Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione della Giornata Mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile

Il Presidente Mattarella alla scrivania

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Negli ultimi decenni, l’azione congiunta di governi, organizzazioni internazionali e società civile, ha sottratto milioni di bambine e bambini a condizioni di lavoro degradanti, reinserendoli in percorsi di istruzione, protezione e crescita.

Frutto di un impegno corale, questi risultati rischiano oggi di essere compromessi dalle crisi globali, dai conflitti armati, dai cambiamenti climatici, dall’aumento delle disuguaglianze.

Si calcola che oltre 160 milioni di minori nel mondo siano ancora coinvolti in forme di lavoro che mettono a rischio la loro salute, ostacolandone lo sviluppo e violandone la libertà.

Sono bambini spesso invisibili, costretti a svolgere lavori pericolosi per sopravvivere: perché la fame è più urgente dell’infanzia, perché le loro scuole sono state distrutte dalle bombe, perché non esistono alternative né prospettive.

Situazioni sommerse di sfruttamento e di esclusione sono presenti anche in Italia, soprattutto in contesti segnati da fragilità sociale ed economica.

L’abbandono scolastico apre la strada alla povertà educativa, all’emarginazione sociale e, nei casi più gravi, al coinvolgimento dei minori in attività illegali o sotto il controllo di ambienti criminali.

Si innesca così un circolo vizioso che compromette, di generazione in generazione, le possibilità di crescita e sviluppo dei minori e delle loro famiglie.

La Costituzione, agli articoli 31 e 34, afferma con chiarezza il dovere della Repubblica di proteggere l’infanzia e garantire il diritto all’istruzione.

Operare per la piena affermazione dei diritti dei bambini è un dovere sociale che misura la civiltà e la coesione di un popolo. È il fondamento su cui costruire una società più giusta, capace di affrontare con responsabilità le sfide presenti e quelle future».

 

Francavilla,grave fatto di sangue ,un carabiniere ucciso nel corso di un inseguimento dei criminali catturati alcune ore dopo

DESTINO BEFFARDO: PER IL CARABINIERE UCCISO ERA L’ULTIMO GIORNO DI SERVIZIO

Francavilla Fontana, carabiniere ucciso durante inseguimento: presi i due banditi

 

 

 

Un carabiniere è morto in seguito ad una sparatoria avvenuta oggi, giovedì 12 giugno, dopo un inseguimento a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi.

Il grave fatto di sangue è avvenuto alle 7 di questa mattina in una zona di campagna tra le contrade Rosea e Mozzone, attigua alla zona industriale che si trova sulla strada per Grottaglie.

Secondo una prima ricostruzione, a un posto di blocco di routine un’automobile occupata dai malviventi non si sarebbe fermata all’alt. Nel corso del successivo inseguimento uno dei militari sarebbe stato colpito mortalmente. La vittima è il Brigadiere Capo dei carabinieri Carlo Legrottaglie, in servizio nella Compagnia di Francavilla. 

Proprio quasi 25 anni fa, il 14 luglio del 2000 un altro militare dell’Arma, il maresciallo Antonio Dimitri, venne ucciso durante una rapina a Francavilla.  Sembra che il carabiniere ucciso avesse fatto la domanda per  congedarsi e andare in pensione

Si apprende che i  due criminali si siano dati alla fuga a piedi  abbandonando sul posto la vettura utilizzata, una Y10 rubata il mese scorso a Locorotondo nel barese.        Ma la caccia è  durata solo alcune ore: i due sono stati presi poco dopo le 12.

Mattarella: “Spero rapida cattura responsabili uccisione carabiniere”

“Ho appreso con profondo dolore la notizia dell’uccisione del brigadiere capo dei Carabinieri Carlo Legrottaglie, avvenuta questa mattina nei pressi di Francavilla Fontana, durante un intervento operativo seguito ad un controllo stradale. Nel confidare che si arrivi rapidamente alla cattura dei responsabili, desidero esprimere a lei, signor comandante generale, ed all’Arma dei Carabinieri sentimenti di solidarietà e vicinanza. La prego di far pervenire ai familiari del militare le espressioni della mia commossa partecipazione al loro dolore”, scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio al comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Salvatore Luongo.

Diga Gammauta,in Sicilia, sabotaggio della rete idrica. L’assessore regionale all’agricoltura Barbagallo: «Comportamento gravissimo»

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«Stigmatizziamo il gravissimo comportamento di chi ha operato un vero e proprio sabotaggio degli impianti idrici della zona. Un gesto che impedisce il regolare svolgimento della stagione irrigua e penalizza il lavoro degli agricoltori. Azioni simili non possono essere tollerate né restare impunite».

