Messina, il Sindaco De Luca consegna la targa -premio ad un ragazzo speciale (affetto da spettro autistico ) che ha conseguito il diploma di maturità o

 

Il Sindaco Cateno De Luca ha incontrato ieri pomeriggio a Palazzo Zanca, presente l’assessore alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore, un ragazzo speciale affetto da spettro autistico che ha conseguito il diploma di maturità. Francesco, questo il suo nome, è stato accompagnato dalla mamma, dalla vice preside dell’Istituto Modica e da una delegazione di insegnanti e compagni di classe che lo hanno seguito e supportato lungo il suo percorso didattico.

È stato un incontro toccante, e altrettanto emozionante è stato il momento in cui il Sindaco De Luca ha voluto che Francesco leggesse l’incisione sulla targa che gli ha donato ” È stata dura ma ce l’hai fatta a raggiungere il tuo obiettivo, la vita è lunga e ti aspettano tante altre mete da conquistare e tanti altri ostacoli da superare. Procedi sempre a testa alta con forza, coraggio e determinazione come hai fatto finora. Congratulazioni“.

Il Sindaco ha aggiunto poi “tutti noi siamo orgogliosi e ti ringraziamo per la tua straordinaria lezione di vita”.

L’assessore Calafiore nell’esprime compiacimento a Francesco per il traguardo raggiunto ha evidenziato l’importanza del ruolo svolto dagli insegnanti ed in particolare “il prezioso supporto dell’assistente alla comunicazione, servizio fornito dalla Città metropolitana, auspicando l’impegno di proseguire nell’attività finalizzata alla realizzazione di progetti mirati al supporto anche nell’ambito universitario”.

 

De Luca: “Messina oggi è la reginetta della capacità di spesa e io son pronto per guidare la Regione”

 

Presentata all’Arena di Villa Dante la relazione del III Anno dell’Amministrazione De Luca

Il Sindaco Cateno De Luca nel corso di un confronto pubblico tenutosi ieri sera, mercoledì 4 agosto, all’Arena di Villa Dante, ha presentato la relazione del III anno del suo mandato amministrativo. All’evento hanno preso parte la Giunta municipale,l Direttore Generale, i Presidenti, con i Componenti i CdA e gli Organi di controllo delle Società Partecipate, i vertici della Città Metropolitana, dipendenti dei due Enti amministrati da De Luca, la stampa e cittadini. All’incontro ha partecipato l’on. Danilo Lo Giudice, unico rappresentante della deputazione regionale messinese presente, invitato dal Primo cittadino al pari dei colleghi di Palazzo dei Normanni e di quelli nazionali.

 

 

“Quest’anno ci siamo ritrovati in questa location con ingressi contingentati, non è stato possibile ritrovarci in una piazza per motivi purtroppo legati alle normative anti Covid”. Con queste parole il Sindaco ha dato il benvenuto al pubblico.

“Non potevo sottrarmi – ha continuato De Luca – ad un adempimento importante sancito da una legge e precisamente dall’art. 17 della Legge Regionale del ‘92. E per questo, sin dal 2003, anno della mia prima elezione a Sindaco, ho sempre rendicontato ogni anno alla comunità i risultati conseguiti durante i miei mandati amministrativi. La presentazione della relazione è un momento importante perché quando si arriva alla conclusione del mandato e prende il via la nuova campagna elettorale, il tempo diventa così breve e non c’è realmente la possibilità anche con qualunque capacità di discernimento di poter capire e comprendere se gli uomini e le donne che avete votato sono state all’altezza del compito. Ecco perché per noi Sindaci è sacrosanto questo appuntamento e io insieme ai miei Assessori e all’intera Amministrazione non abbiamo mai mancato questo incontro, che sempre secondo la legge, entro 10 giorni dal deposito della relazione deve seguire il dibattito in Consiglio comunale per un confronto secondo i canoni della democrazia.

È proprio il tema relativo alla partecipazione democratica rappresenta un elemento importante insieme all’informazione, in quanto sono i due pilastri fondamentali del nostro programma: informare costantemente la comunità.

