Lampedusa, naufragio e dramma:muoiono un uomo ed un neonato

 

 

I barconi carichi di migranti arrivati nel 2018 sono stati -85,18% rispetto al 2016 e -80,26% rispetto al 2017.

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Altra tragedia –naufragio a circa 38 miglia da Lampedusa. In 30 sono stati salvati dalla Capitaneria di porto e dalla Guardia costiera, ma ci sono due morti. Si tratta di un uomo e un neonato di circa un anno. Rianimato un altro bimbo.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il barchino su cui viaggiano una quarantina di persone si è ribaltato, affondando, e tutti i migranti sono finiti in acqua. Gli equipaggi di due motopesca tunisini hanno recuperato i naufraghi dal mare. In sei, tra cui le due vittime, sono stati trasbordati su una motovedetta della Capitaneria di porto e sono giunti al molo Favaloro. Per gli altri 30 circa che si trovano sul secondo peschereccio è in corso un intervento congiunto: a bordo delle motovedette della Finanza e della Guardia costiera sbarcheranno sull’isola.  Sul posto per il recupero una motovedetta delle Fiamme gialle e i vigili del fuoco.

La Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo d’inchiesta, a carico di ignoti, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato. In appena 24 ore la più grande delle Pelagie ha accolto tre morti. Ieri, infatti, il cadavere di un uomo in avanzato stato di decomposizione era stato avvistato in acqua dai carabinieri nei pressi della scogliera di Cala Uccello. Sul posto per il recupero una motovedetta delle Fiamme gialle e i vigili del fuoco.

Si contano ogni giorno i morti nelle acque maltesi ma l’Europa resta ancora immobile. Accuse del sindaco di Lampedusa

Migranti: naufragio a largo Libia, oltre 100 morti ...

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Il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, dopo l’ennesimo naufragio  accusa l’Europa di immobilismo. Cisì si è espresso: “Il naufragio è avvenuto in acque Sar maltesi, dove sono intervenute le nostre motovedette. E’ inconcepibile che ci siano Stati Ue che non adempiano al dovere, non dico di accoglienza, ma quanto meno di soccorso e che l’Europa davanti a simili atteggiamenti non prenda posizione, salvo poi scandalizzarsi davanti alla questione delle navi ong”. 

In 33, tra cui 3 donne e 7 minori, sono stati tratti in salvo da un peschereccio in acque internazionali. Una donna avrebbe riferito ai soccorritori di aver perso i due figli, un neonato e un bimbo di 6 anni. All’appello mancherebbero anche altri due uomini. I superstiti sono stati trasbordati su una motovedetta della Capitaneria di porto e condotti a Lampedusa. “L’Italia non si è mai tirata indietro di fronte a un soccorso – prosegue   Mannino -, ma serve un intervento strutturale e organico. Invece, mentre noi continuiamo a contare i morti l’Europa resta ferma e in silenzio. Lo ripeto ormai da cinque mesi: è necessario un intervento forte con la collaborazione tra tutti gli Stati membri e cambiare il prima possibile il regolamento di Dublino”.

 

Migranti a mare, malconci, un cadavere di donna, aspettano di poter sbarcare….

MIGRANTI IN CERCA DI FORTUNA – ARCHIVI SUD LIBERTA’

 

Prosegue l’attesa a bordo della Geo Barents. Sessantanove naufraghi, sopravvissuti all’ennesimo naufragio nel Mediterraneo centrale e tratti in salvo lunedì scorso dalla nave di Msf, aspettano da giorni sul ponte della nave di poter sbarcare. Insieme a loro anche il cadavere della donna incinta, morta poco dopo il salvataggio. 

Comunica l’Ong :”Quattro donne a bordo hanno perso un figlio e una di loro ne ha persi due”,  Nella nuova strage di migranti sono almeno 30 i dispersi, tra cui 5 donne e 8 bambini, tre di loro avevano appena un anno. Dal gommone semiaffondato il team della Geo Barents ha tratto in salvo anche un bebè di appena quattro mesi. Si è dovuto rianimare  per strapparlo alla morte e consegnarlo alle cure dei medici a terra a Malta, dove è stato evacuato insieme alla mamma.

 

Naufragio di migranti a Lampedusa: un’Odissea senza fine

Risultato immagini per immagine di barca migranti

L’Odissea dei naufragi e delle stragi umane nel mare Mediterraneo continua senza fine Sono due i corpi senza vita finora recuperati in un naufragio avvenuto la notte scorsa al largo di Lampedusa, 22 i migranti tratti in salvo in un’operazione di soccorso coordinata dalla Capitaneria di Porto di Palermo.     Sono in corso- si apprende – le ricerche dei dispersi con l’impiego di unità aeronavali della Guardia Costiera e con una motovedetta della Guardia di Finanza.

la Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma aveva ricevuto alcune segnalazioni su  un barchino con circa 50 migranti che -riferivano – era nei pressi dell’isola di Lampedusa. “Acquisite le prime informazioni, spiega una nota della Guardia Costiera, sono state avviate le attività di ricerca in mare con l’impiego di una motovedetta Classe 300 della Guardia Costiera di Lampedusa e di un’unità della Guardia di Finanza che si trovava già in zona in attività di pattugliamento”.

 Raggiunta la barca poco dopo la mezzanotteda un’unità della Guardia di Finanza, le unità navali si sono avvicinate alla piccola imbarcazione ma le condizioni meteomarine avverse e lo spostamento repentino dei migranti  causavano il ribaltamento dell’unità. L’immediato intervento delle motovedette e l’impiego del soccorritore marittimo della Guardia Costiera ha consentito di trarre in salvo 22 dei migranti caduti in mare, di cui 18 da parte dell’unità della Guardia Costiera e 4 dalla motovedetta della Guardia di Finanza.

UNA STRAGE SENZA FINE: ALTRI MIGRANTI PERDONO LA VITA IN MARE, A NORD-EST DI TRIPOLI

 

Un’altra tragedia nelle acque del tragico pomeriggio nelle acque del Mediterraneo a nord est di Tripoli,, a circa 50 miglia nautiche  un aereo da pattugliamento marittimo P 72, in volo nell’ambito dell’Operazione Mare Sicuro, ha avvistato un gommone, in fase di affondamento, con circa 20 persone a bordo. L’equipaggio dell’aereo – comunica la Marina – viste le pessime condizioni di galleggiabilità, ha subito lanciato in prossimità del gommone due zattere di salvataggio di tipo Coastal, in dotazione al mezzo aereo, che si sono regolarmente aperte”.  Tre persone risultano morte, si cercano adesso 17 persone, disperse in mare..

 

Appena ricevuta l’informazione il cacciatorpediniere Caio Duilio (a oltre 110 miglia, 200 chilometri, dalla scena d’azione) ha disposto il decollo del proprio elicottero SH 90 per inviarlo sulla scena d’azione. Giunto in area l’elicottero ha recuperato, con due diverse missioni, tre naufraghi in ipotermia, uno dall’acqua e due da una delle zattere di salvataggio precedentemente lanciate. L’altra zattera ispezionata – spiega poi la Marina – è risultata vuota. Una volta a bordo di nave Duilio, i tre naufraghi sono stati stabilizzati e vengono adesso trasferiti presso l’ospedale di Lampedusa via elicottero”. “Le ricerche continuano sotto il coordinamento del Libyan Rescue Coordination Center, che ha assunto la responsabilità del soccorso e dirottato sulla scena d’azione un mercantile di bandiera liberiana, con il supporto del P 72 e dell’elicottero di nave Duilio al rientro da Lampedusa. Nave Duilio intanto continua supporto alle ricerche“…..