Addio David Sassoli. Il giornalista e Presidente del Parlamento europeo si è spento stanotte a 65 anni

 

Addio a David Sassoli.     Il Presidente del Parlamento europeo si è spento stanotte, all’1.15 dell’11 gennaio nel Centro di riferimento oncologico di Aviano, in provincia di Pordenone, dove era ricoverato.

alternate text
David Saaoli nella foto

Sassoli era ricoverato dal 26 dicembre scorso.

Sassoli aveva già dovuto annullare tutti gli impegni istituzionali da settembre a inizio novembre scorsi, a causa di una ” polmonite dovuta al batterio della legionella, come lui stesso aveva reso noto in un video. Il presidente del Parlamento europeo era stato ricoverato per diversi giorni in un ospedale di Strasburgo, fino a quando i medici non gli avevano consentito il rientro in Italia per continuare a curare la polmonite. A novembre poi c’era stata una ricaduta. Il mese scorso Sassoli aveva annunciato che non si sarebbe ricandidato alla guida dell’Europarlamento. E giovedì prossimo era prevista l’elezione del suo successore, per la seconda metà della legislatura.

David Sassoli, che avrebbe compiuto 66 anni il prossimo 30 maggio, era nato a Firenze. Giornalista professionista dal 1986, è stato vicedirettore del Tg1 dal 2006 al 2009. Eletto parlamentare europeo per il Partito Democratico nella VII legislatura, è stato capo della delegazione Pd all’interno dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici. Rieletto alle Europee del 2014, è stato vicepresidente del Parlamento europeo da luglio 2014 a maggio 2019.

Ricandidatosi al voto del 26 maggio 2019 nella circoscrizione dell’Italia centrale e viene nuovamente rieletto con 128.533 voti. Il 3 luglio 2019 viene eletto presidente del Parlamento europeo, il settimo italiano a ricoprire la carica, con 345 voti al secondo scrutinio. Il 15 dicembre scorso, a un mese dalla scadenza del mandato, aveva annunciato che non si sarebbe ricandidato alla presidenza del Parlamento europeo per “non dividere la maggioranza europeista”.

Trasferitosi da piccolo a Roma, a causa del lavoro del padre, giornalista, Sassoli si formò nella tradizione del cattolicesimo democratico, interessandosi allo scoutismo, in particolare dell’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani. Negli anni ’80 aveva partecipato all’esperienza della Lega Democratica, un gruppo di riflessione politica animato da Pietro Scoppola, Achille Ardigò, Paolo Prodi, Roberto Ruffilli.

Il presidente del Parlamento europeo era sposato con Alessandra Vittorini, architetto, figlia dell’urbanista Marcello Vittorini, al vertice della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio de L’Aquila dal 2015, dalla quale ha avuto due figli, Livia e Giulio.

 

ADDIO A FRANCESCO DURANTE, GIORNALISTA E GIGANTE DELLA CULTURA

     UN MALORE IMPROVVISO

Addio a Francesco Durante, giornalista, scrittore, editore, operatore culturale, editorialista de «Il Mattino» e un gigante della Cultura italiana. Si è spento a 66 anni a Capri, dov’era nato, per un malore improvviso. 

Nato ad Anacapri nel 1952 ha vissuto infanzia e adolescenza in Friuli e si è laureato in letteratura italiana all’Università di Padova.

La sua carriera di scrittore inizia da lontano, ovvero nel 1974 quando viene assunto come giornalista dal quotidiano «Messaggero Veneto» di Udine, proseguendo nelle redazioni dei quotidiani «Il Piccolo» di Trieste e «Il Mattino» dove ha lavorato prima come cronista, poi come inviato e articolista.   Si affermò pian piano come giornalista.

Negli anni ’80 diventa redattore capo di tre periodici femminili: «Grazia», «D-La Repubblica delle Donne» e «Marie Claire». Tra il 2001 e il 2012 è stato a capo della redazione di Napoli del quotidiano «Corriere del Mezzogiorno».

