Il 12 luglio prenderà il via il road show “Conoscere per crescere” ,iniziativa della Regione Siciliana, per favorire all’estero le imprese locali

 

Assessore alle Attività Produttive -  On. Edmondo Tamajo

 

 

Prenderà il via il prossimo 12 luglio da Comiso (Ragusa) il road show “Conoscere per crescere”, un’iniziativa promossa dall’assessorato delle Attività produttive della Regione Siciliana in collaborazione con lo sportello “Sprint”, volta a favorire l’internazionalizzazione delle imprese locali.

«L’evento rappresenta una straordinaria opportunità per le aziende siciliane che intendono espandere i propri orizzonti verso i mercati esteri, offrendo loro strumenti, conoscenze e contatti necessari per affrontare con successo le sfide globali – dice l’assessore Edy Tamajo – Attraverso questo road show intendiamo fornire alle aziende siciliane gli strumenti necessari per affrontare con successo i mercati esteri. Comiso e tutta la provincia di Ragusa, con la sua tradizione imprenditoriale e la sua posizione strategica verso i mercati orientali e del Mediterraneo, è il luogo ideale per dare inizio a questa serie di incontri. Il nostro obiettivo –  continua Tamajo – è quello di creare un ecosistema favorevole all’internazionalizzazione, mettendo in rete imprese, istituzioni e operatori del settore. Solo attraverso una sinergia concreta potremo sfruttare le potenzialità del territorio e delle nostre eccellenze produttive».

Durante la prima tappa del road show, che si terrà presso il centro direzionale Multifidi (via Leonardo Sciascia 98 a Comiso), il responsabile Sprint Sicilia, Tommaso Di Matteo, con esperti del settore, illustrerà le principali strategie e le migliori pratiche per accedere ai mercati internazionali, con particolare attenzione alle specificità del tessuto imprenditoriale siciliano.

All’iniziativa parteciperanno, oltre a Tamajo, rappresentanti della Direzione generale per la promozione del sistema paese del ministero degli Affari esteri, della Simest (gruppo Cdp), Ice, Sace e Unioncamere Sicilia.

Il road show proseguirà poi con altre tappe nelle principali città siciliane offrendo alle imprese locali ulteriori occasioni di confronto e formazione.

 

Siccità Sicilia , dal Mit ok al Piano idrico regionale da 1,6 mld. Il governatore siciliano Schifani: «Subito opere per 92 milioni per realizzare infrastrutture idriche»

 

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Palermo,

Sono 92 i milioni di euro in arrivo in Sicilia per la realizzazione di infrastrutture idriche prioritarie. Si tratta del primo stralcio di finanziamenti destinati ai 49 interventi, per complessivi 1,6 miliardi, inseriti nel Piano idrico della Regione Siciliana, interamente approvato dal ministero delle Infrastrutture e inglobato nel Piano nazionale per la sicurezza del settore idrico (Pnsii).  

 

La pianificazione regionale è stata predisposta, su disposizione del presidente della Regione, Renato Schifani, dal dipartimento dell’Agricoltura, di concerto con l’Autorità di bacino, il dipartimento Acqua e rifiuti, Siciliacque, i Consorzi di bonifica Sicilia Occidentale e Sicilia Orientale. Il Piano è finalizzato alla programmazione delle opere necessarie all’approvvigionamento idrico primario, alla prevenzione della siccità, al potenziamento e all’adeguamento delle infrastrutture, anche per accrescere la resilienza ai cambiamenti climatici e ridurre le dispersioni di acqua migliorando le reti di distribuzione.

 

«Con questa prima tranche di finanziamenti – afferma il presidente Schifani – metteremo subito in cantiere alcune delle opere programmate per affrontare un fenomeno che sta colpendo duramente la nostra Isola. È solo l‘avvio della mole di interventi che abbiamo previsto nel Piano di cui la Regione per la prima volta si è finalmente dotata con una visione sistemica d’insieme. Adesso si passa alla fase operativa, con le strutture regionali impegnate a realizzare senza indugi quanto previsto. Vigileremo affinché cittadini e imprenditori siciliani possano avere al più presto risposte concrete per colmare le annose lacune del nostro sistema idrico».