Questa relazione è molto corposa, abbiamo lavorato in questi giorni soprattutto di notte perché il tempo è tiranno, il lavoro che è stato fatto è tanto, anche perché quest’anno come parte dello scorso anno è stato segnato da un evento pandemico che ci ha stravolti e per il quale non si sa ancora quali saranno le fasi che continueranno a condizionarci. Ovviamente non possiamo fermarci e di conseguenza con grande senso di responsabilità e per il nostro ruolo istituzionale bisogna essere di esempio positivo alla collettività.

Ecco perché noi puntualmente abbiamo scolpito la nostra attività amministrativa nelle relazioni dei singoli Assessori, delle Società Partecipate, della Città Metropolitana ed ancora stiamo definendo gli ultimi elementi della mia parte di relazione che vi permetteranno di potere leggere sotto l’ombrellone, vista la piena stagione estiva. Sono circa 1500 pagine da leggere per comprendere il nostro operato e soprattutto mi rivolgo a chi è in Consiglio comunale che deve affrontare il dibattito con onestà intellettuale”.

Il Sindaco ha poi ricordato al pubblico che sin dal suo insediamento, e ancor prima, è stata un’avventura che lo ha segnato e messo alla prova ma, d’altronde “sono stato io stesso a cercarla nel volere mettere alla prova me stesso. Quando parlo di prova – ha proseguito De Luca – mi riferisco a quanto abbiamo ereditato dalla passata Amministrazione, partendo da una questione di fondo che riguardava gli inquilini del Palazzo, perché ogni comunità ha un Palazzo municipale e come dico sempre simpaticamente nel linguaggio siciliano “u pisci feti da testa”, ed è ovvio che se si pretende da una comunità un cambiamento radicale, il primo a dovere dare l’esempio è il Primo cittadino e tutto ciò che ruota attorno al Palazzo, e proprio in quest’ottica abbiamo avuto la capacità, il coraggio e la forza di imprimere il cambiamento”.

La relazione del Sindaco è composta da due sezioni fondamentali, la prima tratta il tema principale: il risanamento economico finanziario dell’Ente, la seconda la nascita della Società Partecipate. “Il primo punto è stato da noi sinteticamente scolpito con il termine ‘senza soldi non si cantano messe’. Ricordo che il piano di riequilibrio economico finanziario si ‘palleggiava’ dal 2012 tra Messina e Roma con continue correzioni, ma nel frattempo nessuno pensava che c’era l’obbligo di legge intanto di pagare i debiti, noi infatti ci siamo ritrovati con una ingente massa di debitoria.

Nel 2018 con la ricetta ‘Salva Messina’, un mix di azioni di risanamento economico finanziario e strategie di sviluppo è stato il momento in cui mi sono esposto in prima persona navigando a mare aperto o peggio in un mare in tempesta. Quindi come primo obiettivo abbiamo fissato quello di fare uscire Messina dal baratro economico finanziario perché quello era l’elemento fondamentale che bloccava tutto il sistema. Sono stati così analizzati oltre 7mila capitoli di bilancio, lavorando giorno e notte, mi sono ritrovato ad un bivio o dichiaravo il dissesto come gran parte di qualcuno voleva, vi ricordate le barricate che sono state alzate per portarmi a dichiarare il dissesto, e io non volevo passare certamente per il ‘becchino’ della Città.

Infatti con un piano di riequilibrio che il 23 novembre 2018 segnava un numero di 550 milioni di massa debitoria anche con quelli che erano impegni accantonamenti e restituzioni, era una città al collasso. Così siamo partiti da questa data, sono passati tre anni e abbiamo avuto finalmente la prima asseverazione da parte della commissione Enti locali del Ministero degli Interni sulla correttezza dell’impostazione del piano di riequilibrio e si è aperta la procedura presso la Corte dei conti sezione controllo”. Il Sindaco nel suo discorso ha poi sottolineato il suo grande sforzo a dovere amministrare una Città con un Consiglio comunale in cui il Primo cittadino non è rappresentato da nessun consigliere nel Civico consesso, “questo elemento non è una giustificazione, lungi da me da considerarlo come alibi, ma è una constatazione di fatto che va inserita nell’analisi obiettiva di ciò che sono gli impegni che si assumono e le dinamiche del programma”. Al di là di questa precisazione più volte ribadita durante questi anni “non siamo rimasti con le mani in mano bensì abbiamo proposto oltre 1500 delibere di riconoscimento di debiti fuori bilancio e la massa debitoria da 550milioni di euro è scesa tanto che in tre anni è stata ridotta di due terzi. Ciò significa che il nostro lavoro svolto in quasi tre anni poteva essere effettuato tranquillamente in cinque anni.

