anche se questa non verrà considerata ‘congrua’. Con la modifica, invece, la prima proposta potrà essere localizzata in qualsiasi località sul territorio nazionale o potrà non essere compatibile con le proprie capacità, ma se non accettata porterà al termine della percezione del reddito di cittadinanza. Un’altra novità sul Rdc è che a decorrere dal 1 gennaio 2023 l’erogazione del reddito di cittadinanza ai giovani tra i 18 e i 29 anni sarà condizionata al completamento del percorso della scuola dell’obbligo. Novità in arrivo anche sull smartworking: fino al 31 marzo 2023 è prorogato anche il regime di smart working per i lavoratori fragili, sia nel settore pubblico che in quello privato. Esclusi i genitori di figli sotto i 14 anni.

PENSIONI: MINIME, RIVALUTAZIONE E OPZIONE DONNA. Pensioni minime rialzate a 600 euro nel 2023 per gli over 75. Viene rivista invece per due anni la rivalutazione automatica che sale dall’80 all’85% per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo, mentre per gli assegni più alti ci sarà una riduzione della percentuale dello scaglione. Nel dettaglio, l’indicizzazione passa dal 55al 53% per le pensioni tra 5 e 6 volte il minimo, dal 50 al 47% tra 6 e 8 volte il minimo, da 40 a 37% da 8 a 10, da 35 a 32% negli assegni superiori a 10 volte il minimo. Opzione Donna: le lavoratrici potranno quindi andare in pensione anticipatamente a 60 anni soltanto nel caso in cui si tratti di caregiver, invalide almeno al 74% oppure licenziate o dipendenti di aziende con tavolo di crisi aperto.

CASA: SUPERBONUS, IVA E MUTUI. Esteso al 31 dicembre il termine per presentare la Cilas e poter fruire del superbonus al 110% sulle ristrutturazioni edilizie. La manovra introduce anche una detrazione dall’imposta lorda ai fini dell’Irpef del 50% dell’importo corrisposto per il pagamento dell’Iva in relazione all’acquisto entro il 31 dicembre 2023 di unità immobiliari a destinazione residenziale di classe energetica A o B. Sul versante dei mutui invece sarà possibile rinegoziare il mutuo passando dal tasso variabile al fisso per quelli fino 200mila euro con Isee non superiore a 35mila euro e senza ritardi nei pagamenti.

FAMIGLIA: CONGEDO PAPA’ E ASSEGNO UNICO. Il congedo parentale sale dal 30 all’80% e potranno beneficiarne anche i padri. Aumenta l’assegno familiare per i nuclei con quattro o più figli.

POVERTA’: ARRIVA IL REDDITO ALIMENTARE. Al via la sperimentazione del ‘reddito alimentare’ per chi è in povertà assoluta: la manovra stanzia un fondo da 1,5 milioni nel 2023 e 2 milioni nel 2024 per distribuire pacchi alimentari con i prodotti invenduti.

CARO-ENERGIA: PROROGHE BONUS SOCIALE E SCONTI IMPRESE. La manovra destina la gran parte delle risorse (21 miliardi) alle misure contro il caro-bolletta, innanzitutto prorogando fino al 31 marzo le misure dei decreti Aiuti: il bonus sociale con lo sconto automatico per le utenze di gas e luce dei nuclei familiari con Isee fino a 15 mila euro annui; l’azzeramento degli oneri di sistema in bolletta; il rifinanziamento del credito d’imposta sulle bollette elettriche e alle utenze gas per le imprese salirà dal 30 al 35%, per le energivore e gasivore dal 40 al 45%. Passa inoltre dal 22% al 5% l’aliquota Iva per le fatture dei consumi nel primo trimestre del 2023 dei servizi di teleriscaldamento e dal 22% al 10% quella del pellet per tutto il 2023. La tassa sugli extraprofitti verrà applicata solamente solo alle società il cui 75% dei ricavi è generato da attività nei settori della produzione e rivendita di energia, gas e prodotti petroliferi. Il contributo è dovuto se almeno il 75% dei ricavi del periodo d’imposta antecedente a quello in corso al 1 gennaio 2023 deriva dalle attività indicate.

