Palermo,
Palermo,
Nuovo taglio dei tassi dalla Bce di 25 punti base oggi, giovedì 17 ottobre.
Dunque, cambia ora la storia sui mutui a tasso variabile : i tassi di interesse sui depositi presso la banca centrale, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale saranno ridotti rispettivamente al 3,25%, al 3,40% e al 3,65%, con effetto dal prossimo 23 ottobre. L’Eurotower afferma in particolare, che “la decisione di ridurre il tasso sui depositi presso la banca centrale, tasso mediante il quale il Consiglio direttivo orienta la politica monetaria, scaturisce dalla valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria. Le ultime informazioni sull’inflazione indicano che il processo disinflazionistico è ben avviato. Le prospettive di inflazione sono, inoltre, influenzate dalle recenti sorprese al ribasso degli indicatori dell’attività economia. Nel contempo, le condizioni di finanziamento rimangono restrittive”.
La Bce, come già anticipato, “si attende che l’inflazione aumenti nei prossimi mesi, per poi diminuire e raggiungere l’obiettivo nel corso del prossimo anno. L’inflazione interna resta elevata, in quanto i salari continuano a crescere a un ritmo sostenuto. Al tempo stesso, le pressioni sul costo del lavoro dovrebbero seguitare ad attenuarsi gradualmente, in un contesto in cui i profitti ne mitigano parzialmente l’impatto sull’inflazione”.
La manovra prende luce Il Consiglio dei ministri ha approvato la manovra pari a circa 30 miliardi lordi. Il ddl Bilncio vale circa 30 miliardi nel 2025, più 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027. Ecco le principali misure.
Confermate e potenziate le misure sui congedi parentali. Introdotta anche una “Carta per i nuovi nati” che riconosce 1000 euro ai genitori entro la soglia Isee di 40 mila euro per far fronte alle numerose prime spese per ogni nuovo nato. La manovra rafforza il bonus destinato a supportare la frequenza di asili nido, anche prevedendo l’esclusione delle somme relative all’assegno unico universale dal computo dell’ISEE. Tra le misure di carattere sociale, la carta “dedicata a te” è rifinanziata per il 2025 nella misura di 500 milioni. Nel compiuto delle detrazioni si terrà conto del numero dei familiari a carico. Più numerosi i componenti della famiglia, maggiori sono gli spazi per le detrazioni fiscali.
Nella manovra si rendono strutturali gli effetti del taglio del cuneo e l’accorpamento delle aliquote Irpef articolata su tre scaglioni già in vigore nell’anno in corso.
Sono state incrementate le risorse anche per finanziare nella Sanità il rinnovo dei contratti. In particolare nel prossimo biennio lo stanziamento è in linea con la crescita del pil nominale.
SGRAVI LAVORO GIOVANI E DONNE SUD, DIGITALE E GREEN.
Nel SUD si confermano gli incentivi finalizzati all’occupazione dei giovani e delle lavoratrici, che saranno riconosciuti anche ai rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027. Confermati inoltre la decontribuzione in favore delle imprese localizzate nella Zes e gli incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica.
Oltre alla conferma dei fringe benefits per tutti gli aventi diritto, gli importi vengono maggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri. Tra le misure fiscali si conferma, anche per il triennio 2025-2027, la tassazione agevolata al 5% dei premi di produttività erogati dalle aziende ai lavoratori
Sono confermate le misure dello scorso anno e potenziate quelle destinate ai lavoratori pubblici e privati che raggiungono l’età della pensione ma restano a lavoro.
Il disegno di legge di bilancio stanzia anche risorse per assicurare che, successivamente al termine del PNRR, l’andamento della spesa per investimenti pubblici sia coerente con i requisiti della nuova governance europea. In particolare, è previsto anche il potenziamento degli investimenti nel settore della difesa.
TAGLI SPESA E CONTRIBUTO BANCHE E ASSICURAZIONI. Misure di revisione ed efficientamento della spesa delle amministrazioni pubbliche. Tra le altre coperture rilevanti, contributi del settore bancario e assicurativo.
Sfruttare al massimo le opportunità economiche e sociali offerte dai Centri commerciali naturali e incoraggiare una crescita sostenibile del territorio. Con questo obiettivo, stamattina, si è svolto un incontro tra l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, e i componenti della quinta commissione del Comune di Palermo.
