Salute, la Sanità siciliana compie passi avanti – Il governatore Schifani inaugura area di osservazione breve intensiva nel pronto soccorso di Villa Sofia

 

 

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Palermo

«L’inaugurazione di oggi è la dimostrazione tangibile dei tanti passi avanti che stiamo compiendo in questa legislatura per garantire ai cittadini livelli di assistenza sanitaria ottimali. Rispetto alla situazione che ho trovato in questa struttura nei mesi scorsi, ho potuto constatare che è stata data una forte accelerazione in modo da arrivare finalmente alla conclusione dei lavori in questa unità».

Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, inaugurando questa mattina i locali di Osservazione breve intensiva (Obi) nel pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia di Palermo.

«Siamo fortemente concentrati – ha aggiunto Schifani – anche sul completamento delle opere del Pnrr, nell’abbattimento delle liste d’attesa, nel potenziare la qualità del lavoro dei direttori generali e dei sanitari. È importante che i pazienti e i loro familiari trovino negli ospedali non solo competenza ma anche decoro e umanità. Al di sopra di tutto, a noi sta a cuore la salute dei cittadini. Il nostro obiettivo è mettere la persona al centro del sistema sanitario».

Ad accompagnare il presidente Schifani all’inaugurazione c’erano l’assessore alla Salute, Daniela Faraoni, e il commissario straordinario dell’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello, Alessandro Mazzara. 

«Questa è un’opera di vitale importanza – ha dichiarato Faraoni – non solo per tutta la città di Palermo ma anche per i residenti di altre province che fanno riferimento al capoluogo per le cure. Da parte dell’assessorato va il riconoscimento al commissario Mazzara, ai suoi collaboratori e alle maestranze che hanno condiviso con noi la necessità di intervenire con urgenza per dare una risposta concreta e immediata alla popolazione. Rendere le aree dei pronto soccorso all’avanguardia e sempre più accoglienti rappresenta un obiettivo chiave della strategia che stiamo mettendo in campo per creare una rete di emergenza-urgenza, su tutto il territorio dell’Isola, che possa farsi carico delle esigenze dei cittadini nel modo migliore. Continuerò a verificarne personalmente lo stato di funzionamento cercando di eliminare, con grande umiltà, tutto ciò che non è in linea con i principi di qualità e di buona tutela dei pazienti».

Messina. Il Distretto Socio Sanitario 26 primo in Sicilia e terzo in Italia nel bando “DesTEENazione – Desideri in azione”

Messina. Il Distretto Socio Sanitario 26 primo in Sicilia e terzo in Italia nel bando “DesTEENazione - Desideri in azione”

Messina,

“Il Futuro è qui”, la proposta progettuale del Distretto 26 Messina ammessa a finanziamento per un ammontare di 3.327.781,20 euro.

Il sindaco Federico Basile, in veste di Rappresentante Legale del Distretto 26 Messina, che si compone di  14 Comuni (Messina- Villafranca Tirrena – Saponara – Rometta- Pagliara – Furci siculo – Nizza di Sicilia – Roccalumera – Fiumedinisi – Mandanici – Itala – Alì – Alì Terme – Scaletta Zanclea),  è lieto di comunicare ai cittadini che, a seguito della partecipazione all’Avviso pubblicato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali,  “DesTEENazione – Desideri in azione”, finanziato a valere sulle risorse del Programma Nazionale Inclusione e Lotta alla povertà 2021-2027, per la realizzazione di  Spazi multifunzionali di esperienza per favorire nei giovani la partecipazione, lo sviluppo delle potenzialità, l’integrazione, l’inclusione sociale, con decreto 27 del 27/02/2025, è stata pubblicata la graduatoria che designa gli Ambiti Territoriali Sociali ammessi al finanziamento “DesTEENazione – Desideri in azione” in cui il progetto del Distretto 26 Messina si è classificato primo in Sicilia e terzo in Italia su 60 finanziabili a livello nazionale su 184 candidature giunte al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

In città e nel Distretto di Messina, da oggi, c’è una importante novità, è stata ammessa a finanziamento la proposta progettuale del Distretto 26 Messina, per un ammontare di € 3.327.781,20 euro, denominata “Il Futuro è qui” che riguarda i giovani e il loro benessere, la generazione in crescita e il loro futuro, avendo a disposizione uno spazio multifunzionale di esperienze di inclusione e di protagonismo per riconoscere ed accrescere i propri talenti la propria unicità, per alimentare il desiderio di cosa si vuole essere e quale futuro dare alle città.

