Roghi paurosi nella zona di Villafranca Tirrena (Me) che hanno raggiunto le carreggiate dell’Autostrada- Chiuse le scuole

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Roghi  paurosi  si sono sviluppati nella zona di Villafranca Tirrena in provincia di Messina, fiamme che hanno raggiunto  le aree a ridosso delle carreggiate dell’A20. E’ stato necessario chiudere il tratto dell’autostrada tra gli svincoli di Villafranca e Milazzo, per permettere l’intervento dei vigili del fuoco. Le fiamme hanno messo a rischio anche le aree di servizio lungo le arterie autostradali, alcuni automobilisti, all’alba, si sono ritrovati a dover attraversare lunghi tratti tra le fiamme.

Il sindaco di Villafranca Tirrena, Giuseppe Cavallaro, ha deciso di chiudere tutte le scuole: “Vista la gravissima situazione in cui si trova il nostro territorio, nella giornata di oggi 20 ottobre, tutte le scuole, gli asili pubblici e privati, le strutture sociali (centro diurno, centri sociali, centro d’aggregazione giovanile) rimaranno chiuse. Ci scusiamo per il poco preavviso, ma la situazione è davvero critica. Seguirà ordinanza”, ha fatto sapere. Le fiamme sono nel frattempo divampate anche nel pieno cenro abitato e molti cittadini sono stati costretti ad abbandonare le proprie case. Danni a molti edifici e a tantissimi mezzi lasciati parcheggiati in strada, avvolti dalle fiamme.

Una situazione resa ancora più grave dalle difficoltà nei collegamenti: non solo l’autostrada, ma anche la strada statale è in tilt per il traffico paralizzato dall’infernale incendio, difficoltà per i soccorsi

Musumeci: “il governo nazionale ci dia una mano, siamo in emergenza”

Messina, Caltanissetta, Enna e San Vito: la Sicilia brucia, interventi  senza fine - Giornale di Sicilia

 

Incendio Catania, inferno in spiaggia, gente in mare. Brucia mezza Sicilia  - Cronaca - quotidiano.net

 

 

Incendi, Sicilia: a Catania case evacuate, soccorsi via mare. Curcio:  invieremo squadre da terra - Rai News

Sud Libertà -Comando V.del fuoco

 

Il Presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci sugli incendi che stanno devastando la Sicilia spiega: “Calamità in parte dovute a fatti naturali, 45 gradi a luglio non si registravano da tantissimo tempo, e dall’altro ad una pattuglia di delinquenti che si divertono a lanciare segnali attraverso l’attività del piromane“.

Musumeci oggi si è recato proprio a Catania al noto lido ‘Le Capannine’ del litorale sabbioso della Playa ieri bruciato e distrutto dalle fiamme. “Il carcere per certa gente – aggiunge Musumeci riferendosi ai piromani- e’ previsto, purtroppo per sei mesi un anno. Dipendesse da me sarebbe a vita. E non butterei nemmeno le chiavi. Le terrei – evidenzia- perché le celle ogni tanto vanno pulite“.
Sulle carenze dei Vigili del fuoco in Sicilia che svolgono un grande lavoro, Musumeci afferma che la questione “come si sa non dipende dalla Regione siciliana ma dal ministero dell’Interno. Ai vigili del fuoco siciliani abbiano donato un elicottero che credo sia una dimostrazione istituzioni sms significativa. Quindi – continua – bisogna interloquire con il governo nazionale ed io l’ho fatto il mese in occasione della visita a Palermo del ministro Lamorgese”.

Per quanto riguarda le nostre forze – prosegue Musumeci- abbiamo messo a disposizione tutte le nostre forze con la protezione civile regionale. Abbiamo comprato cento mezzi per le associazioni del volontariato per il periodo estivo e potenziato il corpo delle guardie forestali”. . Bisognerebbe intercettare i focolai di incendio già all’inizio prima che possa espandersi“.

“Questi incendi sono stati una brutta batosta per alcuni operatori economici come qui al lido delle capannine distrutto dalle fiamme. Vedremo cosa ci consente la legge di fare. Sono in contatto con la protezione civile nazionale. …..

La Sicilia brucia, alcuni roghi sono dolosi -L’impegno dei Vigili del fuoco

 

Una rovente Catania brucia per il caldo afoso che ha superato picchi di 42-44 gr. e il soffocante vento africano e per le fiamme che alimentano diversi incendi. La zona maggiormente colpita è quella nel rione Fossa Creta dove diverse famiglie sono state costrette a lasciare le loro case. Nella zona un’intensa nube di fumo.

