Addio a Pippo Baudo, il signore della Tv italiana Un artista unico di immensa umanità

 

 

 

Pippo Baudo

 

Addio a Pippo Baudo si è spento ieri sera alle 20 a Roma. Il popolare conduttore televisivo e radiofonico aveva 89 anni. Da Sanremo a Fantastico, ha fatto la storia della televisione. Era nato a Militello il 7 giugno del 1936. Una laurea in Giurisprudenza, sapeva anche suonare bene il pianoforte. Era un artista completo.Ha condotto tredici Festival di Sanremo e decine di programmi tra cui Canzonissima, Domenica In, Fantastico, Settevoci, Novecento e Serata d’Onore.

Era malato da tempo ,ricoverato da qualche giorno al Campus Bio-Medico della Capitale. “Se ne è andato serenamente” con “il conforto dei sacramenti” come ha confermato il suo avvocato Giorgio Assumma. Aveva un modo di fare molto affettuoso, consigliava chiunque era entrato nel mondo dello spettacolo

Il direttore          di Sud Libertà, Raffaele Lanza : “Oltre  l’artista  e i riconosciuti meriti di Baudo – Mattarella gli conferì pure la Medaglia di Cavaliere di Gran Croce– mise sul piedistallo,  in ogni occasione, la città di Catania riconoscendo alla città etnea un ruolo importante della Cultura e un linguaggio davvero popolare- Io lo incontrai anni fa  nei pressi del Quotidiano catanese, alla Circonvallazione di Catania,,dove abbiamo accennato alla difficoltà di lavorare -e fare anche giornalismo d’alto livello- in SiciliaMi salutò come se ci conoscessimo da sempre.

“Ci lascia a 89 anni Pippo Baudo, il protagonista  della storia della televisione italiana” comunica  Giorgia Meloni. “Il suo volto e la sua voce hanno accompagnato intere generazioni, regalando emozioni, sorrisi e momenti indimenticabili. Grazie di tutto”.

Così il Ministro della Cultura  Alessandro Giuli:”Con la scomparsa di Pippo Baudo l’Italia perde uno dei volti più amati e riconoscibili della propria storia televisiva” ha dichiarato il ministro della Cultura Alessandro Giuli . “Con lui scompare la personificazione più autorevole e popolare di un pezzo fondamentale dell’autobiografia artistica italiana. Uomo di spettacolo e di grande sensibilità culturale, capace di unire generazioni attraverso il linguaggio dell’intrattenimento, Baudo, attraverso la tv, ha avuto la capacità di raccontare il Paese nelle sue trasformazioni. A nome mio personale e del Ministero della Cultura esprimo cordoglio e vicinanza ai familiari”.

 

 

Una giornata al mare con gli amici tramutata in tragedia Giovane finisce tra le eliche dell’imbarcazione e muore poco dopo

 

 

 

Mondello,

Una gita col gommone tra anici si è tramutata in una tragedia    Il fatto è successo a Mondello dove un giovane, Simone La Torre, 23 anni, è scivolato dal gommone finendo sull’elica del natante che gli ha provocato gravissime ferite alle braccia e al torace: il giovane è spirato poco dopo.

Il soccorso primario è venuto dagli amici dell’imbarcazione che viste le ferite riportate lo  hanno portato al molo per affidarlo alle cure mediche. Sono intervenuti la polizia, la guardia di finanza e la capitaneria di porto che hanno affidato il ragazzo ai sanitari del 118. Le sue condizioni erano però disperate. Aveva perso molto sangue. I medici hanno allargato le braccia.

Tragedie ancora a Lampedusa Recuperati i corpicini di due bambini dal veliero della Ong

 

La voce di migranti e rifugiati per un giornalismo di ...

Archivi – Sud Libertù

 

 

GENITORI  ANCORA  SOTTO  CHOC

Sono ore di tremendo  dolore all’hotspot di contrada Imbriacola, a Lampedusa, dove si trovano i genitori dei due bambini di circa due anni morti durante la traversata dalla Libia. I piccoli, recuperati ormai privi di vita dall’equipaggio della ong Nadir, sarebbero morti di sete, come ha raccontato il team medico della nave.

