Contributi europei : tredici arresti in Sicilia per truffa ed operazioni inesistenti

Arresti per truffa per richiesta contributi europei

Enna,

Una inchiesta  della Guardia di Finanza di Enna si conclude con tredici arresti. Reati:  interposizione fittizia, truffa, falso, reimpiego di capitali illeciti e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.   Tra i fermati anche  un avvocato catanese.

Tredici  ordinanze di custodia cautelari sono state emesse e notificate-dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Caltanissetta Graziella Luparello, nell’ambito dell’operazione “Carta bianca” nel territorio di Centuripe, Regalbuto, Troina, Adrano, Catania e Randazzo. Sequestrate somme di denaro, società e aziende per oltre 3 milioni di euro. I reati contestati sono vari: interposizione fittizia, truffa, falso, reimpiego di capitali illeciti. Tra i soggetti destinatari della custodia cautelare anche un avvocato del Foro di Catania e l’ex direttore dell’Azienda Speciale Silvo Pastorale del Comune di Troina. Altri sei sono stati invece sottoposti alla misura degli arresti domiciliari. 

«Le indagini della Guardia di Finanza di Nicosia e della DDA di Caltanissetta, con a capo il Procuratore Salvatore De Luca e coordinate dai Sostituti Pasquale Pacifico e Dario Bonanno, hanno consentito di acclarare come il metodo fosse sempre quello da tempo denunciato da Antoci, cioè le sistematiche infiltrazioni nel settore dei contributi europei per l’agricoltura».

«Questa volta a cadere sotto la scure del ”Protocollo Antoci” e della Giustizia è una famiglia criminale che utilizzava prestanomi visto che i suoi componenti erano impossibilitati a conseguire i contributi comunitari in quanto destinataria di interdittiva antimafia ai sensi del Protocollo Antoci oggi legge dello Stato. Inoltre, per poi rientrare dalle somme erogate ai prestanomi, effettuavano emissione di fatture false per operazioni inesistenti».

Gli indagati avevano messo le mani anche sui pascoli demaniali sempre utilizzando tutta una serie di imprese a loro collegate tentando di aggirare fraudolentemente le regole previste dal cosiddetto  “Protocollo Antoci” e del conseguente “nuovo codice antimafia” che lo ha in toto recepito nel 2017. Circa 1200 ettari di pascoli demaniali, hanno permesso agli indagati di percepire illecitamente elevati contributi comunitari.

Dall’attività di indagine, inoltre, «è emerso che gli indagati risultano anche legati da rapporti di parentela o affinità con soggetti già condannati in via definitiva per associazione di stampo mafioso in quanto esponenti di rilievo di famiglie di cosa nostra operanti nel territorio». 

«Come ormai noto, bastava mantenersi sotto la soglia dei 150 mila euro, oltre la quale risultava obbligatorio per la pubblica amministrazione richiedere l’informativa antimafia, per eludere e autocertificare falsamente di avere i requisiti previsti dalla norma –  –

Gli inquirenti ricordano che  negli anni hanno usufruito di tali erogazioni personaggi come Gaetano Riina fratello di Totò, le famiglie Santa Paola Ercolano e tantissimi altri capi mafia non solo siciliani. È così che in questi lunghi anni sono state assicurate alle consorterie criminali milioni e milioni di euro a discapito dei poveri agricoltori onesti per anni vessati dai mafiosi». 

Per contrastare tutto ciò Giuseppe Antoci creò nel 2015, insieme al Prefetto di Messina Stefano Trotta, un protocollo di legalità stipulato il 18.03.2015 tra la Prefettura di Messina e l’Ente Parco dei Nebrodi (appunto il cosiddetto “Protocollo Antocì’), ormai divenuto legge dello Stato e votato in Parlamento il 27 settembre 2017. Con il Protocollo è stato stabilito un nuovo e più stringente obbligo e cioè l’abbassamento della soglia da 150 mila euro a zero. Una vera svolta nella legislazione antimafia, una norma considerata epocale da tanti giuristi per l’attacco ai patrimoni dei mafiosi, una norma che, come ha dichiarato anche il Ministro degli Interni Luciana Lamorgese, è ormai “un paradigma nella lotta alla mafia, quale modello cooperativo per prevenire infiltrazioni nel tessuto economico sano”. 

I “Protocollo Antoci” dopo la  interdittiva antimafia emessa dal Prefetto di Catania e dopo aver subito la revoca dei contratti e la conseguente perdita delle erogazioni,  cercava nuovi prestanomi.    Ma il trucco era già conoscenza delle Procure.