Il progetto è esteso a tutti Comuni del Distretto 26 Messina, e si rivolge agli adolescenti di età compresa tra 11 e 18 anni, e ragazzi/e tra i 18 e 21 anni, in coerenza con quanto disposto nel Piano di Azione Nazionale per l’attuazione della Garanzia Infanzia. Destinatari indiretti sono gli operatori e le operatrici del territorio, nonché le istituzioni e i servizi che potranno trovare nella struttura risorse di consulenza e di intervento.

Attraverso il progetto “Il Futuro è qui” anche chi governa esprime e realizza dei desideri su come immagina il futuro della città, le opportunità da dare ai giovani nella ricerca e nella scoperta della loro desTEENanazione, e le scelte di governo del welfare sociale rispondenti al profilo delle persone che le abitano.

Un progetto complesso e arduo, fortemente voluto dall’ssessora alle Politiche Sociali, Alessandra Calafiore, costruito ascoltando direttamente i giovani ma anche chi giovane lo è stato, portatori di esperienze e intelligenze che hanno pensato insieme immaginando il futuro che vorrebbero, e per questo il Sindaco di Messina, quale rappresentante legale del Distretto Socio-Sanitario 26 -Messina, ringrazia  tutta la partnership che ha co-progettato nel Tavolo Tematico Permanente “tutela minori, sostegno alla responsabilità familiare,  benessere e prevenzione del rischio dall’infanzia all’adolescenza consulta giovanile” e in particolare la comunità giovanile nelle sue espressioni aggregative.

Il progetto parla di diritti e sostiene la cultura dei desideri che si mettono in azione, delle parole che diventano atti e in questa previsione vuole consegnare ai giovani uno spazio multifunzionale di esperienza che sarà realizzato nell’area del Parco Aldo Moro coordinato dall’assessore Francesco Caminiti, volto a promuovere, l’autonomia, la partecipazione la capacità di agire nei propri contesti di vita, valorizzando le competenze affettive e relazionali dei giovani (preadolescenti e adolescenti).

Una sede pubblica, dedicata e funzionale allo svolgimento delle specifiche attività all’interno del territorio, sostenuta una governance partecipata e consultiva che pone al centro i giovani con un esplicito richiamo ai diritti e alle responsabilità

Il progetto “DesTEENazione – Desideri in azione” – “Il Futuro è qui”, si avvale anche del progetto distrettuale “Centro per le Famiglie”, già attivo sul territorio del Distretto 26 Messina, che accompagna i nuclei familiari di preadolescenti e adolescenti nell’affrontare le normali difficoltà legate alla crescita dei figli o a passaggi critici nel ciclo di vita della famiglia, così da prevenire eventuali situazioni di disagio e favorire il benessere.

 

Nuovo ospedale di Siracusa, Il governatore siciliano Schifani: «Chiedo responsabilità e sinergia»

 

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Riunione questa mattina a Palazzo d’Orléans sul nuovo ospedale di Siracusa. Un incontro con tutti i soggetti coinvolti convocato e presieduto dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. 

«Si tratta di un progetto di edilizia ospedaliera molto importante, del valore di circa 400 milioni di euro, per cui mi sono impegnato in prima persona – ha detto il governatore -. Oggi, anche alla luce di alcune polemiche che di recente ho letto sulla stampa, ho voluto incontrare tutte le parti in causa per fare chiarezza e chiedere una decisa assunzione di responsabilità da parte di tutti sulla questione.