Tema principale, l’elaborazione di un quadro normativo che, attraverso un regolamento aggiornato, consenta di favorire il rilancio economico e sociale del tessuto urbano palermitano, con particolare attenzione alle piccole imprese e agli artigiani. La prospettiva è quella di conferire nuova linfa al commercio locale, incentivando lo sviluppo di sinergie virtuose.
«La riunione odierna – dice Tamajo – ha segnato l’avvio di un dialogo costruttivo e strategico tra Regione e Comune che culminerà nelle prossime settimane con la definizione di un regolamento aggiornato, mirato a valorizzare il potenziale economico e sociale dei Centri commerciali naturali e a promuovere lo sviluppo sostenibile. È nostro impegno sostenere le piccole imprese e gli artigiani, affinché, attraverso un regolamento rinnovato per i Centri commerciali naturali, possano rappresentare una risorsa strategica per la crescita del capoluogo siciliano. Ritengo cruciale ascoltare le istanze del territorio e delle associazioni di categoria, al fine di identificare con precisione le aree critiche su cui intervenire. Ringrazio i consiglieri comunali per la proficua collaborazione e il confronto odierno. Ci incontreremo nuovamente tra quindici giorni per proseguire con decisione il percorso avviato. La celerità e l’efficacia saranno fondamentali per rispondere alle esigenze dei cittadini».
Palermo,
Risolvere non solo le attuali emergenze, ma realizzare anche opere che nel futuro possano evitare ulteriori situazioni di criticità. Con questo obiettivo, il presidente della Regione Renato Schifani ha convocato e presieduto a Palazzo d’Orleans un vertice sulla siccità al quale hanno partecipato gli assessori regionali all’Energia Roberto Di Mauro e all’Agricoltura Salvatore Barbagallo; i dirigenti generali dei dipartimenti Protezione civile Salvo Cocina, Acqua e rifiuti Arturo Vallone, Agricoltura Dario Cartabellotta; il segretario generale dell’Autorità di bacino Leonardo Santoro e il capo di gabinetto della Presidenza Salvatore Sammartano.
«Ho voluto fare il punto – dice il presidente Schifani – con tutti gli uffici coinvolti per conoscere l’attuale situazione degli invasi e lo stato di attuazione degli interventi finanziati e da finanziare. Oltre alla ricerca di nuovi pozzi in tutta la Sicilia, stimolando i sindaci a farlo, e all’uso di autobotti dove servono, dobbiamo evitare che l’acqua si disperda. Oltre, ovviamente, ai grandi interventi strutturali la cui attuazione è nel medio e lungo periodo. L’attuale previsione meteorologica ci dice che anche nel mese di ottobre non ci saranno molte piogge, per cui dobbiamo accelerare sugli interventi immediati per mitigare il più possibile gli effetti della carenza di acqua negli invasi».
Nel corso del vertice è emerso che, attualmente, negli invasi siciliani ci sono circa 60 milioni di metri cubi di acqua disponibili rispetto ai 300 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Per poter utilizzare anche i cosiddetti “volumi morti”, visto l’aggravarsi della situazione, e quindi consentire un’autonomia idrica fino al prossimo mese di febbraio, la Regione, tramite l’Autorità di bacino, ha già chiesto ai gestori di ambito e di sovrambito (e in cinque invasi è già stato fatto) di adeguare i sistemi di prelievo attraverso l’ausilio di piattaforme galleggianti, per consentire un ottimale utilizzo delle risorse idriche residue. I gestori degli invasi, invece, sono stati già invitati, da tempo, a valutare l’attivazione del monitoraggio e del trasferimento della fauna ittica.
Con riferimento ai piani di intervento urgenti finanziati dalla Protezione civile nazionale e dalla Regione, i quasi 50 milioni di euro sono stati già tutti utilizzati e la “nuova” acqua immessa in rete è di circa mille litri al secondo e altri mille lo saranno prossimamente. Adesso, si attende una seconda tranche di venti milioni di euro che Palazzo Chigi aveva garantito al presidente Schifani in occasione della riunione del Consiglio dei ministri dello scorso 6 maggio. E un ulteriore finanziamento di 50 milioni di euro per investimenti, tra irriguo e potabile, sarà inserito dal governo regionale nel prossimo assestamento di bilancio, in corso di predisposizione.
