Il Ministro Giorgetti dichiara in Commissione parlamentare di “essere disposto a voler ridurre le disuguaglianze”

 

 

 

 

Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, in audizione presso la Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale,afferma:.

A livello internazionale il contesto economico e politico è da tempo caratterizzato da instabilità e incertezza” con “effetti differenziati tra le diverse,  Regioni e all’interno delle stesse riflettendo in modo significativo sulle dinamiche di crescita e sviluppo del territorio”. 

“I dati economici – prosegue Giorgetti – indicano il permanere di disparità tra le diverse aree e tra settori produttivi specifici, negli ultimi anni sono cresciuti divari anche nel Centro-nord e questi fenomeni hanno portato allo spopolamento di aree interne e desertificazione imprenditoriale di alcuni territori. È quindi fondamentale che il federalismo fiscale tenga conto di queste nuove dinamiche adottando, attraverso l’efficace ricorso alla perequazione, misure che – conclude – possano ridurre le diseguaglianze e promuovere uno sviluppo equilibrato e inclusivo su tutto il territorio nazionale”.

 

Economia, il governo della Regione Sicilia approva il Defr: negli ultimi tre anni il Pil è cresciuto del 3,5%

 

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Palermo,

Negli ultimi tre anni la Sicilia ha avuto una crescita del Pil pari al +3,5%, superiore rispetto al +2,8% del Mezzogiorno e al +2% dell’Italia. Sono i dati contenuti nel Documento di economia e finanza regionale (Defr) per il triennio 2026-2028 approvato oggi dalla giunta su proposta dell’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino.
«Anche quest’anno, l’Isola sta continuando a crescere – commenta il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – e il mio governo punta a portare i dati oltre le attese con forti politiche di sviluppo e investimenti. Porremo in essere le misure necessarie per contrastare il rallentamento globale dello scenario economico».
A seguito della riforma della governance economica europea, il Servizio statistica dell’assessorato dell’Economia ha realizzato un testo complesso che analizza lo scenario macroeconomico, con particolare attenzione alla composizione della domanda e dell’offerta nel mercato regionale, specie rispetto all’export, esamina le direttrici percorse dalla giunta di governo negli ultimi mesi e disegna quelle delle politiche future.
Per quanto riguarda il disavanzo della Regione, questo è passato dagli oltre 7 miliardi del 2018 ai 900 milioni del 2023, anno in cui si sono recuperati oltre 3,1 miliardi. «Nei prossimi anni – afferma l’assessore Dagnino – il governo Schifani intende fare tesoro del “dividendo fiscale”, cioè l’aumento delle entrate dipendente dall’aumento del Pil, per l’incremento della spesa produttiva, in particolare quella per investimenti. L’obiettivo è attivare un circolo virtuoso capace di sostenere ulteriormente la crescita economica, nel rispetto dell’equilibrio della finanza pubblica, mediante l’effetto moltiplicatore tipico della spesa finalizzata allo sviluppo».

L’italo-americano Palella nuovo editore de “La Sicilia” , per il rilancio del Quotidiano di Catania sul viale del tramonto

 

 

La crisi della carta stampata, le necessità economiche prioritarie dei lettori nel momento storico che viviamo, le difficoltà di conduzione , e ragioni personali di famiglia del proprietario sono i motivi dello storico passaggio del quotidiano “La Sicilia” all’imprenditore Salvatore Palella..(nell’immagine/foto sopra)..

L’operazione include anche la società editrice e la quota del quotidiano nell’agenzia ANSA.

Mario Ciancio Sanfilippo (foto Ansa)

Abbiamo deciso di affidare il nostro giornale a un imprenditore giovane e visionario come Salvatore Palella – si legge in una nota della famiglia Ciancio – certi che la sua visione internazionale saprà accompagnare La Sicilia verso nuovi traguardi, nel rispetto della tradizione che la nostra famiglia ha costruito con indipendenza nel corso di ottant’anni, favorendo battaglie importanti per lo sviluppo dell’Isola, sostenendo le forze più vive del territorio, divenendo strumento di democrazia e di legalità. Un giornale costruito con passione e amore, sentimenti che non sono scemati. Ma ci sono momenti importanti della vita in cui la ragione deve avere la meglio sul cuore. E questo è uno di quelli”.

