La Sicilia avvolta ancora una volta dall’ombra della Mafia e della politica Oggi l’interrogatorio in Tribunale di Luca Sammartino Il Calvario inizia per il “re delle preferenze”

 

 

Chi è Luca Sammartino, «signore delle tessere» e vicegovernatore della Regione Sicilia (oggi sospeso) passato dall’Udc al Pd, poi a Italia viva e infine alla Lega

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Il Gip dottssa C.Aurora Valenti ha fissato a stamane  venerdì 19 aprile gli interrogatori al deputato regionale Luca Sammartino ed al maresciallo dei carabinieri in pensione Antonino Cunsolo.

L’ex vicegovernatore  della Sicilia ed assessore Regionale all’Agricoltura è stato sospeso -è noto. per un anno dai pubblici uffici accusato del reato di corruzione dalla Procura di Catania nell’ambito dell’inchiesta “Pandora” su presunte infiltrazioni mafiose nel Comune di Tremestieri Etneo dove avrebbe agito da referente politico.  Sammartino  39 enne  -è noto come il re delle preferenze siciliane :prima Udc, poi Articolo 4, Pd, Italia viva e infine Lega. La stagione di massima esposizione è  quella del 2017 , la sua qualifica professionale è di odontoiatra

La linea di difesa sarà resa nota  dal l’avvocato Carmelo Peluso,   scelto quale penalista dall’indagato e sarà comunicata quanto prima

La solidarietà del sindaco della Città metropolitana di Messina al Primo cittadino del comune di Novara di Sicilia .Basile invita con una nota il sindaco Bertolami a sospendere lo sciopero della fame.

 

La solidarietà del sindaco della Città metropolitana di Messina al Primo cittadino del comune di Novara di Sicilia

Foto allegata dal Comune di Messina (Uf.Stampa)

Messina,

Il sindaco Federico Basile è intervenuto stamani nella vicenda che vede, dallo scorso giovedì 11 aprile, il sindaco del comune di Novara di Sicilia Girolamo Bertolami, protagonista di una protesta pacifica,  lo sciopero della fame, contro l’inerzia da parte dell’Anas in merito ai lavori della SS 185, nel territorio di Francavilla di Sicilia.

Il sindaco Basile, riferisce in una nota, di avere sentito Bertolami telefonicamente invitandolo a sospendere lo sciopero della fame a tutela della propria salute, e nel contempo tiene a precisare nella qualità di Sindaco metropolitano che “in merito all’evidente ritardo nei lavori di ripristino dei danni alla SS 185, causati da un evento alluvionale, nulla è fattibile da parte dell’amministrazione metropolitana”.

“In questa vicenda tengo comunque a sottolineare la necessità di dare voce e fare squadra tra noi amministratori di Comuni per avere risposte e interventi immediati in tutte quelle circostanze in cui l’inerzia è ascrivibile ad altri enti. Pur comprendendo le oggettive difficoltà che presentano opere di questo tipo e so bene come non sia semplice rispettare i tempi, credo che sia opportuno da parte dell’Anas verso i Sindaci, una informativa chiara con specifiche tempistiche d’inizio e conclusione dei lavori, visto che parliamo spesso di segmenti stradali di vitale importanza per l’economia e lo sviluppo dei nostri territori, oltre alla necessità di garantire la normale vivibilità e mobilità a comunità che rischiano di rimanere isolate e ingiustamente penalizzate”, conclude la nota.

 

Siccità Sicilia, nasce la cabina di regia per l’emergenza idrica Un team di “super”dirigenti della Regione,già plurincaricati con ulteriori indennità-compensi

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Palermo,

È stata istituita, su proposta del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, la cabina di regia per l’emergenza idrica. Lo ha deciso il governo siciliano nel corso della riunione di giunta di oggi pomeriggio. La struttura, che avrà il compito di individuare, stimolare e coordinare gli interventi più urgenti e indifferibili per mitigare gli effetti della crisi, sarà guidata dallo stesso Schifani e coordinata dal capo della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina che già riveste altri incarichi (n.d.r:).

