Progetti -Contrada Amabilina -Iacp Trapani e Catania premiati a Barcellona. L’Assessore Aricò: «L’edilizia popolare- per la sua efficienza – incontra ora il futuro»

 

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Palermo,

Riconoscimenti nazionali e internazionali per il progetto di social housing “Contrada Amabilina – Marsala” dello Iacp di Trapani su progetto dell’architetto Francesca D’Amico: inserito nella pubblicazione di Federcasa sugli interventi che riguardano il welfare, la gestione sociale e i progetti innovativi di settore, è stato anche presentato a Barcellona in occasione del Festival di Housing Europe, la Federazione europea dell’edilizia pubblica, durante il workshop sul programma europeo dedicato all’efficientamento energetico “Super I”. Nell’ambito della manifestazione è stato presentato anche il progetto dello Iacp di Catania che ha realizzato ben due comunità energetiche nella provincia etnea. 

Presente anche l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò. «L’edilizia residenziale pubblica – dice l’esponente del governo Schifani – va incontro al futuro e grazie a progetti come quello di Amabilina diventa sinonimo di efficienza, sostenibilità, comunità. È una grandissima soddisfazione assistere agli enormi passi avanti che la Sicilia sta portando avanti in questo settore, il chiaro segnale di un cambio di visione. I progetti degli Iacp di Trapani e di Catania stanno dando lustro alla nostra Regione e, per questo, è nostra intenzione promuoverli il più possibile come modello per tutti i progetti di edilizia popolare futuri che porteremo avanti».

Il progetto, finanziato dalla Comunità europea con i fondi Po-Fesr 2014-2020 (azione 9.4.1), permetterà, entro il 2023, di ricavare 25 case popolari, di diversa metratura, da una ex scuola. La riqualificazione dell’area si completerà, inoltre, con la creazione di aree verdi e spazi socio-educativi, ricreativi, sportivi e culturali, oltre ad un poliambulatorio, con lo scopo di fornire servizi essenziali a categorie di cittadini più fragili, puntando soprattutto alla costruzione di un forte senso di comunità.

Nel corso del Festival di Barcellona, i gestori dell’edilizia residenziale pubblica di Italia, Portogallo e Spagna – rispettivamente Federcasa, Aphm e Avs – hanno anche dato vita all’Asse del Mediterraneo, un protocollo che consentirà di affrontare con una strategia comune le sfide future dell’edilizia popolare, accendendo un riflettore europeo sul settore degli alloggi sociali.
«Un percorso che terremo ben presente nella nostra attività politica – aggiunge l’assessore Aricò – perché identifica l’edilizia popolare con un servizio pubblico di qualità e ci impegna a lavorare sempre di più e meglio per garantire la dignità delle persone nell’ambito di una vita autonoma e responsabile nei confronti dell’ambiente e della sostenibilità».

Fiamme gialle, Procura Repubblica, Tribunale di Messina: stop alle pratiche illecite di 12 soggetti in custodia cautelare

 

Eseguite 12 misure cautelari

 

MESSINA,

 Un’ordinanza di custodia cautelare personale emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Messina, su richiesta della locale Procura della Repubblica, è stata notificata dalle Fiamme gialle a  12 persone, per associazione a delinquere finalizzata al furto, alla ricettazione, al riciclaggio ed all’estorsione.

Il provvedimento cautelare odierno interviene nella fase delle indagini preliminari ed è basato su imputazioni provvisorie, che dovranno comunque trovare riscontro in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio, nel rispetto, pertanto, della presunzione di innocenza che l’art. 27 della Costituzione garantisce ai cittadini fino a sentenza definitiva.

In particolare, la complessa attività investigativa svolta, iniziata ad agosto del 2021 e condotta dagli specialisti del GICO del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Messina, ha consentito di individuare un agguerrito gruppo criminale, operante nel noto rione “Giostra” del capoluogo peloritano, dedito alla commissione, strutturata, di numerosissimi reati predatori.

