Ex collaboratore di giustizia, Sciortino, affiliato al Clan Carbonaro, ucciso a Vittoria

 

 

Vittoria, ucciso pregiudicato in campagna

Vittoria, ucciso a colpi di pistola in campagna ex collaboratore di giustizia

VITTORIA 

Probabilmente la reazione di un clan avverso e la sua collaborazione con gli inquirenti  è costata la vita ad un pregiudicato .Un ex collaboratore di giustizia, Orazio Sciortino, 51 anni,  ucciso con colpi d’arma da fuoco nelle campagne di Vittoria, nel Ragusano.

Il cadavere dell’uomo è stato trovato per terra, in un terreno di sua proprietà, sulla strada provinciale tra Vittoria e Santa Croce Camerina.

Le indagini sono condotte dalla squadra mobile di Ragusa e dal commissariato di Vittoria.  Si sa che Sciortino, affiliato al clan mafioso Carbonaro Dominante, con le sue confessioni e dichiarazioni  aveva contribuito a fare luce sulla strage di San Basilio di Vittoria del 2 gennaio 1999 che causò cinque vittime.

Ex collaboratore di giustizia, Sciortino, affiliato al Clan Carbonaro, ucciso a Vittoria

 

 

Vittoria, ucciso pregiudicato in campagna

Vittoria, ucciso a colpi di pistola in campagna ex collaboratore di giustizia

VITTORIA 

Probabilmente la reazione di un clan avverso e la sua collaborazione con gli inquirenti  è costata la vita ad un pregiudicato .Un ex collaboratore di giustizia, Orazio Sciortino, 51 anni,  ucciso con colpi d’arma da fuoco nelle campagne di Vittoria, nel Ragusano.

Il cadavere dell’uomo è stato trovato per terra, in un terreno di sua proprietà, sulla strada provinciale tra Vittoria e Santa Croce Camerina.

Le indagini sono condotte dalla squadra mobile di Ragusa e dal commissariato di Vittoria.  Si sa che Sciortino, affiliato al clan mafioso Carbonaro Dominante, con le sue confessioni e dichiarazioni  aveva contribuito a fare luce sulla strage di San Basilio di Vittoria del 2 gennaio 1999 che causò cinque vittime.

LA MUSICA DI MOZEZ CON IL NUOVO SINGOLO “LOOKING AT ME” PER RIFLETTERE SULLE DIVERSITA’ CULTURALI E RAZZIALI

Video

 di  LUCILLA CORIONI

“Looking At Me”, il nuovo singolo di Mozez, è una riflessione sulla nostra reale identità, spesso contraffatta dai contesti sociali e deformata dai pregiudizi sulle diversità culturali, le ideologie razziali e dall’aspetto fisico delle persone. 

Chi crediamo di essere? Dove stiamo andando? Che tipo di mondo stiamo preparando per le generazioni future? Queste sono le domande poste nel brano, ricco di influenze musicali pop soul con spunti a tratti new wave anni Ottanta. 

La risposta è una: concentrarsi sul “vero sé”, riconoscendo l’unicità di tutte le cose: mentre la società combatte maldestramente il distanziamento sociale con i social media, “Looking at me” invita l’uomo a riappropriarsi della propria umanità e a cercare una nuova spiritualità.

La canzone è stata scritta da Osmond Wright (in arte Mozez) con Ben Barson e Tony White e realizzata con la partecipazione di Hamlet Luton al basso e Chris Dawkins alla chitarra ritmica.

“Looking At Me” uscirà il 29 giugno 2020, al quale seguirà l’uscita del nuovo album “Lights On”, in cui Mozez condivide pensieri ed esperienze personali ampliando la sua percezione di ciò che, secondo lui, sta realmente accadendo nel mondo, ed esprimendo il concetto di base che Dio è l’origine di ogni cosa e ha donato a tutti amore, energia e pace.

  

Note artistiche 

 

Figlio di un predicatore giamaicano, Mozez iniziò la sua carriera in Giamaica nel 1987 , cantando in tournee’ come membro del gruppo gospel  Channel of Praise

Durante la sua importante esperienza artistica con gli Zero 7 insieme a SiaSophie Barker e Tina Dico, Mozez ha avuto l’occasione giusta per costruire una solida fanbase. Nel 2006 esce il suo primo album da solista, “So Still” . Nel 2010 crea la sua etichetta, Numen Records e nel 2011 pubblica il suo primo album di remixes, “Time Out”.

