Frane, aggiudicati lavori di messa in sicurezza e consolidamento pendio a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina)

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Partirà nei prossimi giorni a Barcellona Pozzo di Gotto, nel Messinese, il consolidamento del pendio compreso tra vicolo Colonna e la via Filippo Turati, nella frazione di Portosalvo. La Struttura di contrasto al dissesto idrogeologico, guidata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, ha portato a compimento, in tempi rapidi, l’iter utile alla messa in sicurezza del versante colpito nel corso degli anni da una serie di movimenti franosi.

«Prosegue senza sosta l’attività di messa in sicurezza dei centri urbani – dichiara il presidente Schifani –. L’attenzione del mio governo verso le fragilità del territorio e la salvaguardia dell’incolumità dei cittadini resta alta e segna nuovi traguardi, come l’aggiudicazione di questa gara per il consolidamento di un territorio che attendeva da tempo risposte. Proseguiamo nel percorso intrapreso, dunque, per restituire serenità ai residenti».

Ad eseguire i lavori, in virtù di un ribasso del 31,4 per cento e per un importo di 170 mila euro, sarà la Igc srl di Maletto che si è aggiudicata la gara a conclusione della procedura definita dagli uffici diretti da Salvatore Lizzio. L’intervento consentirà il recupero funzionale di un’area nevralgica per il comprensorio, ponendola al riparo dai cedimenti del terreno.

Il progetto, che prevede il consolidamento di una porzione del versante nord del promontorio su cui si sviluppa la frazione di Portosalvo, interessa anche il tratto iniziale della Strada provinciale 85 sino a via Filippo Turati, asse di collegamento con le prime case dell’abitato. È proprio in quest’area, particolarmente esposta sotto il profilo idrogeologico, che i violenti nubifragi dell’estate del 2020 avevano provocato danni importanti alle infrastrutture, ad alcuni edifici e a una parte del sistema viario. Le soluzioni che verranno adottate riguardano la ricostituzione e la protezione del pendio mediante tecniche di ingegneria naturalistica. Si procederà poi con la stabilizzazione della parte terminale di vicolo Colonna tramite una paratia di pali e con la realizzazione di opere idrauliche in grado di intercettare e convogliare le acque di scorrimento.

Messina, in arrivo il progetto di messa in sicurezza – 650 mila euro di risorse -del torrente Zafferia

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Sarà il team di professionisti che fa capo alla Technital di Verona a progettare i lavori di messa in sicurezza del torrente Zafferia, nella zona sud di Messina. L’incarico è arrivato al termine delle procedure d’appalto espletate dalla Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico, guidata dal presidente della Regione Renato Schifani. Le risorse disponibili ammontano a 650 mila euro e serviranno per pianificare le opere che consentiranno di porre al riparo da possibili esondazioni l’omonimo villaggio e la borgata di Case Monalla, due aree densamente abitate. Le esondazioni dello Zafferia furono particolarmente violente nel 1996 e nel 2009.

In quelle occasioni si registrarono ingenti danni per abitazioni, infrastrutture pubbliche e attività commerciali.

Così come stabilito dagli uffici diretti da Maurizio Croce, sull’asta del corso d’acqua, che si snoda lungo il versante ionico peloritano per oltre cinque chilometri, dovranno essere eseguite anche indagini per verificare l’interesse archeologico delle zone attraversate e sulle quali si dovrà intervenire, innanzitutto, con la pulizia dell’alveo, soffocato da detriti e vegetazione, e la realizzazione di briglie per rallentare il flusso dell’acqua. Necessaria, inoltre, la collocazione di vasche destinate al deposito dei sedimenti e la totale risagomatura e fortificazione delle sponde.

Sicurezza sul lavoro, a Palermo -Piazza Borsa -il convegno dell’assessorato alla Salute da venerdì 26

 

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Palermo,

Una due giorni interamente dedicata alla tutela della salute nei luoghi di lavoro si svolgerà venerdì 26, a partire dalle 9, e sabato 27 gennaio al Grand Hotel Piazza Borsa di Palermo (via dei Cartari, 18). Il titolo del convegno nazionale, organizzato e promosso dal dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico (Dasoe) dell’assessorato regionale della Salute, è “La prevenzione al centro” e sarà l’occasione per sviluppare e approfondire con professionisti ed esperti qualificati del servizio sanitario tutte le prospettive del tema, alla luce dei piani nazionali e regionali della prevenzione. 

