Consiglio comunale di Catania: Question time con sette interrogazioni. Ieri approvate 4 mozioni

 

Consiglio comunale

 

Catania,

Il Consiglio comunale- si apprende da una nota comunale –  si è riunito questa mattina per il Question time. Nel corso della seduta sono state esposte all’Amministrazione, presente con il sindaco Enrico Trantino e la Giunta, interrogazioni di competenza di diverse direzioni comunali.  Hanno risposto sui vari argomenti il vicesindaco Paolo La Greca e gli assessori Alessandro Porto, Giuseppe Marletta, Bruno Brucchieri, Salvo Tomarchio.
Queste le interrogazioni:
Notizie in merito al patrimonio librario delle biblioteche dismesse” (Direzioni Cultura e Decentramento), presentata dalla consigliera Gianina Ciancio;
“Problematiche di viabilità in via Santa Sofia e precisamente nell’area prospiciente il Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera Policlinico di Catania” (Direzione Polizia municipale), consigliere Giovanni Curia e componenti della III Commissione consiliare permanente;
“Procedure di alienazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica” (Direzione Patrimonio), consigliere Erio Buceti e componenti della X Commissione consiliare permanente;
“Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche nel Comune di Catania”  (Direzioni Politiche per la famiglia, Polizia municipale, Manutenzioni, Lavori Pubblici), consigliere Maurizio Caserta;
Villa Curia – Richiesta informazioni in merito alla competenza della manutenzione dell’immobile storico di interesse collettivo incluso nel patrimonio del Comune di Catania, attualmente in stato di avanzato degrado, e alla sua definitiva destinazione d’uso” (Direzioni Patrimonio e Manutenzioni), consigliere Orazio Grasso;
SCMC – Servizi Città Metropolitana di Ct – articolo pubblicato su “quotidiano on line” del 16.02.2024 ‘Nuova Pubbliservizi’: nasce comitato dei dipendenti che presenta un esposto a Procura & C” (Direzione Gabinetto del Sindaco), consigliere Antony Manara (l’Amministrazione ha evidenziato di non poter dare risposta su argomento non di competenza del  Comune);
“Sversamento di sostanze inquinanti nel canale di scolo che costeggia la SS.114, in contrada Pantano D’Arci nei pressi della Zona Industriale di Catania” (Direzione Politiche per l’Ambiente), consigliere Graziano Bonaccorsi,  presentata in aula dalla consigliera Gianina Ciancio.
L’interrogazione “Applicazione proroga al 31.03.2024 della L.R. n.8 del 2018 art.63 co. 2” (Direzione Patrimonio), del consigliere Maurizio Mirenda è stata rinviata per l’impossibilità del proponente di partecipare all’Assemblea.

Nell’ambito del Consiglio comunale del 26 marzo, il civico consesso ha approvato ieri in seduta di prosecuzione queste mozioni:
“Creazione del centro fieristico alla Playa per la promozione del Turismo. Lo sviluppo economico locale e la riqualificazione urbana a Catania”, primo firmatario il capogruppo Forza Italia – Berlusconi Piermaria Capuana;
“Proposta servizio di istruzione domiciliare”, per garantire il diritto alla studio anche in casi quali le degenze a casa per malattia, a firma dei consiglieri Alessandro Campisi e Erika Bonaccorsi;
“Autorità del sistema portuale – Esposizione Piano regolatore portuale”, a firma del capo gruppo Orazio Grasso e dei componenti del gruppo Mpa, per un percorso di informazione e confronto politico per un accorpamento di integrazione della progettualità della città con l’ente Porto e con altri enti coinvolti;
“Interventi urgenti immobili di edilizia popolare” a garanzia di sicurezza e decoro, presentata dal consigliere Maurizio Mirenda.

Messina,consiglio comunale in adunanza giorno 19 Marzo per discutere lo stato di degrado e l’ipotesi di riqualificazione dell’area dell’Hotel e del Lido di Mortelle”.

Consiglio comunale: seduta martedì 19 marzo. L’esito dell’adunanza di ieri sera.

