Defezioni alla Festa della Repubblica: i generali non andranno alla parata- “Siamo stati umiliati”

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La Festa della Repubblica diventa l’occasione per esprimere proteste e/o accuse ai governanti . Già si apprende che vi saranno defezioni alla tradizionale parata militare del 2 giugno: i generali Arpino, Camporini e Tricarico hanno comunicato forfait alle celebrazioni in via dei Fori Imperiali per la Festa della Repubblica in polemica con le alcune scelte di governo.

Sono “troppe le disattenzioni del governo nei confronti dei temi della Difesa,accusa sui social il generale Vincenzo Camporini, ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica Militare e della difesa spesso snaturata con una ipocrita enfasi sul ‘dual use’, a partire dalla perdurante mancata presentazione del ‘decreto missioni’, dalla sostanziale paralisi delle attività amministrative per l’ammodernamento dei mezzi, da dichiarazioni di vuoto pacifismo del Presidente del Consiglio e potrei continuare”.  “Personalmente – aggiunge Camporini – non me la sento di avallare ipocritamente con la mia presenza una gestione che sta minando un’istituzione di cui il Paese deve essere orgoglioso”.

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Nella foto d’Archivio, il generale Vincenzo Camporini

“Non parteciperò perché sarebbe ipocrita applaudire i nostri soldati in compagnia di soggetti che stanno contribuendo a un progressivo e, per certi versi, irreversibile indebolimento delle Forze Armate”, commenta pure il generale Dino Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica,  “Una componente della maggioranza giallo-verde – lamenta il generale – sta portando avanti un atteggiamento ostile nei confronti di una delle poche Istituzioni che funzionano bene in Italia: le Forze Armate”. “Per di più, noi generali in pensione – spiega ancora Tricarico -veniamo trattati come malfattori per via della polemica sulle cosiddette pensioni d’oro, addirittura Luigi Di Maio pronunciò la frase ‘si debbono vergognare’. Non capisco di cosa dovrei vergognarmi. Ho servito lealmente il mio Paese per 40 anni, rischiando la vita su un aeroplano”.

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Nella foto il generale Dino Tricarico dell’Aeronautica Militare

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Il generale Mario Arpino

E alla parata non ci sarà nemmeno il generale Mario Arpino, già Capo di Stato della Difesa. Dice di “attendere un clima più sereno”. “Non è tollerabile la gogna mediatica a cui sono stati sottoposti i pensionati – si apprende-. Non ne faccio una questione personale: trovo inaccettabile sentire parlare di pensioni d’oro, quasi incitando all’odio di classe”. Sarebbe “ipocrita da parte mia – prosegue Arpino – stringere le mani di chi ha tagliato le pensioni. Non è una colpa, ma un merito avere una pensione più alta per chi ha lavorato tutta la vita. Io ho cumulativamente 55 anni di servizio. Non mi sembra che l’atteggiamento di alcuni ministri sia giusto. Penso che l’indecisione di questo governo su tantissimi temi sia molto grave. Le questioni militari, penso ad esempio agli F-35, sono passate completamente in secondo piano“.

 

Sconquasso Magistratura: c’è troppa corruzione, interviene pure Sergio Mattarella per fermare nomine “mafiose”

Soldi, gioielli e viaggi: così è arrivato a Roma il sistema Siracusa di Amara e Calafiore

Magistratura sottosopra. Corruzione, denaro,viaggi, anelli e decine di migliaia di euro, insieme alle note invidie di una classe di magistrati la cui credibilità è messa in dubbio da coloro che scelgono la strada per arricchire o per arrivare primi in carriera. Pilotate le nomine dei magistrati a capo delle Procure, una delle quali sarebbe stata però «fermata dallo stesso Presidente della Repubblica».