Responsabili scientifici sono Salvatore Requirez, dirigente generale del Dasoe; Antonio Leonardi, direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Catania, e Francesco Grasso Leanza, responsabile del servizio Promozione della salute della Regione Siciliana.

Protagonisti degli interventi che si susseguiranno nelle due giornate saranno dirigenti del sistema pubblico della prevenzione (tra gli altri, ministero della Salute, Regioni, procure della Repubblica, Inail, vigili del fuoco), professionisti ed esperti della materia. A conclusione del convegno, è prevista anche una tavola rotonda alla quale parteciperanno istituzioni, associazioni datoriali e sindacali, ordini professionali, per fare un bilancio, valutare le prospettive e ricercare le sinergie necessarie a promuovere iniziative comuni per il miglioramento del sistema attuale di tutela.

 

“Botti di Capodanno”: gli artificieri consigliano come utilizzarli in modo responsabile

 

L’arrivo del nuovo anno è un momento di festa e di gioia per tutti, e spesso si festeggia con i fuochi d’artificio. Tuttavia, è importante ricordare – informa il settore specializzato della Polizia- che i “botti di Capodanno” sono oggetti potenzialmente pericolosi, e per questo è necessario utilizzarli in modo responsabile e consapevole.

I fuochi d’artificio devono essere acquistati solo dai rivenditori autorizzati, e devono esporre il marchio CE, che ne garantisce la conformità ai requisiti di sicurezza delle norme attuali inoltre, è importante verificare se nel proprio comune sia in atto un’ordinanza che ne vieta totalmente l’utilizzo.

Anche quest’anno tornano i consueti consigli degli   artificieri che indicano come fare per non mettere in pericolo se stessi e gli altri.
Ricordarsi che i fuochi d’artificio vanno utilizzati all’aperto, lontano da oggetti potenzialmente infiammabili e possibilmente a distanza dai bambini. Anche una piccola scintilla può causare incendi e danni ingenti alle abitazioni.

Nel dettaglio ecco alcuni consigli specifici per utilizzare prodotti pirotecnici in sicurezza:

  • Leggete attentamente le istruzioni riportate sulla confezione degli oggetti che acquistate;
  • Accendete i fuochi d’artificio solo in condizioni di buona visibilità;
  • Non accendeteli mai in presenza di vento;
  • Non lasciateli incustoditi;
  • In caso di malfunzionamento, non provate a riaccenderli neppure a distanza di ore ma segnalate la presenza al numero di emergenza 112.

È assolutamente vietato comprare i cosiddetti “botti illegali” o presunti tali. I fuochi artigianali e senza i previsti certificati sono pericolosi per voi e per chi vi sta vicino. Non è infatti possibile prevederne la carica o i tempi di reazione dell’innesco. La loro esplosione può arrecare anche gravissime lesioni.

Un occhio di riguardo, infine, anche ai nostri amici animali, soprattutto quelli a quattro zampe che sono sensibili alle luci e ai rumori causati dall’esplosione degli artifici pirotecnici. Evitate di lasciarli in giardino o in luoghi esposti, non fateli restare mai soli, se hanno paura distraeteli e giocate con loro. In vostra assenza chiudete bene le finestre, cercando di tenere il posto il più sicuro possibile, nascondendo eventuali oggetti con cui potrebbero farsi del male ed assicuratevi che non ci siano possibilità di fuga.

Seguendo questi semplici consigli, si può  festeggiare l’arrivo del nuovo anno in modo sicuro e divertente, senza mettere a rischio la propria incolumità e quella degli altri.

 

Finanza: tutela del made in Italy- Sequestro a Napoli di 116 mlioni di articoli

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Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, nell’ambito dei servizi finalizzati alla tutela del “Made in Italy” e al contrasto della contraffazione, hanno individuato a San Giuseppe Vesuviano un opificio abusivo attrezzato per la produzione di capi di abbigliamento recanti la falsa dicitura “Made in Italy” e sottoposto a sequestro circa 116 milioni di articoli tra capi di abbigliamento, semilavorati e accessori, unitamente ad etichette, pronte per essere apposte sui capi.