 

Gli interventi prioritari nel Piano sono contraddistinti dalla classe “A”. Tra questi, le opere di automazione, controllo, modellazione e monitoraggio dell’infrastruttura idropotabile di sovrambito (costo, 50 milioni) e la bretella tra il serbatoio San Leo e il potabilizzatore di Gela (11,7 milioni) per le quali il soggetto attuatore è Siciliacque spa. Sarà invece il Consorzio di bonifica 9 di Catania ad attuare gli interventi per la sostituzione della condotta metallica sul fiume Simeto in località Ponte Barca, con la quale vengono consegnati i volumi irrigui alle prese di quota a 100  e 56 metri sul livello del mare (costo 23,4 milioni). Un ulteriore intervento sul Simeto, in capo allo stesso Consorzio, prevede la manutenzione straordinaria del sistema di paratoie dello sbarramento Contrasto per l’alimentazione del sistema irriguo (costo 48,8 milioni).

Economia in Sicilia, approvato dalla giunta Defr 2025/27 che traccia le linee guida e gli obiettivi della crescita dell’Isola.Nel programma anche “assunzioni”

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Palermo,

La conferma del trend di crescita del pil della Sicilia anche per il prossimo triennio, seppur a un ritmo attenuato per via delle difficoltà del quadro economico e politico internazionale, ma comunque in linea con il dato del Paese. È lo scenario delineato nel Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2025-2027 approvato questa mattina a Palazzo d’Orlèans dalla giunta Schifani, che traccia  le linee guida e gli obiettivi da perseguire nell’azione di governo per lo sviluppo dell’Isola. 

Secondo le stime, da una crescita dello 0,7% del pil siciliano per il 2024, si dovrebbe passare all’1,1% nel 2025, allo 0,9% nel 2026 e allo 0,8% nel 2027. Si prospetta un miglioramento di tutti i principali indicatori economici, grazie ai cospicui investimenti programmati con fondi regionali, nazionali ed europei e alle politiche del governo siciliano per il sostegno alle imprese e l’accelerazione della spesa. 

«Il Defr – dice il presidente della Regione, Renato Schifani – parte da un dato molto confortante certificato nei giorni scorsi da Svimez, secondo il quale la Sicilia è la Regione che ha registrato la crescita maggiore nel 2023 con un incremento del Pil pari al 2,2%. Il mio governo intende proseguire nell’azione di sviluppo del contesto economico attraverso un utilizzo ottimale di tutte le risorse disponibili. Il potenziamento delle infrastrutture, oltre a consentirci di impegnare le risorse europee, quelle del Pnrr e dei Fondi di sviluppo e coesione, pone le basi per l’ulteriore crescita del nostro territorio. Sosterremo – aggiunge il presidente – il settore dell’agricoltura, oggi in grosse difficoltà, ma che rappresenta una voce fondamentale della nostra economia, così come proseguiremo il percorso al fianco delle imprese, grazie alla velocizzazione della spesa e dei pagamenti. Continueremo, inoltre, l’azione di risanamento dei conti della Regione. Abbiamo già ridotto il disavanzo grazie all’aumento dell’entrate tributarie, dati che sono la diretta conseguenza della ripresa economica e delle imponenti iniezioni di liquidità che abbiamo realizzato nel mondo produttivo dell’isola. Siamo sulla strada giusta per invertire definitivamente la rotta e puntare, finalmente, allo sviluppo della nostra Sicilia». 

Tra gli obiettivi contenuti nel documento, c’è anche il riassetto organizzativo dell’amministrazione regionale attraverso piani assunzionali per la copertura delle carenze di organico e di competenze specifiche. Un processo già in corso grazie alla revisione delle regole sul turn over contenuta nell’accordo con lo Stato firmato dal governo Schifani del 16 ottobre 2023. Il risultato atteso è il rafforzamento della capacità amministrativa, coniugando il ricambio generazionale con la valorizzazione delle risorse interne, unitamente all’attuazione di processi di semplificazione delle procedure. 