La Regione ha fatto sempre puntualmente la sua parte». Nel corso della riunione, infatti, Schifani ha potuto appurare che l’assessorato regionale della Salute ha prontamente risposto a tutte le richieste di chiarimenti arrivate da Roma, in ultimo confermando la natura di Dea di II livello dell’ospedale, anche nell’ambito della nuova rete ospedaliera, e confermando i 438 posti letto, di cui 26 di terapia intensiva. E il ministero della Salute ha comunicato che già il 24 febbraio il suo Nucleo di valutazione degli investimenti esaminerà, alla luce della corrispondenza intercorsa con la Regione, il progetto relativo alla realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa.

«Da questo momento – ha concluso Schifani – chiedo che si vada avanti con la giusta sinergia. La mia attenzione resta alta perché il nostro obiettivo è quello di arrivare al più presto alla gara e all’avvio dei lavori».

Alla riunione erano presenti l’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni; il dirigente generale della Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino; il capo di gabinetto della Presidenza della Regione, Salvatore Sammartano; il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone; il commissario straordinario per la progettazione e la realizzazione del nuovo ospedale, Guido Monteforte, e il rup, Santo Pettignano.

 

In attesa che giunga il via libera dal ministero, il presidente Schifani ha convocato una nuova riunione tra sei giorni, giovedì 20 febbraio, per delineare le prossime azioni da mettere in campo per la realizzazione del nuovo nosocomio.

Sanità in Sicilia, il governatore Schifani inaugura il pronto soccorso del Policlinico di Messina: «Garantiamo i cittadini»

 

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Messina,

«Alla realizzazione e alle inaugurazioni di queste aree di emergenza, che mi stanno molto a cuore, si arriva soltanto con il lavoro. Il problema è il dopo e cioè la gestione, l’efficienza e la risposta ai cittadini. Momenti come questi sono belli e positivi, ma durante il mio mandato pretenderò che si dia continuità e che le nuove strutture sanitarie operino con efficienza per garantire ai cittadini il diritto ad essere assistiti in luoghi degni e con le dovute attenzioni e competenze». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, questa mattina all’inaugurazione del nuovo pronto soccorso generale del Policlinico “Gaetano Martino” di Messina.

Dopo il taglio del nastro, il governatore ha effettuato una visita alla struttura dedicata all’emergenza, che torna nella sede storica del padiglione E dell’ospedale. Presenti, tra gli altri, anche gli assessori regionali alla Salute Daniela Faraoni e al Turismo Elvira Amata, il presidente della Commissione Salute dell’Assemblea regionale siciliana Giuseppe Laccoto, la rettrice dell’Università di Messina Giovanna Spatari, il sindaco di Messina Federico Basile, il direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria Giorgio Giulio Santonocito, autorità civili, politiche, religiose, militari e dirigenti e personale sanitario.

«Stiamo facendo di tutto – ha aggiunto Schifani in aula magna, dopo la visita ai reparti – per cambiare la sanità siciliana, nell’interesse dei cittadini. Mi auguro che ci sia uno scatto di mentalità perché si faccia sistema e ognuno senta di far parte di una squadra. L’ho detto fin dal mio insediamento: le aree di emergenza rappresentano una presenza non soltanto sanitaria, ma anche sociale e affettiva nei confronti di chi sta male e si presenta alla struttura ospedaliera per essere curato. Abbiamo il dovere di fare in modo che chi si rivolge al sistema sanitario si senta accudito e non  abbandonato. Con i direttori dei dipartimenti regionali competenti – ha aggiunto il presidente Schifani – abbiamo lavorato con grande impegno per accelerare l’utilizzo dei fondi destinati alla Sanità. Per questo ringrazio per l’impegno profuso l’ex l’assessore Giovanna Volo, con questa determinazione continueremo con l’assessore Daniela Faraoni».

«Un pronto soccorso così riqualificato e strutturato  – ha sottolineato l’assessore alla Salute Daniela Faraoni – è motivo di grande di soddisfazione, uno dei primi risultati che dovremo mettere a segno anche nelle altre città affinché si possa dire che l’obiettivo dell’emergenza è stato raggiunto. Dobbiamo avere la capacità di creare una rete territoriale che sia in grado di supportare tutti i bisogni sanitari della popolazione regionale. Ringrazio il direttore Santonocito per questa grande opportunità che mette in risalto la volontà di investire su un punto di erogazione di sanità di grande livello che deve diventare punto di riferimento per tutto il territorio di Messina. Catania è già avanti, adesso dobbiamo concentrarci su Palermo, perché i Policlinici devono essere il faro del sistema sanitario regionale».