Foto dell’Ufficio Stampa Comune di Messina

Messina,

Il Consiglio comunale, riunitosi ieri sera in seduta d’urgenza, dopo avere accolto tre emendamenti, ha approvato, con sedici voti favorevoli, quattordici contrari e nessun astenuto, il provvedimento relativo “all’attivazione della procedura di contestazione della decadenza del consigliere Maurizio Croce per assenze ingiustificate alle sedute del Consiglio comunale”. Successivamente, nel corso dei lavori d’Aula, è stata ritirata “la proposta di deliberazione in indirizzo: attivazione della procedura di contestazione della decadenza per assenze ingiustificate del consigliere comunale Maurizio Croce, ex art. 41, comma 6, del Regolamento del Consiglio comunale del Comune di Messina”.

Il Civico consesso è convocato martedì 19 marzo, alle ore 13.30, con all’ordine del giorno la discussione relativa allo “Stato di degrado e all’ipotesi di riqualificazione dell’area dell’Hotel e del Lido di Mortelle”.

Dopo anni di corruzione e malaffare il Comune di Catania mostra deboli segnali di ripresa e approva il documento contabile

 

municipio

 

L‘Aula ha dato il via libera al documento con 26 consiglieri presenti, dei quali 18 favorevoli, 6 contrari e 2 astenuti. 

Catania

Il Consiglio comunale di Catania ha approvato nella seduta di ieri sera, convocata  dal Commissario ad acta, il  il Rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2022.
Con il documento, illustrato dall’assessore al Bilancio Giuseppe Marletta, l’Assemblea cittadina ha deliberato  nello specifico di approvare il rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2022,  formato dal Conto del bilancio, dal Conto economico e dallo Stato patrimoniale, e gli allegati che ne fanno parte integrante.  Sono segnali di ripresa dopo il ben noto tracollo economico -finanziario del passato neanche molto lontano. Anni di corruzione e di malaffare condannati con la lente di ingrandimento dalla Corte dei conti

Nel merito il documento contabile osserva -informa il Comune- i parametri di diminuzione del debito complessivo del Comune previsti dal bilancio stabilmente approvato dal Ministero dell’Interno. In sostanza la gestione del 2022  il disavanzo residuo è diminuito, a fronte dei 40 preventivati, migliorando così di  sei milioni di euro l’avanzo registrato. Nel suo intervento in aula l’assessore Marletta ha evidenziato anche i risultati della gestione del 2022 che dimostrano concretamente come ” il Comune di Catania negli ultimi anni abbia operato coi suoi uffici finanziari e l’indirizzo politico del mio predecessore Roberto Bonaccorsi, con equilibrio e sagacia nella gestione economico finanziaria, tanto che, nel 2022, sono state migliorate di oltre sei milioni di euro le previsioni del piano di risanamento”.
L‘Aula ha dato il via libera al documento con 26 consiglieri presenti, dei quali 18 favorevoli, 6 contrari e 2 astenuti. Disposta anche l’immediata esecutività.

Nell’ambito della stessa seduta il civico consesso ha inoltre approvato, all’unanimità dei 27 consiglieri presenti, l’ordine del giorno “Misure di contrasto ai debiti fuori bilancio ai sensi dell’art. 194 lettera A del decreto legislativo 267/2000″, proposto dalla Prima Commissione Consiliare permanente, primi firmatari il presidente Maurizio Zarbo e i vicepresidenti Andrea Barresi e Gianina Ciancio.
 