Tra il 2012 e il 2016 Mozez è impegnato nella stesura di canzoni, registrazioni e tournée con il dj producer inglese Nightmare on Wax, con cui si esibisce occasionalmente dal vivo. Durante questo periodo produce il suo secondo album da solista “Wings” pubblicato nel 2015 sempre per Numen Records. Il progetto è immerso in un clima prettamente spirituale e attira l’attenzione di Dermot O’Leary e Tom Robinson (conduttori radiofonici rispettivamente per BBC Radio 2 e BBC Radio 6 Music ). Nel 2017 esce “Dream State”, album di remixes.

LA MUSICA DI MOZEZ CON IL NUOVO SINGOLO “LOOKING AT ME” PER RIFLETTERE SULLE DIVERSITA’ CULTURALI E RAZZIALI

Video

 di  LUCILLA CORIONI

“Looking At Me”, il nuovo singolo di Mozez, è una riflessione sulla nostra reale identità, spesso contraffatta dai contesti sociali e deformata dai pregiudizi sulle diversità culturali, le ideologie razziali e dall’aspetto fisico delle persone. 

Chi crediamo di essere? Dove stiamo andando? Che tipo di mondo stiamo preparando per le generazioni future? Queste sono le domande poste nel brano, ricco di influenze musicali pop soul con spunti a tratti new wave anni Ottanta. 

La risposta è una: concentrarsi sul “vero sé”, riconoscendo l’unicità di tutte le cose: mentre la società combatte maldestramente il distanziamento sociale con i social media, “Looking at me” invita l’uomo a riappropriarsi della propria umanità e a cercare una nuova spiritualità.

La canzone è stata scritta da Osmond Wright (in arte Mozez) con Ben Barson e Tony White e realizzata con la partecipazione di Hamlet Luton al basso e Chris Dawkins alla chitarra ritmica.

“Looking At Me” uscirà il 29 giugno 2020, al quale seguirà l’uscita del nuovo album “Lights On”, in cui Mozez condivide pensieri ed esperienze personali ampliando la sua percezione di ciò che, secondo lui, sta realmente accadendo nel mondo, ed esprimendo il concetto di base che Dio è l’origine di ogni cosa e ha donato a tutti amore, energia e pace.

  

Note artistiche 

 

Figlio di un predicatore giamaicano, Mozez iniziò la sua carriera in Giamaica nel 1987 , cantando in tournee’ come membro del gruppo gospel  Channel of Praise

Durante la sua importante esperienza artistica con gli Zero 7 insieme a SiaSophie Barker e Tina Dico, Mozez ha avuto l’occasione giusta per costruire una solida fanbase. Nel 2006 esce il suo primo album da solista, “So Still” . Nel 2010 crea la sua etichetta, Numen Records e nel 2011 pubblica il suo primo album di remixes, “Time Out”.

Tra il 2012 e il 2016 Mozez è impegnato nella stesura di canzoni, registrazioni e tournée con il dj producer inglese Nightmare on Wax, con cui si esibisce occasionalmente dal vivo. Durante questo periodo produce il suo secondo album da solista “Wings” pubblicato nel 2015 sempre per Numen Records. Il progetto è immerso in un clima prettamente spirituale e attira l’attenzione di Dermot O’Leary e Tom Robinson (conduttori radiofonici rispettivamente per BBC Radio 2 e BBC Radio 6 Music ). Nel 2017 esce “Dream State”, album di remixes.

PAPA FRANCESCO: SOSTENIAMO LA SIRIA CHE FINOGGI REGISTRA 400 MILA VITTIME DI GUERRA

 

Video Vaticano

Roma,

E’ un Angelus che prepara oggi il mondo all’evento internazionale di martedì, 30 giugno, cio è la quarta Conferenza dell’Unione europea e delle Nazoni Unite per aiutare e sostenere la Siria.Preghiamo-  è subito l’esordio di Papa Francesco- per questo importante incontro, perché possa migliorare la drammatica situazione del popolo siriano e dei popoli vicini, in particolare del Libano, nel contesto di gravi crisi socio-politiche ed economiche che la pandemia ha reso ancora più difficili. Pensate che ci sono bambini con la fame, che non hanno da mangiare. Per favore, che i dirigenti siano capaci di fare la pace.