Siamo stati bravi noi o sono stati scarsi coloro che ci hanno preceduto?”. Oltre all’azione complessiva sul risanamento economico finanziario il Sindaco De Luca ha analizzato il vecchio sistema delle Partecipate “un sistema fatto di scatole vuote fallite, da ATM, a MessinAmbiente, AMAM, gestione dei Servizi Sociali attraverso le cooperative, sino al recentissimo fallimento di Innovabic.

“Oggi abbiamo – ha espresso con soddisfazione De Luca – un sistema di gestione innovativo dei Servizi Sociali che tutti ci invidiano che ha portato ad una operazione di risparmio di 1milione e mezzo di euro, sui 16/17 milioni che si spendevano, adesso ne spendiamo 7 di milioni perché abbiamo messo a sistema i fondi extrabilancio. Bisogna avere contezza della forza e del coraggio da noi dimostrato nel chiudere definitivamente con questo sistema e Messina può vantare il primato di essere l’unica città siciliana ad avere il bilancio approvato e tra le prime 45 d’Italia ad approvare i propri bilanci di previsione come mai era stato fatto prima”.

A questo punta De Luca si è soffermato anche sullo stato economico della Città metropolitana di Messina che per soltanto otto ore non ha raggiunto il primato in classifica tra le Città metropolitane con il bilancio approvato, ricordando di avere ereditato anche quest’ultima priva di bilanci approvati, sottolineando anche l’importanza dell’ente metropolitano considerando che da esso dipendono tutte le scuole secondarie cittadine, oltre alla nevralgica arteria viabile riferendosi alla riqualificazione della Strada Panoramica con il completamento del primo lotto, l’appalto del secondo e il finanziamento del terzo lotto. “Messina era ultima in Italia nella capacità di spesa e grazie ai bilanci approvati nei termini di legge abbiamo messo in moto più di 200milioni di euro di investimenti. Messina oggi è la reginetta per capacità si spesa grazie ad una macchina organizzativa che ha avuto la capacità di mettere in circolazione i fondi assegnati dall’Agenzia di Coesione sul Pon Metro ed è certificato che siamo i primi in Italia, distinguendoci nel panorama della geopolitica amministrativa nazionale, non lo dice il Sindaco De Luca ma è tutto riportato dalle statistiche. Questo è il risultato di una buona amministrazione”, ha detto il Sindaco. Soffermandosi poi sul tema del risanamento baracche è stato come prendersi una ‘croce sulla spalle’, quella croce che ha contraddistinto Messina in negativo, come se fosse una condanna o peggio un terremoto che si è perpetrato per lunghi anni portandoci alla rassegnazione e alla mediocrità. Siamo arrivati noi iniziando dalle scuole con le ordinanze di chiusura, poiché mancavano i fascicoli attestanti la sicurezza sismica e l’agibilità sino all’arrivo dei fondi per lo sbaraccamento e l’iter già avviato per una definitiva eliminazione dei ‘lebbrosari’ con l’auspicio – ha concluso De Luca – che Messina si doti di quell’autorevolezza e credibilità per renderla bella, produttiva, e protagonista”. Al Sindaco si sono susseguiti

il Vicesindaco Carlotta Previti e gli Assessori Salvatore Mondello, Dafne Musolino, Alessandra Calafiore, Enzo Caruso, Francesco Gallo, Massimiliano Minutoli, Laura Tringali e Francesco Caminiti, assente per motivi di salute, al quale sono giunti i saluti del Sindaco e dei suoi colleghi. Gli Assessori declinando i loro interventi in merito alle proprie deleghe hanno relazionato sull’attività svolta dal secondo semestre 2020 al primo semestre 2021, ed ancora sono intervenuti i presidenti delle Società Partecipate, di ATM SpA Pippo Campagna; di AMAM Loredana Bonasera; di Messinaservizi Bene Comune Pippo Lombardo; della Messina Social City Valeria Asquini; della Patrimonio Messina SPA Roberto Cicala; dell’Agenzia ARISME Marcello Scurria; il Direttore Generale Federico Basile; i vertici della Città Metropolitana il Segretario Generale Maria Angela Caponetti; i Dirigenti Salvo Puccio, Anna Maria Tripodo, Armando Cappadonia, e il Responsabile del Servizio Gabinetto Francesco Roccaforte. L’Amministrazione De Luca ha poi risposto ai quesiti posti dal pubblico in platea, e in conclusione il Sindaco ha comunicato che è stato finanziato il progetto relativo alla “Città del Ragazzo” dedicato ai ragazzi speciali. L’evento è stato presentato e moderato dalla giornalista Valeria Brancato.