Comune di Catania, proroga della Tari

 

Municipio
Il Comune di Catania -Archivi Sud Libertà-

 

 

 

Il Consiglio comunale comunica di aver approvato, nella seduta di prosecuzione di ieri sera, la proroga al 31 ottobre della scadenza relativa alla terza rata di versamento della Tari 2022, precedentemente fissata per il 16 settembre.
Con venti consiglieri favorevoli e un astenuto, il civico consesso ha dato il via libera alla proposta dell’Amministrazione comunale, presente con i nuovi vertici: il Commissario Straordinario Federico Portoghese, affiancato, nell’apertura di martedì, dal Vice Commissario Bernardo Campo.
Il provvedimento, volto a favorire i cittadini in un periodo di gravi difficoltà economiche,  riguarda in particolare la modifica dell’art 5, comma 3, capo 1, della disciplina generale del regolamento Iuc che era stato approvato con deliberazione consiliare del 10 giugno 2014.
L’Aula si è anche espressa favorevolmente, all’unanimità dei venti consiglieri presenti, sul regolamento per la gestione delle sponsorizzazioni del Comune e la modifica al regolamento per la concessione del patrocinio, provvedimenti funzionali in particolare all’adeguamento alle novità legislative e modifiche normative in materia.
La trattazione riguardante la fusione Catania rete gas -Sidra è stata rinviata martedì sera dall’Assemblea cittadina, con la votazione di una pregiudiziale.

Catania: mercoledì 25 maggio seduta comunale sui regolamenti occupazioni suolo pubblico e dehors

mUNICIPIO

Catania,

I regolamenti per le occupazioni di suolo pubblico per ristoro all’aperto e dehors, per la gestione delle sponsorizzazioni del Comune di Catania e la concessione del patrocinio sono i primi punti all’ordine del giorno della seduta del Consiglio comunale che il presidente Giuseppe Castiglione ha convocato, in aula consiliare, per mercoledì 25 maggio alle ore 19.
Al vaglio dell’Aula, dopo l’apertura con le comunicazioni di presidente e consiglieri e l’approvazione dei verbali, ci sono diversi altri argomenti: l’autorizzazione alla  Acoset S.p.A., società in house, per l’acquisizione di una partecipazione nella “Catania Acque S.p.A” società costituita in vista dell’affidamento del Servizio Idrico Integrato nell’Ato Catania; la nomina del liquidatore del Fondo di assistenza e previdenza per il personale della Polizia municipale; le azioni di contrasto alla diffusione epidemiologica del Covid-19 nelle strutture comunali – variazione del bilancio 2021/2023, competenza 2022.
In trattazione anche le delibere su: mercati storici “Piazza Carlo Alberto”, “Pescheria” e “Mercato dei Fiori” – riperimetrazione;
mercati rionali Città di Catania – Montessori, Monte Po, Barriera del Bosco, S. Giorgio, Librino, Picanello, Piazza Eroi d’Ungheria, Canalicchio, S.G. Galermo, piazza S. Pio X, Cibali, Villaggio S. Agata – riperimetrazione;
regolamento procedure sanzionatorie amministrative;
fondo perequativo degli enti locali, conferma delle agevolazioni previste da delibera di Giunta municipale del  2021, ratifica della scheda (Alleg. 2) come da intesa con la Regione Siciliana;
approvazione del Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2022-2024 e dell’Elenco annuale dei lavori per l’anno 2022;
adozione regolamento dei servizi cimiteriali e funebri di polizia mortuaria;
riconoscimento legittimità debito fuori bilancio relativo all’esecuzione di sentenze, giuste ordinanze del Tribunale civile di Catania, per pagamento a diverse famiglie delle spese di giudizio del servizio di assistenza per l’autonomia e la comunicazione in favore di alunni con disabilità delle scuole dell’infanzia, le scuole primarie e secondarie di primo grado;
ratifica deliberazione di Giunta comunale n.40 del 2022, avente per oggetto: variazione al bilancio di previsione 2021/2023, competenza 2022, Pon Metro 14-20, Poc Metro 14-20, Po Fers Sicilia 2014/2020 (Agenda Urbana);
approvazione regolamento di contabilità in attuazione dell’armonizzazione degli schemi e dei sistemi contabili previsti da decreto legislativo del 2011.

