Gli strumenti di tutela della Terza età

Presentata dal Consiglio Notarile di Catania e Caltagirone la “Guida multimediale” per la Terza Età

VADEMECUM DI NOTAI E CONSUMATORI

COME OTTENERE ASSISTENZA, MANTENIMENTO E LIQUIDITÀ DI DENARO

PER GLI OVER 65  

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CATANIA

Avere assistenza morale o materiale, e ottenere liquidità di denaro per affrontare cure mediche o spese quotidiane: sono queste le principali esigenze che accomunano la popolazione italiana sopra i 65 anni d’età. Bisogni vitali che possiedono un altissimo valore sociale, ma anche giuridico se si pensa che nel 2018 il numero di anziani nel nostro Paese è pari a 13,6 milioni, con una quota raddoppiata degli over 80 (dati Istat).

«Esistono strumenti patrimoniali che consentono di tutelare la Terza Età e di offrirle nuove opportunità, anche in condizioni di fragilità. Ma per far sì che siano oggetto di reale fruizione è fondamentale che gli stessi anziani ne siano a conoscenza. Il Notariato, insieme alle Associazioni dei Consumatori, si è impegnato quindi a trasferire agli over 65 e alle loro famiglie, tutte quelle informazioni utili per usufruire dei benefici. E lo ha fatto con un linguaggio semplice e facilmente comprensibile, affinché questi strumenti siano davvero alla portata di tutti» ha affermato il presidente del Consiglio notarile di Catania e Caltagirone Andrea Grasso, che questa mattina  ha introdotto la presentazione, nella città etnea, della “Guida multimediale” dedicata alla tematica. Un documento per il Cittadino redatto dal Consiglio Nazionale del Notariato (CNN) e dalle Associazioni dei Consumatori, che si aggiunge alle altre 14 pubblicazioni realizzate insieme su normative di forte interesse sociale.

All’incontro era presente infatti il Consigliere nazionale Pierluisa Cabiddu, responsabile dei rapporti con i Consumatori e coordinatrice della Guida: «La vera protagonista di tutti gli strumenti patrimoniali a disposizione della Terza Età è la casa – ha affermato – Cito alcuni dati significativi: il 73% degli italiani è proprietario di casa di abitazione e circa un italiano su tre vive da solo; sono circa 1,3 milioni i nuclei familiari composti da anziani con un reddito inferiore a 20mila euro, proprietari di una casa che vale almeno 200mila euro. Questa situazione – ha continuato – si associa spesso a una condizione di fragilità determinata dalla vecchiaia e/o dalla presenza di persone con disabilità nel nucleo familiare. L’insieme di queste circostanze suggerisce che vi sia un importante potenziale di sviluppo per strumenti che permettano di rendere liquida una parte della ricchezza accumulata nella casa di abitazione, conservando il diritto ad abitarci fino al termine della vita».

«Tra gli strumenti più conosciuti vi è la vendita della nuda proprietà con riserva di usufrutto, secondo cui l’acquirente ha la possibilità di comprare un immobile a un prezzo vantaggioso, ma il venditore può continuare a goderne per tutta la sua vita o per il tempo stabilito, come se ne fosse ancora proprietario. Suscita grande interesse anche il contratto di mantenimento, con cui è possibile cedere la proprietà della casa, di norma riservandosi l’usufrutto vitalizio, a una persona che in corrispettivo della cessione s’impegna ad assistere la persona che cede l’immobile per tutta la durata della sua vita, provvedendo a tutte le sue necessità» hanno sottolineato i notai Maristella Portelli e Alfredo Tamburino, chiamati a illustrare gli istituti giuridici e a mediare il partecipato dibattito con la platea e con i rappresentanti dei Consumatori (erano presenti: Giuseppe Camarda di Adoc, Elisabetta Freni di Adusbef, Francesca Motta di Cittadinanzattiva, Valeria Virzì dell’Unione Nazionale Consumatori). Un dialogo che ha dato la possibilità di approfondire nei dettagli anche gli altri strumenti giuridici presentati nella Guida: la rendita vitalizia, la donazione modale e il prestito vitalizio ipotecario.

Ecco gli strumenti patrimoniali per la serenità della Terza età

Sabato 15 giugno, ore 10.30, Four Points by Sheraton (Via A. da Messina 45 | Aci Castello)

 

A CATANIA PRESENTAZIONE DELLA GUIDA MULTIMEDIALE

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Immagine Archivio Sud Libertà

Incontro pubblico organizzato dal Notariato insieme alle Associazioni dei Consumatori

 

CATANIA –

 L’Italia è il secondo Paese più vecchio al mondo: la popolazione italiana over 65 rappresenta, secondo i dati Istat del 2018, il22,6% della popolazione totale. Se si vive più a lungo, le istituzioni sono chiamate ad affrontare nuove necessità e sfide legate alla qualità della vita delle persone anziane che devono essere annoverate tra i soggetti particolarmente meritevoli di tutela.

