Project Financing: “35 mila procedimenti per un importo di 100 miliardi di euro”

 

Commercialisti, Ance e Confindustria Catania su partenariato pubblico privato

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Corradino: «Sblocca Cantieri, linee-guida Anac congelate in attesa che il Governo emani il regolamento»

CATANIA –

Uno strumento fondamentale per trasformare idee in opere pubbliche e quindi in servizi per la comunità, ma anche per far tornare a dialogare amministrazioni e imprese edili: il Partenariato Pubblico-Privato (PPP), insieme all’istituto finanziario del project financing, registra da 15 anni una continua crescita, con oltre 35mila procedimenti in corso per un importo di 100 miliardi di euro. Da 322 procedure nel 2002 si è passati alle oltre 4mila nel 2018, con un incremento dei bandi del 22%.

Sono alcuni dei dati emersi durante il convegno organizzato da Ordine dei Commercialisti, Ance e Confindustria di Catania, sviluppatosi nella sessione pomeridiana di ieri e in quella mattutina di oggi

«Prospettive di sviluppo per il territorio è il significativo sottotitolo dell’evento – ha sottolineato il presidente di Ance Catania Giuseppe Piana – perché è in quest’ottica che noi imprenditori intendiamo confrontarci e agire, per far ripartire i cantieri a seguito dell’immobilismo che ha contraddistinto questi ultimi anni». Pensiero condiviso anche dal presidente dei Commercialisti etnei Giorgio Sangiorgio: «La Sicilia è al terzo posto in Italia per numero di enti dissestati: per incidere nell’economia del territorio la nostra categoria sta investendo sull’alta formazione specializzata, anche per strumenti efficaci come può rivelarsi il project financing». All’evento formativo è intervenuto anche il consigliere AnacMichele Corradino, che ha puntato l’attenzione sullo “Sblocca Cantieri”: «La legge di conversione – ha chiarito – congela le linee guida dell’Autorità Anticorruzione sul monitoraggio del rischio operativo nel Partenariato Pubblico Privato in attesa che il Governo emani il regolamento di esecuzione del Codice Appalti»

Il peso del PPP sul totale delle opere pubbliche, in termini di importi di gara, è salito dal 6% del 2002 al 32% del 2018: i settori maggiormente coinvolti sono energia, telecomunicazioni, sanità, ambiente, con un trend costante sulla realizzazione di aeroporti e cimiteri. I Comuni sono i principali committenti pesando l’81% sul totale dei bandi, come emerge dalle statistiche dello studio Ance illustrato dal costruttore cataneseFilippo Colombrita.

Il Comune di Catania ha partecipato con la presenza dell’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Arcidiacono, che ha sottolineato «l’opportunità che il PPP rappresenta soprattutto per quegli enti locali in situazioni finanziarie di sofferenza», e con la relazione di Biagio Bisignani, direttore ad interim dell’Ufficio al ramo, che ha rimarcato il ruolo della pubblica amministrazione nel partenariato, «a tutela delle necessità pubbliche e dell’interesse della comunità, in contrapposizione a quello dell’imprenditore per i proventi della gestione».

Hanno completato l’approfondimento sul tema i commercialisti Fabrizio Leotta, Gaetano Oliva e Fabrizio Bencini. «In questi scenari è centrale il Piano Economico Finanziario» ha sottolineato il consigliere dell’Ordine Leotta, focalizzando l’attenzione sui profili tecnici e sugli aspetti operativi nella predisposizione del documento strategico, che può determinare molteplici criticità: «In primis la sostenibilità finanziaria messa alla prova dalla lunghezza delle procedure burocratiche – ha dichiarato – con una bancabilità da 12 a 36 mesi dall’aggiudicazione alla firma del finanziamento, come evidenziato dallo studio del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica».

Anche da qui l’elevata percentuale che si registra di bandi interrotti per via di gare deserte, procedure o aggiudicazioni revocate con un basso tasso di procedimenti in corso divenuti concessioni, pari al solo 27% del totale.

#BLOCCADEGRADO: CATANIA ADERISCE AI NASTRI GIALLI

 

Incontro fra Ance e Assessorato comunale Lavori Pubblici su possibili collaborazioni

CONTRO L’INCURIA DI OPERE PUBBLICHE E LA BUROCRAZIA ASFISSIANTE

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Tra i temi trattati: Patto per Catania e finanziamento tirocini presso l’Ufficio LLPP

CATANIA –

«Come collaborare per superare le difficoltà legate alla progettualità delle opere pubbliche, in particolare quelle inserite nel “Patto per Catania”? L’Ance etnea è disponibile a fare la propria parte affinché l’Amministrazione comunale possa avviare nei termini i previsti i cantieri e non rischiare la perdita dei relativi finanziamenti». Questa la motivazione del presidente Giuseppe Piana che ha spinto l’Associazione territoriale dei Costruttori a incontrare l’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Arcidiacono, e il direttore ad interim dell’Ufficio Biagio Bisignani.