Addio a Giuseppe Dalla Torre, grande giurista e Presidente del Tribunale del Vaticano-Il suo legame con Aci Sant’Antonio

Addio a Giuseppe Dalla Torre, nipote di mons. Giovanni Pulvirenti e
grande giurista. Caruso: “Figura importantissima”

Giuseppe Dalla Torre, grande giurista, già rettore dell’Università Lumsa, Presidente Nazionale dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani,membro del Consiglio Universitario Nazionale e del Comitato Nazionale per la Bioetica e Presidente del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano si è spento a causa del Covid-19 all’età di 77 anni. Rilevante, tra i fatti della sua vita, la partecipazione con la delegazione vaticana in qualità di Segretario della Delegazione Governativa italiana
ai lavori della Commissione paritetica per la revisione del Concordato lateranense.
Nato a Roma nel 1943, il suo legame con Aci Sant’Antonio, che ha frequentato negli anni, trova radici nella figura dello zio, il Vescovo Giovanni Pulvirenti.
Il Sindaco, Santo Caruso, ha voluto così ricordarlo: “Se n’è andato un grande giurista, figura importantissima per il Vaticano e per tutto il mondo cattolico: Giuseppe Dalla Torre. Dalla Torre, però, era importante anche per Aci Sant’Antonio: pronipote dell’amatissimo vescovo mons.Giovanni Pulvirenti, venne nel nostro Comune nel 2008, in occasione del centenario dell’Oratorio che suo zio fondò. A nome mio, della Giunta,del Presidente del Consiglio Comunale e del Consiglio Comunale ho
espresso le più sincere condoglianze alla famiglia, ricordando quanto importante è stata la sua figura”.

Cimitero di Aci San’Antonio, approvato tra vibrate polemiche il project financing per l’ampliamento

 

Il Sindaco Caruso: “Bene l’approvazione, ma grave la mancanza di collaborazione”      ” I  revisori dei conti non hanno rispettato la tempistica..comportamento da stigmatizzare”

Un voto favorevole, quello del Consiglio Comunale, a larga maggioranza (ma con quattro consiglieri che si sono opposti), e uno contrario, quello del Collegio dei Revisori dei Conti: argomento era l’inserimento nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche di un’opera di Project Financing proposta da una società di Siracusa e promossa dai caposettore dell’Ente, opera che andrebbe ad ampliare il Cimitero Comunale con la realizzazione di 1396 nuovi loculi, 37 ipogei a due posti e 21 cappelle gentilizie contenenti ciascuna 12 loculi, il tutto senza intaccare le casse comunali e per un costo di oltre tre milioni di euro interamente sostenuto dalla società che, in cambio, otterrebbe una concessione della durata di 19 anni.
Al di là dei numeri, però, la seduta del civico concesso che ha trattato questo punto all’Ordine del Giorno è stata particolarmente animata per via di quanto emerso in relazione al Collegio dei Revisori dei Conti: il loro parere, infatti,-comunica il Comune –  è arrivato dopo 16 giorni di trattazione a mezzo PEC nel tardo pomeriggio di sabato, e il documento è stato protocollato solo nella tarda mattinata di ieri, lunedì 30 novembre, parere del quale i consiglieri hanno appreso il contenuto solo nel corso del Consiglio Comunale.