Messina, Aree demaniali e attività balneari: Ordinanza di De Luca a garanzia del decoro dei litorali cittadini

Foto Ufficio Stampa Comune Messina

Messina

 Un’ordinanza a firma del Sindaco di Messina Cateno De Luca si sofferma sulla  disciplina delle aree demaniali marittime e delle attività balneari per la stagione estiva 2021…   Essa dispone  la rimozione ed il successivo smaltimento di tutto ciò che, giacente sugli arenili, possa essere assimilato ad un rifiuto,  con particolare riferimento a imbarcazioni, strutture ricettive per attrezzi e/o persone, apparecchiature, o parti di esse, che versino in evidente stato di deterioramento, che ne precluda qualunque tipo di utilizzo, al fine di garantire il rispetto delle norme igienico-sanitarie e il decoro urbano lungo i litorali nord e sud della Città.

L’Ordinanza  invita altresì la cittadinanza, ad attenersi alle condizioni generali, già in vigore, di utilizzo delle aree demaniali marittime elencate all’art. 3 della ordinanza n. 143. In dettaglio, alare e varare unità da diporto di qualsiasi genere ad eccezione di quelle trainate a braccia; lasciare unità in sosta sulle aree demaniali marittime; lasciare incustoditi dalle ore 21 alle 9, sulle spiagge libere, ombrelloni, sedie a sdraio, tende e altre attrezzature; occupare con ombrelloni, sdraio, sedie, sgabelli, teli ed altre attrezzature balneari, nonché mezzi nautici, la fascia di ml. 5 dalla battigia, destinata esclusivamente al libero transito ed alla sicurezza della balneazione con divieto di permanenza esclusi i mezzi nautici di soccorso; campeggiare accendere fuochi e pernottare con qualsiasi tipo di attrezzatura; transitare e/o sostare con qualsiasi tipo di veicolo, motociclo e ciclomotore, compreso aeromobili, ad eccezione di quelli destinati alla pulizia delle spiagge, al soccorso, e dei mezzi motorizzati utilizzati da portatori di handicap atti a consentire autonomia nei loro spostamenti; praticare qualsiasi gioco od esercizio sportivo (calcio, tennis da spiaggia, pallavolo. basket, bocce, ecc.) se può derivarne danno o molestia alle persone, turbativa alla pubblica quiete nonché nocumento all’igiene dei luoghi; tenere il volume degli apparecchi a diffusione sonora ad un livello tale da costituire disturbo per la quiete pubblica; esercitare attività ed organizzare manifestazioni senza le autorizzazioni previste dalle normative vigenti in materia; consumare bevande, alcoliche e non alcoliche, in contenitori di vetro sulle aree demaniali, ivi comprese le spiagge e gli arenili; gettare in mare o lasciare nelle cabine o sugli arenili rifiuti di qualsiasi genere al di fuori degli appositi contenitori; distendere o tinteggiare reti; introdurre ed usare bombole di gas o altre sostanze infiammabili senza l’autorizzazione del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco; installare gazebo, anche se aperti, o strutture simili in sostituzione degli ombrelloni; ed infine, condurre animali nella fascia oraria 9-19 al di fuori delle aree specificatamente attrezzate e delle aree in concessione riservate alla balneazione.

Gli operatori economici oltre ad attenersi al rispetto delle suddette regole, ai sensi dell’art.4 per assicurare un adeguato servizio al pubblico, i titolari di concessioni demaniali marittime devono garantire l’apertura degli stabilimenti balneari e delle spiagge attrezzate in conformità al titolo concessorio di cui sono titolari e nel rispetto delle disposizioni regionali che decretano l’apertura e la durata della stagione balneare. Nei periodi di apertura il concessionario o gestore dovrà curare il decoro, l’estetica, l’igiene, la funzionalità e la sicurezza dello stabilimento e provvedere manutenzione e pulizia delle aree in concessione e dello specchio acqueo antistante.