Disco verde dell’Ars al completamento e alla sanatoria delle costruzioni realizzate in Sicilia senza autorizzazioni

Abusi edilizi ed i loro effetti

 

Disco verde dell’ assemblea regionale siciliana ad un  emendamento che promuove (solo in Sicilia per intenderci) una sanatoria edilizia per le costruzioni realizzate  senza chiedere-per qualsiasi motivo, spesso anche economico – l’autorizzazione agli enti di governo e controllo del territorio e dove esiste un vincolo di inedificabilità relativa (e non assoluta). Il testo ha avuto l’approvazione con un solo voto di scarto 19 favorevoli e 18 contrari, nonostante una spaccatura nella maggioranza con diversi deputati che non hanno votato e con due voti arrivati dagli ex grillini di Attiva Sicilia Angela Foti e Sergio Tancredi.

La sinistra coalizzata con il M5S  hanno espresso parere contrario       basato sul principio di non edificare nell’isola, si sono invece astenuti la presidente della commissione Ambiente, Giusi Savarino di Diventerà bellissima e Danilo Lo Giudice (Gruppo misto). Prima, a Sala d’Ercole erano state votate altre due “leggine”: una concede la proroga fino al 30 luglio per la possibilità di chiedere il rinnovo fino al 2033 delle concessioni balneari, l’altra modifica la legge sul gioco d’azzardo.

 

“Riaccendiamo Messina: approvato il progetto di illuminazione del lungomare

 

L’Assessorato alla Pianificazione Energetica e il Servizio comunale di Politiche Energetiche comunica di aver approvato nei giorni scorsi il progetto di realizzazione dell’impianto di illuminazione del lungomare di Santa Margherita, un’opera fortemente voluta per una migliore fruibilità di uno splendido tratto della costa jonica del Comune di Messina, sottratto negli anni scorsi all’erosione costiera. 

Il Comune  aggiunge “Il lungomare, che ha uno sviluppo di quasi un chilometro, fronteggia una zona di intenso sviluppo abitativo con caratteristiche di residenza sia stagionale che stabile. L’impianto, finanziato con investimenti reperiti dall’Amministrazione comunale, si comporrà di 41 punti luce equipaggiati con corpi illuminati a Led della tipologia adottata per tali ambiti nel più generale progetto di relamping della città ed avrà un costo di € 83.500 per lavori. Il rendering dà contezza della realizzazione prevista che completerà l’intervento di relamping già posto in essere lungo la SS114. Prosegue così, sotto le direttive dell’Assessore al ramo Francesco Caminiti, in sinergia con gli uffici comunali, il programma ‘Riaccendiamo Messina’. Al momento sono in fase di avvio le procedure di gara”.

UFFICIO STAMPA PRESIDENZA REGIONE SICILIA: ESCE LA GRADUATORIA DEI “GIORNALISTI ISTRUTTORI DIRETTIVI”- COSA FARANNO L’ORDINE GIORNALISTI E L’ASSOSTAMPA?

Ufficio Stampa Presidenza Regione Sicilia: la Funzione Pubblica della Regione Siciliana ha reso noto e pubblicato sulla Gazzetta la graduatoria finale dei giornalisti vincitori.    Vista la delicatezza della problematica e che l’Ordine dei Giornalisti – e l’Assostampa- contestano la qualifica di istruttore direttivo ai giornalisti nell’osservanza di un Contratto regionale dei dipendenti approvato dai sindacati rappresentativi della Regione con esclusione della rappresentanza giornalistica della Categoria specifica sindacale e dell’Ordine Giornalisti – che non riconosce lecita l’intera operazione della Regione- così come prevede la legge 150/2000, riportiamo il contenuto del provvedimento regionale (decreto del 17 Settembre scorso). Probabile i ricorsi al Tar entro 60 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale ,avverso questo decreto ….Eccolo:

Palazzo d'Orleans, a Palermo, è sede della presidenza della Regione (foto  Live Sicilia)

 

