Terme, sopralluogo fuori programma del governatore siciliano Schifani ad Acireale: “Impegno concreto per il rilancio”

 

 

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Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha effettuato questa mattina un sopralluogo fuori programma alle Terme di Acireale per verificare di persona lo stato dei luoghi e fare il punto sulle azioni in corso per la loro riqualificazione e rilancio. La visita segue la pubblicazione, a fine dicembre, degli avvisi esplorativi per la ricerca di partner privati interessati a cofinanziare il progetto di valorizzazione delle Terme, con scadenza il prossimo 30 maggio.
Le Terme – ha dichiarato Schifani – rappresentano un patrimonio inestimabile per la Sicilia, sia dal punto di vista storico che economico. Il nostro obiettivo è restituire loro piena funzionalità, dopo quasi 15 anni di chiusura, trasformandole in un motore di sviluppo per il territorio, capace di creare occupazione e attrarre turismo di qualità”. Proprio nei giorni scorsi, il presidente ha presentato alla Bit di Milano il progetto di rilancio nell’ambito del villaggio Thermalia, alla presenza del presidente di Fedeterme, Massimo Caputi, per promuovere a livello nazionale e internazionale le opportunità offerte.
A conferma dell’impegno concreto, la Regione ha già stanziato 90 milioni di euro – ai quali se ne aggiungeranno altrettanti da parte dei privati – all’interno del Fondo per lo sviluppo e la coesione. Superate diverse criticità, tra cui il riordino normativo e amministrativo delle strutture, il completamento della liquidazione degli enti, condizioni necessarie per garantire un percorso chiaro agli investitori, evitando così di scoraggiarne la partecipazione nel tentativo di rilancio, come già avvenuto in passato.
Ridotti, dal 5% allo 0,5%, anche i canoni concessori per le acque termali, in linea con quanto avviene nelle altre regioni. Con i due avvisi, la Regione punta a individuare partner qualificati per attuare un piano di sviluppo concreto e sostenibile che prevede la riqualificazione e la successione gestione delle due strutture.
La nostra strategia – ha concluso Schifani – è chiara: recuperare e valorizzare le terme siciliane, privilegiando il partneriato pubblico-privato, per rilanciarle come poli d’eccellenza nel turismo termale e sanitario, favorendo inoltre la destagionalizzazione del turismo anche in inverno. Continueremo a lavorare con determinazione affinché Acireale e Sciacca tornino a essere punti di riferimento nel panorama termale italiano

Disagi per i voli a Catania- Riaperti gli spazi aerei prima interdetti- La Regione Sicilia mette a disposizione una decina di bus dell’AST per i passeggeri

 

 

L'Aeroporto di Catania nella top-five in Europa per crescita del traffico  aereo rispetto al pre-Covid - Aeroporto Internazionale di Catania

 

 

 

Palermo,

Sorprese e disagi per i voli a Catania a seguito della cenere lavica e della costante attività eruttiva del vulcano Etna..

La Sac, società di gestione dell’aeroporto di Catania, comunica che, a causa dell’attività eruttiva dell’Etna e della conseguente emissione di cenere vulcanica in atmosfera, l’Unità di crisi ha disposto la chiusura dello spazio aereo nella zona Sud-Est del vulcano (settore B1) fino alle ore 15.

Contestualmente, sono stati riaperti gli spazi aerei precedentemente interdetti. Le operazioni di volo in arrivo subiscono un parziale ripristino fino alle 15, mentre le partenze dall’aeroporto non sono soggette ad alcuna restrizione.

A seguito dell’emergenza Etna, che ha portato alla limitazione degli atterraggi all’aeroporto di Catania e la deviazione di 32 voli verso l’aeroporto internazionale Falcone Borsellino di Palermo, si è reso necessario per contenere i disagi il potenziamento del numero dei mezzi per il trasferimento di molti passeggeri dall’aeroporto di Palermo al capoluogo etneo.

Si apprende che  l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità Alessandro Aricò, su richiesta dell’aeroporto di Palermo, ha messo a disposizione una decina di bus dell’Ast per il trasferimento dei passeggeri a Catania dallo scalo aereo palermitano.

