Il neosindaco Trantino nomina i dieci assessori della sua squadra

 

 

Catania,

IL sindaco Enrico Trantino ha nominato i dieci assessori (nella foto sopra)

Paolo La Greca (ingegnere, il vice sindaco e prende uno dei dei posti che erano destinati a Fdi ), Bruno Brucchieri, Giuseppe Gelsomino (Lega, area Sammartino), Andrea Guzzardi (Lega), Viviana Lombardo (FdI, ex assessore area Galvagno), Giuseppe Marletta (avvocato, nuova Dc ), Sergio Parisi (ex assessore, FdI), Giovanni Petralia (Forza Italia, ex capogruppo, area Falcone, Alessandro Porto (MpA), Salvatore Tomarchio (primo dei non eletti all’Ars con Forza Italia, indicato dal presidente Schifani).

ANTONELLO CRACOLICI NUOVO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE REGIONALE ANTIMAFIA PARLAMENTARE:LUCI ED OMBRE

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Foto /Im. Reg.Sicilia

 

 

Palermo,

«Al nuovo presidente della Commissione regionale d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia e della corruzione in Sicilia, Antonello Cracolici, ai due vice presidenti, Ismaele La Vardera e Riccardo Gennuso, le mie congratulazioni e i miei auguri di buon lavoro».
Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a seguito dell’elezione dei vertici dell’organismo parlamentare in seno all’Assemblea regionale siciliana.    
«Portino avanti le loro indagini  – aggiunge Schifani – con spirito critico e imparzialità, come si conviene a un’istituzione super partes che agisce al servizio dei siciliani. Il governo regionale è pronto alla massima collaborazione. Legalità e contrasto alle mafie sono una nostra priorità».
        CHI   E’   ANTONELLO  CRACOLICI           -LUCI    ED  OMBRE –   CONDANNATO IN PRIMA BATTUTA DALLA CORTE DEI CONTI  PER I PASTI CONSUMATI AL BAR DELL’ARS E PER IL LEASING DI DUE AUTO DA SOGNO                  NON E’ POSSIBILE DARE LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA AD UN POLITICO SUL QUALE ALEGGIANO QUESTE OMBRE
Fondi ai Comuni siciliani, Cracolici “Soldi a 10 giorni da elezioni”, Falcone “Piano si farà” - BlogSicilia - Ultime notizie dalla Sicilia
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Nato a Palermo nel 1962. Laureato in Economia e management ed in Economia aziendale. Abilitato Dottore Commercialista e revisore legale. Ispettore dell’Inps. La passione per la politica-afferma Cracolici in questa sua nota – ha segnato la mia vita fin da quando ero ragazzo, a 15 anni sono entrato a far parte dei movimenti studenteschi per la pace e contro la mafia. Ho fatto il segretario della Fgci di Palermo e della Sicilia. Sono stato segretario dei Democratici di Sinistra, prima della Federazione di Palermo e poi della Sicilia. Sono tra i fondatori del PD in Sicilia e sono componente della Direzione Nazionale del partito.
Ho iniziato il mio impegno istituzionale nel Consiglio di quartiere a Pallavicino, poi negli anni ’90 consigliere comunale a Palermo, capogruppo ed assessore al Bilancio al Comune di Palermo.

Sono stato eletto per la prima volta all’Ars nel 2001 e da allora sono sempre stato rieletto al Parlamento regionale rivestendo diversi ruoli istituzionali da deputato di opposizione e da esponente di governo: sono stato più di una volta componente della commissione Sanità, della commissione Bilancio e della commissione Affari istituzionali, che ho anche guidato da presidente nel corso della XV legislatura.

Nel corso delle mie prime due legislature all’Ars (2001/2006 e 2006/2008, erano gli anni del governo Cuffaro) prima da segretario regionale dei Democratici di Sinistra e poi da capogruppo dei DS ho portato avanti battaglie importanti, come quando sono riuscito a bloccare la “vendita degli ospedali siciliani” o quando, in seguito ad una attenta battaglia d’aula, ho determinato l’abolizione dell’Agenzia delle Acque e dei Rifiuti, un “carrozzone” che allora aveva raggiunto gli onori della cronaca per sprechi e clientele.

Nella seguente legislatura (2008/2012) da capogruppo del PD sono stato tra i promotori di un percorso politico che arrivò a frantumare il centrodestra siciliano, permettendo nella legislatura successiva al centrosinistra (2012/2017) di arrivare al Governo della Regione, anni durante i quali sono anche stato presidente della commissione Affari Istituzionali all’Ars e poi assessore regionale all’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea.

