Oltre 120 mila controlli ieri dei Carabinieri e forze dell’Ordine, 175 titolari sanzionati

Green pass, raffica di controlli dei carabinieri: multe a negozianti e  clienti - Giornale di Sicilia

 

 

Sono quasi 120mila (119.539) secondo i dati diffusi dal Viminale.i controlli eseguiti ieri dalle forze di polizia e dalle polizie locali sulle nuove norme che prevedono l’obbligo di green pass e super green pass. Sono 937 le sanzioni comminate. A queste verifiche si aggiungono quelle svolte dalle aziende di tpl. Ad aver violato l’obbligo di indossare la mascherina sono invece 2.077 persone.

Sono 13.027 i controlli svolti ieri dalle forze di polizia e dalle polizie locali nelle attività commerciali, tra cui ristoranti e bar, secondo i dati del Viminale. Sono 12 i locali chiusi e 175 i titolari sanzionati. Infine sono 13 le persone denunciate per violazione della quarantena.

Contributi Covid a soggetti condannati per mafia o sottoposti a interdittiva antimafia – Denunciati 19 responsabili

 

Contributi Covid a soggetti condannati per mafia o sottoposti a interdittiva antimafia - Segnalati 19 responsabili

Foto G. di Finanza -Comunicato

 

Scoperti dai finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania 19 imprenditori, già condannati per mafia o sottoposti a interdittiva antimafia, per aver indebitamente percepito il contributo COVID a sostegno delle imprese e dei lavoratori autonomi.

Gli accertamenti – curati dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Catania e dai Reparti territoriali coordinati dal I Gruppo di Catania – sono stati diretti su  oltre 20 soggetti, che, nel corso del 2020 e del 2021, hanno presentato la richiesta e ottenuto il “contributo a fondo perduto”, previsto dalla normativa nazionale per favorire la ripresa economica nel periodo dell’emergenza epidemiologica e, in particolare, le imprese e i lavoratori autonomi che a causa della pandemia avevano registrato un importante calo del fatturato.

Gli approfondimenti svolti dalle Fiamme Gialle catanesi hanno permesso di appurare che 19 imprenditori – operanti in tutta la provincia di Catania e attivi in diversi settori economici (ristorazione, immobiliare, trasporti) – non potevano accedere al contributo in quanto condannati, con sentenza definitiva, per il reato di associazione a delinquere di tipo mafioso o, comunque, già colpiti da interdittiva antimafia. In esito alla attività ispettiva svolta dal Nucleo PEF e dai Reparti territoriali della Guardia di finanza di Catania 5 soggetti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Catania per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, mentre i restanti 14 imprenditori sono stati segnalati per il conseguente pagamento della sanzione amministrativa, in quanto il contributo indebitamente incassato è inferiore a 4 mila euro.

L’attività dei Finanzieri di Catania si inquadra nel più ampio quadro delle azioni svolte dalla Guardia di Finanza a contrasto delle frodi nel settore della spesa pubblica e a contrasto, anche patrimoniale, della criminalità organizzata, al fine di assicurare il sostegno alla corretta attribuzione di importanti risorse pubbliche e a favore dell’imprenditoria sana, soprattutto in un momento caratterizzato dalla crisi economica legata all’emergenza pandemica.

“GLADIATORI E SCHIAVI” IN VENDITA

 

Stasera in tv Spartacus il film di Kubrick: il capolavoro di Stanley Kubrick stasera in tv su Iris Spartacus

Come nel film di Kubrick:   I gladiatori e Spartacus

NEL MARASMA GENERALE L’ISTITUTO INCREMENTO IPPICO DI CATANIA: PERSONALE “IN DISPONIBILITA

 

DI  RAFFAELE  LANZA

 

Il coro è unanime, la conclusione è univoca  L’Istituto Incremento ippico di Catania non è più l’ente museo, cavalli in mostra e carrozze di altri tempi da ammirare: è ,in questo momento, soltanto l’arena in cui  si combatte per il mantenimento del posto o l’ottenimento di vantaggi . L’interesse generale –pur nella nobile presenza della baronessa/principessa Caterina Grimaldi  la cui famiglia si occupa da diverse generazioni dell’allevamento di equini– è da tempo fuori di ogni attenzione. 