Mutui imprese,il governatore siciliano Schifani: «Irfis ha già erogato 30 milioni, governo vicino al tessuto produttivo»

 

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Palermo,

«A meno di un mese dall’approvazione della graduatoria, l’Irfis ha già erogato i primi 30 milioni di euro alle piccole e medie imprese siciliane che avevano fatto richiesta del contributo per compensare l’aumento dei tassi di interesse sui mutui. È un risultato importante, che conferma l’efficienza dell’azione amministrativa del mio governo e la capacità di rispondere in tempi rapidi ai bisogni concreti del territorio. In un momento di difficoltà economica, sosteniamo chi investe e crea lavoro, perché crediamo profondamente che imprese e occupazione debbano essere al centro delle politiche pubbliche per lo sviluppo della Sicilia».
Lo annuncia il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. La misura, del valore complessivo di 45 milioni di euro, era stata predisposta dal governo regionale sei mesi fa, con un decreto dell’assessorato dell’Economia. Il termine per la presentazione delle istanze era scaduto a inizio marzo, in un mese è stata approvata la graduatoria e in meno di trenta giorni Irfis, soggetto attuatore, ha già provveduto a erogare le prime somme. A oggi, sono state liquidate circa tremila istanze su un totale di 4.850 inserite in graduatoria, con un importo medio per ciascuna azienda di circa 10 mila euro. Delle restanti domande, circa 900 sono ancora in attesa del Durc, mentre altre 700 sono in verifica da parte dell’Agenzia delle entrate per debiti o cartelle esattoriali. Secondo quanto previsto, il contributo a fondo perduto poteva coprire fino all’80% degli interessi corrispettivi relativi alle rate scadute nel corso del 2023 e pagate entro il 30 settembre 2024, con un massimo di 15 mila euro per impresa.
«Irfis ancora una volta – evidenzia la presidente dell’Istituto, Iolanda Riolo – si è dimostrato uno strumento efficiente nell’erogazione dei contributi alle imprese, rispettando tempi e procedure. In sei mesi, il governo è riuscito a costruire la misura e a destinare agli aventi diritto le somme grazie al prezioso lavoro dei nostri uffici. Trasformando l’esigenza di ristoro in realtà, si dà vita a una politica economica anticiclica e quanto più efficace, a vantaggio della parte sana del territorio siciliano, sempre più convinti che lavoro e imprese siano in cima alle priorità per lo sviluppo socio-economico, e indirettamente culturale, della nostra terra».

Vinitaly, ossia l’eccellenza siciliana in primo piano, il Presidente della Regione Sicilia Schifani inaugura il nuovo padiglione della Regione ..

 

 

 

Vino siciliano in mostra. Vino d’eccellenza.Questa mattina l’inaugurazione del Padiglione 2 della Regione Siciliana al Vinitaly 2025. All’evento hanno preso parte il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e l’Assessore all’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea, Salvatore Barbagallo, che insieme hanno presieduto il taglio del nastro inaugurale.

Il Padiglione 2, interamente dedicato alle eccellenze vitivinicole siciliane, ospita aziende e consorzi che rappresentano il cuore della produzione enologica dell’isola. Lo spazio è stato concepito per promuovere i valori del Made in Sicily, con particolare attenzione alla qualità, alla tradizione e all’innovazione.

Il pensiero del  Presidente Renato Schifani: “La Regione Siciliana sostiene con determinazione il processo di internazionalizzazione del nostro prodotto. È essenziale non interrompere il trend di crescita attualmente in atto: per questo motivo, è nostra priorità adottare tutte le misure necessarie per rafforzare il settore. Puntare sulle nostre eccellenze, valorizzando la qualità che ci contraddistingue, rappresenta la strategia vincente. In questa direzione, la Regione è fortemente impegnata a semplificare le procedure burocratiche, al fine di accelerare i tempi e favorire lo sviluppo”.

L’Assessore Salvatore Barbagallo ha aggiunto: “Il Vinitaly rappresenta una vetrina internazionale di assoluto rilievo, un punto di incontro privilegiato tra le nostre eccellenze e operatori del settore, buyer e appassionati provenienti da ogni parte del mondo. In questo contesto, il vino siciliano si afferma come un vero ambasciatore della nostra cultura e del nostro territorio, capace di raccontare la storia, le tradizioni e l’identità unica dell’isola”.