Lo dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo, dopo la denuncia da parte del Consorzio di bonifica 3 di Agrigento su quanto accaduto, la notte scorsa, agli impianti. Dopo aver divelto i catenacci, sconosciuti hanno aperto alcune diramazioni convogliando così l’acqua della diga Gammauta su reti comiziali, ovvero destinate a singole utenze, che sarebbero dovute rimanere chiuse. Il sabotaggio non ha permesso di riempire, come originariamente previsto da una disposizione commissariale, alcuni laghetti aziendali dopo che il Consorzio di bonifica aveva riattivato il trasferimento dei volumi della diga verso i territori a valle. L’assessore Barbagallo ha annunciato una denuncia alle forze dell’ordine.

Legge sulla povertà, la Regione rifinanzia con 5 milioni il contrasto all’emergenza alimentare

 

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Palermo,

Cinque milioni di euro per rifinanziare la legge sulla povertà e sostenere gli enti del terzo settore nel contrasto all’emergenza alimentare. La misura, approvata qualche giorno fa all’Assemblea regionale siciliana nell’ambito della manovra bis, è stata presentata stamattina a Palazzo d’Orléans, a Palermo, dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, assieme al responsabile della Comunità di Sant’Egidio in Sicilia, Emiliano Abramo. Presenti anche il primo firmatario della legge 16/2021 “Disposizioni per il coordinamento degli interventi contro la povertà e l’esclusione sociale”, il deputato Nicola D’Agostino, e una trentina di rappresentanti di associazioni ed enti operanti in Sicilia. 

Il finanziamento riguarda la prima linea di azione contenuta nella legge regionale, quella sull’intervento straordinario per i casi di indigenza, bisogno ed emergenza alimentare. 

«L’approvazione di questa misura – ha detto il presidente Schifani – era una priorità assoluta per questo governo, in sintonia con la nostra visione della politica sociale fatta di attenzione verso chi vive ai margini della società. Ci eravamo impegnati a rifinanziare la legge sulla povertà e l’avevo promesso al presidente Abramo. Oggi sono particolarmente felice di poter dire che abbiamo rispettato la parola data. L’abbiamo fatto con convinzione e determinazione, trovando la condivisione di tutti i partiti, sia di maggioranza sia di opposizione. In casi come questo le istituzioni hanno il dovere di intervenire. Ho chiesto di accelerare l’iter burocratico e a breve pubblicheremo il bando rivolto alle realtà che operano sul territorio, in modo da rifinanziare le loro attività». 

Come previsto dalla legge 16/2021, con una procedura pubblica saranno ammessi al finanziamento gli enti del terzo settore attivi in Sicilia da almeno 10 anni e già operanti nella distribuzione alimentare, realizzata nell’ambito del Programma operativo del Fondo di aiuti europei agli indigenti (Fead). Il contributo regionale sosterrà le attività di erogazione diretta di pasti e generi alimentari o l’organizzazione e la gestione di reti di raccolta e redistribuzione di derrate. 

Schifani ha anticipato il rifinanziamento anche degli altri due punti previsti dalla legge regionale che non rientrano in questo stanziamento, rivolti all’accoglienza e al ricovero di indigenti e alle attività di promozione sociale ed educativa: «Interverremo a luglio, in sede di variazione di bilancio – ha garantito il governatore – ma lo stanziamento economico deve essere ancora quantificato».  

«Ringrazio il presidente Schifani – ha aggiunto Abramo – che ha voluto dialogare fortemente con noi per trovare delle soluzioni. Questa legge è una risposta intelligente a un problema concreto e sancisce un’alleanza tra le tante associazioni che operano ogni giorno sul territorio e le istituzioni regionali. Col precedente finanziamento è stato possibile erogare circa un milione di pasti caldi in tutta l’Isola e raggiungere un totale di 30 mila persone. In Sicilia il rischio povertà interessa il 38% della popolazione, siamo la seconda regione più povera d’Europa e occorre aiutare con risorse e strumenti adatti chi già opera nell’Isola. Oggi scriviamo una pagina di buona politica, che dà fiducia e speranza a tanti siciliani».

