Sicilia, allarme professionisti ed agenti liberi senza sostegni e Partita Iva sulle spalle

Sicilia, allarme Confprofessioni: Partite iva a crescita zero

 

IL RILANCIO DEI LIBERI PROFESSIONISTI PASSA DA RISTORI PEREQUATIVI, PROGETTI COLLABORATIVI E RIDUZIONE DEL CARICO BUROCRATICO

 

Catania,

Daniele Virgillito: «Lanciata idea dell’acceleratore I’mPro, accolta favorevolmente dal mondo istituzionale»
Al webinar presenti: Gaetano Armao (vicepresidente Regione Siciliana) e gli assessori regionali Baglieri, Lagalla e Scavone

«Crollo verticale del lavoro, sia dipendente che indipendente. Questo l’effetto della pandemia in Sicilia, che vanta nella penisola il primato negativo con una contrazione del -9,9% relativamente al comparto degli autonomi. L’ultimo report dell’Osservatorio di Confprofessioni ha messo in risalto non solo l’enorme spaccatura tra la Sicilia e il resto del Paese, ma anche tra l’Isola e il Mezzogiorno. Nel 2020 si registra un calo da 78mila a 65mila liberi professionisti: il peggiore in Italia», ha commentato il coordinatore dell’Osservatorio Paolo Feltrin.

Come risollevare l’economia della Sicilia, quali risorse utilizzare e come investirle? Da qui il confronto di questa mattina tra la Confederazione Italiana Libere Professioni e le istituzioni. «Occorre una collaborazione proficua tra liberi professionisti e Pubblica Amministrazione, puntando su competenze e professionalità. Per far questo, dunque, bisogna entrare in sintonia e sinergia, evitando di far leva sulle grandi società di consulenza. Partendo da questo presupposto e investendo adeguatamente le risorse del Recovery Plan in ricerca e infrastrutture, potremo puntare a un vero rilancio del territorio: la Sicilia, infatti, per la sua centralità geografica, potrebbe essere il collante perfetto tra il nord Europa e l’Africa, quest’ultima sempre più in fase di crescita», ha sottolineato il vicepresidente della Regione Siciliana Gaetano Armao.

Un’apertura da parte del Governo regionale nei confronti del mondo professionale, «che deve puntare sulle aggregazioni multidisciplinari per rispondere alle richieste sempre più tecniche e specifiche, con la consapevolezza dell’importante ruolo di intermediazione tra cittadini e Pubblica Amministrazione, rivestito proprio dai professionisti», ha dichiarato il presidente nazionale di Confprofessioni Gaetano Stella.

«Da qui nasce l’idea dell’acceleratore I’mPro (Imprese & Professionisti), con l’intento di adottare misure dedicate per facilitare i processi di aggregazione tra le professioni, per realizzare progetti di innovazione e sviluppo dell’imprenditoria siciliana – ha aggiunto il commissario di Confprofessioni Sicilia Daniele Virgillito – Lo scopo è quello di incentivare la condivisione di competenze tra gli autonomi, spingendo su progetti “collaborativi” trasversali, per sostenere la competitività di micro, piccole e medie imprese siciliane anche a livello internazionale. Così i team di professionisti saranno incentivati a collaborare per interventi sperimentali nel mondo della Cybersecurity, Cloud, Big Data e Green Economy nelle PMI.

Per far questo, in prima battuta occorrerà ridurre il carico amministrativo per i beneficiari in fase di rendicontazione economica, dare sostegni ad hoc a chi ha sofferto la crisi e promuovere principi di valutazione dei risultati». Una proposta accolta favorevolmente dai tre assessori regionali presenti al webinar – Roberto Lagalla (Istruzione e Formazione), Daniela Baglieri (Energia e Rifiuti) e Antonio Scavone (Politiche Sociali e Lavoro) – che hanno sottolineato le criticità “culturali” da scardinare attraverso un attento lavoro, che passa anche e soprattutto dalla cooperazione, dalla sinergia pubblico/privato e dalla capacità di attrarre i cervelli in fuga, inserendoli agevolmente nel mondo imprenditoriale e professionale.

 

CONFPROFESSIONI: UN POSTO AL TAVOLO TECNICO DELL’ARS

 

Incontro tra la Confederazione e il dipartimento Attività Produttive della Regione Siciliana per sostegno ai liberi professionisti e titolari di Partite Iva

 

 

Nella foto (Press) Daniele Virgillito

Virgillito: «Dati allarmanti: occorre intervenire con ristori ad hoc e prestiti agevolati»

CATANIA –

Apertura da parte dell’assessorato e del dipartimento Attività Produttive della Regione Siciliana nei Confronti di Confprofessioni Sicilia: dopo aver bussato alla porta delle istituzioni, la Confederazione farà parte del tavolo tecnico permanente per avanzare proposte a tutela del comparto dei lavoratori autonomi.