Un parere arrivato con oltre una settimana di ritardo e che ha evidenziato una carenza di documentazione presentata dall’Ufficio Lavori Pubblici a cui, tuttavia, non è stata richiesta alcuna integrazione prima dell’emanazione del parere stesso.
Nel corso della seduta i Consiglieri hanno chiesto delucidazioni in merito e il caposettore, ing. Eugenio Ciancio –informa il Comune di Aci Sant’Antonio – ha dato tutti i chiarimenti su un’opera della quale in ogni caso non doveva essere discusso il progetto, ma la sola possibilità di inserimento all’interno del Piano Triennale delle opere pubbliche: alla luce di ciò il voto favorevole di dodici consiglieri e il voto contrario da parte dei consiglieri Giuseppe Finocchiaro, Antonio Di Stefano, Fidalelfo Maccarone e Salvatore Privitera.
L’iter è stato brillantemente curato dal caposettore ai Lavori Pubblici, a cui va il mio ringraziamento, che ha esposto il progetto con cura e dovizia durante il Consiglio prendendo a riferimento le relative norme di legge – ha voluto sottolineare il Sindaco, Santo Caruso – e in relazione a questo voglio elogiare il senso di responsabilità dei dodici consiglieri che hanno votato favorevolmente la possibilità di inserire nel Piano questo progetto, rendendo chiaro il loro attaccamento al paese
soprattutto in questo evidente momento di difficoltà. È risaputo che il Cimitero è saturo, abbiamo una carenza di loculi, e il mancato inserimento di quest’opera avrebbe significato rallentare per circa un anno questi lavori che significano una svolta, e va da sé che in questo periodo così difficile in qualsiasi parte del mondo questo rallentamento avrebbe pesato doppio.Voglio stigmatizzare, in questo senso, il comportamento dei Revisori, che hanno appalesato una totale mancanza di collaborazione, alla luce anche di un mancato rispetto della tempistica fondamentale, entrando poi nel merito di argomenti che non erano affatto attinenti alla proposta di delibera, dando un parere negativo che è apparso non fondato dato che non sono riusciti a giustificarlo con chiarezza durante la seduta.
“Ad Aci Sant’Antonio non possiamo correre il rischio di rimandare questo progetto, progetto che peraltro in questo forma abbiamo già sperimentato nel nostro Comune: non spenderemmo un centesimo di soldi pubblici e risolveremmo un problema di grande importanza.
Per fortuna l’iter grazie al voto di ieri del Consiglio andrà avanti e verranno portate avanti tutte le procedure previste dalla legge nella massima trasparenza, per dare corso ad un’opera sicuramente funzionale.
“Auspico, infine, che l’atteggiamento manifestato ieri sia stato solo occasionale: l’interesse esclusivo di tutti noi dev’essere volto al bene della comunità, e ognuno deve rispettare il proprio ruolo secondo quanto previsto dalla legge”.

 

«PIANO REGOLATORE, CATANIA NON PUÒ PIÙ ASPETTARE”

 

Nota congiunta di Ordini Architetti e Ingegneri, Collegio Geometri e Ance Catania

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AVANTI CON L’APPROVAZIONE IMMEDIATA DELLE DIRETTIVE GENERALI»

Sollecito dei professionisti al Consiglio comunale per procedere in tempi brevi con l’adozione dello strumento urbanistico

CATANIA

– «Sin dall’insediamento dell’Amministrazione comunale, gli Ordini professionali degli Architetti e degli Ingegneri, il Collegio dei Geometri e l’Ance, hanno apprezzato e sostenuto l’interesse che il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, supportato dalla Direzione Urbanistica comunale, ha avuto per lo strumento di pianificazione della città, indicando un percorso da intraprendere per stimolare la partecipazione di tutte le parti sociali, professionali e imprenditoriali nella stesura del nuovo Piano Regolatore Generale. Catania aspetta ormai da diversi decenni la revisione dello strumento urbanistico, tenuto conto che quello attualmente in vigore, redatto cinquant’anni fa, risulta chiaramente inadeguato». Esordisce così la nota congiunta con cui i presidenti delle quattro categorie professionali etnee – , Giuseppe Platania (Ingegneri), Giuseppe Piana (Costruttori edili) e Agatino Spoto (Geometri) –e A. Amaro , esortano «all’immediata approvazione delle direttive generali» del nuovo Prg, rinnovando al contempo la propria la disponibilità a collaborare per contribuire alla definizione del Piano, nella speranza che questa possa essere davvero la volta buona».

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«Lo scorso anno – continuano i presidenti – abbiamo partecipato ai diversi incontri organizzati per redigere le linee guida propedeutiche alla definizione delle “direttive generali”. Gli incontri sono stati numerosi ed è stato tenuto un ritmo serrato per consentire, in tempi brevi, di raccogliere tutti i contributi utili per redigere uno strumento di pianificazione che rispondesse al meglio alle esigenze di sviluppo economico e sostenibile della città. Nel mese di febbraio 2019 la Giunta Comunale ha approvato le direttive redatte sulla scorta dei contributi pervenuti, e ha trasmesso tutta la documentazione al Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva. Da febbraio a luglio, le stesse direttive sono state analizzate dalle Commissioni Consiliari competenti, ma a tutt’oggi il Consiglio Comunale non ha proceduto alla loro approvazione».

