Forestali, assessori Savarino e Barbagallo: «Impegno per riforma, ma servono risorse»

 

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Ribadito l’impegno del governo regionale a portare avanti la riforma del settore forestale in Sicilia con serietà e nella certezza della sostenibilità finanziaria. È il messaggio trasmesso dai rappresentanti del governo Schifani che hanno incontrato questa mattina a Palazzo d’Orléans una delegazione dei sindacati dei lavoratori forestali, durante la manifestazione organizzata in piazza Indipendenza. Presenti l’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino, l’assessore regionale all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo, i dirigenti generali dello Sviluppo rurale, Fulvio Bellomo, e del Corpo forestale, Giuseppe Battaglia, il capo di gabinetto del presidente della Regione, Salvatore Sammartano.

«Abbiamo incontrato una delegazione delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori forestali per conoscere le loro richieste e abbiamo confermato l’intenzione del governo di realizzare un’importante riforma di settore – ha affermato l’assessore Savarino – affrontando con serietà i problemi degli operai, ma anche garantendo la copertura finanziaria per un triennio. Per questo motivo abbiamo convocato i segretari generali dei sindacati per il prossimo 3 febbraio, per avere certezza della tempistica e delle risorse, con il contributo dell’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino».

«Non posso che riaffermare la volontà di portare a compimento questa riforma – ha aggiunto l’assessore Barbagallo – strategica per dare risposte all’intero comparto, che contribuisce alla tutela del territorio siciliano».

Santa Teresa di Riva, sopralluogo del Presidente della Regione siciliana Schifani al litorale crollato per il maltempo

 

 

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«Interveniamo con urgenza per evitare l’aggravarsi della situazione e puntiamo, entro il mese di marzo, a dare il via ai lavori di definitiva messa in sicurezza del litorale. Oggi abbiamo individuato le soluzioni, nell’immediato e nel breve periodo, per porre fine a una situazione di forte criticità. Ho esaminato le carte e sollecitato l’espressione dei pareri da parte degli organi tecnici competenti: alcuni sono stati già forniti e altri arriveranno a breve. C’è il massimo impegno per avviare gli interventi a strettissimo giro e restituire serenità a questo territorio».

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, al termine del sopralluogo effettuato questa mattina sul lungomare di Santa Teresa di Riva, nel Messinese, località particolarmente colpita dal maltempo dei giorni scorsi che ha provocato l’apertura di una voragine lungo un tratto del manto stradale a ridosso della costa.

Presenti il primo cittadino, Danilo Lo Giudice, il sindaco metropolitano, Federico Basile, il dirigente generale della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, il soggetto attuatore della Struttura commissariale contro il dissesto idrogeologico, Sergio Tumminello, altri sindaci del comprensorio e tecnici degli enti coinvolti.

Nel corso della riunione operativa che si è svolta successivamente nella sede del Comune di Santa Teresa di Riva, è stato deciso di procedere con un intervento di somma urgenza, per un importo di 500 mila euro, a carico della Protezione civile regionale e di accelerare, su esplicito input del presidente Schifani, tutte le procedure per avviare entro il mese di marzo le opere a difesa del tratto di costa, a cura della Struttura commissariale contro il dissesto idrogeologico, che prevedono lavori per complessivi sette milioni di euro, finalizzati alla realizzazione di pennelli a mare e al ripascimento del litorale.

 

 

 

Caro voli Sicilia, esteso il bonus per tutto il 2025 sotto forma del 25% quale contributo della Regione Sicilia e con altro 25% per altri, disabili, studenti»

 