In particolare, finanzieri della Compagnia di Ottaviano hanno scoperto, in una zona periferica del Comune di San Giuseppe Vesuviano, un opificio gestito da due imprenditori di origine cinese che, sfruttando sette lavoratori in nero, di cui tre bengalesi in stato di clandestinità, producevano migliaia di capi di abbigliamento falsamente certificati come prodotti “Made in Italy”. Nel corso del controllo, le Fiamme gialle hanno accertato che la ditta non aveva effettuato le previste comunicazioni autorizzative per l’avvio delle attività, operando in assenza delle prescrizioni previste in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e relative al corretto smaltimento dei rifiuti. Nello specifico, oltre al fabbricato di oltre 1.000 mq, i militari hanno sottoposto a sequestro 115.900.100 accessori per la produzione di capi d’abbigliamento, 1.120 Km. di stoffa in rotoli, 142.800 cartellini con indicazione “MADE IN ITALY” e 116.000 metri di elastici per capi di abbigliamento.

 

 

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Più di 180 mila sono risultati i capi di abbigliamento già assemblati e, dunque, sottoposti a sequestro: gli stessi erano pronti per essere immessi sul mercato, privi di qualsiasi documentazione originale atta ad attestare la legittima provenienza e a garantirne tracciabilità e qualità. I restanti prodotti erano, di contro, in via di confezionamento. Oltre a una performante linea di produzione, sono stati sequestrati anche gli scarti di lavorazione, pari a oltre 6.000 kg. di rifiuti speciali, che sarebbero stati illegalmente smaltiti. I due imprenditori sono stati deferiti alla Autorità Giudiziaria per i reati di produzione e vendita di prodotti industriali con segni mendaci, ricettazione, sfruttamento dell’immigrazione e del lavoro “nero” e mancato rispetto delle norme in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro e gestione dei rifiuti.

 

VIDEO  FORNITO DALLA GUARDIA DI FINANZA

 

L’importante intervento della Guardia di Finanza di Napoli si inserisce nell’ambito delle attività di prevenzione e repressione delle condotte commerciali ingannevoli riguardanti, in particolare, la vendita di beni con false indicazioni di provenienza, tra i principali obiettivi strategici di polizia economico-finanziaria perseguiti del Corpo.

Sicurezza internazionale dei vertici della Polizia: ad Israele due incontri bilaterali

 

Incontri internazionali

 

Si sono conclusi, nei giorni scorsi, a Tel Aviv (Israele) due eventi internazionali, riservati ai vertici delle Forze di polizia ed agli esperti di tecnologie applicate alla sicurezza. Agli eventi – comunica la Polizia -hanno partecipato delegazioni rappresentative dei sistemi nazionali di law enforcement e di soccorso pubblico.

Nella prima giornata, si è tenuto un incontro bilaterale tra la delegazione delle Forze di polizia italiana guidata dal vice capo della Polizia, preposto all’attività di  coordinamento e pianificazione forze di Polizia, Stefano Gambacurta e il capo della Polizia israeliano, Yacoov Shabtay.

Il prefetto Gambacurta, nel suo intervento introduttivo, ha sottolineato la valenza e l’attenzione che il dipartimento della Pubblica sicurezza rivolge alla cooperazione con la polizia israeliana, che continua a rappresentare un riferimento sia in efficienza quanto in professionalità. Ha, inoltre, evidenziato la necessità di condividere, nel solco della proficua collaborazione di polizia tra Italia e Israele, analisi e metodologie per contrastare fenomeni criminali di interesse reciproco, sottolineando, in particolare, la necessità di promuovere la cooperazione nel contrasto al terrorismo internazionale ed al cybercrime, invitando le autorità israeliane al prossimo tavolo tecnico bilaterale, da tenersi prossimamente a Roma.

La seconda giornata di lavori è stata dedicata alla presentazione dei vertici degli oltre 40 Paesi intervenuti, delle più innovative tecnologie sviluppate dalle aziende e start-up israeliane all’interno dell’Accademia di polizia israeliana a Bet Shemes.  
Concordi nel riconoscere  l’importanza di raggiungere livelli significativi di efficienza delle Forze di polizia attraverso la formazione congiunta e la condivisione di best practices, volte a valorizzare le sinergie e a rafforzare la futura collaborazione: una rotta lunga che richiede cooperazione, professionalità e creatività ed una apertura ai colleghi delle diverse Forze di polizia, capace di rompere le barriere verso la “nuova era della sicurezza”.

