Infrastrutture ferroviarie, Regione e Webuild: «Investimenti strategici per rivoluzionare i trasporti»

 

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Sono 7.000 i posti di lavoro stimati necessari nel complesso per realizzare i grandi progetti che Webuild ha in corso in Sicilia, con 1.700 persone già oggi impegnate nei cantieri, tra diretti e terzi. Obiettivo del gruppo, all’opera sugli otto progetti affidati da Rfi e Anas, gruppo Fs, è contribuire a rivoluzionare la mobilità sostenibile dell’Isola nei prossimi anni, in particolare sulla direttrice Palermo-Catania-Messina, creando in parallelo sviluppo e lavoro specializzato, con una formazione professionale specifica realizzata in collaborazione con la Regione Siciliana.

Sono i dati emersi questa mattina nell’incontro con la stampa a Palazzo d’Orléans, alla presenza del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, dell’amministratore delegato di Webuild Pietro Salini e del presidente di Rfi Dario Lo Bosco, per fare il punto sullo stato di avanzamento dei cantieri aperti nell’Isola e sulle attività formative messe in campo. Presente anche il presidente del Consorzio Eurolink, Gianni De Gennaro.

«Il rapporto della Regione Siciliana con il gruppo Webuild – afferma il presidente della Regione, Schifani – è stato consolidato alcuni mesi fa con un protocollo d’intesa che assicura collaborazione reciproca, per curare la formazione dei giovani da immettere nel mondo del lavoro. Webuild sta realizzando interventi di importanza significativa, con investimenti attorno ai 12 miliardi di euro. Siamo convinti che saranno rispettati tutti i tempi previsti, che sono legati a un cronoprogramma di spesa dei fondi Pnrr. Quest’opera fa parte di un disegno strategico senza precedenti voluto dal governo nazionale e dal governo regionale. Stiamo vivendo una primavera che ci consentirà di accedere a un’estate di migliore fruibilità dei trasporti. Stiamo lavorando per inserire nell’accordo di programma del Fsc alcune infrastrutture che completino la rete viaria del nostro territorio, dando priorità ad alcune strade provinciali abbandonate negli ultimi anni dopo l’abolizione delle Province, affinché diventino capillari delle grandi arterie infrastrutturali».

«Il piano di investimenti che la Sicilia sta oggi vivendo è gigantesco e nessun’altra regione sta sperimentando un piano di questa portata – dichiara Pietro Salini, amministratore delegato Webuild – Il gruppo è all’opera su gran parte dei progetti in corso, dai lotti della direttrice ad alta capacità Palermo-Catania-Messina all’autostrada Ragusa-Catania, e ci siamo attivati con programmi di formazione per assumere i tecnici di cui abbiamo bisogno in questa regione, come quelli che saranno in grado di guidare le grandi TBM che scavano le gallerie, grazie ai simulatori appositamente costruiti per il nostro centro di addestramento vicino Catania. Oltre alle iniziative di formazione, portiamo innovazione nella regione attraverso la fabbrica automatizzata per la costruzione dei conci per le gallerie siciliane a Belpasso, e con quella di Enna in prossima apertura. Vogliamo che la Sicilia sia territorio non solo di lavoro ma di lavoro di qualità ed innovazione per trattenere qui i talenti che questa regione esprime».

«Rete Ferroviaria Italiana sta adottando un sostanziale cambio di passo nell’ottimizzazione del sistema ferroviario in Sicilia – dice il presidente di Rfi, Lo Bosco – con 17,6 miliardi di investimenti già finanziati. Insieme al presidente Schifani, in sintonia con il ministro Salvini, stiamo monitorando l’avanzamento dei cantieri che procedono secondo cronoprogramma. Una rivoluzione per la mobilità dell’Isola che offrirà la possibilità di riorganizzare il trasporto ferroviario delle merci e una maggiore intermodalità lungo l’intera direttrice Palermo-Catania-Messina. Finalmente vedremo viaggiare i grandi carri per le merci anche qui, un nuovo modo di concepire il trasporto in previsione della cerniera strategica che sarà il Ponte sullo Stretto che garantirà di connettere la Sicilia ai grandi corridoi transnazionali. Abbiamo pensato con l’ad di gruppo Ferraris e l’ad di Rfi Strisciuglio di realizzare un cantiere digitale parlante alla stazione di Palermo per dare un’informazione puntuale ai cittadini».