Ne fanno parte poi: il dirigente generale del dipartimento regionale Tecnico Duilio Alongi; l’avvocato generale della Regione Giovanni Bologna; Mario Cassarà del dipartimento regionale Acqua e rifiuti; Antonino Granata dell’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia; Giorgio Domenico Micale, professore ordinario di Teorie dello sviluppo dei processi chimici del dipartimento di Ingegneria dell’università di Palermo; Mario Rosario Mazzola, già professore ordinario di Costruzioni idrauliche presso l’università di Palermo, attualmente presidente della fondazione Utilitatis e componente del Consiglio superiore dei lavori pubblici; Enrico Foti, ordinario di Idraulica dell’università di Catania; Salvatore Barbagallo, professore ordinario di Idraulica agraria dell’università di Catania; Salvatore Sammartano, capo di gabinetto del presidente della Regione. Gli assessori all’Agricoltura, all’Energia e alle Infrastrutture potranno liberamente partecipare alle riunioni della struttura, che si insedierà domani pomeriggio a Palazzo d’Orléans.

«Ho voluto questa struttura – dice Schifani – per definire strategie coordinate da un’unica regia e adeguate a contenere gli effetti negativi della crisi. Ma anche per accelerare sia la realizzazione delle infrastrutture necessarie sia gli interventi di ammodernamento volti alla riduzione delle perdite di risorsa idrica. Possiamo contare sul contributo di un team di professionisti che ci supporteranno da un punto di vista tecnico e che daranno impulso alle azioni. La crisi che stiamo vivendo – aggiunge il presidente della Regione – è severa, qui come in altre regioni non solo italiane, ma insieme col governo nazionale stiamo mettendo in campo tutte le misure necessarie anche per risolvere problemi mai affrontati prima. Ci stiamo impegnando al massimo e i risultati si vedranno».

Voto siciliani fuori sede per regionali e amministrative La deputata del M5S Martina Ardizzone comunica un proprio disegno di legge, una opportunità del governo siciliano”

 

Voto siciliani fuori sede .Una stelletta brilla in cielo.  Afferma la deputata  deputata M5S all’Ars Martina Ardizzone, prima firmataria di uno dei 4 disegni di legge delle opposizioni all’esame della commissione Affari istituzionali che oggi ha audito sul tema le associazioni “The good lobby”, “Generazione Itaca” e il comitato “Voto dove vivo” : .“La Sicilia può avere l’occasione di fare da apripista per le altre regioni italiane sul voto a distanza per i fuori sede in occasione delle elezioni amministrative e regionali. Schifani non perda questa imperdibile opportunità: potrebbe essere il fiore all’occhiello del suo governo”.

 

Il governo nazionale – dice Ardizzone – si sta muovendo per aprire al voto a distanza in occasione delle elezioni europee e politiche, il nostro ddl completerebbe il quadro aprendo anche alle competizioni regionali e amministrative e saremmo i primi a farlo, visto che nelle altre regioni ci si sta muovendo con l’approvazione di mozioni, ma non di una compiuta legge come la nostra”.

Consiglio comunale di Catania: Question time con sette interrogazioni. Ieri approvate 4 mozioni

 

Consiglio comunale

 

