Elezioni amministrative 2021, ballottaggi

 

SPECIALE ELEZIONI ENPAPI 2020-2024 | OPI AQ

Ballottaggio comunali 2021, da Roma a Torino si torna al voto. Urne aperte oggi, domenica 17 ottobre, fino alle 23, e lunedì 18 ottobre, dalle 7 alle 15, con i cittadini chiamati a votare in quei Comuni che non hanno scelto il sindaco al primo turno come Roma, Torino e Trieste. Alle urne anche gli elettori di 7 capoluoghi di provincia: Benevento, Caserta, Cosenza, Isernia, Latina, Savona e Varese. Per votare sarà necessario mettere una croce sul candidato sindaco scelto.

Per votare bisognerà avere tessera elettorale e documento d’identità. Valido anche il passaporto, la patente, il libretto della pensione e il porto d’armi. Non sarà necessario avere il Green Pass anche se sarà richiesto il rispetto delle norme anti-Covid.

Nella Capitale si sfideranno per la poltrona di sindaco Enrico Michetti, candidato del centrodestra, e Roberto Gualtieri per il centrosinistra. Il primo andrà a votare domenica alle 10 al seggio di via Giovanni De Calvi, a Monteverde. Gualtieri andrà alle 11 presso al seggio 1427 dell’istituto Federico Caffè.

 

Ballottaggi, oggi alle 14 si chiudono le operazioni di voto

elezioni comunali reggio calabria 2020

 

Urne aperte anche oggi  dalle 7 in Sicilia fino alle 14  per i ballottaggi. Si prosegue con il voto in quattro comuni: Agrigento, unico capoluogo di provincia; Carini, nel Palermitano; Augusta e Floridia nel Siracusano.Le operazioni di scrutinio avranno inizio oggi dopo il completamento delle operazioni di voto.
Ricorderemo che nella città dei Templi – dove si concentrano le attenzioni degli osservatori politici -a contendersi la poltrona di primo cittadino sono il sindaco uscente Lillo Firetto, sostenuto da liste di centro, che al primo turno ha ottenuto il 27,8% dei consensi, e Franco Miccichè, appoggiato da Vox e liste civiche, che ha ottenuto il 36,6% dei voti.

 

Elezioni amministrative Agrigento, Firetto non si apparenta, Miccichè  invece sì | SICILIATV.ORG

Franco Miccichè                                                                    Lillo Firetto

A Carini la sfida è tra l’uscente Giovì Monteleone del centrosinistra, che ha ricevuto il 37,5% delle preferenze, e Totò Sgroi del centrodestra, che ha ottenuto il 33,5% dei consensi.
Ad Augusta la contesa è tra l’ex sindaco Pippo Gulino che ha conquistato il 31,4% delle preferenze e Giuseppe Di Mare che si è fermato al 27,1%.
A Floridia il duello sarà tra Marco Carianni che ha ottenuto il 26,1% dei voti, sostenuto da liste civiche, e Salvo Burgio, che ha conquistato il 17,2% dei consensi, sostenuto da FdI e lista civica.

Bilancio ballottaggi: Lega conquista Ferrara,M5S si aggiudica la sfida di Campobasso

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La Lega conquista la città di Ferrara con il candidato  Alan Fabbri, che batte al ballottaggio il candidato del centrosinistra Aldo Modonesi. Idem a , che  vede trionfare Gian Luca Zattini del centrodestra, mentre a Reggio Emilia vince il candidato di centrosinistra Luca Vecchi. Il Movimento 5 Stelle si aggiudica la sfida di Campobasso con Roberto Gravina, che batte la sfidante del centrodestra Maria Domenica D’Alessandro. A Potenza Mario Guarente diventa il primo sindaco leghista di una città del Sud; ad Avellino la fascia tricolore va al candidato delle civiche Gianluca Festa.

Sale il centrosinista a Livorno il centrosinistra con  Luca Salvetti dopo i 5 anni di consiliatura M5S targata Filippo Nogarin; sempre in Toscana Matteo Biffoni, centrosinistra, si guadagna la riconferma come primo cittadino di Prato. Vanno al centrodestra i comuni di Foggia, Ascoli Piceno, Biella, Vercelli. Il centrosinistra invece elegge i propri candidati a Cremona, Verbania, Rovigo.