Mamma e papà di uno dei due bambini di circa due anni recuperati senza vita dal veliero della ong Nadir si trovano nell’hotspot mentre per l’altro piccolo, anche lui deceduto durante la traversata, è presente soltanto la madre. Entrambe sono sotto choc e vengono assistite dal personale della Croce Rossa Italiana che gestisce il centro.

Secondo i racconti dell’equipaggio, i bambini erano già morti il giorno prima del soccorso, avvenuto nelle acque internazionali della zona Sar maltese. Il gommone era rimasto alla deriva per giorni, con il motore fuori uso e senza acqua né ripari. Quando la Nadir è arrivata sul posto, le condizioni di molti migranti erano critiche, in particolare delle donne, alcune con gravi ustioni causate dal contatto prolungato con carburante misto ad acqua salata.

SIRACUSA, UCCISO UN RAGAZZO 17 ENNE CON UNA COLTELLATA DA UN ALTRO RAGAZZO PER FUTILI MOTIVI

bianco e nero di donna che indica un fucile di davanti - mafia foto e immagini stock

 

 

Siracusa,

Tragedia a Siracusa.Un ragazzo di 17 anni è stato ucciso da una coltellata al petto nella notte tra sabato e domenica a Francofonte, in provincia di Siracusa.

Secondo indagini preliminari il giovane è rimasto coinvolto in una lite con un altro ragazzo poco dopo mezzanotte in strada vicino al pub Divina Commedia. Il 17enne ferito è stato soccorso dal 118 ma è morto in ambulanza durante il trasporto in ospedale.

Sull’omicidio indagano i carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Siracusa e di Augusta che stanno analizzando i sistemi di videosorveglianza e ascoltando i testimoni. Il pub ieri sera era pieno di ragazzi. Al momento un altro giovane è stato portato in caserma e la sua posizione è al vaglio. L’omicidio non sarebbe legato alla criminalità organizzata ma sarebbe stato  provocato da bullismo e7o futili motivi…

Tragedia a Palermo, muore bimbo di 4 anni in un incidente a bordo di minimoto

 

Ospedale Di Cristina a Palermo

Palermo,

Tragedia a Palermo dove è morto il bimbo di 4 anni che lunedì scorso, nel quartiere Boccadifalco, era rimasto ferito gravemente in un incidente a bordo di una minimoto di cui era alla guida.

Il piccolo, che aveva riportato ferite gravissime e le cui condizioni erano subito apparse molto gravi, era stato trasportato, operato e ricoverato all’ospedale Di Cristina dove è deceduto ieri sera. I sanitari non hanno potuto fare niente a quel punto e adesso su  questa tragedia   indaga la polizia municipale.

Tragedia al porto di Palermo. Un giovane tunisino , nascosto sotto un autoarticolato, muore schiacciato durante le operazioni di manovra

 

Un tunisino, che pensava di nascondersi sotto un tir rimanendo illeso, per arrivare e sbarcare a Palermo, è finito schiacciato dal pesante automezzo. Tragedia avvenuta ieri sera al porto di Palermo sulla nave Splendid della Gnv partita dal porto di Tunisi de La Guolette. Secondo una ricostruzione sommaria il giovane, che aveva eluso i controlli, è rimasto schiacciato dall’autoarticolato durante le operazioni di manovra.

Si vuol capire adesso come il giovane tunisino sia finito sotto l’autoarticolato ..e come sia sfuggito ai controlli di rito. Le indagini sono condotte dalla Capitaneria di porto.

Ragusa, scontro con un’auto di due giovani tunisini col monopattino Trasferiti all’ospedale sono deceduti per le ferite riportate

 

Un monopattino (Fotogramma)

Com. Ag

 

Morire in monopattino . Due giovani tunisini in monopattino sono morti ieri sera a Vittoria (Ragusa) dopo uno scontro con un’automobile lungo la strada che collega Vittoria a Scoglitti, nel Ragusano.