Controlli dei Carabinieri: sequestrati a Trapani 50 chili di polvere pirica nonché droga e banconote false

Braccialetto elettronico
 Trapani – 
 Un’ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dal GIP del Tribunale di Trapani su richiesta della locale Procura, nei confronti di tre soggetti ritenuti presunti responsabili, a vario titolo, dei reati di detenzione di esplosivi, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali aggravate, è stata notificata dai Carabinieri della Compagnia di Trapani con il supporto, in fase esecutiva, dei militari del XII Reggimento Carabinieri Sicilia e del Nucleo Cinofili Carabinieri di Palermo Villagrazia
Il provvedimento è stato emesso dall’Autorità Giudiziaria a seguito dell’intervento operato dai Carabinieri lo scorso 19 agosto, quando personale della locale Compagnia Carabinieri aveva perquisito un magazzino nel Rione San Giuliano, rinvenendo all’interno un ordigno esplosivo artigianale di circa 90 grammi e 90 batterie di fuochi d’artificio collegate in serie, dal peso complessivo di circa 50 kg di miscela pirica con innesco a miccia a lenta combustione. Sul posto erano dovuti intervenire anche gli artificieri per la pericolosità del materiale rinvenuto.
Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, durante la perquisizione, i militari operanti erano stati ostacolati dagli indagati che, con l’ausilio di persone a loro compiacenti, avevano aggredito gli operanti e proferito nei loro confronti gravi frasi minacciose.
In quella circostanza era stato necessario l’invio, in ausilio, di diverse pattuglie presenti in circuito riuscendo così a ristabilire l’ordine. I Carabinieri avevano poi identificato tutti quelli che si sarebbero opposti all’attività e avevano denunciato 4 persone per resistenza, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, lesioni personali e danneggiamento aggravato.
Durante l’esecuzione della misura cautelare nei confronti degli arrestati, i militari hanno rinvenuto nell’immobile e nei locali a loro disponibili, tre banconote contraffatte dal valore complessivo di 250,00€, 280 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish suddivisa in tre panetti, 6 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina e 7 grammi di sostanza stupefacente del tipo crack.
Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati ristretti presso le proprie abitazioni in regime degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

L’Ucraina eroica , riconquista fiducia e morale e si batte per riprendersi le città chiave

 

L’Ucraina riconquista morale e fiducia.  Si riprende alcuni territori perduti nel conflitto con i russi.Il presidente Zelensky: “Tutto il Paese dovrà essere liberato. Ci stiamo preparando alla riconquista delle città chiave di Mariupol, Melitopol e Kherson”

La Russia ha lanciato un altro attacco missilistico su Zaporizhzhia, comunica  il capo dell’amministrazione militare regionale Oleksandr Starukh.  Afferma: “Secondo le informazioni preliminari, un razzo ha colpito il centro regionale, vicino al fiume Dnipro. Le informazioni sulle vittime sono in corso di chiarimento

Si apprende che un  missile russo è  caduto nella notte a 300 metri dalla centrale nucleare di Pivdennoukraïns’ka, conosciuta anche come centrale nucleare Ucraina del Sud, nella regione di Mykolaiv. “Una potente esplosione si è verificata a soli 300 metri dai reattori –  – L’onda d’urto ha danneggiato – spiega un comunicato – gli edifici della centrale nucleare, oltre 100 finestre sono state rotte. Una delle unità idrauliche, che fa parte del complesso energetico dell’Ucraina meridionale, è stata chiusa. Anche tre linee di trasmissione di potenza ad alta tensione sono state disconnesse”.

Il ministero della Difesa della Gran Bretagna afferma: “La consapevolezza dei piloti russi è spesso scarsa, c’è una reale possibilità che alcuni aerei si siano smarriti sul territorio nemico e siano caduti in zone di difesa aerea, mentre le linee del fronte stavano avanzando rapidamente”..

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, reagendo alla notizia del missile russo caduto nella notte a 300 metri dalla centrale nucleare di Pivdennoukraïns’ka, conosciuta anche come centrale nucleare Ucraina del Sud, nella regione di Mykolaiv ha lanciato nuovamente l’allarme erivolto un nuovo appello all’Europa:  ” La Russia mette in pericolo il mondo intero bombardando gli impianti nucleari, deve essere fermata“,

Il missile – ha aggiunto Zelensky – ha causato un’interruzione di corrente. Le finestre sono state danneggiate negli edifici vicini alla centrale nucleare. I russi hanno dimenticato cosa sia una centrale nucleare. La Russia mette in pericolo il mondo intero. Dobbiamo fermarla prima che sia troppo tardi”.

Forse qualcuno può pensare che dopo una serie di vittorie ci sia una certa tregua”, ma in realtà “ci si prepara” alla prossima fase della controffensiva, cioè la riconquista delle città chiave di Mariupol, Melitopol e Kherson, la prossima fase della controffensiva….