Sul piano infrastrutturale, i cantieri procedono in maniera spedita.

A Sciglio, sulla tratta Taormina-Giampilieri della linea ferroviaria ad alta capacità Messina-Catania, sono partite oggi le attività di scavo con la TBM Igea. Con una testa fresante di 9,16 metri di diametro, la grande talpa è arrivata in Italia per scavare la futura galleria Sciglio. Vanno avanti a pieno ritmo, in parallelo, i lavori sulla tratta Bicocca-Catenanuova, oggi al 75% di avanzamento, con completamento previsto a settembre 2024. A maggio verrà consegnata la prima tratta completa, con circa 12 km di binari da Catenanuova a Sferro; sono stati già completati inoltre 9 sovra-attraversamenti ferroviari e sono in corso anche i collaudi statici dei 17 viadotti di linea.

I lavori nei cantieri in corso richiedono competenze specialistiche, che Webuild sta creando con il programma per la formazione e l’occupazione “Cantiere Lavoro Italia”, avviato a novembre a partire proprio dal Sud Italia. Ad appena quattro mesi dal lancio, in collaborazione con la Regione Siciliana, il gruppo ha già coinvolto 500 persone sull’Isola, il 40% del totale in Italia. Fulcro delle attività formative di Webuild in Sicilia è il centro avanzato di addestramento che il gruppo ha allestito a Belpasso, Catania, uno spazio dedicato all’apprendimento teorico-pratico, che consente, attraverso la docenza di personale esperto Webuild e l’utilizzo di macchinari e simulatori, di sviluppare le competenze necessarie per operare con elevati standard di qualità e sicurezza. Solo per il periodo tra aprile e dicembre 2024, nel centro sono in programma 16 corsi.

Oltre alle attività formative nel centro di addestramento di Belpasso, Webuild ha attivato in Sicilia, tra le prime regioni a vedere l’inizio di questo tipo di attività, sia il percorso di formazione nelle scuole professionalizzanti del Gruppo, sia il programma di orientamento Build Up per gli istituti tecnici, grazie al quale 450 studenti hanno beneficiato di un totale di quasi 18 mila ore di formazione e project work, con una media di 40 ore a studente. Nella regione, Webuild ha anche instaurato proficue relazioni con le università locali, organizzando Recruitment Days a Messina e Catania.

Sempre a Belpasso è attivo “Roboplant”, lo stabilimento destinato alla produzione automatizzata di conci in calcestruzzo da utilizzare per i rivestimenti delle gallerie delle linee ferroviarie in costruzione in Sicilia. Webuild ha infatti ideato e progettato un modello di fabbrica innovativa automatizzata e green per la produzione dei conci, e a questa si aggiungerà un secondo impianto dello stesso tipo a Enna.

 

Luigi Di Maio : “La Tav non si farà perchè lo vogliono le peggiori lobbies del Paese- Spavaldo Salvini: “La Tav si farà, vedrete…..”

Di maio Salvini

Ribatte pubblicamente a Salvini, il M5 s – avverte il vicepremier Luigi Di Maio —-fino a quando sarà al governo non approverà la Tav ” . Quella è un’opera “che vuole la peggiore lobby di questo Paese” ma, ricorda Di Maio, “il Movimento Cinque Stelle sta dall’altra parte”.

La Tav è a zero come cantieri, le peggiori lobbies di questo Paese vogliono che si inizi a fare e fino a quando quei signori che hanno sostenuto” l’opera, “Renzi, Berlusconi, stanno da una parte, il M5S sta dall’altra, quella delle opere utili”, aggiunge Di Maio. “Una nuova metro a Torino, una linea Roma-Pescara, Roma-Matera, una linea Tav Palermo-Catania, cioè dalla parte delle opere da fare”. “Quando quei signori dei grandi potentati economici, che hanno ridotto il Paese in queste condizioni, cominciano a tifare per un’opera inutile come la Torino-Lione, il M5S sta da un’altra parte, dalla parte del popolo italiano”, conclude il vicepremier del M5S.

