Sport, Regione Sicilia riqualifica 13 impianti. L’assessore Amata: «Condivise le esigenze dei Comuni»

 

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Palermo,

Via libera della Regione alla riqualificazione di tredici strutture sportive dell’Isola. Gli interventi saranno possibili grazie alle risorse del Fondo unico nazionale per il Turismo e dell’assessorato regionale del Turismo, per un totale di 3,5 milioni di euro.
I primi progetti esecutivi di ristrutturazione, riqualificazione e messa in sicurezza riguardano le province di Messina (Antillo, Capizzi, Galati Mamertino, Condro e Mistretta), Catania (Castel di Iudica), Agrigento (Ioppolo Giancaxio e Favara), Ragusa (Monterosso Almo), Siracusa (Avola, Portopalo di Capo Passero e Buccheri) e Palermo (Marineo). Nelle prossime settimane, a questi si aggiungeranno altri due interventi, le cui istruttorie sono in fase di completamento, destinati ai Comuni di Sant’Agata di Militello, nel Messinese, e Modica, in provincia di Ragusa, per un totale di circa 700 mila euro. «Abbiamo condiviso – afferma l’assessore regionale allo Sport Elvira Amata – le esigenze delle amministrazioni comunali. Sono certa che questa iniziativa, possibile grazie alla strettissima sinergia ormai fortemente consolidata con gli uffici del ministero del Turismo, costituirà un’ulteriore occasione, tra l’altro, per implementare significativamente anche l’attrattività turistica degli impianti che potranno essere utilizzati».

La Soprintendenza di Siracusa completa il restauro del castello Maniace ..Migliorati i servizi

 

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Siracusa,

Ultimati i lavori di restauro nel castello Maniace di Siracusa. Le opere hanno riguardato la pavimentazione della corte d’ingresso, la ristrutturazione della sala adibita al servizio di custodia e, per quanto riguarda l’impiantistica, la riqualificazione dei servizi igienici e dell’impianto di smaltimento delle acque reflue.
Gli interventi, sotto la vigilanza della Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Siracusa, sono stati realizzati con risorse del Comune destinate alla valorizzazione dei siti archeologici e di interesse storico-culturale. «Oltre a valorizzare lo spazio interno al castello – evidenzia l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana Elvira Amata – l’intervento aveva l’obiettivo di migliorare le condizioni complessive di accessibilità alla sala ipostila, con i suoi 800 metri quadri di volte a crociera e di colonne in pietra luminosa, nella sobria architettura normanna. Un impegno coerente con l’impulso dato da questo governo di rendere sempre più attrattivo e fruibile il patrimonio regionale, garantendo a tutti i visitatori le migliori condizioni per apprezzare i nostri beni culturali». «Le opere di ammodernamento – precisa il soprintendente dei Beni culturali di Siracusa Salvatore Martinez – sono frutto della collaborazione tra istituzioni: in particolare il sindaco di Siracusa Francesco Italia, gli uffici del settore Mobilità e trasporti del Comune e la Siam S.p.a., società che gestisce il servizio idrico integrato».
Scheda tecnica L’ingresso al castello Maniace è segnato da un portale in marmi policromi oltre il quale si trova la corte creata a seguito della riedificazione spagnola dopo l’esplosione che nel 1704 provocò la distruzione di 15 delle 25 campate che facevano parte dell’originaria sala ipostila. La corte interna al castello, così riconfigurata, al termine del restauro del 2017, si presentava con fasce incrociate in calcestruzzo grezzo che delimitavano una maglia quadrata ricoperta da ghiaietto che richiamava le preesistenti campate della sala ipostila.
Con i lavori di restauro è stata mantenuta la geometria preesistente con interventi sulle fasce che sono state realizzate nella stessa pietra calcarea che ricopre il pavimento della sala e rivestimento dello spazio interno con il cocciopesto. All’intersezione delle fasce, sono state disegnate, in pianta, la forma e le dimensioni delle basi e delle colonne preesistenti. La campata centrale, infatti, era costituita da colonne monolitiche accostate che mettevano in evidenza il centro del castello, focalizzato dall’impluvium.
Il basamento del portale monumentale, all’ingresso della corte, era composto da un rettangolo di pietre laviche e calcaree sconnesse che, grazie al progetto di restauro, sono state regolarizzate e sarcite per rendere il piano calpestio meno accidentato e più agevole da percorrere, riacquistando la piena fruibilità di un suggestivo spazio interno che sarà reso disponibile anche per manifestazioni ed eventi culturali.

Archeologia, al Salinas il 21 dicembre la presentazione dei vasi ciprioti del Met di New York:

 

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Foto Reg. Siciliana

Palermo,

Quattro preziosi vasi ciprioti che fanno parte del patrimonio del Metropolitan Museum di New York saranno esposti nelle sale del piano terra del Museo archeologico regionale “A. Salinas” di Palermo. La mostra sarà presentata mercoledì 21 dicembre alle 11 al Salinas (in piazza Olivella) alla presenza dell’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Elvira Amata, del dirigente generale del dipartimento Beni culturali, Franco Fazio e della direttrice del Museo, Caterina Greco.

L’esposizione, frutto dell’accordo internazionale sottoscritto nello scorso mese di settembre tra il Salinas e il museo newyorkese, sancisce l’avvio di una collaborazione stabile che prevede oltre al reciproco prestito di opere d’arte, anche la realizzazione di iniziative di studio e ricerca congiunte.