Il presidente ucraino è un fiume in piena: “Poiché l’Ucraina deve essere liberata, tutta”, l’esercito ucraino non cercherà solo di riconquistare il territorio che controllava prima dell’inizio dell’invasione russa, ma anche il territorio nel Donbass e in Crimea che è nelle mani dei separatisti sostenuti da Mosca dal 2014

Il  governatore regionale Oleh Syniehubov  afferma che “Kiev  ha riconquistato più di 6.000 chilometri quadrati di territorio nel sud e nell’est dell’Ucraina dall’inizio di settembre, anche se le forze russe continuano a bombardare le città della regione di Kharkiv nonostante il loro ritiro una settimana fa”

Si apprende pure che i russi hanno colpito con missili a lungo raggio una diga nella città industriale di Kryvyi Rih…

Il consigliere presidenziale Mykhailo Podoliak, citato dai media ucraini. dichiara :”Il processo negoziale stesso e un incontro faccia a faccia tra i presidenti non hanno senso al momento”

Addio per sempre a quello sguardo pieno d’amore e d’ umanità della Regina Elisabetta

La regina Elisabetta è morta. Carlo è il nuovo re - People ...

 

Oggi l’ultimo giorno dei funerali solenni alla  Regina Elisabetta. Chiusa la camera ardente della sovrana defunta a Westminster Hall, alle 8 al rintocco del Big Ben, la Gran Bretagna si è raccolta in un minuto di silenzio. Sappiamo che non sipossno contare i miliardi di sterline , gioielli di esclusiva fattura, che la Regina Elisabetta ha lasciato in eredità.Francamente non ci interessa, non sono questi valori ricercati in una persona che è stata per oltre 70 anni sul tetto del mondo.           Solo i suoi celesti, il suo sguardo d’amore verso gli altri, il rispetto, sono stati la calamita del mondo intero. Ma non esageriamo…. Cosa dovremmo dire dei Papi buoni e miracolosi , di Padre Pio e altri santi?

10 foto più belle della regina elisabetta ii
La sovrana al castello di Balmoral durante un momento di svago all’aperto.

Aperta l’abbazia di Westminster, dove si terranno le esequie, per permettere ai  partecipanti di prendere posto.Anche sen on tutti potranno entrare per motivi logistici e di spazio. In questi giorni migliaia e migliaia di persone hanno dato l’ultimo saluto alla sovrana, morta l’8 settembre scorso all’età di 96 anni. Sempre più imponenti le misure di sicurezza a Londra – mai come finora – per l’addio, con centinaia di leader del mondo che partecipano ai funerali dopo dieci giorni di lutto.

Si apprende che terminato il funerale, il feretro verrà condotto all’arco di Wellington lungo un percorso di 2,4 km. La bara sarà quindi trasferita su un carro funebre, che la porterà fuori Londra al castello di Windsor per poi essere portato in processione alla cappella di St. George.

Nel pomeriggio, alle 16, nella cappella si svolgerà un servizio religioso di commiato alla presenza di 800 persone. Infine, alle 19.30, la regina Elisabetta verrà sepolta accanto al marito Filippo nella King George Vi Memorial Chapel durante una cerimonia privata per la famiglia reale.

Per il Regno Unito questa viene considerata la più grande operazione di sicurezza mai vista. Folle enormi, reali, una lunga lista di leader mondiali dovranno essere tenuti al sicuro nell’ambito del lavoro immane che migliaia di agenti di polizia dovranno affrontare. Un’operazione più imponente di quella del Giubileo di Platino e le Olimpiadi di Londra 2012, che hanno visto fino a 10.000 agenti di polizia in servizio al giorno.

Secondo un esperto di sicurezza reale, il rischio di minaccia è “piuttosto elevato”, soprattutto quando il nuovo re, Carlo III, entrerà in contatto con la folla.

Intanto ieri re Carlo III e la regina consorte Camilla hanno accolto a Buckhingham Palace capi di Stato, premier e reali da tutto il mondo per il ricevimento alla vigilia dei funerali di Elisabetta II. Presenti nelle sale di rappresentanza circa 500 ospiti. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e sua moglie, la First Lady Jill Biden, sono arrivati nell’auto presidenziale nel mezzo di un convoglio di veicoli sul retro del palazzo poco prima delle 18. Sono giunti anche il presidente francese Emmanuel Macron con sua moglie Brigitte,

Il principe e la principessa di Galles e altri membri della famiglia reale, tra cui il conte e la contessa di Wessex, la principessa reale e vice ammiraglio Sir Tim Laurence, e il duca e la duchessa di Gloucester, si sono uniti a Carlo e Camilla per accogliere gli ospiti.