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Palermo,

Esteso per tutto il 2025 il bonus per il contrasto al caro voli della Regione Siciliana. Prosegue, dunque, dal 7 gennaio e fino al 31 dicembre 2025 la misura attivata sotto forma di contributo del 25% del prezzo del biglietto aereo ai cittadini residenti in Sicilia, con ulteriore 25% per i soggetti con basso reddito, studenti e disabili che viaggiano da e verso l’isola.
A stabilirlo è un decreto dell’assessore alle Infrastrutture e mobilità Alessandro Aricò, di concerto con il presidente della Regione, Renato Schifani.
«Estendiamo a tutto il 2025 il bonus del 25% del prezzo dei voli per i residenti in Sicilia – ha affermato l’assessore Aricò – certi di fare cosa gradita ai nostri cittadini che affrontano, non solo in via straordinaria in occasione delle festività, ma in ogni periodo dell’anno, difficoltà nel corrispondere tariffe aeree talvolta esagerate. Abbiamo riscontrato una risposta eccezionale a questa iniziativa per promuovere la continuità territoriale, fortemente voluta anche dal presidente Schifani per il periodo delle festività natalizie, in cui il rimborso è stato del 50% del prezzo del biglietto. Dopo l’approvazione della Legge di stabilità regionale e del bilancio di previsione, abbiamo deciso il prolungamento della misura che favorisce la continuità territoriale, in regime ordinario per tutto il 2025».
I dettagli sui requisiti di accesso al bonus si trovano sulla piattaforma Siciliapei. Sono state rafforzate inoltre le misure di controllo sulle richieste pervenute ai fini dell’erogazione del contributo per evitare tentativi di truffa che sono stati già riscontrati e prontamente denunciati dall’assessorato alle autorità competenti.

 

Catania,Consiglio comunale approva regolamento sui sistemi informativi

 

Presentazione regolamento sistemi informativi

 

Catania,
Il Consiglio comunale ha dato il via libera nella seduta di ieri sera al “Regolamento per la disciplina delle interoperabilità dei dati e standardizzazione degli acquisti degli impianti tecnologici secondo quanto previsto dal Cad e dagli standard Agid/Acn”.
Il documento, approvato all’unanimità dei 29 consiglieri presenti, è stato illustrato all’Aula dall’assessore ai Servizi Informatici e Digitalizzazione  Viviana Lombardo.
Il regolamento – ha spiegato l’assessore – nasce dall’esigenza di standardizzare tutti i sistemi operativi utilizzati all’interno del Comune di Catania, che al momento lavorano come in compartimenti stagni, secondo una logica definita a silos: non comunicano tra di loro, non condividono dati, informazioni, processi. Questo comporta difficoltà di diverso genere, sia per il personale, che nella trattazione delle pratiche non può ‘dialogare’, e soprattutto crea difficoltà al nostro concittadino che quando deve andare a ricercare dati nel nostro sistema deve farlo per singola direzione. Con questo strumento – ha aggiunto Lombardo -rispondiamo alle normative nel settore, alle linee guida dell’Agid e al piano triennale per l’informatica  nella Pubblica Amministrazione, che grazie al lavoro del direttore dei Sistemi informativi e Innovazione tecnologica, Vincenzo Passanisi,  abbiamo recentemente approvato in giunta. Tutto ciò è in linea inoltre con l’art. 97 della Costituzione sul buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione”.
ll principio che governa il regolamento si basa su un consenso strutturato di tipo informatico, il Once only: rendere il dato unico e interoperabile. In quest’ottica i sistemi informativi devono fare in modo che  qualsiasi informazione debba essere reperita facilmente  e utilizzata in maniera standard.
Il regolamento è stato approvato insieme con un emendamento presentato dalla consigliera Erika Bonaccorsi, fatto proprio dall’Amministrazione.
L’Aula si è inoltre espressa all’unanimità su due mozioni.
La prima (27 consiglieri favorevoli su 27 presenti), è stata presentata a firma del gruppo Trantino sindaco (consiglieri Curia, Trovato e Currò) e riguarda l’installazione di cassonetti a scomparsa interrati “come punto di forza del sistema di raccolta e smaltimento rifiuti”.
La seconda mozione (23 favorevoli su 23 presenti), per  la “messa in  sicurezza dell’attraversamento pedonale viale  Doria (c.d. Circonvallazione)”, è stata proposta dal consigliere Matteo Bonaccorso