Catania,

Il Consiglio comunale- si apprende da una nota comunale –  si è riunito questa mattina per il Question time. Nel corso della seduta sono state esposte all’Amministrazione, presente con il sindaco Enrico Trantino e la Giunta, interrogazioni di competenza di diverse direzioni comunali.  Hanno risposto sui vari argomenti il vicesindaco Paolo La Greca e gli assessori Alessandro Porto, Giuseppe Marletta, Bruno Brucchieri, Salvo Tomarchio.
Queste le interrogazioni:
Notizie in merito al patrimonio librario delle biblioteche dismesse” (Direzioni Cultura e Decentramento), presentata dalla consigliera Gianina Ciancio;
“Problematiche di viabilità in via Santa Sofia e precisamente nell’area prospiciente il Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera Policlinico di Catania” (Direzione Polizia municipale), consigliere Giovanni Curia e componenti della III Commissione consiliare permanente;
“Procedure di alienazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica” (Direzione Patrimonio), consigliere Erio Buceti e componenti della X Commissione consiliare permanente;
“Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche nel Comune di Catania”  (Direzioni Politiche per la famiglia, Polizia municipale, Manutenzioni, Lavori Pubblici), consigliere Maurizio Caserta;
Villa Curia – Richiesta informazioni in merito alla competenza della manutenzione dell’immobile storico di interesse collettivo incluso nel patrimonio del Comune di Catania, attualmente in stato di avanzato degrado, e alla sua definitiva destinazione d’uso” (Direzioni Patrimonio e Manutenzioni), consigliere Orazio Grasso;
SCMC – Servizi Città Metropolitana di Ct – articolo pubblicato su “quotidiano on line” del 16.02.2024 ‘Nuova Pubbliservizi’: nasce comitato dei dipendenti che presenta un esposto a Procura & C” (Direzione Gabinetto del Sindaco), consigliere Antony Manara (l’Amministrazione ha evidenziato di non poter dare risposta su argomento non di competenza del  Comune);
“Sversamento di sostanze inquinanti nel canale di scolo che costeggia la SS.114, in contrada Pantano D’Arci nei pressi della Zona Industriale di Catania” (Direzione Politiche per l’Ambiente), consigliere Graziano Bonaccorsi,  presentata in aula dalla consigliera Gianina Ciancio.
L’interrogazione “Applicazione proroga al 31.03.2024 della L.R. n.8 del 2018 art.63 co. 2” (Direzione Patrimonio), del consigliere Maurizio Mirenda è stata rinviata per l’impossibilità del proponente di partecipare all’Assemblea.

Nell’ambito del Consiglio comunale del 26 marzo, il civico consesso ha approvato ieri in seduta di prosecuzione queste mozioni:
“Creazione del centro fieristico alla Playa per la promozione del Turismo. Lo sviluppo economico locale e la riqualificazione urbana a Catania”, primo firmatario il capogruppo Forza Italia – Berlusconi Piermaria Capuana;
“Proposta servizio di istruzione domiciliare”, per garantire il diritto alla studio anche in casi quali le degenze a casa per malattia, a firma dei consiglieri Alessandro Campisi e Erika Bonaccorsi;
“Autorità del sistema portuale – Esposizione Piano regolatore portuale”, a firma del capo gruppo Orazio Grasso e dei componenti del gruppo Mpa, per un percorso di informazione e confronto politico per un accorpamento di integrazione della progettualità della città con l’ente Porto e con altri enti coinvolti;
“Interventi urgenti immobili di edilizia popolare” a garanzia di sicurezza e decoro, presentata dal consigliere Maurizio Mirenda.

Centro Padre Nostro,Sicilia, il governatore Schifani riceve il presidente M.Artale: «Sostegno al dormitorio per i senza dimora (venti)»

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Palermo,

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha ricevuto ieri in visita a Palazzo d’Orléans Maurizio Artale, presidente del Centro di accoglienza Padre Nostro, fondato dal beato don Pino Puglisi, il sacerdote siciliano ucciso dalla mafia di cui ha raccolto l’eredità. Schifani ha accolto la richiesta di un contributo economico per il sostentamento del dormitorio Casa Madonna dell’accoglienza che il Centro Padre Nostro di Brancaccio gestisce da oltre vent’anni e che ospita venti senzatetto, donne e uomini che, in caso di chiusura della struttura per mancanza di fondi, sarebbero costretti a ritornare per strada.

