Cordoglio del Presidente Mattarella per la morte del Maresciallo Francesco Pastore e del Carabiniere Francesco Ferraro

Il Presidente Mattarella

C o m u n i c a t o

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Teo Luzi, il seguente messaggio:

«Ho appreso con profonda tristezza la notizia del grave incidente stradale verificatosi in provincia di Salerno in cui, durante lo svolgimento di attività di servizio, hanno perso la vita il Maresciallo Francesco Pastore e il Carabiniere Francesco Ferraro, ed è rimasto ferito un altro militare dell’Arma, nonché le persone a bordo degli altri veicoli coinvolti.
In questa dolorosa circostanza desidero esprimere a lei, Signor Comandante Generale, e all’Arma dei Carabinieri la mia solidale vicinanza.
La prego di far pervenire ai familiari le espressioni della mia commossa partecipazione al loro cordoglio e al Carabiniere rimasto ferito gli auguri di pronta guarigione».

Messaggio del Presidente Mattarella per il trentesimo anniversario di fondazione dell’Associazione per la Riduzione del Debito Pubblico

 

File:Sergio Mattarella Presidente della Repubblica Italiana.jpg

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Presidente Onorario dell’Associazione per la Riduzione del Debito Pubblico, Luciano Corradini, il seguente messaggio:
«Il trentesimo anniversario di fondazione dell’Associazione per la Riduzione del Debito Pubblico costituisce utile occasione per esprimere apprezzamento per le attività promosse dal Sodalizio in merito alla divulgazione e sensibilizzazione sulle problematiche economiche del nostro Paese, avanzando, mediante analisi di settore, utili proposte per un utilizzo sempre più consapevole e solidale delle risorse a disposizione del soddisfacimento dei bisogni della comunità, raccolte a mezzo del sistema tributario.
Lo sviluppo e la crescita economica sono risultati che, per essere raggiunti, sollecitano l’impegno sinergico di Istituzioni, associazioni e società civile: ogni soggetto è chiamato a contribuire per incrementare il benessere collettivo, come sancito dall’art. 4 della Costituzione.
Con l’auspicio che l’Associazione continuerà a profondere il medesimo impegno nel realizzare ulteriori proficue iniziative, rivolgo il più sentito augurio per il prosieguo della sua attività».

Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie

 

Giornata delle vittime di mafia, Mattarella a Casal di Principe sulle orme di don Diana: la prima volta di un presidente nella roccaforte dei casalesi

Archivi -Sud Libertà

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Nata nella società civile, cresciuta grazie ai valori di cui è portatrice, la “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie” è ricorrenza significativa per la comunità nazionale.

Un giorno che sottolinea l’impegno per liberare le popolazioni e i territori dalle mafie, per vincere l’indifferenza e la rassegnazione che giovano sempre ai gruppi criminali.

Quando difendiamo la dignità di essere cittadini liberi, quando ci ribelliamo alle violenze e alle ingiustizie, quando davanti ai soprusi non ci voltiamo dall’altra parte, contribuiamo alla lotta contro le mafie.

Videomessaggio del Presidente Sergio Mattarella agli ...

La lettura dei nomi delle innocenti vittime delle mafie è atto che ci ricongiunge a quanti hanno pagato con la vita la disumanità mafiosa e segno di vicinanza alle loro famiglie e, al contempo, espressione forte, collettiva, di quel desiderio di giustizia che costituisce l’energia vitale di una democrazia.

Le Istituzioni sono chiamate a fare il loro dovere per contrastare, su ogni piano, le organizzazioni del crimine e l’azione dei cittadini e delle forze sociali è coessenziale per costruire e diffondere la cultura della legalità e della libertà.

Le mafie sono una pesante zavorra per l’Italia, insinuate come sono in ogni attività illegale dei traffici criminali.

La Giornata ci rammenta che la lotta alle mafie è compito e dovere di tutti coloro che amano la Repubblica e intendono renderne migliore il futuro».