Non costituiscono rifiuti urbani i materiali provenienti dal mare quali alghe, tronchi ecc. per i quali l’eventuale raccolta e smaltimento resta a carico del concessionario. Il concessionario è tenuto alla pulizia del bene demaniale oggetto della concessione demaniale marittima e della sua manutenzione e conservazione, con facoltà di accedervi, previa autorizzazione demaniale, anche con mezzi meccanici strettamente necessari alle operazioni predette; a garantire per tutto l’anno la pulizia degli spazi utilizzati e di quelli limitrofi non oggetto di altre concessioni, per una lunghezza pari al fronte mare demaniale marittimo ricevuto in concessione, da entrambi i lati e per tutta la profondità della fascia demaniale interessata. In caso di area interposta fra due concessionari gravati entrambi dall’obbligo della pulizia, ciascun concessionario garantisce la pulizia dell’area adiacente alla propria concessione per una quota-parte che rappresenta il 50% del totale dell’area interposta.

L’Ordinanza prosegue con l’ obbligo  di assicurare la manutenzione, l’igiene, la sicurezza e la pulizia dei manufatti ammessi in conformità alle norme edilizie ed urbanistiche, che dovranno essere realizzati e mantenuti oltre che nel rispetto del decoro, anche nel rispetto della normativa urbanistico ed edilizia vigente. Gli accessi alla spiaggia oggetto di concessione, i servizi e le altre attrezzature dedicate devono essere conformi alla normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche.

I servizi igienici degli stabilimenti balneari devono essere collegati alla rete fognaria comunale ovvero essere dotati di sistema di smaltimento riconosciuto idoneo dalla competente autorità. “Il rispetto delle suddette disposizioni è indispensabile per assicurare il decoro urbano nei tratti di spiaggia libera lungo le coste cittadine a nord, Capo Peloro e a sud Santa Margherita, necessario e fondamentale per la realizzazione del Progetto Pilota “Aspettando la Bandiera Blu”…

Messina, Inclusione sociale e pari opportunità: presentato il progetto “Villa Dante In Sport”

 

Oggi, martedì 8, a villa Dante, alla presenza del Sindaco Cateno De Luca, e degli Assessori Alessandra Calafiore, Francesco Caminiti, Massimiliano Minutoli, Enzo Caruso e Francesco Gallo, nel corso di una conferenza stampa, l’Azienda Speciale Messina Social City Valeria Asquini ha illustrato il progetto “Villa Dante In Sport”, realizzato in collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico e l’Università degli Studi Messina. All’incontro hanno preso parte il Prorettore vicario dell’Ateneo messinese prof Giovanni Moschella; Francesco Giorgio Delegato Provinciale del CIP; Enzo Falzone e Cristina Correnti VicePresidenti CONI Sicilia; e Alessandro Arcigli Direttore tecnico della Nazionale Italiana Paralimpica di Tennistavolo.

Presenti inoltre, i componenti dei CdA di Messina Social City, di  AMAM e della Messinaservizi Bene Comune. In particolare, AMAM ha provveduto ad installare all’interno degli spazi la cosiddetta “Casa dell’Acqua”, al fine di valorizzare e promuovere la risorsa idrica attraverso l’incentivazione dell’utilizzo e della somministrazione dell’acqua di rubinetto; mentre la Messinaservizi Bene Comune si è occupata della dislocazione all’interno del parco urbano dei cestini per la raccolta differenziata e delle fornitura di bicchieri in materiale compostabile, oltre alla pulizia e scerbatura dell’intera villa. All’incontro hanno preso parte anche rappresentanti della Protezione Civile comunale, delle Federazioni e delle Associazioni Sportive Dilettantistiche che sono stati coinvolti alla realizzazione del progetto.
In apertura dei lavori il Presidente Asquini ha illustrato il progetto evidenziato che “ Villa Dante in Sport è uno rientra nell’ambito delle attività proprie della Messina Social City orientate all’inclusione sociale e al supporto alle povertà educative. Nella fattispecie, ‘Villa Dante In Sport’, realizzato in collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico e l’Università degli Studi Messina, mira a favorire la pratica sportiva quale strumento di inclusione, di legalità, di sana competizione, di solidarietà, di miglioramento di sé, con positive ricadute sulla persona e sui contesti. Pertanto, l’iniziativa dalla forte valenza inclusiva ed educativa si apre al territorio cittadino, affinché vengano garantiti a tutti i ragazzi le pari opportunità nella pratica sportiva, con particolare attenzione alle periferie ed alle realtà in cui è più rilevante il gap socio-culturale.