L’incertezza del futuro per la possibile sopravvenienza di malattie, o comunque di limitazioni e impedimenti fisici o psichici connaturati all’età, fa sorgere l’esigenza di individuare modi e strumenti che assicurino una vecchiaia serena e dignitosa.

Ed è proprio ai principali istituti giuridici a disposizione della Terza Età per la gestione dei propri beni che è dedicata la 15a Guidaper il Cittadino, realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato (CNN) e dalle Associazioni dei Consumatori (Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione per la difesa dei consumatori, Unione NazionaleConsumatori).

Dopo la divulgazione del vademecum cartaceo, la Guida è adesso disponibile in versione multimediale, composta da cinque video in cui grafiche e personaggi animati illustrano con semplicità le opportunità della rendita vitalizia, del contratto di mantenimento, della donazione con onere di assistenza, del prestito vitalizio ipotecario, e della vendita della nuda proprietà con riserva di usufrutto.

I video saranno presentati a Catania durante l’incontro pubblico e gratuito che si svolgerà sabato 15 giugno, alle 10.30, al Four Points by Sheraton Catania Hotel (via Antonello da Messina 45, Aci Castello).

Interverranno il Consigliere Nazionale del Notariato Pierluisa Cabiddu, responsabile dei rapporti con i Consumatori e coordinatrice della Guida, e il Presidente del Consiglio Notarile di Catania e Caltagirone Andrea Grasso. Presenteranno la Guida i Notai Maristella Portelli e Alfredo Tamburino, alla presenza dei rappresentanti delle Associazioni dei Consumatori: il Presidente di Adoc Catania Enza Meli,Elisabetta Freni di Adusbef, Rita Ferro di Assoutenti, e per l’Unione Nazionale Consumatori Valeria Virzì e il Coordinatore regionale Mario Intilisano.

 

 

“IN SICILIA OCCORRONO MISURE LEGISLATIVE MIRATE ALLO SVILUPPO DEI TERRITORI”

Il Rapporto del Consiglio Nazionale del Notariato a cui ha collaborato

anche il Distretto di Catania e Caltagirone

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IMMOBILI E IMPRESE, PUBBLICATI I DATI STATISTICI NOTARILI DELL’ANNO 2018

Il Consiglio Nazionale del Notariato (CNN) ha pubblicato il nuovo “Rapporto Dati Statistici Notarili” relativo alle compravendite di beni mobili e immobili, mutui, donazioni, imprese e società nell’anno 2018, che confronta l’andamento del secondo e primo semestre. La rilevazione sull’attività notarile è stata condotta in modalità informatica tramite Notartel S.p.A., Società Informatica del Notariato, che ha elaborato i dati del 99% dei notai in esercizio.

«Anche quest’anno le statistiche elaborate tracciano una panoramica dettagliata del mercato immobiliare italiano e del suo andamento. Il Consiglio distrettuale di Catania e Caltagirone – ha affermato il presidente Andrea Grasso – ha collaborato con costanza alla raccolta dei dati, monitorando un territorio, come quello catanese, che incide in modo sostanziale sui numeri regionali. È interessante – ha continuato – anche il quadro che emerge dallo studio sulla costituzione delle imprese familiari e di nuove società. La Sicilia è certamente tra le regioni più vivaci del Sud ma l’inferiorità numerica delle percentuali, rispetto alle realtà settentrionali della penisola, suggerisce la necessità di misure legislative mirate allo sviluppo dei nostri territori».

 Nel 2° semestre 2018 le vendite dei fabbricati segnano +4,24% rispetto alla prima metà dell’anno

  • Aumenta il prezzo medio dei fabbricati nella seconda parte dell’anno, ma resta comunque in calo rispetto al 2017 (126.000 nel 2017, 118.330 nel 1° semestre 2018, 121.820 nel 2° semestre 2018)
  • Ripresa delle compravendite da impresa nel 2° semestre 2018: +18,64% prima casa, + 16,33% seconda casa
  • Mutui erogati nel 2018 per 65 mld di euro (+2,5% sul 2017)
  • Donazioni mobiliari al nord – donazioni immobiliari al sud
  • Impresa: si costituiscono nel 1° semestre, si sciolgono nel 2°

RIFORMA DEL DIRITTO FALLIMENTARE: «DIAGNOSI PRECOCE: LA CURA PER LA CRISI D’IMPRESA»

 

I “meccanismi d’allerta” previsti dal nuovo decreto: notai catanesi a confronto

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CATANIA –

La crisi d’impresa è tra i principali temi giuridici del momento, fulcro di una riforma normativa che vuole dare una risposta concreta alla domanda che si pongono tutte le aziende di fronte al rischio di fallimento: come guarire dal malessere economico?

