Messina, Esercitazione nazionale sul rischio sismico : domani conferenza stampa a Reggio Calabria

 

Il maremoto del 28 dicembre 1908 in Calabria e Sicilia ...

foto 1908- Messina- Archivi SUD LIBERTA’

 

 

Prenderà il via venerdì 4 novembre e proseguirà sino a domenica 6 l’esercitazione nazionale sul rischio sismico “Sisma dello Stretto 2022”, promossa ed organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con le Regioni Sicilia e Calabria, le Prefetture-UTG di Messina e Reggio Calabria, in collaborazione con i Comuni, tra cui quello di Messina, e con le componenti e le strutture operative del Servizio Nazionale di protezione civile.

L’esercitazione sarà presentata alla stampa domani, giovedì 3, alle ore 10.30, nei locali della mostra itinerante Terremoti d’Italia sul Lungomare Falcomatà, in vicinanza della Stazione Lido, a Reggio Calabria, dal Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, dal Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Laura Lega, dal Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e, in videocollegamento, dal Presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani.
“Sisma dello Stretto 2022” si svolgerà nelle province di Messina e Reggio Calabria, con l’obiettivo di testare l’attuazione del modello d’intervento nazionale per il soccorso sul rischio sismico, attraverso l’attivazione dei Centri di Coordinamento, la realizzazione di working area per attività di soccorso tecnico urgente e sanitario, l’allestimento di aree di accoglienza per la popolazione, l’impiego delle Colonne Mobili e le attività di valutazione e di agibilità post evento sismico.

Lo scenario operativo vedrà la simulazione di un terremoto di magnitudo 6 con un significativo livello di impatto su abitazioni e popolazione, capace, inoltre, di innescare effetti ambientali come frane, liquefazioni e fenomeni di maremoto. Lo scenario simulato del maremoto sarà, inoltre, l’occasione per un ulteriore test di IT-Alert, il sistema nazionale di allarme pubblico per l’informazione della popolazione, in fase di sperimentazione, che diramerà un messaggio ai cellulari presenti nell’area dei comuni costieri delle province di Reggio Calabria e Messina. Nella stessa conferenza stampa verrà presentata la mostra Terremoti d’Italia, aperta al pubblico dal 3 novembre al 3 dicembre. La mostra itinerante è un percorso espositivo, realizzato dal Dipartimento della Protezione Civile, che permette al visitatore di capire, in più fasi, cos’è il terremoto e cosa si può fare per ridurne i rischi, fino a poterne osservare e percepire, in sicurezza, direttamente gli effetti, grazie all’esperienza su simulatori sismici progettati per riprodurre il movimento sismico.

L’evento storico di riferimento per lo scenario esercitativo è il terremoto che il 16 gennaio 1975, con epicentro nell’entroterra di Reggio Calabria, ha colpito l’area dello Stretto di Messina. Per rendere maggiormente significativa la risposta in termini di gestione dell’emergenza, nella simulazione è stata incrementata la magnitudo dell’evento (da ML=4.7 a ML= 6), capace di innescare anche frane e liquefazioni ed eventi di maremoto.

Negli scenari esercitativi sono coinvolti 13 comuni della Provincia di Messina e 37 comuni della Provincia di Reggio Calabria. L’esercitazione si compone di una parte reale di “test” che prevede l’effettivo impiego di risorse a livello nazionale e locale in tutta una serie di attività di protezione civile e di una parte di attività da effettuare per “posti di comando”, ovvero da remoto, come la verifica della comunicazione tra centri operativi attivati ai diversi livelli territoriali. Osservatori speciali di queste attività sono i rappresentanti dei consolati stranieri in Italia in visita nei luoghi dell’esercitazione.

Coronavirus : oggi 24 decessi e 141 positivi attualmente in Sicilia

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 238.499, con un incremento rispetto a ieri di 224 nuovi casi.

Il numero totale di attualmente positivi è di 20.972, con una decrescita di 240 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi, 148 sono in cura presso le terapie intensive, con un decremento di 4 pazienti rispetto a ieri.

2.314 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 160 pazienti rispetto a ieri. 18.510 persone, pari all’88% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.