Sta procedendo anche l’iter per la riattivazione dei tre dissalatori (Porto Empedocle, Gela e Trapani) che, dopo la richiesta, accolta, del presidente della Regione, saranno gestiti dal commissario nazionale per l’emergenza idrica, con un’accelerazione sui tempi previsti di realizzazione.
Via libera dalla Regione Sicilia alla bozza di decreto per i contributi a fondo perduto in favore di micro, piccole e medie imprese per l’abbattimento degli interessi sui mutui in essere al primo gennaio 2024. L’incentivo sarà gestito da Irfis FinSicilia e diventerà operativo nelle prossime settimane. Prima della firma definitiva dell’assessore all’Economia, il decreto, condiviso con l’assessore alle Attività produttive, sarà sottoposto al parere della commissione Bilancio dell’Ars.
Previsto dalla manovra di luglio di quest’anno, il plafond per l’incentivo è pari a 45 milioni di euro. Ogni impresa beneficiaria potrà ottenere massimo 10mila euro che saranno erogati in misura pari al 30% dell’ammontare degli interessi relativi alle rate scadute nel corso del 2023 e pagate alla data del 31 marzo 2024. Il tasso di interesse nominale annuo applicato sull’ultima rata di finanziamento scaduta per cui verrà richiesto l’aiuto, inoltre, non potrà essere inferiore all’1%.
Le istanze che perverranno ad Irfis saranno ordinate in base a un punteggio calcolato sulla base di tre pesi: il tasso nominale applicato all’ultima rata scaduta nel 2023, l’ammontare degli interessi oggetto della richiesta di contributo e, infine, il requisito della sede legale in Sicilia.
«Dopo il successo della misura sul caro mutui a vantaggio delle famiglie – afferma il presidente della Regione, Renato Schifani – il mio governo ha fortemente sostenuto la norma, votata dall’Ars, a favore delle imprese. Sostenere il mondo produttivo è una priorità dell’esecutivo e per queste ragioni abbiamo confezionato un provvedimento che punta ad alleviare il peso degli interessi dei mutui a tasso variabile subito dagli imprenditori siciliani».
«Nella scelta dei pesi per l’attribuzione della priorità ai candidati – spiega l’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino – abbiamo deciso di dare maggiore rilevanza alle imprese che hanno sede legale in Sicilia. Una scelta che riteniamo dovuta rispetto a chi decide di localizzare nell’Isola il cuore dei suoi affari, contribuendo, così, direttamente alla finanza pubblica».
«Anche in questa occasione Irfis sarà pronta a intervenire al fianco delle imprese e del sistema produttivo dell’Isola, per contribuire a realizzare questa misura prevista nella manovra del governo e votata dall’Ars» commenta la presidente di Irfis, Iolanda Riolo.
Si parla nuovamente del taglio dei tassi,ma in pratica nulla hanno visto finora gli italiani. Ieri L’ attesa sforbiciata della Bce di 25 punti base. Una scelta che avrà ripercussioni sia su chi ha un mutuo che un prestito. Le famiglie indebitate, in Italia, sono 6,8 milioni, pari a circa il 25% del totale. Di queste, 3 milioni e mezzo hanno un mutuo per l’acquisto di una casa.
Di qui, vantaggi giù significativi per le famiglie, sia per comprare casa che automobili o elettrodomestici. I tassi sui mutui sono già diminuiti a una media del 3,44%, rispetto a livelli medi superiori al 5% del 2023 e potrebbero calare ancora al 3,20%. Una riduzione che, calcola un’analisi della Fabi, comporterà, nel caso di un prestito immobiliare di 25 anni da 200mila euro, un risparmio complessivo di oltre 70.000 euro (-19,3%).
I tassi sul credito al consumo sono scesi a una media dell’8,58%, dopo picchi superiori al 14%, e potrebbero calare ancora all’8,25%. Vuole dire che un’automobile da 25.000 euro comprata interamente a rate, con un finanziamento di 10 anni, costerà oltre 11.000 euro in meno (-23%) rispetto al 2023, mentre per una lavatrice da 750 euro, con un credito di 5 anni, il risparmio, nei prossimi mesi, sarà di 161 euro (-14,6%).