Dissesto, da Roma 43 milioni per interventi prioritari in otto comuni siciliani -Vediamo quali sono

 

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Palermo,

Risorse per 43 milioni di euro: è questa la dotazione finanziaria che il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha riconosciuto alla Sicilia per interventi prioritari di mitigazione del rischio idrogeologico.

«Destineremo queste somme – commenta il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, al vertice della Struttura commissariale di contrasto al dissesto idrogeologico – alla realizzazione di opere di particolare urgenza per la messa in sicurezza di territori in otto comuni siciliani, restituendoli alla piena fruibilità delle comunità interessate. Queste risorse sono un importante riconoscimento per il prezioso lavoro di ricognizione e pianificazione svolto dagli uffici. Investire in prevenzione, oltre a salvaguardare la pubblica incolumità, consente di ridurre i costi e di preservare l’integrità dei versanti maggiormente a rischio».

Nel Messinese, con uno stanziamento di 5,6 milioni di euro verrà consolidata l’area urbana Case nuove Russo a Patti; mentre a Galati Mamertino, con 3,1 milioni, verrà messo in sicurezza il centro abitato. Inoltre, 2,1 milioni serviranno, a difesa delle abitazioni,
per il consolidamento del costone roccioso in prossimità del torrente Racinazzi a Scaletta Zanclea.

Nella provincia di Palermo, 7,8 milioni di euro saranno utilizzati per le opere di mitigazione del rischio idrogeologico sul versante del Monte Triona a Bisacquino; a Villabate, invece, è previsto un intervento da 2,6 milioni per sistemare le pareti rocciose sovrastanti via La Torre; mentre a Pollina con 1,4 milioni verrà consolidata la rupe San Pietro.

Gli altri interventi sono previsti a Misterbianco, in provincia di Catania, dove con 17,8 milioni di euro verrà effettuata la regimentazione delle acque meteoriche nell’area produttiva e commerciale di contrada Mezzocampo, mentre nell’Agrigentino, a San Biagio Platani, verrà finanziato con 1,8 milioni il consolidamento del versante su cui sorge il depuratore comunale.

 

Le risorse del Mase saranno gestite dagli uffici di piazza Ignazio Florio, diretti da Sergio Tumminello, che si occuperanno dell’attuazione degli interventi per tutti gli aspetti tecnici e amministrativi, nel rispetto dei cronoprogrammi indicati e attraverso un’interlocuzione costante con il ministero dell’Ambiente, che verrà aggiornato non soltanto sullo stato di avanzamento fisico, procedurale e finanziario dei lavori, ma anche sulle eventuali criticità riscontrate.

Terme di Sciacca e Acireale, il governatore siciliano Schifani: «Canoni ridotti per favorire nuovi investimenti»

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«La modifica dei canoni per la concessione di acque termali inserita nel ddl stralcio della legge di Stabilità rappresenta un ulteriore passo avanti verso il rilancio del settore in Sicilia. Questa riforma, fortemente voluta dal mio governo, consente di allinearci alle migliori prassi adottate nelle altre regioni, rendendo finalmente gli investimenti nel settore economicamente vantaggiosi. La normativa precedente, con una tassazione del 5% sul fatturato e quindi al lordo dei costi, infatti, non permetteva un’adeguata attrattività per gli operatori, limitando le possibilità di sviluppo. Con questo intervento, la Sicilia si prepara a riconquistare un ruolo di primo piano nel turismo termale, favorendo crescita economica, occupazione e benessere per il territorio». Lo dichiara soddisfatto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della norma che riduce i canoni allo 0,5%.
«Il mio governo – continua il presidente -, con un investimento di 90 milioni di euro provenienti dal Fondo di sviluppo e coesione e con la pubblicazione degli avvisi per un partenariato pubblico-privato per la valorizzazione e il rilancio delle terme di Acireale e Sciacca, ha voluto imprimere un forte cambio di marcia per assicurare a questi due storici complessi l’antico prestigio e la massima funzionalità, riportando in auge in Sicilia il turismo termale di qualità, per troppi anni trascurato». Scheda tecnica Gli operatori economici interessati all’avviso esplorativo hanno tempo fino al 30 maggio prossimo per presentare (attraverso la piattaforma https://appalti.regionesiciliana.lavoripubblici.sicilia.it) la propria proposta per ottenere l’affidamento in concessione della gestione dei due complessi termali di Sciacca, nell’Agrigentino, e di Acireale nel Catanese, incluse le attività di progettazione ed esecuzione dei lavori.
La Regione ha già stanziato 90 milioni di euro all’interno dell’Accordo di coesione firmato a maggio scorso con il governo nazionale. I privati dovranno cofinanziare l’operazione con 94 milioni di euro. In particolare, le proposte dovranno essere corredate da un progetto di fattibilità, da una bozza di convenzione, dal piano economico-finanziario asseverato, dalla specificazione delle caratteristiche del servizio e della modalità di gestione. Tra i documenti da produrre è necessaria anche un’analisi qualitativa e quantitativa degli impatti diretti e indiretti sul territorio. L’intervento di riqualificazione e rifunzionalizzazione del complesso termale di Acireale, costituito dalle Terme Santa Venera e dalle Terme Santa Caterina, riguarderà edifici destinati alle attività termali, strutture ricettive e un’area destinata a parco. Anche il complesso delle terme di Sciacca comprende numerosi immobili e un’area verde: i tre siti principali sono la zona delle Nuove terme, le Antiche terme Selinuntine e le Piscine Molinelli.