«Il governo regionale – commenta D’Agostino – ha capito lo spirito della legge e attraverso l’impulso del presidente Schifani ha permesso che la norma venisse rifinanziata all’Ars. Un contributo che non è simbolico e non ha la logica di dare una risposta estetica a un bisogno marginale, ma dà un riscontro concreto a un bisogno purtroppo crescente negli ultimi anni, come testimoniano le tante associazioni del terzo settore coinvolte e operanti sul territorio».

Cerimonia di consegna delle Bandiere Blu 2025 agli operatori balneari della Città di Messina

 

Cerimonia di consegna delle Bandiere Blu 2025 agli operatori balneari della Città di Messina

 

Messina.

 

La Città di Messina, insignita per la prima volta del prestigioso riconoscimento “Bandiera Blu” dalla FEE – Foundation for Environmental Education, ospiterà venerdì 20 giugno alle ore 11.00, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, la cerimonia ufficiale di consegna delle Bandiere Blu ai balneatori operanti nei tratti costieri ricadenti nei circa 11 km di litorale cittadino, suddivisi nelle aree “Messina Nord”, “Messina Sud” e “Messina Tirreno”. 

La cerimonia promossa dal Comune di Messina rappresenta un importante momento celebrativo per il territorio cittadino e sarà arricchita dalla presenza dei Sindaci dei Comuni di Roccalumera, Nizza di Sicilia, Tusa, Furci Siculo, Santa Teresa di Riva, Letojanni e Taormina, anch’essi insigniti del riconoscimento Bandiera Blu 2025.

Parteciperanno all’incontro anche il Presidente della Regione Siciliana, rappresentanti del Governo regionale e della deputazione messinese, sia nazionale che regionale, il Sindaco della Città Metropolitana di Messina, rappresentanti istituzionali del Comune e della Città Metropolitana di Messina, autorità civili e militari, associazioni di categoria del settore turistico-balneare, agenzie di viaggio e rappresentanti del mondo imprenditoriale e associativo. Sarà presente il Presidente della FEE Italia, prof. Claudio Mazza, che illustrerà il valore del riconoscimento e le opportunità di sviluppo per un turismo sostenibile, integrato con il territorio.

L’incontro offrirà anche un momento di riflessione sugli adempimenti del programma Bandiera Blu e sull’importanza della sinergia tra enti locali, operatori balneari e cittadini per la tutela dell’ambiente marino e costiero, nel rispetto dei criteri internazionali di qualità, accessibilità e sicurezza.

 

 

 

Trapani,Marsala droga: sorpreso con 50 panetti di hashish sullo scooter, arrestato

 

 

Dipendenza da cocaina | Psicoterapia Scientifica

 

 Trapani – Marsala (TP)
I Carabinieri della Compagnia di Marsala hanno arrestato un trapanese 70enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Durante lo svolgimento di un posto di controllo alla circolazione stradale in località Birgi, i militari fermavano il 70enne mentre sopraggiungeva ad alta velocità a bordo di uno scooter. Mentre i militari procedevano a controllare i documenti dell’uomo, constatavano un odore acre di sostanze stupefacenti provenire dallo scooter e, dato lo stato di agitazione dell’uomo, procedevano ad una perquisizione che consentiva di rinvenire e sottoporre a sequestro 50 involucri di hashish per un peso complessivo di circa 5 kg. Dopo l’arresto, a seguito dell’udienza di convalida, l’uomo è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.

Suicidio assistito: si è somministrato il farmaco letale a casa propria La triste storia di Daniele Pieroni

 

 

 

Daniele Pieroni, lo scrittore abruzzere malato di Parkinson morto nella sua casa di Chiusi per suicidio assistito

 

 

 Si è somministrato il farmaco letale lui stesso, la vittima del destino.  E’ successo in Toscana e ora questo suicidio farà storia in tutte le regioni d’Italia dopo l’approvazione a febbraio della legge regionale su tempi e modalità, “a conferma della sua piena applicabilità in virtù di giudicato costituzionale, nonostante l’impugnazione da parte del Governo”. Lo rende noto oggi l’Associazione Luca Coscioni.

Questa la storia di Daniele Pieroni

“Il 17 maggio, in provincia di Siena – spiega l’Associazione in una nota -, Daniele Pieroni, scrittore, ha potuto scegliere con lucidità e serenità di porre fine alla propria vita grazie alla sentenza 242/19 della Consulta e alla legge toscana. L’uomo, sessantenne, era affetto dal 2008 dal morbo di Parkinson e, per una grave disfagia, era costretto a vivere con la Peg in funzione per 21 ore al giorno”.