Tra credito al consumo e prestiti personali, le banche hanno erogato 243 miliardi di euro di prestiti ai cittadini, in leggero calo con i valori di fine 2020 e in progressivo rallentamento rispetto alla tendenza degli ultimi mesi, segno dell’incidenza negativa dell’aumento dei tassi d’interesse registrato a partire da luglio 2022.
Le rate dei vecchi mutui a tasso fisso, cioè quelli erogati fino alla fine del 2021- inizio 2022, non cambiano e resteranno intatte fino al termine del piano di rimborso. Le rate dei vecchi mutui a tasso variabile sono cresciute fino al 78% in più: vuol dire che chi pagava una rata di circa 500 euro al mese, oggi paga, al mese, 890 euro ovvero 390 euro in più. E’ molto probabile che, alla luce delle decisioni, prese dal 6 giugno in poi, le rate dei vecchi mutui a tasso variabile possano iniziare una progressiva discesa, anche se è difficile, al momento, indicare una traiettoria precisa.
L’agenzia internazionale di rating Fitch ha confermato il suo rating per la Sicilia al livello “BBB” con outlook stabile. Un giudizio promosso già nell’analisi dello scorso anno e confermato, nel corso del 2024, anche da Moody’s e Standard & Poor’s.
Questa valutazione – afferma il comunicato dell’agenzia – riflette le aspettative di Fitch secondo cui i parametri di debito della Sicilia rimarranno in linea con il rating, anche in uno scenario di rallentamento delle entrate operative e di aumento del debito netto, dovuto alle esigenze di finanziamento del piano di investimenti della Sicilia.
«Il report di Fitch – dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – evidenza la solidità dei nostri dati economici, apprezzando le politiche realizzate per la riduzione del disavanzo. Riconoscendo la possibilità di un ampliamento delle entrate per 400 milioni di euro, derivanti dalle imposte sul reddito, l’agenzia dimostra che la Sicilia ha davanti a sé, anche grazie a quelli che saranno gli interventi del mio governo, una stagione di crescita».
«La Sicilia – aggiunge l’assessore regionale all’Economia Alessandro Dagnino – raggiunge il livello più elevato possibile di valutazione, che è il medesimo dello Stato. Il governo Schifani è comunque determinato a proseguire nel rafforzamento della solidità finanziaria della Regione».
Caltanissetta,
Si è conclusa ieri sera a Caltanissetta l’operazione “Fontanelle” per rifornire di acqua l’omonima contrada del capoluogo nisseno da giorni colpita dalla crisi idrica. Nella seconda giornata sono stati prelevati e consegnati 112 mila litri di acqua a 45 utenze, che si aggiungono ai 149 mila litri distribuiti lunedì a 58 utenti.
L’iniziativa è stata attivata dal capo della Protezione civile della Regione Siciliana Salvo Cocina, d’accordo con il presidente Renato Schifani, per colmare la mancata distribuzione nella zona da decine di giorni e in assenza di interventi efficaci. Sono state utilizzate autobotti del Corpo forestale regionale, di Caltaqua e dell’associazione di volontariato “Civici Xirbi”, oltre a mezzi pick-up di numerose organizzazioni di volontariato della Protezione civile, in collaborazione con il Consorzio di bonifica 4 – Caltanissetta che ha in gestione la rete. Un’identica operazione, anche questa in coordinamento con la Prefettura, era stata effettuata sabato ad Agrigento per le frazioni di Giardina Gallotti e Montaperto.
Palermo,
«Ringrazio il ministro Fitto per la continua sensibilità e attenzione rivolta al tema della Zona economica speciale che per il Sud rappresenta una importantissima leva di sviluppo e che, grazie al provvedimento di oggi, potrà contare su ulteriori risorse che agevoleranno le imprese con conseguenti ricadute positive sull’occupazione, in un’area del Paese che per troppo tempo ha atteso misure concrete per crescere».
Lo dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, commentando il raddoppio dei fondi per il credito d’imposta, approvato oggi dal Consiglio dei ministri, con un stanziamento ulteriore di 1.6 miliardi che porta a 3.2 miliardi di euro le risorse a disposizione delle imprese meridionali. «È certamente positiva – prosegue Schifani – anche la possibilità che viene riconosciuta alle Regioni di aggiungere ulteriori risorse dei programmi regionali della politica di coesione europea 2021/27. Un’occasione per aumentare ancora di più i fondi a disposizione a tutto vantaggio degli investimenti».