Lite scintillante in sala operatoria, il prof Sica si scusa con l’assistente per il diverbio là dove si combatte tra la vita e la morte

Affitto sala operatoria attrezzata per day Ssurgery

 

Il protagonista, prof Sica : “In sala operatoria si combatte per la vita. E io voglio vincere, sempre. Viviamo in un mondo che spesso sembra capovolto. Un mondo dove si giudica con superficialità ciò che non si conosce. Eppure, ci sono luoghi, come la sala operatoria, in cui non si può permettere né leggerezza né approssimazione”…

“Mi trovo a intervenire pubblicamente perché sento il dovere di raccontare cosa accade davvero quando si entra in sala operatoria per affrontare un caso clinico complesso, come quello su cui stavo operando di recente. Un intervento lungo, delicato, che richiedeva altissima concentrazione e prontezza di riflessi”, ricostruisce.

“Come chirurgo capoequipe, operavo attraverso una consolle robotica, strumento all’avanguardia che consente precisione millimetrica. Al tavolo operatorio, come avviene in tutte le strutture moderne, erano presenti colleghi assistenti, professionisti, donne o uomini non fa differenza, il cui compito è agire in piena sinergia con chi guida l’intervento.

La sala operatoria è un teatro: un atto unico, irripetibile. È il fronte dove si combatte davvero tra la vita e la morte. In quei momenti, ogni secondo conta. La responsabilità è mia, totalmente mia – sottolinea – Anche se qualcuno inciampa, anche se qualcosa non funziona, anche se si avvicina il pericolo.

E se percepisco un rischio concreto per il paziente, è mio dovere reagire. Sì, anche con fermezza. Sì, anche con durezza. Il nostro ordinamento giuridico chiama questo comportamento ‘stato di necessità’ ed è un’esimente assoluta. In quei momenti, si fa ciò che serve per salvare una vita. Punto”.

“Tuttavia, riconosco che i toni usati nei confronti di una collega assistente durante quell’intervento, protrattosi per oltre cinque ore, sono stati eccessivi e dettati da uno stato di forte tensione e stress emotivo. Per questo, desidero esprimere pubblicamente le mie scuse sincere e personali alla collega coinvolta. Non era mia intenzione mancare di rispetto, ma reagire a una situazione che in quel momento ho percepito come potenzialmente critica per il buon esito dell’intervento. Tengo inoltre a precisare che mi sono già scusato personalmente con la collega e con lei ho avuto un chiarimento franco e sereno.

Il rispetto umano e professionale tra colleghi è per me un valore imprescindibile. Se fossi io su quel tavolo, vorrei che il chirurgo che mi opera facesse tutto il possibile per tenermi in vita. Anche urlando, se necessario. Non vorrei qualcuno che tace per paura della gogna mediatica o del politicamente corretto. Il mio mestiere non è spettacolo. È scienza, tecnica, istinto, sangue freddo. E, soprattutto, è responsabilità. Ed è proprio per senso di responsabilità che oggi prendo la parola”, conclude.

Università, finanziati in Sicilia altri 91 contratti di formazione specialistica medico-sanitaria

 

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 governo Schifani ha finanziato con oltre 10 milioni di euro del Fse+ 2021-2027, ulteriori 91 contratti di formazione specialistica nell’area medico-sanitaria in Sicilia, rispetto a quelli finanziati con risorse statali dal ministero dell’Università e della ricerca. La graduatoria definitiva delle proposte progettuali presentate dalle università siciliane, a valere sull’Avviso 21 del 2024, è stata pubblicata sul sito dell’assessorato dell’Istruzione e della formazione professionale della Regione Siciliana.

Quattro le proposte finanziate: oltre a quelle pervenute dagli atenei di Palermo, Catania e Messina, per la prima volta è stata sostenuta la proposta dell’università Kore di Enna, che recentemente ha ottenuto il riconoscimento della scuola di specializzazione medica dal ministero dell’Università.