Sanità Sicilia, collaborazione tra Regione e Acn per rafforzare ,afferma il governatore Schifani, le infrastrutture digitali»

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La Sicilia è una delle prime regioni in Italia ad aver avviato una collaborazione con l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) in tema di tutela dei dati e delle infrastrutture digitali nel settore sanitario. È stato questo uno dei temi al centro del convegno che si è svolto oggi a Palermo, a Villa Igiea, e nel corso del quale sono intervenuti il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, la vice direttrice dell’Acn, Nunzia Ciardi, l’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni, assieme a prefetti, questori, rappresentanti delle aziende sanitarie, ospedaliere e delle strutture private, e responsabili dei trattamenti dei dati.

‭«Anche nel settore sanitario è fondamentale concepire la sicurezza come un lavoro di squadra – ha dichiarato il presidente Schifani –. Il governo regionale negli ultimi due anni ha fatto notevoli sforzi per potenziare, in questa direzione, le infrastrutture digitali. Grazie a un investimento di otto milioni di euro abbiamo innovato e qualificato il nostro centro tecnico, rendendolo conforme agli standard richiesti proprio da Acn. Oggi, però, la vera scommessa è uscire dallo schema di frammentazione in cui operano le singole aziende sanitarie: un settore che vuole essere all’avanguardia ha bisogno di una governance digitale unica, capace di servire l’intero ecosistema regionale, senza inutili sovrapposizioni».

Durante il convegno è stato presentato l’ultimo report dell’Acn sulla minaccia cibernetica nel settore. La sanità, nel 2024, si è collocata al terzo posto tra i comparti più colpiti, dopo il manifatturiero e la vendita al dettaglio. Nello stesso anno, l’Italia è risultata seconda nell’ambito europeo e quinta a livello globale fra le nazioni colpite da casi di ransomware che hanno coinvolto quasi 51 tra strutture sanitarie, presidi ospedalieri e servizi sul territorio.

‭«La sanità è tra i settori maggiormente colpiti perché tratta dati molto sensibili e quindi molto appetibili dal punto di vista criminale – ha detto la vice direttrice Ciardi –. Per questo tutti abbiamo il dovere di fare il massimo sforzo. L’agenzia distribuirà a ogni Asp le linee guida per innalzare i livelli di sicurezza. Il principio è che ogni singolo operatore deve sentire la responsabilità del proprio ruolo, nella consapevolezza che i dati non sono altro che la sintesi delle nostre vite».

«Nella nostra organizzazione quotidiana – ha commentato l’assessore Faraoni – il tema della cybersicurezza ha una grandissima importanza, sia dal punto di vista operativo sia da quello politico. Il trattamento dei dati sanitari è protetto da un diritto alla riservatezza che impone a noi un atteggiamento consapevole, rispettoso e anche rigido quando necessario. Stiamo già puntando molto sulla formazione del personale. L’assessorato, inoltre, è impegnato, assieme alla Presidenza e a tutti gli altri organi regionali, a costruire un ecosistema digitale che dia sicurezza sociale ai siciliani».

Sanità, il Presidente della Regione Sicilia Schifani: «Entro febbraio il bando per il polo di pediatrico di eccellenza di Palermo»

 

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Palermo,

Occhi puntati sul percorso di riqualificazione e di potenziamento della sanità a Palermo. Una riunione della cabina di regia sul programma straordinario di interventi nella Sanità, stamattina a Palazzo d’Orleans, ha ridefinito il perimetro entro il quale saranno attuati gli interventi già inseriti nell’intesa tra Stato e Regione firmata nei giorni scorsi, nella sede del Ministero della Salute a Roma, con la quale si autorizzava la spesa dei fondi ex art. 20 della legge 67/88 per l’edilizia sanitaria.