Sicilia: Sicurezza dighe, all’Autorità di Bacino riunione con la Protezione civile

 

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Palermo,

Prevenire qualsiasi tipo di rischio per consentire una gestione sicura delle dighe della Sicilia e dei tratti delle aste fluviali a valle di queste. Questo lo scopo dell’incontro che si è tenuto a Palermo, nei locali dell’Autorità di Bacino, convocato dal segretario generale Leonardo Santoro.

Alla riunione, promossa in sinergia con il dipartimento regionale della Protezione civile,- comunica la Regione – hanno preso parte anche i gestori degli invasi e l’Ufficio tecnico per le dighe della Sicilia (Ministero delle Infrastrutture). Al vaglio degli uffici ci sono gli studi effettuati su diversi invasi dell’Isola finalizzati a consentire l’aggiornamento dei Documenti di Protezione Civile, che tengano conto dei valori delle portate cosiddette “QAmax” (in assenza di pioggia) e “Qmin” (in presenza di pioggia) di 41 dighe siciliane, vale a dire quelli della portata massima e minima che può essere versata, in sicurezza, in linea con la direttiva del presidente del Consiglio dei ministri dell’8 luglio 2014 e con quelle emanate lo scorso anno dalla stessa Autorità di Bacino.

Sarà compito dei gestori, pertanto, riformulare, eventualmente tali valori alla luce della presenza di infrastrutture o di altri elementi presenti lungo le aste fluviali quali ponti, guadi, strade o anche abitazioni, talvolta abusive, che limitano significativamente la portata minima sversabile dalle dighe in caso di forti piogge. «Si è trattato di un primo, importante, incontro a cui ne seguiranno altri – ha detto Santoro – utile ad avere rilevanti elementi necessari alla successiva predisposizione dei Piani di Emergenza Dighe, di competenza del dipartimento regionale della Protezione civile in raccordo con l’Ufficio tecnico per le dighe e le prefetture territorialmente interessate». È stata pertanto richiesta a tutti i gestori una revisione completa dei valori di portata ad oggi stimati, al fine di programmare meglio il sistema di allertamento, da un lato, ed individuare le criticità da rimuovere, dall’altro, per garantire un più sicuro ed efficiente funzionamento degli invasi siciliani.

8 agosto “Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano del Mondo”: nota del Comune di Messina

 

Oggi, 8 agosto, in occasione della giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, l’Amministrazione comunale di Messina ha ricordato con una nota-Comunicato  gli italiani caduti sul lavoro in patria e all’estero. “A tutti i nostri connazionali che hanno perso tragicamente perso la vita nell’esercizio della loro attività va il nostro ricordo. E oggi in particolare, nel giorno dell’anniversario della tragedia di Marcinelle in cui persero la vita a causa di un incendio 262 minatori.

La miniera della cittadina belga – si legge nel documento – rappresenta il simbolo e la memoria per tutti gli emigranti italiani che hanno perso la vita sul lavoro. Un lavoro duro, faticoso e pericoloso. Auspichiamo che la memoria di quei 136 connazionali alla ricerca di un futuro migliore, possa contribuire a garantire e mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza dei luoghi di lavoro”, conclude l’Amministrazione comunale.

“Emissioni nocive” sull’isola Vulcano

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Isola Vulcano

 