Ai quattro rappresentanti di categoria preme sottolineare che «il Prg è il principale strumento per lo sviluppo della città e del suo territorio e che la sua redazione e approvazione è prioritaria per chi ha assunto la responsabilità di governare la città. Negli scorsi anni – continuano nella nota congiunta – abbiamo assistito a continue cuciture e scuciture, come una tela di Penelope del territorio, e la mancata revisione del Prg ha sicuramente danneggiato Catania, con ipotesi di varianti puntuali che non possono sostituire una pianificazione coerente e complessiva».

Tenendo conto dei tempi tecnici e procedurali che saranno necessari per la revisione dello strumento urbanistico, gli Ordini professionali degli Architetti e degli Ingegneri, il Collegio dei Geometri e l’Ance di Catania chiedono dunque «che questo processo possa concretamente avere inizio con l’immediata approvazione delle “direttive generali”. Catania non può più aspettare e chi ha assunto l’onore e l’onere di amministrarla ha la responsabilità di accelerare questo processo».

TRAPANI: CURIOSA MOZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE – “CHI VORRA’ IL SUOLO PUBBLICO DOVRA’ FIRMARE UNA DICHIARAZIONE DI “RIPUDIO DELLE IDEOLOGIE NAZIFASCISTE”

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Curiosità e tanti interrogativi  ha sollevato una mozione del  Consiglio Comunale di Trapani  che nega la concessione degli spazi pubblici a chi non firmerà una dichiarazione “che ripudia il fascismo”. I  cittadini interessati ad occupare  il suolo o gli spazi e luoghi pubblici, dovranno presentare al Comune una dichiarazione formale  di  “ripudio delle ideologie nazifasciste”.
Una presa di posizione del genere non fa altro- secondo gli osservatori – che accrescere nel territorio l’ideologia fascista e nazista dell’epoca
 Pochi ricorderanno, forse, gli orrori del tempo.
Una breve nota storica la offriamo qui:
-quel periodo oggi seppellito definitivamente, ha inventato la nascita delle SA (Squadre d’assalto),  i gruppi paramilitari nazisti, diretti dal comandante Ernst Rohm, che vennero impiegati da Hitler e dai suoi seguaci, nel cosiddetto putsch di Monaco, Il fallito colpo di stato del novembre 1923, provocò l’arresto del futuro fuhrer e la sua condanna a cinque anni di reclusione nel carcere di Landsberg; nella realtà la prigionia durò meno di un anno e fu proprio durante la sua detenzione che Hitler dettò al fedele amico Hess, camerata della prima ora, il “Mein Kampf”, la bibbia della dottrina nazional-socialista ove furono esposti i principi cardine di un’ideologia fondata sulla necessità di garantire alla razza ariana la giusta espansione verso i territori orientali ed il dominio sui popoli inferiori tra cui, in primis, quello ebraico, considerato la causa di tutti i mali e, come tale, da eliminare;
nel “Mein Kampf, la storia è vista nell’ottica di una guerra, nella quale le razze superiori sottomettono quelle inferiori, attraverso la necessaria costituzione di uno stato fortemente autoritario, volto a creare le basi per la creazione di una società razziale.

Uscito dal carcere, in seguito ad amnistia, Hitler riorganizzò il partito che, nel giro di pochi anni sarebbe, tragicamente, passato dall’anonimato delle elezioni del 1925, agli 800 mila voti e 12 deputati nel 1928 e ai sei milioni e mezzo con 107 deputati del 1930, grazie alla veemente arte oratoria del suo capo, che colpiva profondamente l’animo frustrato dei tedeschi, umiliati dalle condizioni di Versailles, con discorsi invocanti la nascita di una grande Germania, votata alla rivincita.