Nell’ultima legislatura (2017/2022) da parlamentare di opposizione ho portato avanti iniziative importanti a difesa delle categorie produttive, delle fasce sociali più deboli, a sostegno di chi ha continuato a credere nelle potenzialità e nel futuro della nostra Sicilia. Ma mi sono anche battuto, in più di una occasione, per scoperchiare le inadeguatezze del governo Musumeci sia in ambito finanziario che in materia sanitaria, soprattutto in relazione alla gestione in Sicilia dell’emergenza Covid che ho seguito in prima linea anche nella qualità di componente della commissione Sanità dell’Ars.

LE  SPESE  PAZZE  ALL’ARS _

ARCHIVI  -SUD LIBERTA’ – Antonello Cracolici, ex capogruppo del Pd all’Ars all’epoca di quando era  assessore all’Agricoltura,ha pure riportato una  condanna dalla Corte dei conti a risarcire 346 mila euro per le cosiddette “spese pazze” dell’Assemblea nella scorsa legislatura.

La sezione giurisdizionale della Corte dei Conti presieduta da Luciana Savagnone ha condannato Antonello Cracolici capogruppo del Pd a risarcire la Regione 346 mila euro per le cosiddette “spese pazze” dell’Assemblea nella scorsa legislatura. La sentenza della magistratura contabile seguì- ricorderemo – quelle a carico di Bufardeci, Musotto, Leontini, De Luca, Maira e Fiorenza. La richiesta della Procura era superiore a 400 mila euro.

. Oltre a spese per i pasti consumati al bar e alla buvette dell’Ars, regali, convegni e acquisto di copie di libri e giornali, c’era anche il leasing di due auto: una Mercedes e una Audi.

Per Cracolici tutti i componenti del gruppo dovevano rispondere delle spese “in aderenza alle previsioni del regolamento – SPIEGA CHIARAMENTE QUELLA SENTENZA-  – erano stati adottati annualmente bilanci preventivi e consuntivi, tutti coloro che avevano concorso all’adozione dei documenti di programmazione delle spese e dei rendiconti”.

Da qui Cracolici,  aveva chiesto- si ricorderà dalle cronache – l’ampliamento della platea dei convenuti con la chiamata in causa di tutto il gruppo consiliare nel corso della XV legislatura: Roberto Ammatuna, Giuseppe Apprendi, Giovanni Barbagallo, Mario Bonomo, Roberto De Benedictis, Giacomo Di Benedetto, Giuseppe Digiacomo, Antonino Di Guardo, Michele Donato Donegani, Davide Faraone, Massimo Ferrara, Cataldo Fiorenza, Michele Galvagno, Baldassare Gucciardi, Giuseppe Laccoto, Giuseppe Lupo, Vincenzo Marinello, Bruno Marziano, Bernardo Mattarella, Camillo Oddo, Filippo Panarello, Giovanni Panepinto, Salvino Pantuso, Giuseppe Picciolo, Concetta Raia, Francesco Rinaldi, Calogero Arturo Speciale, Salvatore Termini, Gaspare Vitrano.

Ma non per i giudici della Corte dei conti, visto che nel regolamento è stabilito che “il presidente è responsabile della gestione finanziaria del gruppo”. Per quanto riguarda le auto in leasing, una Mercedes Classe S 320 e un’Audi A6, per 164 mila euro, non c’è danno erariale anche se il presidente Luciana Savagnone, il relatore Roberto Rizzi e Giuseppa Cernigliaro componente stigmatizzano la scelta: “Non v’è dubbio che, soprattutto in un contesto caratterizzato da una congiuntura economica per molti versi drammatica, da un crollo della fiducia nei confronti degli apparati rappresentativi e da tensioni sociali profonde la scelta di utilizzare due lussuose autovetture per svolgere compiti istituzionali appaia, a livello di impressione epidermica, di complicata metabolizzazione”.

Sono tutte da risarcire, circa 346 mila euro, le altre spese: 73 mila euro alla buvette dell’Ars; 50 mila euro per un ricorso presentato dal 2008 da Rita Borsellino e altri per l’annullamento delle elezioni del 13 e 14 aprile; 49 mila euro per regali, gratifiche, brindisi augurali pasquali e per l’acquisto di copie di libri e del mensile Agrisicilia e diversi acquisti di fiori per cerimonie funebri.

Nella voce convegni ne figurano due dell’allora deputato regionale Davide Faraone: 6 mila euro per un convegno sugli impianti sportivi di Palermo e 3 mila euro per l’agenda digitale del Comune di Palermo. Tra le spese contestate dai giudici, anche quelle sostenute per i sondaggi elettorali, circa 28 mila euro, e a sostegno delle campagne referendarie, quasi 9 mila euro.