DOBBIAMO SOSTENERE LA SIRIA CHE OGGI REGISTRA 400 MILA VITTIME

La situazione in Siria e nella regione rimane estremamente grave: la Siria è diventato sinonimo di guerra-terrorismo equasi 400mila morti e 11 milioni di profughi danno il senso della drammatica crisi umanitaria, che vede anche milioni di siriani sfollati all’interno del Paese o che hanno cercato rifugio nei Paesi vicini. E ora la pandemia di Covid-19 ha preso le sue vittime

In tale contesto, la quarta conferenza di Bruxelles vuole mobilitare il sostegno finanziario necessario per la Siria e i paesi vicini che ospitano rifugiati siriani, nonché portare avanti e approfondire il dialogo con la società civile.

La conferenza porrà anche l’accento sull’importanza della solidarietà dimostrata dai paesi e dalle comunità ospitanti in Libano, Giordania e Turchia – si legge in una nota della Consiglio Europeo – come pure da altri paesi ospitanti nella regione, quali l’Egitto e l’Iraq, sottolineando nel contempo le sfide che tali paesi si trovano ad affrontare a medio e lungo termine.

Altrettanta sofferenza segna lo Yemen che torna ancora una volta nelle preghiere del Papa. Anche in quest’area la popolazione è stremata da una guerra che dura da cinque anni:

Invito a pregare anche per la popolazione dello Yemen, anche qui e specialmente per i bambini, che soffrono a causa della gravissima crisi umanitaria. Come pure per quanti sono stati colpiti dalle forti alluvioni nell’Ucraina occidentale: possano sperimentare il conforto del Signore e il soccorso dei fratelli.

LO YEMEN DEVASTATO DA CINQUE ANNI DI GUERRA

Lo Yemen è devastato da cinque anni di guerra civile tra i ribelli houti di confessione sciita, supportati dall’Iran, e le forze leali al governo Hadi, sostenute da una coalizione araba sunnita guidata dai Sauditi. Il Conflitto ha causato oltre 3 milioni di sfollati. Venerdì scorso l’Unicef ha lanciato l’ennesimo allarme circa la grave crisi alimentare che attanaglia il Paese. Secondo l’agenzia Onu per l’infanzia quattro minori yemeniti su cinque rischiano di non sopravvivere a quella che le stesse Nazioni Unite definiscono “la peggiore crisi umanitaria del mondo”.

Nella conclusione di Francesco e nelle sue preghiere anche la popolazione dell’Ucraina colpita dalle alluvioni, per la quale il Pontefice invoca “il conforto del Signore e il soccorso dei fratelli” e a quanti a Roma hanno partecipato questa mattina alla Messa in rito congolese, pregando per la Repubblica Democratica del Congo.

PAPA FRANCESCO: SOSTENIAMO LA SIRIA CHE FINOGGI REGISTRA 400 MILA VITTIME DI GUERRA

 

Video Vaticano

Roma,

E’ un Angelus che prepara oggi il mondo all’evento internazionale di martedì, 30 giugno, cio è la quarta Conferenza dell’Unione europea e delle Nazoni Unite per aiutare e sostenere la Siria.Preghiamo-  è subito l’esordio di Papa Francesco- per questo importante incontro, perché possa migliorare la drammatica situazione del popolo siriano e dei popoli vicini, in particolare del Libano, nel contesto di gravi crisi socio-politiche ed economiche che la pandemia ha reso ancora più difficili. Pensate che ci sono bambini con la fame, che non hanno da mangiare. Per favore, che i dirigenti siano capaci di fare la pace.