Al ricevimento hanno partecipato anche decine di leader dei paesi del Commonwealth e membri di famiglie reali straniere. Alcuni leader sono stati visti salutarsi mentre altri sono rimasti in silenzio mentre salivano le scale. La maggior parte degli ospiti erano tutti vestiti di nero, mentre alcuni sono stati visti indossare abiti tradizionali originari dei loro paesi. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel sono arrivati ​​in pullman con diversi leader delle nazioni del Commonwealth al Grand Entrance.

Ricevuta a Buckingham Palace da re Carlo III ieri anche la premier britannica Liz Truss, impegnata a sua volta in una serie d’incontri con i numerosi leader stranieri venuti a Londra per i funerali della regina Elisabetta.

Diventata premier il 6 settembre, due giorni prima della morte della regina, Truss ha ricevuto ieri a Downing street il presidente polacco Andrzej Duda, il primo ministro irlandese Micheal Martin e quello canadese Justin Trudeau.

Un incontro con il presidente americano Joe Biden, inizialmente previsto per ieri, è stato rimandato a mercoledì, quando i due si vedranno a margine dell’Assemblea Generale dell’Onu a New York.

Catania, Rifiuti, da lunedì 19 settembre ritiro porta a porta per 10 mila utenze

 

Catania,

 

Da stasera 18 settembre, anche nelle zone del centro cittadino di Catania comprese tra le vie Vittorio Emanuele, Ammiraglio Caracciolo, Montenero, verranno rimossi i cassonetti e i rifiuti dovranno essere esposti separatamente, secondo il calendario settimanale e con le modalità indicate nei volantini distribuiti a domicilio e nei condomini. Nelle ore serali, diventa obbligatorio depositare i rifiuti a frazioni giornaliere già separate immesse dentro un sacchetto o nei mastelli, davanti alla propria abitazione o portone del condominio, la sera precedente di quanto stabilito dalla giornata di ritiro. Nelle aree servite dal porta a porta, infatti, non è possibile ritirare rifiuti contenenti materiali diversi e in orari e giornate difformi dal calendario: per evitare accumuli di rifiuti, è indispensabile la collaborazione dei cittadini.
Il nuovo step, che riguarda oltre 40 mila abitanti e circa diecimila utenze, segna una fase nuova nel lotto Centro, la cui gestione della raccolta differenziata dei rifiuti è affidata al consorzio Gema, che si è aggiudicato la gara settennale della porzione più grande della Città.
Si tratta del penultimo step per chiudere la complessa fase di transizione, dai cassonetti di prossimità alla raccolta dei rifiuti porta a porta, con un corrispettivo ulteriore incremento della raccolta differenziata dei rifiuti, più igiene, meno costi e rispetto per l’ambiente.
I kit con i mastelli per la raccolta differenziata possono essere ritirati gratuitamente dai residenti del lotto Centro, nell’isola ecologica di via Ala angolo via Cesare Beccaria e nel comunale di raccolta di via Gianni a Picanello, da lunedì a venerdì, dalle ore 8.30 alle ore 13.30.

 

