«NEXT-STEP: URBAN CENTER, LUOGO DI CONDIVISIONE DI IDEE E PROGETTI PER LA CITTÀ»

Ordine degli Architetti di Catania, insediato il nuovo Consiglio

Il neo presidente Sebastian Carlo Greco (classe 1981) guiderà la categoria per il prossimo quadriennio

Nella foto (Press) il nuovo Consiglio dell’Ordine Architetti, Pianificatori, paesaggisti e Conservatori della provincia di Catania

CATANIA – 

Urban center; coinvolgimento della società civile attraverso la partecipazione “dal basso”, sinergia con gli altri Ordini professionali, Concorsi di progettazione a due fasi, lotta all’abusivismo, consolidamento della figura dell’architetto nei processi di governo del territorio. Sono queste alcune delle priorità nel programma del neoeletto presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, paesaggisti e Conservatori della provincia di Catania Sebastian Carlo Greco. Tutti temi che puntano a una vision che permetta di affermare il ruolo sociale della categoria e l’interesse della città

È appena iniziato il nuovo corso per l’Ordine etneo: la squadra è già a lavoro per far proseguire speditamente, nel percorso già avviato, la macchina ordinistica. Ieri pomeriggio (martedì 15 giugno) si è insediato il nuovo Consiglio ed è stato eletto il presidente, il cui primo impegno è stato quello di nominare le cariche istituzionali: il segretario Giuseppe Messina; il tesoriere Pippo Gianformaggio; i due vicepresidenti Veronica Leone (vicepresidente vicario) e Giovanni Lucifora (vicepresidente aggiunto).

Gli obiettivi da intraprendere sono tanti, ripartendo proprio dal rapporto con la collettività, interrottosi bruscamente nel periodo di emergenza sanitaria: «In questi ultimi anni si è fatto molto e sulla scorta di questo proseguiremo il dialogo con le istituzioni – ha sottolineato Greco – l’obiettivo è proporre una visione strategica della città metropolitana di Catania. In una comunità come la nostra non può mancare il contributo degli architetti, che dev’essere volto soprattutto a immaginare come riconvertire gli spazi esistenti e “riempire” di contenuti quelli vuoti, in un’ottica green, sostenibile e di sicurezza. In questo senso la città non può essere solo un giardino di pietra, ma vorremo che avesse uno sfondo verde e una contemporaneità più presente».

Programma ricco di spunti, che tra le priorità ha la promozione di un Urban Center metropolitano, su cui far convergere progettualità, logistica e creatività«Vorrei che questo nuovo Consiglio andasse ancora di più tra le gente – continua il giovane presidente (classe 1981) – per raccogliere le istanze di chi vive la città. Dobbiamo partire da qui, dalla nostra visione ma soprattutto dalle idee della collettività. Al fine di condividere le azioni che crediamo sia doveroso mettere in campo, vorremmo creare con le istituzioni e con tutti gli attori coinvolti nei processi, un luogo deputato a discutere e condividere idee e progetti. Un hub di cui si è sempre parlato, ma che nei fatti ancora non è mai esistito. Per condividere una pianificazione del territorio, prima che le scelte possano essere irreversibili com’è già accaduto in passato. Progettare – pro iacere – vuol dire gettare avanti, quindi nella nostra area già connotata da una forte presenza paesaggistica come l’Etna, bisogna pensare a lungo termine, per creare qualcosa che possa essere sfruttato dai testimoni del futuro».

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