 

LA  DIFESA DI ANTONELLO CRACOLICI:  “LE SPESE ERANO UNA SPESA “IMPROPRIA” COMPRESI  I BIGLIETTI D’AUGURI…”

“Depositata al tempo  la sentenza della Corte dei conti che riguarda il gruppo parlamentare del Partito democratico all’Ars nella scorsa legislatura – Affermò  Cracolici -. Nella qualità di capogruppo sono stato condannato per spese pari a 346.317 euro, circa 200 mila in meno rispetto alla cifra inizialmente contestata. Sono turbato per questo giudizio che arriva dopo la richiesta di archiviazione in sede penale e per le cui contestazioni il gruppo parlamentare del Pd ha fornito ogni minuziosa attestazione relativa alle spese sostenute, producendo il tutto in giudizio”.

Ribadisco di essere convinto di aver sempre gestito le risorse del gruppo in maniera corretta al punto da lasciare, alla fine della scorsa legislatura, un avanzo nei conti di circa 800 mila euro: cosa che non era mai accaduta in precedenza. Voglio sottolineare un altro aspetto che considero importante: non mi si accusa di aver messo ‘un solo euro in tasca’ né di non aver spiegato come è stato speso ogni singolo euro. Si è voluta addebitare la responsabilità al rappresentante del gruppo parlamentare non per spese sostenute nell’interesse personale ma per una ‘interpretazione postuma’ sulla coerenza delle spese sostenute dal Pd all’Ars rispetto alle finalità istituzionali dei gruppi parlamentari. Tra queste, ad esempio, il costo di sondaggi per valutare l’attività del gruppo tra i cittadini, piccole spese sostenute in occasione della campagna referendaria sull’acqua pubblica e sul nucleare, il costo del buono pasto riconosciuto ai dipendenti del gruppo, il costo delle spese legali per intervenire nel procedimento che avrebbe fatto interrompere la legislatura e quindi cancellato l’esistenza del gruppo, il costo di acquisti di pubblicazioni e promozione delle leggi fatte approvare all’Ars, le spese di rappresentanza sostenute da decenni e che improvvisamente costituiscono ‘spesa impropria’, compresi i biglietti di auguri natalizi a firma del capogruppo”.

NOTA   DEL  DIRETTORE  DI SUD LIBERTA’   R. LANZA ALL’ON CRACOLICI

No, non è possibile On Cracolici, affidare la Presidenza di una Istituzione così importante come la Commissione Antimafia parlamentare della Regione in presenza di queste ombre.   Salve diverse sue battaglie ed interventi politici ma così facendo si  gettano ombre ulteriori sulla Regione Siciliana oltre che sull’Istituzione antimafia.

Spiace dott Cracolici ma è lo spirito e la sua disinvoltura  che non possiamo condividere per l’omessa vigilanza di ex capogruppo   sui soldi pubblici  tratti dal bilancio dell’Ars per cose (inutili  n.d.r.)  che i parlamentari avrebbero  potuto benissimo acquistare- comprese le consumazioni al bar, vergogna- con la loro forte indennità di parlamentare della Regione Sicilia .

 

Soddisfatto Mons Luigi Renna, il nuovo Arcivescovo alla guida della diocesi di Catania

 

L’Arcivescovo Luigi Renna

L’ arcivescovo mons. Luigi Renna, trasferito  dalla sede vescovile di Cerignola-Ascoli Satriano, mostra soddisfazione per la scelta di Papa Francesco della città di Catania .Non conosce Catania ma è al corrente delle problematiche sociali, di lavoro dei catanesi. 

Ricorderemo che Mons. Renna è nato il 23 gennaio 1966 a Corato, provincia di Bari e arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie. Ha compiuto gli studi per la formazione al sacerdozio ministeriale presso il Pontificio Seminario Regionale Pugliese Pio XI di Molfetta. Ha conseguito la Licenza in Teologia morale presso la Pontificia Università Gregoriana (1993) e il dottorato presso la Pontificia Università Lateranense (2003). È stato ordinato sacerdote il 7 settembre 1991, per la diocesi di Andria, nella quale ha svolto i seguenti incarichi: vicario parrocchiale del SS.mo Sacramento ad Andria; vice-rettore e poi rettore del Seminario vescovile di Andria e docente di religione cattolica al Liceo classico; direttore del Centro diocesano vocazioni; direttore della Scuola di formazione diocesana all’impegno socio-politico; direttore del mensile diocesano “Insieme”; vice-postulatore nella Causa di Beatificazione del venerabile Giuseppe Di Donna; canonico del Capitolo della Cattedrale di Andria; direttore della Biblioteca diocesana San Tommaso d’Aquino; direttore dell’Archivio diocesano San Luca Evangelista; direttore della Scuola di formazione per gli Operatori pastorali; rettore del Pontificio Seminario Regionale Pugliese Pio XI di Molfetta. Il 1° ottobre 2015 è stato nominato vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano e ha ricevuto la consacrazione episcopale il 2 gennaio 2016. Dal 2018 è segretario della Conferenza episcopale pugliese. All’interno della Conferenza episcopale italiana è presidente della Commissione per i problemi sociali, del lavoro, della giustizia e della pace.