Le indagini che coinvolgono Luca Palamara, il sostituto procuratore ed ex consigliere del Csm accusato di corruzione, hanno ripercussioni in tutto il territorio

La Guardia di Finanza e i magistrati di Perugia hanno perquisito il suo ufficio in Procura a Roma. E spuntano i nomi illustri di altri indagati che avrebbero favorito Palamara per eludere le indagini a suo carico: tra questi, il pm Stefano Rocco Fava – il magistrato dell’esposto contro il procuratore di Roma Pignatone – e il consigliere del Consiglio Superiore della Magistratura Luigi Spina. Sulla vicenda, l’Associazione Nazionale Magistrati «confida che il percorso decisionale del Csm non sia in alcun modo influenzato da alcun altro fattore, esterno o interno alla magistratura».

Nel registro degli indagati, con l’accusa di corruzione, i pm di Perugia hanno iscritto anche Fabrizio Centofanti, l’imprenditore dei “regali”, e gli avvocati Piero Amara e Giuseppe Calafiore.

Le prove consisterebbero in “viaggi e vacanze per Palamara (all’epoca consigliere del Csm) e famiglia: un’attività corruttiva messa in atto, secondo la Procura di Perugia, «per fare in modo che Palamara mettesse a disposizione, a fronte delle utilità, la sua funzione di membro del Csm, favorendo nomine di capi degli uffici cui erano interessati Amara e Calafiore».

Tra i regali, anche un anello «del valore di duemila euro in favore dell’amica Adele Attisani», oltre a un soggiorno a Taormina. E poi viaggi per lo stesso Palamara, o la sorella, in Toscana, a Madonna di Campiglio, a Dubai e Favignana.

Il sostituto procuratore romano, secondo l’accusa, quando rivestiva il ruolo di componente del Csm, avrebbe anche ricevuto 40 mila euro dagli avvocati Calafiore e Amara per favorire la nomina di Giancarlo Longo (arrestato nel febbraio 2018 per corruzione a Messina – ndr) a procuratore di Gela: un tentativo non andato in porto – secondo quanto avrebbe riferito Palamara, come raccontato dallo stesso Longo ai magistrati – per «un intervento diretto del Presidente della Repubblica  quale Capo assoluto della Magistratura» Sergio Mattarella.

Sorprese nell’operazione “Terre emerse” contro la Mafia: coinvolto anche un notaio

Operazione "Terre emerse", coinvolto un notaio: "Era già stato segnalato alla commissione regionale di disciplina"

Nebrodi e Madonie, operazione Terre Emerse: anche un notaio coinvolto

IL CONSIGLIO DI CATANIA E CALTAGIRONE
«SCONCERTATI PER QUANTO ACCADUTO, AVEVAMO GIÀ SEGNALATO IL COLLEGA ALLA COMMISSIONE REGIONALE DI DISCIPLINA

 

La vicenda che ha visto – ricorderemo- l’arresto di alcuni appartenenti e altri fiancheggiatori di Cosa nostra,  accusati di aver gestito terreni del parco delle Madonie e dei Nebrodi per conto dell’associazione mafiosa, ricevendo anche finanziamenti comunitari per la gestione delle stesse imprese agricole riconducibili a membri di Cosa nostra, ha un’appendice.

In quell’’operazione venne disposto il sequestro di immobili, aziende, beni e disponibilità finanziarie per un valore di circa 7 milioni di euro. sigilli a 900 ettari di terreni, fabbricati, beni, 9 aziende agricole.

Oggi sono fermi in carcerei: Antonio, Domenico, Giovanni e Giacomo Di Dio; Giuseppe Fascetto Sivillo e Caterina Primo. Arresti domiciliari, invece, per Salvatore Dongarrà, Carmela Salerno, Rodolfo, Ettore e Domenico Virga.

L’appendice dell’’operazione- che è anche sorpresa per il pubblico- il coinvolgimento cioè di  un notaio che è stato interdetto dall’esercizio dell’attività professionale. L’indagine, che attualmente vede coinvolte 23 persone, trae origine dall’indagine Nibelunghi condotta sempre dai finanzieri del Gico di Caltanissetta tra il maggio del 2017 e il gennaio del 2018 e che ha svelato un sistema illecito di gestione di terreni e contributi agricoli da parte di Cosa nostra nella zona delle Madonie e dei Nebrodi.