 

 

VERTICE OGGI, 17 , A PARIGI, TRA I CAPI DI GOVERNO EUROPEI PER DISCUTERE LE SOLUZIONI DI PACE E LA SICUREZZA IN EUROPA

Riunione della Comunità Politica Europea e Consiglio europeo ...

Archivi-Sud Libertà

 

 

 

Oggi si discuteranno a Parigi  i piani del Presidente degli Stati Uniti  Donald Trump sulla fine della guerra in Ucraina. Convocata dal presidente francese Emmanuel Macron, si tratta di ”una riunione informale” -con i leader europei – tra ”i capi di governo di Germania, Regno Unito, Italia, Polonia, Spagna, Paesi Bassi e Danimarca, oltre al presidente del Consiglio europeo, alla presidente della Commissione europea e al segretario generale della Nato”.

Un comunicato dell’Eliseo  aggiunge che ”i colloqui potrebbero continuare in altri formati, con l’obiettivo di riunire tutti i partner interessati alla pace e alla sicurezza in Europa”.

All’Europa fra l’altro manca personale militare, un esercito necessario per difendere le posizioni di una pace possibile

Macron ha organizzato l’incontro per avviare consultazioni sulla situazione in Ucraina e sulle sfide per la sicurezza in Europa. L’obiettivo è quello di riunire tutti i partner interessati alla pace e alla sicurezza in Europa, e l’incontro è stato organizzato con breve preavviso durante la Conferenza sulla sicurezza di Monaco.

La premier Giorgia Meloni ha già assicurato la sua partecipazione al vertice

VERSO UNA SOLUZIONE DI PACE

Paesi dell’Ue e l’Ucraina temono che gli Stati Uniti e la Russia possano cercare una soluzione di pace a livello bilaterale, a seguito del colloquio telefonico  tra  il presidente degli Stati Uniti Donald  e il leader russo Putin.L’Europa e l’Ucraina insistono sulla necessità di partecipare ai colloqui di pace. Domenica scorsa, il segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato che sia l’Ucraina che l’Europa dovrebbero essere coinvolte nei negoziati.

Sull’Ucraina, non ci saranno accordi esclusivi tra Stati Uniti e Russia sull’Ucraina, senza l’Europa ha dichiarato il cancelliere tedesco Olaf Scholz . “Noi europei non lo permetteremo. Non permetteremo a nessuno di accettare di smilitarizzare l’Ucraina”, ha aggiunto. “Non si può fare senza di noi. Naturalmente abbiamo qualcosa da dire” al tavolo dei negoziati per la pace in Ucraina, ha affermato ancora.

Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha accennato alla possibilità di un incontro, “molto presto”, con il leader russo Vladimir Putin. “Stiamo procedendo. Stiamo cercando di arrivare a una pace con la Russia, l’Ucraina, e ci stiamo lavorando molto”. E si è detto convinto che Putin “voglia fermare i combattimenti”.

“Abbiamo parlato a lungo e intensamente”, ha aggiunto, affermando che l’inviato per il Medio Oriente Steve Witkoff “è stato con lui per circa tre ore e penso che (Putin) voglia fermare i combattimenti”.

Sulle ambizioni territoriali della Russia, Trump ha affermato di credere che Putin “voglia fermarsi”. “E’ stata la mia domanda. Perché se volesse continuare, sarebbe un grande problema per noi, mi creerebbe un grande problema, semplicemente perché non si può permettere accada”, ha proseguito. “Penso voglia porvi fine. E vogliono farlo rapidamente, entrambi”, ha affermato riferendosi anche al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

Sanremo, vince il giovane Olly ma tanti fischi sommergono alla fine il teatro Ariston. Da rivedere il meccanismo di voto , l’orario e la capacità del pubblico votante

 

Giorgia

Giorgia piange  Tutti la davano stavolta per favorita.  Qualcosa non funziona nei meccanismi di voto

 

 

Il festival è stato vinto da Olly. Seguono in classifica Lucio Corsi, Brumori Sas, Fedez e Simone Cristicchi

l pubblico dell’Ariston reagisce con fischi e urla di disapprovazione alla lettura delle posizioni in classifica nella finale di Sanremo 2025, che vede fuori dalla top 5 Achille Lauro e Giorgia, rispettivamente settimo e sesta. Gli spettatori urlano i nomi dei due artisti e per qualche momento lo spettacolo sul palco si ferma.

