Disco verde alla Manovra 2024 ma le opposizioni incalzano, “è un vero macigno di tagli e tasse da far invidia ai peggiori governi tecnici”

 

 

Disco verde alla manovra 2024, in seconda lettura e senza modifiche rispetto al testo approvato in Senato, con 200 voti favorevoli, 112 contrari e 3 astenuti. Tra le misure la nuova Irpef, il cuneo fiscale, il Ponte sullo Stretto, le pensioni e aiuti per i mutui degli under 36.

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Roma,
Ha affermato a riguardo  Giorgia Meloni : ”    Ringrazio “i parlamentari di maggioranza di Senato e Camera per il sostegno e la compattezza dimostrati. Un segnale positivo per una Manovra importante, che mette al centro le famiglie, il lavoro e le imprese. In linea con i principi che guidano la nostra azione e con il programma che gli italiani hanno votato. Questa volta la Manovra viene approvata senza il voto di fiducia. Ringrazio per questo anche le opposizioni che, pur nel forte contrasto sui temi, hanno contribuito allo svolgimento del dibattito. E ora avanti con determinazione, coraggio e responsabilità“.

Pensieri diversi dalle opposizioni. “Questa è una manovra che fa male al Paese e infligge un colpo letale ai servizi pubblici –  è il pensiero di  Elly Schlein in aula alla Camera nelle dichiarazioni di voto – Mance e mancette in una logica di scambi al ribasso imbarazzante. Hanno dovuto pensarci le opposizioni unite a migliorarla mettendo fondi sul contrasto alla violenza di genere. Voi non lo avete fatto, vi siete tenuti i soldi per le vostre mance e avete preferito finanziare campi da golf che la lotta alla violenza contro le donne”.

Il leader Giuseppe Conte afferma dal canto suo: “La maggioranza di Giorgia Meloni approva una legge di bilancio di tagli e tasse da far invidia ai peggiori governi tecnici –  Una Manovra con cui Meloni, Salvini e Tajani continuano la stagione dei tagli ai danni dei pensionati”. Conte parla di manovra “lacrime e sangue” che “ci sembrerà acqua e zucchero rispetto al macigno che Meloni ha scagliato sul Paese per i prossimi anni, chinando il capo di fronte a Germania e Francia. Con il nuovo patto di stabilità a cui si è piegata in Europa, infatti, l’Italia sarà costretta a tagli da oltre 12 miliardi l’anno che colpiranno i cittadini e i loro diritti. Meloni ha accettato di dire ‘auf wiedersehen’ al futuro dei nostri ragazzi”.

Il ddl Bilancio ha un costo:  circa 24 miliardi di euro dei quali oltre 15 miliardi finanziati in deficit e destinati al taglio del cuneo (quasi 11 mld) e alla riduzione delle aliquote Irpef (poco più di 4 mld). Le due misure insieme portano un vantaggio in busta paga per i contribuenti coinvolti di circa 120 euro al mese, e sono finanziate solo per il 2024.

Per 14 milioni di dipendenti dovrebbero esserci un vantaggio  medio  di circa 100 euro al mese: in manovra il governo conferma il taglio del cuneo, rafforzato con il decreto del primo maggio, di 7 punti per i redditi fino a 25mila e 6 punti per quelli fino a 55mila euro.

Irpef, con taglio aliquote +20 euro mese

Con la manovra parte il primo modulo della riforma fiscale: per il 2024 le aliquote Irpef si riducono da quattro a tre accorpando i primi due scaglioni con un’unica aliquota al 23% per i redditi fino a 28.000 euro; al 35% per i redditi fino a 50.000 euro e al 43% oltre i 50.000. Inoltre si amplia fino a 8.500 euro la soglia di no tax area. Secondo le stime delle associazioni, la riforma garantisce un beneficio massimo di 260 euro annui, pari a circa 20 euro al mese se consideriamo 12 mensilità.