 

Manovra Ars, Schifani assicura così la Sicilia: «Impegni mantenuti, risorse per Comuni, imprese ed emergenza idrica Sì, tante ancora le cose da fare,fra cui il salvataggio e funzionamento dell’AST”»

 

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Palermo,

!”Con la manovra appena approvata all’Ars rispettiamo gli impegni presi con i siciliani su più fronti. Un pacchetto di interventi limitati ma strutturali che vanno dalle misure rivolte alle piccole e medie imprese per ridurre i tassi d’interesse, più alti rispetto a quelli di altre regioni, ai contributi ai Comuni per i maggiori oneri sostenuti per il trasferimento dei rifiuti all’estero, come da impegno che avevamo assunto con l’Anci. E ancora, dalla ricapitalizzazione di Ast al rafforzamento degli interventi per l’emergenza idrica e agricola. Continuiamo il nostro quotidiano impegno accanto ai siciliani e ai loro problemi, con costanza e determinazione. Un grazie al Parlamento, e primo tra tutti al suo presidente Gaetano Galvagno, alla maggioranza e all’opposizione che hanno dato il loro contributo a risolvere problematiche strategiche della nostra regione».

Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani commentando l’approvazione all’Ars della variazione di bilancio. «Portiamo a traguardo una manovra correttiva – aggiunge l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone – che offre ingenti stanziamenti e risposte concrete a diverse emergenze in atto. Manteniamo l’impegno a garantire la stabilità finanziaria dei Comuni, destinando ben 50 milioni alla compensazione degli extracosti dei rifiuti, un aiuto fondamentale per i sindaci nel contenimento degli aumenti della Tari. Altri 50 milioni vengono devoluti alle imprese, istituendo una misura analoga al “Bonus caro mutui” per le famiglie.

Attraverso l’Irfis, infatti, la Regione erogherà un contributo che attenuerà per le aziende siciliane i rialzi dei tassi d’interesse registrati nell’ultimo anno. Tra le altre iniziative del governo regionale da segnalare, vi è certamente il salvataggio dell’Ast e gli aiuti al comparto agricolo piegato dalla siccità che investe la Sicilia. Infine, un nuovo tassello della lotta al precariato regionale con la norma che condurrà all’obiettivo di assorbire l’intero bacino ex Pip. Il governo regionale interviene dunque su ambiti nevralgici come agricoltura, siccità, sostegno alle imprese, equilibrio dei Comuni, precariato. Un ringraziamento al presidente Gaetano Galvagno e ai colleghi dell’Assemblea regionale siciliana per il senso di responsabilità dimostrato e la maturità del dibattito condotto, comunque, nell’interesse dei siciliani».

 

Incendi, Regione Sicilia rinnova e finanzia l’accordo con i Vigili del fuoco.

 

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Palermo,

Rinnovata la collaborazione tra Regione Siciliana e Vigili del fuoco contro i roghi boschivi nell’Isola attraverso un finanziamento regionale per potenziare le squadre aggiuntive antincendio. È stata firmata la convenzione che resterà operativa fino a venerdì 13 settembre per azioni sia di prevenzione che di contrasto agli incendi. L’impegno finanziario per l’amministrazione è di 2,5 milioni di euro.

«Anche quest’anno – dice il presidente Renato Schifani – abbiamo rinnovato l’accordo con il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco per un’azione più forte e sinergica contro gli incendi boschivi. Sono state impegnate maggiori risorse che ci consentiranno di potenziare la presenza di personale e mezzi rendendola più capillare sul territorio, soprattutto nei luoghi più distanti dai distaccamenti. In questo contesto abbiamo esteso la durata della campagna antincendio dal 15 maggio al 31 ottobre e possiamo contare, come regione, su 120 nuovi mezzi e 190 postazioni del Corpo forestale e su oltre 300 squadre di volontari della Protezione civile con una dotazione aggiuntiva di ulteriori 70 veicoli. Nel frattempo, prosegue il progetto della control room regionale unica per le emergenze che dal prossimo anno unirà le forze di Protezione civile e Corpo forestale, anche con l’utilizzo di sistemi all’avanguardia per il monitoraggio del territorio in un’ottica sinergica di prevenzione».