«Per assicurare ai siciliani una sanità di qualità – afferma l’assessore regionale all’Istruzione, Mimmo Turano – c’è bisogno di professionisti qualificati. Solo puntando su percorsi di eccellenza e di alta formazione possiamo affrontare le sfide della ricerca, rafforzare le nostre università, offrire ai nostri giovani un’alternativa reale all’emigrazione e assicurare il diritto universale alle cure ai nostri cittadini. Il finanziamento di questi ulteriori 91 contratti per medici specializzandi dimostra che il governo Schifani sta lavorando in questa direzione».

In particolare, l’università di Palermo attiverà 29 contratti, relativi a corsi di durata variabile tra i quattro e i cinque anni, a seconda delle diverse discipline; 28 contratti ciascuno gli atenei di Catania e Messina; 6, infine, l’università Kore di Enna.

Polo oncoematologico in Sicilia, disco verde alla progettazione esecutiva della “cell factory”, finanziata per tre milioni di euro

 

 

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Palermo,

Approvata la progettazione esecutiva della “cell factory” per terapie avanzate del futuro Polo oncoematologico dell’azienda Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello di Palermo.

Il commissario ad acta Massimiliano Maisano, nominato dal governo regionale per l’esecuzione delle opere previste dall’ex articolo 20 della legge 67/88 per l’edilizia sanitaria, ha dato il via alla realizzazione di questa infrastruttura inclusa nel programma strategico siglato lo scorso dicembre a Roma tra il Ministero della Salute e la Regione Siciliana, volto alla trasformazione della rete ospedaliera della Città metropolitana di Palermo.

La “cell factory”, finanziata per un importo complessivo di 3 milioni di euro, sarà dedicata alla produzione di terapie geniche avanzate, in particolare Car-T “in house”, a supporto dell’attività dell’Unità operativa complessa di Ematologia. Il progetto comprende, inoltre, l’acquisto di un isolatore e delle attrezzature accessorie necessarie alla produzione. I lavori sono già stati avviati e il cronoprogramma prevede la conclusione entro dicembre di quest’anno.

«La realizzazione della “cell factory” rappresenta un impegno istituzionale – dichiara il presidente della Regione, Renato Schifani – volto a fondare le basi per una concreta riconoscibilità del ruolo della Regione Siciliana nel campo della medicina rigenerativa, non solo nella road map dei centri Car-T italiani, ma colmando un significativo vuoto nella disponibilità di tali cure salvavita. Grazie alla sua posizione strategica, la futura “cell factory” potrà rappresentare un punto di riferimento non solo per il Mezzogiorno e per l’Italia, ma anche per l’intera area euro-mediterranea».

Convenzione per poliambulatorio pediatrico tra Regione Sicilia, Policlinico di Palermo e Fondazione Dragotto per lo studio delle malattie rare

 