ASSESSORATO DELLE AUTONOMIE LOCALI E DELLA FUNZIONE PUBBLICA
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Concorso, per titoli ed esami, a n. 6 posti di istruttore direttivo categoria professionale C – settore informazione – ufficio
stampa e documentazione della Regione siciliana – Approvazione graduatoria finale dei vincitori.
IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELLA FUNZIONE PUBBLICA E DEL PERSONALE
Visto lo Statuto della Regione; Vista la legge regionale 15 maggio 2000 n. 10; Visto il D.Lgs. 30 marzo 2001 n. 165;
Visto il vigente CCRL del comparto non dirigenziale della Regione siciliana e degli enti di cui all’art. 1 della legge regionale 15 maggio 2000 n. 10 – triennio giuridico/economico 2016-2018; Vista la legge regionale 21 maggio 2019, n. 7; Visti i decreti del Presidente della Regione siciliana n. 9189 del
20/12/2018 e n. 531 del 28/02/2019 concernenti l’adozione del “Piano triennale dei fabbisogni dell’Amministrazione regionale siciliana
anni 2018/2020” e la successiva “Modifica integrativa al Piano delle assunzioni per l’anno 2019” adottata a seguito delle deliberazioni
della Giunta regionale n. 519 del 12 dicembre 2018 e n. 536 del 20 dicembre 2018; Visto il D.P.Reg. n. 8913 del 23 dicembre 2019 con cui, a seguito
della deliberazione della Giunta regionale n. 422 del 28 novembre 2019, è stato adottato il “Piano triennale dei fabbisogni di personale
2019/2021 dell’Amministrazione regionale” ed è stato approvato il Piano delle assunzioni, confermando, tra l’altro, ai sensi dell’art. 12
della legge regionale 11 agosto 2017 n. 16, il reclutamento di 6 istruttori di categoria C settore informazione, presso l’ufficio stampa e
documentazione della Regione siciliana, a seguito del bando emanato nel 2019; Visto il bando di concorso pubblico indetto per la copertura di n.
6 posti di istruttore direttivo categoria professionale “C” – settore informazione – ufficio stampa e documentazione della Regione siciliana approvato con D.D.G n. 2447 del 26 aprile 2019, pubblicato per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana serie speciale
concorsi n. 4 del 26 aprile 2019 ed integralmente, con i relativi allegati,nel sito ufficiale della Regione siciliana – Dipartimento regionale della funzione pubblica e del personale;
Considerato che la citata deliberazione della Giunta regionale n.519 del 12 dicembre 2018 prevede relativamente ai bandi di concorso
per l’ufficio stampa e documentazione della Regione Sicilia, che “per il personale da assumere dall’esterno, il bando dovrà prevedere una
riserva pari al 50 per cento dei posti, a favore di quei soggetti….che abbiano prestato servizio all’ufficio di cui in trattazione, per almeno
tre anni anche non continuativi, negli ultimi otto a far data dall’entrata in vigore della legge regionale n. 16/2017, così come previsto dal 2°
comma del precitato articolo 12 della predetta legge regionale”; Visto l’art. 3 “Riserva dei posti” del suddetto bando di concorso
approvato con D.D.G n. 2447 del 26 aprile 2019, in cui viene previsto che “il 50 per cento dei posti messi a bando, pari a n. 3 (6 x 50 % = 3)
è riservato ai sensi dell’art. 12, comma 2 della legge regionale 11 agosto 2017 n. 16, ai soggetti che abbiano prestato servizio all’ufficio
stampa e documentazione della Regione siciliana per almeno tre anni, anche non continuativi, negli ultimi otto”;
Visto il D.D.G. n. 5283 del 4 settembre 2019, di approvazione degli elenchi degli ammessi, degli ammessi con riserva e dei non
ammessi, al bando di concorso pubblico per 6 istruttori – cat. C – settore informazione – ufficio stampa e documentazione della Regione
siciliana e successiva integrazione di cui al D.D.G. n. 5930 del 25 settembre 2019 pubblicati per estratto rispettivamente nella Gazzetta
Ufficiale della Regione siciliana serie speciale concorsi n. 10 del 27 settembre 2019 e n. 12 del 25 ottobre 2019, nonché integralmente, nel
sito ufficiale del Dipartimento regionale della funzione pubblica e del personale;
Visto il D.D.G. n. 5291 del 5 settembre 2019, di nomina dei componenti effettivi e del segretario della commissione esaminatrice
bando di concorso per 6 istruttori, cat. c – settore informazione – ufficio stampa e documentazione della Regione siciliana, pubblicato per
estratto nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana serie speciale concorsi n. 10 del 27 settembre 2019 ed integralmente, nel sito del
Dipartimento regionale della funzione pubblica e del personale;
Visto il D.D.G. n. 7082 del 25 ottobre 2019, di nomina dei componenti supplenti della commissione esaminatrice del bando di concorso pubblico per 6 istruttori, cat. c – settore informazione – ufficio stampa e documentazione della Regione siciliana, pubblicato per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana serie speciale concorsi n. 13 del 29 novembre 2019 ed integralmente, nel sito del Dipartimento regionale della funzione pubblica e del personale;
Vista la convocazione dei candidati per l’espletamento in data 29 ottobre 2019, della prima prova scritta sotto forma di quiz a risposta
multipla predefinito, bando di concorso pubblico per 6 istruttori, cat. C – settore informazione – ufficio stampa e documentazione Regione
siciliana, pubblicata per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana serie speciale concorsi n. 10 del 27 settembre 2019 ed
integralmente, nel sito del Dipartimento regionale della funzione pubblica e del personale
Visto il D.D.G. n. 8388 del 5 dicembre 2019, di approvazione dell’elenco dei candidati ammessi e non ammessi alla seconda prova
scritta, del bando di concorso pubblico per 6 istruttori, categoria C –
settore informazione – ufficio stampa e documentazione della Regione siciliana, pubblicato per estratto nella Gazzetta Ufficiale della
Regione siciliana serie speciale concorsi n. 14 del 27 dicembre 2019 ed integralmente, nel sito ufficiale del Dipartimento regionale della
funzione pubblica e del personale;
Visto il D.D.G. n. 587 del 18 febbraio 2020, di nomina dei componenti esperti in lingua inglese e in informatica della commissione
esaminatrice del bando di concorso pubblico per 6 istruttori, cat. c -settore informazione – ufficio stampa e documentazione della Regione siciliana; pubblicato per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana serie speciale concorsi n. 3 del 28 febbraio 2020 ed
integralmente, nel sito ufficiale del Dipartimento regionale della funzione pubblica e del personale;
Visto il comunicato prot. n. 19719 del 17 febbraio 2020 a firma del dirigente generale del Dipartimento regionale della funzione pubblica e del personale, con cui ai sensi dell’art. 7 del bando, preliminarmente alla correzione della seconda prova scritta espletata il 23
gennaio 2020, è stato pubblicato nel sito del Dipartimento funzione AMMINISTRAZIONE REGIONALE