Nel 2023 le squadre aggiuntive impegnate erano 14, quest’anno diventano 19 con una forza lavoro di 116 persone. In particolare, le nuove postazioni attivate saranno a Ragalna (Catania), Piazza Armerina (Enna), Santo Stefano di Camastra (Messina), Custonaci e Pantelleria (Trapani) che si aggiungono a quelle di Agrigento e Cammarata, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina e Vulcano, Palermo, Montemaggiore Belsito e Ustica, Ragusa, Siracusa, Trapani e Favignana. Tutte le unità, composte da cinque elementi ciascuna, saranno operative dalle 8 alle 20, mentre a Ustica, Vulcano e Pantelleria 24 ore su 24 (dal primo al 31 agosto).

A firmare la convenzione, per la Regione, l’assessore al Territorio e ambiente, Elena Pagana, il capo della Protezione civile, Salvo Cocina, il comandante del Corpo forestale, Giuseppe Battaglia; per il ministero dell’Interno, il vice prefetto vicario di Palermo, Anna Aurora Colosimo; per il corpo nazionale dei Vigili del fuoco, il direttore regionale Gaetano Vallefuoco. Tra gli obiettivi dell’accordo quello di limitare l’insorgenza di danni al patrimonio naturalistico e ai beni, di contribuire alla sicurezza della collettività e di potenziare le strutture di coordinamento coinvolte, in particolare la Sala operativa unificata permanente della Regione. Le operazioni di spegnimento saranno coordinate dal Corpo forestale e dai Vigili del fuoco con il supporto delle squadre di volontariato antincendio formate, attrezzate e sovvenzionate, anche per le spese di consumo, dal dipartimento regionale della Protezione civile. Tali squadre potranno intervenire direttamente nei casi di piccoli focolai.

Agli interventi da terra si aggiungono quelli per via aerea con l’utilizzo di dieci elicotteri leggeri noleggiati dalla Regione e uno in convenzione con l’Arma dei Carabinieri che sono dislocati in aree strategiche e potranno approvvigionarsi nelle 50 nuove vasche di rifornimento. Avranno, inoltre, il supporto, all’occorrenza, della flotta aerea nazionale: canadair ed elicotteri pesanti. Importante azione di prevenzione è quella di presidio e pattugliamento delle aree a rischio svolta da ulteriori squadre di volontari di Protezione civile su percorsi indicati dal Corpo forestale o dai sindaci. Diverse prefetture e questure hanno organizzato attività di presidio e di vigilanza delle aree a rischio nelle giornate da “bollino rosso”.

Il ministro maltese all’Ambiente Miriam Dalli in visita dal Presidente della Regione Sicilia Schifani Si è parlato della costruzione del secondo elettrodotto sottomarino

 

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Palermo,

l presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha ricevuto questo pomeriggio a Palazzo d’Orléans il ministro per l’Ambiente, l’energia e la rigenerazione del porto grande di Malta Miriam Dalli. Nel corso dell’incontro, che si è svolto in un clima cordiale di confronto e collaborazione, si è parlato della costruzione del secondo elettrodotto sottomarino, Interconnector 2, un collegamento in cavo da Ragusa, in Sicilia, a Maghtab, Malta, per il trasferimento di energia elettrica.

Nella delegazione maltese anche Ismail D’Amato, amministratore delegato di Interconnect Malta, società a totale partecipazione governativa. Al momento dei saluti, il presidente Schifani ha donato al ministro Dalli una trinacria in ceramica, ricevendo in cambio la riproduzione di un piccolo veliero in argento.

