Palermo,
Due persone vittime stradali in provincia di Trapani. L’incidente ha coinvolto un’auto e una moto di grossa cilindrata che si sono scontrate sull’autostrada A-29 direzione «Diramazione per Birgi», all’altezza dello svincolo di Dattilo. Chiuso il tratto della carreggiata in direzione dell’aeroporto di Birgi. Si apprende che il traffico è stato deviato sulla A-29 in direzione di Trapani.
Le due vittime sono : Giovanni Finocchiaro, di 60 anni, e Serafina Cantarella, di 57 anni, entrambi residenti nella provincia di Catania che viaggiavano in sella alla moto. Alla guida dell’auto, coinvolta nell’incidente, c’era un uomo di 39 anni originario della provincia di Palermo. Sono in corso indagini per capire come sia avvenuto lo scontro fatale .
Potrà aumentare di circa 2,4 milioni di metri cubi la quantità di acqua accumulabile nella diga Rubino, nel Trapanese. Il ministero delle Infrastrutture ha autorizzato l’innalzamento di 2 metri del livello di invaso, portandolo da 178,40 metri sul livello del mare a 180,40. Questo provvedimento scongiurerà il rischio di dover sversare in mare, una volta superato il limite precedentemente autorizzato, consistenti quantitativi di acqua essenziale per l’irrigazione.
«È un’altra notizia positiva per gli agricoltori della provincia di Trapani. Il ministero – dice il presidente Schifani – ha accolto la nostra richiesta, dopo le valutazioni tecniche sulla sicurezza della diga, a seguito dei lavori di manutenzione straordinaria effettuati recentemente. Sempre nel Trapanese, grazie a un serrato dialogo con il ministero, nelle scorse settimane abbiamo ottenuto la sospensione dello svuotamento e lo stop alla messa fuori esercizio della diga Trinità di Castelvetrano.
È la conferma del lavoro che il mio governo porta avanti quotidianamente per affrontare l’emergenza idrica, grazie anche al lavoro svolto dal commissario ad acta, Salvo Cocina, con nuovi studi e indagini sulla sicurezza degli impianti. Andiamo avanti su questa strada, consapevoli del grande lavoro che resta da fare sul piano delle infrastrutture idriche per garantire maggiore tranquillità ai cittadini e agli agricoltori siciliani».
La Regione lo scorso 14 marzo aveva richiesto al ministero l’autorizzazione a innalzare il livello idrico del bacino. La diga Rubino è stata oggetto di significative opere di manutenzione straordinaria e miglioramento, mentre è in corso di attuazione un intervento, incluso nel secondo addendum dei finanziamenti a valere sui fondi Fsc 2014-2020, per l’esecuzione della verifica sismica della diga e delle opere accessorie.
Trapani,
Non dobbiamo dimenticare che l’80% dei familiari non conosce la verità o ne conosce solo una parte. Eppure le verità passeggiano per le vie della nostra città, c’è chi ha visto, c’è chi sa». Nel giorno in cui si ricordano le vittime innocenti della mafia, don Luigi Ciotti, fondatore dell’associazione Libera, vuole ribadire che ci sono ancora troppi nodi da sciogliere perché si possa parlare di vera giustizia quando di mezzo ci sono vittime per mano mafiosa.
Oggi studenti e giovani di tutto il Paese scendono in piazza per commemorare le vittime innocenti delle mafie e per ribadire che la lotta alla criminalità organizzata è una battaglia ancora aperta. Martina Lembo Fazio, delegata antimafia dell’Unione degli Studenti, dichiara: “Oggi siamo qui non solo per ricordare chi ha perso la vita per mano della mafia, ma anche per affermare con forza che il problema della criminalità organizzata è tutt’altro che superato. Le mafie continuano ad affliggere i nostri territori, si trasformano, cambiano volto, ma restano una minaccia concreta per la nostra società”.
Le strade di Trapani questa mattina si riempiono di giovani in corteo, un segnale forte che richiama l’urgenza di un cambiamento. La scelta della Sicilia come luogo simbolo della manifestazione non è casuale: rappresenta una sfida e un’opportunità per costruire una società libera dalla violenza mafiosa e dall’omertà. “Oggi, come Unione degli Studenti, Link Coordinamento Universitario e Rete della Conoscenza, scendiamo in piazza con lo slogan ‘Ci dobbiamo ribellare!’ perché davanti alla mafia non possiamo restare immobili. La criminalità organizzata si è evoluta nel tempo: non la vediamo più in modo plateale, ma questo non significa che sia scomparsa,”
Cinquantamila persone sfilano per le vie del centro storico di Trapani, e in piazza Vittorio Emanuele.
. Secondo fonti della questura della città, questo il numero di partecipanti alla XXX Giornata della memoria e dell’impegno per le vittime innocenti di mafia.
La Giornata è promossa dall’associazione Libera presieduta da don Luigi Ciotti alla presenza di oltre 500 familiari di vittime innocenti provenienti da tutta Italia. Attualmente sta avvenendo la lettura dei nomi delle vittime, 1101 persone. In piazza Vittorio Emanuele, dove è allestito il palco, sono arrivati anche gli ex procuratori nazionali antimafia Pietro Grasso e Federico Cafiero De Raho.
Sui ritardi -gravissimi – della consegna dei referti ai pazienti, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a Catania ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«Sulla vicenda dei referti in ritardo all’Asp di Trapani sento di scusarmi nei confronti di quelle persone che in questi momenti stanno ricevendo i risultati positivi, purtroppo, sulle loro patologie. Non ho responsabilità diretta sulla questione, ma in politica chi sta al vertice deve assumersi responsabilità che non sono sue, facendo propri anche gli errori altrui.
Errori commessi, per i quali saremo estremamente rigorosi. La percentuale di referti positivi è del 5%, quindi sono circa 160-170 i casi. Si stanno raggiungendo in queste ore le famiglie per informarle, in maniera tale che si accelerino i processi di terapia».
Sul piano dell’Asp trapanese in 7 punti per affrontare l’emergenza, Schifani ha commentato evidenziando che «forse se i sette punti si fossero messi in atto prima non staremmo qui a disquisire di questo tristissimo episodio che sta toccando le coscienze non soltanto dei siciliani, ma di tutti gli italiani. Fatti del genere non possono più verificarsi in Sicilia: non possiamo consentirlo, né lo consentiremo».
Archivi -Sud Libertà
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Marsala,
Una corsa con l’ambulanza, a seguito di una chiamata al 118, sul luogo di un’aggressione e la sorpresa amara che il ferito da trasportare è il proprio figlio. È accaduto, ieri sera, nel centro storico di Marsala. .
«Mentre si è in servizio 118, tutto ci si può aspettare – afferma l’operatrice sanitaria – – non sicuramente di dover soccorrere il proprio figlio per una barbara aggressione alle spalle, in pieno centro storico, mentre tra amici si scambiano due chiacchiere. È deludente e sconcertante constatare che una cittadina così graziosa come Marsala possa essere invasa da gentaglia che circola con un macete in tasca. Colpito alla testa con una ferocia inaudita. Episodi del genere si verificano con una frequenza settimanale. È una situazione allarmante che non può lasciare indifferente amministratori locali e forze dell’ordine».
Alla prefettura di Trapani ricorderemo sono state promosse riunioni dei vertici per la sicurezza per intensificare i controlli nella città..