La nota ripercorre la vicenda a partire dall’agosto del 2023 quando Pieroni, tramite un amico, “aveva contattato il numero Bianco dell’associazione Luca Coscioni per ricevere informazioni su come accedere alla morte volontaria assistita” e “Marco Cappato gli aveva fornito tutte le indicazioni necessarie incluse le informazioni anche sulle disposizioni anticipate di trattamento, sul percorso di sedazione palliativa profonda e sul distacco dei trattamenti in corso”.

“Daniele – evidenzia la nota – ha scelto il percorso previsto dalla sentenza Cappato e ha inviato la richiesta formale all’Asl Toscana Sud Est il 31 agosto. Dopo aver ricevuto, lo scorso 22 aprile, l’esito positivo delle verifiche previste dalla sentenza della Corte costituzionale nota come ‘Cappato-Dj Fabo’, Daniele, meno di un mese dopo, ha confermato la volontà di procedere a casa. Il tutto si è svolto nel pieno rispetto della procedura prevista dalla legge toscana e delle condizioni stabilite dalla Consulta. A casa sua è stato preparato il farmaco letale, che Daniele si è autosomministrato”.

Messaggio del Presidente Mattarella in occasione della Festa della Marina Militare

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso della rassegna navale e il saluto alla voce da parte degli equipaggi delle unità navali della Marina Militare ormeggiate nell'area portuale, in occasione della Festa della Marina

 Genova, 10/06/2025 (II mandato)

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso della rassegna navale e il saluto alla voce da parte degli equipaggi delle unità navali della Marina Militare ormeggiate nell'area portuale, in occasione della Festa della Marina

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso della rassegna navale e il saluto alla voce da parte degli equipaggi delle unità navali della Marina Militare ormeggiate nell'area portuale, in occasione della Festa della Marina

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso della rassegna navale e il saluto alla voce da parte degli equipaggi delle unità navali della Marina Militare ormeggiate nell'area portuale, in occasione della Festa della Marina

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il Ministro della Difesa Guido Crosetto, alla cerimonia di ritorno della Nave Amerigo Vespucci, in occasione della Festa della Marina Militare

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il Ministro della Difesa Guido Crosetto, alla cerimonia di ritorno della Nave Amerigo Vespucci, in occasione della Festa della Marina Militare

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di ritorno della Nave Amerigo Vespucci, in occasione della Festa della Marina Militare

 Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di ritorno della Nave Amerigo Vespucci, in occasione della Festa della Marina Militare

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di ritorno della Nave Amerigo Vespucci, in occasione della Festa della Marina Militare

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di ritorno della Nave Amerigo Vespucci, in occasione della Festa della Marina Militare

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a bordo della Nave Amerigo Vespucci, in occasione della Festa della Marina Militare

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a bordo della Nave Amerigo Vespucci saluta l'equipaggio, in occasione della Festa della Marina Militare

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella saluta il Sindaco di Genova Silvia Salis, alla cerimonia di ritorno della Nave Amerigo Vespucci, in occasione della Festa della Marina Militare

C o m u n i c a t o

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Festa della Marina Militare, ha inviato al Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra, Enrico Credendino, il seguente messaggio:

«Le donne e gli uomini della Marina Militare rappresentano un’eccellenza, il volto di un’Italia che si fa carico, con alto senso di responsabilità, della missione di contribuire a salvaguardare la pace e la sicurezza, in aderenza ai valori costituzionali. Nel giorno della vostra festa, mentre saluto la Bandiera, rivolgo il primo pensiero alla memoria dei marinai caduti che hanno testimoniato con il sacrificio della vita la loro dedizione alla Patria.

Le guerre e le forti tensioni geopolitiche che caratterizzano quest’epoca hanno visto la Marina Militare confermare la propria capacità di operare con efficacia in contesti complessi, con sfide ad alta intensità, in sinergia con i Paesi alleati, per la tutela della libertà di navigazione. Il valore strategico della dimensione marittima si è ulteriormente accentuato con le minacce che si sono manifestate nell’area del Mediterraneo allargato e con quelle dirette contro le infrastrutture critiche subacquee.

Le nostre unità navali, i sottomarini, gli aerei, la brigata marina San Marco, i reparti speciali e le Capitanerie di porto, guidano e partecipano a numerose impegnative operazioni, nazionali e internazionali, spaziando in tutti i quadranti del globo, dall’Indo-Pacifico al Mar Rosso, dal Circolo Polare Artico all’Oceano Atlantico e Indiano, assicurando con la loro presenza una capacità di intervento in aree di primario interesse e la salvaguardia della vita umana in mare.