Luogo privilegiato per lo svolgimento del progetto – ha concluso la Asquini – è stato individuato in Villa Dante che, ancora una volta, sarà deputata ad accogliere, nel pieno rispetto delle misure di sicurezza Covid, un potenziale di oltre 400 ragazzi che potranno praticare ben diciassette discipline sportive dall’atletica leggera, al calcio a 5, pallavolo, pallacanestro, sitting volley, tiro con l’arco, pallamano e ancora tennis, tennistavolo, nuoto, cinofilia, vela, windsurf, pugilato, kick boxing, muai thai, judo e tiro a volo, seguiti da tecnici specializzati messi a disposizione dal CIP, dalle Federazioni paralimpiche e dalle Associazioni sportive del territorio e dai tirocinanti della Facoltà di Scienze Motorie dell’Università degli Studi di Messina”.
Il Sindaco De Luca nel suo intervento ha puntualizzato che sono in corso le procedure di gara per la riqualificazione definitiva “abbiamo effettuato piccoli interventi edilizi destinando un milione di euro per villa Dante, il progetto è già stato definito e tra qualche settimana partiranno le procedure di gara e pensiamo di iniziare i lavori ad ottobre che si profilano impegnativi. Con una battuta ho detto di ‘volere rivedere le paperelle in quella bellissima vasca come le foche che ho visto negli anni ’70, anni in cui questa villa era nel suo massimo splendore, quindi perché non ritornare alle origini, come diceva Gaudì, ripartendo dai punti di forza. Villa Dante è un punto di forza non soltanto per la sua posizione ma rappresenta un apripista per l’inizio di un’operazione a raggiera relativamente ad un progetto che interesserà tutti gli spazi a verde dei villaggi e dei quartieri.

La Giunta municipale ha già iniziato un’attività di censimento dei luoghi da collegare a questo progetto. Ci siamo candidati, per quanto riguarda il Recovery Plan, per portare avanti una strategia di forestazione urbana, una strategia green che parte dalla cura del verde già esistente in sinergia con Messina Social City e Messinaservizi attive su più fronti. La strategia prevede un gestore unico, la Messina Social City che si occuperà di promuovere le convenzioni per la gestione degli impianti sportivi e risponderà per la pulizia tramite un accordo con la Messinaservizi, e relativamente ai servizi idrici, con il Comune di Messina. Ringrazio – ha proseguito il Sindaco – per la loro collaborazione tutti gli Assessori presenti stamani, stiamo scommettendo su questo progetto anche perché il milione di euro stanziato fa parte delle risorse del bilancio destinate alla riqualificazione di questo polmone verde che deve diventare un simbolo di vivibilità urbana e soprattutto di come certe barriere devono cadere per volontà della Pubblica Amministrazione. Ed è proprio da qui che partono la strategia e la scelta di affidare a Messina Social City la chiave per entrare a villa Dante. La città di Messina deve avviare un percorso di abbattimento delle barriere mentali, politiche e fisiche e si deve iniziare con gli atti amministrativi dal momento che ‘verba volant’ ma le scelte amministrative e la loro consequenzialità rimangono. Abbattendo ogni conflitto di competenza, l’affidamento alla Messina Social City ci consente questo progetto sperimentale, un modello di gestione pubblico – privato deve funzionare, è una grande scommessa che se avrà buoni esiti consentirà la salvaguardia di un bene pubblico. Una volta aggiudicati i lavori, deve partire subito la strategia per la gestione, senza aspettare i sei mesi previsti per l’ultimazione dei lavori ed il collaudo, in modo da essere pronti – ha concluso De Luca – a realizzare questo standard in altre zone del territorio cittadino.
“Il ruolo dell’Università degli Studi di Messina – ha proseguito il Prorettore vicario – nella realizzazione del progetto rappresenta un valore aggiunto destinato al processo di inclusione sociale per quei soggetti con problemi di disabilità che in collaborazione con il CONI e le organizzazione paralimpiche rappresentano un passaggio importante soprattutto in un momento post pandemico. Con grande trasporto l’Università ha deciso di sposare questo progetto mettendo anche a disposizione le proprie strutture nell’ottica sempre di una proficua sinergia tra gli enti e le associazioni coinvolte”.
Francesco Giorgio Delegato Provinciale del CIP, si è invece soffermato sugli aspetti tecnici del progetto spiegando le varie discipline sportive che saranno praticate, auspicando un’ottima ricaduta dell’iniziativa in termini sociali con l’augurio che sia il primo tassello di una continuità di ulteriori percorsi sportivi, accompagnati da personale formato e a tal fine è stata attivata una collaborazione con i tirocinanti della Facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Messina.
Cristina Correnti Vice Presidente del CONI Sicilia, ha evidenziato con soddisfazione la vicinanza della comunità locale al mondo sportivo grazie al lavoro di supporto da parte delle istituzioni presenti per promuovere ed educare i giovani allo sport e al tempo stesso sensibilizzarli al rispetto del bene comune.
Sulla stessa linea ha proseguito Arcigli, il quale ha ringraziato l’Amministrazione comunale per la scelta di avere valorizzato villa Dante quale centro di aggregazione di giovani con problemi di disabilità e non, in quanto rappresentano una grande risorsa che può esprimersi attraverso lo sport, praticato proprio in questo spazio cittadino che merita di essere vissuto e rispettato come bene di tutti.