Finanziaria Regione Sicilia, ok a manovra da quasi un miliardo. Si prevedono investimenti contro la crisi idrica

 

 

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Palermo,

«Con la legge di Stabilità, superiamo un’altra pagina di precariato, variamo misure per la crescita del tessuto economico siciliano e per sostenere i consumi, prevediamo investimenti contro la crisi idrica e stanziamo importanti risorse, a vario titolo, a favore degli enti locali».
Così il presidente della Regione, Renato Schifani, annuncia alcuni dei principali capisaldi della manovra finanziaria votata oggi dall’Assemblea regionale siciliana. Il parlamento ha votato tre documenti contabili con un valore globale che si attesta attorno a 950 milioni di euro: la legge di Bilancio, la legge di Stabilità e il collegato prodotto dalle norme proposte nel maxi-emendamento del governo e del parlamento.
«Oggi – sottolinea Schifani – governo e parlamento conseguono un obiettivo storico: dopo oltre 20 anni la manovra viene approvata entro il 31 dicembre e ancora prima di quella nazionale. Viene evitato, per il secondo anno consecutivo, il ricorso all’esercizio provvisorio, ma anche alla gestione provvisoria, che erano diventati una consuetudine. Si tratta di un risultato fortemente voluto dal mio governo che conferma la nostra volontà di rafforzare il percorso di affidabilità della Regione nei confronti dei cittadini, delle imprese e degli enti locali. Al conseguimento di questo risultato hanno lavorato tutti i deputati di maggioranza e di opposizione e in particolare l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino con i suoi uffici, il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e il presidente della commissione Bilancio Dario Daidone. A loro va il mio personale ringraziamento».
Negli ultimi 25 anni, Bilancio e legge di Stabilità sono stati approvati entro l’anno solamente in altri due esercizi finanziari, nel 2004 e nel 2005. «L’approvazione prima della fine dell’anno è un risultato storico per la Regione e per il governo Schifani, la cui portata viene resa ancora più significativa dall’ampiezza degli interventi previsti. La manovra contiene, infatti, norme altamente caratterizzanti, a partire da quelle per lo sviluppo economico, con le quali vengono introdotte alcune misure coerenti con il disegno di politica economica tracciato dalla Nadefr (Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale).
Il governo, in particolare, punta ad attrarre gli investimenti dall’esterno dell’area attraverso l’istituzione di un’apposita task force e a rafforzare il tessuto economico stanziando 12,5 milioni per le imprese che decideranno di aggregarsi, diventando più competitive; 15 milioni saranno inoltre dedicati a sostenere, con una contribuzione in conto interessi da parte dell’Irfis, l’acquisto di beni durevoli da parte delle famiglie.
Oltre un quarto del valore della manovra, 280 milioni di euro, è destinato a investimenti, mentre il fondo sanitario cresce di 120 milioni di euro». L’assessore all’Economia Alessandro Dagnino illustra i punti qualificanti della legge di Stabilità appena approvata dall’Ars.
«Di rilievo anche le disposizioni sui contributi per il servizio pubblico svolto da Ast – aggiunge l’assessore – che costituiscono l’ultimo tassello con il quale si completa in tempi record il processo di risanamento dell’azienda regionale, avviato soltanto lo scorso luglio».
La Finanziaria regionale stanzia, inoltre, circa 700 milioni di euro a favore degli enti locali: 350 milioni sul fondo ordinario per i Comuni, 115 milioni sul fondo investimenti per i Comuni, 105 milioni sul fondo per le ex Province e un inedito fondo di 4,5 milioni per incentivare i comuni virtuosi nella riscossione dei tributi propri. E ancora 10 milioni per i contributi agli enti in crisi economico-finanziaria, 6 milioni di maggiore contributo per le comunità alloggio per i disabili psichici e per il trasporto degli alunni pendolari, 5 milioni per la progettazione a favore dei Comuni.
In tema di siccità, il governo stanzia circa 60 milioni di euro: 10 per la realizzazione di un impianto di dissalazione, 20 milioni per gli investimenti contro la siccità da parte degli operatori agricoli pubblici e privati, 9,5 milioni per opere di manutenzione straordinaria nel settore agricolo e 10 milioni per iniziative e interventi di riutilizzo delle acque reflue. Tra le norme approvate, particolarmente qualificante è infine il superamento di un’ulteriore pagina di precariato con l’assunzione in Sas dei precari Asu in servizio nei luoghi della cultura, cui vengono anche aumentate a 36 le ore di lavoro settimanali.