  I suoi dipendenti, un tempo veri gladiatori dell’ente,li conosciamo tutti, uno ad uno, ricordiamo che dimostravano di essere davvero valorosi rispetto alla controparte(direzione) oggi malgrado l’  azione di contrasto , l’ente autonomo li ha tramutati in  “schiavi” di un sistema ammalato,che ha mostrato una grave  frattura, difficilmente colmabile, forse del tutto incolmabile al punto  essi sono arrivati.. 

 

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I dipendenti ci telefonano in redazione, in tanti ricordiamo insieme i momenti belli in cui curavamo un impegno sindacale regionale molto comunicativo ed efficace, la direzione dell’ente , prima con il dott. Paladino poi con il dott. Alessandra e Bentivegna,rispettava e riscontrava le nostre richieste sindacali diffuse all’opinione pubblica. Oggi la situazione generale è catastrofica,troppa tensione sociale, e mancanza di coraggio nelle decisioni -oneste- da assumere. 

Come vedete abbiamo pubblicato una foto che ritrae il leggendario  attore statunitense  Kirk Douglas interpretare “Spartacus”     Ma chi  è oggi  l’interprete vero, spontaneo, deciso,altruista,  degli interessi dei lavoratori dell’Istituto Incremento ippico?   Dov’è un uomo come Spartacus, signori mei?   Non  vediamo proprio alcun soggetto capace di  interpretare un interesse generale   Ricorsi, denunce penali per “distrazione provvisoria” delle somme destinate al pagamento dell’Istituto Vacanza contrattuale-oggi quasi interamente pagata, dipendenti intimiditi  dalla direzione,lettere, richieste al Prefetto, ricorso amministrativo d’urgenza, dialogo con diversi e noti avvocati.       Questo ente è divenuto una coda impropria del Tribunale di Catania

 

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Credo che anche i sindacalisti siano d’accordo oggi nel ritenere che le determinazioni dirigenziali che suscitano tanta indignazione siano il prodotto di una politica che vuole-purtroppo- il rilancio dell’ente tramite  tanta, tanta obbedienza cieca.   Da parte di tutti: dal commissario ad acta al direttore fino agli ex stallieri, attuali istruttori direttivi.  Parola d’ordine: “Fate silenzio, via gli striscioni sindacali dai balconi, sotto i tacchi le “contrattazioni sindacali” (francamente neanche poi neanche molto risolute,chiare e contrastanti), ignorate le proteste. Obbedite e basta”      Ricordiamo i punti essenziali  di un recente ‘intervento sindacale a firma della FpCgil, Uil, Sadirs, Ugl.

Eccolo:    “Senza alcun criterio logico, in forza di provvedimenti adottati d’imperio e unilateralmente, l’Istituto Incremento Ippico di Catania ha posto in eccedenza con la illegittima e illogica delibera del Commissario ad acta n. 1 del 9.3.2021 (All.2), i lavoratori che non hanno deciso volontariamente di “ricollocarsi” in categorie inferiori, dalla C di istruttore alla A di operatore, procedendo a declassare anche coloro che hanno confermato la disponibilità a svolgere le mansioni di sempre. Si è proceduto inoltre a mettere in disponibilità quelli che non fossero in possesso di un requisito non meglio definito di adeguata professionalità, rimasto incompreso ai più, dando mandato al direttore dell’Istituto stesso di adottare i provvedimenti attuativi a ciò consequenziali.
Il tutto condito da una informativa sindacale e da una forma di confronto che l’Istituto Ippico ha reso inutile, nulla riferendo in ordine alle reali possibilità di ricollocamento del personale e abbandonandosi a intendimenti generici circa l’eventuale mobilità presso altre amministrazioni regionali, rimasti solo sulla carta, anche a causa della chiusura totale su ogni soluzione del genere da parte dell’Assessorato regionale di competenza.
I dipendenti, abbandonati a un destino inesorabile, hanno proclamato lo stato di agitazione (All.3) oltre che esperire i mezzi legali più idonei (All.4) per bloccare la situazione venutasi a creare che rischia di mettere fine a trent’anni e più di attività lavorativa prestata sempre con massima diligenza e passione verso i fini dell’Istituto.
Da qualche settimana a questa parte, all’interno dello stesso Istituto si è diffuso un clima di incertezza e di precarietà, che sta ulteriormente destabilizzando l’ambiente.
Da qualche giorno, infatti, circola tra i dipendenti una determina dirigenziale (All.5), datata 14.5.2021, a firma del direttore dell’Istituto, non pubblicata all’Albo pretorio, né notificata al personale dipendente interessato o alle organizzazioni sindacali, che ha disposto “d’ufficio” il collocamento nelle categorie A e B, o il mantenimento nella categoria di appartenenza C, di parte dei lavoratori in servizio, in applicazione di criteri assolutamente arbitrari, soggettivi e palesemente discriminatori. Con la stessa determina si è proceduto a collocare in disponibilità una parte del personale con criteri arbitrari, discriminatori, basati perfino su una accertata inidoneità fisica di alcuni di loro, circostanza che dovrebbe piuttosto indirizzare a tutelare il personale interessato per le sue fragilità.
Alla circolazione del predetto provvedimento, non pubblicato sul sito istituzionale dell’Ente, è seguita una riunione col personale dipendente, estromettendo le organizzazioni sindacali, in cui pare che sia stato richiesto a chi interessato dai cambi di profilo di “mettere per iscritto” il proprio consenso, pena la revoca di quanto già disposto!  Veramente, si ritiene che si stia oltrepassando ogni accettabile limite”.