L’analisi delle risultanze investigative, unita alla minuziosa ricostruzione delle articolate dinamiche comunicative poste in essere dai soggetti indagati – caratterizzate da elevata cripticità e linguaggio convenzionale, ricorso a sms, chat, comunicazioni triangolari e spesso mediate – ha permesso la completa identificazione di tutti i membri del sodalizio criminale che, in modo continuativo e metodico, sono risultati dediti alla commissione di:

  • furti e connessi episodi di riciclaggio e ricettazione di autovetture e ciclomotori, ovvero di pezzi meccanici e di carrozzeria riferibili a mezzi rubati;
  • deplorevoli pratiche estorsive nei confronti delle numerose vittime, proponendo loro di pagare somme di denaro con l’implicita minaccia, ove non avessero aderito, di perdere definitivamente il mezzo rubato: il classico “riscatto”, più noto come “cavallo di ritorno”.

Nel merito, l’attività svolta ha documentato un consolidato modus operandi, consistente:

  • nell’esecuzione notturna dei furti;
  • nel reperimento di parti meccaniche e di carrozzeria, di provenienza illecita, rivenduti sul web ovvero, su richiesta, a titolari di officine compiacenti;
  • nella proposta di riscatto al proprietario del mezzo rubato, attraverso il meccanismo del nominato “cavallo di ritorno”;
  • nella successiva equa divisione dei profitti dell’attività illecita.

Singolare, poi, è risultata la circostanza come il gruppo oggi represso godesse di un “consolidato riconoscimento” nel contesto territoriale messinese: allorquando un mezzo veniva rubato in una determinata zona, le persone offese o eventuali intermediari risultavano consapevoli di doversi loro rivolgere per il relativo tentativo di recupero.

Parimenti, le indagini hanno altresì documentato consolidati rapporti con paritetici ambienti criminali catanesi, talché anche eventuali furti compiuti “in trasferta” ben potevano essere recuperati anche in quella provincia.

La spregiudicatezza e la pericolosità dei componenti dell’organizzazione si è poi manifestata, nel corso delle indagini, allorquando, a fronte di un inseguimento da parte delle Forze di Polizia, un indagato, oggi ristretto in carcere, si è dato ad una precipitosa fuga nel centro cittadino, che ha anche provocato un incidente che ha coinvolto un mezzo delle Forze dell’Ordine, per poi fuggire e lanciarsi nel vuoto di una scarpata stradale della periferia.

In sintesi, l’odierna operazione testimonia, ancora una volta, il costante impegno della Procura della Repubblica e del Tribunale di Messina, nonché delle Fiamme Gialle Peloritane a tutela della legalità e della sicurezza dei cittadini, soprattutto rispetto ad odiosi reati predatori che fortemente incidono sulla qualità della vita e sulla sicurezza percepita.

Premio Carretto Siciliano’, domenica l’ottava edizione ad Aci Sant’Antonio

Foto Ambra

Il sindaco  Caruso: “E’ una grande emozione offrire la nostra ruota di carretto a personaggi siciliani illustri”

Nel rispetto delle norme anticontagio, e con il supporto di dirette televisive e social, anche quest’anno andrà in scena il ‘Premio Carretto Siciliano’.
Presentata ancora una volta dall’ottimo Maurizio Caruso, domenica 6 settembre alle 21:00 questa ottava edizione porterà nel magnifico scenario della piazza Maggiore di Aci Sant’Antonio nomi illustri del panorama artistico e imprenditoriale siciliano: dopo il cantante Giovanni Caccamo e l’attore comico Roberto Lipari, premiati lo scorso anno in seguito al duo ‘I Soldi Spicci’, o a Nino Frassica o Lello Analfino o Pietrangelo Buttafuoco (per citare alcuni dei nomi che si sono succeduti sul palco nelle scorse edizioni), quest’anno toccherà al musicista virtuoso e cantante siciliano conosciuto in tutto il mondo Roy Paci, che sarà presente e si esibirà insieme a Massimo Minutella & The Lab Orchestra, e poi l’amatissimo Enrico Guarneri, eccezionale attore dall’anima versatile, e il  noto  conduttore televisivo Salvo La Rosa.

 

Con loro riceveranno il premio anche la pittrice Maria Pia Cristaldi e l’imprenditore santantonese Giuseppe Basile, e un riconoscimento verrà consegnato alla squadra di calcio dell’Aci Sant’Antonio, che ha trionfato in campionato la scorsa stagione, a Luca Di Stefano, giovane cantante arrivato terzo al talent di Mediaset ‘All Togheter now’, e all’artista Alosha, il danzastorie di Sicilia, cioè Giuseppe Marino, autore di uno spettacolo incentrato sulla figura del grande Domenico Di Mauro, artista del Carretto scomparso qualche anno fa che ha portato in giro per il mondo il nome di Aci Sant’Antonio.
Le attuali restrizioni dovute all’emergenza epidemiologica e sanitaria ancora in atto obbligheranno ad una riduzione dei posti a sedere, ma sarà possibile seguire l’evento in diretta televisiva su ‘Etna Espresso Channel’ (canale 115 del digitale terrestre) o sui social, in diretta Facebook, sulla pagina ufficiale del Comune di Aci Sant’Antonio.