Denominazione  Via e  Numero Utenze

CORTILE SIRENA       10

PIAZZA DANTE           27

PIAZZA RISORGIMENTO   47

PIAZZA MARLETTA G.     17

PIAZZA SAN FRANCESCO D’ASSISI   24

PIAZZA VITTIME DEL DOVERE          10

VIA ACQUEDOTTO GRECO        594

VIA ADELE                                      32

VIA ALESSANDRO MANZONI    50

VIA ALOISIO            39

VIA AMERICA         24

VIA AMMIRAGLIO CARACCIOLO          520

VIA ANASTASIO    91

VIA ANASTASIO    91

VIA ANTICO CORSO         33

VIA AURELIO SAFFI          130

VIA BAMBINO        86

VIA BERNARDO ZANGHI’          113

VIA BETTOLA         22

VIA BIANCHI           105

VIA BISCARI            10

VIA BOTTE DELL’ACQUA            58

VIA BUONAFEDE                           22

VIA CARLO ARDIZZONE 77

VIA CARLO FORLANINI   337

VIA CASTROMARINO      118

VIA COLLEGIATA   20

VIA CRONATO        295

VIA CURIA    379

VIA DEL VELO        136

VIA DELLA CIPRIANA       3

VIA DELLA FILANDA        13

VIA DELLA MECCA           3

VIA DELLA PALMA           38

VIA DELLE FORME           16

VIA DELLE VIOLE            25

VIA DELL’ESPERANTO     57

VIA DOMENICO MAGRI’   95

VIA ENRICO CAMPISANO          65

VIA ERASMO MERLETTA           11

VIA FORMICHE             110

VIA FORTUNA               73

VIA GALATOLA CRESCENZIO    4

VIA GEMMA               58

VIA GENERALE MARAVIGNA    59

VIA GESUALDO CLEMENTI        24

VIA GESUITI            49

VIA GHIAIOTI          24

VIA GIULIA   53

VIA GIUSEPPINA TURRISI COLONNA 20

VIA GOFFREDO MAMELI           27

VIA GRASSI     95

VIA GROTTA MAGNA       146

VIA IDRIA     37

VIA LA PIANA         1

VIA LUCCHESE PALLI      106

VIA LUIGI MERCANTINI  16

VIA LUMACARI      68

VIA MANDRA’        49

VIA MARCHESE     44

VIA MAVILLA          16

VIA MICCA PIETRO           20

VIA MONTEPETROSO     50

VIA MONTEVERGINE       8

VIA NICOLA ZINGARELLI            82

VIA ORFANOTROFIO       62

VIA OSPEDALE VECCHIO           41

VIA OSPIZIO DI BENEFICIENZA           1

VIA OSSERVATORIO        39

VIA PASTRENGO   16

VIA PAVONE           63

VIA PEPPA LA CANNONIERA   25

VIA PLEBISCITO    800

VIA POZZO ROTONDO    14

VIA PURGATORIO 125

VIA PURITA’            41

VIA QUARTARONE           6

VIA RACITI   43

VIA RAMETTA        121

VIA RECUPERO     96

VIA ROCCAFORTE 6

VIA SALVATORE CITELLI 302

VIA SALVO D’ACQUISTO 141

VIA SAN BARNABA’         8

VIA SAN FRANCESCO      2

VIA SAN GIUSEPPE AL DUOMO          31

VIA SANTA BARBARA     30

VIA SANTA MARIA DELLA CATENA    383

VIA SANTA MARTA          8

VIA SANT’AGOSTINO       8

VIA SARAGAT GIUSEPPE           9

VIA SCALPELLINI  17

VIA SOLFERINO    94

VIA STAZZONE      458

VIA TEATRO GRECO        152

VIA TINDARO         34

VIA TINEO               23

VIA TORRE DEL VESCOVO        35

VIA UGO BASSI      10

VIA VERGINELLE   28

VIA VITTORIO EMANUELE II     914

VIALE DELLE MEDAGLIE D’ORO         509

VIALE MONTENERO        70

VICO BUONAFE’    41

TOTALE        9888

Messina protagonista a Torino dal 22 al 26 settembre: presentato a a Palazzo Zanca l’evento “Terra Madre Salone del Gusto”

 

Evento a Messina

 

Messina

Alla presenza del Sindaco Federico Basile, è stato presentato a Palazzo Zanca l’evento Terra Madre Salone del Gusto, che si terrà al Parco Dora a Torino dal 22 al 26 settembre. All’incontro hanno preso parte il Vicesindaco Francesco Gallo e gli Assessori Dafne Musolino, Alessandra Calafiore e Vincenzo Caruso. In rappresentanza della Comunità Slow Food dello Stretto di Messina erano presenti il portavoce Nino Mostaccio; Gaetano Giunta, segretario generale Fondazione di Comunità; e per Alleanza Slow Food i cuochi, Adriana Sirone, Luigi Delia ed Emanuele Gregorio. L’evento, nato nel 1996 su iniziativa di Slow Food, oggi interessa 160 paesi del mondo ed è dedicato al cibo buono, pulito e giusto e alle politiche alimentari.
“Messina protagonista è quanto questa Amministrazione intende proseguire nel già tracciato percorso amministrativo precedente, al fine di rendere tale – ha detto il Sindaco Basile – la nostra città. L’evento Terra Madre Salone del Gusto darà l’opportunità a Messina di avere una vetrina internazionale, grazie allo stand allestito dalla Comunità Slow Food per la Salvaguardia dello Stretto di Messina, dove i produttori locali illustreranno le pratiche agroalimentari e quelle di pesca sostenibile, indispensabili per un processo di transizione ecologica, con l’obiettivo di restituire alla città di Messina e l’intera area metropolitana il ruolo di centro del Mediterraneo”.
Questa edizione di Terra Madre Salone del Gusto, dopo il 2020 e 2021 anni della resilienza, sarà l’edizione della rigenerazione e tornerà all’aperto, nel Parco Dora di Torino, dove le Comunità Slow Food in Italia e nel mondo, assieme alle università, alle organizzazioni partner, alle istituzioni, alle imprese, ai centri di ricerca, ai volontari e leader di organizzazioni della società civile, illustreranno i loro progetti per condividere e co-progettare una grande visione collettiva sul futuro del cibo. In questo contesto Messina sarà protagonista dell’evento nel dare il via giovedì 22, alle ore 10, al programma delle iniziative promosse dallo stand di Slow Food Sicilia che sarà inaugurato alla presenza del Sindaco Basile. Sarà l’occasione per la Comunità per la Salvaguardia della Biodiversità dello Stretto di Messina e per i cuochi messinesi dell’Alleanza Slow Food di raccontare con forum, cene, laboratori e conversazioni la biodiversità del nostro territorio, una biodiversità da tutelare e salvaguardare.