DOBBIAMO SOSTENERE LA SIRIA CHE OGGI REGISTRA 400 MILA VITTIME

La situazione in Siria e nella regione rimane estremamente grave: la Siria è diventato sinonimo di guerra-terrorismo equasi 400mila morti e 11 milioni di profughi danno il senso della drammatica crisi umanitaria, che vede anche milioni di siriani sfollati all’interno del Paese o che hanno cercato rifugio nei Paesi vicini. E ora la pandemia di Covid-19 ha preso le sue vittime

In tale contesto, la quarta conferenza di Bruxelles vuole mobilitare il sostegno finanziario necessario per la Siria e i paesi vicini che ospitano rifugiati siriani, nonché portare avanti e approfondire il dialogo con la società civile.

La conferenza porrà anche l’accento sull’importanza della solidarietà dimostrata dai paesi e dalle comunità ospitanti in Libano, Giordania e Turchia – si legge in una nota della Consiglio Europeo – come pure da altri paesi ospitanti nella regione, quali l’Egitto e l’Iraq, sottolineando nel contempo le sfide che tali paesi si trovano ad affrontare a medio e lungo termine.

Altrettanta sofferenza segna lo Yemen che torna ancora una volta nelle preghiere del Papa. Anche in quest’area la popolazione è stremata da una guerra che dura da cinque anni:

Invito a pregare anche per la popolazione dello Yemen, anche qui e specialmente per i bambini, che soffrono a causa della gravissima crisi umanitaria. Come pure per quanti sono stati colpiti dalle forti alluvioni nell’Ucraina occidentale: possano sperimentare il conforto del Signore e il soccorso dei fratelli.

LO YEMEN DEVASTATO DA CINQUE ANNI DI GUERRA

Lo Yemen è devastato da cinque anni di guerra civile tra i ribelli houti di confessione sciita, supportati dall’Iran, e le forze leali al governo Hadi, sostenute da una coalizione araba sunnita guidata dai Sauditi. Il Conflitto ha causato oltre 3 milioni di sfollati. Venerdì scorso l’Unicef ha lanciato l’ennesimo allarme circa la grave crisi alimentare che attanaglia il Paese. Secondo l’agenzia Onu per l’infanzia quattro minori yemeniti su cinque rischiano di non sopravvivere a quella che le stesse Nazioni Unite definiscono “la peggiore crisi umanitaria del mondo”.

Nella conclusione di Francesco e nelle sue preghiere anche la popolazione dell’Ucraina colpita dalle alluvioni, per la quale il Pontefice invoca “il conforto del Signore e il soccorso dei fratelli” e a quanti a Roma hanno partecipato questa mattina alla Messa in rito congolese, pregando per la Repubblica Democratica del Congo.

SICUREZZA IN EDILIZIA, 36 CITTADINI A LEZIONE CON ESEC

 

Corso di formazione operai primo ingresso nei cantieri

Foto  Press-:All’evento presenti il presidente Ente Scuola Edile Catania Giuseppe Alì e il sindaco di Sant’Agata Li Battiati Marco Nunzio Rubino

 

CATANIA –

 Un’opportunità di lavoro in più, un’occasione di crescita professionale e sociale. Protagonisti sono 36 cittadini del comune di Sant’Agata Li Battiati, che ieri pomeriggio – 24 giugno – hanno ricevuto gli attestati di frequenza del corso di formazione che consente di esercitare il lavoro all’interno dei cantieri.

Le lezioni sono state pianificate e organizzate dal corpo docenti dell’Ente Scuola Edile Catania, che fa di salute, informazione, formazione e sicurezza in edilizia la sua mission.

«È stato un piacere ospitare i partecipanti del comune di Sant’Agata Li Battiati – commenta il presidente ESEC Giuseppe Alì – Il corso è stato finalizzato alla formazione di primo ingresso, in modo da fornire le competenze necessarie per operare nel cantiere mobile. Il tutto in linea con il nostro scopo di migliorare la sicurezza del comparto, uno dei settori maggiormente colpiti da infortuni sul lavoro».

 

Foto Press

«Da tempo – prosegue – ci muoviamo su questa linea e, anche quest’anno, abbiamo soddisfatto le richieste dei comuni etnei della provincia di Catania. Sono certo che tutto questo sia stato utile a trasferire i concetti necessari per una gestione ottimale del cantiere. Tutte competenze che gli “alunni” potranno spendere anche in futuro. Complimenti ai corsisti, attenti e competenti».

