Manifestazione nazionale degli infermieri professionali che, pur avendo stipendio basso, ha pagato un prezzo alto,eroico nel corso della pandemia

COVID-19, l'impatto della pandemia: analisi degli infermieri deceduti
Gli infermieri professionali richiedono maggiore attenzione governativa agli stipendi bassi della categoria

 

Gli infermieri oggi incrociano le braccia per 24 ore “contro le mancate scelte del Governo”.

Lo sciopero nazionale è stato proclamato dal sindacato Nursind per “la mancata erogazione dell’indennità di specificità in manovra, una professione usurante, ma non riconosciuta come tale, una carenza di organico che costringe la categoria a fare i salti mortali, tra turni doppi, riposi saltati e ferie non godute.

Gli infermieri – si legge nella nota del Nursind – dicono basta, hanno uno stipendio fermo da anni, congelato nel disinteresse delle parti, tanti sono deceduti nel corso della pandemia e hanno pagato un prezzo alto, eroico per il Paese Italia, è venuto il momento di incrociare le braccia a partire dalle ore 7.      Una laurea automatica per chi ha sostenuto all’epoca i corsi  di infermiere- la gran parte dei collaboratori professionali, oggi classificati D fino al massimo livello D6 non ha procurato benefici economici alla  categoria.     Mentre la categoria medica si ritrova oggi in vantaggio economico per la fruizione dell’Istituto dello “straordinario” quasi in ogni struttura ospedaliera delle Regioni.

Manifestazioni e sit in si terranno da Nord a Sud Italia, in tutti i capoluoghi di regione”.

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