Tra il 1988 e il 1992 ha ricoperto anche il ruolo di direttore editoriale della Casa Editrice Leonardo di Leonardo Mondadori.

Tra i suoi meriti più grandi, dal punto di vista letterario, è aver fatto conoscere in Italia autori americani come John Fante e Don De Lillo. 

Ha insegnato Cultura e Letteratura degli Italiani d’America all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e in precedenza aveva insegnato Letteratura Comparata all’Università di Salerno. Faceva inoltre parte del comitato scientifico della rivista «Altreitalie» e «Joseph G. Astman distinguished conference scholar» di Hofstra University.

Nel 2013 gli viene affidato l’incarico di direttore artistico del Festival Salerno Letteratura ed era presidente della giuria del Premio Letterario «John Fante» annesso al Festival «Il dio di mio padre» di Torricella Peligna.

Apprezzato anche come traduttore dall’inglese sono sue le versioni italiane di sette libri di John Fante, dei primi due romanzi di Bret Easton Ellis, delle poesie di Raymond Carver, di scritti vari di William Somerset Maugham, William Dean Howells, Bayard Taylor, George Arnold, Dan Fante.

Nel 2001 e 2005 pubblicò con Mondadori i due volumi della prima storia e antologia completa della letteratura italoamericana dal titolo «Italoamericana. Storia e letteratura degli italiani negli Stati Uniti».  L’Italia perde un autentico protagonista della Cultura…

Irlanda del Nord: uccisa una Giornalista testimone degli scontri tra dissidenti e Polizia

Risultati immagini per foto dell'irlanda città di castello

    GIORNALISMO COME MISSIONE: SPESSO IL GIORNALISTA PAGA UN PREZZO ALTO, CON LA VITA, IL DOVERE DI INFORMARE

Irlanda del Nord. tensioni e delitti. Una giornalista 29enne è stata uccisa a Londonderry,  la polizia ha definito l’episodio  un “incidente terroristico”. “Posso purtroppo confermare che a seguito di scontri a colpi d’arma da fuoco la notte scorsa a Creggan è rimasta uccisa una donna di 29 anni”, ha comunicato sui social per la polizia nordirlandese, Mark Hamilton, annunciando l’apertura di un’inchiesta.

La giornalista uccisa , identificata per Lyra McKee, non si sa bene per quale motivo.   Aperte le indagini.

McKee era dietro alle auto della polizia e sarebbe stata raggiunta da colpi d’arma da fuoco mentre sulle Land Rover dei militari  venivano lanciate bottiglie lanciafiamme Molotov.

Una dichiarazione di una giornalista Leona O’Neill presente sul luogo:  “Ero in piedi accanto a questa giovane donna quando è caduta accanto a una Land Rover della polizia stasera. Ho chiamato un’ambulanza per lei, ma la polizia l’ha messa nella parte posteriore della propria Land Rover e l’ha portata all’ospedale dove è morta, a soli 29 anni. Ho il voltastomaco stanotte“.

Torna alta la tensione in Irlanda del Nord. Donna uccisa durante scontri con la polizia: "È  terrorismo"

Foto (ag) – Scontri dio dissidenti con la Polizia- Uso di bottiglie Molotov

Si apprende anche che, gli scontri a Londonderry con i dissidenti repubblicani sono scoppiati dopo alcuni raid della polizia in abitazioni nelle zone di Mulroy Park e Galliagh.