Ponte di Messina sì  ma sui bilanci -in parte- di Calabria e Sicilia

La manovra conferma i fondi per il Ponte sullo Stretto di Messina pari a 11,6 miliardi di euro dal 2024 al 2032, ma alleggerisce a 9,3 miliardi l’onere a carico del bilancio statale. La rimanente parte di 2,3 miliardi verrà reperita dal Fondo di sviluppo e coesione, con una dote da 1,6 mld a carico del Fondo ma a valere sui bilanci di Calabria (300 mln) e Sicilia (1,3 mld).

Vibrate proteste sul provvedimento rave -art.434 bis C.p.- del governo Meloni

Matteo Piantedosi al ministero dell'Interno: chi è ...

Nella foto il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi (Archivi SUD LIBERTA’)

 

Sempre più vibrate le polemiche sul provvedimento governativo della Meloni che ha inserito nel Codice penale il testo secondo cui “l’invasione per raduni pericolosi per l’ordine pubblico o l’incolumità pubblica o la salute pubblica consiste nell’invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati, commessa da un numero di persone superiore a cinquanta, allo scopo di organizzare un raduno, quando dallo stesso può derivare un pericolo per l’ordine pubblico o l’incolumità pubblica o la salute pubblica”.

Afferma il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: ‘‘Credo sia interesse di tutti contrastare i rave illegali. Trovo invece offensivo attribuirci la volontà di intervenire in altri contesti, in cui si esercitano diritti costituzionalmente garantiti a cui la norma chiaramente non fa alcun riferimento. In ogni caso la conversione dei decreti si fa in Parlamento, non sui social’….

L’obiettivo di queste norme è allinearci alla legislazione degli altri Paesi europei, col fine di dissuadere l’organizzazione di tali eventi, che mettono in pericolo soprattutto gli stessi partecipanti”.

 

L’art 434 bis del Codice Penale ora diventerà uno strumento discrezionale delle Autorità di Polizia

Il Pd non ci  sta e il suo segretario nazionale Enrico Letta, afferma: “Il Governo ritiri il primo comma dell’#art434bis di riforma del Codice Penale. È un gravissimo errore. I #rave non c’entrano nulla con una norma simile. È la #libertà dei cittadini che così viene messa in discussione”. Così twitta il segretario del Pd Enrico Letta, chiudendo il suo post con l’hasthag #NoArt434bis. “Le precisazioni del Viminale sulla questione rave party non cambiano la questione giuridica che abbiamo posto – scrive ancora Letta – Anzi, la precipitosa e inusuale precisazione conferma che hanno fatto un pasticcio. Che si risolve solo col ritiro della norma. NoArt434bis”.

E’ uno Stato di Polizia, afferma Giuseppe Conte: “Nel decreto-legge adottato ieri dal Governo compare una nuova fattispecie di reato. Premetto che io stesso, nel mio post di ieri avevo aperto ad ‘azioni mirate a maggiore prevenzione e contrasto dell’illegalità’ per contrastare raduni che creano, oggettivamente, problemi di ordine pubblico e sicurezza, anche a garanzia dell’incolumità degli stessi partecipanti. Ma il modo con cui si è intervenuti è raccapricciante”

 “Viene punito, sino a 6 anni, chi promuove, ma anche chi partecipa a un raduno che comporti invasione di edifici o terreni e coinvolga un numero superiore a 50 persone e dal quale può derivare un pericolo per l’incolumità pubblica o la salute pubblica”.

 

 

In Svizzera le coppie gay potranno unirsi “in matrimonio”

 

In Italia 100 mila figli di coppie gay, la nostra battaglia è appena  iniziata” - La Stampa

In Svizzera vincono i sì al referendum sui “matrimoni gay”. Dopo una lunga battaglia, in Svizzera le coppie gay potranno unirsi in matrimonio. E’ stata infatti approvata l’iniziativa il Matrimonio per tutti con il 64,10% dei “sì” contro il 35,9% di “no”. La partecipazione si è attestata al 51,92%, con un’affluenza elevata in particolare nelle città.