Il sistema mafioso era gestito con l’utilizzo di metodi mafiosi da parte della famiglia Di Dio originaria di Capizzi e che si era poi stanziata nella provincia di Enna. Nei confronti degli indagati è stato contestato il delitto di concorso esterno in associazione mafiosa con riferimento ai rapporti con numerosi esponenti di famiglie mafiose tra cui in particolare quella facente capo ai fratelli Virga, inserita nel mandamento di San Mauro Castelverde.

 

In riferimento a  tale operazione  condotta contro la Mafia siciliana , detta Terre Emerse – condotta dalla guardia di finanza di Caltanissetta – il Consiglio notarile di Catania e Caltagirone  tiene a precisare quanto segue:

«Il nostro Consiglio – afferma il presidente Andrea Grasso – ha la principale funzione di svolgere l’attività di vigilanza e controllo sui propri iscritti al fine di garantire, in favore dei cittadini, il corretto esercizio dell’attività notarile, promuovendo le sanzioni – sotto l’aspetto deontologico – dei comportamenti contrari alle norme disciplinari.

Il Notaio coinvolto, per vicende legate alla sua attività professionale, è già stato oggetto di un procedimento disciplinare deliberato dal nostro Consiglio nel mese di febbraio 2019 attualmente pendente presso la Coredi Sicilia (commissione di disciplina dei Notai); con riferimento alla vicenda de quo abbiamo inoltre provveduto immediatamente ad eseguire l’ordinanza di sospensione cautelare.

Continueremo a dare il nostro contributo – prosegue il presidente Grasso – per contrastare la criminalità organizzata: fronteggeremo e combatteremo insieme alla Procura ogni atteggiamento mafioso che inquina la nostra economia e tutto il sistema che ogni giorno si batte per la legalità».

 

Rousseau conferma Luigi Di Maio leader politico

 

Conferma prevista per il vicepremier  Luigi Di Maio quale leader  politico con l’80% dei consensi…. Su 56.127 preferenze espresse, ben 44.849 iscritti hanno votato sì, 11.278 no.
“.

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La riconferma del mio ruolo di capo politico – ha affermato Di Maio sui social  – è solo il primo passo per avviare una profonda organizzazione del Movimento 5 Stelle, per renderlo più vicino ai cittadini, ai territori, per rimarcare la nostra identità e per permettere a questo governo di realizzare quella idea di Paese che abbiamo costruito negli ultimi 10 anni con esperti, portavoce ed attivisti”. “Tra qualche settimana –  afferma Di Maio – conoscerete la nuova struttura organizzativa che per me deve prevedere compiti ben precisi in capo a persone individuate dal Movimento, penso a deleghe sull’economia, i territori, le liste civiche, le imprese, il lavoro, l’ambiente, la sanità, la tanto discussa comunicazione, tutte questioni che sono sempre state in capo a me, vista l’assenza di una struttura interna. Tutti coloro che si occupano di un settore in Italia devono poter interloquire ogni giorno con una persona del Movimento che cura il loro tema di interesse. Non perderò tempo, domani avrete già novità sul rinnovo di alcuni ruoli e procedure interne“.

 

Palermo: sospensione illegittima della Prof. che non vigilò a scuola sul video delle leggi razziali

 

insegnante sospesa, Vittorio Emanuele III, Rosa Maria Dell’Aria, Palermo, Cronaca
Nella foto la prof.ssa Rosa Maria Dell’Aria : “Una vicenda da dimenticare”

La vicenda dell’insegnante Rosa Maria Dell’Aria dell’Iti “Vittorio Emanuele III di Palermo sospesa-com’è noto- per non aver controllato i lavori dei suoi ragazzi che in occasione della Giornata della memoria avevano presentato un video in cui si accostavano le leggi di Hitler al decreto Sicurezza del governo italiano,  non approderà  nella aule giudiziarie. I legali nelle scorse settimane avevano annunciato un ricorso alla sezione Lavoro del Tribunale di Palermo. “Non abbiamo più motivo per farlo – affermano gli avvocati  -, visto che il ricorso puntava proprio a dichiarare illegittima quella sanzione.  Nei prossimi giorni delineeremo i dettagli della soluzione individuata per arrivare a una formalizzazione dell’illegittimità. Ci siamo dati qualche giorno per riflettere su alcuni aspetti, ma non passeranno certo delle settimane”. Nel ricorso su cui i legali della prof stavano lavorando si sottolineava l’illegittimità del provvedimento che “viola gli articoli della Costituzione, la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e la stessa Dichiarazione sui diritti dell’uomo”. Lo scorso 23 maggio Rosa Maria Dell’Aria aveva incontrato in prefettura a Palermo i ministri Salvini e Bussetti. “Non sono interessata ad atti di clemenza o grazia, ma una riabilitazione piena”.      Un episodio da dimenticare.