Ex Blutec Sicilia . L’assessore alle attività produttive Tamajo incontra le imprese: «A breve il primo bando da 15 milioni per attrarre investitori»

 

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«L’Accordo di programma da 105 milioni siglato da Mimit, Regione Siciliana, Anpal e Comune di Termini Imerese, è un primo passo concreto per attrarre investitori e restituire centralità a un’area industriale strategica, dopo anni di incertezze. A breve sarà pubblicato il primo bando da 15 milioni».
Lo ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo, intervenendo questa mattina nella sede di Confindustria Sicilia a un incontro con una rappresentanza di imprenditori provenienti da tutte le province siciliane, inclusi i rappresentanti delle piccole imprese, per fare il punto sulle opportunità di sviluppo industriale nell’Isola. Uno dei temi centrali è stato proprio l’avvio, a breve, del primo bando da 15 milioni di euro che fa parte del piano di rilancio previsto dall’Accordo di programma. Questo bando pilota servirà a testare il reale interesse degli investitori per l’area industriale, ponendo le basi per gli avvisi successivi.
Tamajo ha sottolineato la piena sintonia con il ministero delle Imprese e del made in Italy, guidato da Adolfo Urso, nell’affrontare le principali vertenze e rilanciare il tessuto produttivo siciliano. L’assessore ha evidenziato il ruolo fondamentale del Gruppo Pelligra nella riqualificazione della zona industriale, dopo aver rilevato lo stabilimento ex Blutec e avviato un percorso di formazione per 350 lavoratori, oltre ad avere messo in atto una strategia di consolidamento con l’ingresso di nuovi soci. All’incontro era presente anche il presidente di Confindustria Sicilia Gaetano Vecchio, con il quale Tamajo ha discusso delle prospettive di sviluppo per il settore industriale siciliano. «Lavoriamo per garantire certezze alle imprese e ai lavoratori – ha aggiunto l’assessore – e il dialogo con il Ministero e con gli imprenditori è essenziale per il rilancio del comparto manifatturiero e industriale della Sicilia».

Ambiente Sicilia, Cts raggiunge 1100 pareri con 700 valutazioni positive. Vanno avanti le autorizzazioni…

 

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Palermo,

Oltre 1100 pareri adottati dalla Commissione tecnica specialistica per le valutazioni ambientali, con un incremento di oltre il 20 per cento sullo scorso anno, 700 valutazioni ambientali positive rilasciate per un totale di oltre 65 miliardi di investimenti da realizzare in Sicilia.

È stato approvato stamattina il Report produttività 2024 della Cts per le autorizzazioni ambientali, il documento che analizza a consuntivo l’attività svolta dalla Commissione presieduta da Gaetano Armao. Le pratiche analizzate riguardano, tra l’altro, richieste di investimenti in settori chiave come la depurazione, le infrastrutture, l’energia, i rifiuti, le attività produttive, la pianificazione territoriale e urbanistica. 