Presentate a Catania nuove tecnologie di sicurezza per il mercato moderno

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 EDILIZIA E NUOVI STANDARD DI SICUREZZA

Presentato sistema hi tech in uso nel territorio etneo per la costruzione di opere strategiche

 CATANIA

Millecinquecento metri quadri di superficie, per un totale di novanta tonnellate di acciaio, armati in soli due giorni e “pronti al getto” grazie al lavoro di dodici operai e all’utilizzo di tappeti e armature preassemblate. Questo il cantiere che caratterizza un’opera strategica del territorio etneo – il polo d’eccellenza della sanità privata che nascerà a Misterbianco – che verrà realizzata in soli nove mesi con un risparmio di tempo dell’80% e di costo del 30% rispetto a un cantiere tradizionale.

Parte da Catania il progetto pilota dell’edilizia 4.0 protagonista di una delle più grandi rivoluzioni del sistema costruttivo, dove la precisione tedesca viene applicata all’ingegno siciliano. È stata presentata ieri – 14 novembre – durante il seminario “Innovazioni e hi-tech in cantiere”, ospitato al Relais San Giuliano (Viagrande), la tecnologia brevettata Bamtec, sistema integrato per la produzione di armature a “tappeto” che con un software di nuova generazione permette di ottimizzare i costi del cantiere grazie alla facilità e alla precisione millimetrica della posa in opera delle armature.

L’iniziativa è stata organizzata da Fondazione e Ordine degli Ingegneri di Catania, in collaborazione con il Dipartimento universitario di Ingegneria Civile e Architettura (Dicar), Ordine e Fondazione ArchitettiAnce Catania e Collegio dei Geometri. Un’occasione di networking per la filiera delle costruzioni, che ha visto protagonisti ordini professionali, ricercatori, costruttori, tecnici e aziende: «Eventi formativi ad alto contenuto scientifico come questo – ha detto il presidente della Fondazione Ingegneri Mauro Scaccianoce – rispondono perfettamente alla mission della nostra organizzazione, che promuove cultura e collaborazione con le aziende, soprattutto se altamente innovative; quando si mettono in campo competenze e nuove metodologie di lavoro, a beneficiarne è l’intero comparto produttivo del territorio». A produrre e distribuire in esclusiva in tutta Italia la tecnologia d’avanguardia è l’azienda catanese Sider Sipe.Utilizzando Bamtec è possibile installare in un’ora un’armatura che solitamente si posa in dieci ore. «In un settore come quello dell’edilizia dove il fattore “sicurezza” sul lavoro oggi più che mai è un’assoluta priorità – afferma Angelo Gruttadauria, Ad di Sider Sipe – evitare la faticosa manipolazione delle singole barre d’acciaio permette di avere operai veloci ed efficienti e di riuscire ad azzerare l’approssimazione e l’errore umano grazie all’ausilio delle tecnologie».

Nell’incontro fra committenza e mondo delle professioni, ad avere un ruolo determinante è il mondo accademico, ponte fra domanda e offerta: «Le opportunità lavorative non sempre vanno cercate fuori dalla Sicilia – spiega la presidente del corso di laurea del Dicar in Ingegneria Civile Strutturale e GeotecnicaLoredana Contrafatto – Il link con le aziende del territorio e le convenzioni stipulate dall’Ateneo rappresentano per i nostri laureati un’occasione, non solo di scambio di conoscenze sulle tecnologie di produzione, ma anche di concreto inserimento professionale, com’è accaduto a due dei nostri studenti che adesso prestano la propria attività all’interno dell’azienda che ci ospita oggi».

Fare rete per garantire la divulgazione delle innovazioni e aggiornarsi per stare al passo con il mercato. Questo il leit motiv dell’incontro con diversi focus tematici: dall’analisi degli edifici con solette a doppia armatura bidirezionale in zona sismica – a cura dei docenti Pier Paolo Rossi e Aurelio Ghersi – all’evoluzione del cantiere grazie a Bamtec, illustrata da Franz Haussler, il CEO dell’omonima azienda tedesca che nel 1994 brevettò la tecnologia pluripremiata fissando di fatto nuovi standard di produttività e sicurezza. Attraverso le testimonianze degli ingegneri Mauro Mannelli, Ignazio Stancanelli e Giuseppe Malatino sono stati presentati case studies internazionali, italiani e siciliani nell’ambito della costruzione di ferrovie, gallerie, ponti, autostrade, edifici pubblici e centri commerciali.