Nave Marina raggiunge il gommone in difficoltà e salva circa 100 migranti

 

 Recuperate, circa cento persone che stavano naufragando in mare, anche 17 donne e 23 minori, per i quali è attualmente in atto la verifica delle condizioni di salute. La Marina fa sapere che “non risulta alcuna persona deceduta a bordo”….

La nave della Marina Militare Cigala Fulgosi, sta navigando verso il porto di Lampedusa con a bordo i 100 migranti soccorsi in mare.

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In una nota, il ministero della Difesa ha confermato che “il Pattugliatore d’altura della Marina militare Cigala Fulgosi, ha raggiunto un gommone in acque internazionali, a circa 90 miglia a sud di Lampedusa. L’unità della Marina, constatate le condizioni del natante con 100 persone a bordo, di cui solo una decina provvisti di salvagente individuale, motore spento, precarie condizioni di galleggiamento e considerate le condizioni meteorologiche in peggioramento, è intervenuta in soccorso delle persone che erano in imminente pericolo di vita”. Si afferma inoltre che Nave Cigala Fulgosi è attualmente impegnata nell’Operazione Mare Sicuro, unitamente ad altre unità aeronavali della Difesa, “al fine di proteggere gli interessi nazionali nel Mediterraneo centrale, conducendo attività di presenza, sorveglianza e deterrenza, anche in ragione all’attuale situazione di sicurezza presente in Libia“.

 

Altro barcone di 90 migranti lancia l’allarme: “Marina italiana, aiutateci”

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Ci risiamo. Altra imbarcazione di circa 90 migranti  si trova al largo della Libia e già in difficoltà da ieri, lancia  l’allarme ..

Stamani in un  comunicato stampa sui social si affermava che le “90 persone a bordo stanno ancora soffrendo e sono in grave pericolo. Il sole sta sorgendo nel Mediterraneo centrale ma ora possono vedere con chiarezza che nessuno è nelle vicinanze. Sono ancora abbandonati a mare e non c’è nessun soccorso in vista”.

Richiama l’attenzione anche la ong Mediterranea Saving Humans ribadisce  la necessità di un intervento urgente chiamando in causa la nave Cigala Fulgosi della Marina Militare. “C’è un barcone in difficoltà – scrive la ong – 90 persone a bordo tra cui donne e bambini. In zona la nave P490 ‘Cigala Fulgosi’ @ItalianNavy. È necessario un intervento urgente”.

Caltanissetta: gestione della Mafia sui parchi dei Nebrodi e delle Madonie

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Il Nucleo della Guardia di Finanza di Caltanissetta, in collaborazione con il Servizio centrale investigazioni sulla criminalità organizzata, ha arrestato 12 persone e sequestrato immobili, aziende, beni e disponibilità finanziarie per un valore di circa 7 milioni di euro nell’ambito di una vasta operazione che interessa  la gestione dei parchi siciliani e il fenomeno dei finanziamenti europei

Gli arrestati, alcuni dei quali appartenenti e altri fiancheggiatori di Cosa Nostra, sono accusati in particolare di aver gestito i terreni del parco delle Madonie e di quello dei Nebrodi per conto della mafia, ricevendo anche finanziamenti comunitari per la gestione di imprese agricole riconducibili a esponenti di Cosa Nostra.

Più tardi si conoscerà lo sviluppo dell’operazione, denominata in codice «Terre emerse», saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà alle 11.00 presso la Procura della Repubblica di Caltanissetta.

