Sicilia, Autostrada A19, conclusi i lavori: riaprono quattro viadotti e una galleria in direzione Catania Pioggia di milioni per altri 13 cantieri

 

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Tornano percorribili quattro viadotti autostradali dell’A19, migliorando la fluidità del traffico sulla Palermo-Catania e la sicurezza degli automobilisti. Lo annuncia il presidente della Regione Siciliana nella qualità di commissario straordinario per il coordinamento degli interventi sull’A19, che stamattina ha partecipato alla cerimonia di riapertura al traffico della carreggiata in direzione Catania, tra gli svincoli di Buonfornello e Scillato. Presenti anche l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, i due sub commissari e i rappresentanti dell’impresa che ha realizzato le opere, la Infra.Tech di Sant’Agata di Militello nel Messinese.

A essere ultimati dall’Anas i lavori di riqualificazione su quattro viadotti e una galleria nella carreggiata, tra il km 53,000 e il km 54,800, tra gli svincoli di Buonfornello e Scillato, in direzione Catania, come previsto dal piano di manutenzione da 1,1 miliardi di euro in corso su tutta l’autostrada. In particolare, gli operai hanno lavorato sui viadotti “Portelle”, “Comunello”, “Capraria” e “Guggino”, interessati dalla sostituzione delle barriere laterali di sicurezza previo rifacimento dei cordoli, dal rinforzo delle solette e delle testate delle solette, dalla sostituzione dei giunti di dilatazione, da impermeabilizzazione e miglioramento dei sistemi di smaltimento delle acque.

Sono stati eseguiti anche interventi di ripristino corticale all’interno della galleria presente nel tratto, denominata “Capraria”. Sul percorso lungo 1,8 chilometri è stata anche stesa la nuova pavimentazione di tipo drenante e sono state installate le nuove barriere laterali. L’importo dell’investimento supera i 7,3 milioni di euro.

Durante la scorsa estate, le stesse opere erano state ultimate lungo la carreggiata in direzione Palermo, che aveva quindi ospitato l’intero flusso di mezzi nei due sensi di marcia. Il traffico, fino ad oggi a doppio senso di circolazione sulla carreggiata opposta, riprenderà la configurazione a carreggiate separate, anche se per altri quindici giorni il transito sarà su una sola corsia, per consentire di ultimare gli interventi in prossimità di un varco utilizzato per lo scambio di carreggiata e per la predisposizione della segnaletica orizzontale definitiva. I lavori appena conclusi, oltre a prolungare sensibilmente la vita utile dell’infrastruttura realizzata oltre cinquant’anni fa, hanno permesso un notevole incremento del livello di servizio e delle condizioni di sicurezza della circolazione.

La riapertura del tratto autostradale è stata l’occasione per fare il punto sui lavori conclusi dall’inizio del commissariamento: dieci cantieri per un valore di 27 milioni di euro. Altri tre da 105 milioni di euro sono stati avviati alla fine dell’anno scorso, ai quali si aggiungono altri tre da 22 milioni in questi primi mesi del 2024. Entro la fine dell’anno partiranno lavori per 100 milioni e verranno ultimati altri 13 cantieri per un ammontare di circa 85 milioni.

Su input del commissario, da metà luglio a settembre alcuni cantieri autostradali verranno sospesi per rendere più scorrevole il traffico nel periodo estivo. L’obiettivo per il futuro è quello di non superare contemporaneamente i 30 chilometri di zone chiuse sui 190 complessivi.

Oggi 25 Aprile: Viva l’Italia , Viva la Libertà ,il valore più grande e più bello della vita (come la pace)

25 aprile: Festa della Liberazione

 

Il 25 aprile di ogni anno si celebra in Italia la Festa della Liberazione, un anniversario molto significativo nella storia italiana perché commemora la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, con la fine dell’occupazione nazista e la caduta del fascismo.

