L’Inferno a Parigi – e altre città francesi- per la”protesta “contro la riforma delle pensioni

 

C’è l’inferno a Parigi messa sottosopra dai manifestanti. Disordini anche in altre città francesi  Sono 234 le persone arrestate ieri sera , nel corso di manifestazioni spontanee di protesta contro la riforma delle pensioni che vede elevare l’età pensionabile da 62 a 64 anni..   Guerriglie iniziate dopo l’annuncio dell’esito del voto all’Assemblea Nazionale, con la sfiducia respinta per nove voti. Ci sono stati inoltre -si apprende – 240 interventi a seguito di incendi, soprattutto di cassonetti o cestini dei rifiuti.

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Foto Ag.
Il presidente francese Emmanuel Macron interverrà personalmente , pubblicamente,domani sul tema della contestata riforma delle pensioni – finora gestita in prima linea dalla premier Elisabeth Borne -…..

Chiamato più volte direttamente in causa, anche dai sindacati, che hanno chiesto inutilmente di essere ricevuti dal capo dello Stato per discutere del progetto di riforma, Macron si è finora tirato indietro, dicendo di voler lasciare la parola al Parlamento e aprendo al confronto, ma attraverso i ministri del suo esecutivo.

L’inquilino dell’Eliseo ha però deciso ora di intervenire personalmente, all’indomani del voto in Assemblea Nazionale che ha visto la sfiducia respinta per appena nove voti e la riforma approvata, con l’immediata reazione di protesta della piazza.

Oggi, il capo dello Stato riceve la premier Borne alle 9, avrà poi una colazione con i presidenti dell’Assemblea e del Senato, Yaël Braun-Pivet e Gérard Larcher, mentre in serata ha in programma una riunione con i parlamentari della maggioranza presidenziale.

Ue: il momento della verità o dello scontro finale

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“L’INDEBITAMENTO SARA’ SOTTOPOSTO A COSTANTE MONITORAGGIO”

Ripartono le letterine. E non sono certo d’amore. Il governo italiano ha mandato la lettere di risposta alla Commissione europea dopo la bocciatura incassata dalla proposta di manovra economica redatta da Lega e Movimento Cinque Stelle. 

La lettera del ministro all’Economia  Tria all’Ue “Il governo conferma l’impegno a mantenere i saldi di finanza pubblica entro la misura indicata nel documento di programmazione, rispettando le autorizzazioni parlamentari. In particolare, il livello del deficit al 2,4% del Pil per il 2019 sarà considerato un limite invalicabile”. “Per accelerare la riduzione del rapporto debito/pil e preservarlo dal rischio di eventuali shock macroeconomici, il governo ha deciso di innalzare all’1% del Pil per il 2019 l’obiettivo di privatizzazione del patrimonio pubblico. Gli incassi costituiscono un margine di sicurezza”. “L’indebitamento netto – sarà sottoposto a costante monitoraggio, verificando sia la coerenza del quadro macroeconomico sottostante le ipotesi di finanza pubblica, sia l’aumento delle entrate e delle spese“.  Salvini attacca l’UE: “Andiamo avanti per la nostra strada”

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La posizione netta dell’Unione europea e le critiche ricevute dalla Bce e dalla banca d’Italia non sembrano aver spostato gli equilibri. Lo stesso Tria ha poi sottolineato come il governo non sia intenzionato a trattare sul tasso di crescita.  I provvedimenti fondamentali della manovra non cambiano Conte, Di Maio e Salvini continuano ad essere convinti e fieri delle propria proposta sperano di riuscire a convincere la Commissione europea ad ascoltare le ragioni dell’Italia. In tutta risposta a Bruxelles hanno cominciato a preparare un documento per la procedura d’infrazione per deficit eccessivo (cos’è e come funziona). Se la rotta del governo italiano non dovesse cambiare, si andrebbe allo scontro e non è un mistero. 

Dubbi sulla riforma delle pensioni Gli ultimi dubbi sulla manovra riguardano la riforma delle pensioni con l’adozione della Quota 100. L’Ufficio Parlamentare del Bilancio, in audizione alla Camera e al Senato, ha presentato le proprie stime. Dai documenti emerge che la nuova riforma rischia di provocare un taglio fino al 30% sulle pensioni. Incassata la stima negativa, ma comunque intenzionato a superare le Legge Fornero, il governo è chiamato a trovare una soluzione in tempi brevi.