Fermato dai Carabinieri 90enne sorpreso in ospedale con una pistola

 

Canicattì,
I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Canicattì, nella tarda serata di ieri, hanno tratto in arresto il 90enne, sorpreso nell’ospedale Barone Lombardo di Canicattì in possesso di una pistola.
L’anziano, originario di Camastra, era stato ricoverato durante il pomeriggio ma il suo comportamento estremamente circospetto aveva lasciato perplessi i sanitari che se ne stavano prendendo cura.
Dalla direzione dell’Ospedale partiva la segnalazione che allertava i militari i quali, verificati i numerosi precedenti in materia di armi accumulati dall’anziano signore, per precauzione decidevano di approfondire: e così si scopriva che tra gli indumenti portati per il ricovero, costui deteneva illegalmente una pistola senza marca calibro 6.37 con matricola abrasa, caricatore con 4 cartucce e colpo già in canna.
I militari, dopo aver messo in sicurezza e sequestrato l’arma, che era pronta a far fuoco, dichiaravano in arresto il 90enne, rimasto in custodia cautelare presso la struttura ospedaliera.
Le indagini proseguono, anche per accertare il motivo per il quale C.B. si era fatto ricoverare in ospedale con una pistola.

 

 

Stupro sessuale a Canicattì. Arresto lampo dei Carabinieri che circondano la città

 

 

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Canicattì.:un uomo di 39 anni della Romania è stato arrestato dalla Compagnia dei Carabinieri dopo uno stupro sessuale. A denunciare l’uomo è stata la stessa vittima, anche lei romena. che si è presentata al pronto soccorso, raccontando di aver subito una violenza sessuale. I sanitari, registrata  la notizia, hanno subito avvisato i carabinieri che sono immediatamente giunti in ospedale per interrogare la donna.

 La giovane 29enne,ha raccontato di aver seguito un  uomo che lo aveva invitato a svolgere attività domestiche, lo ha seguito presso l’abitazione ma una volta dentro  terrorizzata e minacciata di morte è stata costretta a subire, per alcune ore, ripetuti atti sessuali. In seguito la donna, con la promessa di non dire nulla, è riuscita ad allontanarsi dal luogo della violenza. Ai militari, successivamente, ha fornito ogni indicazione per rintracciare lo stupratore.

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I carabinieri della compagnia di Canicattì, a quel punto, dopo aver realizzato un identikit, hanno subito attivato le ricerche dell’uomo on una fitta rete di posti di blocco. E così, , durante un controllo attuato nel quartiere  è incappato all’alt dei militari un soggetto che è risultato avere le stesse caratteristiche somatiche e i medesimi vestiti descritti nell’identikit. I carabinieri lo hanno subito arrestato e l’uomo,romeno, di 39 anni, ha confessato i reati commessi..

L’episodio ha dato lo spunto a gran parte della popolazione di invocare norme ancora più severe contro gli stupratori. In altri Stati si è arrivati alla castrazione chimica. Respinta dai più perchè forse troppo severa,o perchè violi il diritto dei valori umani, è apprezzatissima dai movimenti femminili che lottano contro la violenza e, naturalmente dalle stesse vittime. Si apprende oggi che la governatrice repubblicana dell’Alabama Kay Ivey ha firmato una legge che impone ai condannati per reati sessuali contro i minori di 13 anni di iniziare la castrazione chimica un mese prima della loro scarcerazione. Secondo quanto prevede il provvedimento, gli interessati dovranno continuare inoltre il trattamento finché una corte non lo riterrà più necessario e obbliga i trasgressori a pagare il trattamento.

 La legislazione definisce la castrazione chimica come “la somministrazione di farmaci che riducono, inibiscono o bloccano la produzione di testosterone, ormoni o altre sostanze chimiche” al fine di rimuovere l’interesse sessuale e rendere impossibile a una persona compiere atti sessuali. Secondo la legge, se un determinato autore del reato sceglie di non ricevere più il trattamento, sarà in violazione della libertà condizionale e sarà costretto a tornare in carcere. L’uso della castrazione chimica è dibattuto e controverso a livello internazionale….

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Tragedia in caserma: si suicida carabiniere , è il secondo in pochi giorni ma sono tanti i Carabinieri-suicidi. Perchè?

(Foto Ag.- La Caserma dei Carabinieri di Canicatti))

Tragedia nel cuore della notte a Canicattì, nella locale compagnia dei carabinieri di via Tenente Antonino Di Dino (nella foto) si è tolto la vita  sparandosi con la pistola d’ordinanza il carabiniere Giuseppe Terrana,( nella foto) di 52 anni militare apprezzato e ben voluto da tutti i colleghi ancora increduli per l’accaduto.

Giuseppe Terrana,  era residente a Sommatino ma faceva servizio a Canicattì , un militare che si è sempre distinto per le sue doti umane e professionali.

Lascia la  moglie e  4 figli.  Sono state aperte due inchieste: una interna all’Arma e l’altra dalla Procura di Agrigento.

C’è da chiedersi: cosa succede dentro l’Istituzione dei Carabinieri , una Eccellenza italiana? Nei giorni scorsi un altro suicidio in Sicilia, era successo a Palermo E nel passato altri suicidi ancora…sono motivi economici o familiari?  Perchè?