Poco dopo Giorgia è chiamata a salire sul palco per ricevere il Premio Tim, qiale  artista più amata su app My Tim e su siti e canali social ufficiali Tim, e il pubblico la accoglie con una standing ovation e canta il ritornello del suo brano ‘La cura per me’. Lei non trattiene le lacrime. Il pubblico risponde con ancora maggior calore gridandole: ‘Hai vinto, hai vinto’.

Giorgia lo sa benissimo – risponde Carlo Conti all’Ariston – che le classifiche vanno e vengono, ma l’affetto del pubblico resta”. “L’affetto del pubblico, – aggiunge commossa l’artista – soprattutto dopo tutti questi anni, ha un valore veramente inestimabile. Non so se lo merito ma vi ringrazio con tutto il mio cuore“.

Roma e Napoli,smascherati finti fabbri e finti Carabinieri. Tre arresti.

 

Truffe telefoniche agli anziani: il sindaco Bevilacqua e l'assessore  Masiero avvertono la cittadinanza – In Arzignano

 

Roma,
I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma continuano senza sosta la lotta contro l’odioso fenomeno delle truffe agli anziani, un crimine vile che colpisce persone particolarmente fragili ed emotivamente vulnerabili che fa leva sulla loro fragilità e sul senso di protezione verso i familiari.
Grazie a una capillare vigilanza svolta sul territorio e a rapidi interventi, nelle ultime ore i militari hanno arrestato in flagranza di reato, in due distinti episodi, tre persone, ritenute gravemente indiziate di truffa aggravata ai danni di due anziane vittime.
Nel primo caso, una 82enne della provincia di Perugia ha denunciato di essere stata contattata telefonicamente da un uomo, il quale le aveva prospettato che sua figlia stava male e aveva urgente bisogno di denaro per delle presunte cure mediche. Ma i soldi erano in cassaforte che lei non era in grado di aprire. Da qui, pochi minuti dopo, alla sua porta hanno bussato un uomo e una donna che, fingendosi fabbri, hanno iniziato a forzare la cassaforte della sua abitazione in via Fontanarosa, nel tentativo di aprirla alla ricerca del denaro. La donna, insospettita dall’anomalia della situazione, ha avuto la lucidità di contattare subito il 112, consentendo un rapido intervento di una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma. I militari sono arrivati in pochi istanti riuscendo a bloccare in flagranza i due. Durante la perquisizione dell’auto da loro utilizzata, i Carabinieri hanno trovato arnesi da scasso, telefoni probabilmente utilizzati per raggirare le vittime e numerosi oggetti in argento, presunto provento di altri furti. L’uomo 54enne e la donna di 50anni, entrambi romani, sono stati arrestati in flagranza e, su disposizione della Procura della Repubblica, accompagnati presso le aule di Piazzale Clodio, dove il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto per entrambi gli arresti domiciliari.
Nel secondo caso, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna e del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur hanno arrestato un 27enne della provincia di Napoli, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato di truffa ai danni di un’anziana. L’uomo è stato intercettato dai Carabinieri in via Laurentina, mentre usciva di corsa da un’abitazione con un atteggiamento sospetto. Fermato per un controllo, è stato trovato in possesso di 800 euro in contanti e numerosi oggetti in oro per un valore stimato di circa 20.000 euro. Attraverso una serie di accertamenti, i Carabinieri sono riusciti in breve tempo a ricostruire l’esatta dinamica e ad individuare l’abitazione della vittima, una 90enne della provincia dell’Aquila, alla quale hanno immediatamente restituito la refurtiva.
Le indagini hanno consentito di accertare che l’uomo, pochi istanti prima, aveva telefonato all’anziana spacciandosi per un carabiniere, raccontandole che la figlia era stata arrestata dopo aver causato un grave incidente stradale. Per evitarle il carcere, le aveva chiesto di consegnare denaro e gioielli ad un suo “incaricato”.
Anche in questo caso, i Carabinieri, d’intesa con la Procura della R

Sanremo 2025: Roberto Benigni ..”gli italiani salgono tutti sul carro del vincitore..” L’apprezzamento per Mattarella :”Orgogliosi di essere rappresentati da lui, per la sua dignità ed umanità “

 

Roberto Benigni, la sua carriera da La Vita è bella al Leone ...