Il programma:

Giovedì 22 – ore 10 – Area Slow Food Sicilia – Inaugurazione Stand Sicilia
Seguirà il focus sul tema “Transizione Ecologica e Food Policy. Nuovi Paradigmi per costruire Città resistenti e resilienti”, cui parteciperanno Ivo Blandina Presidente della Camera Commercio Messina, Fabio Di Francesco per Slow Food Sicilia, e Nino Mostaccio di Comunità SF Stretto di Messina;

Giovedì 22 – ore 15 – Cucina di Terra Madre – Alleanza Slow Food dei Cuochi
Laboratorio: La merenda di Terra Madre: “Sfinci di riso” un dolce della tradizione antica siciliana.
Preparano: Adriana di Casa & Putìa (Messina) insieme a Luigi Delia di Luigi Pastificio e Ivo Blandina Presidente Camera Commercio Messina;

Giovedì 22 – ore 15 – Cucina di Terra Madre – Alleanza Slow Food dei Cuochi
Laboratorio: La merenda di Terra Madre: “Sfinci di riso” un dolce della tradizione antica siciliana.
Preparano: Adriana di Casa & Putìa (Messina) insieme a Luigi Delia di Luigi Pastificio e Cucina (Messina) ed Emanuele Gregorio di Alla vigna di Antonio (Pagliara);

Giovedì 22 – ore 20 – Ristorante Sicilia: appuntamenti enogastronomici di Slow Food Sicilia – Inaugurazione Ristorante Sicilia. Cena: Rosso di sera… La Comunità dello Stretto di Messina e la Filiera Giusta. Preparano i piatti Adriana di Casa & Putìa (Messina) insieme a Luigi Delia di Luigi Pastificio e Cucina (Messina) ed Emanuele Gregorio di Alla vigna di Antonio (Pagliara);

Venerdì 23 – ore 15 – Area Slow Food Sicilia – Focus: “Eco fashion in cucina. vestire canapa per aiutare il Pianeta nella sua battaglia green” – partecipanti: Nino Mostaccio – Comunità SF Stretto di Messina; Cristina Puglisi Rossitto – Associazione gli “Invisibili”; Salvatore Zappalà- Millasensi;

Venerdì 23 – ore 16 – Area Slow Food Sicilia – Laboratorio: “Non solo spiritose: biodiversità miscelate”
Mixology di bibite e liquori del territorio a cura di Fabrizio Russo – Comunità SF Stretto di Messina;

Venerdì 23- ore 17 – Area Slow Food Sicilia – Conversazione: “Lo Stretto di Messina: un ponte di biodiversita’ tra miti e bellezza” – partecipanti: Gaetano Giunta – Presidente Fondazione di Comunità Messina; Patrizia Nardi – Delegata Unesco alle grandi macchine votive; Maria Crucitti – Fiduciaria Condotta Reggio Area Grecanica; e Nino Mostaccio – Comunità SF Stretto di Messina;

Venerdì 23 – ore 18 – Area Slow Food Sicilia – “Stroncatura con ghiotta di stocco” – partecipanti: Condotta Reggio Area Grecanica Comunità SF Stretto di Messina; preparano i piatti: Adriana di Casa & Putìa (Messina) insieme a Luigi Delia di Luigi Pastificio e Cucina (Messina) ed Emanuele Gregorio di Alla vigna di Antonio (Pagliara)

Sabato 24 – ore 10 – Stand Comunità SF Stretto di Messina – Laboratorio degustativo: “lo Stretto di Messina: un Ponte di biodiversita” – partecipanti: i produttori della Comunità SF per la Salvaguardia della Biodiversità dello Stretto di Messina;

Sabato 24 – ore 14 – Stand Comunità SF Stretto di Messina – Conversazione con degustazione: “Buone prassi per uno Stretto libero dalla plastica”; testimonianze da parte dei giovani della rete SFYN di Reggio Calabria; partecipanti: Olimpia Maesano – SFYN Reggio Calabria – Edoardo Polimeni- SFYN Reggio Italia – Francesco Anastasi – Comunità SF Stretto di Messina;

Domenica 25 – ore 10 – Stand Comunità SF Stretto di Messina – Laboratorio degustativo: “lo Stretto di Messina: un Ponte di biodiversita” – partecipanti: i produttori della Comunità SF per la Salvaguardia della Biodiversità dello Stretto di Messina;