Rifiuti, chiusura Tmb Lentini. L’assessore della Regione Sicilia Roberto Di Mauro: “Lavoriamo velocemente per consentire smaltimento in altri siti”

 

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Un provvedimento straordinario per consentire il conferimento temporaneo dei rifiuti, prima destinati al Tmb di Lentini e poi in altre discariche, in ulteriori impianti dell’Isola, superando così le difficoltà di smaltimento per numerosi Comuni”. Ad annunciarlo l’assessore regionale all’Energia Roberto Di Mauro al termine della riunione che si è tenuta in prefettura a Catania, a seguito del provvedimento della magistratura etnea.

“Ho già convocato – prosegue Di Mauro, che per tutta la giornata è stato in stretto contatto con il presidente della Regione, Renato Schifani – una riunione per domani mattina con l’Arpa Sicilia e le Asp di Messina, Catania, Siracusa, Ragusa e Trapani per avere i nulla osta propedeutici alla stesura del decreto di autorizzazione. Il provvedimento della magistratura è giunto in maniera inaspettata, quindi è necessario nell’immediato un atto straordinario al quale stiamo lavorando e che entro domani dovrebbe essere definito”.

Svimez, il governatore Schifani della Sicilia: «Dati su economia dell’Isola gratificazione e stimolo per velocizzare le procedure»

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L’incremento del Pil pari al 2,2% fa della Sicilia la regione italiana ad avere segnato la crescita maggiore nel 2023. Un indicatore, certificato da Svimez, che ci gratifica e fa da stimolo all’azione del mio governo per continuare a lavorare con ulteriore impegno per lo sviluppo della nostra Isola nella direzione che abbiamo intrapreso, con l’obiettivo di utilizzare al meglio tutte le risorse e senza alcuno spreco».
Lo afferma il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, commentando i dati diffusi dall’associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno. In un quadro in cui l’intero Meridione d’Italia ha incrementato il prodotto interno lordo reale (+1,3%) più delle altre aree del Paese, la Sicilia registra la crescita di Pil più elevata tra tutte le regioni italiane, trascinata soprattutto dagli investimenti pubblici.
«Un risultato solido, dopo il rimbalzo dei Pil all’uscita dal Covid – aggiunge Schifani – ottenuto grazie anche alle opere pubbliche realizzate e in corso di realizzazione nel nostro territorio. Le infrastrutture sono fondamentali per lo sviluppo e su questo abbiamo le idee ben chiare. Rilevanti per la crescita anche il pieno impiego delle risorse della programmazione 2014-2020 entro il periodo di spesa previsto e i primi effetti del Pnrr. La Regione Siciliana, tra finanziamenti regionali ed extraregionali – prosegue il governatore – ha messo in campo la massa di risorse più significativa del Mezzogiorno, in connessione anche alla tempestività nell’adozione dei provvedimenti finanziari e alla velocizzazione delle procedure: la Sicilia, infatti, è stata la prima Regione italiana ad aver recepito il nuovo Codice dei contratti pubblici, rendendo così chiare e certe le regole da applicarsi negli affidamenti di lavori e servizi».
«In prospettiva – prosegue Schifani – la chiusura del nuovo Accordo per i Fondi di sviluppo e coesione firmato con lo Stato, che mette in campo 6,8 miliardi di euro nel complesso, potrà rafforzare la crescita dela nostra economia. Se il settore delle costruzioni e dei servizi risulta trainante e l’export dei prodotti siciliani cresce velocemente e il comparto industriale ha retto più che altrove, è l’agricoltura che appare penalizzata, così come in quasi tutta Italia. Questo – conclude Schifani – rende ancora più forte la determinazione del mio governo nell’orientare la spesa e gli interventi di sostegno verso questo settore che rappresenta un’economia di straordinaria importanza per la nostra Isola. Un comparto che deve essere tutelato in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo a causa della perdurante siccità».

