Ue, 68 milioni a ‘Microelettronica Sicilia’. Schifani e Tamajo: «Isola hub dell’high-tech»

 

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Altra buona notizia arriva da Bruxelles. La Commissione europea ha approvato la richiesta della Regione di un contributo di 68 milioni di euro, a valere sul Po Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) 2014-2020 per il grande progetto “Ipcei (Important projects of common european interest) Microelettronica Sicilia”, finalizzato a potenziare tecnologie chiave e componenti innovative, soprattutto nei settori dell’industria automobilistica e dell’internet delle cose. 

L’iniziativa, che si inserisce nell’ambito del più ampio progetto di comune interesse europeo che prevede negli stabilimenti di StMicroelectronics di Catania un investimento di oltre 700 milioni di euro, sostiene la realizzazione di chip ad alta efficienza energetica, semiconduttori e sensori intelligenti, in particolare microchip su substrato di carburo di silicio.

Il contributo Fesr 2014-2020 di 68 milioni di euro, nell’ambito dell’azione 1.2.1 gestita dal dipartimento regionale Attività produttive, permetterà di rafforzare il ruolo di hub dell’innovazione nel Mediterraneo rappresentato dall’Isola e dall’Etna Valley, contribuendo a consolidare la leadership in Europa nell’industria dei semiconduttori, grazie alla presenza di big player internazionali come StMicroelectronics.

«Un altro importante risultato raggiunto dal nostro governo – afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – frutto di un lavoro sinergico tra Commissione europea, ministero delle Imprese, amministrazione regionale, che ha visto il ruolo fondamentale dei dipartimenti Programmazione e Attività produttive, col supporto del nucleo di valutazione. Questo progetto consente anche ai grandi gruppi industriali con sede in Sicilia di poter essere competitivi in un mercato globalizzato e di ridurre la dipendenza strategica dell’Unione europea dai Paesi terzi».

«Questo fondamentale contributo concorrerà alla realizzazione del primo stabilimento ad alta tecnologia in Europa dedicato alla produzione integrata  di microchip tecnicamente nominati “wafer (epitassiali) di carburo di silicio” – sottolinea l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo – Il progetto rafforzerà il posizionamento dell’Italia nel panorama tecnologico internazionale, supportando anche la creazione di nuove opportunità di lavoro qualificato in Sicilia. Ringrazio il mio dipartimento, quello della Programmazione e i componenti del nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici. Guardiamo con ottimismo al futuro, mentre lavoriamo a nuove sfide per essere al passo coi tempi».

Rifiuti, 50 milioni della Regione Sicilia per gli extracosti dei Comuni. Il governatore Schifani e l’assessore all’Energia Di Mauro: «Impegno mantenuto»

 

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Palermo,

La Regione Siciliana ha stanziato 50 milioni di euro come contributo ai Comuni per compensare gli aumenti dei costi sostenuti per il trasferimento dei rifiuti all’estero. È il contenuto del decreto del dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti, che ha approvato anche l’elenco delle istanze ritenute ammissibili.
«Era un impegno – afferma il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – che avevamo preso con i sindaci e che abbiamo mantenuto. Il governo regionale sta lavorando alla gestione dei rifiuti su più fronti, a cominciare dal nuovo Piano che a breve vedrà definitivamente la luce. Uno strumento che ci consentirà di intervenire in maniera definitiva con la realizzazione di due termovalorizzatori pubblici, già finanziati con 800 milioni del Fsc, e di altri impianti per il trattamento dei rifiuti, con l’obiettivo di aumentare la percentuale della raccolta differenziata. Nel frattempo, abbiamo pure risolto alcune criticità che si erano create nell’impianto Tmb della Sicula Trasporti, prevenendo lo stato di emergenza di natura ambientale ed igienico-sanitaria in circa 200 Comuni».
«Possiamo così dare una risposta concreta al grido d’aiuto dei sindaci siciliani e dell’Anci – aggiunge l’assessore regionale all’Energia, Roberto Di Mauro – La manovra correttiva approvata dall’Ars e appena pubblicata ha consentito al dipartimento di impegnare in tempi brevi questa somma a copertura dei cosiddetti extracosti sostenuti dai Comuni nel settore rifiuti» . Il decreto prevede che la determinazione definitiva dell’importo e dell’erogazione del contributo sarà subordinata all’esito favorevole della verifica, per ciascun Comune, del rispetto della normativa in materia di conferimento dei rifiuti negli impianti dentro e fuori regione, del caricamento dei dati sulla piattaforma Orso (Osservatorio rifiuti sovraregionale), delle dichiarazioni di veridicità e dell’effettivo periodo temporale di conferimento dei rifiuti fuori regione, secondo i criteri stabiliti con legge.