I due giovani subito dopo lo scontro sono stati immediatamente trasferiti, uno all’ospedale di Ragusa e uno all’ospedale di Vittoria, dove sono morti subito dopo per le ferite riportate. Indaga la polizia municipale di Vittoria.

Un uomo di 39 anni, Samuele Fuschi, è morto perchè finito in una profonda buca (col vuoto sottostante) in viale Regione Siciliana(PA) col suo motociclo Honda Sh 300.

 

 

 

Secondo una ricostruzione sommaria il motociclo sarebbe caduto perchè la ruota del motociclo  è finita in una profonda buca sull’asfalto.

Il  118 non ha potuto che constatarne  il decesso. I rilievi su questo fatto così incredibile sono condotti dalla polizia municipale. La vittima era del quartiere Albergheria, lo stesso di Giuseppe La Barbera l’operaio morto nella strage di Casteldaccia, e lascia la moglie e quattro figli.
Dice Alessio Fuschi, figlio di Samuele l’uomo di 38 anni morto per una buca in viale Regione Siciliana a Palermo. “Adesso ci prendiamo nostro padre e gli diamo una degna sepoltura – aggiunge Alessio – E’ il momento del dolore. Ma è chiaro che chiediamo giustizia”.     “Mio padre era un lavoratore. Faceva il possibile per la sua famiglia. Era orgoglioso dei suoi figli. Un uomo eccezionale”. Lo dice Alessio Fuschi, figlio di Samuele l’uomo di 38 anni morto per una buca in viale Regione Siciliana a Palermo. “Adesso ci prendiamo nostro padre e gli diamo una degna sepoltura – aggiunge Alessio – E’ il momento del dolore. Ma è chiaro che chiediamo giustizia”.    

“Stando ai primi rilievi effettuati dalla polizia municipale, appare evidente che si sia trattato di un cedimento dell’asfalto avvenuto contestualmente o pochi momenti prima del verificarsi dell’incidente che ha provocato la morte del motociclista, per il quale vanno le condoglianze e la vicinanza mia e dell’amministrazione alla famiglia. Nessuna segnalazione per il pronto intervento è pervenuta, infatti, negli ultimi giorni al Comando della polizia municipale e risulta impossibile che una buca del genere, lungo l’arteria più trafficata della città, non fosse stata segnalata, come del resto già avvenuto per altre buche in viale Regione Siciliana, poi riparate”.

Così il sindaco di Palermo Roberto Lagalla sull’incidente stradale in cui è morto un uomo di 38 anni a Palermo. “Dal punto di vista generale della manutenzione delle strade della città, questa amministrazione, negli ultimi mesi, ha attivato i primi cantieri – aggiunge – mettendo a disposizione il massimo che può in termini di uomini, mezzi e risorse economiche, dopo anni di immobilismo e dopo aver ridato agibilità finanziaria al Comune, rimasto senza bilancio per oltre tre anni. Siamo consapevoli dei ritardi da recuperare e non ci sottraiamo. Diciamo solo che avere rimesso in piedi i conti ci consente oggi di far andare avanti le opere sia di giorno, sia di notte. Anche l’attività di rattoppo è molto intensa e procede giorno dopo giorno, ma arrivare ovunque nello stesso momento non si può. In queste settimane si sta procedendo con il rifacimento delle strade della quarta circoscrizione e questo avverrà nei prossimi mesi anche nelle altre e dall’altro si va avanti con interventi singoli nei quartieri, dopo un lavoro di mappatura delle buche della città, mai eseguito prima”.

Gaetano Riina, fratello di Totò, il “Capo dei capi”, è deceduto e seppellito nel cimitero di Mazara del Vallo. Stop ai funerali

 

 

È morto a 90 anni Gaetano Riina, fratello di Toto’ Capo dei capi.     Si apprende che il decesso è avvenuto giovedì e ieri è stato seppellito nel cimitero di Mazara del Vallo.

Il questore di Trapani dr.  Salvatore La Rosa ha emesso un divieto di funerali pubblici.          Si è studiato    pure  il percorso che l’auto funebre ha dovuto seguire per raggiungere il camposanto dove si è svolta una veloce tumulazione alle 20.   Presenti solo i parenti più stretti.