Economia in Sicilia, approvata manovra da 345 milioni. Il Presidente della Regione ,Schifani: «Misure per i cittadini e per le emergenze»

 

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Palermo,

Sostegno alla crescita dell’economia, investimenti su infrastrutture, su spesa sociale e sanitaria e contrasto alle emergenze del territorio. Sono i capisaldi del disegno di legge di variazione di bilancio approvato questo pomeriggio dalla giunta Schifani a Palazzo d’Orleans. Una manovra che mobilita risorse per un totale di 345 milioni di euro. Il provvedimento, così come concordato dal presidente della Regione Renato Schifani con il presidente dell’Ars Gaetano Galvano, dovrebbe essere approvato dal Parlamento prima dell’interruzione estiva dei lavori.

Tra le voci più consistenti della manovra, gli investimenti per 60 milioni di euro per interventi sulle strade provinciali immediatamente cantierabili, che si aggiungono a quelli del Fsc; un piano di spesa di 41,5 milioni (66 milioni nel triennio) per il superamento del problema delle liste di attesa nella sanità; lo stanziamento di 20 milioni per finanziare gli extra costi per il trasporto dei rifiuti all’estero sopportato dai Comuni siciliani.

«Abbiamo varato – ha detto Schifani – una manovra che concentra le risorse disponibili su una serie di misure concrete che impattano su diverse categorie di cittadini. Il governo e i partiti che lo sostengono hanno condiviso un percorso politico che guarda all’obiettivo di dare risposte immediate ai siciliani. Confido nel fatto che le forze parlamentari, nel rispetto dei ruoli e con grande senso di responsabilità, diano come sempre il loro contributo perché, con l’approvazione della norma, si possa dare una pronta applicazione ai provvedimenti previsti».

Gli investimenti sono il centro della manovra. Oltre 26,2 milioni per le infrastrutture idriche (10 milioni per i laghetti aziendali delle imprese agricole, 10 milioni per interventi di contrasto all’emergenza idrica, 6,2 milioni per interventi di interconnessione tra le dighe) e 9,9 milioni per le spese di gestione dei dissalatori. Nel triennio vengono destinati al cofinanziamento dell’edilizia sanitaria regionale 33 milioni di euro, 15 milioni sono stanziati per promuovere e potenziare la realizzazione di impianti di videosorveglianza da parte dei Comuni, 17 milioni per l’acquisto di immobili da destinare ad uffici regionali allo scopo di diminuire gli affitti pagati dalla Regione, 5 milioni per il dragaggio dei porti e 10 milioni per il contrasto al caro voli.

«Gli investimenti – afferma l’assessore dell’Economia Alessandro Dagnino – valgono il 50 per cento della manovra e anche la quota di spesa corrente è una spesa di qualità che mira a risolvere alcune fragilità della Regione. Abbiamo scelto di concentrare le risorse su interventi immediatamente attivabili, capaci di produrre effetti concreti nel breve periodo, senza perdere di vista la prospettiva di uno sviluppo duraturo. È una manovra che unisce visione e realismo, e che punta a rafforzare i servizi, sostenere le imprese e dare risposte alle fasce più fragili della popolazione».

Tra gli articoli del testo anche la norma per l’attrazione delle imprese di autonoleggio. Per esse si prevede un’agevolazione fiscale sulla tassa automobilistica regionale allo scopo di realizzare maggiori entrate grazie all’insediamento di nuove realtà produttive.

Forte l’attenzione al sociale. Nella manovra vengono stanziati 10 milioni per i disabili gravissimi, tre milioni per il finanziamento della legge sulla povertà e, in particolare, della misura per il sostegno per il ricovero di indigenti e di soggetti in condizioni di marginalità estrema, due milioni per le misure di protezione sociale rivolte a famiglie a rischio di condizionamento in ambienti mafiosi e criminali, a supporto delle autorità giudiziarie competenti. Tra gli altri stanziamenti: cinque milioni per la manutenzione degli edifici scolastici, due milioni per la realizzazione di parchi urbani, tre milioni per il finanziamento all’editoria, 1,2 milioni per lo scorrimento della graduatoria per il finanziamento delle produzioni cinematografiche.