Operazione “Diplomat”: la Guardia di Finanza sequestra 22 diplomi irregolari conseguiti nell’anno 2014-15

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Operazione Diplomat , un organizzazione che  rilasciava diplomi di maturita’ irregolari e’ stata scoperta dalla Guardia di finanza di Ragusa t”. Le indagini sono state inizialmente coordinate dalla Procura della Repubblica e successivamente trasferite per competenza territoriale ai magistrati di Agrigento.

I componenti dell’organizzazione dovranno rispondere di piu’ reati contro la pubblica amministrazione e la fede pubblica, che sarebbero stati commessi grazie alla connivenza di presidi, insegnanti e personale di segreteria di quattro istituti paritari.

Gli investigatori hanno controllato le attivita’ di un centro d’istruzione non riconosciuto dalle autorita’ scolastiche, con base logistica a Ispica (RG) e rapporti con scuole paritarie di Catania, Licata e Canicatti’, in provincia di Agrigento. Nel corso del servizio sono stati sottoposti a sequestro probatorio ingenti somme di denaro.

La Procura della Repubblica di Agrigento ha ritenuto gravi gli indizi di colpevolezza acquisiti e ha disposto il sequestro preventivo d’urgenza di 22 diplomi di scuola media superiore che sarebbero stati conseguiti irregolarmente nell’anno scolastico 2014-2015

Il procuratore antimafia De Raho a Canicatti : “Le Mafie sono forti perchè hanno riferimenti politici e si proiettono sulla economia..”..

Nella foto il Procuratore Nazionale Antimafia Federico De Raho –       La sala del Teatro è quasi vuota

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. Un convegno, presentato dal giornalista Carmelo Vella, che ha visto la presenza di “Libera”, l’avvocato Gaglio, di Don Giuseppe Livatino postulatore della causa di beatificazione del “giudice ragazzino” assassinato dalla mafia, del prefetto di Agrigento Caputo, e soprattutto del Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho.

La sala del Teatro sociale di Canicattì non è per niente gremita,qualcosa nell’organizzazione ha certamente peccato ,in prima fila tutti i maggiori rappresentanti dell’ordine pubblico, il sindaco, nessun magistrato e poi gente comune. In tutto si arriva a pochi  partecipanti compresa la severissima scorta del procuratore De Raho che prendendo la parola per ultimo esprime la sua  delusione: “Pensavo che entrando nel teatro ci fosse una ressa di cittadini per venire ad onorare il loro giudice. A Casal di Principe ho visto di peggio, c’erano venti persone. Vorrei che lo sapesse tutta Canicattì che bisogna essere più educati e rispettosi per Livatino e non solo”. De Raho accenna ancora ad una città che deve essere avviata alla legalità e si comprende che parla col cuore in mano perché al suo esordio aveva rivelato di essere stato compagno di concorso di Livatino, “ho un ricordo di lui come collega riservato che svolgeva il suo compito con un impegno che non trovava momenti di pausa e sottolineo una cosa gravissima, Livatino è stato ucciso perché svolgeva semplicemente il suo dovere. Un magistrato uomo e cittadino trentottenne che ha sacrificato la propria vita. Ho sentito mio dovere venire a Canicattì perché non bisogna dimenticare, perché la mafia è isolamento e mancanza di memoria”.

Sulla  mafia, e i diversi tipi di mafia esistente, il Procuratore Cafiero De Raho rivela anche come la ndrangheta 24 anni fa rifiutò di aderire alla strategia nazionale stragista. “E’ sapete perché? La ndrangheta rispose alla mafia che loro non volevano disturbare i buoni rapporti che avevano con le istituzioni”. E infine un appello alla città: dovete essere presenti, così non si fa……”

C’è da fare tanto qui. Non solo noi magistrati ma anche i cittadini per osservare leggi e costituzione con disciplina e onore. Tornando a Roma cercherò di capire meglio cosa succede a Canicattì. Vi ringrazio per essere venuti in tanti”

Sul superboss  Messina Denaro, conferma che “Si sta cercando attivamente non solo ma sono tanti i profili che si stanno avendo in questa direzione e soprattutto quel che si chiede è che nei territori in cui vi è una maggiore attività criminosa laddove le mafie si muovono con strumenti di attacco anche nei confronti del cittadino, è lì che si tende a dare maggiore attenzione non solo alla Sicilia ma alla Calabria, alla Puglia, alla Campania laddove si susseguono fatti di enorme gravità”.

: “La Sicilia è una regione che ha visto il sacrificio di tanti uomini dello Stato ma anche cittadini, sacerdoti, c’è sempre stata una tensione altissima. In questa regione vengono inviati appartenenti alle forze dell’ordine di maggiore esperienza, sono i migliori e d’altro canto i risultati che si conseguono sono veramente enormi . In campo legislativo si sta facendo molto per arginare la corruzione ed è noto che dello strumento della corruzione le mafie si avvalgono . Sulle connivenze tra politica e mafia, precisa: “Dire connivenze credo che sia qualcosa che non corrisponde esattamente, le mafie sono forti perché esistono dei riferimenti politici e soprattutto perché riescono a proiettarsi sulla economia. Oggi lo fanno attraverso collegi di consulenti, commercialisti, avvocati, attraverso quella borghesia mafiosa che consente loro di conseguire risultati sul piano economico sempre più importanti”

 

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