Parcheggio Sanzio,Catania, aperta una porzione per 120 auto con sosta gratuita

 

Apertura Parcheggio Sanzio

 

Catania,

In anticipo rispetto alla data di consegna dei lavori in variante al progetto originario, prevista per fine gennaio, da stamattina una porzione della vasta area a parcheggio di piazzale Raffaello Sanzio, è aperta per accogliere circa centoventi automobili.

L’ingresso all’area di sosta, per ora, è consentita solo da via Imperia, attraverso un varco che permette anche ai pedoni di raggiungere gli stalli, in questa fase transitoria utilizzabili gratuitamente.

La superficie di parcheggio disponibile, infatti, è solo una parte della grande struttura intermodale e polifunzionale, attrezzata con un’ampia zona a verde e  per il fitness, su cui si stanno ancora ultimando i dettagli dei lavori di completamento.

Anche in questa fase temporanea il parcheggio verrà presidiato da operatori dell’Amts in attesa della consegna totale dell’opera tra circa un mese -ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Sergio Parisi, che stamani ha condotto un sopralluogo insieme ai tecnici– per dare seguito all’impegno del sindaco Trantino di accorciare i tempi di utilizzo delle aree di sosta per il periodo delle festività. E’ una struttura che quando verrà interamente consegnata è destinata a rimanere un fiore all’occhiello della città e anche per questo il sindaco ha voluto fosse intitolata alla memoria dell’avvocato Serafino Famà, illustre avvocato catanese ucciso dalla mafia”.

Il parcheggio è già costantemente monitorato dalle telecamere di videosorveglianza.

Il selciato è costituito da pavimentazione autobloccante, grigliati erbosi che permettono il drenaggio dell’acqua piovana, al fine di evitare formazioni di ristagni d’acqua piovana.

 

 

Napoli,valorizzazione 6 beni comunali- 44,4 milioni di euro- con il contributo di Invimit

 

foto in primo piano delle mani della donna che digitano il rapporto aziendale su una tastiera del computer portatile nel caffè - affari finanza e industria foto e immagini stock

Napoli,

Oggi si è conclusa formalmente un’operazione strategica su alcuni beni del Comune di Napoli, che confluiranno nel Comparto Napoli del Fondo i3-Sviluppo Italia le cui quote saranno detenute per circa il 70% dal Comune di Napoli e circa il 30% dal Fondo dei Fondi (sottoscritto da INAIL) gestito dalla Invimit Sgr S.p.A., interamente detenuta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

L’apporto è finalizzato ad una completa e radicale valorizzazione degli immobili sulla base di linee strategiche condivise. L’Iniziativa di Invimit SGR S.p.A. a supporto del Comune di Napoli inaugura un nuovo modello di cooperazione sulla rigenerazione economico-sociale dei beni pubblici. Il Comune ha sottoscritto un accordo nel quale si impegna a adottare le azioni di valorizzazione amministrativa di propria competenza a cui seguono azioni di gestione professionale e di investimento da parte della SGR. In questo modo, il contributo della Invimit Sgr S.p.A., unito alle azioni di indirizzo e amministrative del Comune, può consentire di arrivare a sviluppare aree nell’interesse della collettività creando valore, contribuendo a risanare le finanze pubbliche, come richiesto dalla norma istitutiva della SGR.