Stromboli, disco verde della Regione Sicilia alla rimozione dei massi e interventi di messa in sicurezza sui torrenti

Ruspe in azione nelle zone di Stromboli colpite dalle alluvioni

Stromboli,

Hanno preso il via i lavori urgenti di rimozione dell’ingente quantitativo di materiale franato sulle case che si trovano a ridosso degli alvei dei torrenti di Stromboli, gravemente compromessi dall’alluvione che ha interessato l’isola lo scorso 19 ottobre e dai successivi nubifragi che si sono verificati fino al recente mese di maggio.

«La Regione – ha detto il presidente Renato Schifani, nominato commissario per questi interventi appena lo scorso 22 aprile – sta operando con la massima celerità, per gli interventi di propria competenza, per ripristinare le condizioni di sicurezza per gli abitanti e di stabilità di un territorio tanto attraente per i turisti quanto vulnerabile e bisognoso di tutele».

Il materiale eruttivo che si deposita e si accumula sulle pareti del vulcano, già colpite da incendi e prive di vegetazione a causa della perdurante siccità, non si è consolidato e, ad ogni nubifragio, innesca crolli di massi, pietrame lavico, ceneri. Elementi che, scorrendo lungo le strade di accesso alle pendici, realizzate all’interno dei torrenti, colpiscono le case a cui si accede direttamente dagli alvei fluviali.

Le ruspe, inviate dall’Autorità di bacino distrettuale della Presidenza della Regione che è soggetto attuatore degli interventi, si sono messe all’opera sul torrente Montagna Russo e, a breve, inizieranno anche sui greti del San Bartolo, del San Vincenzo e del Machichi. Il materiale franato, dopo la caratterizzazione, sarà utilizzato, se possibile, per il ripascimento delle spiagge dell’isola soggette a erosione.

Per scongiurare ulteriori danni, e nelle more della realizzazione di imponenti interventi di consolidamento strutturale, è prevista anche la realizzazione di una barriera para-colate di circa 120 metri quadrati a monte del centro abitato, con funzioni di protezione contro eventuali future colate di detriti.

Infrastrutture, l’assessore della Regione Sicilia ,Aricò: «Nessun taglio per opere in Sicilia, dalla Regione oltre 600 milioni per la viabilità»

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«Non risultano ad oggi provvedimenti statali che decurtino risorse destinate ad infrastrutture viarie o ferroviarie in Sicilia. Qualora venissero paventati tagli a danno di opere strategiche per l’Isola, il governo Schifani si batterà per far valere le proprie ragioni a tutela della mobilità e della sicurezza dei cittadini siciliani».

Lo afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità Alessandro Aricò in merito all’allarme lanciato negli ultimi giorni da amministratori e costruttori.

«L’unica riduzione di risorse, lineare in tutta Italia per un valore di 350 milioni di euro, riguarda le ex Province per la manutenzione straordinaria delle strade – prosegue l’assessore – Nel dettaglio, la ricaduta sui Liberi consorzi e le Città metropolitane in Sicilia è di circa 34 milioni per il biennio 2025-2026. Ma su questo aspetto desideriamo rassicurare i cittadini: continueremo a investire con determinazione sulla sicurezza e sull’ammodernamento della rete viaria dell’Isola. In particolare, vista l’importanza che il governo regionale riconosce ai collegamenti interni, con il presidente Schifani abbiamo già concordato che, nel caso in cui ci fossero già obbligazioni giuridicamente vincolanti, le risorse necessarie all’esecuzione delle opere saranno garantite da fondi regionali».

L’assessore Aricò ricorda anche che, in sede di predisposizione del Fondo di sviluppo e coesione (Fsc), circa 640 milioni di euro sono stati destinati alla viabilità delle aree interne, delle ex Province e dei territori più fragili. A questi si aggiungono ulteriori fondi regionali per la manutenzione straordinaria, la sicurezza stradale e il completamento di opere strategiche, oltre ai vari programmi di investimento programmati che ammontano a 37 miliardi di euro ripartiti in strade, opere ferroviarie, porti ed edilizia statale.

«Proprio sul fronte delle infrastrutture ferroviarie – conclude Aricò – nei giorni scorsi Rfi ha assicurato che l’operazione di rimodulazione dei progetti comporterà un incremento complessivo delle risorse destinate alla Sicilia da circa 1,5 miliardi a oltre 1,8 miliardi di euro».

