Nuova luce ad Aci Sant’Antonio. I Led sostituiscono le vecchie lampade e l’illuminazione ora è più efficiente

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Aci Sant’Antonio, la Via Regina Margherita

Caruso: “Un valore aggiunto per Aci Sant’Antonio”

Continua spedito il progetto legato all’efficientamento energetico del territorio comunale di Aci Sant’Antonio, con la sostituzione delle lampade a incandescenza della pubblica illuminazione attraverso i Led,che permettono una minore dispersione di energia (le lampade di vecchia generazione trasformano in luce soltanto il 10% di quanto consumato): un progetto che permette tanto un risparmio in termini economici quanto un risultato migliore in termini estetici e di pubblica utilità, oltre che,chiaramente, un salto di qualità sotto il profilo dell’impatto ambientale.
I santantonesi avevano potuto apprezzare il cosiddetto ‘relamping’ qualche mese fa presso la villa comunale, e adesso dal centro alle frazioni si sta provvedendo alla sostituzione in molte piazze e vie, con un colpo d’occhio notevole visibile ad esempio già nella centralissima via Regina Margherita, presso la quale l’attuale stato dei lavori, ampiamente avanzato, di concerto con la sostituzione delle vecchie lampade mostra un miglioramento generale di grande impatto.
“Si tratta di un intervento al quale tenevamo molto – ha dichiarato l’Assessore ai Lavori Pubblici, Antonio Scuderi – tanto in termini di decoro e sicurezza quanto per un salto in avanti in ottica green. Ci tengo a precisare che si tratta di un progetto a larga scala, che andrà avanti nel tempo e con il quale cercheremo di migliorare ogni aspetto del nostro Comune”.
Il Sindaco, Santo Caruso, ha condiviso sui social l’apprezzamento per l’intervento, rivolgendosi ai cittadini: “Avrete notato il cambio delle lampade in questi giorni, che ha riguardato non solo la piazza Maggiore,che oggi ha assunto tutto un altro aspetto, ma anche tanti scorci di Aci Sant’Antonio, prima forse sottovalutati: l’illuminazione a Led sta valorizzando la bellezza della quale siamo circondati. Spesso siamo i primi a non accorgercene, sia nel fasto del barocco delle nostre chiese  sia nella semplicità dei vicoli dei nostri quartieri più antichi, ma adesso sarà più difficile che questo accada.
“Il cambio delle lampade – ha specificato – non ha riguardato solo il centro, ma anche parte degli ingressi del paese come la via Marchese di Casalotto e la via Spirito Santo, e le piazze delle frazioni. Lavinaio,ad esempio, ha beneficiato in maniera particolare del cambio d’illuminazione.
Cercheremo di continuare questa sostituzione compatibilmente con le risorse in bilancio – ha concluso –  anche nei prossimi anni, in modo da diffondere il più possibile la nuova illuminazione, più efficiente e incisiva.  Ringrazio gli uffici per il lavoro svolto e l’Assessore Scuderi per l’interessamento mostrato e la dedizione con cui ha seguito il tutto”

Palazzo Bonaparte: Vittorio Sgarbi presenterà,martedì prossimo, un libro sulla luce nelle opere d’arte

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In occasione della mostra “Impressionisti Segreti”, martedì 4 febbraio a Palazzo Bonaparte si terrà la presentazione del libro di Francesco Murano, edito da Maggioli

Palazzo Bonaparte – Vittorio Sgarbi e Francesco Murano comunicano la presentazione del  libro “L’illuminazione delle opere nelle mostre d’arte”

Tra gli errori più ricorrenti, in fatto di illuminazione, troviamo macchie sulle pareti, buchi di luce, riflessi sui dipinti e abbagliamenti molesti negli ambienti. “Brevettato, assieme al Politecnico di Milano, un sistema intelligente in grado di individuare, analizzare e illuminare puntualmente i dipinti e le sculture“, spiega l’autore

ROMA-

Nel corso della mostra  “Impressionisti Segreti”, martedì 4 febbraio 2020 alle ore 18 presso Palazzo Bonaparte – Spazio Generali Valore Cultura a Roma, Vittorio Sgarbi presenterà il libro L’illuminazione delle opere nelle mostre d’arte di Francesco Murano edito da Maggioli

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Nella foto Palazzo Bonaparte a Roma

 – Francesco Murano è un architetto, oggi  tra i  progettisti italiani d’illuminazione al servizio dell’arte ed è l’autore delle luci di  esposizioni in Italia come quelle ora in corso a Milano, a Trieste, a Bologna, a Napoli, a Melfi e a Roma dove in particolare sono visibili Canova. Eterna bellezza a Palazzo Braschi e Impressionisti segreti a Palazzo Bonaparte. Per l’occasione l’autore presenterà una prima ristampa del volume in oggetto.