 

 

 

Sanremo 2025 , quarta serata dedicata alle cover che si apre con Roberto Benigni,  di nuovo sul palco dell’Ariston. Carlo Conti è affiancato nel giorno dei duetti da  Geppi Cucciari con il suo    lungo show , e dal cantante Mahmood ..o.  E tra i protagonisti d’eccezione della serata ecco spuntare anche Topo Gigio.      La palma della vittoria spetta stasera a Giorgia e Annalisa con ‘Skyfall’ di Adele.

Intervento di Benigni

“Non potete farmi regalo più bello”, dice Benigni che porta sul palco l’ironia su Sanremo e sulla politica, nonché un duetto con Carlo Conti sulle note dell’Inno del Corpo Sciolto.   Conti è sempre vicino a Roberto Benigni per poter intervenire su eventuali frasi e parole dell’ex premio Nobel  che potrebbero offendere persone od istituzioni…

Benigni affronta l’Ariston alla sua maniera, da disinvolto attore comico: “Figurati se mi perdevo il tuo debutto a Sanremo. Il tuo primo festival da presentatore”. Conti ribatte: “Veramente ne ho fatti quattro”. “Vabbè, a parte gli altri tre, li ho visti tutti”. “Il festival è bellissimo – prosegue Benigni – tutti parlano solo del festival, hai bloccato l’Italia, dovresti fare il ministro dei trasporti”. Poi aggiunge: “Non parliamo di politica, che la situazione è tesa. Ho incontrato Marcella Bella, le ho detto: ‘Bella, ciao’, è successo un casino. Per par condicio ho dovuto salutare i Neri per Caso”.

Benigni si complimenta con Conti per il ritmo del festival: “Sei un orologio svizzero, mica come i festival infiniti di Amadeus. Qui dietro ci stanno dei cantanti che ancora aspettano di entrare dall’anno scorso”.

Poi passa all’ironia sui cantanti in gara: “Mi sono presentato a Tony Effe, gli ho detto: ‘sono Roberto B, sto andando da Carlo C…’ E lui mi fa: ‘Prestame na’ collana’”, dice tra le risate della platea.

E quando Carlo sottolinea che il festival va in eurovisione, Benigni reagisce: “Sai chi ci sta guardando? Elon! Su X ha già votato per il vincitore. Per chi ha votato? Per Giorgia. Giorgia ci stava pure l’anno scorso, e ci starà l’anno prossimo e per un bel po’ di tempo, te lo dico io che di musica me ne intendo”, ironizza. Per poi passare a parlare della presunta simpatia di Elon Musk per Giorgia Meloni: “Oggi è il 14 febbraio, Giorgia è sul satellite con lui, quelli so’ capaci di sposarsi e andare in luna di miele su Marte”. Da Musk a Trump il passo è breve: “Anche lui è innamorato dell’Italia, vedo già cappellini rossi, ‘make Sanremo great again’. Dopo la Groenaldaia e il Canada, vuole la Liguria. Oppure mette il dazio sulle trofie al pesto”.

Quindi l’affondo di satira sugli italiani che salgono tutti “sul carro del vincitore: c’è gente che era dichiaratamente di sinistra che è passata a destra e ai noi di fratelli d’Italia – dice scatenando una fragorosa risata dell’Ariston – ‘sta cosa non ci piace, ne parlavo ieri con Ignazio”.     Infine, l’affermazione che l’Italia è il Paese più bello del mondo e, il grande apprezzamento per il capo dello Stato, Sergio Mattarella. Benigni ricorda quando due anni fa a Sanremo parlò davanti a lui in occasione del 75mo anniversario della Costituzione: “Lui si commosse e si divertì. E vedere divertirsi e commuoversi il Presidente della Repubblica è una cosa che fa veramente una cosa dentro il corpo e l’anima, ti fa stare bene.