Presente alla premiazione anche il sindaco di Sant’Agata Li Battiati Marco Nunzio Rubino: «Un grazie speciale a ESEC: con la loro formazione diamo un’opportunità di lavoro alle fasce deboli, che per circa 50 giorni avranno modo di lavorare e assistere alla realizzazione di opere importanti per il nostro territorio. Questi operai hanno avuto l’elogio del corpo docenti, superando il corso con una media alta. Ne vado fiero».

«Abbiamo molteplici cantieri grazie a numerosi finanziamenti europei, nazionali e regionali – continua il primo cittadino – con questi ultimi, del valore di circa 147mila euro, il prossimo 1 luglio avvieremo i lavori per un campo di bocce a disposizione dei cittadini e un palco all’interno del parco comunale, ottimizzando i costi per le manifestazioni. Inoltre, su proposta dell’assessore ai Lavori Pubblici e Servizi Manutentivi Salvatore Rosano (presente all’incontro), realizzeremo una corsia pavimentata privilegiata per gli studenti della scuola media Pluchinotta e rifaremo gli intonaci lungo il perimetro del comune, sul quale verranno realizzate delle opere».

SICUREZZA IN EDILIZIA, 36 CITTADINI A LEZIONE CON ESEC

 

Corso di formazione operai primo ingresso nei cantieri

Foto  Press-:All’evento presenti il presidente Ente Scuola Edile Catania Giuseppe Alì e il sindaco di Sant’Agata Li Battiati Marco Nunzio Rubino

 

CATANIA –

 Un’opportunità di lavoro in più, un’occasione di crescita professionale e sociale. Protagonisti sono 36 cittadini del comune di Sant’Agata Li Battiati, che ieri pomeriggio – 24 giugno – hanno ricevuto gli attestati di frequenza del corso di formazione che consente di esercitare il lavoro all’interno dei cantieri.

Le lezioni sono state pianificate e organizzate dal corpo docenti dell’Ente Scuola Edile Catania, che fa di salute, informazione, formazione e sicurezza in edilizia la sua mission.

«È stato un piacere ospitare i partecipanti del comune di Sant’Agata Li Battiati – commenta il presidente ESEC Giuseppe Alì – Il corso è stato finalizzato alla formazione di primo ingresso, in modo da fornire le competenze necessarie per operare nel cantiere mobile. Il tutto in linea con il nostro scopo di migliorare la sicurezza del comparto, uno dei settori maggiormente colpiti da infortuni sul lavoro».

 

Foto Press

«Da tempo – prosegue – ci muoviamo su questa linea e, anche quest’anno, abbiamo soddisfatto le richieste dei comuni etnei della provincia di Catania. Sono certo che tutto questo sia stato utile a trasferire i concetti necessari per una gestione ottimale del cantiere. Tutte competenze che gli “alunni” potranno spendere anche in futuro. Complimenti ai corsisti, attenti e competenti».

Presente alla premiazione anche il sindaco di Sant’Agata Li Battiati Marco Nunzio Rubino: «Un grazie speciale a ESEC: con la loro formazione diamo un’opportunità di lavoro alle fasce deboli, che per circa 50 giorni avranno modo di lavorare e assistere alla realizzazione di opere importanti per il nostro territorio. Questi operai hanno avuto l’elogio del corpo docenti, superando il corso con una media alta. Ne vado fiero».

«Abbiamo molteplici cantieri grazie a numerosi finanziamenti europei, nazionali e regionali – continua il primo cittadino – con questi ultimi, del valore di circa 147mila euro, il prossimo 1 luglio avvieremo i lavori per un campo di bocce a disposizione dei cittadini e un palco all’interno del parco comunale, ottimizzando i costi per le manifestazioni. Inoltre, su proposta dell’assessore ai Lavori Pubblici e Servizi Manutentivi Salvatore Rosano (presente all’incontro), realizzeremo una corsia pavimentata privilegiata per gli studenti della scuola media Pluchinotta e rifaremo gli intonaci lungo il perimetro del comune, sul quale verranno realizzate delle opere».