È una festa nazionale, simbolo della Resistenza, della lotta partigiana condotta dall’8 settembre 1943 (il giorno in cui gli italiani seppero della firma dell’armistizio a Cassibile).

La guerra non finì il 25 aprile 1945. Questo è un giorno simbolico, scelto perché in questa data cominciò la ritirata dei tedeschi e dei soldati della Repubblica di Salò da Milano e Torino, in seguito allo sfondamento della Linea Gotica da parte degli alleati e all’azione della Resistenza.  Oggi molti considerano la festa un giorno di divisione: tra nostalgici fascisti ed antifascisti.  Nelle varie città italiane si terranno imponenti manifestazioni – sorvegliate dalla Polizia -alle quali parteciperanno anche le comunità ebraiche (queste non alzeranno tuttavia il gonfalone)

Su proposta dell’allora  presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, il 22 aprile 1946, il Re Umberto II emanò un decreto: “A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale”. La ricorrenza venne celebrata anche negli anni successivi, ma solo nel 1949 è stata istituzionalizzata come festa nazionale, insieme al 2 giugno, festa della Repubblica.

Significò, infatti, per il nostro Paese, l’affermazione della democrazia e della libertà. La fine della guerra e la riconquistata indipendenza.

In quel conflitto gli Italiani, civili e militari, offrirono grandi sacrifici e patirono numerosi lutti ma, alla fine, l’Italia fu nuovamente libera, unita e indipendente sotto un’unica Bandiera, con una grande volontà di ricostruzione, morale e materiale.

Ricordiamoci sempre che la  “La libertà è come l’aria” dal discorso sulla Costituzione pronunciato nel 1955 da uno dei padri costituenti della Repubblica italianaPiero Calamandrei.

Parole che racchiudono un grande messaggio: la libertà,il più grande e il più bel valore della vita dell’uomo, come la pace, che non deve essere mai data per scontata. Valori che rappresentano i pilastri della nostra democrazia e che donne e uomini della Patria  sono impegnati a salvaguardare ogni giorno, oggi più che mai.

Tra gli eventi c’è il solenne omaggio, da parte del presidente della Repubblica italiana e delle alte cariche dello Stato, al Milite Ignoto presso l’Altare della Patria a Roma, con la deposizione di una corona di alloro in ricordo ai caduti e ai dispersi italiani nelle guerre.     Massimi onori anche alle Associazioni che hanno combattuto per l’Italia .

Viva l’Italia! Viva la libertà! Viva il 25 Aprile!

 

Catanzaro,sequestro di oltre 9 milioni di euro a una clinica privata – Due indagati per truffa per ingiusto profitto a danno delle casse pubbliche

 

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Oggi i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, coordinati dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, hanno dato esecuzione al provvedimento con il quale il Gip presso il Tribunale di Vibo Valentia ha disposto il sequestro preventivo di oltre 9 milioni di euro nei confronti di una clinica privata di Vibo Valentia convenzionata con il Servizio Sanitario Regionale e, in subordine, dei due amministratori succedutisi nel corso degli anni, indagati per truffa ai danni della locale Azienda Sanitaria Provinciale.

Le indagini, condotte dagli specialisti del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro, hanno permesso di ipotizzare che la clinica, sebbene autorizzata e accreditata per l’esecuzione in convenzione con il sistema sanitario regionale di prestazioni in diverse discipline, dal 2012 al 2022, a seguito della stipula con l’A.S.P. di Vibo Valentia di specifici contratti, ha eseguito indebitamente prestazioni sanitarie chirurgiche di carattere ambulatoriale anche in campo oculistico in carenza, per tale branca, sia dell’autorizzazione sanitaria per l’esercizio sia dell’accreditamento con l’Ente pubblico.