Il risultato delle urne è stato – come era previsto – piuttosto netto, e il testo è stato approvato in tutti i cantoni, anche quelli storicamente conservatori. A Glarona è stato ad esempio accolto con il 61,12% dei voti, e a Nidvaldo il “sì” ha raggiunto il 61,57%.

In Ticino i favorevoli sono risultati il 52,92%, con una partecipazione del 47,95%, nei Grigioni il 62,75%, con una partecipazione del 47,72%. Il Matrimonio per tutti ha avuto particolarmente successo a Basilea Città con un’approvazione del 73,96%. Il cantone più “timido” è risultato invece Appenzello Interno, con “solo” il 50,82% di “sì”.

Con l’approvazione del testo, le coppie omosessuali che hanno optato per l’unione domestica registrata potranno convertirla in matrimonio. Sarà possibile l’adozione di figli e le lesbiche potranno accedere alla banca dello sperma. Donazioni anonime di sperma e ovuli, cosi come le cosiddette madri surrogate, rimarranno vietate. La nuova norma permetterà anche la naturalizzazione facilitata.

Il comitato dei favorevoli al Matrimonio per tutti ha definito il risultato odierno alle urne “un’importante pietra miliare della storia dei diritti in Svizzera”.

Per il benessere dei bambini è un “giorno nero”, ha sostenuto la consigliera nazionale Monika Rüegger (UDC/OW), del comitato di oppositori. A suo dire, i bimbi ora non hanno più diritto a crescere con un padre e una madre.

Un’importante pietra militare della storia dei diritti in Svizzera” ha detto Maria von Känel, copresidente del comitato per il “sì” al Matrimonio per tutti. .

AGENZIA DELLE ENTRATE: “PRONTI MILIONI DI CARTELLE ESATTORIALI”- IL GOVERNO RINVIERA’ CON DECRETO A DICEMBRE

Riscossione e decreto rilancio, le faq dell'Agenzia delle Entrate ...

L’Agenzia delle entrate non fa dormire gli italiani con i suoi annunci roboanti “Pronti milioni di cartelle esattoriali”, annunci dilatati dai governanti.  Un vero boomerang per il governo sotto pressione con il  fronte fisco, nell’ambito del prossimo decreto che opererà con le risorse stanziate grazie all’ultimo scostamento di bilancio (25 miliardi).

Si apprende che una  delle prossime misure  sarà l’estensione dello stop alla riscossione coattiva dei tributi fino alla fine dell’anno. Proprio oggi l’opposizione era tornata a insistere sul tema delle cartelle esattoriali.

La spinta a dilatare il problema del pagamento delle cartelle esattoriali proviene da Salvini. Naturalmente i consensi sono molto ampi perchè la questione tasse  rappresenta un tasto delicatissimo per tutti gli italiani figuriamoci in questo momento che conviviamo con il Covid -19      Pagare ulteriormente tasse significherebbe far affondare non solo le imprese, già al limite della sopravvivenza, ma anche e soprattutto le famiglie che non arrivano neppure a metà mese.      Un condono fiscale anche con la contrarietà del governo?            La proposta parte sommessamente dalle opposizioni e nel  corso di un incontro pubblico a Prato il leader della Lega Matteo Salvini ha affermato: “Questi matti -il governo- a settembre pensano di inviare 12 milioni di cartelle esattoriali di Equitalia a casa degli italiani. Noi faremo di tutto per bloccarle, perché sarebbero un massacro per l’economia”.

Si apprende infine che sarà estesa fino al 31 dicembre 2020 anche la moratoria mutui per le famiglie. Sul fronte lavoro, sono due le misure di decontribuzione che il governo è pronto a mettere in campo: in primo luogo, è prevista una decontribuzione fino a fine anno per il datore che riprende il lavoratore messo in cassa integrazione. Il secondo strumento di decontribuzione riguarderà invece i neo-assunti.