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Palermo,

Nascerà a Palermo, nei locali dell’ex Imi Villa Belmonte, un poliambulatorio pediatrico e neonatale per attività di cura e ricerca in favore dei bambini del Mezzogiorno, compresi quelli affetti da malattie rare. È il frutto della convenzione tra il Policlinico Paolo Giaccone di Palermo e la Fondazione Tommaso Dragotto, approvata dall’assessorato regionale della Salute per il suo valore sociale e sanitario.
Alla firma, oggi nei locali dell’assessorato di piazza Ziino, erano presenti Daniela Faraoni, assessore regionale alla Salute; Maria Grazia Furnari, direttrice generale del Policlinico di Palermo; Tommaso Dragotto presidente della Fondazione che porta il suo nome; Salvatore Iacolino, direttore generale del dipartimento regionale Pianificazione strategica; Alberto Firenze, direttore sanitario del Policlinico.
La Fondazione Dragotto si impegna a ristrutturare alcuni spazi di Villa Belmonte, per una superficie di circa 500 metri quadrati, che saranno dedicati alla prevenzione e alla cura, ma anche alla terapia motoria e funzionale, fondamentale per il recupero e lo sviluppo dei più piccoli. Inoltre, sarà realizzata un’area ludico-ricreativa, pensata per favorire il benessere e il gioco terapeutico.
Con la realizzazione del nuovo poliambulatorio verrà arricchita l’offerta assistenziale sanitaria pubblica anche nell’ottica di una collaborazione con altre aziende del Sistema sanitario regionale, potenziando al contempo la ricerca scientifica specialmente nell’ambito delle malattie rare in età pediatrica.
«Accolgo con favore la firma di questa convenzione, che porterà alla realizzazione di un poliambulatorio pediatrico, un progetto di grande rilievo sociale – afferma l’assessore regionale alla Salute Daniela Faraoni – È motivo di soddisfazione che l’impegno del governo Schifani per accrescere la qualità del servizio sanitario in Sicilia sia affiancato da iniziative di istituzioni pubbliche e private, che la Regione è pronta a supportare».
«Questo accordo rappresenta un passo fondamentale per potenziare l’assistenza sanitaria offerta ai bambini nella nostra comunità e al contempo la ricerca – aggiunge la direttrice generale del Policlinico Maria Grazia Furnari – L’istituzione di spazi idonei e l’investimento in risorse dedicate alla cura e alla ricerca delle malattie rare, sottolineano il nostro impegno a fornire servizi di alta qualità. Ringrazio la Fondazione Tommaso Dragotto e l’assessorato regionale della Salute per il loro sostegno e la collaborazione, consapevoli che insieme stiamo costruendo un futuro migliore per la salute dei nostri bambini».
«Il progetto Sicily for Life, annunciato e condiviso lo scorso febbraio, oggi diventa esecutivo grazie alla firma della convenzione con il Policlinico – sottolinea il presidente della Fondazione, Tommaso Dragotto – Un momento storico per la Fondazione Dragotto, che con questa iniziativa incide in modo strutturale sulla città di Palermo, migliorandone l’assistenza medico-sanitaria. Tale iniziativa segna un cambio di passo nella collaborazione tra istituzioni pubbliche ed enti privati. Sono fiero di aver aperto per primo la strada a un nuovo modus operandi per il bene della città».

Donatrice di 77 anni dona un rene alla figlia: caso di trapianto eccezionale a Palermo

 

 

Il Trapianto di rene - Centro trapianti rene e pancreas Padova

 

Palermo,

Dona un rene alla figlia affetta da insufficienza renale cronica. All’Ismett-Upmc di Palermo,  è stato eseguito con successo il trapianto di rene da donatore vivente.

Affermano i sanitari: l’evento è un caso  eccezionale: la donatrice infatti è tra le più anziane in Italia ad aver effettuato questo tipo di donazione.

Quando ho saputo che potevo donare il rene a mia figlia – racconta Teresa – non ho avuto alcun dubbio. Ho potuto fare questo intervento perché il mio corpo, il mio fisico, non ha problemi particolari, e posso dire che lo rifarei: grazie a questo gesto ho potuto alleviare le sofferenze di mia figli

L’importanza della donazione da vivente come opzione terapeutica

L’intervento, spiegano dall’Ismett, sottolinea “l’importanza della donazione da vivente come opzione terapeutica efficace, anche in età avanzata, grazie a una selezione accurata dei donatori e all’impiego di tecniche chirurgiche all’avanguardia“.

Questo trapianto “dimostra- secondo mi responsabili del centro- che non conta l’età anagrafica, come tutti noi medici sappiamo, ma l’età biologica. La signora Teresa è una delle donatrici più anziane d’Italia, ma il suo decorso post-operatorio è stato lineare: si è alzata già nella prima giornata ed è stata dimessa in tempi molto brevi”.

Il trapianto è stato effettuato con tecniche chirurgiche avanzate, come la nefrectomia laparoscopica, che riduce i tempi di recupero e minimizza le complicanze post-operatorie. La donatrice è stata sottoposta a un rigoroso processo di valutazione pre-operatoria per verificarne l’idoneità, anche alla luce dell’età avanzata.

I trapianti di rene da donatori viventi

Ero iscritta in lista d’attesa da cadavere – racconta Rosa, la paziente sottoposta al trapianto – ma i tempi erano lunghi e le mie condizioni peggioravano. Mia madre, a un certo punto, si è detta disposta a donarmi il rene. All’inizio ero preoccupata, speravo mi chiamassero per un trapianto da cadavere, ma poi mi sono affidata ai miei medici ed è andato tutto bene”.

Il programma di trapianto da donatore vivente presso Ismett-Upmc è attivo dal 1999 e rappresenta una delle principali attività chirurgiche del centro. “.