Domenica 25 – ore 16 – Stand Comunità SF Stretto di Messina – Conversazione con degustazione: “i Contadini resistenti e resilienti della Comunità dello Stretto di Messina custodi del territorio” – partecipanti: Francesco Sottile – Membro Executive Board SF International; Nino Crupi – produttore Comunità SF Stretto di Messina; Antonio Gregorio – produttore Comunità SF Stretto di Messina; Ignazio Scimone –produttoreComunità SF Stretto di Messina;

Lunedì 26 – ore 14 –Arena Gino Strada – Evento chiusura Salone
forum: “Un’Alleanza slow tra cuochi e produttori” – partecipanti: ShinobuNamae, chef de L’effervescence, ristorante 3 stelle Michelin di Tokyo, attivista di Slow Food e membro di Relais et Chateaux – Nino Mostaccio, ristorante Casa & Putìa (Sicilia) – Comunità SF Stretto di Messina – Lucy NjeriGithieyah, cuoca dell’Allenza dei Cuochi Slow Food – Vincent Medina e Louis Trevino, cofondatori del caffè Mak’amham/Ohlone. Modera: Megumi Watanabe, membro del consiglio direttivo di Slow Food internazionale.

 

Comune di Catania, proroga della Tari

 

Municipio
Il Comune di Catania -Archivi Sud Libertà-

 

 

 

Il Consiglio comunale comunica di aver approvato, nella seduta di prosecuzione di ieri sera, la proroga al 31 ottobre della scadenza relativa alla terza rata di versamento della Tari 2022, precedentemente fissata per il 16 settembre.
Con venti consiglieri favorevoli e un astenuto, il civico consesso ha dato il via libera alla proposta dell’Amministrazione comunale, presente con i nuovi vertici: il Commissario Straordinario Federico Portoghese, affiancato, nell’apertura di martedì, dal Vice Commissario Bernardo Campo.
Il provvedimento, volto a favorire i cittadini in un periodo di gravi difficoltà economiche,  riguarda in particolare la modifica dell’art 5, comma 3, capo 1, della disciplina generale del regolamento Iuc che era stato approvato con deliberazione consiliare del 10 giugno 2014.
L’Aula si è anche espressa favorevolmente, all’unanimità dei venti consiglieri presenti, sul regolamento per la gestione delle sponsorizzazioni del Comune e la modifica al regolamento per la concessione del patrocinio, provvedimenti funzionali in particolare all’adeguamento alle novità legislative e modifiche normative in materia.
La trattazione riguardante la fusione Catania rete gas -Sidra è stata rinviata martedì sera dall’Assemblea cittadina, con la votazione di una pregiudiziale.

Uccisa in Mozambico suora italiana in missione

In un  attentato terroristico di matrice presumibilmente jihadista verificatosi ieri sera a Chipene, in Mozambico,  ha perso la vita  suor Maria De Coppi, 83enne comboniana italiana originaria di Vittorio Veneto, in missione in Africa dal 1963. In salvo due missionari veneti e le altre suore.

La missione è stata data alle fiamme. I due sacerdoti che sono riusciti a scappare sono Don Lorenzo Barro e Don Loris Vignadel. La parrocchia di Chipene, nella diocesi di Nacala, accoglie sfollati che scappano dai gruppi terroristici islamisti.

L’Operazione “Hesperia” avvicina sempre più al latitante superboss Matteo Messina Denaro

Svelato il nuovo volto di Matteo Messina Denaro
Matteo Messina Denaro.

Comunicato C.Carabinieri-

 

Trapani,

Indagini sempre più pressanti per la cattura di Matteo Messina Denaro . Si prova di tutto e, ogni volta sembras che sia il momento propizio.Ieri  il comunicato dei  Carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Trapani, con il supporto in fase esecutiva dei Comandi Provinciali Carabinieri di Palermo e Catania, del 9° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Palermo, degli Squadroni Eliportati Carabinieri “Cacciatori Sicilia” e “Cacciatori Calabria”, nonché del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”, sui provvedimenti emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo nei confronti di circa 70 soggetti, 35 dei quali gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, turbata libertà degli incanti, reati in materia di stupefacenti, porto abusivo di armi, gioco d’azzardo e altro, tutti aggravati dal metodo e dalle modalità mafiose (e tutti attinti da provvedimento cautelare emesso dal Tribunale di Palermo su richiesta della D.D.A.); nei confronti degli altri soggetti è in corso l’esecuzione di decreti di perquisizione e sequestro.

L’indagine s’inquadra nella più ampia manovra investigativa condotta dall’Arma in direzione della cattura del latitante Matteo Messina Denaro e che, oramai da circa 30 anni si sottrae volontariamente all’esecuzione di decine di misure cautelari.