Rispetto a ieri i deceduti sono 24 e portano il totale a 34.634. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 182.893, con un incremento di 440 persone rispetto a ieri.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 13.843 in Lombardia, 2.013 in Piemonte, 1.172 in Emilia-Romagna, 583 in Veneto, 365 in Toscana, 248 in Liguria, 991 nel Lazio, 527 nelle Marche, 126 in Campania, 222 in Puglia, 53 nella Provincia autonoma di Trento, 141 in Sicilia, 78 in Friuli Venezia Giulia, 403 in Abruzzo, 75 nella  Provincia autonoma di Bolzano, 15 in Umbria, 28 in Sardegna, 5 in Valle d’Aosta, 36 in Calabria, 40 in Molise e 8 in Basilicata.

Aggiornamento Coronavirus: 81 casi in Sicilia, 1 decesso e,nel resto d’Italia 12462 positivi-contagiati-al virus Morti:827

Risultato immagini per foto immagini di reparti ospedalieri

Aggiornamento delle ore 18.00

 

Presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile proseguono i lavori del Comitato Operativo al fine di assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile.  Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 10.590 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 12.462 i casi totali.

Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 5.763 in Lombardia, 1588 in Emilia-Romagna, 940 in Veneto, 480 in Piemonte, 461 nelle Marche, 314 in Toscana, 181 in Liguria, 149 in Campania, 125 nel Lazio, 110 in Friuli Venezia Giulia, 71 in Puglia, 74 nella Provincia autonoma di Trento, 75 nella Provincia autonoma di Bolzano, 81 in Sicilia,(1 decesso oggi all’Ospedale “Gravina” di Caltagirone n.d.r.) 44 in Umbria, 37 in Abruzzo, 37 in Sardegna, 19 in Valle d’Aosta, 17 in Calabria, 16 in Molise e 8 in Basilicata.

Sono 1045 le persone guarite. I deceduti sono 827, questo numero, però, potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.

Sicurezza cantieri: la Regione Sicilia corre ai ripari e si affida agli Organismi paritetici dell’isola

 

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Nell’accordo assistenza al Rup e formazione a tecnici e operai sulle buone pratiche

Siglata una nuova convenzione in materia di sicurezza e salute nei cantieri edili, tra la presidenza della Regione Siciliana – Dipartimento Protezione Civile e il Coordinamento dei nove Organismi Paritetici Territoriali (OPT) dell’Isola.

Il documento, firmato dal governatore Nello Musumeci e dal presidente dell’OPT di Catania Giuseppe Alì – in qualità di coordinatore degli Organismi – sarà parte integrante dei contratti d’appalto che l’Amministrazione regionale stipulerà con le imprese esecutrici dei lavori pubblici.

A sensi della legge regionale 20/2007 – che ha introdotto una nuova disciplina sulla prevenzione degli infortuni a sostegno dei lavoratori impegnati nella realizzazione di opere pubbliche – una percentuale delle somme corrisposte ai ribassi d’asta offerte dalle imprese, dev’essere – in fase di aggiudicazione – utilizzata ai fini della salvaguardia e della sicurezza nei cantieri.

A questo scopo la Regione Siciliana si affida agli Organismi Paritetici Territoriali, che hanno le funzioni di divulgare le buone pratiche per la diminuzione dei rischi e di individuare soluzioni tecniche e organizzative per migliorare le situazioni esistenti. «Le novità riguardanti la convenzione sono, in primo luogo, l’assistenza e la consulenza tecnica, da parte dell’Organismo, anche al responsabile unico del procedimento (Rup), in modo da favorire l’attuazione corretta delle norme; in secondo luogo, informazione e formazione relative alle fasi del cantiere, non più rivolte soltanto ai lavoratori, ma anche al Rup e ai tecnici della stazione appaltante», ha spiegato il coordinatore degli Organismi siciliani Giuseppe Alì.

La attività formative saranno espletate attraverso appositi corsi di aggiornamento e all’occorrenza anche mediante training on the job, cioè l’affiancamento direttamente sul campo di lavoro.