Il ballottaggio finale dei 15 capoluoghi, dunque, finisce con questo bilancio: 7 comuni al centrodestra, 6 al centrosinistra, 1 al M5S e 1 a un candidato civico.  I  dati statisticamente non sono significativi perchè inerenti solo ad una parte dei comuni italiani ma danno alcune indicazioni approssimative sulla nuova politica italiana

ELEZIONI SICILIA: IL M5S SURCLASSA GLI AVVERSARI-LEGA NON CONVINCE GLI ELETTORI-

 

 

 

CALTANISSETTA esplode il Movimento 5S: Roberto Gambino  sindaco il 58%, VINCE SU Michele Giarratana del centrodestra: nell’unico capoluogo al voto al grillino 13.796 voti (58,85%) contro i 9.648 voti per Giarratana (41,15%).

GELA vince Lucio Greco (sostenuto da Forza Italia, Pd e liste civiche) sul leghista Giuseppe Spata,  Per il vincitore,  16.647 voti (52,9%), mentre per lo sconfitto salviniano 12.371 preferenze pari al 47,1%.

CASTELVETRANO ancora altro passo vincente del movimento cinquestelle;Enzo Alfano, in svantaggio al primo turno di due punti, vince abbondantemente sull’’avversario civico Calogero Martire. Il risultato finale è di 64.9% (8.306 voti) contro il 35.1%
(4.486 suffragi)

MAZARA DEL VALLO  si registra la vittoria di  Salvatore Quinci (centrosinistra e liste civiche) sul leghista Giorgio Randazzo: Quinci ha ottenuto 10.803 voti (52,41%) e Randazzo 9.808 (47,59%).

MONREALE  un candidato di Musumeci sul podio:  Alberto Arcidiacono (oltre il 56%) di DiventeràBellissima, vince su  Pietro Capizzi (moderati, Pd e civici assieme)…..

Si apprende che l’affluenza ha registrato un movimento interessante visto che paerliamo di enti locali-comuni siciliani dove girano le amicizie.

I dati dell’affluenza: a Caltanissetta hanno votato 24.001 elettori (sui 56.294 aventi diritto) pari al 42,64% con un calo del 13,89% rispetto al primo turno quando aveva votato il 56,52%.

A Gela hanno votato in 26.615 su 65.739 pari al 40,49% (il 28 aprile aveva votato il 58,54% e dunque c’è stato un calo del 17,93%).

A Monreale ha votato il 41,72% degli aventi diritto al voto (13.684 su 32.800). Il 28 aprile si era recato alle urne il 59,17% degli elettori.

A Castelvetrano hanno votato 13.232 elettori su 28.146 aventi diritto al voto pari al 47.01% (il 28 aprile l’affluenza era stata del 55,61%).

A Mazara hanno votato 21.251 elettori su 43.567 pari al 48,78% con un crollo dell’affluenza rispetto al 28 aprile quando aveva votato addirittura il 65.02%.

 

Elezioni del turno di ballottaggio in Sicilia, ecco i Comuni e-candidati-interessati

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 Nei cinque Comuni siciliani con popolazione superiore ai 15mila abitanti , oggi sarà espresso il  voto  del turno di ballottaggio l

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Sondaggi resi noti nel 2018  per la Sicilia

Caltanissetta, unico capoluogo interessato dalla tornata elettorale, gli elettori saranno chiamati a scegliere tra il candidato del centrodestra, Michele Giarratana, che al primo turno ha raggiunto il 37,39 per cento delle preferenze, e Roberto Gambino, sostenuto dal M5s, che si è fermato al 19,92 per cento.

Proprio qui la Lega, che al primo turno ha schierato un suo uomo, Oscar Aiello, potrebbe sostenere la corsa dei pentastellati. Gli esponenti del Carroccio, infatti, per tutta la campagna elettorale non hanno fatto mistero delle critiche a Giarratana.