Secondo i dati del Centro nazionale trapianti, in Italia tra il 2002 e il 2022, sono stati effettuati 4.599 trapianti di rene da donatore vivente, con una sopravvivenza dei pazienti del 98,7% a 1 anno e del 96,8% a 5 anni dal trapianto. Studi clinici indicano che l’età del donatore vivente non influisce significativamente sulla durata del trapianto, con sopravvivenze a 10 anni superiori al 74% anche in presenza di donatori over 60.

 

Polo pediatrico Palermo, il Presidente della Regione Sicilia Schifani: «Lunedì 14 aprile la pubblicazione del bando a cura di Invitalia»

 

 

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Palermo,

Sarà pubblicato lunedì prossimo, 14 aprile, il bando di gara per la realizzazione del nuovo ospedale pediatrico di Palermo. L’obiettivo è quello di arrivare all’aggiudicazione entro l’estate».

Lo annuncia il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani che questa mattina, a Roma, ha incontrato i vertici di Invitalia. La società, in virtù di un protocollo d’intesa siglato con la Regione a luglio dello scorso anno, sarà centrale di committenza e svolgerà attività di supporto tecnico-operativo per portare a termine l’appalto “incompiuto” a causa del fallimento dell’impresa esecutrice, avvenuto nel 2017.

La gara prevede la redazione della progettazione esecutiva da parte dell’impresa aggiudicataria, oltre alla realizzazione dell’opera. Ieri, con il via libera definitivo del ministero della Salute al finanziamento, si è chiusa la fase preliminare.

«Il governo regionale, sin dal mio insediamento – aggiunge il presidente – si è posto l’obiettivo prioritario di costruire un sistema sanitario che possa rispondere in tempi ragionevoli a tutti i bisogni di cura e assistenza dei cittadini e, soprattutto, dei più piccoli, con particolare riguardo per quelli affetti da patologie oncologiche o da malattie rare. Il nuovo ospedale pediatrico di Palermo sarà una struttura all’avanguardia, con reparti ancora non presenti in Sicilia e sono certo che diventerà punto di riferimento anche per il Sud Italia e per Paesi dell’area del Mediterraneo».

Ubicato in prossimità dell’ospedale Cervello, farà capo all’azienda ospedaliera Arnas “Civico-Di Cristina” e sorgerà su un’area di oltre 45 mila metri quadrati, dei quali 3mila destinati a verde. L’ospedale sarà realizzato su un sistema di isolatori per renderlo totalmente antisismico. Disporrà di 134 posti letto, di cui 10 di terapia intensiva; tra le specializzazioni pediatriche presenti oncoematologia, neurologia, neurochirurgia e cardiochirurgia. Sono previste 4 sale operatorie e una sala ibrida. Complessivamente le unità operative (reparti) saranno 14 più un’area di emergenza. Inoltre vi troveranno posto laboratori, ambulatori, aule conferenza, luoghi di culto, una foresteria di 8 stanze per i parenti, una zona ristorazione con 100 posti a sedere e una elisuperficie in copertura per le emergenze. L’area parcheggio sarà dotata di 284 posti auto, di cui 12 per diversamente abili, 15 parcheggi “rosa” e 31 posti moto, con 4 colonnine di ricarica e pensiline fotovoltaiche.

L’ospedale sarà dotato dei più moderni requisiti impiantistici che consentiranno un perfetto comfort, nel rispetto delle nuove norme ambientali. Il nuovo ospedale, in totale, tra fondi statali e regionali, costerà complessivamente circa 170 milioni di euro.

Mattarella “Diritto alla salute è una conquista della nostra civiltà e una garanzia per il futuro dei cittadini..””

 

 

 

Dichiara il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Mondiale della Salute. “Il diritto alla salute è una conquista della nostra civiltà, frutto di decenni di impegno civile e mobilitazione popolare, riforme sociali e progressi scientifici. La recente esperienza pandemica ha evidenziato come la salute globale sia vulnerabile e quanto sia cruciale investire in sistemi sanitari robusti, pronti a fronteggiare le emergenze”.