A conclusione l’Assessore alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore ha puntualizzato il lavoro caparbio della Messina Social City in tutte le sue componenti nella realizzazione di questo progetto pilota. E’ importante sottolineare che “ciascuno di noi collabora in sinergia infatti l’iniziativa riguarda tutti i colleghi Assessori, nessuno escluso, attraverso un lavoro di squadraal fine di dimostrare che lavorando tutti assieme Messina può cambiare al fine di dare una svolta positiva”.
La manifestazione sportiva sarà articolata su quattro giornate e prenderà il via venerdì 11, dalle 15 alle 19. Il programma dell’evento proseguirà sabato 12, dalle 9 alle 13; lunedì 14, dalle 15 alle 19; e si concluderà martedì 15, dalle 15 alle 19. Le attività sportive promosse dalla Messina Social City non saranno circoscritte soltanto a queste quattro giornate, in quanto da fine giugno sarà allestito un programma sportivo strutturato con moduli settimanali che coinvolgerà oltre ai partecipanti al progetto “Villa Dante In Sport”, anche tutti coloro che intendono partecipare successivamente.

Messina, Ponte sullo Stretto:” Necessaria una reazione di popolo del Meridione..”

Infrastrutture al Sud e Ponte sullo Stretto: Quali e quanti benefici…?”. È stato il tema del convegno tenutosi oggi, venerdì 4, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca organizzato dal Rotary Club Messina, Kiwanis Distretto Italia – San Marino, dall’Associazione Centro Studi Diodoro e E-Campus Università. Alla cerimonia di apertura dei lavori è intervenuto il Sindaco Cateno De Luca, dopo i saluti istituzionali e i ringraziamenti per l’invito a partecipare si è soffermato sulle ultime notizie relative alla realizzazione del Ponte sullo Stretto.

Proprio stanotte nel corso dell’ennesima riunione di Commissione è stata definita – ha riferito il Sindaco De Luca – la relazione per evidenziare gli elementi scientifici che portano ahimè, alla non realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Da tempo assistiamo al cosiddetto ‘festival delle fesserie sul Ponte’, poiché a partire da, è meglio fare il Tunnel al Ponte a tre campate, ciò che è emerso qualche ora fa è veramente inverosimile cioè, tra 15-20 anni non oltre, la Sicilia si unirà alla Calabria e dunque il Ponte non è più necessario realizzarlo, per cui questi convegni diventano inutili. Ecco perché le nostre iniziative politiche insieme a questi convegni diventano addirittura un incubo.