pubblica e personale, l’esito della valutazione dei titoli da parte della commissione esaminatrice, dei 22 candidati categoria C bando ufficio stampa e documentazione;
Visto il comunicato prot. n. 54502 del 22 giugno 2020 a firma del dirigente generale del Dipartimento regionale della funzione pubblica e del personale, con cui ai sensi dell’art. 7 del bando, preliminarmente alla correzione della seconda prova scritta suppletiva espletata il 18 giugno 2020 da tre candidate ammesse con riserva in esecuzione di ordinanze del Consiglio di Giustizia amministrativa, è stato pubblicato nel sito dipartimentale della Funzione pubblica e del personale, l’esito della valutazione dei titoli;
Visto il D.D.G. n. 1652 del 17 aprile 2020, di approvazione, sulla base del verbale n. 13 del 2 marzo 2020 della commissione esaminatrice, degli elenchi e del relativo punteggio in esito alla correzione della seconda prova scritta, dei candidati ammessi e non ammessi
alla prova orale del bando di concorso per 6 istruttori – categoria C -settore informazione – ufficio stampa e documentazione della Regione Siciliana, pubblicato per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana serie speciale concorsi n. 5 del 24 aprile 2020 ed
integralmente nel sito del Dipartimento regionale della funzione pubblica e del personale;
Considerato che a causa dell’epidemia Covid 19, con l’art. 2 punto “g” del D.L. 17 marzo 2020 n. 18 in Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana n. 70 di pari data, è stata disposta, nell’ambito delle misure di contrasto all’ emergenza epidemiologica da Covid 19,
la sospensione per 60 giorni dell’espletamento delle procedure concorsuali e che pertanto nell’ambito del suddetto D.D.G. n. 1652 del 17
aprile 2020, nelle more dell’evoluzione del Covid, ci si è riservati una successiva comunicazione delle date di espletamento degli orali;
Visti i comunicati prot. n. 65321 e 65324 del 21 luglio 2020 a firma del dirigente generale del Dipartimento regionale della Funzione pubblica e del personale, con cui ai sensi dell’art. 10 del bando, è stato reso noto l’esito della prova orale individuale svoltasi in data 20
e 21 luglio 2020 a seguito di convocazione tramite comunicato prot.n. 55898 del 25/06/2020, su sito del Dipartimento regionale della funzione pubblica e del personale;
Visti i verbali n. 20 del 20 luglio 2020 e n. 21 del 21 luglio 2020,dei lavori della commissione esaminatrice del bando di concorso per
6 istruttori direttivi – categoria C – settore informazione, sullo svolgimento delle prove orali e sulla valutazione dei candidati, con indicazione della media della votazione delle tre prove sostenute e della valutazione dei titoli, sulla base di quanto previsto dall’art. 12 del bando;
Preso atto che la riserva del 50 % dei posti prevista dal comma 1 art. 3 del bando approvato con D.D.G n. 2447 del 26 aprile 2019 viene
soddisfatta sulla base degli esiti delle prove concorsuali, in relazione ad un solo candidato facente parte dei “riservatari” di cui all’art. 12,
c. 2 della legge regionale 11 agosto 2017 n. 16, e che i restanti posti vadano assegnati, ai sensi dell’art. 12 del bando, ai candidati utilmente collocatisi nella citata graduatoria di merito approvata dalla commissione esaminatrice il 21 luglio 2020;
Preso atto che non sono pervenute istanze da parte di candidati riservatari di cui al comma 2 art. 3 del bando ai sensi dell’art. 1014,
comma 1 e dell’art. 678, comma 9 del D.Lgs. n. 66/2010 (volontari in ferma breve e ferma prefissata delle Forze armate);
Preso atto sulla base dei punteggi della citata graduatoria di merito approvata dalla commissione esaminatrice il 21 luglio 2020,
che non ci si trova in presenza della necessità di applicare il principio della preferenza a parità di merito e di titoli, prevista dall’art. 8
del bando, ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. n. 487/1994; Ritenuto pertanto, di dover approvare la graduatoria finale dei
vincitori del bando di concorso pubblico per 6 istruttori direttivi -categoria C – settore informazione – ufficio stampa e documentazione della Regione siciliana;
Per le motivazioni in premessa che qui si intendono integralmente riportate e trascritte;
Decreta:
Art. 1
È approvata ai sensi del disposto combinato degli articoli 3, 7, 10, 12 del bando di concorso pubblico per 6 istruttori direttivi – categoria C – settore informazione – ufficio stampa e documentazione della Regione siciliana emanato con D.D.G n. 2447 del 26 aprile 2019,
la seguente graduatoria finale dei vincitori formata secondo l’ordine del punteggio complessivo risultante dalla media della valutazione
delle tre prove sostenute da ciascun candidato e dalla valutazione dei titoli:  Carmela Vella, Luca Salerno, Alessandra Torrisi, Fabio De Pasquale (riservatario), Gianluca Maria Reale,Maria Rosa Pavia    (vedasi nel decreto le relative votazioni  n.d.r.)