La lunga tradizione marinara, rappresentata idealmente dalla Nave Scuola Amerigo Vespucci che proprio oggi, a Genova, termina una impegnativa campagna navale di particolare rilevanza, ha nutrito la crescita di competenze preziose e dell’immagine dell’Italia.

In questo giorno di festa, mi è grato rivolgere a tutto il personale militare e civile – in servizio e in congedo – e alle loro famiglie, l’apprezzamento della Repubblica per il quotidiano impegno e il senso del dovere dimostrati in ogni circostanza.

Viva la Marina Militare, viva le Forze Armate, viva la Repubblica».

 

Ufficiale della guardia costiera ucciso a Siracusa al culmine di una sanguinosa lite

 

 

 

Siracusa,

Un  ingegnere navale ,Giuseppe Pellizzeri, 37 anni, anni è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco a Siracusa. L’uomo, pure ufficiale della guardia costiera, è deceduto in ospedale dov’era stato trasportato nel pomeriggio dopo essere stato ferito, poco dopo le 18, al culmine di una lite sfociata nei pressi di un bar di via Elorina.

L’uomo sarebbe stato ferito al petto ed è morto dopo essere stato trasportato in ambulanza all’ospedale Umberto I . Sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato le indagini ed effettuato i primi rilievi per cercare di ricostruire quanto accaduto.

Ucraina-Russia, von der Leyen: “Nuove sanzioni a Mosca, più pressione e stretta su energia e banche”

 

Von der Leyen (Afp)

 

SANZIONARE ALTRE 77  NAVI DELLA FLOTTA RUSSA

 

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha presentato  oggi, martedì 10 giugno, il diciottesimo pacchetto di sanzioni contro Mosca. “Il nostro messaggio è molto chiaro: questa guerra deve finire, abbiamo bisogno di un vero cessate il fuoco, la Russia deve sedersi al tavolo delle trattative con proposte concrete”

. “A oggi, essendo che non mostra alcuna volontà di raggiungere la pace, intensifichiamo la pressione. Stiamo colpendo principalmente due settori: energia e banche, ampliando i divieti di esportazione e i controlli e rafforzando le misure anti-elusione”.

Gasdotti Nord Stream 1 e 2

La prima proposta dell’esecutivo Ue è un divieto di transazioni relative ai gasdotti Nord Stream 1 e 2, tale per cui nessun operatore Ue potrà impegnarsi direttamente o indirettamente in alcuna transazione relativa a essi. “Nessun ritorno al passato”, spiega Von der Leyen. “Proponiamo, inoltre, di ridurre il tetto al prezzo del petrolio da 60 a 45 dollari al barile” poiché dalla sua imposizione nel 2022 i prezzi globali sono scesi fino a essersi avvicinati molto al massimale. “Abbassandolo ci adattiamo alle condizioni di mercato e ne ripristiniamo l’efficacia”, spiega, aggiungendo che trattandosi di una decisione, presa a livello di G7, se ne discuterà entro l’inizio di settimana prossima in Canada.

L’esecutivo Ue propone anche di sanzionare altre 77 navi della flotta ombra russa, che Mosca utilizza per vendere il petrolio aggirando le sanzioni, e introdurre un divieto sui prodotti raffinati derivati dal petrolio russo “per impedire che entri nel mercato Ue dalla porta di servizio”, continua von der Leyen.

Le banche russe

Per quanto riguarda il settore bancario, la proposta è quella di “trasformare il divieto esistente di utilizzo del sistema Swift “in un divieto totale di transazioni, estendendolo ad altre 22 banche russe e agli operatori finanziari di Paesi terzi che finanziano il commercio con la Russia eludendo le sanzioni”, sanzionando anche il Fondi di investimento diretto russo, le sue filiali e i suoi progetti, al fine di limitare un canale importante per la modernizzazione dell’economia russa.

Il terzo punto, continua Von der Leyen, è vietare l’esportazione di prodotti per un valore superiore a 2,5 miliardi di euro “che privano l’economia russa di tecnologie critiche e beni industriali, colpendo macchinari, metalli, plastiche e prodotti chimici usati come materie prime nell’industria”. Previste restrizioni anche sull’esportazione di beni e tecnologie a doppio uso utilizzati per la produzione di droni, missili e altri sistemi d’arma: “Vogliamo assicurarci che la Russia non trovi modi per modernizzare le sue armi con tecnologia europea”, puntualizza.