Maurizio Artale ha condiviso con il presidente le sue preoccupazioni per i bisogni della struttura che necessita di aiuti finanziari per proseguire l’attività, in attesa di una soluzione definitiva con il Comune di Palermo e con l’assessorato regionale della Famiglia, i cui uffici stanno lavorando per mantenere in vita il centro.

«Siamo disponibili a fornire il contributo della Presidenza della Regione – ha detto Schifani – per affrontare i costi di gestione del dormitorio e andare incontro alle esigenze della struttura che svolge un importante ruolo di accoglienza delle fasce più deboli. Il mio governo sarà presente tutte le volte in cui occorrerà sostenere coloro che dedicano la propria vita all’assistenza dei più fragili».

Catania: Consiglio comunale approva all’unanimità nuovo regolamento sui beni confiscati

 

Municipio

Foto  Comune di Catania

 

Catania,

Il Consiglio comunale di Catania  ha approvato ieri sera all’unanimità dei 30 consiglieri presenti il nuovo regolamento per l’affidamento dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
L’atto, illustrato dall’assessore ai Beni confiscati, Viviana Lombardo, presente in Aula il sindaco Enrico Trantino, va ad abrogare il regolamento che era stato approvato con deliberazione del Consiglio comunale del 17 giugno 2014.
Il documento ha ottenuto il via libera dell’Assemblea insieme con diversi emendamenti, alcuni proposti dall’Amministrazione, altri a firma delle commissioni IV e II, uno del consigliere Maurizio Caserta e uno congiunto dei consiglieri Gianina Ciancio e Maurizio Caserta.
Un regolamento all’insegna della trasparenza – ha sottolineato l’assessore Lombardo – ,  frutto di un lavoro condiviso che ha visto in primo luogo l’attività delle Commissioni consiliari, a partire da quella su Statuto regolamento e affari istituzionali, ma anche la collaborazione del mondo accademico, delle associazioni. Tra le varie novità contenute nel documento c’è quella relativa al progetto di un ufficio e uno sportello beni confiscati, in via Monte Sant’Agata 6, dove sono iniziati i lavori per la riqualificazione dei locali”.
Il documento comprende  31 articoli, distribuiti in 5 capi: principi, finalità, oggetto, disposizioni; procedura di acquisizione dei beni confiscati; procedura per l’assegnazione dei beni confiscati; controlli; disposizioni transitorie e finali.
Tra i vari punti figurano il registro dei beni confiscati, lo sportello per l’utenza, la costituzione di un osservatorio permanente,  le linee guida per la destinazione dei beni confiscati,  l’utilizzo diretto per finalità istituzionali e sociali,  l’utilizzo per finalità istituzionali attraverso l’assegnazione a società partecipate, enti strumentali e aziende speciali, l’utilizzo per fini abitativi, la concessione a terzi per finalità istituzionali e sociali.
Il nuovo regolamento è stato redatto in ottemperanza alle disposizioni di legge che hanno previsto che i beni immobili confiscati alla criminalità organizzata possono essere trasferiti per finalità istituzionali o sociali, in via prioritaria, al patrimonio del comune ove l’immobile è sito e che i comuni possono amministrare direttamente il bene o, sulla base di apposita convenzione, assegnarlo in concessione, a titolo gratuito e nel rispetto dei principi di trasparenza, adeguata pubblicità e parità di trattamento, a comunità, anche giovanili, ad enti, ad associazioni maggiormente rappresentative degli enti locali, ad organizzazioni di volontariato, a cooperative sociali,  o a comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti, nonché alle associazioni di protezione ambientale riconosciute.
Nell’ambito della seduta sono state approvate due mozioni. Una della consigliera Melania Miraglia, per richiedere la risoluzione delle gravi criticità causate dalla carenza di personale al VI Municipio del Comune, l’altra del consigliere Maurizio Mirenda sulla sicurezza che prevede l’utilizzo di fondi regionali per impiego di associazioni ex forze dell’ordine.