Conseguentemente – secondo l’ipotesi accusatoria che sarà sottoposta alla successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa – l’A.S.P. sarebbe stata tratta in inganno nella stipula dei contratti dal possesso dei suddetti requisiti falsamente dichiarati dai rappresentanti della clinica e i contratti di affidamento delle prestazioni sanitarie avrebbero dato luogo a un ingiusto profitto e conseguente danno per le casse pubbliche per oltre 9 milioni di euro.

 

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Soltanto nel 2022 la clinica ha avanzato richiesta della specifica autorizzazione all’esercizio dell’attività sanitaria per la branca di oculistica e la relativa istruttoria amministrativa è tuttora in corso.

L’autorizzazione sanitaria è presupposto indefettibile per esercitare l’attività medica, mentre l’accreditamento, ottenuto solo a seguito del comprovato possesso di ulteriori requisiti, consente di agire per conto del Sistema Sanitario Regionale.

 

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L’attività svolta testimonia il costante presidio assicurato dalla Procura di Vibo Valentia e dalla Guardia di Finanza nella tutela della spesa pubblica e, nel caso di specie, nel settore sanitario, finalizzato alla repressione delle più sofisticate forme di illecita gestione delle risorse pubbliche e delle frodi ai danni dello Stato garantendo che quanto versato dai cittadini con le tasse torni alla collettività attraverso efficienti servizi.

Operazione “Déjà-Vu” del ROS, sgominata un’associazione per delinquere finalizzata alla tratta di persone e all’immigrazione clandestina

 

rifugiati in attesa di attraversare il confine serbo-croato - immigrati clandestini foto e immagini stock

Archivi -Sud Libertà
 Roma,

Oggi, nella mattinata, i Carabinieri del ROS, in collaborazione con la Brigata di Lotta alla Criminalità Organizzata di Brasov (Romania), nelle provincie di Udine, Brescia e Vicenza, hanno dato esecuzione a perquisizioni nei confronti di 6 indagati per Associazione per delinquere finalizzata alla tratta di persone e all’immigrazione clandestina emessi dalle Autorità giudiziarie italiana e rumena.

Contestualmente il citato ufficio di polizia, su mandato dell’AG romena e per il medesimo delitto ha dato esecuzione a un provvedimento cautelare coercitivo a carico di 10 soggetti residenti in Romania e a 2 perquisizioni nei confronti di altrettanti indagati residenti in Austria.

L’operazione “Déjà-Vu” del ROS è stata avviata su delega della Procura della Repubblica di Udine – a seguito del rintraccio di 45 migranti sul confine italo-sloveno in prossimità del territorio del comune di Cividale del Friuli (UD) – al fine di accertare l’eventuale esistenza di una più ampia e ramificata organizzazione.

Deferiti a piede libero due cittadini egiziani A.W. e G.M. ed un cittadino pakistano M.R., regolarmente residenti in Italia, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Gli approfondimenti svolti nella prima fase dell’indagine – oltre ad acclarare che lo spostamento dei migranti avveniva dietro corresponsione di consistenti somme di denaro sfruttando circuiti internazionali di money transfer – hanno evidenziato i collegamenti di uno dei soggetti denunciati con una più vasta organizzazione specializzata nel trasporto migranti con base in Romania.

L’indagine si è quindi sviluppata in cooperazione di polizia e giudiziaria con le Agenzie Europol e Eurojust, per via delle convergenze investigative rilevate nell’ambito delle indagini “Dèjà-Vu” e “Prince”, condotte rispettivamente dal ROS e dalla Polizia romena.

La collaborazione tra i due uffici di polizia ha quindi consentito di ricostruire gli assetti di una associazione criminale transnazionale dedita alla tratta di persone e all’immigrazione clandestina, di identificare i vertici in 3 pakistani residenti in Romania e altri 15 tra pakistani e romeni incaricati della gestione e del trasporto dei migranti in territorio romeno, italiano e austriaco.

In particolare, i clandestini dapprima venivano fatti entrare in Romania, utilizzando visti di lavoro per assunzioni fittizie presso aziende riconducibili all’organizzazione, per poi essere trasferiti, nascosti a bordo di mezzi pesanti, in Italia ed Austria con la collaborazione di altri sodali pakistani e rumeni legalmente residenti nei citati paesi.