 

Foto Ambra – Premiazione Ed.preced.

Quella di quest’anno è un’edizione chiaramente diversa delle precedenti, ma non per questo meno importante – ha dichiarato

l’assessore al Turismo e Spettacolo Antonio Scuderi (nella foto d’Archivio sotto)

 

 Antonio Scuderi - Comune di Aci Sant'Antonio

 

Anzi: essere riusciti a realizzarla le dà un grande valore, e per questo ringrazio tutti quelli che si sono spesi perché potesse ancora una volta prendere vita”.
Il Sindaco, Santo Caruso, sottolinea anche lui l’importanza dell’evento: “Ancora una volta grandi nomi metteranno in luce Aci Sant’Antonio, e di questo sono lieto. Non era facile mettere su questo evento per l’ottavo anno consecutivo, soprattutto alla luce di quanto sta accadendo: era già difficile pensarlo, qualche mese fa, ma rispettando le norme attuali i santantonesi e non solo potranno assistere nuovamente a un grande spettacolo, e sono davvero felice di potere ancora una volta partecipare alla consegna di importanti riconoscimenti a chi si è distinto nel campo dell’arte e dell’imprenditoria. La nostra piccola ruota di carretto è ricca di significato: offrirla come riconoscimento a personaggi siciliani illustri è sempre una grande emozione”.

Mattarella ha insignito dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana cittadini distintisi nel servizio alla comunità durante l’emergenza del coronavirus

Il Presidente Mattarella alla scrivania

 

EMERGENZA VIRUS:  IL LODEVOLE IMPEGNO DEI MEDICI, INFERMIERI E SACERDOTI ANCHE A COSTO DELLA PROPRIA VITA-                             

Come annunciato ieri a Codogno, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha comunicato anzitutto  di aver fatto pervenire alla moglie e alla figlia di Roberto Gervaso le sue condoglianze per la scomparsa di un uomo di finissima cultura, protagonista, per lunghi anni, del giornalismo e della vita culturale del nostro Paese,.ha voluto insignire dellonorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica un primo gruppo di cittadini, di diversi ruoli,  professioni e provenienza geografica, che si sono particolarmente distinti nel servizio alla comunità durante lemergenza del coronavirus. I riconoscimenti, attribuiti ai singoli, vogliono simbolicamente rappresentare limpegno corale di tanti nostri concittadini nel nome della solidarietà e dei valori costituzionali.

Annalisa Malara e Laura Ricevuti, rispettivamente, anestesista di Lodi e medico del reparto medicina di Codogno, sono le prime ad aver curato il paziente 1 italiano.

Maurizio Cecconi, professore di anestesia e cure intensive allUniversità  Humanitas di Milano,  è stato definito da Jama (il giornale dei medici americani) uno dei tre eroi mondiali della pandemia.

Mariateresa Gallea, Paolo Simonato, Luca Sostini sono i tre medici di famiglia di Padova che volontariamente si sono recati in piena zona rossa per sostituire i colleghi di Vo’ Euganeo messi in quarantena.

Don Fabio Stevenazzi del direttivo della Comunità pastorale San Cristoforo di Gallarate (VA) è tornato a fare il medico presso lOspedale di Busto Arsizio.

Fabiano Di Marco, primario di pneumologia allOspedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha raccontato la tragica situazione della città e dellospedale.

Monica Bettoni, ex senatrice e Sottosegretaria alla Sanità, medico in pensione, ha deciso di tornare in corsia a Parma.

Elena Pagliarini è linfermiera di Cremona ritratta nella foto diventata simbolo dellemergenza coronavirus. Positiva, è guarita.

Marina Vanzetta, operatrice del 118 di Verona, ha soccorso una anziana donna e le è stata accanto  fino alla morte.