 

Relazione dell’Antimafia all’Ars,il Presidente della Regione Sicilia Schifani: «Condivido analisi, accolgo proposte della Commissione Nuove regole sulla disciplina dei rapporti tra i vari assessorati”

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Commissione Antimafia parlamentare presieduta dall’on Cracolici. Il presidente della Regione Renato Schifani – si apprende -è intervenuto oggi all’Ars al dibattito sulla relazione del primo anno di attività della Commissione parlamentare antimafia siciliana.

«Ho sempre sostenuto – ha esordito Schifani – che la dialettica tra i partiti è importante e bisogna essere pronti ad ascoltare maggioranza e opposizione. Sul contrasto alla criminalità organizzata la politica non può e non deve dividersi, perché si farebbe un favore alla mafia. Il clima che registro è importante, accolgo l’analisi fatta dalla Commissione e assicuro al presidente Antonello Cracolici, e a tutti i componenti, che ci faremo carico di esaminare con responsabilità le loro proposte perché hanno un senso concreto, sono credibili e hanno un significato. Ringrazio tutti i componenti per quello che hanno fatto e continueranno a fare».

Il presidente, nel suo intervento, ha toccato svariati temi, sottolineando l’impegno a rafforzare il ruolo della Regione Siciliana in materia di appalti e per il contrasto alla diffusione del crack. Schifani ha parlato anche di  una circolare con nuove regole sulla disciplina dei rapporti tra la Presidenza, gli assessorati e l’intermediazione con le aziende e sulla gestione dei rifiuti su cui il governo regionale sta lavorando, forte delle norme speciali attribuite dal governo nazionale.

Sul tema della gestione pubblica dei beni confiscati alla mafia, Schifani ha assicurato che si confronterà con l’Irfis, «per verificare un eventuale misura per l’abbattimento dei tassi d’interesse per le aziende in amministrazione giudiziaria».

Sulla carenza di sistemi di video sorveglianza in molti Comuni, come segnalato dall’Antimafia, il presidente Schifani ha assicurato che verificherà la possibilità di intervenire attraverso i fondi Fsc.

 

Rifiuti, ok al Piano regionale. Il Presidente della Regione Sicilia e commissario straordinario Schifani: «Due termovalorizzatori per chiudere ciclo e garantire risparmio»

 

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Palermo,

 

Integrare e adeguare la rete impiantistica esistente, consentire il recupero energetico, la riduzione dei movimenti dei rifiuti e una maggiore protezione dell’ambiente, anche attraverso la realizzazione di due termovalorizzatori per la chiusura del ciclo. Sono questi i principali contenuti del nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti, apprezzato dal governo Schifani nel corso della giunta di oggi pomeriggio.

I termovalorizzatori – ad esclusiva iniziativa e realizzazione pubblica – sono la grande novità del Piano e saranno costruiti in aree idonee delle due maggiori città metropolitane, Palermo e Catania. Una scelta che tiene conto di fattori geografici, per essere al servizio delle due macro-aree della Sicilia occidentale e orientale con la relativa viabilità, e per la presenza di impianti esistenti o di prossima realizzazione.

 