«Con quest’apertura da parte della Regione Siciliana e dell’assessore alle Attività Produttive Girolamo Turano, che ringrazio – spiega il rappresentante di Confprofessioni Sicilia Daniele Virgillito – la nostra Confederazione si propone di offrire il massimo sostegno per l’elaborazione di misure che si muovano nell’interesse dell’intero sistema economico, favorendo e incentivando strumenti a supporto e tutela dei liberi professionisti».

All’incontro erano presenti il presidente della III Commissione (Attività Produttive) dell’Ars Orazio Ragusa, il segretario Giovanni CafeoSalvo Burrafato dell’Associazione Nazionale Commercialisti, Valentina Crescimanno di Federnotai e Nicolay Catania degli Psicologi Liberi Professionisti. Un’audizione nata dalla necessità di un cambiamento, per l’attuazione di interventi concreti a supporto delle categorie rappresentate da Confprofessioni, nata nel 1966, riconosciuta parte sociale nel 2001 e facente parte del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro da oltre dieci anni. Una presa di posizione necessaria a tutela delle 21 sigle associative che ne fanno parte, operanti in diversi settori: economia e lavoro, diritto e giustizia, ambiente e territorio, sanità e salute, professionisti appartenenti alla V area. «In epoca di pandemia – ha spiegato Virgillito – abbiamo assistito a un andamento drammatico che ha visto il tracollo del comparto delle libere professioni, di cui fanno parte 1 milione 430mila unità, ovvero il 6% degli occupati in Italia e il 27% del complesso del lavoro indipendente. I liberi professionisti sono anche datori di lavoro con circa 480mila dipendenti, con un giro di affari di oltre 211 miliardi di euro e un Pil di 1,7 miliardi di euro».

Un ruolo importante per il Paese, che «non può passare inosservato, soprattutto in un periodo di emergenza – ha aggiunto il rappresentante regionale di Confprofessioni – il perdurare della pandemia rischia di aggravare ulteriormente la situazione, escludendo dal mercato del lavoro, nei prossimi mesi, altri 400mila lavoratori “indipendenti”. Questi numeri, contenuti nel V Rapporto Confprofessioni 2020 – ha proseguito – sono frutto anche di alcune decisioni politiche inique, tra le quali spicca la vicenda legata all’equo compenso e l’aver negato l’accesso ai contributi a fondo perduto alle professioni ordinistiche. Senza dimenticare che nell’Isola queste ultime sono state escluse dal “Bonus Sicilia”, riservato solo alle imprese: il tutto a dispetto di quanto sancisce la Raccomandazione della Commissione Europea. Sulla linea di quanto fatto da alcune regioni come Lombardia, Valle D’Aosta, Campania, Toscana, Piemonte, Puglia e Calabria, che hanno introdotto per gli autonomi contributi a fondo perduto che arrivano sino a 7mila euro, confidiamo che anche il Governo siciliano si mostri sensibile su questi temi – conclude Virgillito – ci auguriamo e daremo il nostro contributo per mettere in atto azioni politiche regionali con misure specifiche per il nostro comparto. Desideriamo sostenere un approccio per la concessione degli aiuti fondato sul “merito”, animato da criteri pensati non per premiare il dito più veloce (click day) ma per ristorare le partite iva colpite dalla pandemia economica».

Bonus Sicilia: pioggia di soldi regionali ma assenza di criteri corretti e pochi che hanno capito qualcosa

 

 

«BONUS SICILIA: 2000 EURO, MANCETTA STANDARDIZZATA PER LE PMI SICILIANE E MIGLIAIA DI PARTITE IVA ABBANDONATE»

 

Impresa di costruzioni Generali in Sicilia - Intea S.r.l

 

Daniele Virgillito: «Disponibili a sostenere la Regione per elaborare proposte fondate sul “merito” che possano accelerare la ripartenza»

 

«Bonus Sicilia: dopo l’annuncio in pompa magna, l’attesa estenuante del ristoro economico per tantissime Pmi, la débâcle tecnologica, il flop del click day e la riapertura delle domande, arriva il ricalcolo dei contributi. Duemila euro per 60mila istanze: una cifra, quella erogata dalla Regione per dare un sostegno agli imprenditori siciliani, che risuona come una beffa in un momento in cui c’è davvero poco da ridere». È questo il commento del rappresentante di ConfProfessioni Sicilia Daniele Virgillito, all’indomani dell’annuncio della “cura dimagrante” della misura inserita nel “Piano Covid” dell’Isola.