Grazie a questo accordo, i visitatori del “Met”-  comunica la Regione Siciliana – possono già ammirare, nelle sale dedicate all’arte greca arcaica, tre importanti reperti provenienti da Selinunte che fanno parte delle collezioni del Salinas: un rilievo metopale con la raffigurazione del ratto di Eos e Kephalos, un’arula con il medesimo soggetto e una lucerna arcaica in marmo di fattura cicladica.

 

Beni culturali, Vanessa Beecroft a Palazzo Abatellis: mercoledì 7 dicembre per presentare “VB94”

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Palermo,
Mercoledì 7 dicembre alle 10 alla Galleria regionale della Sicilia “Palazzo Abatellis”, via Alloro 4, a Palermo, verrà presentata alla stampa VB94 di Vanessa Beecroft.  Lo comunica la Regione siciliana.
L’installazione sarà poi aperta al pubblico giovedì 8 dicembre con una performance che si svolgerà dalle 18 alle 21, nella stessa Galleria regionale, e che accompagnerà l’esposizione di sculture inedite realizzate dall’artista, in mostra fino all’8 gennaio 2023.
Il progetto, realizzato in collaborazione con l’associazione Amici dei musei siciliani e con il sostegno dell’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana, è stato appositamente realizzato dall’artista per Palazzo Abatellis ed è ideato e prodotto da Vanessa Beecroft Studio – Los Angeles, con la partecipazione della Galleria Lia Rumma, Napoli/Milano e il supporto della famiglia Planeta.
Interverranno Elvira Amata, assessore dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Evelina De Castro, direttrice di Palazzo Abatellis, Bernardo Tortorici, presidente associazione Amici dei musei siciliani, l’artista Vanessa Beecroft e  il compositore Gustave Rudman.

Beni culturali, lunedì ,28 ,la Regione consegna i lavori di restauro del Duomo di Cefalù

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Foto Regione Sicilia -Comunicato Stampa

 

Lunedì, 28 novembre, alle 10,30, saranno consegnati i lavori alla presenza del vescovo di Cefalù, monsignor Giuseppe Marciante, del dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali, Franco Fazio, della soprintendente dei Beni culturali di Palermo, Selima Giuliano e del sindaco di Cefalù, Daniele Tumminello.
Ad aggiudicarsi i due appalti da un milione di euro ciascuno, a valere sui fondi Po Fesr 2014/20, sono state le ditte Emmecci srl di Ganci (Pa) per il restauro sull’apparato murario esterno, e Piacenti spa di Prato, per il recupero delle decorazioni interne. I progetti sono curati dalla Soprintendenza per i beni culturali di Palermo. Le imprese, che saranno presenti lunedì assieme ai direttori dei lavori e rup – architetti Silvana Lo Giudice, Filippo Davì e Valentina Sabella – avranno 365 giorni di tempo per ultimare le opere.
«Un intervento molto importante e capillare – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Elvira Amata – grazie al quale potremo restituire al Duomo di Cefalù l’originario splendore. Patrimonio culturale di bellezza e richiamo internazionale, il Duomo, con il riconoscimento Unesco all’interno dell’itinerario arabo-normanno, rappresenta un elemento culturale e architettonico di grande richiamo che il mondo ci invidia. Dobbiamo proteggere, custodire e valorizzare il nostro patrimonio di bellezza e storia che è il vero attrattore e motore dell’economia dei territori. E dobbiamo contestualmente educare i giovani alla conoscenza e al rispetto dei beni culturali, perché l’economia della bellezza è la vera scommessa del futuro».
Nel dettaglio, gli interventi previsti dal primo appalto riguardano il fronte absidale e il prospetto settentrionale, interessati da fenomeni di degrado delle parti lapidee. In particolare, si prevede il restauro dei paramenti murari in pietra da taglio a faccia vista, delle superfici lapidee a intaglio sagomate, modanate e scolpite, con operazioni di preconsolidamento, dismissione di eventuali stuccature o superfetazioni cementizie, pulitura, rifacimento degli elementi mancanti, consolidamento e protezione finale, oltre a trattamento disinfestante e sostituzione di conci cadenti. Previsti il restauro delle colonnine, il rifacimento degli intonaci ammalorati, la revisione delle coperture piane o a falda, del sistema di smaltimento delle acque meteoriche, la realizzazione di una indiana in corrispondenza delle absidi esterne per ridurre i fenomeni di umidità ascendente.
Il secondo appalto, invece, riguarda il portale marmoreo di ingresso del Duomo, l’apparato decorativo di alcune zone interne, ossia il presbiterio e l’abside con l’articolato ciclo decorativo di mosaici, affreschi, stucchi e tempere; la cappella del Sacramento (prothesis) con la decorazione a stucco tardosettecentesca e i monumenti funebri barocchi a marmi policromi; la navata centrale limitatamente alle decorazioni a encausto raffiguranti immagini sacre poste sulle colonne. Verrà restaurata, inoltre, la grande croce lignea quattrocentesca dipinta a tempera su entrambi i lati da Guglielmo da Pesaro, oggi nel presbiterio e che verrà ricollocata nella posizione originaria, sotto l’arco trionfale.