Palermo,
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Palermo,
foto Comunicato Reg.Sicilia
Palermo,
Via libera dalla Regione Siciliana al progetto “Melita Transgas Pipeline” tra la Sicilia e Malta. Il governatore Renato Schifani ha firmato il decreto di intesa all’autorizzazione unica di competenza del ministero della Transizione ecologica (Mite) alla Interconnect Malta Ltd per la costruzione del gasdotto sottomarino.
La Regione Siciliana, attraverso la Struttura contro il dissesto idrogeologico,comunica di aver finanziato con 2 milioni e 300 mila euro le opere di consolidamento di una porzione del centro abitato di Castelbuono, sulle Madonie, nel Palermitano. Si tratta di una delle arterie stradali del paese madonita, la via Tenente Ernesto Forte, interrotta per circa 40 metri dal 2015 a causa di un movimento del suolo che spezzò in più punti un muro di contenimento e fece sprofondare di circa un metro il piano stradale. La porzione chiusa al traffico ha obbligato a un percorso alternativo e crea disagi soprattutto ai residenti del quartiere Passetto.
Il presidente della Regione ha spiegato che è necessario intervenire anche perché ai bordi del muraglione divelto dal movimento franoso si trova, tra l’altro, una condotta dell’acquedotto di Pollina che pompa acqua ad altissima pressione e ulteriori cedimenti potrebbero danneggiarla e causare ingenti danni.
La nuova struttura di contenimento, che avrà un’altezza di quattro metri e mezzo, sarà fortificata con pali a doppia fila di 22 metri mentre un sistema di drenaggio convoglierà le acque piovane in un pozzetto di scarico. In ultimo, verrà ricostruito il marciapiede e l’intera pavimentazione.
«Una bella notizia: l’assessorato regionale ai Beni culturali ha pubblicato un avviso per interventi di restauro e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale. In totale ci sono 76 milioni di euro di fondi del Pnrr che serviranno per recuperare la bellezza di centinaia di edifici storici e rilanciare economicamente i nostri territori» dichiara il presidente della Regione, Nello Musumeci.
I fondi dovranno essere destinati, tra gli altri, a interventi su edifici destinati ad abitazione rurale o ad attività legate all’attività agricola del territorio circostante includendo anche manufatti tipici della tradizione popolare e religiosa delle comunità rurali. I progetti non potranno riguardare beni che si trovano nei centri abitati e potranno prevedere anche la realizzazione e l’allestimento di spazi da destinare a piccoli servizi culturali, sociali, ambientali turistici (escluso l’uso ricettivo), per l’educazione ambientale e la conoscenza del territorio, o connessi al profilo multifunzionale delle aziende agricole.
«Si tratta di un intervento di grande significato – sottolinea l’assessore regionale dei beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – che vuole recuperare la bellezza del nostro paesaggio rurale, con i suoi edifici storici, testimonianze del passato agricolo della Sicilia. Questo vuol dire rivitalizzare le nostre campagne e dare la possibilità ai proprietari di recuperare edifici rurali, case coloniche, masserie, stalle, mulini, frantoi e altri beni, che nel tempo hanno subito un progressivo processo di abbandono e degrado. Un investimento importante, reso possibile grazie alla sinergia fra il Governo Musumeci e il Ministero della Cultura, che crea le condizioni per realizzare azioni di rilancio economico dei territori, a partire dalle nostre aree rurali».
Per ciascun intervento è previsto un tetto massimo di 150 mila euro. La procedura di selezione è “a sportello” fino ad esaurimento delle risorse, con una previsione di finanziare almeno 511 interventi. Nei prossimi giorni l’avviso sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana. Le domande dovranno essere presentate a partire dal 20 aprile 2022 e non oltre il 20 maggio 2022. I beneficiari saranno tenuti ad avviare i lavori entro il 30 giugno 2023.
Il Presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci sugli incendi che stanno devastando la Sicilia spiega: “Calamità in parte dovute a fatti naturali, 45 gradi a luglio non si registravano da tantissimo tempo, e dall’altro ad una pattuglia di delinquenti che si divertono a lanciare segnali attraverso l’attività del piromane“.
“Per quanto riguarda le nostre forze – prosegue Musumeci- abbiamo messo a disposizione tutte le nostre forze con la protezione civile regionale. Abbiamo comprato cento mezzi per le associazioni del volontariato per il periodo estivo e potenziato il corpo delle guardie forestali”. . Bisognerebbe intercettare i focolai di incendio già all’inizio prima che possa espandersi“.
“Questi incendi sono stati una brutta batosta per alcuni operatori economici come qui al lido delle capannine distrutto dalle fiamme. Vedremo cosa ci consente la legge di fare. Sono in contatto con la protezione civile nazionale. …..