 

Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera

Il Presidente Sergio Mattarella in occasione della deposizione di una corona d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto, nella ricorrenza della Giornata dell’Unità Nazionale

Il Presidente Sergio Mattarella in occasione della deposizione di una corona d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto, nella ricorrenza della Giornata dell’Unità Nazionale

Il Presidente Sergio Mattarella con il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in occasione della deposizione di una corona d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto nella ricorrenza della Giornata dell’Unità Nazionale

Il Presidente Sergio Mattarella in occasione della deposizione di una corona d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto, nella ricorrenza della Giornata dell’Unità Nazionale

 

Il Presidente Sergio Mattarella in occasione della deposizione di una corona d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto, nella ricorrenza della Giornata dell’Unità Nazionale

 

Il Presidente Sergio Mattarella in occasione della deposizione di una corona d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto, nella ricorrenza della Giornata dell’Unità Nazionale

Il Presidente Sergio Mattarella in occasione della deposizione di una corona d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto, nella ricorrenza della Giornata dell’Unità Nazionale

 

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Il 17 marzo celebriamo il 163° anniversario di nascita del nostro Paese, al quale le battaglie che vi fecero seguito in tutto l’arco del Risorgimento avrebbero consentito di essere finalmente unito.

La “Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”, riassume i valori di indipendenza, sovranità popolare, libertà, giustizia, pace, coniugati in oltre un secolo e mezzo di percorso impervio e difficile e mirabilmente riassunti nella Costituzione repubblicana.

Generazioni generose furono protagoniste del nostro essere Italia, sino a quelle che, senza esitazioni, seppero scegliere la causa della Liberazione nella Seconda guerra mondiale.  E, oggi, Costituzione, Inno degli Italiani e Tricolore simboleggiano la Repubblica Italiana.   Più vero sarà l’ideale della nostra unità, più ricco di opportunità sarà l’avvenire del popolo italiano.

Le Istituzioni sono chiamate, per prime, a dare esempio di collaborazione e responsabilità, di unione nel servizio al bene comune.

I venti di indipendenza e libertà che attraversarono l’Europa nei secoli scorsi, con le domande di democrazia e giustizia sociale che le hanno accompagnate, hanno trovato nel percorso della integrazione europea la cornice di garanzia. Oggi, siamo di fronte a sfide non dissimili da quelle che vennero affrontate allora. La crescente e terribile situazione di instabilità caratterizzata da aggressioni sempre più sanguinarie, in Ucraina come in Medio Oriente, minacciano di coinvolgere tutta la comunità internazionale. Queste guerre vanno fermate, affinché si ripristini il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale, a garanzia della vita di ogni popolo».

Il Presidente Mattarella esprime solidarietà al Direttore Molinari

 

Biografia di Molinari Maurizio e vita professionale: leggi ...

C o m u n i c a t o

Il Presidente della Repubblica ha chiamato al telefono il Direttore de La Repubblica, Maurizio Molinari, cui questa mattina è stato impedito di svolgere una conferenza in una sede universitaria, esprimendogli solidarietà.
Il Presidente ha aggiunto che quel che vi è da bandire dalle Università è l’intolleranza, perché con l’Università è incompatibile chi pretende di imporre le proprie idee impedendo che possa manifestarle chi la pensa diversamente.

 

Oggi la cerimonia al Quirinale “Donne dell’arte” celebrata nella Giornata Internazionale della Donna

 

Donna, Scale, Retroilluminazione

 

La Giornata Internazionale della Donna verrà celebrata stamane al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
La cerimonia “Donne dell’arte”, condotta da Teresa Saponangelo, sarà aperta dalla proiezione di un video di Rai Storia dal titolo “Lavinia e Artemisia, donne pittrici del ‘600”.
Porteranno la loro testimonianza, Etta Scollo, cantautrice, Francesca Cappelletti, Storica dell’arte e direttrice della Galleria Borghese, Helena Janeczek, scrittrice, Chiara Capobianco, street artist, e Eugenia Maria Roccella, Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità.
Nel corso della cerimonia verranno eseguiti brani musicali.
Al femminile, come di consueto, la Guardia d’Onore del Palazzo del Quirinale.

 

Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione della Giornata Mondiale delle Malattie Rare

 

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Mondiale delle Malattie Rare, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Ogni malattia evoca condizioni di fragilità, a volte di isolamento, particolarmente nel caso delle malattie rare, che presentano difficoltà diagnostiche e di approccio terapeutico, così come rilevante onerosità delle cure e della gestione di pazienti, anche a causa di scarsi investimenti nel settore della ricerca e della sperimentazione farmaceutica.

In Italia sono più di due milioni le persone afflitte da malattie di questa natura.

La Giornata Mondiale delle Malattie Rare richiama l’attenzione su questa condizione di particolare difficoltà.

I continui progressi della medicina personalizzata, delle tecnologie genomiche e biomediche offrono nuove possibilità di trattamento per diverse patologie, aprendo la strada a terapie più mirate ed efficaci e rendendo il futuro di tante persone affette da malattie rare sempre più incoraggiante, a condizione che la comunità sappia farsi carico del diritto alla salute di questi cittadini.