A19, Sicilia, conclusi lavori sul viadotto Mulini. Si è innalzato il livello di sicurezza degli automobilisti

 

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Sono stati completati  da Anas (società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane) gli interventi relativi alla riqualificazione del viadotto “Mulini”, tra i km 113,034 e 114,064, nel tratto dell’autostrada A19 “Palermo-Catania”, compreso tra gli svincoli di Caltanissetta ed Enna. Con la conclusione dei lavori sarà garantita una maggiore fluidità della circolazione autostradale e innalzato il livello di sicurezza degli automobilisti alla guida.

I lavori si inquadrano nel piano di adeguamento e riqualificazione della A19 “Palermo-Catania”, per un importo pari ad 1 miliardo di euro, in corso di realizzazione su più tratti dell’autostrada, e il cui coordinamento degli interventi è affidato al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nella qualità di commissario straordinario.

«Prosegue, nel rispetto della tabella di marcia – sottolinea Schifani – il piano per rendere l’autostrada più sicura e scorrevole. Continuiamo, comunque, nel monitorare gli altri cantieri aperti con l’obiettivo che le imprese rispettino i tempi di esecuzione delle opere».

Il viadotto “Mulini” è costituito da 22 campate, di lunghezza pari a 47 metri, per uno sviluppo complessivo di 1,030 km. I lavori appena conclusi prolungano la vita utile dell’infrastruttura realizzata oltre cinquant’anni fa. L’intervento realizzato ha consentito, infatti, il totale recupero della funzionalità iniziale del viadotto, mediante l’esecuzione delle operazioni di ripristino corticale delle pile di altezze variabili da 4,90 a 55,80 metri, e dei pulvini, per un investimento complessivo pari a 13,7 milioni di euro.

 

Anche gli impalcati presentano barriere adeguate alla normativa vigente in entrambe le carreggiate. La viabilità, fino ad oggi deviata su una sola corsia nella carreggiata in direzione Catania, riprende la sua naturale configurazione.

Bonus affitti Sicilia, approvato il nuovo bando 2022. Il governatore Schifani e l’assessore Aricò: «Ventuno milioni per le famiglie”

 

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Oltre 21 milioni di euro per il “Bonus affitti 2022”. Lo prevede il bando firmato dall’assessore alle Infrastrutture, Alessandro Aricò,  con le modalità, i requisiti necessari e la documentazione da presentare per accedere al contributo. La dotazione finanziaria, proveniente dal Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione del ministero delle Infrastrutture, è di 21,4 milioni di euro. Si tratta di risorse destinate ai titolari di un contratto di locazione per abitazioni pubbliche, private o di edilizia popolare nell’anno 2022.

«La misura del bonus affitto – dice il presidente della Regione, Renato Schifani – è cresciuta, passando da 17 milioni del 2021 a 21 milioni del 2022: un incremento in linea con la direzione già tracciata dal mio governo, nel solco di un’equità sociale che sia sostegno all’economia reale. Una misura che si è dimostrata essere un concreto aiuto alle famiglie che più hanno sofferto gli effetti di fasi recessive che speriamo ormai superate, così come abbiamo fatto con il bonus caro mutui, stanziando 50 milioni di euro, il cui pagamento è stato completato qualche giorno fa».

«Torniamo con il bonus affitti 2022 – dice l’assessore alle Infrastrutture, Alessandro Aricò – dopo l’ottima esperienza dell’anno scorso in cui abbiamo sostenuto oltre diecimila famiglie con un contributo in media di circa 1.600 euro per ogni nucleo familiare. Continuiamo a stare al fianco dei siciliani su un tema così importante come quello del costo dell’affitto che incide non poco sul bilancio familiare».

Il bando individua le fasce reddituali a cui è destinato il bonus: Isee 2022 del nucleo familiare uguale o inferiore alla somma di due pensioni minime Inps, pari a 13.659,88 euro, o uguale o inferiore al limite di reddito previsto per l’accesso all’edilizia sovvenzionata, pari ad 15.639,46 euro. Potranno accedere, inoltre, al contributo anche coloro che hanno subito una perdita del proprio reddito Irpef superiore al 25% dovuto all’emergenza Covid-19, fino a redditi con valore Isee di 35mila euro.

 

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