«L’impegno del Comune sul Patto per Catania è concreto, fermo restando che non c’è alcun rischio di perdere i finanziamenti» ha sottolineato l’assessore Arcidiacono ricordando alcuni tra gli interventi già affidati, quali le opere di urbanizzazione nel quartiere Moncada-Spina Verde, la pista ciclabile per Librino, e quelli legati alla mitigazione del rischio idrogeologico.

Il direttore Bisignani ha invece riproposto – previa verifica di fattibilità – la possibilità di «avviare, con il contributo economico di Ance Catania, nuovi tirocini a supporto dell’Ufficio Lavori Pubblici, come già avvenuto per quello di Urbanistica che ha consentito il rilascio di 12.600 titoli abilitativi».

Nell’occasione il presidente Piana ha presentato la campagna nazionale promossa dall’Ance dal titolo “#BloccaDegrado”. «Si tratta – ha detto – di uno strumento per reagire a una burocrazia asfissiante che blocca tutto e peggiora le condizioni di vita di ognuno di noi. Vogliamo dire basta all’incuria e all’abbandono di infrastrutture ed edifici nelle città e nei territori,segnalando con appositi nastri gialli le situazioni di degrado che ne derivano. Non è quindi soltanto una semplice campagna di denuncia, ma una vera grande mobilitazione civile da condividere facilmente. Avvieremo una serie di iniziative dedicate – ha concluso Piana – sfruttandole anche come mezzo per aprire un’interlocuzione con i diversi enti istituzionali coinvolti».

Allarme dell’Ance: “Urgente sollecitare la politica per aprire i cantieri”

Adozione del nuovo Prg e prevenzione antisismica tra gli argomenti affrontati

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CATANIA – Lo start dei cantieri per le opere pubbliche previste dal Patto per Catania, l’adozione del nuovo Prg e i progetti per la messa in sicurezza del patrimonio edilizio cittadino sono stati gli argomenti al centro del primo incontro ufficiale tra il presidente dell’Ance Catania Giuseppe Piana e il nuovo assessore comunale ai Lavori Pubblici e alle Infrastrutture Giuseppe Arcidiacono. Presente anche il direttore del relativo ufficio del Comune Corrado Persico.

«La Cassa Edile della nostra provincia, negli ultimi nove anni, ha registrato una riduzione della massa salari di oltre il 60%, è quindi di vitale importanza per le imprese etnee di costruzioni e per l’intera città avviare il prima possibile i lavori finanziati dal Patto per Catania» ha affermato il presidente Piana, manifestando all’assessore la piena disponibilità dell’Ance a individuare le soluzioni migliori per poter aprire i cantieri in tempi brevi e portare a compimento le opere secondo le scadenze previste.

«Inoltre – ha continuato Piana – invitiamo l’assessore Arcidiacono a partecipare, con il proprio contributo, al tavolo tecnico #CataniaSicura, voluto dall’Ance e dagli altri attori della filiera edile per sostenere concretamente l’urgente piano d’azione di prevenzione antisismica che occorre alla città. Un impegno già esposto al governo nazionale e a quello regionale affinché il grave rischio sismico di Catania sia riconosciuto e affrontato con la dovuta attenzione».

Alla programmazione dei lavori pubblici e al rinnovamento del patrimonio edilizio è strettamente legato anche il tema del Piano Regolatore Generale, la cui adozione – secondo le parole dell’assessore – «è un obiettivo da raggiungere entro due anni».

Arcidiacono ha assicurato che «nonostante la difficile situazione finanziaria del Comune, i progetti e i cantieri previsti dal Patto per Catania e dalle altre fonti di finanziamento europee non subiranno rallentamenti poiché il loro cofinanziamento è già stato garantito. Le risorse disponibili – ha continuato l’assessore – sono di un’entità tale da far ripartire il settore edile catanese e dare un nuovo volto urbanistico alle diverse aree della città. Inoltre, altri finanziamenti in arrivo dalla Regione consentiranno di realizzare parcheggi e di costruire opere per contrastare il rischio idrogeologico. Partiremo dalla zona industriale, perché è obiettivo primario dell’Amministrazione comunale renderla finalmente attrattiva per il sistema delle imprese».