«Il provvedimento adottato oggi in giunta – afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – è il segnale tangibile dell’accelerazione che il mio governo intende dare alla soluzione del problema dei rifiuti in Sicilia. Un mese fa sono stato nominato commissario straordinario con decreto del presidente del Consiglio dei ministri e subito mi sono messo al lavoro su questo fronte. Il Piano prevede anche la realizzazione di due termovalorizzatori che avranno un costo presuntivo di 800 milioni di euro: saranno impianti costruiti con risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021/2027 e la gestione verrà affidata a operatori di mercato selezionati con procedura ad evidenza pubblica. Questo significa che l’investimento a carico degli utenti e il suo ammortamento è nullo. Nello stesso tempo, garantiranno risparmi nello smaltimento dei rifiuti a carico dei Comuni e una produzione di energia che comporterà ricavi: tutto ciò si tradurrà concretamente nella riduzione della Tari per i cittadini. Vogliamo cambiare approccio rispetto al tema: i rifiuti sono una risorsa che va valorizzata e trasformata in energia per realizzare così, e per la prima volta, una vera economia di scala. Senza perdere di vista, comunque – evidenzia Schifani -, il raggiungimento del target fissato dalla direttiva 2018/851 dell’Unione europea che prevede al 2035 una percentuale di recupero e riciclaggio, legati all’incremento della raccolta differenziata, pari ad almeno il 65%. Un obiettivo che vogliamo raggiungere, nel più breve tempo possibile, attraverso campagne mirate di sensibilizzazione, miglioramento dell’impiantistica esistente, controllo del territorio e contestuali sanzioni».

 

Gli impianti assorbiranno il 30 per cento dell’energia prodotta per il loro funzionamento mentre il restante 70% verrà immesso sul mercato producendo un ulteriore ricavo che concorrerà alla riduzione della tariffa di ingresso. Secondo le stime, avranno un fabbisogno di 600 mila tonnellate all’anno per una produzione di 50 Mw di energia elettrica. Negli altiforni di incenerimento verranno immessi rifiuti solidi urbani solo dopo un trattamento meccanico biologico che li priverà di elementi ferrosi e frazioni omogenee “nobili” che possono essere avviate al ciclo di recupero. E in tal senso il nuovo Piano prevede, infatti, anche l’ottimizzazione della rete impiantistica esistente e la realizzazione di quella nuova per il pre-trattamento dei rifiuti.

 

Contemporaneamente, si ridurrà notevolmente il traffico necessario per il loro trasporto, annullando anche la presenza di rifiuti maleodoranti o percolanti, sia nei mezzi circolanti che nelle zone di stoccaggio. Il cronoprogramma prevede l’approvazione definitiva del Piano dopo avere acquisito i relativi pareri ambientali, nel rispetto delle norme europee, entro luglio, per poter poi avviare subito la progettazione degli impianti.

Revocato lo sciopero generale del 18 Marzo dell’Ast ma il trasporto pubblico in Sicilia, e a Catania in particolare, è dir poco che fa davvero pena

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Afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, sulla revoca dello sciopero generale del trasporto pubblico locale in Sicilia previsto per il 18 marzo.«Scongiurato lo sciopero generale e il disagio che avrebbe comportato per la mobilità locale, confermo che il governo regionale sta mettendo in atto tutte le azioni necessarie per superare le criticità che interessano la società Ast mantenendo fede agli impegni assunti. L’adozione del nuovo piano industriale dell’Ast si muove in questa direzione, all’interno di un processo di salvataggio e risanamento della società di trasporto pubblico locale, a garanzia dei lavoratori come anche dell’utenza pendolare, scolastica e lavorativa».

«Rivolgiamo il nostro apprezzamento alle rappresentanze sindacali degli autoferrotranvieri che ci hanno comunicato di aver revocato lo sciopero generale del trasporto pubblico locale in programma per il prossimo 18 marzo – aggiunge l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone – – una scelta saggia e costruttiva. Come da impegno assunto nel corso delle trattative svolte dal governo Schifani, il 20 marzo si terrà l’assemblea dei soci di Ast per l’approvazione dei bilanci 2020 e 2021. Una volta compiuto il passaggio – ha concluso Falcone – potremo poi passare all’adozione del nuovo piano industriale della società di trasporto pubblico, altro tassello del percorso di salvataggio e risanamento di Ast da noi avviato. Manteniamo con i sindacati un’interlocuzione costante e franca, nell’esclusivo interesse dei cittadini siciliani e dei lavoratori».

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