Proposte di rilancio dell’Economia catanese. Ecco gli strumenti

 

SUPERBONUS: «OCCASIONE MANCATA SE NON SI SNELLISCONO PROCEDURE E BUROCRAZI

 

La denuncia dei presidenti dell’Ordine e della Fondazione Ingegneri Catania, Giuseppe Platania e Mauro Scaccianoce, durante il seminario su tecniche e opportunità del nuovo strumento fiscale 

 

CATANIA

«Il Superbonus potrebbe rappresentare un potente strumento per il rilancio dell’economia mediante l’adeguamento sismico e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, da noi auspicati da tempo. Ma per farlo bisogna superare alcune criticità, tra cui il ritardo della conversione in legge del decreto Rilancio che dovrà avvenire entro il 18 luglio. A partire da questa data, il MISE avrà 30 giorni di tempo per emanare il decreto con cui saranno stabilite le modalità attuative e l’Agenzia delle Entrate, contestualmente, dovrà emanare le proprie disposizioni. Pertanto, se non si verificheranno ulteriori ritardi, la piena operatività del decreto Rilancio non avverrà prima dell’inizio del mese di settembre». Questo il messaggio dei presidenti dell’Ordine e della Fondazione degli Ingegneri di Catania, Giuseppe Platania e Mauro Scaccianoce, in occasione del seminario “Ecosismabonus: tecniche e opportunità”, organizzato con l’Associazione Ingegneri Ionico Etnei, l’Associazione Europe ArchIng, l’Associazione ingegneriarchitettiacesi, l’Associazione Ingegneri della Valle del Simeto, l’Associazione Ingegneri del Calatino e l’Associazione Ingegneri e Architetti dell’Etna.

Un incontro volto ad analizzare gli aspetti fiscali, le classi di rischio sismico e la tipologia di interventi per «dare spazio a quello che potrebbe rappresentare una svolta nella ripresa del mercato delle costruzioni e delle professioni tecniche», ha dichiarato Platania.

«Una criticità che abbiamo ravvisato – prosegue il presidente dell’Ordine – risiede nell’obbligo, per i professionisti che devono asseverare i lavori, di stipulare una polizza di 500mila euro. Noi riteniamo che si tratti di una soglia alta, soprattutto per i giovani professionisti che rischiano di essere tagliati fuori. Un giovane professionista, mediamente, ha in corso polizze tra 200mila e 300mila euro. È augurabile che il legislatore, in sede di conversione del decreto Rilancio, tenga conto di questa circostanza abbassando la suddetta soglia».

A conclusione del suo intervento, il presidente Platania ha comunicato che è stata inviata al sindaco di Catania «una richiesta congiunta con architetti e geometri per sollecitare l’emanazione di un atto di indirizzo che definisca in modo preciso le ZTO “A” e “B”, e quelle ad esse assimilabili, ai sensi del DM 1444/1968, con riferimento al vigente PRG al fine di consentire la corretta e serena applicazione del bonus facciate».

A partire dal primo luglio, ci saranno 18 mesi per beneficiare del bonus, «a patto che vengano snellite e velocizzate le procedure – puntualizza Scaccianoce – garantendo in tempo il pagamento degli operai e delle fatture dei lavori, aprendo nuove commesse per gli ingegneri, dando slancio all’economia e rendendo più sicuri gli immobili. Agli ingegneri va certamente riconosciuto un ruolo centrale in tutto il processo, anche con compensi adeguati alla qualità delle progettazioni. In quest’ottica un ruolo di rilievo avranno le banche, incaricate di acquisire e trasferire il credito d’imposta, mostrando senso di responsabilità e mettendosi al servizio della collettività. A questo deve affiancarsi anche una burocrazia più efficiente e veloce. Ad oggi i lavori sono molto lenti e l’opera finale, spesso, risulta già superata dal punto di vista progettuale e delle tecnologie utilizzate, riducendosi a ostacolo per la crescita dal Paese».


«In questo caso – conclude Scaccianoce – credo che il Superbonus possa essere importante per tre ragioni: rilancio economico e nuove prospettive lavorative per chi saprà cogliere questa opportunità, messa in sicurezza delle città con gli interventi sismici, diminuzione di consumi e minori emissioni grazie all’efficientamento energetico. Questi fattori porterebbero un miglioramento alla qualità della vita».

