Sequestrata area demaniale marittima di Ginostra,isola di Stromboli, utilizzata per deposito di rifiuti

 

L'isola di Stromboli: una delle meraviglie della natura

I Carabinieri del N.O.E. di Catania, con la collaborazione dei militari della Stazione Carabinieri di Stromboli, hanno effettuato un controllo volto alla tutela ambientale nella turistica località di Ginostra, isola di Stromboli,(nella Foto-immagine d’Archivio Sud Libertà) appartenente all’arcipelago delle Eolie in questo momento oggetto della presenza di centinaia di turisti.

Il controllo è stato determinato dai numerosi esposti pervenuti al N.O.E. di Catania nei giorni scorsi, che segnalavano presunte irregolarità nella raccolta e deposito dei rifiuti solidi urbani prodotti nell’isola.

Le attività svolte hanno immediatamente evidenziato che in effetti la società che gestisce la raccolta degli RR.SS.UU. aveva occupato abusivamente un’area di circa 80 mq. collocando sulla stessa decine di sacchi di colore nero contenenti i rifiuti solidi urbani raccolti in maniera indifferenziata.

L’area demaniale marittima in argomento è posta a pochi metri dal mare e direttamente adiacente lungo l’unica strada percorribile a piedi che collega il porticciolo al centro abitato. In pratica tutti gli abitanti di Ginostra ed i turisti che sbarcano sull’Isola erano costretti ad osservare uno scenario costituito da decine di sacchi di spazzatura maleodorante depositata direttamente sulla nuda sabbia, circostanza assolutamente non accettabile per un sito dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

L’area è stata posta immediatamente sotto sequestro. La grave situazione di degrado ambientale e le conseguenti problematiche igienico- sanitarie provenienti dal fatto che i rifiuti lasciati sotto il sole cocente emanavano cattivo odore, è stata immediatamente segnalata all’Ufficio Ambiente del Comune di Lipari che ha assicurato un loro pronto intervento per la rimozione immediata dei rifiuti e la bonifica della stessa, già nel corso della mattinata odierna.

Tali operazioni sono state compiute sotto la vigilanza dell’Arma dei Carabinieri, ripristinando la particolare bellezza dei luoghi.

Dell’avvenuto sequestro è stato portato immediatamente a conoscenza il Magistrato di Turno della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, per i provvedimenti di competenza.

Al vaglio della stessa A.G la posizione del titolare della società interessata, deferito per i reati di Gestione illecita di rifiuti, Occupazione abusiva di beni demaniali, Deturpamento di bellezze paesaggistiche e di condotta comportante emissioni maleodoranti moleste.

Attività di gestione di rifiuti non autorizzata: un arresto ad Agrigento

Risultato immagini per immagini di rifiuti non autorizzati

Archivi -Sud Libertà
Agrigento,
Continua per i Carabinieri della Compagnia di Agrigento la lotta al contrasto all’inquinamento ambientale, con le attività di controllo volte al rispetto della normativa ambientale. Infatti, a soli pochi giorni dall’operazione compiuta dall’Arma di Agrigento nella località di Piano Gatta (AG) presso lo stabilimento Laterizi Akragas S.r.l., i Carabinieri della Tenenza di Favara (AG) hanno tratto in arresto un uomo per i reati previsti e puniti dal D.lgs 152/2006, Testo Unico Ambientale, relativi l’attività di gestione di rifiuti non autorizzata, combustione illecita di rifiuti e omessa bonifica dei siti inquinati.
Su segnalazione di un incendio nei pressi della Contrada Molinella di Favara avvenuta da parte di un privato cittadino, è stata rinvenuta dai militari dell’Arma una vera e propria discarica abusiva all’interno della proprietà privata del favarese arrestato, discarica che all’arrivo degli operanti risultava ancora avvolta dalle fiamme. L’odore fortemente sgradevole e i fumi  provocati dal materiale che stava bruciando, ha fatto allertare i Carabinieri che, a seguito di accurata ispezione della proprietà, hanno constatato che l’uomo aveva in atto un’attività illecita di gestione  e combustione di rifiuti solidi urbani, speciali e pericolosi, che deteneva illegalmente e non in sicurezza nella vasta area in suo uso.
Sul posto interveniva personale dell’ARPA per la catalogazione dei rifiuti. Non solo, nella stessa proprietà è stata verificata la presenza di ingente materiale ferroso e di gasolio agricolo di illecita provenienza, per cui il favarese è stato inoltre deferito in stato di libertà per i reati di truffa ai danni dello Stato, ricettazione ed esercizio abusivo dell’attività commerciale relativa alla presumibile vendita del gasolio rinvenuto. L’operazione dei Carabinieri di Favara ha comportato inoltre il deferimento in stato di libertà del proprietario del terreno, un uomo di 59 anni di Favara, ed il sequestro preventivo dell’area interessata.