Da questo marasma emergono lucidamente tre perdenti: i dipendenti loro malgrado, in tensione e preoccupazione quotidiana di non ritrovarsi presto il posto pubblico;  i cittadini -offesi ed ignorati- ed i politici nazionali e regionali c he vivono a Catania incapaci di manifestare una volontà.    La partita è molto delicata.   Bisogna provare a stringere un “patto sociale”  -Prefetto  e Assessore regionale alla Funzione pubblica ad es. – per non rischiare di tagliare fuori dal mercato del lavoro, questi dipendenti dell’Istituto incremento ippico-    Superfluo -ricorderemo agli ex gladiatori- presentarsi dal Prefetto senza la presenza di un rappresentante politico regionale.     Si verificherebbe il definitivo tracollo dell’ente autonomo.

1870 controlli a persone ed esercizi commerciali di Napoli, 108 sanzioni Napoli

1870 controlli a persone ed esercizi commerciali, 108 sanzioni

Napoli,

Intensa attività di controllo nel corso della settimana su  oltre 1870  persone  dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli : 108 le sanzioni complessive, non solo “anticovid”, ma anche per spaccio di sostanze stupefacenti, contrabbando di sigarette, contraffazione e pirateria audiovisiva.

I controlli anticovid hanno riguardato soprattutto Napoli città ma anche l’intera area Metropolitana e hanno portato alla contestazione di sanzioni a carico di 66 tra persone senza mascherina, in strada senza autocertificazione, senza validi motivi, fuori dal proprio Comune di residenza o domicilio e di 7 attività commerciali.

In particolare, nel capoluogo, nel quartiere San Lorenzo, il II Gruppo ha scoperto una “fabbrica del falso” sequestrando un opificio clandestino e più di 4.000 articoli tra borse “Louis Vuitton” e “Gucci” contraffatte, accessori e prodotti semilavorati. Denunciati tre responsabili.

Nel quartiere San Carlo Arena il 2° Nucleo Operativo Metropolitano Napoli ha individuato un deposito con all’interno 4.100 borse contraffatte e 100 metri di tessuto “Louis Vuitton” e “Gucci”, nonché attestazioni e certificati di qualità e autenticità fasulli. Denunciato un 58enne per contraffazione e ricettazione.

Nel quartiere Pendino, i “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego all’interno di un magazzino hanno sequestrato 10.200 locandine e 7.780 cd-dvd illecitamente riprodotti e privi del marchio S.I.A.E denunciando un 50enne per ricettazione e violazioni al diritto d’autore.