Il Presidente Mattarella ha ricevuto il Presidente della Repubblica del Tagikistan, Emomalī Rahmon

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella accoglie Emomalī Rahmon,Presidente della Repubblica del Tagikistan,in Visita Ufficiale

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella accoglie Emomalī Rahmon,Presidente della Repubblica del Tagikistan,in Visita Ufficiale

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Emomalī Rahmon,Presidente della Repubblica del Tagikistan,in Visita Ufficiale

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Emomalī Rahmon,Presidente della Repubblica del Tagikistan,in Visita Ufficiale

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Emomalī Rahmon,Presidente della Repubblica del Tagikistan,in Visita Ufficiale

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Emomalī Rahmon,Presidente della Repubblica del Tagikistan,in Visita Ufficiale

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Emomalī Rahmon,Presidente della Repubblica del Tagikistan,in Visita Ufficiale

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Quirinale, in visita ufficiale, il Presidente della Repubblica del Tagikistan, Emomalī Rahmon, intrattenendolo successivamente a colazione.

Era presente all’incontro il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli.

Palermo, dalla Regione siciliana oltre 17 milioni di euro per il raddoppio del ponte Corleone: saranno due i viadotti laterali,il nuovo progetto Fatti gli accordi, già scelta la ditta siciliana Infra.tech

 

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SARA’ REALIZZATA UNA PASSERELLA  IN CORRISPONDENZA DELLA TRECENTESCA  CHIESA DI SANTA MARIA  DELL’ORETO

 

Palermo,

La Regione Siciliana finanzia interamente i lavori di raddoppio del ponte Corleone a Palermo. Con oltre 17 milioni di euro a valere sui fondi Poc 2014-2020 saranno realizzati due nuovi viadotti laterali in modo da portare le corsie da quattro a otto, alleggerendo così il traffico su un’arteria stradale strategica. L’annuncio è arrivato durante un sopralluogo del presidente della Regione Siciliana e dell’assessore regionale alle Infrastrutture insieme al sindaco di Palermo, all’assessore comunale ai Lavori pubblici, al dirigente compartimentale Anas e al dirigente generale del dipartimento regionale delle Infrastrutture.

Con la costruzione sul fiume Oreto dei due nuovi ponti laterali lunghi 150 metri e alti 16, sarà possibile aggiungere per ogni carreggiata due nuove corsie larghe 10 metri e provviste di marciapiedi. L’opera rientra nell’ambito di un protocollo d’intesa siglato tra Comune, provveditorato interregionale delle Opere pubbliche per la Sicilia e la Calabria e Anas. Grazie a questo accordo, la società ha già individuato l’azienda che realizzerà l’opera – si tratta della siciliana Infra.tech – e conta di avviare il cantiere nel mese di giugno. Si comincerà, spiega Anas, con la carreggiata lato monte con l’obiettivo di completare questi primo intervento a metà 2025 e concludere l’intera opera entro dicembre 2026.

Per il raddoppio del ponte Corleone un primo progetto era stato redatto nel 2004 e appaltato l’anno successivo senza però essere mai stato completato in seguito alla risoluzione del contratto con la ditta. Tra il 2006 e il 2007 vennero eseguite solo le opere relative alle fondazioni e alle “spalle”, ovvero gli elementi di collegamento tra il rilevato stradale e l’impalcato.

Il nuovo progetto, mantenendo l’impianto originario, prevede adeguamenti sia di tipo normativo che tecnologico e l’utilizzo delle strutture di spalla già realizzate nel rispetto delle approvazioni di natura paesaggistica, monumentale e ambientale ottenute in precedenza. La revisione del progetto prevede anche l’impiego di strutture più leggere in acciaio, un impianto di illuminazione con tecnologia Led ed elementi per il superamento delle barriere architettoniche. Sarà realizzata, inoltre, una passerella sopraelevata in corrispondenza della trecentesca chiesa di Santa Maria dell’Oreto in modo da dare continuità al marciapiede e allo stesso tempo permettere l’accesso ai ruderi, attualmente non fruibili, dell’edificio dichiarato bene di interesse storico e artistico.

