UN FIUME DI DENARO -2,9 MILIARDI- PER SOSTENERE IMPRESE E CATEGORIE COLPITE

2050: solo il capitale vi renderà liberi - La voce del Trentino

Decreto ristori bis, disco verde dal Consiglio dei Ministri. E’ uscito  il provvedimento per sostenere le categorie più colpite dall’ultimo Dpcm Sono partiti anche i bonifici bancari per migliaia di imprese. Staremo a vedere

Lo stanziamento complessivo sarebbe salito a 2,9 miliardi.  C’è il rischio adesso dell’esaurimento denaro. Nei giorni scorsi si era parlato di un decreto pari a circa 1,9 miliardi, dei quali 1,7 miliardi ottenuti usando tutto il margine di deficit fissato dalla Nadef e la parte restante rastrellando alcuni avanzi di bilancio. Si tratterebbe dunque di circa un miliardo di risorse aggiuntive rispetto alle indiscrezioni circolate in precedenza.

I bonifici sono stati già in favore di più di 211 mila imprese, per un totale di oltre 964 milioni di euro”, quasi 1 miliardi , spiega il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri, specificando che i soldi arriveranno “già lunedì e martedì” sul conto corrente degli interessati, “in tempi record”. Si tratta di oltre la metà della platea – 324 mila imprese – che poteva essere raggiunta dall’Agenzia delle entrate in automatico, sfruttando i dati già noti dal primo ristoro estivo. Le altre attività – oltre 140 mila – dovranno presentare un’istanza: l’impegno del governo è quello di erogare i fondi entro la metà di dicembre.
Lista Ateco – La lista delle attività economiche da ristorare viene ampliata: ai primi 53 codici Ateco si affiancano 57 altre categorie, ammesse ai contributi a fondo perduto tra il 100 e il 200%, che dovranno chiudere perché operano nelle zone rosse. Tra le new entry: negozi di abbigliamento e di elettrodomestici, sexy shop, ambulanti, estetisti, chi fa tatuaggi e piercing, canili, dogsitter, toelettatura, agenzie matrimoniali. Stando alle prime bozze dell’allegato al decreto Ristori bis, ad alcune di queste imprese spetta un contributo a fondo perduto raddoppiato – al 200% – rispetto a quanto già ricevuto in estate con il decreto Rilancio: ad esempio, guide alpine, musei, biblioteche, monumenti, orti botanici e zoo. Anche bar, pasticcerie, gelaterie nelle zone rosse – al momento al 150% – dovrebbero ottenere ristori del 200%, mentre chi già riceve un ristoro doppio rimarrà in quella percentuale. Compaiono molte categorie che avevano lamentato l’esclusione in questi giorni: avranno contributi al 100% bus turistici, trasporti lagunari, fotoreporter, chi fa corsi di danza, lavanderie industriali, negozi di bomboniere, traduttori e produttori di fuochi d’artificio. Incluse anche la ristorazione senza somministrazione – come rosticcerie e pizzerie al taglio – e gli internet point che avranno un ristoro al 50% di quanto già avuto in estate.

Commenta il premier Giuseppe Conte: “”In una fase così critica della nostra storia dare un aiuto concreto e immediato a chi è in difficoltà è necessario per proteggere il nostro presente e il nostro futuro”

.Ecco   le nuove misure:

CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO – E’ previsto un ampliamento delle categorie di attività beneficiarie del contributo a fondo perduto del dl più recente .Per alcuni operatori, inoltre, già beneficiari del contributo che registrano ulteriori restrizioni delle loro attività alla luce delle nuove misure restrittive nelle zone arancioni e rosse, il contributo è aumentato di un ulteriore 50 per cento.

– È previsto un nuovo contributo a fondo perduto per specifiche imprese che operano nelle Regioni, caratterizzate da uno scenario di elevata o massima gravità. Il contributo sarà erogato seguendo la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle entrate in relazione ai contributi previsti dal decreto ‘Rilancio’ e per quelli introdotti con il precedente decreto ‘Ristori’. L’importo del beneficio varierà in funzione del settore di attività dell’esercizio.

– Viene istituito un fondo per compensare le attività delle Regioni che potrebbero venire interessate da future misure restrittive, per erogare futuri contributi in modo automatico.

– Arriva il fondo per ristorare con un contributo a fondo perduto le perdite subite dalle attività economiche che hanno sede nei centri commerciali e per le industrie alimentari.

Per le imprese della zona rossa e arancione si introduce un credito d’imposta cedibile al proprietario dell’immobile locato pari al 60% dell’affitto per ciascuno dei mesi di ottobre, novembre e dicembre.

. Per i soggetti che esercitano attività economiche sospese è previsto lo stop delle ritenute alla fonte e dei pagamenti Iva per il mese di novembre.

CANCELLATA IMU DICEMBRE – È prevista la cancellazione della seconda rata dell’Imu per le imprese che svolgono le attività che danno titolo al riconoscimento del nuovo contributo a fondo perduto e operano nelle Regioni caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto.

STOP PAGAMENTO CONTRIBUTI – Per le attività previste dal decreto-legge Ristori che operano nelle zone gialle vengono sospesi i contributi previdenziali e assistenziali per il mese di novembre. Per quelle delle zone arancioni e rosse la sospensione è riconosciuta per i mesi di novembre e dicembre.

RINVIO IRES E IRAP – Rinvio del secondo acconto Ires e Irap per i soggetti a cui si applicano gli Isa. Nei confronti dei soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale e che operano nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, viene disposta la proroga al 30 aprile 2021 del pagamento della seconda o unica rata dell’acconto di Ires e Irap.