SICILIA CORROTTA : LA CORTE DEI CONTI CONDANNA GLI EX GOVERNATORI LOMBARDO E CROCETTA E RINVIA A GIUDIZIO 14 EX ASSESSORI PER LA NOMINA ILLECITA DI PATRIZIA MONTEROSSO

La corruzione, fenomeno ancora molto diffuso nel nostro Paese - Il Faro  Online

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I giudici d’appello della Corte dei Conti, presieduta da Valter Camillo Del Rosario, hanno confermato la condanna per due ex presidenti della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo e Rosario Crocetta e 12 ex assessori regionali a risarcire le casse della Regione per la nomina e la successiva riconferma di Patrizia Monterosso, (nella foto sotto) a segretario generale dell’ente perché ritenute “illecite”.

 

 

La nomina di Patrizia Monterosso illegittima", il procuratore Albo chiede  un risarcimento di un milione di euro | BlogSicilia - Ultime notizie dalla  Sicilia

La Procura della Corte dei Conti aveva citato in giudizio gli amministratori al pagamento di 893.942 euro. Il procuratore regionale della Corte dei conti, Gianluca Albo, ha disposto la citazione in giudizio per i 14 ex amministratori regionali. Con Lombardo gli ex assessori Alessandro Aricò, Accursio Gallo, Beppe Spampinato, Daniele Tranchida, Amleto Trigilio, Marco Venturi; con Crocetta anche Mariella Lo Bello, Vania Contrafatto, Giovanni Pistorio, Bruno Marziano, Baldo Gucciardi e Luisa Lantieri. Parte della richiesta è andata in prescrizione circa 576 mila euro. Alla fine per Lombardo dovrà risarcire 52 mila euro, Crocetta 106 mila euro. Gli ex assessori della giunta Lombardo: Aricò, Gallo, Spampinato, Tranchida, Trigilio, Venturi dovranno pagare a testa 8 mila e 600 mila euro. Gli ex assessori di Crocetta: Lo Bello, Contrafatto, Pistorio, Marziano, Gucciardi e Lantieri, a testa 17.750 euro.

Patrizia Monterosso non fu confermata nell’incarico dal governatore Nello Musumeci e ora è direttore della Fondazione Federico II, articolazione della presidenza dell’Assemblea regionale siciliana.

IL TERZO COMMISSARIO DELLA SANITA’ CALABRESE, GAUDIO,ORA NOMINATO , E’ INDAGATO DALLA PROCURA SICILIANA

Zuccatelli si è dimesso, Gaudio nuovo commissario alla sanità in Calabria - Reggiosera

G.Zuccatelli, Eugenio Gaudio al centro, Gino Strada a dx

      UNA SPADA DI DAMOCLE PENDE SULLA TESTA DEL NUOVO COMMISSARIO GAUDIO

 

E siamo a tre. Fatti fuori due,il governo centrale ha già nominato  Eugenio Gaudio commissario ad acta per la Calabria.  “Il Consiglio dei ministri – comunicato – su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, di concerto con il ministro della Salute Roberto Speranza, ai sensi dell’articolo 4, comma 2, del decreto-legge 1° ottobre 2007, n. 159, ha deliberato la nomina del prof. Eugenio Gaudio a Commissario ad acta per l’attuazione del vigente Piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario della Regione Calabria. Il Consiglio dei ministri ha ringraziato il dottor Giuseppe Zuccatelli, esprimendo apprezzamento per il senso istituzionale dimostrato”.