L’accordo di programma riguarda la realizzazione di quattro progetti: tre nuove strutture – il nuovo Polo pediatrico di eccellenza, il nuovo Policlinico e l’ospedale Palermo nord-Polo oncoematologico – e la ristrutturazione e rifunzionalizzazione dell’ospedale Ingrassia. L’intervento finanziario sarà di 828 milioni di euro circa, con un incremento delle risorse iniziali, di cui poco più di 712 milioni di euro di fondi ex art 20.

«Sono molto soddisfatto del lavoro fatto – ha detto il presidente della Regione Renato Schifani, che ha coordinato i lavori della cabina di regia – e ringrazio tutti per il grande impegno profuso. Abbiamo operato una scelta di fondo, investire in questa fase nella realizzazione di strutture sanitarie nella Sicilia occidentale, che necessita di un urgente rafforzamento della struttura ospedaliera pubblica. Ci siamo concentrati sul potenziamento degli ospedali Civico e Policlinico e su quello che considero un gioiello della mia azione di governo, la realizzazione del Polo pediatrico di eccellenza, struttura abbandonata da 14 anni e che potrà finalmente vedere la luce. Un risultato che si deve all’impegno dei tanti attori in campo e alla firma di una convenzione con Invitalia, che sarà centrale di committenza e struttura di supporto tecnico per la realizzazione di tutti gli interventi. Siamo pronti per partire, entro febbraio sarà bandita la gara per l’individuazione dell’affidatario del Polo pediatrico e contiamo si possa arrivare prima dell’estate all’aggiudicazione dei lavori. È una realtà strategica per tutta la regione, ci candidiamo ad essere riferimento anche per la cura dei piccoli pazienti del Sud Italia».

Hanno preso parte all’incontro di oggi, oltre al presidente della Regione Renato Schifani, l’assessore alla Salute Giovanna Volo e il dirigente generale della programmazione strategica Salvatore Iacolino; gli assessori regionali all’Ambiente e alle Infrastrutture e mobilità Giusy Savarino e Alessandro Aricò; il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e il rettore dell’Ateneo Palermitano Massimo Midiri; i direttori generali di Policlinico, Maria Grazia Furnari, Civico, Walter Messina, e Villa Sofia-Cervello, Roberto Colletti.

«Finalmente anche la città di Palermo avrà realtà importanti – ha osservato l’assessore alla Salute Giovanna Volo – come un centro di eccellenza pediatrico che contribuirà a ridurre il flusso di mobilità sanitaria dei piccoli pazienti verso il Nord Italia. Il Policlinico andrà a garantire, oltre a un alto livello assistenziale, anche un’eccellente offerta formativa. È rilevante anche il potenziamento del centro di eccellenza oncoematologico, sempre per evitare le migrazioni passive, e infine la ristrutturazione dell’Ingrassia, un ospedale che necessita di un adeguamento per fornire un’assistenza sanitaria moderna e che rimane punto di riferimento delle zone limitrofe alla città». 

Catania, mangiare arancini o pasticcini con escrementi neri di topi roditori: i NAS chiudono laboratorio e denunciano il titolare

 

 

 

Catania,

Carabinieri della compagnia Piazza Dante e del Nas di Catania hanno individuato e sanzionato amministrativamente, ritenendolo responsabile di violazioni nel settore igienico-sanitario, il titolare di un noto laboratorio che rifornisce alcuni bar pasticcerie del centro e della periferia.         In un settore  del laboratorio  le pareti erano rivestite da cartongesso che era però sbriciolato e morso o in diversi punti dove sono stati trovati escrementi di roditori.

All’esito dei controlli, il proprietario, un 39enne catanese, è stato segnalato all’autorità sanitaria mentre la zona non a norma è stata chiusa .    Quando  il titolare porrà maggiore attenzione alla salute dei cittadini e ripristinerà le condizioni igienico sanitarie previste dalla specifica normativa verrà riaperta dopo un’attenta verifica dei Nas..

 

Il Presidente della Regione Schifani visita a sorpresa Villa Sofia per verificare inefficienze segnalate

 

Palermo-Agrigento, ultimatum di Schifani all'Anas: accelerare i ...