– Nelle regioni rosse nelle quali è prevista la sospensione delle attività scolastiche nelle seconde e terze classi delle scuole secondarie di primo grado viene previsto un bonus baby sitter da 1.000 euro e, nel caso in cui la prestazione di lavoro non possa essere resa in modalità agile, il congedo straordinario con il riconoscimento di un’indennità pari al 50% della retribuzione mensile per i genitori lavoratori dipendenti.

– Con un fondo straordinario viene previsto un sostegno in favore dei soggetti attivi nel terzo settore, organizzazioni di volontariato, associazione di promozione sociale e organizzazioni non lucrative di utilità sociale, che non rientrano fra i beneficiari del contributo a fondo perduto.

– Sostegno alla filiera agricola, pesca e acquacoltura. È prevista la totale decontribuzione anche per il mese di dicembre per le imprese interessate dal primo decreto-legge Ristori, attive nei settori della filiera agricola, della pesca e dell’acquacoltura.

– Viene previsto l’arruolamento a tempo determinato di 100 fra medici e infermieri militari e la conferma fino al 31 dicembre di 300 fra medici e infermieri a potenziamento dell’Inail.

Sono previste misure urgenti per la decisione dei giudizi penali di appello e per la sospensione dei termini utili ai fini del computo della prescrizione, nonché dei termini di custodia cautelare nei procedimenti penali nel periodo dell’emergenza epidemiologica.

– La dotazione del fondo per il trasporto pubblico locale è incrementata di 300 milioni di euro per il 2021, 100 dei quali possono essere utilizzati anche per servizi aggiuntivi destinati anche agli studenti.

. Sono rafforzati gli obblighi di pubblicità e trasparenza in relazione al monitoraggio e all’elaborazione dei dati epidemiologici rilevanti per la classificazione delle aree del Paese destinatarie delle varie misure di contenimento.

RINVIO CONSULTAZIONI ELETTORALI 2020 – Il Consiglio dei ministri, terminato a tarda notte a Palazzo Chigi, ha approvato, inoltre, un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per il differimento di consultazioni elettorali per l’anno 2020. “In considerazione dell’attuale scenario epidemiologico da Covid-19 – spiega una nota di Palazzo Chigi diramata dopo il Cdm – il testo prevede che: le elezioni dei Comuni i cui organi sono stati sciolti per infiltrazioni della criminalità organizzata, già indette per le date del 22 e 23 novembre 2020, sono rinviate e si svolgono entro il 31 marzo 2021, mediante l’integrale rinnovo del procedimento di presentazione di tutte le liste e candidature a sindaco e a consigliere comunale. Fino al rinnovo degli organi elettivi è prorogata la durata della gestione della Commissione straordinaria; limitatamente all’anno 2020, in caso di rinnovo del Consiglio del Comune capoluogo, il termine per procedere a nuove elezioni del consiglio metropolitano è fissato in centottanta giorni dalla proclamazione del sindaco del comune capoluogo; le consultazioni elettorali concernenti le elezioni dei presidenti delle province e dei Consigli provinciali delle regioni a statuto ordinario si svolgono entro il 31 marzo 2021; fino al rinnovo dei Consigli metropolitani e dei Consigli provinciali citati, è prorogata la durata del mandato di quelli in carica”.

VENEZIA, PROROGA STATO EMERGENZA ACQUA ALTA – “Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha deliberato la proroga dello stato d’emergenza nel territorio del comune di Venezia interessato dagli eventi meteorologici che si sono verificati a partire dal 12 novembre 2019”  in relazione a quanto accaduto circa un anno fa quando la città lagunare fu sommersa dall’acqua alta.

Pensionati: dimenticati e presi in giro dai politici

Risultati immagini per foto dell'Inps

L’osservatorio dell’Inps comunica una indagine statistica sulle pensioni.  Ecco l’analisi dell’Inps : “Nel complesso al primo gennaio 2018 le pensioni erogate erano 17.886.623 con un calo di circa 143 mila unità rispetto a inizio 2017: di queste 13.979.136 erano di natura previdenziale, mentre le rimanenti 3.907.487 sono di natura assistenziale. La spesa complessiva annua risulta pari a 200,5 miliardi di euro (di cui 179,6 miliardi sostenuti dalle gestioni previdenziali): un dato, spiega l’Istituto, ottenuto moltiplicando per 13 mensilità (12 nel caso delle indennità di accompagnamento) il valore dell’importo mensile di gennaio.

  Per quanto riguarda le pensioni liquidate, nel 2017 sono state 1.112.163 per il settore privato: di queste poco meno della metà (553.105, pari al 49,7%) erano di natura assistenziale (507.177 per gli invalidi civili e 45.928 assegni sociali). L’Inps sottolinea come gli importi annualizzati, stanziati per le nuove liquidate del 2017, ammontano a 10,8 miliardi di euro, un valore che rappresenta circa il 5,4% dell’importo complessivo annuo in pagamento allo scorso primo gennaio.

Le nuove pensioni erogate ai dipendenti privati sono state 335.246, il 30,1% del totale, per un importo annualizzato di 5,44 miliardi (il 50,2% del totale). Le nuove prestazioni erogate agli autonomi sono state invece 215.439. Le pensioni liquidate nelle altre gestioni e assicurazioni facoltative sono state 8.373.

Oltre la metà delle pensioni – spiega l’Inps – è in carico alle gestioni dei dipendenti privati delle quali quella di maggior rilievo (95,6%) è il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti che gestisce il 48,2% del complesso delle pensioni erogate e il 61,1% degli importi in pagamento. Le gestioni dei lavoratori autonomi elargiscono il 27,5% delle pensioni per un importo in pagamento del 23,9% mentre le gestioni assistenziali erogano il 21,8% delle prestazioni con un importo in pagamento di poco superiore al 10,4% del totale.