Art. 2
All’assunzione dei sei suddetti vincitori si provvederà attraverso la sottoscrizione di apposito contratto individuale di lavoro a tempo
pieno e indeterminato in categoria C livello 1, sulla base di quanto previsto dall’art. 13 del bando di concorso per 6 istruttori direttivi –
categoria C – settore informazione – ufficio stampa e documentazione della Regione siciliana, approvato con D.D.G n. 2447 del 26 aprile
2019. I singoli decreti di approvazione dei contratti individuali,avranno effetto a fronte della copertura finanziaria presente nei pertinenti capitoli di spesa.
Art. 3
Avverso il presente provvedimento è proponibile ricorso giurisdizionale al competente Tribunale amministrativo regionale, da presentarsi entro il termine perentorio di 60 giorni dalla sua pubblicazione, o, altresì, ricorso straordinario al Presidente della Regione da
presentarsi entro il termine perentorio di 120 giorni dalla sua pubblicazione.
Art. 4
Il presente decreto verrà pubblicato integralmente, con effetto di notifica a tutti gli interessati, nella sezione “Avvisi e comunicazioni”
del sito web istituzionale del Dipartimento regionale della funzione pubblica e del personale, anche ai sensi dell’art. 68, c. 5, della legge
regionale 12 agosto 2014 n. 21, nonché nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana – serie speciale concorsi.

Madonia

Approvato il bilancio di previsione: un miglior futuro attende Aci Sant’Antonio

Caruso: “Impegnati oltre tremilioni e mezzo di euro rispettando i tempi: un guadagno per la comunità

Vandalizzata l'area giochi di Aci Sant'Antonio, il sindaco: "Atto deprecabile" - Giornale di Sicilia

Archivi Sud Libertà

Approvato il bilancio di previsione del Comune di Aci Sant’Antonio.