Giovanni Moresi,  autista soccorritore di Piacenza Soccorso 118, ha offerto una  testimonianza del ruolo degli autisti soccorritori del 118.

Beniamino Laterza, impiegato presso lIstituto di vigilanza Vis Spa” e presta servizio nellospedale Moscati di Taranto, presidio Covid.

Del team presso l’Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma – struttura di eccellenza della sanità pubblica fanno parte:

Maria Rosaria Capobianchi, a capo del team che ha contribuito a isolare il virus

Concetta Castillettiresponsabile della Unità dei virus emergenti.

Francesca ColavitaFabrizio Carletti, Antonino Di Caro, Lucia Bordi, Eleonora Lalle, Daniele Lapa, Giulia Matusalibiologi

Nel team di ricerca dellospedale Sacco e dell’Università degli Studi di Milano, poli di eccellenza nellambito del sistema sanitario e di ricerca nazionale:

Claudia Balotta a capo del team, ora in pensione. Nel 2003 aveva isolato il virus della Sars.

Gianguglielmo Zehender,  professore associato.

Arianna Gabrieli, Annalisa Bergna, Alessia Lai, Maciej Stanislaw Tarkowski ricercatori


Ettore Cannabona, 
Comandante della Stazione dei Carabinieri di Altavilla Milicia (Palermo), ha devoluto in beneficenza lintero stipendio mensile.

Bruno Crosato in rappresentanza degli Alpini della Protezione civile del Veneto  che hanno ripristinato in tempi record 5 ospedali dismessi della regione.

Mata Maxime Esuite Mbandàgiocatore per il Zebra Rugby Club e per la nazionale italiana,  volontario sulle ambulanze per lAssociazione Seirs Croce Gialla di Parma.

Marco Buono e Yvette Batantu Yanzege  della Croce Rossa Riccione hanno risposto allappello della Lombardia che chiedeva aiuto a medici e personale con ambulanze.

Renato Favero e Cristian Fracassiil medico che ha avuto lidea di adattare una maschera da snorkeling a scopi sanitari e lingegnere che lha realizzata.

Concetta DIsantoaddetta alle pulizie in un ospedale milanese. Fa parte di quella schiera di lavoratori che ha permesso alle strutture sanitarie di andare avanti nel corso dellemergenza.

Giuseppe Maestri, farmacista a Codogno, ogni giorno ha percorso cento km per recarsi in piena zona rossa.

Rosa Maria Lucchetti, cassiera allIpercoop Mirafiore di Pesaro, ha lasciato una  lettera agli operatori 118  donando loro anche tre tessere prepagate di 250 euro.

Ambrogio Iaconodocente presso listituto professionale alberghiero Talete di Ischia. Positivo,  ricoverato al Rizzoli di Lacco Ameno, ha continuato a insegnare a distanza nei giorni di degenza.

Daniela Lo Verde, preside dellistituto Giovanni Falcone” del quartiere Zen di Palermo, ha lanciato una campagna di raccolta fondi per regalare la spesa alimentare ad alcune famiglie in difficoltà.  Suo lappello  per recuperare pc e tablet per consentire ai suoi allievi di seguire le lezioni a distanza.

Cristina Avancini, linsegnante di Vicenza che nonostante il contratto scaduto non ha interrotto le video-lezioni con i suoi studenti.

Alessandro Santoianni e Francesca Leschiutta, direttore della casa di riposo della Parrocchia di San Vito al Tagliamento (PN) e coordinatrice infermieristica che,  insieme agli altri dipendenti, sono rimasti a vivere nella struttura per proteggere gli anziani ospiti.  

Piero Terragni, imprenditore di Bellusco (Monza e Brianza), in seguito alla morte di un dipendente, Erminio Misani, che lasciava la moglie e tre figli, ha assunto la moglie Michela Arlati.

Riccardo Emanuele Tiritiello, studente dellistituto Paolo Frisi di Milano. Con il padre e il nonno hanno cucinato gratuitamente per i medici e gli infermieri dellospedale Sacco.

Francesco Pepe, quando ha dovuto chiudere il suo ristorante a Caiazzo di Caserta ha preparato pizze e biscotti per i poveri e gli anziani in difficoltà, organizzando una raccolta fondi per lospedale di Caserta.

Irene Coppola ha realizzato, a sue spese, migliaia di mascherine. Ha aiutato una associazione per sordi inventando una mascherina trasparente per leggere il labiale.