Gino Strada in atto si rivela solo un consulente del governo   Probabilmente si arriverà alla nomina di un quarto Commissario perchè la persona scelta  dal governo  è indagata dal 2019 dalla Procura siciliana per concorso per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Il 27 luglio i Pm hanno notificato a 54 indagati l’avviso di conclusione delle indagini, il 25 settembre l’ex Rettore della Sapienza  è stato interrogato dai Giudici, negando ogni addebito e i suoi legali hanno chiesto l’archiviazione. Ma la Procura non si è ancora pronunciata. Una spada di Damocle pende sul nuovo Commissario e sulla Sanità della Calabria

Aggiornamento: Gaudio ha rinunciato -si apprende- all’incarico di Commissario per la Sanità in Calabria “per motivi personali”

Troppe contestazioni per la nomina dell’assessore leghista ai Beni culturali- Raccolta firme per presentare una mozione di sfiducia al governatore Musumeci

 

PALERMO –

Il popolo del web ha organizzato la manifestazione contro la nomina dell’assessore leghista Alberto Samonà .Provenienti da tutta la Sicilia a Palermo per rispondere all’appello lanciato dal gruppo facebook “No Beni Culturali alla Lega Nord – che conta un aggregato di circa 50 mila iscritti.  Musumeci dimettiti!“ e protestare contro l’assegnazione dell’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana ad Alberto Samonà, giornalista-autore di diversi saggi ma esponente del carroccio.      Disposti in piazza del Parlamento, davanti l’Ars, a distanza di un metro gli uni dagli altri, e hanno manifestato il loro dissenso. Alcuni con pentole e stoviglie per fare rumore, altri urlavano al  governatore il ritiro della delega, altri ancora manifestavano con la coppola e la bandiera siciliana – tradizionali simboli di questa terra.

Animatori, tamburinari e artisti, oltre che indipendentisti hanno animato la piazza. A promettere battaglia in Assemblea contro la scelta del governo regionale, è  stato invece il M5s: “Non ci venga a dire Musumeci che oggi in piazza c’era una sparuta minoranza con problemi personali. Quello di oggi è uno spontaneo moto di protesta contro una scelta oggettivamente inaccettabile, che rappresenta uno dei tanti motivi per cui chiederemo all’Ars di dare il benservito al presidente della Regione“. In questo momento i siciliani, afferma il segretario regionale, sono realmente e fortemente “disturbati”, ma dalle sue scelte e dalla presenza inquietante del suo assessore.

Diversi interventi al microfono hanno esposto le richieste e il significato della protesta. Tutte donne, provenienti da diverse parti della Sicilia. Non ci sta nessuno – tranne il presidente dell’Ars Miccichè (ovviamente) che la Lega  ,dopo decenni di indifferenza del Sud, occupi un ramo importante dell’Amministrazione regionale.  All’ingresso della piazza un banchetto per raccogliere le firme per chiedere ai capigruppo dell’Ars di presentare una mozione di sfiducia al Governo Musumeci.

 

 

Papa Francesco rimuove altri due Vescovi della Chiesa cilena coinvolti in indagini sulla pedofilia

Risultati immagini per foto di papa francesco

Il Papa ha rimosso oggi altri due vescovi, entrambi coinvolti in indagini per abusi sul fenomeno della pedofilia. Si tratta del vescovo di San Bartolomé de Chillan, mons. della Chiesa cilena     Carlos Eduardo Pellegrin Barrera, e di quello di San Felipe, mons. Contreras Molina

Cristian Enrique . Nominati al loro posto,degli amministratori apostolici ‘sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis’, fino quindi a nuova decisione. Per la diocesi di San Bartolomé de Chillan, il Papa ha nominato amministratore apostolico padre Sergio Hernan Perez de Arce. Per quella di San Felipe, padre Ortiz de Lazcano Piquer, vicario giudiziale di Santiago del Cile.

Ricorderemo che  il Papa ha sollevato pure  dall’incarico mons. Franco Mulakkal, il vescovo di Jalandhar accusato da una suora di ripetute violenze sessuali.

Il Papa ha designato con effetto immediato, al posto di Mulakkal,  mons. Agnelo Rufino Gracias, ausiliare emerito dell’Arcidiocesi di Bombay.

Viene comunicato pure – dal card. Gracias- che il  Santo Padre ha ricevuto la richiesta del vescovo Franco Mulakkal di essere temporaneamente sollevato dalle sue responsabilità pastorali nella diocesi di Jalandhar»

«Dopo aver considerato tutte le circostanze, il Santo Padre ha accettato questa richiesta del vescovo Mulakkal e ha nominato il vescovo Agnelo Rufino Gracias, vescovo ausiliare emerito dell’Arcidiocesi di Bombay, come amministratore apostolico della diocesi di Jalandhar, “sede plena et ad nutum Sanctae Sedis” con effetto immediato». «Le nostre preghiere accompagnano il vescovo Gracias mentre assume questa responsabilità», ha aggiunto il presidente della Conferenza episcopale indiana.

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