Marsala: scoperta bisca clandestina, un arresto e 14 sanzionati

Tre sale scommesse clandestinenel Casertano: c'è pure circolo culturale -  Il Mattino.it

Marsala: 15 persone all’interno di una privata abitazione sono stati sorpresi dai Carabinieri intenti in attività di gioco d’azzardo e scommesse tramite utilizzo di carte.
Vediamo il fatto.I Carabinieri della Stazione di Petrosino e del NORM di Marsala, impegnati in servizio di intensificazione del controllo del territorio durante festività pasquali, con l’ausilio di personale specializzato nel pilotaggio di droni hanno individuato, intorno alle ore 19 circa quando ancora la luce del sole permetteva una nitida visibilità, un’abitazione dove dall’alto si notava una gran quantità di auto parcheggiate e persone che entravano ed uscivano dall’edificio.
Giunti sul posto in pochi attimi, gli equipaggi intervenuti, hanno potuto constatare la presenza di 15 persone che giocavano a carte  e scommettevano in un luogo adibito in tutto e per tutto a sala giochi, con tanto di registratore di cassa e turni di gioco ben scanditi che sarebbero durati tutta la serata come accertato dall’analisi dei block notes ritrovati nella sala .
Il proprietario di casa, nonché organizzatore, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria dai Carabinieri per il reato di esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa, mentre i partecipanti sono stati sanzionati  per violazione normativa contenimento Covid-19. 
Oltre ai block notes, sono stati sequestrati a fini probatori personal computer, vari mazzi di carte e denaro contante, suddiviso in banconote di piccolo taglio, pari ad euro 142,00 custodito interno registratore di cassa.

Operazione dei Carabinieri sulle piazze di spaccio della droga. Arresti e denunce

 

 

 

 

 

 

L'Italia spende (poco) per combattere l'uso di droghe, e non si sa come lo  fa - Eunews

 

SIRACUSA

Dopo l’esecuzione della vasta operazione Algeri, avvenuta il 3 marzo 2021, i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri Siracusa hanno indirizzato la propria attenzione sulla c.d. piazza di spaccio della zona Santa Lucia della città di Siracusa, svolgendovi nei giorni scorsi altri mirati servizi antidroga.

Le attività si sono avvalse anche stavolta della profonda conoscenza del territorio e delle specifiche dinamiche delinquenziali, basandosi sull’uso di tecniche investigative tradizionali quali servizi di pedinamento e osservazione di soggetti noti alle Forze dell’Ordine.
Due e particolarmente importanti operazioni di polizia condotte quindi in pochi giorni e che si sono concluse con la denuncia di 6 persone, di cui 4 in stato di arresto, e con il sequestro di armi clandestine e ingenti quantitativi di stupefacente.
La più importante attività è stata condotta in via Enna nella nottata fra lunedì 22 e martedì 23 marzo, ed ha visto anche il supporto di una squadra dei Vigili del Fuoco.
I Carabinieri si sono recati, per un controllo, presso l’abitazione di A.G., noto pregiudicato già sottoposto agli arresti domiciliari. Una volta entrati gli operanti hanno distintamente percepito un forte odore di cannabis provenire dall’appartamento posto a dirimpetto dell’abitazione del pregiudicato. Sebbene tale appartamento fosse disabitato ed apparentemente oggetto di lavori di ristrutturazione non terminati, esso si presentava stranamente chiuso da una robusta porta in metallo e dal suo interno provenivano dei rumori e delle voci soffuse, divenute concitate non appena i Carabinieri dall’esterno hanno intimato di aprire subito la porta per una perquisizione. Immediatamente dopo, dall’abitazione in questione ha cominciato a fuoriuscire fumo con un forte odore di marijuana e plastica bruciata. Temendo quindi che gli ignoti stessero bruciando dello stupefacente per far sparire tracce di reato, grazie anche al supporto di una squadra dei VV.FF. prontamente intervenuta i Carabinieri hanno abbattuto la porta di ingresso, sorprendendo all’interno dell’appartamento tre persone e rinvenendo 4 pistole con matricola abrasa, 24 proiettili cal. 7,65, 50 grammi circa di cocaina semi combusta e oltre 130 grammi di marijuana già suddivise in 40 dosi pronte per essere vendute al dettaglio.