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Nonostante i consensi ottenuti e l’appoggio, finanziario, dei grandi industriali, il partito nazional-socialista venne sconfitto, alle elezioni presidenziali della primavera 1932, dal vecchio maresciallo Hindenburg ma, ciononostante, grazie alle divisioni dello schieramento avversario, ad abili mosse politiche e a delicati meccanismi di alleanza, Adolf Hitler fu nominato, il 30 gennaio 1933, dallo stesso Hindenburg, cancelliere del reich  …” il primo atto di una storia fatta di orrori e sofferenze era stato dunque scritto.      E  tutto quel periodo è da dimenticare perchè non sembra creato da un uomo ma da qualcosa di infernale che ha scosso l’intero pianeta.      

 

Consiglio comunale di Catania: primo giorno, presentazione di una richiesta di finanziamenti per le opere di Catania e provincia

  • Riceviamo e pubblichiamo la seguente Nota

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  •  Richiesta a firma del Capo dell’opposizione Pd sen.Enzo Bianco

OGGETTO: PRESENTAZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE DI UN ODG PER CHIEDERE AL GOVERNO IL RIPRISTINO DEL BANDO SULLE PERIFERIE

PREMESSO

che lo scorso anno l’amministrazione comunale di Catania aveva partecipato al Bando sulle periferie predisposto dal Governo nazionale e rivolto ai comuni italiani;
che Catania ha vinto il bando e ha avuto riconosciuti progetti e finanziamenti per ben 58 milioni di euro, come da contratto sottoscritto con la Segreteria Generale della Presidenza del Consiglio a Palazzo Chigi;
che la scorsa settimana il Senato della Repubblica ha approvato un emendamento del Governo al Decreto Milleproroghe che blocca i finanziamenti per le realizzazioni delle opere di cui al Bando;

SI IMPEGNA

il Sindaco di Catania, e con lui il Consiglio comunale, a chiedere al Governo e al Parlamento il ripristino dei finanziamenti, utilizzando ogni mezzo di protesta affinché tale decisione venga annullata, anche facendo squadra con l’Anci e con i sindaci delle città italiane che hanno visto cancellate le rispettive risorse.

È bene ricordare quali siano i progetti relativi alla nostra città, che riguardano settori decisivi per l’inclusione sociale e lo sviluppo del territorio comunale e metropolitano. Diciotto milioni di euro sono destinati ai quartieri di San Giovanni Galermo e Trappeto nord (riqualificazione di vari edifici e di scuole, realizzazione di una nuova Parrocchia, interventi per la viabilità e la mobilità nella Municipalità, come il completamento dell’asse viario con via Don Minzoni e anche dei mini autobus che consentiranno agli abitanti San Giovanni Galermo di arrivare fino alla fermata della metropolitana, la riqualificazione di via Belvedere che sarà donata alle istituzioni scolastiche e alle associazioni e quella del Palagalermo, il completamento di piazza Beppe Montana). Un grande intervento riguarda la ristrutturazione dell’ex scuola Brancati di viale San Teodoro a Librino per adibirla a liceo artistico-alberghiero (cinque milioni di euro). Poi la riqualificazione delle Ciminiere anche a scopo didattico, culturale e artistico (dieci milioni). La “ricucitura” tra Catania e il mare, con la riqualificazione degli spazi pubblici nel rione Civita, collegati con il Porto (quattro milioni), e della parte catanese del viale Kennedy (quattro milioni). Prevista inoltre la realizzazione di un sistema di videosorveglianza per combattere il fenomeno delle microdiscariche sulle strade provinciali (due milioni). 
Altre opere assai importanti riguardano, invece, altri Comuni della Città metropolitana: la riqualificazione del plesso sportivo di Camporotondo Etneo (nove milioni e mezzo) e della stazione ferroviaria dismessa di San Marco, in territorio di Paternò (due milioni e mezzo), e la rifunzionalizzazione della piscina del Polivalente di San Giovanni La Punta (un milione).

È di tutta evidenza che Catania e i quartieri interessati non possono vedere cancellate tali importanti opere e pertanto si ribadisce la necessità che il governo nazionale cambi una decisione sbagliata che penalizzerebbe i cittadini e il nostro territorio”.