Sicilia, Politiche sociali, quattro milioni per pagare gli stipendi del personale Ipab. L’assessore Nuccia Albano: «Tuteliamo i lavoratori»

 

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Quattro milioni di euro per la concessione del contributo in favore delle Ipab al fine di garantire il pagamento degli stipendi del personale delle strutture che si trovano in larga parte in grave difficoltà economica. L’assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali ha pubblicato un avviso rivolto anche agli enti che non hanno raggiunto l’equilibrio economico finanziario nell’esercizio precedente.

«Anche quest’anno  –  dichiara l’assessore Nuccia Albano – abbiamo previsto le somme per fronteggiare gli oneri derivanti dall’applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro per i dipendenti regolarmente assunti. Abbiamo il dovere di tutelare il personale che, con un grande senso di abnegazione, svolge un’importantissima funzione sociale per il territorio». 

La quota del 20 per cento dello stanziamento relativo al contributo per l’anno 2024, pari a ottocentomila euro è riservata alle Ipab della Sicilia che non svolgono più le loro attività ed è destinata alla copertura dei contributi previdenziali del personale, accertati alla data del 31 dicembre 2023, dovuti e non ancora versati agli istituti previdenziali e non  prescritti. L’ammontare del contributo da concedere agli enti che ne abbiano titolo verrà determinato in proporzione al numero degli enti partecipanti e al fabbisogno indicato nell’istanza.

 

 

 

Il 12 luglio prenderà il via il road show “Conoscere per crescere” ,iniziativa della Regione Siciliana, per favorire all’estero le imprese locali

 

Assessore alle Attività Produttive -  On. Edmondo Tamajo

 

 

Prenderà il via il prossimo 12 luglio da Comiso (Ragusa) il road show “Conoscere per crescere”, un’iniziativa promossa dall’assessorato delle Attività produttive della Regione Siciliana in collaborazione con lo sportello “Sprint”, volta a favorire l’internazionalizzazione delle imprese locali.

«L’evento rappresenta una straordinaria opportunità per le aziende siciliane che intendono espandere i propri orizzonti verso i mercati esteri, offrendo loro strumenti, conoscenze e contatti necessari per affrontare con successo le sfide globali – dice l’assessore Edy Tamajo – Attraverso questo road show intendiamo fornire alle aziende siciliane gli strumenti necessari per affrontare con successo i mercati esteri. Comiso e tutta la provincia di Ragusa, con la sua tradizione imprenditoriale e la sua posizione strategica verso i mercati orientali e del Mediterraneo, è il luogo ideale per dare inizio a questa serie di incontri. Il nostro obiettivo –  continua Tamajo – è quello di creare un ecosistema favorevole all’internazionalizzazione, mettendo in rete imprese, istituzioni e operatori del settore. Solo attraverso una sinergia concreta potremo sfruttare le potenzialità del territorio e delle nostre eccellenze produttive».

Durante la prima tappa del road show, che si terrà presso il centro direzionale Multifidi (via Leonardo Sciascia 98 a Comiso), il responsabile Sprint Sicilia, Tommaso Di Matteo, con esperti del settore, illustrerà le principali strategie e le migliori pratiche per accedere ai mercati internazionali, con particolare attenzione alle specificità del tessuto imprenditoriale siciliano.

All’iniziativa parteciperanno, oltre a Tamajo, rappresentanti della Direzione generale per la promozione del sistema paese del ministero degli Affari esteri, della Simest (gruppo Cdp), Ice, Sace e Unioncamere Sicilia.