Perché Mattarella è una persona straordinaria e volevo dire a tutti voi e al Presidente della Repubblica che siamo sempre vicini alle sue parole, a ciò che dice. Ci riconosciamo nelle sue parole. Non ho mai sentito uscire una parola dal Presidente della Repubblica che non fosse di verità e di pace e quindi siamo orgogliosi di essere rappresentati da Sergio Mattarella nel mondo, per la sua dignità e la sua umanità. Grazie Presidente”.

 

Nuovo ospedale di Siracusa, Il governatore siciliano Schifani: «Chiedo responsabilità e sinergia»

 

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Riunione questa mattina a Palazzo d’Orléans sul nuovo ospedale di Siracusa. Un incontro con tutti i soggetti coinvolti convocato e presieduto dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. 

«Si tratta di un progetto di edilizia ospedaliera molto importante, del valore di circa 400 milioni di euro, per cui mi sono impegnato in prima persona – ha detto il governatore -. Oggi, anche alla luce di alcune polemiche che di recente ho letto sulla stampa, ho voluto incontrare tutte le parti in causa per fare chiarezza e chiedere una decisa assunzione di responsabilità da parte di tutti sulla questione.

La Regione ha fatto sempre puntualmente la sua parte». Nel corso della riunione, infatti, Schifani ha potuto appurare che l’assessorato regionale della Salute ha prontamente risposto a tutte le richieste di chiarimenti arrivate da Roma, in ultimo confermando la natura di Dea di II livello dell’ospedale, anche nell’ambito della nuova rete ospedaliera, e confermando i 438 posti letto, di cui 26 di terapia intensiva. E il ministero della Salute ha comunicato che già il 24 febbraio il suo Nucleo di valutazione degli investimenti esaminerà, alla luce della corrispondenza intercorsa con la Regione, il progetto relativo alla realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa.

«Da questo momento – ha concluso Schifani – chiedo che si vada avanti con la giusta sinergia. La mia attenzione resta alta perché il nostro obiettivo è quello di arrivare al più presto alla gara e all’avvio dei lavori».

Alla riunione erano presenti l’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni; il dirigente generale della Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino; il capo di gabinetto della Presidenza della Regione, Salvatore Sammartano; il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone; il commissario straordinario per la progettazione e la realizzazione del nuovo ospedale, Guido Monteforte, e il rup, Santo Pettignano.

 

In attesa che giunga il via libera dal ministero, il presidente Schifani ha convocato una nuova riunione tra sei giorni, giovedì 20 febbraio, per delineare le prossime azioni da mettere in campo per la realizzazione del nuovo nosocomio.

Regione siciliana, il governo nomina i nuovi dirigenti generali: cinque nuovi ingressi

 

 

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Palermo,

Cinque nuovi ingressi e altrettante rotazioni, oltre a sette confermati: il governo Schifani ha proceduto nella seduta di oggi della giunta regionale a nominare i dirigenti generali dei 17 dipartimenti in scadenza e per i quali lo scorso 24 gennaio erano stati pubblicati gli atti di interpello per il conferimento degli incarichi.

 

Applicata, così come aveva già anticipato il presidente della Regione nei giorni scorsi, la direttiva dell’Anac che prevede una durata massima di cinque anni per gli incarichi dirigenziali nelle aree ad elevato rischio corruttivo, a eccezione di quelli che si occupano di calamità naturali per i quali è prevista una deroga di 18 mesi. Un principio, quello della rotazione, introdotto già da una delibera del 26 gennaio 2017 e che la giunta ha confermato lo scorso 30 gennaio, aggiornando il Piano integrato di attività e organizzazione per il prossimo triennio.

Alla Protezione civile resta Salvo Cocina, così come alla Programmazione prosegue Vincenzo Falgares. Alle Attività Produttive arriva Dario Cartabellotta che lascia l’Agricoltura. Ai Beni culturali continuerà il suo lavoro Mario La Rocca. Così come Silvio Cuffaro alle Finanze, Vitalba Vaccaro all’Autorità per l’innovazione tecnologica e Letizia Di Liberti alla Famiglia e politiche sociali.