È stata una seduta di Consiglio particolarmente importante quella che si è tenuta nel corso della mattinata di ieri presso Palazzo Cantarella: tra gli argomenti all’ordine del giorno, infatti, oltre alle tariffe Tari per l’anno 2020 (che rimarranno invariate tranne che per i commercianti, per i quali verrà ridotta alla luce dei minori introiti legati all’attuale periodo storico, con una riduzione maggiore per chi ha dovuto tenere chiusa l’attività per un periodo maggiore) e al Documento Unico di Programmazione 2020/2022, spiccava quello inerente il Bilancio di previsione del 2020 e il Bilancio pluriennale 2020/2022… La relativa votazione ha dato esito favorevole al documento finanziario.
Fra le voci dei capitoli di spesa, infatti, appaiono importanti interventi che in alcuni casi contribuiranno a modificare l’aspetto di Aci Sant’Antonio, migliorandolo, oltre che a portare vantaggi decisi alla comunità: da quello inerente la sistemazione del centro storico all’arredo urbano, fino agli attesissimi lavori all’interno del Parco di Casalotto, passando poi per gli interventi al cimitero comunale e a quelli su diversi immobili e nelle scuole (e fra questi vanno evidenziati quelli per la palestra nella frazione di Santa Maria La Stella).

 

Immagine di Lucia Daniela Rapisarda

Lucia Rapisarda (Presidente Consiglio comunale)

È stata una seduta di grande importanza – ha dichiarato il  Presidente del Consiglio locale, Lucia Rapisarda – e sono lieta del fatto che i lavori si siano svolti in maniera lineare, pacata, con interventi equilibrati e ragionati. Sono state prese decisioni importanti, e di tutto questo trae vantaggio l’intera comunità”.

Il Sindaco, Santo Caruso (nella foto ), spiega il significato  dell’approvazione del bilancio: “Sono stati impegnati oltre tremilioni e mezzo di euro, e lo abbiamo fatto rispettando i tempi. Si tratta di decisioni importanti che testimoniano il buon lavoro svolto da tutti: dalla Giunta, dal Consiglio, dalle Commissioni, dagli Uffici. Sono particolarmente contento per il Parco di Casalotto, che dopo decenni di dibattiti, di errori, di battaglie vedrà finalmente un intervento che gli restituirà l’aspetto che merita”.
Si apprende che alla  fine della seduta il primo cittadino ha  evidenziato, insieme al Responsabile del Settore Finanziario, la possibilità di apportare modifiche al bilancio fino a novembre (ad esempio chiamando in causa le Consulte),  rilevando  le difficoltà legate al drammatico momento storico, difficoltà legate soprattutto al reperimento di fondi per interventi volti al sociale, avendo attualmente a che fare,ad esempio, con i ritardi della Regione in merito ai fondi legati ai buoni spesa.

 

RIPARTE LA GIUSTIZIA CON LE MODIFICHE ALLA RIFORMA SULLA PRESCRIZIONE

Risultato immagini per immagine sulla giustizia e bilancia

Proposta di legge delega sul processo penale approvata ieri dal governo Conte   Nel testo è stato alla fine inserito anche il Lodo Conte bis, con le modifiche alla riforma della prescrizione, che prevede lo stop dopo della prescrizione solo dopo la sentenza di primo grado di condanna e una ‘prescrizione lunga’ per gli assolti. Ma se il condannato viene assolto in secondo grado potrà ‘recuperare’ la prescrizione bloccata.

Risultato immagini per immagine di riunione governo conte

– Cambio di velocità causa il dissidio creato da Renzi   – che si è imposto all’attenzione dei mass-media. Come annunciato Italia Viva non ha partecipato con i suoi ministri alla riunione del Consiglio dei ministri.”Si minaccia la crisi di governo e poi si accusa gli altri di fare ricatti, si crea instabilità e si vota ormai quotidianamente con le opposizioni. Le iniziative di Iv si commentano da sole. Ma gli italiani li prendiamo in giro? Ma gli italiani sanno ragionare…” ha detto il presidente del Consiglio in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

– La durata delle indagini preliminari varia a seconda dei reati, e va da sei a 18 mesi. Se entro tre mesi dalla scadenza dei tempi il pm non notifica l’avviso di conclusione delle indagini o non chiede l’archiviazione deve depositare gli atti e avvisare l’indagato e la difesa, che possono prenderne visione e averne copia. Il mancato rispetto di questo obbligo, se dovuto a negligenza inescusabile, costituisce un illecito disciplinare. Saranno i procuratori a stabilire quali notizie di reato hanno la precedenza in base a criteri stabiliti nei progetti organizzativi dell’ufficio. Dopo la prima udienza il giudice, se non si esaurisce il dibattimento, deve comunicare alle parti il calendario delle udienze.