Un quadro tanto inquietante quanto chiaro, che ha svelato come i due appartamenti fossero utilizzati dai quattro soggetti in questione come una base di spaccio: sia nei locali disabitati sia nell’abitazione di A.G. sono stati infatti ritrovati appunti inerenti all’attività di spaccio di stupefacenti, soldi contanti ritenuti provento di attività illecita nonché materiale vario atto al taglio e confezionamento della droga, ed in quello di A. è stato sequestrato addirittura un mega-schermo collegato ad un sofisticato impianto di videosorveglianza che gli dava modo di controllare i movimenti esterni alla sua abitazione.
L’aspetto più allarmante doveva ancora tuttavia emergere: le successive indagini hanno infatti permesso di appurare che i locali disabitati ed adibiti a deposito di droga da parte dei 4 soggetti coinvolti erano stati occupati senza il consenso dei legittimi proprietari, i quali di fatto erano stati da tempo privati del godimento della loro proprietà ed impossibilitati ad accedervi in quanto il gruppo se ne era impossessato apponendo la robusta porta abbattuta dai Carabinieri durante l’attività e collegandovi l’elettricità attraverso una derivazione del contatore dell’appartamento di A..
Al termine delle operazioni i 4 soggetti sono stati tratti in arresto per detenzione in concorso di armi clandestine e di sostanze stupefacenti: mentre i tre complici (G.F. cl. 1993, V.C. cl. 1962 e Q.G. cl. 1988) sono stati tradotti presso le loro abitazioni, ove sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, A. è stato tradotto presso la Casa Circondariale Cavadonna di Siracusa.
La zona della Borgata si conferma quindi quartiere interessato da traffici di stupefacenti, così come peraltro più volte emerso in recenti circostanze, l’ultima delle quali pochi giorni fa quando altri due soggetti sono stati denunciati a piede libero dai Carabinieri per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, con il sequestro di circa g. 250 di cocaina.

In quella circostanza i militari hanno notato un soggetto, già conosciuto per i suoi precedenti di polizia, uscire furtivamente da un circolo privato che avrebbe dovuto essere chiuso per via delle attuali restrizioni derivanti dalla normativa anti covid. Insospettiti dai suoi movimenti, i Carabinieri hanno proceduto a verificare se il circolo fosse abusivamente aperto, ma hanno ben presto concentrato la propria attenzione su altri aspetti quando l’uomo ha cominciato a dare ingiustificati segni di agitazione, asserendo di non essere responsabile di qualunque cosa i militari avessero trovato all’interno del locale. In effetti, una minuziosa perquisizione del circolo ha portato poco dopo al rinvenimento di una busta contenente circa 250 grammi di cocaina occultata in un anfratto del sottotetto. Il titolare del circolo, giunto poco dopo sul posto, ha riferito che i locali erano chiusi da tempo per via delle restrizioni relative alla “zona arancione” e che quindi disconosceva anche lui la paternità dello stupefacente. I Carabinieri, al termine delle operazioni, dopo aver sequestrato lo stupefacente – del valore di circa € 13.000 – hanno comunque denunciato a piede libero entrambi in quanto, allo stato dei fatti, erano gli unici detentori delle chiavi di accesso del circolo privato.

Ragusa,carabinieri recuperano refurtiva. Denunciate quattro persone di origine rumena

 

Sfondi per pc

Archivi-Sud Libertà

 

Proseguono i controlli a tappeto dei Carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa nel territorio del comune di Vittoria. I Carabinieri della Compagnia Vittoria hanno svolto mirati servizi, con il supporto dei colleghi dello Squadrone Eliportato Carabinieri “Sicilia”, finalizzati al contrasto, alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio con particolare attenzione ai furti nelle abitazioni.
All’esito di serrati controlli e rastrellamenti effettuati dai Reparti operanti, nella giornata di venerdì 19 febbraio u.s., i Carabinieri hanno rinvenuto occultati all’interno di garage, pertinenti alle abitazioni di alcuni cittadini di etnia rumena, di età compresa tra i 21 e i 42 anni, quantità di fili di rame, computer notebook, casse stereo, bidoncini di fitofarmaci di diversa capacità e marca, trapani,motoseghe, compressori, motori a pompa, quadri elettrici professionali da cantiere, martello pneumatico eccetera

Al termine delle perquisizioni, considerati gli elementi raccolti fino a quel momento, i Carabinieri di Vittoria hanno deferito in stato di libertà -per il reato di ricettazione in concorso- quattro persone di origine rumena, che non hanno saputo fornire la provenienza dei materiali rinvenuti. La refurtiva è stata sottoposta a sequestro.
Ora i Carabinieri cercano i legittimi proprietari degli oggetti rinvenuti che siano in grado di dimostrare di essere i titolari dei beni. Pertanto, si invitano gli aventi diritto a presentarsi presso il Comando Compagnia Carabinieri di Vittoria, portando a seguito copia della denuncia di furto ed eventuali fotografie degli oggetti sottratti necessari per effettuare il riconoscimento della merce ed avviare l’iter per la successiva restituzione.