 

Stavolta il  presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in visita a sorpresa all’ospedale Villa Sofia di Palermo per vedere con i propri occhi la situazione che attanaglia la struttura a seguito di una segnalazione ricevuta nel giorno di Capodanno, con il reparto di ortopedia che si è trovato al collasso e diversi pazienti in attesa da diversi giorni per un intervento, visto che la sala operatoria lavorava a ritmo piuttosto ridotto per insufficienza del personale parasanitario.
Tra l’altro abbiamo registrato una grave carenza organizzativa derivante dall’assenza di personale infermieristico nel reparto di ortopedia che aveva paralizzato tanti interventi, tanto da individuare ben 14 pazienti in attesa di intervento, femore rotto e altro – ha sottolineato Schifani all’Italpress -. Abbiamo voluto verificare cosa succede. Ci siamo chiariti le idee”.

-. Noi lavoreremo per individuare le responsabilità ma allo stesso tempo per risolvere i problemi della sanità pubblica. Ho voluto verificare di persona e anche fare così dei bilaterali con gli operatori perchè è giusto sapere, venire e parlare”. Adesso mano ai correttivi..

LA CAMERA IPERBARICA DELL’OSPEDALE PARTINICO – E IL TEAM MEDICO SPECIALISTICO E TECNICO -SALVANO LA VITA ALLA TURISTA TEDESCA KATHARINA

 

 

A sinistra Sandro Tomasello, primario della Rianimazione dell'ospedale di Partinico, e a destra Giuseppe Aiello, responsabile della camera iperbarica
A sinistra Sandro Tomasello, primario della Rianimazione dell’ospedale di Partinico, e a destra Giuseppe Aiello, responsabile della camera iperbarica

Katharina Feierabend, la turista tedesca di 34 anni ,ricoverata in Rianimazione all’ospedale di Partinico, sarà sottoposta ad altri cicli in camera iperbarica. La donna, avvocato, risponde alle terapie e le sue condizioni  migliorano. Intossicata dal monossido di carbonio, che è stato letale per il fratello Jonathan, meccanico di 36 anni, Katharina,  trascorreva le festività, insieme alla famiglia, nella villa Deodata di contrada Saponara, sulle colline di Sant’Ambrogio, frazione di Cefalù.

Nessuna preoccupazione per la madre Patrizia Pargmann, di 60 anni, e il marito della signora, Elmo Pargmann, di 63 anni, che potrebbero essere presto dimessi. La famiglia era partita da Nordenham, città di 25 mila abitanti nella bassa Sassonia.

Gli agenti del commissariato di Cefalù guidati da Francesco Virga e coordinati dalla Procura di Termini Imeresa diretta da Ambrogio Cartosio, stanno controllando insieme ai tecnici dei vigili del fuoco la villa Deodata, dove è avvenuto l’avvelenamento da monossido di carbonio.         Sarà interrogata pure- per sapere le verifiche tecniche sull’impianto-  la  proprietaria della struttura, Carmelina Ricciardello, che al momento dell’accaduto si trovava in Toscana.

 

È stato proprio il trattamento in camera iperbarica a salvare la vita a Katharina, che ieri vi è stata sottoposta per due volte, la prima alle 2,30 di notte, al suo arrivo all’ospedale di Partinico, la seconda alle 11,30. Katharina è ancora in Rianimazione, in coma farmacologico, con una complicazione che ha colpito il cuore.  La camera iperbarica, il cui team è guidato da Giuseppe Aiello, dipende dall’unità operativa di Rianimazione, guidata da Sandro Tomasello. 

Il primario, insieme al team della Rianimazione, ha dato soccorso alla turista. «Abbiamo effettuato il trattamento due volte, è arrivata con una percentuale di monossido di carbonio nel sangue del 20%. Solitamente – chiarisce – la camera iperbarica, anche in assenza di sintomi, si utilizza quando la percentuale è superiore al 25%. Ma in questo caso si trattava di una paziente già intubata e in stato di incoscienza».