“Il tema scelto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per celebrare la giornata odierna – aggiunge il Capo dello Stato – ci invita a concentrarci sulla salute delle madri e dei nuovi nati: ‘Un inizio sano, un futuro pieno di speranzà. Migliorare l’accesso alle cure prenatali, formare operatori sanitari qualificati e garantire infrastrutture efficienti ai neonati, significa promuovere un ciclo virtuoso dando la possibilità ai bambini di crescere in una società prospera e dinamica.

Il tasso di mortalità materna e infantile in Italia è incoraggiante e testimonia la presenza di un sistema sanitario diffuso, in grado di garantire cure di alta qualità e supporto a future madri e neonati. La crescente denatalità che affligge il nostro Paese impone tuttavia un impegno costante e mirato per assicurare la continuità e la qualità dei servizi, a beneficio di tutte le generazioni, in aderenza al carattere universalistico del nostro sistema sanitario.

Tutelare il diritto alla salute sin dalla nascita è condizione imprescindibile per garantire un futuro a tutti i cittadini, riconoscendo che il benessere di ogni individuo contribuisce alla vitalità della comunità”.

Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo: grande partecipazione a palazzo Zanca nell’evento promosso dal Tavolo dell’Autismo “Incontri, testimonianze e proposte per una società più inclusiva”.

 

Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo: grande partecipazione a palazzo Zanca nell'evento promosso dal Tavolo dell’Autismo

Messina,

Si è conclusa con grande partecipazione e interesse la giornata di riflessione e sensibilizzazione organizzata dal Tavolo dell’Autismo, di cui il Comune di Messina è parte integrante, in occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo. L’evento, che si è svolto nel salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, ha avuto come tema centrale “Inclusione in Azione” e ha visto la partecipazione di associazioni, scuole, professionisti del settore e famiglie. Nel corso della mattinata, sono stati affrontati diversi aspetti legati all’autismo e ai percorsi di inclusione, con testimonianze, interventi e proposte concrete per migliorare il supporto alle persone nello spettro autistico.

L’iniziativa si è aperta con una suggestiva rappresentazione teatrale a cura del Laboratorio Permanente per attori ASTRA, coordinato dal Policlinico di Messina.

A introdurre l’evento, la dottoressa Francesca La Fauci Belponer, responsabile del percorso autismo “Il Brucaliffo” e neuropsichiatra infantile del Policlinico Universitario, diretto dalla professoressa Gabriella Di Rosa. A seguire, l’intervento della dottoressa Marilena Briguglio, neuropsichiatra infantile e anch’essa responsabile del percorso “Il Brucaliffo”.

Dopo un coffee break curato dalla Cooperativa Audacia e Caffè Barbera, i lavori si sono avviati con i saluti istituzionali e gli interventi del sindaco di Messina Federico Basile; della delegata della Rettrice dell’Università di Messina professoressa Elena Santagati; della Garante per la disabilità Tiziana De Maria; del Direttore Generale dell’ASP di Messina Giuseppe Cuccì e del Direttore Generale del Policlinico di Messina Giorgio Santonocito. Presenti tra gli altri, anche il Direttore amministrativo del Centro Neurolesi “Bonino Pulejo”, Mariafelicita Crupi, il ricercatore del CNR Giovanni Pioggia, il dott. Giacomo De Francesco del Centro per l’Impiego, e la dott.ssa Mariacristina Costanzo del Provveditorato agli Studi.

Il sindaco Federico Basile nel suo intervento ha evidenziato: “L’inclusione sociale e il sostegno alle persone con autismo e alle loro famiglie sono una priorità per la nostra Amministrazione. Esprimo grande soddisfazione per la riuscita di questo evento, che ha dimostrato l’impegno della nostra comunità nel sensibilizzare su tematiche fondamentali e promuovere l’inclusione. Continueremo a lavorare affinché Messina diventi un modello di inclusività, dove ogni persona, indipendentemente dalle sue caratteristiche, possa vivere pienamente la propria vita sociale, educativa e lavorativa. Vogliamo garantire che le persone con autismo siano protagoniste di una comunità che riconosce e valorizza le diversità come un’opportunità di crescita collettiva. Il nostro impegno non si ferma qui: sarà fondamentale creare nuove occasioni di confronto e collaborazione per sviluppare politiche sempre più efficaci e inclusive”.