La Regione Siciliana seguirà da vicino l’andamento dei lavori sulla base di una convenzione che verrà stipulata con il Comune di Palermo e Anas per il monitoraggio dei tempi di realizzazione.

Elezioni regionali Basilicata, chiuso lo spoglio, Bardi del centrodestra è in testa con il 53-57% , sostenuto anche da altre forze politiche

 

 

Scarsa affluenza in Basilicata dove si svolgevano le elezioni regionali: affluenza definitiva del 49,80%  Chiusi i seggi dove i cittadini sono andati alle urne per scegliere presidente della giunta regionale e per il rinnovo del Consiglio regionale. Lo spoglio è in corso. . Per province: in quella di Potenza ha votato il 47,92% degli aventi diritto, in quella di Matera il 54,08%. Nelle due città capoluogo a Potenza l’affluenza ha raggiunto il 63,28%, mentre nella città di Matera il 55,60%.

Vito Bardi e Piero Marrese - (Fotogramma e Facebook)

Instant Poll Yoodata: Bardi 53-57%, Marrese 41-45%

Secondo gli Instant Poll di Yoodata, realizzati su un campione rappresentativo di 2.020 elettori, il governatore uscente e candidato del centrodestra Vito Bardi – nella foto a sn (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Udc, Azione, Orgoglio lucano, La vera Basilicata) guida la classifica con il 53-57%, seguito dal candidato del centrosinistra Piero Marrese (Pd, Movimento 5 Stelle, Basilicata casa comune, Basilicata unita, Avs-Europa verde-Sinistra italiana-Psi-La Basilicata possibile) al 41-45%. Il candidato Eustachio Follia (Volt) è al 1-3%.

Secondo gli Instant Poll Yoodata, Fdi è in testa con il 23-27% (il Pd è al 15-19%). Quanto agli altri partiti di centrodestra, Fi è al 12-16% e la Lega al 4-8%. Il Pd è al 15-19% mentre il M5S è al 14-18%. La lista Basilicata Casa Comune è al 4-6%.

Bardi candidato sostenuto  pure da altre forze

”Bardi è stato candidato alla presidenza della regione Basilicata da Forza Italia. E la sua appartenenza ha permesso di aggregare nella coalizione che lo sostiene anche altre forze moderate: Azione con la propria lista e Italia Viva con candidati nella lista civica dello stesso governatore uscente…”. Paolo Barelli, capogruppo di Fi alla Camera, sta arrivando da Roma a Potenza per seguire lo spoglio elettorale delle regionali in Basilicata.

Mafia Sicilia : sequestrati beni per un 1 milione di euro a Leandro Greco, nipote di Michele detto “Il Papa” e Capo mandamento dei “Ciaculli”

 

Nero Cinema, Suspense, Uomini, Cavaliere

Archivi – Sud Libertà

 