L’odierno provvedimento cautelare compendia gli esiti di articolate indagini svolte dai Carabinieri sul conto di esponenti di primo piano dei mandamenti mafiosi di cosa nostra trapanese, confermandone la riferibilità alla leadership del ricercato castelvetranese, il quale sarebbe ancora in grado di impartire direttive funzionali alla riorganizzazione degli assetti della suddetta provincia mafiosa.

Inoltre, le investigazioni hanno restituito l’immagine di una perdurante vitalità di cosa nostra trapanese che continua a regolare il proprio funzionamento sul più rigoroso rispetto delle regole ordinamentali che hanno nel tempo contraddistinto l’agire dell’organizzazione.

Il monitoraggio delle famiglie mafiose di Campobello di Mazara, Mazara del Vallo e Marsala, nelle loro espressioni di vertice ha fatto emergere, in primo luogo, la figura di un uomo d’onore campobellese che, recentemente scarcerato e già protagonista in passato di importanti dinamiche riguardanti i rapporti dell’area trapanese con esponenti apicali di cosa nostra palermitana, secondo quanto ritenuto dal Giudice per le indagini preliminari, sarebbe gravemente indiziato di avere acquisito centralità in tutto l’aggregato mafioso di quella provincia, risultando in grado di esprimere una costante e trasversale autorevolezza nell’ambito di dinamiche intermandamentali, anche esterne alla provincia di Trapani.

Posizione di rilevanza questa garantita anche dalla ritenuta vicinanza al MESSINA DENARO del quale l’uomo d’onore campobellese – a detta di alcuni indagati – avrebbe ricevuto comunicazioni finalizzate alla designazione dei referenti di diverse articolazioni territoriali mafiose della provincia: elementi questi confermativi della primazia del MESSINA DENARO nelle dinamiche complessive della provincia trapanese.

Il più volte citato uomo d’onore campobellese – la cui operatività sul territorio sarebbe stata garantita, secondo univoche emergenze compendiate dal GIP nel provvedimento cautelare, da un fiduciario parimenti raggiunto dal provvedimento cautelare – avrebbe:

  • designato il reggente della decina di Petrosino;
  • chiesto conto circa la nomina del reggente dell’importante mandamento di Mazara del Vallo, rimasto vacante all’esito dell’operazione c.d. ANNO ZERO.

Le investigazioni hanno anche permesso di ricostruire la successione al vertice di cosa nostra marsalese, individuando i soggetti allo stato gravemente indiziati di rivestire il ruolo di reggenti e documentandone le interlocuzioni con il più volte citato esponente mafioso campobellese.Sono state, infine, acquisiti gravi indizi con riferimento a:

  • dinamiche associative ultra-provinciali, in direzione di cosa nostra palermitana, agrigentina e catanese nel cui ambito i trapanesi venivano indicati come “quelli che appartengono a Matteo Messina Denaro”;
  • le attività di infiltrazione di cosa nostra trapanese nel tessuto economico/sociale con riferimento a presunti condizionamenti della libertà degli incanti, alla gestione, in forma pressochè monopolistica, del settore della sicurezza nei locali notturni e del recupero crediti;
  • interventi finalizzati ad alterare le procedure di aggiudicazione di immobili oggetto di asta giudiziaria;
  • presunte estorsioni in danno di aziende locali nel settore enogastronomico (tra cui una cantina vinicola) e turistico (strutture ricettive);
  • la disponibilità di armi da fuoco.

Nel corso dell’operazione – svoltasi – sono state effettuate numerose perquisizioni delegate dall’A.G. su siti ritenuti di interesse anche ai fini della ricerca del latitante ed intensificate le attività di controllo del territorio nelle località di maggiore interesse operativo.

 

 

Putin tiene -finora-il mondo intero in pugno……..

Il monito di Putin: "Il mondo rischia una guerra nucleare ...
Putin minaccia il mondo intero: ma fino a quando?

l presidente russo Vladimir Putin ha accusato i paesi occidentali di condurre politiche che “minano le fondamenta del sistema economico globale” nel quadro caratterizzato dalle sanzioni adottate nei confronti di Mosca. Il numero 1 del Cremlino, come riferiscono i media russi, sostiene che “l’inflazione in Russia è in calo, mentre è in aumento nei paesi occidentali”.

Nella realtà la Russia avverte la sofferenza delle sanzionii europee e minaccia il mondo con lo stop della fornitura del gas russo.

Nella sua accusa ai Paesi occidentali, Putin ha sostenuto che le sanzioni contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina siano una “minaccia per il mondo intero” e, ha detto, dopo la minaccia rappresentata dalla pandemia di coronavirus ora il mondo fa i conti con nuovi rischi. “Mi riferisco – ha incalzato – all’entusiasmo per le sanzioni in Occidente e ai suoi tentativi aggressivi di costringere altri Paesi verso il suo modello di comportamento, di derubarli della loro sovranità e imporre loro la sua volontà”

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