I valori delle emissioni nocive negli ultimi due mesi, secondo Arpa e Ingv, risultano stabili ma sempre anomali. La situazione non è peggiorata, tuttavia non bisogna abbassare l’attenzione, soprattutto in previsione dell’avvio della stagione estiva. Per alcune zone, comunque, le prescrizioni adottate con le precedenti ordinanze potranno essere mitigate.
È questo il risultato della riunione del Comitato per il coordinamento delle misure per la tutela della salute e dell’incolumità pubblica chiamato ad attuare gli interventi di prevenzione e monitoraggio dei gas nocivi sull’isola di Vulcano, alle Eolie, che si è tenuta ieri su convocazione del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in qualità di commissario delegato.
All’incontro in video collegamento hanno partecipato anche il dirigente generale del dipartimento regionale della Protezione civile Salvo Cocina, il sindaco di Lipari Marco Giorgianni, il viceprefetto di Messina Francesco Milio, oltre ai rappresentanti dell’Asp, dei Vigili del fuoco, dell’Arpa Sicilia, dell’Ingv, del dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’assessorato regionale alla Salute, dell’Istituto superiore di sanità e della comunità di Vulcano.
«I tecnici ci dicono che la situazione è stazionaria, ma dobbiamo essere pronti a qualsiasi tipo di emergenza, nel caso in cui i valori dovessero tornare a salire, come avvenuto nel periodo di maggiore crisi. Dobbiamo neutralizzare la sensazione di “abbandono” che cittadini e operatori turistici manifestano, per questo motivo dobbiamo accelerare sulla realizzazione della Rete dei sensori  di rilevamento dei gas nocivi per potenziare ancora di più il monitoraggio del fenomeno».
Altro argomento affrontato è stato quello della vigilanza.  «Dobbiamo rendere l’isola – ha detto il presidente della Regione – fruibile dal punto di vista della sicurezza. Chiederò al ministro dell’Interno e al prefetto di Messina la possibilità di predisporre un adeguato presidio di uomini in divisa, che siano da deterrente nei confronti di coloro che si avvicinano alle zone interdette, soprattutto per l’estate». Nel frattempo, la Protezione civile regionale ha provveduto a collocare la segnaletica necessaria e quella nazionale a organizzare un’esercitazione con le prove di evacuazione dall’isola, che hanno visto il fattivo coinvolgimento della popolazione e dei volontari.
Musumeci ha annunciato pure che, subito dopo l’approvazione del Bilancio, la Regione varerà una campagna di comunicazione per promuovere le isole minori, con particolare attenzione proprio a Vulcano. Una decisione per “compensare” l’apprensione degli operatori turistici che si attendono anche per quest’anno prenotazioni di quanti amano godere la suggestione che offre l’Isoletta.
Alla luce dell’attuale situazione, nelle nuove ordinanze che il sindaco di Lipari si appresta a varare, con il parere favorevole del Comitato, continuano a restare precluse le aree limitrofe al cratere, al laghetto naturale dei fanghi termali e alla spiaggia dei Faraglioni, dove l’attività dei fumaroli è ancora intensa. Saranno, invece, alleggerite le misure nell’area delle cosiddette “Case Lombardo”.
«Quello che ci conforta – ha detto il sindaco Giorgianni – è l’assenza di qualsiasi ricorso di pazienti alla Guardia medica o ai medici di famiglia per malori legati all’emissione dei gas. Nelle poche volte che i valori sono stati fuori dalla norma, inoltre, abbiamo accertato la presenza di venti predominanti in quelle zone e comunque il Comune ha effettuato una regolare attività di informazione alla popolazione affinché fosse sempre coinvolta».

«Serve prudenza – ha concluso Musumeci – ma sono certo che sarà un’estate intensa sul piano turistico ed economico».

Aci Sant’Antonio, messa in sicurezza del territorio

Cartelli di avvertimento, segnali, recinzioni e altro materiale di barriera  a HGC | HGC

 

. Caruso: “Altri due grandi traguardi raggiunti”Erano stati già annunciati come ulteriori possibili traguardi di questo 2021, e adesso è arrivata la conferma: la Giunta comunale ha approvato iprogetti per la regimazione delle acque in via Nocilla e per la realizzazione della via di fuga in via San GiuseppeSi tratta di due importanti opere di messa in sicurezza del territorioattese da molto tempo e finalmente pronte per diventare realtà. Nel primo caso in virtù di un un finanziamento di oltre mezzo milione di euro si effettuerà  il ripristino e il recupero del sistema fognario di viaNocilla, oltre che il rifacimento dell’asfalto sull’intera strada,mentre nel secondo caso verrà attenzionato il rischio idrogeologico, datanto tempo sotto la lente di ingrandimento e che ha già visto partire la gara d’appalto.“Si tratta di due altri due grandi traguardi raggiunti in questo 2021 – ha dichiarato il Sindaco, Santo Caruso – che vanno a sommarsi a quelliche, grazie al lavoro congiunto degli uffici e della parte amministrativa, siamo riusciti ad ottenere, a partire dal rifacimento del centro storico e dalla realizzazione della palestra a Santa Maria La Stella. In questo caso, poi, viene posta attenzione alla sicurezza del territorio, con un intervento come quello di via San Giuseppe atteso da moltissimo tempo, ed è un’opera che insieme a quella di via Nocilla, che per la sue caratteristiche richiede una azione di regimentazione importante, farà la differenza ad Aci Sant’Antonio.Sono molto lieto di poterlo annunciare sul finire di questo anno così difficile, e di poterlo annunciare dopo aver messo in evidenza l’ottimo stato di salute delle nostre casse, in modo da preparare come si deve l’anno che sta per venire”.