 

 

Catania, tutela agroalimentare, denunciato titolare azienda per frode in commercio, etichette non conformi e falso ideologico

 

Risultato immagini per immagini di carabinieri che controllano

 SEQUESTRATI VARI QUINTALI DI ALIMENTI – IN TOTALE QUATTRO DENUNCE FRA CUI DUE PER TRUFFA AGGRAVATA
Nelle scorse settimane, sul territorio nazionale, i Reparti Tutela Agroalimentare (RAC) hanno controllato numerose aziende riscontrando; una ditta, in provincia di Catania, sul sito  on-line commercializzava pistacchio e formaggi provenienti dall’estero come prodotti a Denominazione di Origine Protetta.
Denunciato il titolare dell’azienda per frode in commercio (515c.p.);  etichettatura con indicazioni non ammesse, in provincia di Parma; sequestrati 602 kg di Parmigiano DOP e 1.250 etichette non conformi; certificata nella Banca Dati dell’anagrafe bovina, in provincia di Salerno, la nascita in azienda di due vitelli in realtà nati altrove. Denunciato il titolare dell’allevamento per falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico (art.483 c.p.); rinvenute etichette prive delle indicazioni obbligatorie sulla provenienza dei prodotti, in provincia di Roma, sequestrati 2,5 quintali di ortofrutta di vario tipo. Diffidato il proprietario ad ottemperare ad una corretta etichettatura del prodotto; 2 supermercati campani, pur avendo aderito ad un bando comunale per la solidarietà alimentare, non applicavano la scontistica pattuita introitando indebitamente circa 25mila euro. Denunciati i due titolari degli empori per truffa aggravata (art.640 c.p.). 

Denunce degli specialisti Carabinieri sulla campagna olearia 2020 (cupa colorazione nerastra del fiume Naro)

SCENE DA UNA CAMPAGNA OLEARIA - Olio Garda Dop
AGRIGENTO
Il controllo degli specialisti dei Carabinieri ha concluso con due denunce la chiusura di un opificio e la certezza del malfunzionamento di un depuratore le attività d’ispezione e di indagine condotte dall’Arma agrigentina nell’ambito della campagna olearia 2020.
Come ormai annualmente accade l’Arma dei Carabinieri attraverso i reparti specializzati conduce particolari campagne di controlli nell’ambito di specifici settori. In particolare nei mesi che vanno da ottobre a dicembre le attività si sono concentrate sulla molitura delle olive e conseguentemente sull’annoso smaltimento delle acque di vegetazione.
Non è sfuggita ai militari dell’Arma la cupa colorazione nerastra di cui si era tinta la foce del fiume Naro nella località balneare di Lido Cannatello, per cui La Procura della Repubblica ha immediatamente disposto le indagini, circostanza peraltro denunciata anche dall’Associazione ambientalista Mareamico. 
È scattata un’immediata operazione di controllo lungo l’intera asta fluviale, effettuando ricognizioni da terra e dall’alto con l’ausilio di un aeromobile del 9° Nucleo Elicotteri di Palermo.
La risalita dell’asta fluviale ha condotto al punto di immissione nel corpo ricettore del depuratore di Favara, sito in contrada Chimento Burgialamone, sul quale i militari del Centro Anticrimine Natura di Agrigento unitamente al personale specializzato dell’ARPA hanno effettuato un controllo e prelevato campioni in entrata e uscita nelle 24h.
Gli esiti di laboratorio hanno fatto emergere forti criticità di funzionamento del depuratore con parametri che superano abbondantemente i limiti tabellari imposti dal D.Lgs 152/2006 T.U.A. in particolare di oltre 34 volte per l’escherichia coli
È stata accertata la circostanza di un ingresso anomalo nel depuratore proprio nei giorni in cui era comparsa la colorazione nerastra presso la foce del fiume Naro; tale ingresso anomalo è con ottime probabilità da ricondurre ad immissione in pubblica fognatura di acque di vegetazione che hanno inevitabilmente compromesso la funzionalità del depuratore stesso.
L’azione sinergica dei controlli mirati da parte dei reparti territoriali dell’Arma durante l’intero periodo della campagna olearia e l’attività ispettiva del Centro Anticrimine Natura di Agrigento hanno fatto si che nessun altro evento delittuoso fosse perpetrato in danno all’ambiente fluviale dalle acque di vegetazione, facendo rimanere quello di fine ottobre un caso isolato.
È il caso di ricordare che le acque di vegetazione opportunamente trattate possono essere utilizzate quale correttore di acidità del terreno e che possono essere oggetto di spandimento nei terreni idrogeologicamente idonei a tale scopo. Anche in questo caso una maggiore consapevolezza delle potenzialità di impiego di questa materia prima secondaria scongiurerebbe azioni in danno all’ambiente tanto inutili quanto dannose.
 