Il road show proseguirà poi con altre tappe nelle principali città siciliane offrendo alle imprese locali ulteriori occasioni di confronto e formazione.

 

Agricoltura, dalla Regione Sicilia bando da 20 milioni per nuovi imprenditori

 

 

Oleoturismo

 

Palermo,

La Regione sosterrà finanziariamente chi decide di avviare per la prima volta una iniziativa imprenditoriale in agricoltura nel territorio siciliano, comprese le isole minori.
È stato pubblicato il bando del dipartimento regionale dell’Agricoltura rivolto ai nuovi imprenditori agricoli di età fra 41 e 60 anni. Le risorse disponibili ammontano a 20 milioni di euro a valere dei fondi del Complemento per lo sviluppo rurale della Regione Siciliana al Piano strategico Pac 2023 – 2027. Il 2 per cento della dotazione, pari a 400.000 euro, è riservato ad attività da avviare nelle isole minori.
«Supportiamo la nascita di nuove aziende in agricoltura, che resta – dice il presidente della Regione Renato Schifani – un comparto trainante della nostra economia. Il mio governo è quotidianamente impegnato a sostegno del settore, messo in forte difficoltà dagli effetti della persistente siccità; questo bando dimostra la fiducia in un futuro di sviluppo. È una misura che ha significativi risvolti sociali: sosteniamo le iniziative di soggetti non più giovani, ma che abbiano ancora voglia di scommettere su sé stessi e sulla nostra terra e investiamo negli arcipelaghi siciliani, prevedendo di destinare specificatamente una quota dei finanziamenti ai progetti imprenditoriali che vi saranno realizzati».
L’intervento offre opportunità e strumenti per attrarre nuovi imprenditori nel settore agricolo e attuare idee imprenditoriali innovative anche mediante approcci produttivi sostenibili sia in termini di ambiente sia in termini economici e sociali. Occorrerà presentare, con la domanda, un piano aziendale per lo sviluppo dell’attività agricola. Sono favorite le fasi iniziali d’insediamento tra cui l’acquisizione dei terreni, dei capitali, delle conoscenze.
Il sostegno è erogato con il pagamento di una somma forfettaria in conto capitale di 30.000 euro. Le istanze possono essere presentate attraverso il portale Sian dal 22 luglio al 21 novembre 2024.

Regione Sicilia, dopo un’attesa di oltre vent’anni e le criticità presenti oltre che un diffuso malaffare nella classe dirigenziale e nei posti di comando degli enti, assegnati dai padrini”dipartimentali, viene approvata la riforma della dirigenza.

 