In provincia, a Gela, invece, in corsa ci sono Cristoforo Greco, che al primo turno ha incassato il 36,28 per cento dei consensi, e Giuseppe Spata che si è fermato al 30,57 per cento. E proprio nel grosso centro del Nisseno, che cinque anni fa ha visto la vittoria di Domenico Messinese, sindaco del M5s espulso dal movimento dopo pochi mesi dall’elezione, il turno di ballottaggio può essere la prova generale di quel ‘patto del Nazareno’ tanto auspicato dal commissario  azzurro della Sicilia, Gianfranco Miccichè.

A sostenere Greco infatti, c’è l’alleanza tra il pezzo di FI vicino al presidente dell’Ars e il Pd, mentre Spata, il candidato della Lega, può contare sull’appoggio di Udc e FdI.

In provincia di Trapani occorrerà procedere al ballottaggio a Castelvetrano, Comune sciolto per mafia e ‘patria’ dell’ultima primula rossa, Matteo Messina Denaro. Gli elettori qui sono chiamati a scegliere fra Calogero Martire (30,30 per cento al primo turno), sostenuto dalle liste civiche, ed Enzo Alfano (28,49 per cento), il candidato del M5s

Si vota a Mazara del Vallo, dove né Salvatore Quinci (31,51 per cento), sostenuto da liste civiche, e né Giorgio Randazzo (24,25 per cento) della Lega, hanno centrato l’obiettivo al primo turno.

Infine, in provincia di Palermo, a Monreale, si sfideranno al secondo turno Alberto Arcidiacono (23,94 per cento), sostenuto da DiventeràBellissima, il movimento del governatore Nello Musumeci, e l’uscente Pietro Capizzi (21,20 per cento). Lo scrutinio avrà inizio subito dopo il completamento delle operazioni di voto, durante le quali saranno pubblicate tre rilevazioni sull’affluenza degli elettori, i cui dati saranno diffusi alle 12, alle 19 e alle 23.

Ballottaggi: Messina ritorna sul palcoscenico, il protagonista è l’imprevedibile Cateno De Luca

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Passi avanti della Lega che  nei ballottaggi di queste amministrative  conquista  ‘roccaforti rosse’ in Toscana ed Emilia. Il Pd ha perso Massa, Pisa (dove il Carroccio è il primo partito) e Siena pur accaparrandosi Ancona e affermandosi a Brindisi e Teramo. Storico  anche a Imola, che va ai 5 Stelle, e Ivrea. M5S sconfitto a Ragusa conquista oltre a Imola anche Avellino dominio del centrosinistra. Il centrodestra conquista anche Sondrio, Viterbo e Terni. Vediamo la situazione in Sicilia, nelle tre città di Siracusa, Ragusa e Messina

Siracusa – Con il 52,99 per cento delle preferenze (18.210 voti) Francesco Italia, candidato del centrosinistra e vicino al sindaco uscente renziano, Giancarlo Garozzo, vince la corsa per la poltrona di primo cittadino di Siracusa.

Ragusa – Il M5s perde la sua storica roccaforte in Sicilia. A Ragusa vince l’outsider Peppe Cassì, ex cestista della Virtus, sostenuto da Fratelli d’Italia e tre liste civiche. Conquista la poltrona di primo cittadino con 13.924  voti , 53,07 per cento delle preferenze,  mentre il suo rivale, Antonio Tringali, il candidato dei  Cinque Stelle per tentare la riconferma dopo Federico Piccitto, si ferma al 46,93 per cento (11.930).

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Messina – E’ Cateno De Luca il nuovo sindaco di Messina. Il deputato regionale eletto a Palazzo dei Normanni con l’Udc e poi passato al gruppo Misto ha ottenuto il 65,28 per cento dei consensi (47.835 preferenze), lasciando il suo ‘sfidante’ Dino Bramanti, candidato del centrodestra,  sostenuto da dieci liste e da tutti i partiti da Forza Italia alla Lega, da Diventerà bellissima a Fratelli d’Italia, al 34,72 per cento (25.442). Una vittoria netta che porterà il deputato ‘ribelle’ e notoriamente polemico oltre che “esperto” in comunicazione pubblica, alla guida della città senza nessun consigliere: al primo turno, infatti, nessuna delle liste civiche che lo appoggiavano aveva superato la soglia di sbarramento. Ricorderemo che Cateno De Luca che ha già nominato gli assessori,  è stato coinvolto in numerose vicende giudiziarie. Anche qui tante le assoluzioni con formula piena.