 – Palermo,
Oggi, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione ad un provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, che aveva accolto le richieste della locale Procura della Repubblica, con il quale è stato disposto il sequestro di beni riconducibili a GRECO Leandro.
GRECO Leandro nato a Palermo il 19.03.1990, è stato tratto in arresto nell’ ambito operazione di servizio denominata “Cupola 2.0”, nel dicembre del 2018, successivamente condannato con sentenza del dicembre del 2020, ad anni 12 di reclusione per partecipazione all’associazione mafiosa “cosa nostra” con ruolo direttivo. L’attività investigativa e le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, hanno consentito di dimostrare come GRECO Leandro, detto “Michele” figlio di Giuseppe e nipote in linea diretta di Michele, detto “il Papa”, si è fatto promotore della riorganizzazione della “Commissione provinciale di cosa nostra”, prendendo parte a numerosi incontri con esponenti di vertice di altri mandamenti. Dall’attività tecnica emergeva come figura designata ad assumere un ruolo di primo piano nel mandamento di “Ciaculli”.
Il quadro probatorio raccolto nell’ambito delle indagini patrimoniali, intraprese subito dopo il suo arresto, è stato in grado di dimostrare come i beni nella sua disponibilità fossero in realtà il frutto delle sue attività illecite poste in essere nel corso degli anni, così consentendo al Tribunale di Palermo di emettere l’odierno provvedimento di sequestro riguardante i  beni, del valore complessivo di circa € Milione
•nr. 02 imprese individuali site in Palermo, con attività di ristorazione e con attività di ingrosso di prodotti ortofrutticoli;     •unità immobiliare sita in Palermo, destinata a laboratorio artigianale;  nr. 12 rapporti bancari.

Finalmente la Camera dei Rappresentanti gli Stati Uniti si esprime favorevolmente all’invio di armi all’Ucraina- Un sospiro di sollievo per Zelensky

 

 

epa09791535 A handout photo made available by BelTA news agency shows Russian delegation (L), including Russian presidential aide Vladimir Medinsky (2-L), and Ukrainian delegation (R)  attending Russia-Ukraine negotiations in the Gomel region in Belarus, 28 February 2022. Talks between Russian and Ukrainian delegations on a ceasefire started 28 February. Russian troops entered Ukraine on 24 February prompting the country's president to declare martial law and triggering a series of severe economic sanctions imposed by Western countries on Russia.  EPA/SERGEI KHOLODILIN / BelTA  / HANDOUT MANDATORY CREDIT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

 

 

Finalmente arriva il benestare dei rappresentanti democratici degli Stati Uniti  La spinta era stata data dal Presidente J.Biden   Dopo un pò di perplessità  ,la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti si è espressa favorevolmente  sabato scorso all’Ukraine Security Supplemental Appropriations Act, la legge che prevede aiuti a Kiev per 60,8 miliardi di dollari. Il provvedimento, approvato con 311 voti a favore e 112 contrari, contempla nel dettaglio 14 miliardi che consentiranno all’Ucraina di acquistare direttamente armi e sistemi di difesa. la fetta più grande, circa 23 miliardi, sarà usata per rifornire i magazzini e gli hangar degli Stati Uniti in vista di trasferimenti di mezzi e armi a Kiev.

Oltre 11 miliardi saranno impiegati per garantire fondi ad operazioni militari americane nella regione, con la possibilità di dare sostegno alle capacità militari ucraine e alla collaborazione a livello di intelligence tra Kiev e Washington. Circa 8 miliardi, invece, saranno utilizzati per assistenza in ambito non militare: le risorse, ad esempio, consentiranno al governo ucraino di continuare a operare e permetteranno di pagare stipendi e pensioni.

L’Ucraina sarà in grado di limitare la portata dell’offensiva delle forze armate russe se gli aiuti statunitensi arriveranno rapidamente.  

TOPSHOT - A view of the square outside the damaged local city hall of Kharkiv on March 1, 2022, destroyed as a result of Russian troop shelling. - The central square of Ukraine's second city, Kharkiv, was shelled by advancing Russian forces who hit the building of the local administration, regional governor Oleg Sinegubov said. Kharkiv, a largely Russian-speaking city near the Russian border, has a population of around 1.4 million. (Photo by Sergey BOBOK / AFP) (Photo by SERGEY BOBOK/AFP via Getty Images)
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Comunque sia ci vorranno settimane perché gli aiuti americani arrivino sul campo di battaglia e facciano la differenza. In quel lasso di tempo l’Ucraina probabilmente perderà terreno nei confronti della Russia…”

Secondo alcune fonti americane, ci vorrà meno di una settimana – a conclusione definitiva dell’iter al Congresso – perché alcune delle armi raggiungano il fronte. Il Pentagono ha già tutto pronto, in attesa del via libera definitivo.

