Aspra: fa il bagno a mezzanotte con il mare agitato, la Guardia costiera recupera il corpo

 

Risultati immagini per immagine di mare agitato

Fatale per un 6oenne trascorrere la notte di ferragosto in spiaggia e di fare il bagno di mezzanotte. La vittima  aveva deciso di recarsi ad Aspra. Lì aveva trascorso la serata e poi allo scoccare della mezzanotte si è immerso in acqua.

Non aveva valutato che il mare era in pessime condizioni e che tuffandosi nelle acque agitate avrebbe corso seri rischi..

L’uomo infatti è scomparso trascinato dalle correnti. Le tenebre della notte non consentivano neppure di capire cosa stesse succedendo

Il cadavere è stato poi trasportato in obitorio in attesa del medico legale che dovrà eseguire -per disposizione dell’Autorità Giudiziaria – l’autopsia sul corpo prima della restituzione agli addolorati  familiari.

(Comunicazione S)

 

Catanzaro: il mare in tempesta riporta a riva il cadavere di un uomo e barca da diporto

Risultati immagini per immagini del mare in burrasca

CALABRIA 

Si parla già di Apocalisse ma il mare fa una vittima .Un’imbarcazione da diporto è stata trascinata a riva dalla forte corrente, vicino al porto di Catanzaro. “Rinvenuto nelle vicinanze il corpo senza vita di un uomo” – comunicano e diffondono  i Vigili del Fuoco .

Inoltre, la strada statale 106 ‘Jonica’ nel pomeriggio di domenica è stata provvisoriamente chiusa nel comune di Cariati (dal km 97 al km 99,900), in provincia di Cosenza, a causa dell’esondazione del fiume Nicà.

Per la settimana prossima si prevedono venti fortissimi e allerta meteo. Nel nord addirittura un vero Apocalisse – informa la Protezione civile – attende la popolazione.

Angoscia e mistero: fine dell’ossigeno- Addio al sottomarino argentino

(Foto S.Juan-  Agenzia )

Forse è arrivata la fine della storia del S.Juan.  Se  a bordo si è verificata davvero una esplosione-come avvertono gli esperti- la pressione all’interno sarebbe improvvisamente aumentata tanto da uccidere. I marinai “a 21 atmosfere di profondità, avrebbero avuto un impatto con l’acqua pari al peso di un tir precipitato in testa. .

Lo scenario tracciato  dagli studiosi oceanografici non concede alcuna possibilità di salvezza ai sommergibilisti:  Diventano comunque bassissime le possibilità di sopravvivenza nelle condizioni di questi particolari mezzi costruiti – si apprende – oltre trenta anni fa. Il guasto elettrico che impedisce contatti con la terraferma ma  allo stesso tempo tiene gli uomini al buio e al freddo.Il rischio maggiore è l’ipotermia  che può essere acuta o cronica. Se ci fosse stato un allagamento e i marinai fossero venuti a contatto con l’acqua gelida si ipotizza non avrebbero potuto resistere. Plausibile anche la morte per annegamento- dicono alcuni esperti -o per asfissia per carenza di ossigeno.

  “L’effetto schiacciamento della pressione – – può aver frantumato anche i corpi dell’equipaggio. Si apprende infine che per il  comandante della base  del plata Gabriel Galeazzi, dove il sottomarino era atteso fra domenica e lunedì, il “problema di batterie, un corto-circuito”, non era sufficientemente grave per far scattare una procedura d’urgenza.

Quattordici navi e dieci aerei di dieci Paesi tra cui Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia, il Brasile, il Cile e  l’Uruguay, sono mobilitati per le ricerche sulla zona intorno all’ultima posizione comunicata mercoledì dal San Juan, 430 chilometri dalle coste del sud est del Paese.Insomma è l’addio agli uomini del S.Juan.  Il mistero resta sempre.