L’ossigeno puro della macchina consente di aumentare la quantità di ossigeno nel sangue e spazzare via il monossido di carbonio. Questo gas, incolore, inodore e insapore, impedisce l’ossigenazione dei tessuti e degli organi. Motivo per il quale si è verificata la complicazione al cuore. «Abbiamo eliminato del tutto il monossido dal corpo della paziente – aggiunge Tomasello – ma ciò che ha destato preoccupazione è stata proprio la complicazione cardiaca. C’è stata una ipossia, il cuore è andato in sofferenza, ha pompato con meno vivacità. Non si dovrebbe trattare di un danno permanente. Al contrario di ciò che avviene in caso di infarto, qui il cuore pian piano dovrebbe recuperare la normale attività. È stata necessaria però una consulenza cardiologica. Siamo fiduciosi, si tratta di una paziente giovane».

Il trattamento in camera iperbarica ha una durata di un’ora e mezza e avviene con l’assistenza del personale sanitario all’interno del tender. La madre della trentaquattrenne e il marito, invece, non hanno avuto la necessità della camera iperbarica. In prima battuta sono stati stabilizzati dai sanitari del pronto soccorso dell’ospedale Giglio di Cefalù, diretto da Emanuele Sesti. Il trasferimento dei tre turisti è stato gestito dalla Rianimazione del Giglio, in particolare dall’anestesista Antonino Tutone e dai medici Carmela Maria Buglino e Silvia Maltese del pronto soccorso e da Gaetano Vitello della Neurologia. «I familiari – spiega ancora il primario di Partinico, Sandro Tomasello – sono stati gestiti nel corso della notte al pronto soccorso, con l’ossigenoterapia normobarica, ovvero con l’ossigeno in maschera facciale, e di mattina trasferiti nei reparti di degenza».

Asp Messina, inaugurato nuovo reparto di Oncologia con tecnologia all’avanguardia e personale specializzato

Asp Messina

Messina,

Siamo orgogliosi di annunciare l’apertura del nostro nuovo reparto oncologia, un passo fondamentale per migliorare la qualità delle cure per i pazienti affetti da tumore. Questa nuova unità operativa rappresenta il nostro impegno costante nella lotta contro il cancro, offrendo tecnologie all’avanguardia e un team altamente specializzato”.

Parole del  direttore generale dell’Asp di Messina, Giuseppe Cuccì, durante l’inaugurazione della nuova Unità Operativa di Oncologia Medica Semplice presso il Presidio Ospedaliero “Cutroni Zodda” di Barcellona Pozzo di Gotto.
Con l’apertura del reparto oncologia – continua Cuccì – vogliamo garantire un’assistenza personalizzata e multidisciplinare, supportando i pazienti e le loro famiglie in ogni fase del percorso terapeutico. Investire nella salute dei nostri cittadini è la nostra priorità; il nuovo reparto oncologia è un esempio concreto della nostra dedizione a fornire cure di alta qualità. Siamo certi che, grazie a questo nuovo reparto, riusciremo a fare la differenza nella vita di molti pazienti, offrendo loro non solo trattamenti efficaci, ma anche supporto e speranza”.
Questa importante struttura, già istituita prima della pandemia, ha recentemente subito una radicale riprogrammazione grazie all’iniziativa del Direttore Generale dell’Asp di Messina.
La nuova Unità sarà in grado di ospitare 8 postazioni dedicate ai pazienti oncologici in trattamento chemioterapico, utilizzando poltrone confortevoli per le sedute.
“Siamo lieti – aggiunge Cuccì – di avere introdotto intanto le modalità di ricovero in day hospital presso il nostro ospedale di Barcellona, un servizio pensato per offrire ai pazienti cure efficaci e tempestive, permettendo loro di tornare a casa lo stesso giorno, garantendo così un’assistenza più comoda e meno invasiva”.
Questo passo, è stato sottolineato nel corso della cerimonia, rappresenta un significativo passo avanti per l’ampliamento dell’offerta sanitaria locale, riducendo i disagi per i malati oncologici, che finora si sono visti costretti a viaggi per raggiungere l’ospedale di Taormina per le sedute di chemioterapia. A partire da gennaio 2025, l’Unità garantirà la somministrazione di chemioterapie endovena, inizialmente limitate a trattamenti di breve durata, con un successivo ampliamento dell’offerta per includere l’intera gamma di trattamenti disponibili presso l’Unità Operativa Complessa di Oncologia dell’Ospedale San Vincenzo di Taormina.