Abrignani, Immunologo: “La variante Omicron è esplosiva, 50 mila infezioni al giorno, oltre cento persone al giorno in terapia intensiva”

 

Duemila no-vax in un corteo non autorizzato partito da piazza Fontana -  Cronaca - ilgiorno.it

 

 

Fanno riflettere le osservazioni di un tecnico componente del Comitato tecnico che appresso riportiamo.

La variante Omicron è esplosiva. Se non mettiamo l’obbligo vaccinale ora, quando? E’ probabile che l’aumento di contagi in Italia sia già dovuto alla nuova variante. Sappiamo che avremo picchi di infezioni notevoli”. Il professor Sergio Abrignani, immunologo membro del Cts,-(nella foto d’archivio sotto) si esprime così sul quadro dell’epidemia covid in Italia mentre la variante Omicron appare destinata a diffondersi ulteriormente.

Ieri sono stati registrati oltre 30mila nuovi casi.Afferma l’immunologo:  ” se non consideriamo l’obbligo vaccinale per una malattia così devastante e pandemica, cosa dobbiamo aspettare? Se non mettiamo l’obbligo vaccinale in questo caso, quando dobbiamo metterlo?“.

Anche il marsalese Sergio Abrignani nel nuovo Cts: "Ecco perchè sono stato  scelto"

E’ probabile che l’aumento di contagi sia già dovuto alla variante Omicron. Non penso possa essere la variante Delta a fare tutto questo. Credo che dai prossimi rilievi si vedrà una presenza significativa di Omicron”

“In Gran Bretagna hanno previsto anche 200mila infezione al giorno, sono quasi arrivati a 100mila. In Francia c’è una progressione e probabilmente sanno che arriveranno a 100mila casi. Noi siamo indietro di 10-15 giorni, non penso che l’Italia rimarrà fuori da tutto questo. I numeri contano: con la variante Delta avevamo 5mila infezioni al giorno e 150 polmoniti, di cui una ventina finivano in terapia intensiva. Con questa abbiamo 50mila infezioni al giorno e 750 polmoniti, un centinaio di persone in terapia intensiva: questo fa scattare l’allarme

Sappiamo che avremo picchi di infezioni notevoli, avremo un carico sui ricoveri ospedalieri ma da quello che vediamo in Gran Bretagna non dovremmo avere un picco di infezioni severe. E’ una variante molto più diffusiva. Quando parte, parte. in Inghilterra, vediamo un numero impressionante di casi: avverrà anche da noi”, prosegue l’immunologo. “Se anche provocasse meno polmoniti, infettando 5 volte di più provocherebbe più casi da terapia intensiva”.

“La malattia provocata sembra comparabile a quella della Delta, la differenza è che siamo vaccinati. Omicron trova una popolazione ampiamente vaccinata: con due dosi la protezione dall’infezione scende al 30-40% ma quella dalla malattia grave rimane molto alta. La terza dose è in grado di riportare la protezione dall’infezione a livelli più alti“, osserva.

Anche gli adolescenti “faranno la terza dose al più presto. Non è sorprendente. Nel mondo dei vaccini, le 3 dosi sono la regola”

Dati alterati alla Regione Siciliana: ordinanza di custodia cautelare per i colpevoli

 

Esecuzione ordinanza nei confronti di appartenenti al Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico
bilancia giustizia | Il Tacco d'Italia
Trapani
I Carabinieri del NAS di Palermo e del Comando Provinciale di Trapani stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Trapani, su richiesta, in via di assoluta urgenza, di questa Procura della Repubblica nei confronti di appartenenti al Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico (D.A.S.O.E.) dell’Assessorato della Salute della Regione Siciliana. 
I reati contestati sono: falso materiale ed ideologico in concorso. In particolare gli arrestati sono accusati di aver alterato, in svariate occasioni, il flusso dei dati riguardante la pandemia SarsCov-2 (modificando il numero dei positivi e dei tamponi) diretto all’Istituto Superiore di Sanità, alterando di fatto la base dati su cui adottare i discendenti provvedimenti per il contenimento della diffusione del virus.

“Le PA social hanno una marcia in più. Uso e diffusione dei social media pubblici”

 

Risultato immagini per immagine ordine dei giornalisti di sicilia

 

Un interessante incontro culturale è previsto il 3 Ottobre prossimo nella Sala Alessi di Palazzo d’Orleans di Palermo sul tema .”Le PA social hanno una marcia in più. Uso e diffusione dei social media pubblici”   

La domanda è dunque questa: I comuni siciliani sono social? Presentazione del caso di studio sullo stato di diffusione dei social network in Sicilia.

Relatori: Angelo Alù – PhD. Membro Consiglio Internet Society Italia; Francesco Di Costanzo, presidente PA Social; Giovanna Beccalli, componente del consiglio di disciplina territoriale dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia; Francesco Pira sociologo – professore di comunicazione Università degli Studi di Messina – Componente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Comunicazione Digitale di PA Social e Istituto Piepoli; Tony Siino – Social Media Strategist presso Regione Siciliana; Sara La Rosa, componente PA Social; Marco La Diega – DPO e Consulente per la transizione al digitale; Giovanni Villino – Giornalista TGS Giornale di Sicilia; Alessandro Lombardi – Responsabile Ufficio Rapporti con la Cittadinanza attraverso il web e i social network – Comune di Palermo; Dott. Gino Morabito Responsabile comunicazione; coordina Marina Mancini – coordinatrice PA Social Sicilia – addetto stampa Ufficio stampa comune di Bagheria