Vi ringrazio ancora una volta per l’invito, in quanto anche voi per l’ennesima volta portate al centro dell’attenzione la necessità di realizzare questa importante opera. Intendo esprimere il mio pensiero sotto il profilo politico e per certi aspetti socio – economico, non mi permetto di entrare nel merito degli aspetti tecnici. Sotto il profilo politico quest’opera – ha sottolineato De Luca – rappresenta un delitto di Stato, da quel momento in cui una legge cancella con il governo allora Monti ciò che era stato fatto concretamente perché eravamo quasi ormai all’apertura dei cantieri. Un provvedimento anomalo collegato ovviamente ai poteri forti dell’Europa del nord cioè a quelli che sono i poteri legati alla potenza e alla politica dei loro porti che riescono ad intercettare le merci provenienti dal canale di Suez. Noi invece, mancando le infrastrutture ferroviarie, l’alta velocità che consentono ai nostri porti di diventare punti di riferimento, di conseguenza non siamo nelle condizioni di potere fare una sana concorrenza al nord Europa. Per cui è chiaro che c’è un interesse forte che si è sostituito a quello che nel 2006 aveva portato a coniare definitivamente il corridoio Berlino- Palermo.

Tralasciando questo aspetto dal punto di vista politico in merito alla nostra rappresentanza meridionale in Parlamento – ha continuato il Sindaco – superato lo Stretto questa si consegna al nemico, e chi continua ad agire contro la realizzazione del Ponte lo considero un nemico. E’ indispensabile mostrare la nostra forza meridionalista che declini in termini chiari ciò che è necessario per il Sud, ma ad oggi ancora non si è riusciti. Non si può parlare di Ponte solo qualche anno prima delle elezioni e una volta fatte le elezioni regna il silenzio totale. Lo scandalo a cui abbiamo assistito di recente con il Recovery plan è quello che il Ponte non si poteva inserire perché non previsto nel cronoprogramma relativo al collaudo di questa infrastruttura. Di conseguenza noi riceviamo dall’Europa quasi 200 miliardi perché esiste il Meridione, riconoscono al sud delle risorse con l’obiettivo di tentare il livellamento socio-economico per superare il divario tra nord e sud.

Quindi il 70 per cento di quelle risorse sono state assegnate perché c’è il meridione, e non è altrettanto vero che sono state attribuite al sud il 40 per cento di queste risorse, in quanto a monte ci sono progetti già coperti da appositi finanziamenti che sono stati definanziati e rimessi in circolazione in quel 40 per cento, e quindi a mala pena del Recovery plan se arriverà a noi, circa il 15%, è già una fortuna. Questo è il trattamento che hanno riservato al Sud.

A seguire, si sono inventati il ‘fondino’, peccato che pure in quest’ultimo non hanno introdotto il Ponte sullo Stretto e tutto continua serenamente a tacere. Noi sicuramente, dobbiamo organizzarci perché questa impostazione non ha dato risultati, è necessaria una reazione di popolo del meridione al fine di essere livellati ad avere tutte le opportunità per essere competitivi. Basta – ha concluso il Sindaco de Luca – ad essere lì pronti a chiedere con un cappello in mano”.

Il programma dei lavori è proseguito con gli interventi di Agata Rinciari, presidente Kiwanis Peloro, Tonino Brancato, chairman del convegno, Piero Luccisano, testimonial per il Centro Studi Diodoro e il Prorettore vicario dell’Università degli Studi di Messina Giovanni Moschella. In qualità di relatori hanno partecipato Enzo Siviero, Rettore Università e-Campus su “Connessioni Mediterranee”; Giovanni Mollica, imprenditore e appassionato meridionalista ed esperto di trasporti con “Il ponte e le reti ten-ti”; Fernando Rizzo presidente Rete Civica per le Infrastrutture del Mediterraneo su “Recovery Fund, i fondi assegnati per il Meridione e la violazione dei diritti umani dello Stato centrale”; Salvatore Sciliberto, chair distrettuale “Mantenimento e sviluppo”.

A conclusione dei lavori gli interventi di Francesco Garaffa, segretario Kiwanis Distretto Italia- San Marino; Alfredo Buttafarro, Lgt. Kiwanis Divisione I Sicilia Due Mari Valdemone; e Maura Magni, governatore Kiwanis Distretto Italia-San Marino.