Palermo
I Finanziamenti arrivano in tempi di pandemia, soldi a medici “come straordinario” per le vaccinazioni, in aggiunta agli stipendi, e soldi a fiumi per l’acquisto di apparecchiature e materiale vario. Arriva una segnalazione/denuncia. Pannoloni per gli invalidi e le cosiddette traverse salvamaterasso sono di scarsa qualità e poco assorbenti, all’Asp di Palermo.
È questo, quantomeno, quello che risulta da una serie di proteste pervenute da pazienti e associazioni a tutela di questi al M5S all’Ars, che ha immediatamente depositato un’ interrogazione per fare luce sulla vicenda e chiedere interventi immediati all’assessore alla Sanità.
“Ci arrivano – affermano coralmente i deputati Salvatore Siragusa, Giorgio Pasqua, Francesco Cappello e Antonio De Luca, componenti 5 stelle della commissione Sanità di palazzo dei Normanni –numerose lamentele sui presìdi forniti ai disabili, sia per la scarsa qualità del materiale adoperato, sia per la scarsa capacità di assorbenza dei liquidi da parte di questi. È doveroso che si vada a fondo per fare luce sulla vicenda.
Per questo chiediamo che il presidente della Regione, in qualità anche di assessore alla sanità ad interim, si accerti della situazione e prenda immediati provvedimenti per eliminare, o quantomeno limitare, i disagi lamentati dai disabili e dalle loro famiglie”.
In attesa delle restrizioni generali per lunedì prossimo, sono state individuate altre cinque zone rosse in Sicilia e scuole chiuse in 24 Comuni da lunedì 15 a sabato 20 marzo. Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha appena firmato un’ordinanza per i Comuni di Altavilla Milicia e San Mauro Castelverde, nel palermitano; Montedoro, in provincia di Caltanissetta; Portopaolo di Capo Passero, nel siracusano; Raffadali in provincia Agrigento. Le restrizioni scatteranno da venerdì 12 marzo per 15 giorni. Poi i nuovi divieti sul modello del periodo di Natale. In fermento i titolari dei bar e ristoranti.
Palermo –
Cambio di marcia della giunta regionale presieduta dal suo Presidente Musumeci. Le osservazioni critiche della Corte dei conti, la pioggia delle lamentele sulla gestione economica dell’apparato regionale costringono il governatore ad un cambio di passo. Mantenimento del divieto di assunzione, riduzione delle spese di amministrazione e gestione del 5%, chiusura delle liquidazioni entro il 30 giugno con trasferimento degli eventuali contenziosi a una struttura-veicolo, trasformazione in Agenzia della Seus Spa e del Parco scientifico e tecnologico, conferimento della Resais a Sas per creare sinergie amministrative e organizzative con un amministratore unico.
Il taglio della spesa proposto dall’assessore all’Economia Gaetano Armao era del 3 per cento ma la giunta ha deciso di aumentarlo di 2 punti, portandolo al 5%. La chiusura delle liquidazioni nel prospetto dell’assessore era al 31 dicembre ma nella delibera è stata anticipata di sei mesi. Tempi un po’ più lunghi del previsto invece per la dismissione delle partecipazioni azionarie che la Regione detiene in due società, e in particolare il Distretto tecnologico trasporti navali commerciali e da diporto e il Consorzio di ricerca per l’innovazione tecnologica/Sicilia e agrobiopesca.
Sono congelate le trattative nella Regione siciliana per il personale personale con qualifica dirigenziale della Regione Siciliana e degli Enti di cui all’art. 1 della L.R. 10/2001 per il triennio 2016-2018..
I sindacati regionali escono dal loro torpore e “nel proclamare lo sciopero generale dei dirigenti della regione ,in atto confermano lo stato di agitazione della categoria hanno chiesto l’attivazione delle procedure di raffreddamento e di conciliazione e pertanto di essere convocate secondo i tempi previsti dalla L. 146/90 per l’espletamento del tentativo di conciliazione del conflitto “..
La richiesta sindacale non è stata riscontrata da parte delle autorità regionali e le organizzazioni hanno recentemente richiesto al Prefetto di Palermo l’attivazione delle procedure di raffreddamento e di conciliazione nei confronti dell’Amministrazione regionale in persona del suo Presidente, legale rappresentante, dell’Assessore dell’Autonomie Locali e della Funzione Pubblica e del Presidente dell’ARAN Sicilia al fine di addivenire ad una soluzione positiva della vertenza, il rinnovo del CCRL.