Ora Zelensky prospetta un futuro migliore per l’Ucraina.”. “Penso che questo sostegno aiuterà davvero le forze armate dell’Ucraina” “E avremo la possibilità di vincere se l’Ucraina otterrà davvero i sistemi d’arma di cui abbiamo tanto bisogno. In atto  sono indispensabili in particolare missili a lungo raggio.

XV Edizione della mostra mercato di collezionismo militare Pordenone – 250 anni di storia di storia della Guardia di Finanza – IL Comandante Cardia ha presentato la ricca esposizione

 

 

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Inaugurata, ieri, 20 aprile, alla presenza delle massime Autorità cittadine, la XV Edizione della mostra mercato di collezionismo militare, NORD EST COLLEZIONA – UNIFORMEXPO” – in programma, sino a domenica 21, nei padiglioni 8 e 9 della Fiera di Pordenone – dedicata, quest’anno, alla celebrazione del 250° anniversario di fondazione della Guardia di Finanza.

Nel corso della cerimonia, il Comandante Provinciale, Col. Davide Cardia, ha presentato, al pubblico ed ai convenuti, la ricca esposizione allestita per la storica ricorrenza, valida opportunità per ripercorrere e far conoscere, anche ad un pubblico “competente” ed appassionato, la storia della Guardia di Finanza e l’evoluzione della sua missione istituzionale nei 2 intensi secoli e mezzo che l’hanno vista protagonista.

 

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Per una panoramica sul lungo percorso che dalla Legione Truppe Leggere del 1774 conduce, attraverso la Legione Reale Piemontese e la Regia Guardia di Finanza, alla Guardia di Finanza del 2024 – Corpo di polizia economico-finanziaria ad ordinamento militare con, dal 2016, competenza esclusiva sul mare – i visitatori possono ammirare, a fianco di pregiati mezzi d’epoca – una Fiat 508 Balilla “Cassonato” degli anni ‘30, una Fiat 125 ed una moto Gilera 124 degli anni ‘60 – le più moderne dotazioni delle specialità del Corpo maggiormente impegnate nel territorio del Friuli Venezia Giulia: un natante in dotazione al Nucleo Sommozzatori del Reparto Operativo Aeronavale (ROAN) di Trieste, un fuoristrada Range Rover Defender, in dotazione alla Stazione del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (SAGF) di Tolmezzo, ed un’Alfa Romeo Giulia, con livrea d’Istituto “117”, versione operativa, in uso ai “Baschi Verdi” di San Giorgio di Nogaro.

 

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Completano e corredano l’esposizione rari reperti storici – uniformi e copricapi d’epoca, sciabole, baionette, fucili e pistole – provenienti dalla collezione del Museo Storico del Corpo di Roma e dalla sua Sezione distaccata in seno al Comando Regionale Veneto; pannelli esplicativi dell’impegno del Corpo nel primo conflitto mondiale; crest dei Reparti operativi e d’istruzione, stampe e quadri. Nei due giorni dell’esposizione, a fianco dei Militari del Comando Provinciale di Pordenone, sono presenti, per illustrare compiti e mezzi delle rispettive specialità, Militari del ROAN di Trieste e del SAGF di Tolmezzo. Ulteriore cameo offerto dal Corpo per la straordinaria ricorrenza, è in programma domenica 21, alle 11:30, nell’area esterna del padiglione 8, quando le Unità Cinofile antidroga del Comando Provinciale di Udine daranno una dimostrazione delle loro abilità. Assieme al Comando Provinciale di Pordenone espone una propria selezione di reperti anche la locale Sezione dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia (ANFI), custode – grazie all’impegno dei tanti Militari in congedo iscrittivi – delle gloriose tradizioni del Corpo.