«Eppure il Governo siciliano era stato da più parti ammonito – sottolinea Virgillito, a nome della Confederazione Italiana Libere Professioni – sull’inopportunità di procedere con il click day, ma è comunque andato avanti svelando i limiti di un sistema che, oltre a non premiare il merito, si è affidato a una ristretta finestra digitale che ha creato un’inaccettabile coda informatica. Il 5 ottobre, infatti, il sito della Regione è andato in tilt costringendo l’assessorato alle Attività Produttive a rinviare l’appuntamento per raccogliere le istanze. Dopo lo stop non è seguita una rapida ripartenza: due giorni dopo la Regione ha annullato il click day promettendo, attraverso le parole dell’assessore al ramo Mimmo Turano, che non ci sarebbe stata una “riapertura” del bando e che sarebbero state “costruite misure correttive per ogni singolo scaglione”».

Secondo Confprofessioni Sicilia, sarebbe stato opportuno “cristallizzare” le domande ricevute e assicurare “proporzionalità” rispetto all’erogazione degli indennizzi, «ma nessuno di questi ragionevoli impegni è stato mantenuto – continua Virgillito – ogni singolo beneficiario, indipendentemente dalla dimensione dell’impresa, dal volume d’affari, dalle perdite subite, dalla filiera di appartenenza riceverà, ahinoi, una mancetta “standardizzata” da una mera frazione aritmetica. Una goccia sprecata per l’assenza di criteri metodologicamente e operativamente corretti che avrebbero dovuto essere pensati, sin dall’inizio, non per premiare il dito più veloce ma per ristorare “proporzionalmente” le imprese maggiormente colpite dalla pandemia. E invece, in questa pioggia di bonus, ai liberi professionisti viene ancora negata la possibilità di partecipare al “Bonus Sicilia”: migliaia di Partite Iva, figlie di un Dio minore, restano abbandonate. Incoraggiamo quindi il Governo siciliano a effettuare un cambio di paradigma che orienti le agevolazioni sui cluster di imprese e professionisti che hanno subìto maggiori e concreti danni dal Covid19 e che avranno presumibilmente tempi di rigenerazione del cash flow più lunghi».

 

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Nella foto  Daniele Virgillito

CATANIA :FOCUS-DOMANI 28 – SU PIANIFICAZIONE, BUDGETING E REPORTING

 

Commercialisti Catania, “La cultura dei dati”

TSUNAMI COVID19, MODELLI DI RILANCIO PER LE IMPRESE

Domani, giovedì 28 maggio, ore 18.00, convegno organizzato dall’Ordine etneo
Tra gli ospiti: Luca Foresti, CEO del Centro Medico Santagostino e ideatore di “Immuni” e Andrea Panato, autore di Restartup

Ospiti

CATANIA

Con il mondo in evoluzione è necessario stare al passo con i tempi per fornire tempestivamente alle aziende report, dati e analisi dettagliate. Il commercialista, quindi, deve essere in grado di sfruttare al meglio gli strumenti a sua disposizione. Ed è su questi aspetti che si incentrerà il webinar di domani, giovedì 28 maggio 2020, con inizio alle ore 18.00, “La cultura dei dati: focus sui moderni strumenti di pianificazione, budgeting e reporting”.

 

Lavoro digitale, le offerte di aprile: ci sono anche Iliad e ...

 

Dopo i saluti del presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Catania Giorgio Sangiorgio, spazio agli esperti moderati da Daniele Virgillito, consigliere Odcec (delegato area aziendale consulenza direzionale). Il primo a “salire in cattedra” sarà l’imprenditore Luca Foresti,(nella foto sopra), il cui contributo sarà impreziosito dall’ampio know how del mondo finanziario. L’amministratore delegato del Centro Medico Santagostino, che vanta una rete di 20 centri polispecialistici (oltre mille medici e 73 specialità) sul territorio nazionale e che ha partecipato allo sviluppo dell’App anti-Covid “Immuni” (software di contact tracing scelto dal governo italiano per tracciare i contagi da coronavirus in Italia), parlerà di digitalizzazione dei processi ospedalieri.

A seguire parola ad Andrea Arrigo Panato, dottore commercialista e docente della Scuola di Alta Formazione Luigi Martino dell’Ordine di Milano. Si è già occupato di dati e della loro interpretazione nella stesura del suo libro “Restartup. Le scelte imprenditoriali non più rimandabili”. Numeri e statistiche saranno al centro del suo intervento grazie alla specifica esperienza maturata nella gestione ordinaria e straordinaria d’impresa. Panato, infatti, ricopre anche il ruolo di docente nella scuola di specialità in Procedure Concorsuali e Risanamento d’impresa e Finanza Aziendale.

Ulteriore approfondimento delle tematiche sarà affidato ad Aurelio Alizzio, iscritto all’Ordine etneo e vice presidente della commissione di studio area aziendale consulenza direzionale. Da anni è esperto di reporting digitale economico e finanziario. Con la continua evoluzione della tecnologia, infatti, si occupa della progettazione e il miglioramento dei processi di raccolta e digitalizzazione dei dati aziendali.