Riduzione dei tempi dei processi fino a una durata di 4-5 anni per i tre gradi di giudizio, ma nessun limite per i reati di mafia e terrorismo e per quelli più gravi di corruzione. Ma il Consiglio superiore della magistratura può modificare la previsione dei tempi secondo le situazioni degli uffici, con cadenza biennale e sentito il ministro della Giustizia. Nel nuovo testo è stata ‘ammorbidita’ la parte relativa alle sanzioni per i magistrati. I tempi previsti sono un anno per il primo grado, due per il secondo, uno per la Cassazione, quindi 4 anni, per i processi davanti al giudice monocratico, due anni per il primo grado, due per il secondo e uno per la Cassazione, in tutto 5 anni, per i processi davanti al giudice collegiale. Il “dirigente dell’ufficio” è tenuto a “vigilare sul rispetto delle previsioni e segnalare all’organo titolare dell’azione disciplinare la mancata adozione delle misure organizzative quando imputabile a negligenza”.

Nuove regole riguardano i riti alternativi e sono fissati paletti per la possibilità di ricorrere in appello. Il deposito degli atti in tutti i processi può essere fatto per via telematica. Sulla digitalizzazione c’è l’impegno di investimenti così come sull’assunzione di magistrati e personale amministrativo.

Taglio parlamentari, è legge

Risultato immagini per immagine di forbici al parlamento

Immag.Archivio Sud Libertà

Il taglio dei parlamentari è legge. La Camera ha approvato in via definitiva la riforma costituzionale che riduce senatori e deputati   La grande torta con i soldi pubblici è ora ridotta. I parlamentari saranno più visibili.

I voti favorevoli sono stati 553 su 567 votanti, 14 i contrari e due astenuti. Cinque stelle in festa di fronte a Montecitorio. I deputati del Movimento hanno aperto un enorme striscione con disegnate poltrone rosse, tenendo in mano cartelli. Il simbolo dell’intera operazione viene rappresentata dal M5s con delle forbici esibite durante – e dopo -la votazione in Parlamento

 

Risultato immagini per immagine di forbici al parlamento

Su 215 deputati, cinque risultavano in missione e cinque non hanno partecipato al voto. Tutti gli altri, ovvero 205, hanno votato a favore.

I 14 no vengono tutti dal gruppo Misto oltre a quello di Marzia Ferraioli di Fi: Sara Cunial, Veronica Giannone, Carmelo Lo Monte, Fausto Longo, Vittorio Sgarbi, Gloria Vizzini, Silvia Benedetti, Catello Vitiello, Alessandro Fusacchia, Riccardo Magi, Alessandro Colucci, Maurizio Lupi e Renzo Tondo. Due gli astenuti: Bruno Tabacci del Misto e la dem Angela Schirò. Per quanto riguarda le singole forze politiche, nei 5 Stelle risultano in missione 5 deputati (Francesca Businarolo, Andrea Colletti, Federica Dieni, Maria Marzana e Leda Volti) mentre non hanno partecipato al voto: Sebastiano Cubeddu, Massimiliano De Toma, Paolo Giuliodori, Stefania Mammì e Roberto Rossini. Mentre nel Pd non hanno partecipato al voto Micaela Campana, Paolo Gentiloni e Francesca La Marca. Nessun deputato dem in missione. Due deputati di Italia Viva non hanno partecipato al voto (si tratta di Nicola Carè e Massimo Ungaro) e poi Rossella Muroni di Leu. La più corposa compagine dei non partecipanti al voto è quella azzurra con 25 deputati, i leghisti sono 8 (Virginio Caparvi, Luis Di San Martino Lorenzato, Cristian Invernizzi, Donatella Legnaioli, Augusto Marchetti, Carlo Piastra, Tiziana Piccolo e Adolfo Zordan), uno di Fdi (Salvatore Caiata).