Giornalista ed impegno politico: mostra a Milano su Rosa Genoni, la pioniera superstar della Moda italiana e per i diritti sul femminismo

 

Risultati immagini per riunioni sulla moda transessuale in italia

  Si chiude la mostra a Milano :   Impegno civile  , giornalismo ,diritti delle donne  e fotomodelle : quando la moda diventa cioè una cosa molto seria

La mostra,attrae visitatori di tutta Italia e anche turisti, aperta a Milano dal mese di gennaio, dedicata a Rosa Genoni, la prima grande stilista di moda italiana e pioniera di quello che oggi noi conosciamo come Made in Italy. La mostra, intitolata Una donna alla conquista del ‘900, si conclude tra tre giorni (il 17 Marzo) presso l’Archivio di Stato Palazzo del Senato  – Documenti, fotografie, abiti per ricostruire un’esistenza davvero straordinaria, capace di rivoluzionare il modo di intendere e di fare moda in Italia.     Un impegno, un grande lavoro  . Ma si scopre , come descritto dagli autori della mostra, che  Rosa Genoni andava  oltre alla moda, i suoi interessi riguardavano il pacifismo, il femminismo, i diritti delle minoranze, e ben presto si fece conoscere anche per le sue doti da giornalista e il suo impegno politico.


Già nella mostra, alcune informazioni . Rosa Genoni nasce nel 1867 a Tirano, tra le montagne dell’Alta Valtellina, da una famiglia semplice. Prima di diciotto figli, nonostante le umili origini, decise sin da piccola di voler evadere da quella realtà così piccola quale era il suo paese d’origine. A dieci anni si trasferisce a Milano per cercare lavoro e viene assunta come piscinina (l’apprendistato poco pagato dell’epoca per le ragazze di famiglie poco abbienti che sarebbero diventate sartine a servizio di sarte in negozi più esperti). Decide, inoltre, di iscriversi alle scuole serali per studiare il francese.

All’età di diciotto anni era già sarta di prima o première. Aveva a lungo lavorato in una delle più note case di moda milanesi H.Haardt et Fils, dove (conformemente all’uso dell’epoca) venivano riprodotti esclusivamente modelli francesi, fedele riproduzione di bozzetti “rubati” o acquistati a caro prezzo nei più famosi atelier parigini del tempo quali Paquin, Chéruit, Charles Frederick Worth, Doucet, Callot…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

. Per le sue creazioni Rosa Genoni impiegò esclusivamente tessuti italiani e dichiarò:

«IL NOSTRO PATRIMONIO ARTISTICO POTREBBE SERVIRE DA MODELLO ALLE NUOVE FORME DI VESTI E DI ACCONCIATURE, CHE COSÌ ASSUMEREBBERO UN CERTO SAPORE DI RICORDO CLASSICO ED UNA VAGA NOBILTÀ DI STILE […] COME MAI NEL NOSTRO PAESE DA PIÙ DI TRENT’ANNI ASSURTO A REGIME DI LIBERTÀ, IN QUESTO RINNOVELLARSI DI VITA INDUSTRIALE ED ARTISTICA, COME MAI UNA MODA ITALIANA NON ESISTE ANCORA?»

Si apprende altro di questa nota stilista. Fu la delegata italiana dell’International Congress of Women e del Women’s International League for Peace and Freedome fece parte del gruppo di donne capeggiate da Jane Addams e Aletta Jacobs che nel 1915 incontrò i ministri degli esteri di Austria-Ungheria, Belgio, Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia e Svizzera per proporre la realizzazione di una commissione di esperti per la cessazione della Grande Guerra.

Contrastò  il  regime, collaborò come aspirante giornalista inviata per L’Avanti! e si impegnò per il miglioramento delle condizioni di lavoro femminili. Ancora, durante la Seconda Guerra Mondiale, promosse una politica di neutralità e pace tra le nazioni.

Conobbe da vicino le condizioni di lavoro di tante ragazze come lei, costrette a lavorare per pochi soldi per ore e ore, con una paga da fame. A Milano i dirigenti politici  capiscono che è la giovane Rosa la persona giusta da inviare a Parigi, per discutere in un Convegno internazionale sulle condizioni dei lavoratori. Arriva la svolta: Rosa, donna giovane di grande gusto, intelligenza e umanità, giornalista ,entra a far parte della Lega Promotrice degli Interessi femminili e poi si avvicina alle posizioni di Anna Kuliscioff, di cui sosterrà le battaglie per l’emancipazione delle donne lavoratrici e per la tutela dei minori.