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Palermo,

Un’unica qualifica, articolata in aree di competenza e livelli di responsabilità, a cui si accederà solo attraverso concorso pubblico. È il cuore del disegno di legge sulla riforma della dirigenza dell’amministrazione regionale, a cui il governo Schifani ha dato il via libera, nella seduta di giunta di questa mattina, su proposta dell’assessore alla Funzione pubblica, Andrea Messina. Un provvedimento che interviene, a distanza di ventiquattro anni dall’emanazione della legge regionale 10 del 2000, sull’ordinamento della dirigenza della Regione Siciliana, al fine di allinearla a quella di tutti gli enti del comparto funzioni locali e di eliminare le criticità determinate dal mantenimento della cosiddetta terza fascia.
«Il mio governo pone finalmente un punto fermo nel processo di rinnovamento della macchina amministrativa regionale – afferma il presidente della Regione, Renato Schifani – Le condizioni attuali hanno reso impossibile procedere all’assunzione di nuovo personale dirigenziale, causando una situazione di sofferenza della dotazione organica non più tollerabile in un’amministrazione che voglia essere efficiente e vicina alle esigenze dei cittadini. Abbiamo ritenuto dunque prioritario, in vista di una stagione di ricambio generazionale anche del personale apicale, dare piena attuazione a una compiuta riforma della dirigenza.
Auspico che il Parlamento regionale possa approvare a breve la norma, confidando che tutte le forze politiche possano dare il proprio contributo a portare a termine un obiettivo non più rinviabile». «Dopo un’attesa di oltre vent’anni, finalmente siamo riusciti a dare avvio all’iter di riforma della dirigenza regionale. Un intervento necessario – sottolinea l’assessore alla Funzione pubblica, Andrea Messina – grazie al quale questo governo pone un correttivo alle criticità della legge 10 del 2000 e crea le condizioni per riorganizzare la macchina amministrativa con criteri più moderni e funzionali. Un’iniziativa da troppo tempo attesa che stabilisce regole certe e snelle nella copertura dei posti della dirigenza e consentirà, nel breve e medio termine, di far fronte all’esodo in corso a causa dei pensionamenti, aprendo anche all’immissione di nuove risorse umane qualificate e competenti». Nel dettaglio, la dirigenza regionale è ordinata in un’unica qualifica, senza alcun onere aggiuntivo per la finanza pubblica; i livelli di responsabilità e, di conseguenza, le retribuzioni, si differenziano in base agli incarichi attribuiti.
Il ruolo unico è articolato in aree di competenza, anche al fine di tenere conto delle professionalità tecniche necessarie in alcuni rami dell’amministrazione. L’accesso alla qualifica dirigenziale è ammesso per concorso pubblico, una percentuale non inferiore al 50% dei posti sarà destinata all’esterno dell’amministrazione regionale, una quota non superiore al 30% è riservata al personale interno che abbia compiuto almeno cinque anni di servizio nell’area immediatamente inferiore a quella dirigenziale e un’ulteriore quota non superiore al 15% al personale che abbia ricoperto o ricopra già un incarico dirigenziale. I dirigenti a tempo indeterminato in servizio alla data di entrata in vigore della riforma confluiranno nel medesimo ruolo unico. Le funzioni sono stabilite dalla legge 10 del 2000 in relazione alla tipologia di incarico ricoperto e vengono distinte le funzioni dei dirigenti di struttura di massima dimensione e quelle degli altri dirigenti. Il trattamento economico accessorio si differenzia in ragione degli incarichi attribuiti e delle responsabilità connesse.
Introdotta anche una norma per rendere più flessibile l’organizzazione regionale, snellendo la struttura amministrativa e rafforzando la gestione unitaria di servizi strumentali, attraverso la costituzione di uffici comuni e il riordino di alcuni di essi, così da eliminare duplicazioni o sovrapposizioni di strutture e funzioni.

Incendi, Regione Sicilia rinnova e finanzia l’accordo con i Vigili del fuoco.

 

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Palermo,

Rinnovata la collaborazione tra Regione Siciliana e Vigili del fuoco contro i roghi boschivi nell’Isola attraverso un finanziamento regionale per potenziare le squadre aggiuntive antincendio. È stata firmata la convenzione che resterà operativa fino a venerdì 13 settembre per azioni sia di prevenzione che di contrasto agli incendi. L’impegno finanziario per l’amministrazione è di 2,5 milioni di euro.

«Anche quest’anno – dice il presidente Renato Schifani – abbiamo rinnovato l’accordo con il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco per un’azione più forte e sinergica contro gli incendi boschivi. Sono state impegnate maggiori risorse che ci consentiranno di potenziare la presenza di personale e mezzi rendendola più capillare sul territorio, soprattutto nei luoghi più distanti dai distaccamenti. In questo contesto abbiamo esteso la durata della campagna antincendio dal 15 maggio al 31 ottobre e possiamo contare, come regione, su 120 nuovi mezzi e 190 postazioni del Corpo forestale e su oltre 300 squadre di volontari della Protezione civile con una dotazione aggiuntiva di ulteriori 70 veicoli. Nel frattempo, prosegue il progetto della control room regionale unica per le emergenze che dal prossimo anno unirà le forze di Protezione civile e Corpo forestale, anche con l’utilizzo di sistemi all’avanguardia per il monitoraggio del territorio in un’ottica sinergica di prevenzione».

