PRONTA LA MISSIONE PRISMA: OSSERVERA’ LA TERRA CON LA BANDA IPERSPETTRALE

 

E’ pronta a partire la missione Prisma dell’Asi che osserverà la Terra coma mai prima d’ora utilizzando la banda iperspettrale. L’Agenzia Spaziale Italiana ha confermato che la missione Prisma che osserverà il pianeta con la “banda iperspettrale” è pronta..Il decollo del satellite programmato  le ore 2.50 di mattina del 15 marzo. Prisma prenderà il volo dalla base spaziale europea di Kourou nella Guiana Francese con il lanciatore Vega.Si apprende che questa – informa l’Agenzia spaziale -sarà la 14esima missione per il vettore europeo progettato e sviluppato in Italia, a Colleferro, da Avio.

Il decollo a è stato rinviato  a causa “della riprogrammazione di tutte le attività di lancio previste dal centro spaziale situato in Sudamerica” spiega l’Asi.

L’Agenzia inoltre informa che  è già ” avvenuto il primo contatto tra il satellite ed il lanciatore che lo porterà in orbita: Prisma è stato infatti posizionato e bloccato sul Payload Adapter del quarto stadio del lanciatore Vega. Nei prossimi giorni il satellite verrà chiuso nell’involucro, chiamato fairing, che avrà il compito di proteggerlo nei primi minuti di volo.

Prisma, infatti, è di proprietà dell’Agenzia Spaziale Italiana rappresenta un’eccellenza derivata dalle capacità scientifica e industriale del nostro Paese di fare squadra. Il satellite è stato infatti realizzato da un Raggruppamento Temporaneo di Imprese, guidato da OHB Italia, responsabile della missione e della gestione dei tre principali segmenti -terra, volo e lancio- e Leonardo, che ha realizzato la strumentazione elettro-ottica e iperspettrale, oltre a diversi equipaggiamenti di bordo, come i sensori d’assetto e il pannello solare.

Il lancio che avverrà con il vettore Vega prodotto da Avio, lanciatore dell’Esa ma di concezione e costruzione a prevalenza italiana. Il centro di controllo della missione, inoltre, è stato realizzato da Telespazio, joint venture tra Leonardo (67%) e Thales (33%), mentre l’acquisizione e l’elaborazione dei dati avverrà dal Centro Spaziale di Matera. Il satellite una volta operativo darà “un contributo fondamentale al monitoraggio dell’inquinamento e dei cambiamenti ambientali” e “supporterà la gestione delle risorse naturali e delle emergenze”

Comunicazione Ag.