Allarme dell’Ance: “Urgente sollecitare la politica per aprire i cantieri”

Adozione del nuovo Prg e prevenzione antisismica tra gli argomenti affrontati

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CATANIA – Lo start dei cantieri per le opere pubbliche previste dal Patto per Catania, l’adozione del nuovo Prg e i progetti per la messa in sicurezza del patrimonio edilizio cittadino sono stati gli argomenti al centro del primo incontro ufficiale tra il presidente dell’Ance Catania Giuseppe Piana e il nuovo assessore comunale ai Lavori Pubblici e alle Infrastrutture Giuseppe Arcidiacono. Presente anche il direttore del relativo ufficio del Comune Corrado Persico.

«La Cassa Edile della nostra provincia, negli ultimi nove anni, ha registrato una riduzione della massa salari di oltre il 60%, è quindi di vitale importanza per le imprese etnee di costruzioni e per l’intera città avviare il prima possibile i lavori finanziati dal Patto per Catania» ha affermato il presidente Piana, manifestando all’assessore la piena disponibilità dell’Ance a individuare le soluzioni migliori per poter aprire i cantieri in tempi brevi e portare a compimento le opere secondo le scadenze previste.

«Inoltre – ha continuato Piana – invitiamo l’assessore Arcidiacono a partecipare, con il proprio contributo, al tavolo tecnico #CataniaSicura, voluto dall’Ance e dagli altri attori della filiera edile per sostenere concretamente l’urgente piano d’azione di prevenzione antisismica che occorre alla città. Un impegno già esposto al governo nazionale e a quello regionale affinché il grave rischio sismico di Catania sia riconosciuto e affrontato con la dovuta attenzione».

Alla programmazione dei lavori pubblici e al rinnovamento del patrimonio edilizio è strettamente legato anche il tema del Piano Regolatore Generale, la cui adozione – secondo le parole dell’assessore – «è un obiettivo da raggiungere entro due anni».

Arcidiacono ha assicurato che «nonostante la difficile situazione finanziaria del Comune, i progetti e i cantieri previsti dal Patto per Catania e dalle altre fonti di finanziamento europee non subiranno rallentamenti poiché il loro cofinanziamento è già stato garantito. Le risorse disponibili – ha continuato l’assessore – sono di un’entità tale da far ripartire il settore edile catanese e dare un nuovo volto urbanistico alle diverse aree della città. Inoltre, altri finanziamenti in arrivo dalla Regione consentiranno di realizzare parcheggi e di costruire opere per contrastare il rischio idrogeologico. Partiremo dalla zona industriale, perché è obiettivo primario dell’Amministrazione comunale renderla finalmente attrattiva per il sistema delle imprese».

Una “Carta d’Identità” per i cantieri edili

Progetto Ente Scuola e Cassa Edile, Asp etnea e Ispettorato Lavoro

GIA’ ATTIVO IL NUOVO SISTEMA DIGITALE  

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CATANIA – Sicurezza nei cantieri e nuovi strumenti digitali: parte da Catania il progetto pilota per ottimizzare la comunicazione tra organi di vigilanza e operatori dell’edilizia. Sarà infatti operativo da lunedì 30 luglio il nuovo Sistema Inserimento Notifiche Preliminari (Sinop), che consentirà per la prima volta di comunicare online – tramite piattaforma informatica – le notifiche preliminari per l’apertura dei cantieri, obbligatorie ai sensi del decreto legislativo 81/2008.

Grazie al software – finanziato dall’Ente Scuola Edile di Catania e dalla Cassa Edile provinciale – sarà possibile trasferire tempestivamente la “carta d’identità” del cantiere con cui la committenza denuncia l’inizio attività al servizio Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Asp (Spresal), alla direzione territoriale Lavoro e in copia all’amministrazione concedente.

Tramite l’uso di posta elettronica certificata e la compilazione dei moduli, l’invio dei documenti verrà semplificato con una netta riduzione di tempi e costi. La costruzione della banca dati, protetta da accessi non autorizzati, agevolerà gli enti paritetici nella consulenza gratuita alle imprese per tutto ciò che riguarda prevenzione e formazione sulla sicurezza nel cantiere: un’innovazione che potenzierà il settore anche in termini di trasparenza e legalità. L’Asp e gli enti di controllo potranno inoltre programmare gli interventi di vigilanza, analizzando in tempo reale il livello di rischiosità dei cantieri. La dematerializzazione del processo garantisce inoltre la certezza della consegna contemporanea delle informazioni a tutti i soggetti coinvolti.