Immobili trasferiti: sei proprietà di alto valore storico e strategico, tra cui il Deposito ANM di Via Posillipo, Villa Cava a Marechiaro, l’immobile a Pizzofalcone e Palazzo Cavalcanti, oltre a tre caserme in locazione alla Pubblica Amministrazione. Il valore complessivo dell’operazione è di 44,4 milioni di euro.

Investimenti: il Fondo dei Fondi gestito dalla Invimit ha investito nell’operazione oltre 15,5 milioni di euro ed ha stanziato ulteriori 27 milioni di euro per la valorizzazione degli immobili trasferiti.

Modalità di Trasferimento: Il 30% del valore complessivo di una parte del portafoglio è stato versato in contanti nelle casse del Comune di Napoli, per la riduzione del debito, mentre il restante 70% è rappresentato da quote del Comune di Napoli, assicurando al Comune una partecipazione diretta ai risultati della valorizzazione. Le caserme sono state interamente oggetto di acquisto da parte del Comparto.

Camere di commercio siciliane, stabilizzazione di 80 lavoratori

 

 

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Palermo,

Fine del precariato per 80 lavoratori delle Camere di Commercio della Sicilia. Oggi, nella sede dell’assessorato regionale delle Attività produttive, la firma dei contratti di lavoro a tempo indeterminato davanti al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e all’assessore Edy Tamajo. Presenti anche i rappresentanti delle Camere di commercio  e i sindacati di categoria.

«Dopo oltre venti anni, grazie a una norma voluta dal mio governo – dice Schifani – si chiude la pagina del precariato per questi dipendenti. Diamo certezza occupazionale a una categoria di lavoratori che nel tempo, non soltanto ha acquisito elevate competenze professionali, ma ha garantito la piena operatività di enti che svolgono un ruolo strategico per le imprese siciliane. Continueremo nel nostro impegno per mettere fine a tutte le situazioni di precariato che interessano la pubblica amministrazione regionale al fine di assicurare a questi lavoratori un futuro più sereno».

La stabilizzazione di questi lavoratori è stata resa possibile grazie alla norma contenuta della manovra quater del governo Schifani, approvata lo scorso novembre all’Ars, che stanzia più di 1,3 milioni di euro per gli esercizi finanziari dal 2024 al 2027, oltre alle risorse necessarie fino al 2039 per i dipendenti via via interessati dalla misura.

«Con questa firma – aggiunge Tamajo – poniamo fine a un lungo periodo di incertezza per i lavoratori delle Camere di commercio siciliane. Si tratta di un risultato che tutela i lavoratori e rafforza l’intero sistema camerale regionale, un settore cruciale per lo sviluppo economico della Sicilia. Questo è un impegno che avevamo preso e che oggi portiamo a compimento, dimostrando come, con serietà e concretezza, si possano dare risposte reali ai bisogni dei lavoratori e del territorio. La stabilizzazione è solo un punto di partenza: continueremo a lavorare per modernizzare e rendere più efficiente il sistema produttivo regionale».

I contratti a tempo indeterminato interessano 41 lavoratori della provincia di Caltanissetta, 9 della provincia di Trapani, 23 di Agrigento e 7 del territorio di Palermo ed Enna. I primi contratti di lavoro precario stipulati risalgono al 2002, gli ultimi al 2007. 

Ambiente, Regione e Croce Rossa insieme per l’inclusione dei soggetti vulnerabili. “Progetto Clara”

 

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Consentire a tutti, anche alle persone più vulnerabili, di godere della bellezza dei parchi e delle riserve naturali, con la collaborazione di volontari della Croce Rossa e dipendenti degli enti gestori adeguatamente formati e con il supporto di speciali carrozzine da escursione a traino. È la grande novità del “Progetto Clara”, realizzabile grazie a una convenzione firmata questa mattina da Giusi Savarino, assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, da Carmelo Stefano Principato e Pasquale Giacomo Morano, rispettivamente presidente e segretario della Croce Rossa Italiana Sicilia, all’insegna della promozione del benessere psicofisico e della tutela del territorio.