Successivamente, è stato dato spazio alle associazioni, con gli interventi di Maria Potenzone, presidente dell’associazione “Nati per la Vita”, e Domizia Arrigo, presidente dell’associazione “Una Vita in Aut”. A seguire, la dottoressa Santina Patanè, direttrice dell’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile dell’ASP di Messina, ha illustrato il lavoro svolto in ambito sanitario a supporto delle persone nello spettro autistico. Il contributo del CNR è stato portato dal dott. Giovanni Pioggia, mentre per la Cooperativa Audacia ha preso la parola Carmelo Caporlingua. Un momento particolarmente emozionante della giornata è stata la testimonianza di Gabriele Tavilla, che ha condiviso la propria esperienza personale legata allo spettro autistico, toccando profondamente tutti i presenti.

L’assessora Calafiore ha sottolineato l’importanza di costruire una città più accogliente e consapevole, in cui istituzioni e cittadini collaborino per una vera inclusione. “Questa giornata è solo un passo verso un supporto concreto alle persone nello spettro autistico. Continueremo a implementare politiche inclusive nelle scuole, nei luoghi di lavoro e nelle attività sociali e culturali. Come Tavolo dell’Autismo, lavoreremo in sinergia con le famiglie per creare una rete di supporto sempre più solida, affinché nessuno si senta solo”. L’evento si è concluso con una sessione aperta di discussione, durante la quale è emersa con forza l’importanza di fare rete tra istituzioni, famiglie e realtà del territorio per garantire una reale inclusione.

 

 

Asp Trapani, Regione Sicilia sospende Direttore generale, F.Croce e avvia procedimento di decadenza: gravi responsabilità gestionali

 

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Palermo,

La Regione Siciliana, attraverso l’assessorato della Salute, ha avviato il procedimento di decadenza del direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, Ferdinando Croce, disponendone nel contempo l’immediata sospensione dalle funzioni per 60 giorni
. La decisione è stata presa a seguito di un’indagine ispettiva che ha evidenziato gravi disservizi legati ai ritardi nell’erogazione delle prestazioni di anatomia patologica, suscitando grande clamore mediatico e un crescente allarme sociale, oltre a mettere a repentaglio la salute dei cittadini interessati.
L’attività ispettiva è stata condotta dal dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’assessorato, che ha prodotto una relazione individuando responsabilità a carico del vertice dell’Asp.
Sulla base di tale documentazione, il presidente della Regione Renato Schifani, su proposta dell’assessore Daniela Faraoni, ha formalmente comunicato stamattina a Croce l’avvio del procedimento di decadenza e la risoluzione del relativo rapporto di lavoro per gravi responsabilità gestionali. Nelle more della conclusione del procedimento, l’assessorato ha disposto la sospensione del direttore generale per due mesi.
Le contestazioni mosse riguardano “omissioni di atti obbligatori per legge e violazioni dei principi di efficacia, efficienza e buon andamento dell’amministrazione”.

Politiche sociali in Sicilia, 19 milioni di euro per il pagamento del beneficio economico alle persone con disabilità gravissima a febbraio

 

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Oltre 19 milioni di euro dall’assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali per il pagamento del beneficio economico in favore delle persone con disabilità gravissima per il mese di febbraio 2025.

«Prosegue con puntualità – dice l’assessore Nuccia Albano – l’erogazione delle risorse che consentono di sostenere in tutta l’Isola migliaia di persone fragili e le loro famiglie. Questo impegno evidenzia la grande attenzione del governo Schifani nei confronti di chi si trova in condizioni di grave deficit e la volontà concreta di alleviarne le difficoltà economiche e sociali. La continuità e l’efficacia di tali misure rappresentano un passo fondamentale per garantire il benessere e la dignità delle persone più vulnerabili».

I 19.097.204 euro sono finanziati dal “Fondo per la disabilità e per la non autosufficienza”. Le risorse saranno destinate a tutte le Asp dell’Isola sulla base della comunicazione del numero delle persone affette da disabilità gravissima. I soggetti censiti al mese di febbraio 2025 risultano oltre 15.260.