Cambio alla Funzione Pubblica dove arriva Salvatrice Rizzo. Conferma per Salvo Taormina alle Autonomie locali. New entry alla Formazione professionale per Rossana Signorino e all’Istruzione per Carmelo Ricciardo. Turn over anche all’Agricoltura dove arriva Fulvio Bellomo che lascia lo Sviluppo rurale ad Alberto Pulizzi. Alla Pesca al posto di Pulizzi va Giovanni Cucchiara. All’Ambiente va Rino Beringheli che lascia l’Urbanistica a Beppe Battaglia. Infine, il nuovo comandante del Corpo forestale per la prima volta sarà una donna, Dorotea Di Trapani.

«Oggi il governo regionale compie un importante passo avanti nella riorganizzazione della macchina amministrativa, con la nomina dei nuovi dirigenti generali. Abbiamo rispettato il principio della rotazione negli incarichi, in conformità con le direttive Anac e nel segno della trasparenza e dell’efficienza. Voglio rivolgere un augurio di buon lavoro ai cinque nuovi dirigenti che entrano a far parte della squadra, certi che porteranno un contributo significativo nei rispettivi ambiti. Un ringraziamento va anche agli uscenti che hanno guidato i dipartimenti negli ultimi due anni». Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.

«Un segnale importante – prosegue – arriva anche dalla nomina del nuovo comandante del Corpo forestale: per la prima volta sarà una donna, Dorotea Di Trapani. È un momento storico che testimonia il valore della competenza e della professionalità, senza distinzione di genere, in un settore strategico per la tutela del nostro territorio. Siamo pronti a proseguire il lavoro per una Regione sempre più moderna, efficiente e vicina ai cittadini».

«È con grande soddisfazione che ho accolto il via libera della giunta di governo alla nomina dei due dirigenti generali del mio assessorato, Rino Beringheli e Beppe Battaglia, nel rispetto delle linee guida anti-corruzione dell’Anac, ma soprattutto della terza nomina, quella di Dorotea Di Trapani per la guida del Corpo forestale della Regione Siciliana. Si tratta della prima volta di una donna a capo di questo importantissimo corpo di polizia regionale. Un cambiamento significativo che rappresenta una vittoria per la parità di genere e per l’istituzione stessa, che si arricchisce oggi di nuove visioni e competenze nella protezione dell’ambiente, nell’antincendio e nella gestione delle risorse naturali». A dirlo l’assessore regionale al Territorio e ambiente, Giusi Savarino.

«Siamo impegnati in un grande e necessario progetto di riforma e valorizzazione di questa Istituzione, anche con l’arrivo di nuove risorse umane, e il cambiamento nella leadership può portare a nuove idee e metodi di gestione. Sono certa – ha concluso Savarino – che con il nuovo comandante Di Trapani lavoreremo bene, con l’obiettivo comune di portare nuova linfa al Corpo forestale siciliano, che ha sempre dimostrato di essere fondamentale non solo nella salvaguardia del territorio e dell’ambiente, ma anche a tutela della salute pubblica».

«Desidero esprimere il mio più sincero ringraziamento al direttore generale Carmelo Frittitta per l’eccellente lavoro svolto in questi tre anni alla guida del dipartimento Attività produttive. La mia stima nei suoi confronti, così come quella dei miei collaboratori e, in primis, del presidente della Regione, Renato Schifani, rimane immutata». Lo dichiara l’assessore regionale Edy Tamajo commentando le nomine dei nuovi dirigenti generali ufficializzate oggi dalla giunta regionale.

«Rivolgo, anche a nome del mio staff, il benvenuto al nuovo direttore generale, Dario Cartabellotta, un dirigente di comprovata esperienza nell’amministrazione regionale, pragmatico e capace. Sono certo – aggiunge Tamajo –  che darà il suo contributo a quel processo di rinnovamento del tessuto imprenditoriale che abbiamo avviato in questi anni. Continueremo a lavorare insieme per sostenere e valorizzare il mondo imprenditoriale siciliano».