Messina: controlli straordinari antiCovid e antidroga dei Carabinieri che, nel corso dei servizi hanno effettuato arresti e denunce

Le foto di Messina: galleria fotografica - ItalyGuides.it - ItalyGuides.it

(Foto I.G.-Archivi Sud Libertà)
Nella serata di ieri, i Carabinieri della Compagnia Messina Centro, supportati dalle pattuglie del Nucleo Radiomobile, hanno intensificato i controlli lungo le principali arterie stradali del capoluogo peloritano ed in particolare sono stati predisposti controlli allo scopo di contrastare lo smercio di sostanze stupefacenti e reati predatori in generale, con una particolare attenzione al rispetto della normativa anti-covid.
Nel corso dei servizi, i militari dell’Arma hanno arrestato, in esecuzione di distinti provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria:
 S.F., 56enne messinese, arrestato in esecuzione di provvedimento di pene concorrenti emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto in quanto condannato alla pena residua di anni 5, mesi 8 e giorni 5 di reclusione ritenuto responsabile dei reati di truffa, calunnia e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo, al termine delle formalità di rito è stato ristretto in detenzione domiciliare presso la propria abitazione;
 C.C., 68enne messinese, arrestato in esecuzione di provvedimento di pene concorrenti emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina in quanto condannato alla pena residua di anni 4 e mesi 6 di reclusione poiché ritenuto responsabile del reato di truffa. L’uomo, al termine delle formalità di rito è stato condotto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi;
 I.V., 44enne messinese, arrestato in esecuzione di ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria e condannato alla pena residua di anni 4 e giorni 12 di reclusione poiché ritenuto colpevole del reato di favoreggiamento della prostituzione. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi.
Nel corso delle attività di controllo, inoltre, i Carabinieri della Stazione di Messina Principale hanno deferito, in stato di libertà, per furto e danneggiamento, un 28enne, già noto alle forze dell’ordine, sorpreso da un equipaggio mentre forzava un distributore automatico di sigarette collocato in via Cesare Battisti. Il giovane, bloccato dai Carabinieri, a seguito di perquisizione personale è stato trovato in possesso di alcuni pacchetti di sigarette, provento di furto, che sono stati restituiti al proprietario.
Si apprende anche c he i Carabinieri della Stazione Messina Arcivescovado hanno altresì deferito, in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria, un uomo, che, controllato in Piazza Stazione, è risultato sprovvisto del permesso di soggiorno.
Nel corso dei medesimi servizi i Carabinieri delle Stazioni e del Nucleo Operativo sono riusciti ad intercettare, in più zone del centro cittadino, 9 giovani, che sono stati tutti segnalati alla locale Prefettura quali assuntori di sostanze stupefacenti, poiché trovati in possesso di modiche quantità di marijuana detenute per uso personale, con il sequestro, in totale, di oltre 20 grammi di droga.
I servizi hanno permesso anche di accertare violazioni alla normativa prevista per il contenimento della diffusione del virus covid-19, con conseguenti sanzioni amministrative elevate nei confronti di 4 persone.
Infine sono state controllate oltre 70 persone e 39 autovetture, elevando 4 sanzioni amministrative per violazioni al codice della strada.