 

Frane in Sicilia, interventi nel centro abitato di Realmonte.

 

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Mancano solo pochi giorni all’avvio dell’opera di consolidamento nella zona sud-ovest del centro abitato di Realmonte, nell’Agrigentino. La Struttura di contrasto del dissesto idrogeologico, che ha al suo vertice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, ha infatti aggiudicato i lavori in quest’area, delimitata da via Udine e dall’asilo nido.

«La programmazione degli interventi di messa in sicurezza delle aree a rischio – sottolinea il governatore Schifani – non conosce sosta. All’obiettivo principale, che rimane quello della salvaguardia della pubblica incolumità, si unisce quello di eliminare le cause dei fenomeni di dissesto idrogeologico che impediscono la normale fruizione di intere porzioni di territorio e, in particolare, dei centri abitati. È per questo che a quest’attività destiniamo importanti risorse economiche». Gli uffici diretti da Sergio Tumminello hanno ufficializzato la graduatoria di gara. Ad eseguire i lavori, per un importo di 1,3 milioni di euro e con un ribasso del 31,9 per cento, sarà un’associazione temporanea di imprese coordinata dalla Bonina srl di Brolo (Me).

Si avvia così a conclusione una vicenda che ha interessato un versante densamente popolato e nel quale, negli ultimi vent’anni, si sono registrati importanti fenomeni franosi che hanno danneggiato edifici privati, il manto stradale di diverse arterie viarie, una serie di infrastrutture pubbliche e la rete di servizi.

Una situazione aggravata dall’umidità di risalita proveniente da una falda del sottosuolo in un sito che si sviluppa in pendenza, nella zona a sud dell’abitato. Tra le soluzioni tecniche contemplate dal progetto, la realizzazione di una palificata in cemento armato, a valle delle abitazioni, per contrastare lo scivolamento del versante, ma anche gabbionate di contenimento. Un sistema drenante, infine, consentirà di canalizzare le acque in appositi pozzetti.

 

Imprese,il governatore della Regione Sicilia, Schifani: «Unionicamere conferma che Sicilia cresce grazie a politiche concrete e conti in ordine»

 

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«I dati di Unionicamere Sicilia confermano il percorso virtuoso della nostra Regione. La crescita delle imprese, l’aumento dell’occupazione e la vivacità dei settori innovativi dimostrano che le politiche economiche del mio governo stanno producendo risultati concreti. In un contesto nazionale difficile, la Sicilia si distingue per reattività e visione strategica».
Lo dichiara il presidente della Regione, Renato Schifani. «Questi risultati – prosegue Schifani – si inseriscono in un quadro più ampio di risanamento e rilancio, testimoniato anche dal doppio miglioramento del rating di S&P in meno di un anno. Abbiamo ridotto il disavanzo, approvato la legge di stabilità nei termini dopo oltre un decennio e velocizzato i pagamenti ai creditori, restituendo efficienza all’amministrazione».
«Oggi la Sicilia – conclude – non è più percepita come un freno, ma come un territorio capace di valorizzare le proprie risorse, attrarre investimenti e costruire futuro. Continueremo a lavorare con responsabilità, in sinergia con il governo nazionale e il sistema produttivo, per trasformare questi segnali positivi in sviluppo duraturo».

Istruzione, dalla Regione Sicilia stanziati altri 3,5 milioni per aule immersive in 127 scuole siciliane

 

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Palermo,

Promuovere ambienti di apprendimento basati su innovazione e interattività potenziando, allo stesso tempo, i modelli educativi fondati sulla didattica immersiva. È l’obiettivo della circolare, emanata dall’assessorato regionale dell’Istruzione e della formazione professionale, che destina altri 3,5 milioni di euro alla realizzazione di aule immersive nelle scuole elementari e medie della Sicilia.

«Fino ad oggi – afferma l’assessore Mimmo Turano – la Regione ha stanziato 6,8 milioni di euro per la creazione di aule immersive in 127 scuole siciliane ed erogato il 90 per cento delle somme finanziate. Con questo nuovo provvedimento, continuiamo a investire risorse per sostenere l’integrazione tra didattica e nuove tecnologie e favorire modalità di apprendimento esperienziali. Solo coniugando “tradizione” e innovazione possiamo migliorare la qualità dell’offerta formativa per i nostri studenti».