Chiuso al traffico l’asse dei servizi e bloccato l’accesso anche ad alcune strade. Un rogo ha distrutto lo stabilimento balneare Le Capannine del lungomare della Plaia. Sui diversi fronti sono impegnati numerosi Vigili del fuoco. Rinforzi stanno arrivando a Catania da altri comandi principali della Sicilia.

Catania: Caldo record e incendi in diverse zone della città e della provincia (Screen)
diverse zone della città e della provinci

Centocinquanta persone bloccate dagli incendi due zone marinare di Catania sono state salvate da mezzi navali e personale della Capitaneria di porto. Per fuggire alle fiamme sono si sono recate sulla spiaggia dove sono state soccorse dalla guardia costiera prima con dei gommoni e poi trasbordate su motovedette. Sul posto anche un rimorchiatore e una mezzo navale della Guardia di finanza. Le persone soccorse sono dei villaggi Primosole e Azzurro. Alcuni di loro hanno perso la casa e saranno ospitati nel Palazzetto dello sport di piazza Spedini messo a disposizione dal Comune. Gli interventi sono stati coordinati dalla prefettura. 

In serata, l’aeroporto di Catania è tornato operativo. Lo comunica la Sac. Le operazioni di volo in partenza e in arrivo erano state sospese a causa degli incendi scoppiati vicino lo scalo per permettere l’intervento dei mezzi elicotteri dei Vigili del fuoco. 

Sicilia in fiamme

Sicilia in fiamme con incendi e focolai in buona parte dell’Isola. Alimentati dalle alte temperature e dal vento caldo – senza escludere la mano dei piromani – sono diversi i roghi registrati anche tra Palermo e Messina.


Nel Palermitano, a Piana degli Albanesi, sono circa 800 gli ettari di bosco devastati. Canadair in azione e Vigili del fuoco sono stati impiegati a terra e con mezzi aerei. Le squadre antincendio hanno fatto evacuare, per precauzione, alcune famiglie che abitano in prossimità di Monte Pizzuta e di contrada Casalotto. Il sindaco di Piana degli Albanesi, Rosario Petta, ha parlato di azione criminale. Roghi anche ad Altofonte.

A Messina, elicotteri del Corpo forestale e Vigili del fuoco sono intervenuti sulle colline sopra la frazione di Camaro. Un vasto incendio, su almeno 4-5 fronti, ha interessato anche l’area di Catarratti e quella vicina al complesso Mito. E nella zona del Villaggio Bordonaro, a Sud-Ovest della città dello Stretto, distrutti ettari di campagna. La sala operativa ha ricevuto nelle ultime ore centinaia di telefonate dai residenti allarmati per i numerosi focolai e il fumo nero ben visibile anche a distanza.

Per le città di Catania, Messina e Palermo è stata diffusa dalla Protezione Civile regionale un’allerta “rossa” di livello 3 (massimo). In tutta la Sicilia, il Dipartimento regionale ha diramato il nuovo bollettino con lo stato di “preallerta” e di “attenzione” per il rischio incendi e ondate di calore, fino al 6 agosto. 

 

INFERNO SICILIA: ROGHI PAUROSI NEL PALERMITANO

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PALERMO

Un inferno di fuoco in Sicilia. Palermo e provincia sono  a soqquadro per gli incendi divampati

Diversi roghi hanno interessato il capoluogo e il suo hinterland. Un incendio di vaste dimensioni è divampato ieri sera sera su monte Caputo, a San Martino delle Scale: aggredita un’area piuttosto estesa, minacciate le abitazioni. I vigili del fuoco sono ancora a lavoro per spegnere le fiamme che stanno distruggendo giardini e l’intera  vegetazione e che sono state alimentate dal vento. Sono decine gli incendi segnalati: fiamme a Trabia, nelle campagne di Monreale, Belmonte Mezzagno e San Giuseppe Jato. Nel pomeriggio a fuoco il Monte Grifone, sopra il quartiere di Bonagia a Palermo.

Pauroso il rogo sul  sul Monte Grifone che ha costretto subito all’intervento di un canadair.

Al di là del  quartiere Bonagia, vicino all’Oasi della Speranza,  si sono vissuti momenti di panico . Sul posto  un canadair. Le fiamme si sono avvicinate a un magazzino e ad alcune case, spente con l’intervento costante dei vigili del fuoco e degli stessi residenti impegnati nell’azione di spegnimento.

Decine di abitanti nella zona di san Martino delle Scale e Monreale sono stati fatti sgomberare dalle loro abitazioni a causa dell’incendio su monte Caputo.E’ in corso una vasta operazione di protezione della popolazione da parte dei vigili del fuoco. Incendi sono divampati anche nella zona delle montagne attorno via Villagrazia.  Indagini sulle cause dei roghi che tanto allarme e preoccupazione hanno creato nella comunità interessata