Proposte di rilancio dell’Economia catanese. Ecco gli strumenti

 

SUPERBONUS: «OCCASIONE MANCATA SE NON SI SNELLISCONO PROCEDURE E BUROCRAZI

 

La denuncia dei presidenti dell’Ordine e della Fondazione Ingegneri Catania, Giuseppe Platania e Mauro Scaccianoce, durante il seminario su tecniche e opportunità del nuovo strumento fiscale 

 

CATANIA

«Il Superbonus potrebbe rappresentare un potente strumento per il rilancio dell’economia mediante l’adeguamento sismico e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, da noi auspicati da tempo. Ma per farlo bisogna superare alcune criticità, tra cui il ritardo della conversione in legge del decreto Rilancio che dovrà avvenire entro il 18 luglio. A partire da questa data, il MISE avrà 30 giorni di tempo per emanare il decreto con cui saranno stabilite le modalità attuative e l’Agenzia delle Entrate, contestualmente, dovrà emanare le proprie disposizioni. Pertanto, se non si verificheranno ulteriori ritardi, la piena operatività del decreto Rilancio non avverrà prima dell’inizio del mese di settembre». Questo il messaggio dei presidenti dell’Ordine e della Fondazione degli Ingegneri di Catania, Giuseppe Platania e Mauro Scaccianoce, in occasione del seminario “Ecosismabonus: tecniche e opportunità”, organizzato con l’Associazione Ingegneri Ionico Etnei, l’Associazione Europe ArchIng, l’Associazione ingegneriarchitettiacesi, l’Associazione Ingegneri della Valle del Simeto, l’Associazione Ingegneri del Calatino e l’Associazione Ingegneri e Architetti dell’Etna.

Un incontro volto ad analizzare gli aspetti fiscali, le classi di rischio sismico e la tipologia di interventi per «dare spazio a quello che potrebbe rappresentare una svolta nella ripresa del mercato delle costruzioni e delle professioni tecniche», ha dichiarato Platania.

«Una criticità che abbiamo ravvisato – prosegue il presidente dell’Ordine – risiede nell’obbligo, per i professionisti che devono asseverare i lavori, di stipulare una polizza di 500mila euro. Noi riteniamo che si tratti di una soglia alta, soprattutto per i giovani professionisti che rischiano di essere tagliati fuori. Un giovane professionista, mediamente, ha in corso polizze tra 200mila e 300mila euro. È augurabile che il legislatore, in sede di conversione del decreto Rilancio, tenga conto di questa circostanza abbassando la suddetta soglia».

A conclusione del suo intervento, il presidente Platania ha comunicato che è stata inviata al sindaco di Catania «una richiesta congiunta con architetti e geometri per sollecitare l’emanazione di un atto di indirizzo che definisca in modo preciso le ZTO “A” e “B”, e quelle ad esse assimilabili, ai sensi del DM 1444/1968, con riferimento al vigente PRG al fine di consentire la corretta e serena applicazione del bonus facciate».

A partire dal primo luglio, ci saranno 18 mesi per beneficiare del bonus, «a patto che vengano snellite e velocizzate le procedure – puntualizza Scaccianoce – garantendo in tempo il pagamento degli operai e delle fatture dei lavori, aprendo nuove commesse per gli ingegneri, dando slancio all’economia e rendendo più sicuri gli immobili. Agli ingegneri va certamente riconosciuto un ruolo centrale in tutto il processo, anche con compensi adeguati alla qualità delle progettazioni. In quest’ottica un ruolo di rilievo avranno le banche, incaricate di acquisire e trasferire il credito d’imposta, mostrando senso di responsabilità e mettendosi al servizio della collettività. A questo deve affiancarsi anche una burocrazia più efficiente e veloce. Ad oggi i lavori sono molto lenti e l’opera finale, spesso, risulta già superata dal punto di vista progettuale e delle tecnologie utilizzate, riducendosi a ostacolo per la crescita dal Paese».


«In questo caso – conclude Scaccianoce – credo che il Superbonus possa essere importante per tre ragioni: rilancio economico e nuove prospettive lavorative per chi saprà cogliere questa opportunità, messa in sicurezza delle città con gli interventi sismici, diminuzione di consumi e minori emissioni grazie all’efficientamento energetico. Questi fattori porterebbero un miglioramento alla qualità della vita».