Alessandro Bellantoni  con il proprio taxi  ha fatto una corsa gratis di 1.300 km per portare da Vibo Valentia  allospedale Bambin Gesù di Roma una bambina di tre anni  per un controllo oncologico.

Mahmoud Lufti Ghuniem, in Italia dal 2012, fa il rider. Si è presentato alla Croce Rossa di Torino con uno stock di mille mascherine acquistate di tasca sua.

Daniele La Spina in rappresentanza dei giovani di Grugliasco al servizio della città di Torino che hanno portato prodotti di prima necessità a chi ne ha bisogno, in particolare agli anziani soli.  

Giacomo Pigni, volontario dellAuser Ticino-Olona ha coinvolto una ventina di  studenti che hanno iniziato a fare chiamate di ascolto per dare compagnia alle persone sole.

Pietro Floreno, malato da oltre dieci anni di Sla ha comunicato di voler mettere a disposizione della ASL, per i malati di coronavirus, il suo ventilatore polmonare di riserva.

Maurizio Magli, in rappresentanza dei 30 operai della Tenaris di Dalmine che, quando è arrivata la commessa per la produzione di 5mila bombole nel minor tempo possibile, hanno volontariamente continuato a lavorare.

Greta Stella, fotografa professionista, volontaria presso la Croce Rossa di Loano (Savona), ha realizzato un racconto fotografico dellattività quotidiana dei volontari.

Giorgia Depaoli, cooperante internazionale e si dedica in particolare alla difesa dei diritti delle donne. Ha subito dato la sua disponibilità alla piattaforma Trento si aiuta” .

Carlo Olmo,ha contribuito nel rifornire gratuitamente Comuni e strutture sanitarie del Piemonte di mascherine, guanti, camici.

Maria Sara Feliciangelifondatrice dellAssociazione Angeli in Moto, insieme ai suoi amici motociclisti si è impegnata per consegnare i farmaci a domicilio alle persone con sclerosi multipla.

 

IL TIME: I GUARDIANI DEL MONDO – I GIORNALISTI INDIPENDENTI SONO LE PERSONE PIU’ IN PERICOLO

Khashoggi e giornalisti perseguitati persone dell'anno

I GIORNALISTI  sono le figure professionali protagoniste dell’anno che sta per chiudersi. Time Magazine ha scelto i giornalisti perseguitati per la ricerca della verità come “persone dell’anno” 2018. Il riconoscimento a “I guardiani e la guerra della verità” va in particolare a Jamal  Khashoggi, le cinque vittime della sparatoria nella redazione della Capital Gazette, e altri tre giornalisti: la filippina Maria Ressa e i due reporter della Reuters arrestati in Myanmar, Wa Lone e Kyaw Soe Oo. Nell’annunciare la scelta, il direttore del magazine Edward Felsenthal ha sottolineato che 52 giornalisti sono stati uccisi nel 2018. Il riconoscimento va a giornalisti che “hanno pagato un prezzo terribile”, ha aggiunto, citato dai media americani.

Oltre al saudita Khashoggi, il cui assassinio nel consolato di Istanbul è diventato un caso di rilevanza internazionale, Time ha voluto sottolineare altre vicende di giornalisti perseguitati o uccisi. Maria Ressa, autrice di articoli critici della politica del presidente filippino Rodrigo Duterte, è stata incriminata il mese scorso di evasione fiscale e rischia fino a dieci anni di carcere. Ex giornalista della Cnn, Ressa ora dirige il sito di news Rappler. Wa Lone e Kyaw Soe Oo, sono due giornalisti della Reuters in carcere da un anno in Myanmar. A settembre sono stati condannati a sette anni di detenzione per aver ottenuto documenti confidenziali sulla persecuzione della minoranza etnica dei Rohingya. Tra le “persone dell’anno” anche cinque giornalisti uccisi durante la sparatoria nella redazione della Capital Gazette ad Annapolis, in Maryland, avvenuta lo scorso 28 giugno: a compierla un uomo che si sentiva diffamato dagli articoli del giornale sulla sua condanna per stalking. Altri giornalisti aggrediti nel corso delle loro funzioni od uccisi completano un elenco che va oltre quello stilato pacatamente dal giornale Time

(Ag.)
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65 GIORNALISTI UCCISI NEL 2017

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