 

Sequestro finalizzato alla confisca definitiva di beni per un valore di oltre 850.000 euro ad un affiliato alla ‘Ndrangheta Catanzaro –

Comando Provinciale Catanzaro

 

I Finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme, su disposizione della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Catanzaro, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di beni mobili ed immobili riconducibili ad un soggetto affiliato alla cosca di ‘ndrangheta “SCALISE” operante nei comuni del Reventino, identificata anche come “gruppo storico della montagna”.

Il provvedimento è stato emesso dalla Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro, su conforme richiesta della Procura Generale, sulla base delle indagini svolte dalle Fiamme Gialle, nell’ambito del procedimento di esecuzione della pena definitiva comminata al condannato, a conclusione del processo nei confronti dei membri dell’organizzazione criminale degli SCALISE.

Nello specifico, con sentenza passata in giudicato, il destinatario attinto dalla misura ablatoria è stato riconosciuto colpevole dei reati di associazione mafiosa ed estorsione e condannato alla pena di anni 7 di reclusione in quanto affiliato alla cosca e pienamente inserito nelle dinamiche criminali della stessa, poiché partecipe in attività estorsive sul territorio con azioni intimidatorie e di danneggiamento nei confronti di potenziali concorrenti di ditte e imprese rientranti nella sfera di controllo del gruppo malavitoso.

In particolare, la Guardia di Finanza ha eseguito mirati accertamenti di polizia economico-finanziaria, all’esito dei quali è stata ricostruita la posizione reddituale del prevenuto e dei suoi familiari conviventi accertando l’esistenza di una sperequazione tra le entrate legittime e le disponibilità patrimoniali accumulate nel tempo.

Le risultanze investigative hanno così determinato l’emissione della misura ablatoria eseguita dai finanzieri di Lamezia Terme che ha riguardato beni mobili, immobili, aziende e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 850.000 euro.

Nel dettaglio sono stati sottoposti a sequestro una villa con annessi 3 terreni e una villetta autonoma ubicate nel comune di Decollatura (CZ), l’intero compendio aziendale di una società di costruzioni e due imprese edili costituite sotto forma di ditta individuale, nonché disponibilità finanziarie per circa 4.000 euro.

L’attività di polizia giudiziaria rientra nel più vasto dispositivo di contrasto alla criminalità organizzata, attraverso il quale la Guardia di Finanza tende, oltre che ad accertare i vari gravi reati commessi, anche a privare gli autori dei crimini di ogni provento illecito indebitamente conseguito negli anni.

Attenzione ai SMS: alcuni svuotano il conto corrente

 

personaggio del film noir - mafia foto e immagini stock

 

Napoli,

Siamo nel cuore dello storico rione Sanità e i carabinieri della stazione Napoli Stella sono pronti per il blitz.

Nel vicolo coperto dai ciottoli c’è un immobile diroccato. La struttura è disabitata ma su quel terrazzo i carabinieri hanno notato nei giorni scorsi un via vai sospetto di giovani. Si potrebbe pensare a un traffico di droga ma l’irruzione permette di individuare dei locali allestiti come una vera e propria centrale operativa per le truffe online. Un portatile e cinque smartphone vengono sequestrati e quel che appare a prima vista roba di poco conto nasconde in realtà ben altro.

Il pc – attraverso applicativi web – è collegato direttamente agli smartphone che sfornano migliaia di link fraudolenti per poi inviare centinaia e centinaia di SMS. “Gentile cliente, la sua carta è in fase di blocco, per evitare la sospensione, aggiorna i dati. Accedi”. Questo uno dei messaggi che arriva all’ignara vittima, portata a cliccare su quello che sembra essere il link al sito del proprio istituito di credito. Accade anche che l’SMS si inserisca maliziosamente nella cronologia dei messaggi realmente già ricevuti dal proprio istituto di credito.

Fa tutto parte della truffa e la vittima, inseriti i dati personali nei campi obbligatori del sito esca, finisce per essere raggirata. Dai primi accertamenti i carabinieri riescono a documentare cinque truffe già consumate per un importo complessivo di 10mila euro e a sventarne tre. Le perquisizioni permettono di sequestrare anche 44 sim “vergini”. Un 27enne è stato denunciato ma le indagini dei carabinieri proseguono per ricostruire la complessa vicenda.