Occorre incrementare gli investimenti nella ricerca e favorire un approccio multidisciplinare al fine di individuare efficaci e rapidi percorsi diagnostici e di cura.

L’approvazione del “Piano nazionale malattie rare 2023-2026”, avvenuta lo scorso maggio, rappresenta un passo in avanti nei confronti di quanti chiedono soluzioni concrete per migliorare la qualità della propria vita, perché nessuna malattia è mai troppo rara da non meritare una cura efficace».

 

Messaggio del Presidente Mattarella in occasione del 25° anniversario dell’ascesa al trono di Sua Maestá Abdullah II, Re di Giordania

 

Il messaggio di fine anno 2021 di Sergio Mattarella | il ...

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Re di Giordania, Sua Maestà Abdullah II, il seguente messaggio:

“In questa giornata così significativa per la Giordania, unita nel celebrare la fausta ricorrenza del venticinquesimo anniversario dellascesa al trono di Vostra Maestà, è con sincero piacere che Le porgo i più fervidi auguri della Repubblica Italiana e le mie personali congratulazioni.

Nel corso di un lungo regno Vostra Maestà ha sempre operato con costante dedizione al servizio del popolo giordano e ha contribuito con determinazione all’intensificazione dei rapporti di proficua collaborazione tra Amman e Roma. Confido che negli anni a venire Giordania e Italia continueranno a collaborare per promuovere la pace e la stabilità dell’area euro-mediterranea.

In spirito di sincera amicizia desidero quindi far pervenire a Vostra Maestà, alla famiglia reale e al popolo giordano i più cordiali rallegramenti per questo significativo anniversario, unitamente a sinceri auguri di ogni benessere e prosperità”.

Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione della Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo

 

discorso

 

Roma,

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«La Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo, voluta all’unanimità nel 2017 dal Parlamento, unisce la comunità nel conservarne la memoria, con l’intento di promuovere, secondo i principi sanciti dall’articolo 11 della Costituzione, la cultura della pace e del ripudio della guerra.

Il flagello della guerra, come affermato dallo Statuto delle Nazioni Unite, porta indicibili afflizioni all’umanità.  

Colpisce le fasce più vulnerabili della popolazione: bambini, famiglie, persone che non prendono parte alle ostilità, tutti coloro che, secondo i principi stabiliti dalle Convenzioni di Ginevra, devono essere protetti e trattati con umanità in ogni circostanza.

Assistiamo ad un costante incremento delle vittime civili nelle aree che sono teatro di guerra. Dai conflitti in Medioriente alla guerra in Ucraina, il bilancio delle vittime è in allarmante crescita.

Sono fatti inaccettabili, che offendono i valori umanitari e di solidarietà su cui si basa la cooperazione tra popoli e nazioni e violano i principi del Diritto Internazionale Umanitario da applicare negli scontri armati.

Promuovere la cultura della pace, ottenere il rispetto della popolazione civile nei conflitti, sono elementi imprescindibili per scuotere le coscienze ed evitare gli orrori che derivano da ogni forma di uso indiscriminato della forza nelle relazioni tra i popoli.

In questa Giornata, la Repubblica commemora tutte le vittime civili delle guerre e dei conflitti ed esprime vicinanza ai loro familiari».

 

Dichiarazione del Presidente Mattarella per l’80° anniversario dell’eccidio dei fratelli Cervi e di Quarto Camurri

Il Presidente Mattarella

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Sono trascorsi ottant’anni dall’eccidio dei fratelli Cervi, simbolo della Resistenza partigiana, giovani vite spezzate dalla ferocia fascista nel 1943. Nel Poligono di tiro di Reggio Emilia vennero fucilati Quarto Camurri e i sette fratelli Cervi: Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio ed Ettore.
All’alba del 28 dicembre 1943, dopo un mese di prigionia e vessazioni, i sette fratelli Cervi e il loro compagno Quarto Camurri, vennero trucidati dai fascisti a causa del loro coinvolgimento nella Resistenza partigiana. La loro determinazione e coraggio nel combattere contro l’oppressione fascista li hanno resi simbolo della lotta per la libertà e la democrazia del nostro Paese.
La memoria del brutale eccidio vive nelle coscienze degli Italiani a indelebile ricordo del loro sacrificio e degli ideali di pace, libertà, eguaglianza e giustizia per i quali hanno lottato e che sono oggi valori cardine della nostra Costituzione.
La Repubblica ne ricorda il sacrificio e ne onora la memoria».