Spiegano i sindacalisti -Pantano-Amato (Sadirs), Patricolo,Balletta (Dirsi), Masi, Minio, Matranga (Codir), Lo Verso, Scancarello (Fna-Ugl), Bustinto, Lo Curto (Siad) – nota congiunta da essi firmata: ” sono decorsi i termini temporali previsti dalla L. 146/90 entro cui le suddette procedure di raffreddamento e di conciliazione vanno iniziate e svolte senza che sia pervenuto alcun riscontro alla nostra richiesta del 28 gennaio scorso. Ed aggiungono: “
“Considerata la determinazione dell’assemblea sindacale dei dirigenti della Regione Siciliana e degli Enti di cui all’art. 1 della L.R. 10/2000, svolta in maniera molto partecipativa in data 08/ febbraio/ scorso in Palermo, in base alla quale l’assemblea medesima si dichiara per la immediata proclamazione dello sciopero generale, ritenendo, in virtù delle esperienze precedenti dal 14 settembre 2018 in poi, strumentale e troppo in avanti nel tempo la convocazione dell’ARAN SICILIA ai fini di una reale volontà di addivenire in tempi celeri al rinnovo del CCRL per il triennio 2016-2018, peraltro già scaduto… ..”
Proclamazione dunque dello Sciopero dei dirigenti della Regione Siciliana per mercoledì 20 marzo prossimo
Lo sciopero ha lo scopo anche di rinnovare il contratto fermo al 31 dicembre del 2005. Le città dove si svolgeranno le manifestazioni sono Catania e Palermo
“Mamma, la casa è rovinata, sta per crollare, vi sono crepe…la nostra casa, dove andiamo adesso ?” Forse sono queste le parole più toccanti che vibrano nel nostro cuore e che ripetutamente ascoltiamo dai v ideo registrati. Sappiamo che in atto, al momento preciso in cui scriviamo, vi sono 28 feriti, di cui uno grave, per diverse fratture riportate, e circa 600 sfollati che tra breve, riferiscono gli addetti ai lavori della Protezione civile e dei Vigili del Fuoco potrebbero arrivare a 900.
Due feriti sono stati soccorsi dal 118. Si tratta di un 80enne estratto dalla macerie, sempre a Fleri(Frazione di Zafferana), e di una persona a Pisano. Sono entrambi in ospedale con codice verde. Altre antiche costruzioni sono crollate sempre a Fleri, (qui è crollata anche l’antica Chiesa e la Soprintendenza etnea dovrà inviare i propri tecnici a verificarne l’eventuale staticità e transennatura) , Santa Venerina e Zafferana. Si convive con le scosse tant’è che anche stanotte sono state registrate diverse scosse ma tutte di bassa intensità a Catania, dopo la famosa scossa delle ore 3.19 di martedì mentre per oltre 600 persone nel catanese si è trattato della prima notte passata da sfollati. Altre centinaia di persone hanno preferito dormire in auto, nei pressi della propria abitazione dove si hanno i ricordi di una vita per paura di altre scosse. La notte è stata relativamente tranquilla. Continua, intanto, l’eruzione dell’Etna con la presenza di attività stromboliana dai crateri sommitali.
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La direzione dell’Osservatorio vulcanologico etneo spiega che è in corso una inusuale e «forte attività stromboliana» dalla bocca nuova e dalla parte orientale del nuovo cratere di Sud-est. «……..– le reti di videosorveglianza mostrano l’apertura di una nuova fessura eruttiva localizzata a est dell’area craterica sommitale, a un’altitudine presunta di circa tremila metri sul mare, che genera attività stromboliana».
«Contestualmente – prosegue il comunicato – la fessura eruttiva apertasi in precedenza sul fianco meridionale del nuovo cratere di Sud-est continua la sua intensa attività stromboliana, generando anche una colata lavica che si propaga lungo la parete occidentale della Valle del bove. I fenomeni eruttivi sono accompagnati da un incremento significativo del tremore vulcanico». Una nuvola di cenere, nel frattempo, si allunga in cielo: la pioggia di polvere vulcanica è già cominciata a Piano Provenzana e d è già arrivata (come preventivato n.d.r.) ai Comuni dell’area ionica. Non ci sono, allo stato attuale, notizie sull’operatività dell’aeroporto Fontanarossa.
Presenti alla riunione oltre ai sindaci anche gli assessori alla Sanità Ruggero Razza, alle Infrastrutture Marco Falcone, il capo della Protezione civile regionale Calogero Foti e il dirigente generale del Dipartimento tecnico regionale Salvatore Lizzio. “Siamo abituati – ha proseguito Musumeci – a convivere con le scosse e anche con i danni agli edifici. Il governatore vuol esaminare pure la circostanza di attivare una convenzione con la FederAlberghi per l’ospitalità immediata degli sfollati. Stiamo cercando di capire come si evolverà l’attività effusiva e sismica, oltre a interrogarci se i Comuni hanno il Piano di protezione civile. Insomma, se tutto è predisposto perché si possa affrontare e gestire al meglio una condizione di emergenza. Gli sfollati? Speriamo possano tornare presto nelle loro case perché non si può vivere in un Palasport o in un albergo se non per alcuni giorni. Noi dobbiamo invece vigilare sulle infrastrutture, su quelle particolarmente sensibili come gli ospedali e le scuole. Sono questi i veri temi che devono fare riflettere tutti”.