Il nuovo Codice – emanato con decreto legislativo del 12 gennaio 2019 n. 14 – prescrive le cure della “prevenzione” e della “diagnosi precoce”, cioè il rafforzamento dei sistemi di controllo e di allerta per intervenire tempestivamente prima che la situazione economica imprenditoriale si deteriori.

Il Notariato è tra le categorie professionali chiamate a esercitare tale funzione di monitoraggio, motivo per cui il Consiglio Distrettuale di Catania e Caltagirone ha approfondito l’argomento con i suoi iscritti e con altri professionisti interessati, in occasione del convegno di studio che si è svolto oggi (11 maggio) al Mercure Catania Excelsior.

«Il concetto di tutela e responsabilità dell’azienda che il decreto intende consolidare collima perfettamente con la nostra attività professionale – ha affermato il presidente del Consiglio Notarile Andrea Grasso – i primi provvedimenti in vigore ci hanno già coinvolti nel sistema, adesso ci prepariamo alle prossime scadenze, come per esempio la necessità di adeguare gli statuti delle società alle nuove norme».

Ha introdotto e moderato i lavori il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Catania e ordinario di Diritto commerciale Roberto Pennisi, che ha tracciato l’evoluzione culturale che caratterizza la riforma rispetto alla precedente legge fallimentare del 1942: «Dal punto di vista sociale ogni caso di crisi aziendale è solitamente stigmatizzato, come fosse vergogna dell’imprenditore incapace – ha detto – tuttavia ogni impresa ricorre fisiologicamente al debito, anche quando gode di salute economica. La nuova filosofia è quella di tutelare l’intero tessuto imprenditoriale già dalla comparsa delle prime sofferenze».

 

 

Il concetto di protezione si allarga anche ai creditori che vengono coinvolti, per i quali il decreto predilige una procedura di risanamento e di composizione della crisi – cioè acquisire una percentuale delle somme dovute – piuttosto che una procedura fallimentare come quella già conosciuta che assorbe, con le sue spese, le poche risorse rimaste all’azienda. Tale scenario è stato approfondito dal punto di vista tecnico dai due docenti universitari Pierpaolo Sanfilippo(ordinario di Diritto fallimentare presso l’Ateneo catanese) e Fabrizio Guerrera (ordinario di Diritto Commerciale all’Università di Messina).

Del caso specifico delle nuove forme di tutela per coloro che acquistano immobili da costruire si è occupato il componente del Consiglio Nazionale del Notariato Enrico Sironi, il quale ha specificato che «dal 16 marzo di quest’anno è obbligatorio l’atto notarile per il preliminare di vendita fra acquirente e costruttore».

È intervenuto inoltre il presidente dell’Ordine etneo dei Commercialisti Giorgio Sangiorgio, sottolineando il ruolo sempre più determinante del professionista nella prevenzione della crisi: «La riforma delle procedure concorsuali punta sui meccanismi di allerta per attenuare o neutralizzare il ritardo con cui le imprese segnalano la crisi, tuttavia le soglie impostate per l’obbligo di segnalazione dell’insolvenza non appaiono coincidenti con la realtà del tessuto imprenditoriale italiano».

Al convegno è intervenuto inoltre il responsabile dell’Area Sicilia del Credito Valtellinese Santo Sciuto, evidenziando il ruolo fondamentale degli istituti bancari nell’ambito dell’insolvenza aziendale.

 

Rappresentanti del Notariato -a Catania e Palermo- per promuovere lo studio delle problematiche di categoria

NOTARIATO, DUE CATANESI ELETTI AL CONSIGLIO E ALLA CASSA NAZIONALI

 

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Immagine d’Archivio Sud Libertà

CATANIA –

 Diego Barone al Consiglio Nazionale del Notariato e Raffaele Fatuzzo alla Cassa nazionale: sono due i notai catanesi eletti negli organi italiani della categoria professionale. Rappresenteranno i colleghi della Sicilia insieme al palermitano Mario Marino.

Due nomine che dimostrano e confermano l’impegno in prima linea, all’interno della vita e della politica professionale dei notai d’Italia, da parte degli iscritti al Consiglio distrettuale di Catania e Caltagirone presieduto da Giuseppe Balestrazzi. Una costante partecipazione dei professionisti etnei che si rinnova nella continuità con gli incarichi assunti nei precedenti mandati dai colleghi Giovanni Vigneri (per il Consiglio nazionale) e Francesco Attaguile (vicepresidente della Cassa).

Come previsto dalla legge, il Consiglio Nazionale del Notariato (CNN) – all’interno del quale opererà il catanese Diego Barone – cura i rapporti della categoria con lo Stato, promuove lo studio delle problematiche notarili del momento e delle novità legislative, organizza tramite la sua Fondazione l’aggiornamento professionale per i professionisti in esercizio. La Cassa nazionale invece – di cui sarà consigliere l’etneo Raffaele Fatuzzo – si occupa delle attività previdenziali e assistenziali a favore dei notai e loro familiari.

Raffaele Fatuzzo 

 

Diego Barone