In manette a Ragusa i braccianti agricoli che abusarono di una ragazzina di 13 anni

Risultati immagini per immagine di abusi sessuali

Una storia incredibile , di povertà, che spinge una madre snaturata  a condurre alla prostituzione la propria  figlia 13enne 

Le indagini conclusive della Procura distrettuale di Catania, mettono in luce che la piccola aveva avuto rapporti sessuali con braccianti agricoli dopo aver lavorato in campagne di Acate, in provincia di Ragusa, dove vi sono migliaia di metri quadri destinati alle coltivazioni in serra.

I fatti criminosi sono ricondotti proprio dentro le serre dove  la ragazzina consumava rapporti sessuali con braccianti agricoli nord africani, rumeni e italiani.  I “clienti” fermati sono stati identificati attraverso intercettazioni telefoniche.

Gli illeciti si sono verificati dunque in un ambiente degradato: la madre che spesso non aveva dove dormire ha offerto la figlia in cambio di un tetto, ma anche di soldi, vino, birra, sigarette o di una doccia. La bambina era così abituata ad avere rapporti sessuali con adulti che da poco tempo, hanno scoperto gli uomini della squadra mobile di Ragusa, si era anche “fidanzata” con un marocchino di 30 anni. Un 61enne pretendeva persino l’esclusiva della ragazzina in cambio dell’uso di una sua casa a mare.

La Procura distrettuale di Catania ha subito  disposto il fermo della madre e di quattro clienti, due italiani e due marocchini.

Gli arresti sono stati convalidati dal Gip, che ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per quattro di loro e l’obbligo di firma nel comune di residenza per il novantenne.

 

Intercettato un veliero carico di droga per un valore di oltre cento milioni di euro

Risultati immagini per IMMAGINE DELLA BARCA DI POZZALLO SCOPERTA DALLA FINANZA CON DROGA

La collaborazione tra gli esperti antidroga di Spagna, Francia, Italia e Grecia ha permesso di individuare la rotta attraverso la quale l’hashish viaggiava dal Marocco verso Oriente   

La droga è stata scoperta dentro 407 sacchi di iuta contenenti otto diverse qualità di hashish che avrebbe fruttato, al dettaglio circa 100 milioni di euro

Ben  nascosta nella stiva di una imbarcazione a vela di oltre 19 metri – Leucothea – intercettata in acque internazionali. Un’operazione  coordinata dalla Procura di Ragusa e condotta in collaborazione tra la Guardia di Finanza, le autorità spagnole, la direzione centrale italiana per i servizi antidroga. Arrestati i due componenti dell’equipaggio, cittadini bulgari, di 42 e 40 anni.
L’abbordaggio è avvenuto nella notte tra lunedì e martedì, a circa 70 miglia a sud-ovest delle coste siciliane da parte del pattugliatore Monte Sperone del gruppo aeronavale di Messina.

L’imbarcazione a vela è stata rimorchiata fino al porto di Pozzallo. 

SUD LIBERTA’, Quotidiano : pubblichiamo l’indagine e documenti della Procura di Ragusa

 

L’ ordinanza di custodia cautelare questa notte ha interessato dodici soggetti dopo  una lunga indagine a Ragusa sul traffico della droga. L’operazione ha consentito di scoprire minorenni spacciatori e addirittura scambio di sesso dietro consegna di droga nell’indagine coordinata dalle Procure della Repubblica di Ragusa (Dott. Marco Rota e Dott.ssa Giulia Bisello) e dei Minori di Catania (Dott.ssa Barbagallo).

Si apprende che , come già pubblicato, 35 uomini della Squadra Mobile (ufficio investigativo della Polizia di Stato), con l’ausilio della Squadra Volanti, hanno dato esecuzione ai provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria. Dieci i maggiorenni colpiti dal provvedimento di  misure cautelari e due i minori. I poliziotti hanno condotto presso gli uffici della Questura di Ragusa tutti gli indagati. La Polizia Scientifica comunica di aver documentato tutte le fasi delle catture sottoponendo a fotosegnalamento i destinatari del provvedimento. Al termine degli adempimenti di legge, tutti sono stati condotti in carcere o in regime di arresti domiciliari, ad eccezione di due stranieri ai quali è stato notificato il divieto di dimora nel comune di Ragusa

La Procura di Ragusa frena lo spaccio di droga e le “prestazioni sessuali” richieste in pagamento

 

Numerose ordinanze di custodia cautelare sono state notificate dalla Procura di Ragusa a conclusione di procedimenti ed indagini  sullo spaccio  di stupefacenti.

Si apprende che la  squadra Mobile di Ragusa è oggi  impegnata nella ricerca di due minorenni, destinatari di una misura cautelare restrittiva.

La Procura ha dato pure disposizione alla Polizia di perquisire le abitazioni degli indagati alla ricerca di droga. L’operazione ha sgominato una banda che utilizzava anche  pusher minorenni.

E’ emerso anche un particolare inquietante. Alcuni spacciatori si facevano ‘pagare’ con prestazioni sessuali da ‘clienti’ che non avevano soldi per pagare la ‘dose’ di droga.