La circolare è destinata agli istituti scolastici del primo ciclo (istituti comprensivi, direzioni didattiche e scuole medie) con sede in Sicilia, che abbiano plessi e ambienti didattici idonei all’allestimento di aule immersive e alla sperimentazione, anche in orario extracurriculare, di modelli didattici basati sulla realtà aumentata e su quella virtuale.

Ciascun progetto potrà beneficiare di un contributo massimo di 55 mila euro, di cui 5 mila per svolgere le attività in orario extrascolastico, così da aprire le scuole nel pomeriggio e renderle fruibili al territorio e alla comunità. Le domande possono essere presentate anche dagli istituti che hanno già usufruito del contributo previsto dalla circolare 24 del 31/10/2024, purché l’istanza riguardi un plesso diverso da quello finanziato dal precedente bando e situato in un altro Comune.

Regione Sicilia, il governatore Schifani accetta dimissioni dell’assessore Di Mauro e designa Colianni assessore all’Energia

 

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l presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha accettato le dimissioni dell’assessore all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro. Al suo posto il governatore ha designato Francesco Colianni, che giurerà domani alle 15 davanti all’Assemblea regionale siciliana.

«Ringrazio Roberto Di Mauro per il lavoro svolto in questi anni e per il suo contributo all’attività della giunta di governo in settori strategici – dice Schifani – Il nuovo assessore Francesco Colianni proseguirà il percorso di attuazione del programma di governo»

Asp Trapani, Regione Sicilia sospende Direttore generale, F.Croce e avvia procedimento di decadenza: gravi responsabilità gestionali

 

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Palermo,

La Regione Siciliana, attraverso l’assessorato della Salute, ha avviato il procedimento di decadenza del direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, Ferdinando Croce, disponendone nel contempo l’immediata sospensione dalle funzioni per 60 giorni
. La decisione è stata presa a seguito di un’indagine ispettiva che ha evidenziato gravi disservizi legati ai ritardi nell’erogazione delle prestazioni di anatomia patologica, suscitando grande clamore mediatico e un crescente allarme sociale, oltre a mettere a repentaglio la salute dei cittadini interessati.
L’attività ispettiva è stata condotta dal dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’assessorato, che ha prodotto una relazione individuando responsabilità a carico del vertice dell’Asp.
Sulla base di tale documentazione, il presidente della Regione Renato Schifani, su proposta dell’assessore Daniela Faraoni, ha formalmente comunicato stamattina a Croce l’avvio del procedimento di decadenza e la risoluzione del relativo rapporto di lavoro per gravi responsabilità gestionali. Nelle more della conclusione del procedimento, l’assessorato ha disposto la sospensione del direttore generale per due mesi.
Le contestazioni mosse riguardano “omissioni di atti obbligatori per legge e violazioni dei principi di efficacia, efficienza e buon andamento dell’amministrazione”.

Solidarietà, il Garante dei detenuti della Regione Sicilia consegna 2500 coperte per le carceri siciliane

 

 

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Sono state consegnate, nella Casa circondariale Pagliarelli di Palermo, le 2.500 coperte acquistate con i fondi del bilancio regionale e destinate a quindici istituti penitenziari siciliani che ne avevano fatto richiesta. L’iniziativa, promossa dall’Ufficio del Garante dei diritti dei detenuti della Regione Siciliana guidato da Santi Consolo, mira a garantire migliori condizioni di vita ai detenuti durante i mesi invernali.

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha espresso il suo apprezzamento: «Questa è una dimostrazione concreta di attenzione verso chi vive la condizione di detenuto. Il mio governo sarà sempre in prima linea nel sostenere progetti di questo genere e nel promuovere ulteriori azioni a favore della dignità delle persone carcerate e del loro reinserimento sociale».

«Nei periodi più freddi dell’anno– ha osservato Consolo – in molti istituti penitenziari, dove il riscaldamento potrebbe risultare insufficiente, una coperta in più può fare la differenza. La distribuzione è avvenuta in base alle necessità manifestate dagli istituti di pena interpellati dal nostro ufficio, con l’intento di migliorare le condizioni di vita delle persone recluse».

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