Nel 2023 le squadre aggiuntive impegnate erano 14, quest’anno diventano 19 con una forza lavoro di 116 persone. In particolare, le nuove postazioni attivate saranno a Ragalna (Catania), Piazza Armerina (Enna), Santo Stefano di Camastra (Messina), Custonaci e Pantelleria (Trapani) che si aggiungono a quelle di Agrigento e Cammarata, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina e Vulcano, Palermo, Montemaggiore Belsito e Ustica, Ragusa, Siracusa, Trapani e Favignana. Tutte le unità, composte da cinque elementi ciascuna, saranno operative dalle 8 alle 20, mentre a Ustica, Vulcano e Pantelleria 24 ore su 24 (dal primo al 31 agosto).

A firmare la convenzione, per la Regione, l’assessore al Territorio e ambiente, Elena Pagana, il capo della Protezione civile, Salvo Cocina, il comandante del Corpo forestale, Giuseppe Battaglia; per il ministero dell’Interno, il vice prefetto vicario di Palermo, Anna Aurora Colosimo; per il corpo nazionale dei Vigili del fuoco, il direttore regionale Gaetano Vallefuoco. Tra gli obiettivi dell’accordo quello di limitare l’insorgenza di danni al patrimonio naturalistico e ai beni, di contribuire alla sicurezza della collettività e di potenziare le strutture di coordinamento coinvolte, in particolare la Sala operativa unificata permanente della Regione. Le operazioni di spegnimento saranno coordinate dal Corpo forestale e dai Vigili del fuoco con il supporto delle squadre di volontariato antincendio formate, attrezzate e sovvenzionate, anche per le spese di consumo, dal dipartimento regionale della Protezione civile. Tali squadre potranno intervenire direttamente nei casi di piccoli focolai.

Agli interventi da terra si aggiungono quelli per via aerea con l’utilizzo di dieci elicotteri leggeri noleggiati dalla Regione e uno in convenzione con l’Arma dei Carabinieri che sono dislocati in aree strategiche e potranno approvvigionarsi nelle 50 nuove vasche di rifornimento. Avranno, inoltre, il supporto, all’occorrenza, della flotta aerea nazionale: canadair ed elicotteri pesanti. Importante azione di prevenzione è quella di presidio e pattugliamento delle aree a rischio svolta da ulteriori squadre di volontari di Protezione civile su percorsi indicati dal Corpo forestale o dai sindaci. Diverse prefetture e questure hanno organizzato attività di presidio e di vigilanza delle aree a rischio nelle giornate da “bollino rosso”.

Lavoro, pubblicato avviso per rafforzare il nucleo ispettivo in Sicilia

 

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Dopo le sollecitazioni dell’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, l’Ispettorato nazionale del lavoro ha pubblicato un avviso per rafforzare il contingente ispettivo in Sicilia nel periodo luglio-dicembre 2024, salvo proroga. All’interpello potrà partecipare esclusivamente il personale ispettivo assunto prima del 31 dicembre 2023. Gli interessati dovranno presentare la propria candidatura entro il prossimo 6 giugno.

L’Ispettorato rimborserà il costo del primo trasferimento dalla Direzione interregionale del Sud alla località siciliana individuata quale sede di lavoro e saranno rimborsate le spese per le missioni svolte nell’ambito territoriale siciliano.

Imprese, incontri digitali sulle misure a sostegno dell’internazionalizzazione-La Sismet sostiene la crescita delle aziende

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Un ciclo di incontri digitali gratuiti rivolti alle imprese siciliane con il duplice obiettivo di avvicinare le istituzioni al mondo produttivo e di fornire tutte le informazioni necessarie sulle misure in campo per sostenere chi guarda ai mercati esteri. È un’iniziativa dello Sportello per l’internazionalizzazione delle imprese (Sprint) della Regione Siciliana nel quadro del protocollo d’intesa firmato lo scorso marzo firmato con Simest, società del gruppo Cassa depositi e prestiti che sostiene la crescita delle imprese italiane nel mondo. Gli incontri, della durata di 30 minuti ciascuno, si terranno da giugno a dicembre di quest’anno. Si tratta di appuntamenti mattutini, per questo chiamati “Morning coffee” che si svolgeranno in remoto (i cosiddetti “webinar”).