Salvini brinda: “Conte? Adesso resta, poi dovrà farsi più là”- Il M5S paga lo scotto dell’astensionismo-

Elezioni Europee: trionfa Salvini con la sua Lega, è nettamente il primo partito in Italia. Il Movimento 5 Stelle, primo partito in Calabria e Sicilia, è superato  dal Partito Democratico

La Lega si conferma la prima forza, mentre il Pd supera il M5S che tuttavia tiene la prima linea in Sicilia e Calabria. Reggono Forza Italia e Fratelli d’Italia. 

Secondo i dati del Viminale, quando sono state scrutinate 25.444 sezioni su 61.576, alle elezioni europee in Italia è in testa la Lega con il 32,06%,adesso al 34 % seguita dal Pd con il 24,99% e dal Movimento 5 Stelle con il 17,17%. Forza Italia è all’8,13% e Fratelli d’italia 6,37%.

 Felice  Salvini, il quale in conferenza stampa tenta di smorzare i toni con il M5S ringraziando gli elettori: “useremo bene questo dato”. Il Movimento 5 Stelle, il partito di Di Maio perde milioni di voti rispetto alle politiche e si fa superare dal rinato Partito Democratico di Zingaretti I grillini tengono al Sud: sono il primo partito in Calabria e Sicilia.      Altro dato positivo per Fratelli d’Italia che si attesta sul 6,4%. Forza Italia si mantiene sull’8,7%. Sono stati chiamati al voto quasi 51 milioni di per il rinnovo dei membri del parlamento europeo spettanti all’Italia. La nostra nazionale ha eletto 76 eurodeputati: il numero è stato aumentato da 73 a 76 in conseguenza dell’annunciata Brexit. Soltanto 73 eletti si insedieranno subito mentre i restanti tre potranno farlo quando l’addio del Regno Unito all’Unione Europea sarà giuridicamente effettivo.

Altri dati comunicati dal Viminale. +Europa – Italia in Comune – Pde Italia è al 3,39%, Europa Verde al 2,47%, La Sinistra al 1,96%, il Partito Comunista al 0,89%, Svp al 0,59%, il Partito Animalista al 0,57%, il Popolo della Famiglia – alternativa popolare al 0,42%, Casapound Italia – Destre Unite al 0,32%, Popolari per l’Italia al 0,25%, il Partito Pirata al 0,23%, Forza Nuova al 0,13%, Autonomie per l’Europa al 0,06%, Ppa Movimento politico pensiero azione al 0,02%

 – Sempre in base ai dati del Viminale, l’affluenza alle 23 alle elezioni europee in Italia è al 56,10%(scrutini sez. 23805 di 61576). Alle precedenti elezioni europee si era registrata un’affluenza di 56,34%.

Elezioni europee e amministrative 2019

 – Tutti felici nella sede della Lega: nell’ufficio al secondo piano in via Bellerio a Milano dove sono presenti il leader Matteo Salvini, insieme al sottosegretario Giancarlo Giorgetti, a Claudio Borghi e Luca Morisi, si alzano i bicchieri e si festeggiano i primi risultati. Salvini ha prima affidato un commento a un post con una sua foto (un cartellone nel quale si legge “Primo partito in Italia”, e una didascalia con scritto ‘grazie Italia’) e poi ha tenuto una conferenza stampa in via Bellerio, sottolineando che “per quello che mi riguarda a livello nazionale non cambia nulla, la mia parola vale più dei sondaggi, vale più dei voti, il mio avversario non ce l’avevo in casa”. E ancora: “Conto di riprendere in mano da domani mattina il contratto di governo e applicare tutti i temi che sono rimasti in sospeso. Poi più in là vedremo”.

Poi, in un altro post su Fb ha ringraziato chi l’ha votato: “Useremo bene la vostra fiducia. Siamo primo partito in Italia, si cambia in Europa”.
 – Tace, per ora il Movimento Cinque Stelle. Lo stato maggiore pentastellato, riunito alla Camera con il leader Luigi Di Maio per monitorare i risultati, preferisce non commentare i primi risultati e attende i dati reali per rilasciare le prime dichiarazioni. .