«Grazie alla riforma della Cts, voluta dal mio governo – commenta il presidente della Regione, Renato Schifani – oggi registriamo un deciso passo in avanti nelle procedure di analisi e di autorizzazione delle richieste, seguendo un modello di sviluppo economico e sociale responsabile e sostenibile. Come ho già detto in più occasioni, ottenere una risposta, positiva o negativa, in tempi certi, era il presupposto indispensabile affinché un’azienda potesse decidere di investire capitali nella nostra terra. Finalmente siamo riusciti a sciogliere il nodo burocratico che rallentava la macchina amministrativa e rischiava di far perdere alla Sicilia numerose opportunità di sviluppo. Adesso, grazie al lavoro scrupoloso e attento della Commissione, e del suo presidente Gaetano Armao, siamo arrivati ad autorizzare in un anno investimenti per un valore complessivo di 65 miliardi di euro, coniugando crescita economica e sostenibilità ambientale. Un successo straordinario, che avrà inevitabilmente ricadute economiche positive su tutto il territorio regionale. Possiamo guardare con più ottimismo al futuro, mettendo sempre al centro l’interesse dei cittadini siciliani».

Per quanto riguarda, in particolare, il settore dell’energia rinnovabile la Commissione ha esaminato progetti per oltre 21 Gigawatt suddivisi nel settore agrifotovoltaico, fotovoltaico, eolico, elettrico, biomassa, termodinamico. Di questi, 290 procedure hanno avuto parere ambientale positivo per un totale di circa 10,8 GW. Sono state valutate, inoltre, numerose procedure di Valutazione ambientale strategica (Vas) di carattere nazionale, regionale e comunale tra le quali, in particolare, quella relativa all’aggiornamento del Piano rifiuti della Regione.

Economia, Sicilia : «Anche i dati diffusi dalla Svimez- dice il governatore della Regione Schifani- confermano che la Sicilia cresce»

 

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Palermo,

«Sono estremamente orgoglioso dei dati diffusi oggi dalla Svimez. La crescita del Pil siciliano del 2,2% è l’ennesima conferma di un’inversione di tendenza che non è casuale, ma frutto del duro lavoro e delle politiche liberali che abbiamo attuato, con una maggiore capacità di investire nelle infrastrutture e nei settori strategici per rilanciare l’economia. Dati che fanno il paio con quelli già diffusi nei giorni scorsi anche da Bankitalia e Unioncamere». Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando il rapporto dell’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, presentato oggi a Roma. 

 

«Inoltre – prosegue Schifani – è motivo di orgoglio sottolineare come l’occupazione nel post-pandemia sia cresciuta in maniera significativa, con una ripresa più marcata rispetto ad altre aree del Paese: la Sicilia, con un +5,2%, è infatti la seconda regione più dinamica di tutto il Sud. Questo è il risultato delle politiche regionali a sostegno delle imprese, che hanno contribuito a creare nuove opportunità di lavoro e a ridurre il disagio sociale. Ottimi segnali arrivano anche dalla blu economy: la filiera navale e cantieristica dell’Isola è prima per valore aggiunto (700 milioni di euro) in tutto il Sud».

 

«Questi dati, però – sottolinea il presidente della Regione – non ci devono fare abbassare la guardia su alcuni ambiti, in particolare sull’emigrazione giovanile. La fuga dei nostri talenti, soprattutto dei laureati, è un tema sul quale siamo concentrati. Il nostro fine è creare un futuro in cui i giovani siciliani possano vedere la loro terra come un luogo di opportunità e crescita, senza dover cercare altrove le condizioni per realizzare i propri sogni. Per questo la nostra azione mira a coniugare sviluppo e occupazione di qualità. Lavoriamo a questo obiettivo, da un lato, dialogando con le imprese e, dall’altro, con la modernizzazione e il rinnovamento dell’apparato burocratico regionale. Infatti, grazie al nuovo accordo Stato-Regione, dopo decenni, siamo riusciti a sbloccare le assunzioni con circa duecento giovani già in servizio e altri 600 che saranno selezionati nel prossimo triennio. A questi – conclude Schifani – si aggiungono anche i concorsi espletati per i Centri per l’impiego con 500 persone già assunte e altre circa cento che lo saranno nel 2025. Dati che contribuiranno a farci lasciare l’ultima posizione in classifica tra le regioni italiane come tasso di turnover tra il personale, che deve essere considerato una risorsa e non un costo e che va gratificato attraverso percorsi incentivanti e premiali, anche di carriera».