Di seguito il calendario dei webinar e i temi che saranno trattati agli esperti Simest.

4 Giugno 2024 ore 09:00: “Fiere ed eventi”, misura con la quale si supporta la partecipazione delle imprese a eventi di carattere internazionale e missioni di sistema per promuovere il business su nuovi mercati.

2 Luglio 2024 ore 09:00:  “E-commerce”, misura volta al finanziamento per la realizzazione e sviluppo di soluzioni e-commerce.

3 Settembre 2024 ore 09:00:  “Temporary manager”, misura che sostiene le spese per l’inserimento temporaneo nelle aziende di manager temporanei per la realizzazione di progetti di innovazione tecnologica, digitale o ecologica, a sostegno dell’internalizzazione dell’impresa.

 

1 Ottobre 2024 ore 09:00: “Certificazioni e consulenze”, misura che sostiene le spese per l’attività consulenziale destinata ad investimenti per una crescita sostenibile sui mercati esteri;

5 Novembre 2024 ore 09:00 “Transizione digitale ed ecologica”, misura con la quale si sostiene la transizione digitale e la transizione ecologica, nonché il rafforzamento patrimoniale.

“3 Dicembre 2024” “Inserimento mercati esteri”, misura con la quale sono finanziate le spese per realizzare nel paese estero una struttura fisica configurabile come ufficio, showroom, negozio, spazio in area commerciale (corner).

 

Fondo Pensioni Sicilia: Adeguamento a fine maggio delle pensioni al costo della vita – Perequazione 2024

 

 

Blocco pensione per debiti con Inps o il fisco – diDominio

Rivalutata pensione per gli ex dipendenti regione Sicilia  Immagine Archivi

 

 

I pensionati della Regione Sicilia potranno finalmente sorridere appena constateranno alla fine del mese di maggio la riconosciuta rivalutazione automatica delle pensioni.

Un recente comunicato del Fondo pensioni -struttura della Regione Sicilia – ha osservato infatti   c he con la mensilità del mese di maggio, i trattamenti pensionistici amministrati dal Fondo sono stati adeguati ed incrementati con gli importi perequativi provvisori dell’anno 2024 (cfr. Circolare del Dg del Fondo pensioni prot. 5241 del 19 gennaio 2024).

Infatti con Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 20 novembre 2023, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 279 del 29 novembre 2023, è stata disciplinata la perequazione automatica delle pensioni con decorrenza dal 1° gennaio 2024 e la variazione anno 2023, quest’ultima già applicata nei trattamenti pensionistici erogati da questo Fondo nella mensilità di gennaio 2024.

La rivalutazione, così come rammentato dalla circolare n. 1 del 2 gennaio 2024 dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (“INPS”), viene attribuita sulla base del cosiddetto cumulo perequativo, considerando come un unico trattamento tutte le pensioni di cui il soggetto è titolare, erogate sia dall’INPS che dagli altri Enti, presenti nel Casellario Centrale delle Pensioni (art. 34 della legge 23 dicembre 1998, n. 448). In merito alle modalità di attribuzione della rivalutazione provvisoria per l’anno 2024 per la generalità delle pensioni, l’articolo 1, comma 135, Legge 30 dicembre 2023, n. 213 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 303 del 30 dicembre 2023, Supplemento Ordinario n. 40/L) stabilisce che “Nell’anno 2024 la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici, secondo il meccanismo stabilito dall’articolo 34, comma 1, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, è riconosciuta:

a) per i trattamenti pensionistici complessivamente pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo INPS, nella misura del 100 per cento;

b) per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a quattro volte il trattamento minimo INPS e con riferimento all’importo complessivo dei trattamenti medesimi:

1) nella misura dell’85 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente pari o inferiori a cinque volte il trattamento minimo INPS […];

2) nella misura del 53 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a cinque volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a sei volte il trattamento minimo INPS. […];

3) nella misura del 47 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a sei volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a otto volte il trattamento minimo INPS.

[…];

4) nella misura del 37 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a otto volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a dieci volte il trattamento minimo INPS. […];

5) nella misura del 22 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a dieci volte il trattamento minimo INPS”.