Vaccini, obbligo sì, obbligo no: vibrate polemiche politiche prive di fondamento scientifico

 

 

La maggioranza degli italiani è vaccinata contro il Covid: più di un italiano su due (il 50,57% della popolazione over 12) ha completato dunque il ciclo, a quanto emerge dal report del governo. Su un totale di 61.777.255 somministrazioni sono 27.311.228 le persone che hanno effettuato entrambe le dosi. Sono invece 66.310.986 le dosi consegnate alle Regioni, con una percentuale di somministrazioni pari al 93.2%.

“Sui vaccini non sono ammissibili ambiguità da parte di nessuna forza politica.Afferma il Ministro della Salute, Roberto Speranza,”Dalla campagna di vaccinazione dipende la ripartenza e il futuro del Paese” 

– Sono 2.072 i nuovi contagi da coronavirus finoggi  in Italia Si registrano altri 7 morti. Ieri i nuovi contagi erano stati 3.127 e 3 i morti. I nuovi decessi portano a 127.874 il totale delle vittime da inizio emergenza. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 89.089 tamponi, con un tasso di positività che sale a 2,3% (ieri 1,9%). In aumento le persone ricoverate in ospedale con sintomi che sono 1.188 (ieri 1.136), con un aumento di 52 persone rispetto a ieri mentre sono 162 i ricoverati in terapia intensiva (+6 rispetto a ieri), con 16 ingressi nelle ultime 24 ore. Sono 4.114.129 i guariti (+651) e 47.525 gli attualmente positivi (+1.412).

– La cabina di regia con il premier Mario Draghi e le forze di maggioranza per discutere del cambio dei parametri per i colori delle regioni e della possibile estensione dell’obbligo del Green pass per luoghi come – tra gli altri – stadi, piscine, palestre, concerti, dovrebbe tenersi mercoledì mattina e, sempre nella stessa giornata, potrebbe tenersi un Consiglio dei ministri. 

 Una vibrata polemica politica – Sul fronte politico si accende la polemica sull’obbligo dei vaccini per gli insegnanti. “Ci troveremo questa settimana con il Consiglio dei ministri e ci sarà una decisione collegiale. Certamente io porterò i risultati del Cts, che ovviamente presenterò a tutti” ha detto il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.

Afferma Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna: “Sarei persino d’accordo sul vaccino obbligatorio per il personale scolastico, seppur non voglia farne una battaglia di religione. Nella nostra regione le vaccinazioni per gli insegnanti sono andate bene: abbiamo più dell’85% del corpo docente vaccinato, e non è poco. 

Contrarietà sull’obbligo per gli insegnanti è stata espressa da Salvini, leader della Lega, Matteo Salvini, ha rimarcato che “l’84% degli insegnanti ha già fatto la prima dose di vaccino, il 75% ha già completato il ciclo, entro settembre si stima di arrivare oltre il 90% di copertura (volontaria) fra gli insegnanti. Che senso ha parlare di obblighi o licenziamenti a scuola?”. ”Si può consigliare agli insegnanti di farsi vaccinare, non obbligarli. I numeri dimostrano che nessun minorenne è morto fino ad ora di solo Covid. E gli insegnanti non vaccinati, chi potrebbero mai infettare? I minorenni appunto… 

ELEZIONI REGIONALI: RISCHIO ADESSO LETARGO SUD ITALIA

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di  R.Lanza

 

Stefano Bonaccini riconquista l’Emilia-Romagna. Era prevedibile.  L’Emilia Romagna, feudo del Pd. lascia spazio ad alcune strumentalizzazioni.  Il profilo morale e civico delle città emiliane è elevato perchè il potere economico e politico da vari decenni ha posto solide basi   L’Emilia Romagna non è sotto accusa come la Sicilia dove più frequente è lo sciacallaggio socio-politico e il folclore della “mafiosità”   In Emilia Romagna la disoccupazione è certamente meno elevata che in Sicilia dove imprenditori coraggiosi hanno una dimensione culturale di respiro europeo e lottano contro quel marciume      che impedisce lo sviluppo del Meridione.      

Si afferma che il “popolo delle sardine” abbia contribuito al successo dei dem e all’affluenza alle urne.    Una miscela inventata dal Pd per arginare la massiccia partecipazione del Movimento cinque stelle nei comuni e città dove si è votato.   L’errore strategico di Di Maio di dimettersi a fine periodo elettorale ha fatto poi il resto. Inevitabilmente la propaganda politica degli avversari lasciava intendere “la fine del movimento cinque stelle”.   Si è affievolita pure la comunicazione martellante sul web e sui social. E’ in corso anche – probabilmente inavvertito dal garante Grillo – una narcotizzazione dell’informazione politica su Facebook, l’impresa statunitense che censura gratuitamente a richiesta . In realtà gli onesti in Italia non fanno notizia. Vediamo alcuni dati pervenuti alla nostra Redazione.

La Calabria, invece, non ha creduto al cambiamento promesso dal centro sinistra e con 2.353 sezioni su 2.420, Jole Santelli è al 55,44% contro il 30,11 di Pippo Callipo (nelle foto sotto).      I seggi più affollati si registrano a Cosenza, ma non si registrano differenze sostanziali fra le varie province, che oscillano fra il 32 e il 38%.

Questa vittoria del centrosinistra, afferma  il presidente rieletto, insegna come “si possa fare una coalizione senza necessariamente, nel centrosinistra, litigare; che la si possa allargare a tanto civismo che per la prima volta prende responsabilità per provare a governare; che bisogna avere l’ambizione di immaginare che c’è molta più gente di quella che pensiamo, e ce l’hanno detto anche le sardine, che non vuole una politica solo di rabbia, odio, incitamento, urla”.

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” I primi punti in programma? “Un nuovo Patto per il Lavoro, accompagnato da un Patto per il Clima“.

– E già si pensa alla nuova geografia politica dell’Assemblea legislativa  dell’Emilia-Romagna. Secondo gli esperti statistici della Regione,  al Pd verrebbero assegnati da 22 a 24 seggi, di cui 5 a Bologna, 3 rispettivamente a Modena e Reggio Emilia, da 1 a 2 nelle restanti province. Alla Lega, primo partito del centrodestra, spetterebbero 14 seggi, 2 per ora rispettivamente a Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza e uno nelle rimanenti circoscrizioni provinciali.

Fra le liste di centrosinistra conquisterebbero 3 seggi la lista Bonaccini Presidente (uno rispettivamente a Bologna e Modena e il terzo o a Reggio Emilia o a Forlì-Cesena), 2 seggi andrebbero a Emilia-Romagna Coraggiosa (Bologna e Reggio) e un seggio spetterebbe a Europa Verde e a +Europa, entrambi nella circoscrizione di Bologna.

Nella coalizione di centrodestra, inoltre, verrebbero assegnati 3 seggi a Fdi, uno rispettivamente a Bologna e a Modena e il terzo o a Parma o a Piacenza, mentre un seggio, a Bologna, sarebbe appannaggio sia di Fi sia della lista Borgonzoni Presidente. Infine, il M5S potrebbe ottenere da uno a 2 seggi, di cui uno a Bologna e uno o a Modena o a Reggio. Non dovrebbero ottenere seggi Volt, Il popolo della Famiglia-Cambiamo e Giovani per l’Ambiente.