«Da oggi sarà possibile avviare il “Progetto Clara”, ossia la possibilità di rendere pienamente accessibili anche ai più vulnerabili le nostre riserve naturali e i nostri parchi – afferma l’assessore Savarino – l’importante protocollo d’intesa firmato con la Croce Rossa Italiana serve, in una prima fase, a formare i dipendenti e in una seconda fase, a rendere questi luoghi accessibili a tutti. Questo sarà possibile attraverso i supporti tecnici che l’assessorato fornirà agli enti gestori. Grazie all’utilizzo di carrozzine da escursione a traino, infatti, anche le persone con disabilità potranno percorrere sentieri impervi di montagna e ammirare paesaggi incontaminati, proprio come in un celebre film di animazione, faceva il nonno di Heidi, che inventò uno zaino-sedia per consentire alla giovane Clara, che non poteva camminare, di vivere giornate di condivisione e di gioia in cima ai monti con Peter e Heidi. Oggi gli strumenti sono più moderni, ma il concetto è lo stesso: rendere accessibili a tutti le nostre bellezze naturalistiche».

L’assessorato del Territorio e dell’ambiente metterà a disposizione della Cri Sicilia le risorse naturali presenti nei parchi regionali e nelle riserve, facilitando l’accesso a queste aree per promuovere il benessere psicofisico dei volontari. Alle persone vulnerabili saranno rivolte attività ricreative che favoriranno il contatto diretto con la natura all’insegna dell’inclusione e del benessere, come escursioni ecologiche e laboratori esperienziali. Inoltre la Croce Rossa organizzerà, in collaborazione con l’assessorato, tre “giornate in natura” per i propri volontari e per le persone vulnerabili assistite in diverse aree protette del territorio siciliano.

Il Po Fesr – comunica il Presidente della Regione Sicilia Schifani- – ha permesso di realizzare importanti interventi infrastrutturali e misure a favore di cittadini e imprese. ….

 

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Palermo,

«Il programma operativo Fesr Sicilia 2014-2020 può considerarsi una sfida vinta. La logica seguita dal mio governo – informa un Comunicato regionale- è quella di evitare la parcellizzazione avvenuta in passato nella spesa dei fondi comunitari. Quello di oggi è un risultato non scontato, grazie soprattutto alla riprogrammazione che abbiamo effettuato nel 2023 con un grande sforzo degli uffici regionali che ha permesso di risolvere alcune criticità».
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, intervenendo all’evento di chiusura dei programmi Fesr Sicilia ed Eni Italia-Tunisia 2014-2020, organizzato questa mattina al Marina convention center del molo trapezoidale di Palermo dal dipartimento regionale della Programmazione come autorità di gestione.
Nel corso del suo intervento il presidente  ha sottolineato come adesso si apre «la delicata fase della rendicontazione delle spese sostenute e della chiusura del programma». «Il Po Fesr – ha aggiunto Schifani – ha permesso di realizzare importanti interventi infrastrutturali e misure a favore di cittadini e imprese. mostrandosi flessibile davanti agli eventi epocali che hanno inciso, segnandolo duramente, sul tessuto socio-economico mondiale e, in particolare, su quello della nostra Regione.
Mai come in questo ciclo di programmazione è risultato evidente, quanto fondamentale, il rapporto sinergico tra amministrazione regionale e istituzioni dell’Ue e del governo nazionale». «Siamo in un momento di forte impegno. Una fase – ha proseguito il presidente – nella quale numerosi osservatori economici confermano la crescita della Sicilia. Intendiamo continuare su questo percorso di politica espansiva. Il nostro impegno va avanti per gestire al meglio i programmi delle politiche extra regionali e attuare, come nel caso dei fondi Fsc, interventi strategici».
«La grande sfida – ha concluso Schifani – non è soltanto ottenere i fondi extra regionali ma saperli spendere e rendicontare. Un tema tecnico che si intreccia con l’azione politica del governo: entrambi vanno di pari passo e sono inscindibili, nell’interesse di tutti i siciliani».
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