Afferma Giuseppe Conte : “Approvato dal Parlamento il ddl costituzionale per ridurre il numero dei parlamentari. Una riforma che incide sui costi della politica e rende più efficiente il funzionamento delle Camere. Un passo concreto per riformare le nostre Istituzioni” sottolinea il presidente del Consiglio.

 

 

 

 

 

Ancora tenebre sulla Finanziaria regionale siciliana. Contributi a pioggia: probabilmente scambi di favore con la politica marciume

  Ancora dominante in Sicilia e nella politica- come nella gerarchia mafiosa-  la regola del dare- avere                        Ma chi controlla? La Commissione politica? Non scherziamo ,Signori  !

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Ancora tenebre sulla finanziaria  Probabilmente imbrogli e/o scambi di favore tra la politica marcia siciliana . Si sa anzitutto che dovrà essere approvato entro fine marzo il collegato alla Finanziaria. La commissione Bilancio  per  l’esame di articoli ed emendamenti ha aggiornato i lavori  a martedì prossimo.

Nel testo presentato, una pioggia di stanziamenti: 15 milioni di euro elargiti a molteplici enti e associazioni .Sembra di rivedere una finanziaria di due ,tre legislature addietro. Così non si marcia per la collettività.

Le opposizioni promettono battaglia anche durante la prossima settimana e di fornire alla Stampa i nomi dei deputati proponenti la richiesta dei contributi…

La seduta della commissione ha provocato una dichiarazione di fuoco dei deputati che non ci stanno alla regola del “tu dai una cosa a me e io la dò a te”. Afferma il gruppo M5S indignato: ” siamo riusciti a bloccare un maxiemendamento pieno di marchette per 15 milioni di euro che la maggioranza avrebbe sbandierato durante la campagna elettorale. Una sorta di riedizione della vecchia tabella H, alla faccia di bisogni dei siciliani”. Lo affermano i deputati M5S, componenti della commissione Bilancio dell’Ars, Luigi Sunseri, Sergio Tancredi e Stefano Zito

“E’ tornato il souk arabo in grande stile – affermano i deputati – in alcuni articoli, costruiti su misura, si leggevano nome e cognome di chi li aveva proposti. ……”. Vedremo come finirà ma visti i numeri e l’indifferenza generale non siamo affatto ottimisti neanche in questa occasione

Manovra approvata, l’intervento dei commessi evita che i deputati della maggioranza e dell’opposizione arrivino alle mani

   –         MANOVRA   APPROVATA  NELLE TENEBRE    -(contenuto non esaminato)

ROMA

Primo esame superato alla Camera per la manovra. Montecitorio approva la questione di fiducia, oggi il definitivo via libera. –

A Montecitorio la tensione resta alta ma alla fine la Camera approva con 327 sì la questione di fiducia. Ricorderemo che la seduta è stata sospesa per circa 5 minuti quando alcuni esponenti di Forza Italia – poi espulsi – sono scesi al centro dell’Aula con le pettorine con scritte Giù le mani no profit e Basta tasse.

  Alta tensione a Montecitorio.  Durante la discussione Forza Italia e Partito Democratico hanno provato a forzare il fermo  dei lavori. Il  presidente Fico ha dovuto sospendere la seduta per convocare una conferenza dei capigruppo, abbandonata da FI e PD. Solo l’intervento da parte dei commessi della Camera ha evitato che i deputati della maggioranza e dell’opposizione arrivassero  alle mani.

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I lavori sono ripresi in un clima ancora infuocato.Insulti e sputi tra i deputati.

Non è finita. Il  PD non ha digerito – come altri partiti- di non aver potuto esaminare e criticare il testo della manovra e annunzia il ricorso alla Consulta  Ad annunciarlo è stato il capogruppo al Senato Andrea Marcucci “Si tratta di una mossa necessaria per quanto successo nelle ultime settimane in Parlamento, dove c’è stata la precisa volontà di maggioranza e governo di impedire a tutti di capire cosa si stesse votando“. “È ridicolo – continua – sentire dire ai senatori della maggioranza che non conoscevano i dettagli della manovra. Consideriamo responsabile anche la presidente del Senato, che avrebbe dovuto garantire il rispetto della costituzione di fronte alla legge più importante che il Parlamento è chiamato a discutere durante l’anno“. La tensione in Aula resta alta con PD e Forza Italia che proseguono nella loro contestazione alla manovra. 

 

(Video Ag.Vista)