“Sono particolarmente contento di questa presentazione romana – dichiara Francesco Murano – Innanzitutto perché la copertina del mio libro riproduce un quadro di Renoir, una delle opere più importanti dell’Impressionismo, corrente artistica ben approfondita nella mostra in corso a Palazzo Bonaparte, le cui tele esposte sono state anche mio oggetto di analisi e lavoro. In aggiunta Roma è la città dove mi sono laureato in Architettura e dove hiniziato la mia attività di Lighting Designer, con l’illuminazione di Edward Hopper”.

Ogni anno in Italia -comunica l’ufficio stampa dell’autore- si svolgono moltissime mostre nelle quali vengono esposte migliaia di opere d’arte, dipinti, disegni e sculture illuminate da luce artificiale o naturale. La luce utilizzata serve principalmente ad illuminare le opere esposte, ma svolge anche altre funzioni. Come quella di permettere la lettura delle didascalie e delle grafiche introduttive, di rendere più o meno luminosi gli ambienti, di delineare i percorsi, le vie d’uscita e quelle di sicurezza, di illuminare i bookshop e le biglietterie, fino a mettere in evidenza i banner d’ingresso delle esposizioni. di luce sulle pareti.

Illuminare una mostra d’arte, quindi, presuppone conoscenze tecniche articolate e specifiche che si maturano in anni di esperienza e che non possono essere apprese solo dalla lettura dei comuni testi di illuminotecnica. L’autore, nel suo libro, argomenta magistralmente quali accorgimenti seguire, quali sono gli errori più comuni e come evitarli.

Secondo Murano, in sintesi, sono cinque le regole d’oro per non sbagliare la luce: 1) conoscere le opere e l’artista; 2) studiare il luogo e l’allestimento; 3) calibrare gli apparecchi e la tecnica; 4) stare sempre al servizio dell’artista che è più importante di noi; 5) lasciarsi appagare dall’opera e dalla sua luminosa bellezza.

“Ho recentemente brevettato, assieme al Politecnico di Milano, un sistema intelligente applicato all’illuminazione delle opere d’arte – dichiara Murano – Questo sarà in grado di individuare, analizzare e illuminare puntualmente i dipinti e le sculture. Bisognerà quindi stabilire i parametri che guideranno le loro prestazioni: questo compito spetterà a tutti coloro che lavorano per la conservazione e per la valorizzazione delle opere d’arte”.

 “L’errore principale nel quale spesso si incorre – spiega Francesco Murano – è quello di considerare l’illuminazione delle opere d’arte un’attività secondaria rispetto alla cura che in generale si pone negli allestimenti. Di conseguenza i costi riservati alla progettazione, spesso non prevista, e alla realizzazione dei sistemi di illuminazione sono molto ridotti e vengono perciò impiegati personale e apparecchi non adeguati con risultati che sono sotto gli occhi di tutti”.

Tra gli errori più ricorrenti troviamo macchie di luce sulle pareti, buchi di luce, riflessi sui dipinti e abbagliamenti molesti negli ambienti. Episodi che ricorrono anche in molte mostre importanti, a causa della pessima abitudine di indire per gli allestimenti gare al massimo ribasso, arrivando a penalizzare proprio tale aspetto. “Per quanto riguarda le mostre ben illuminate – aggiunge l’autore – potrei far riferimento a quella di Leonardo o a quella di Caravaggio, entrambe a Palazzo Reale, con luci realizzate da Barbara Balestrieri, grande professionista dalla grande sensibilità la quale, purtroppo, ci ha lasciato e alla quale voglio dedicare un mio ricordo”.

 – L’illuminazione delle opere nelle mostre d’arte intende riordinare e sistematizzare le conoscenze tecniche e progettuali necessarie a un progettista d’interni per illuminare un dipinto di Raffaello, un disegno di Leonardo, un’opera di Warhol o il teschio di Damien Hirst. Questo breve trattato, anche in formato ebook, illustra gli elementi preliminari da prendere in considerazione (abbagliamenti, riflessi, ombre, vicinanza delle opere), le diverse tecniche da adottare in base al taglio critico adottato dal curatore e al progetto di allestimento (colore delle pareti, sistema di illuminazione già esistente, acquisizione dei dati di progetto, sorgenti da utilizzare, temperatura di colore), e le scelte progettuali di puntamento delle luci per quadri, sculture, ma anche dell’ambiente espositivo e delle grafiche introduttive.

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