Palermo, Sanità, convenzione tra Regione e Invitalia per gestione gare per quattro ospedali nel capoluogo per un valore di 747,7 milioni di euro

 

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Palermo,

Collaborazione tra Regione Siciliana e Invitalia per la realizzazione di tre nuovi ospedali a Palermo – il polo di eccellenza pediatrico, il nuovo Policlinico e l’ospedale Palermo Nord-Polo oncoematologico – e la ristrutturazione del padiglione A dell’ospedale “Cervello”, sempre nel capoluogo. Opere per un valore di 747,7 milioni di euro che rientrano nell’accordo tra Stato e Regione Siciliana sulla spesa dei fondi ex articolo 20 per l’edilizia sanitaria.

«Prosegue il nostro impegno concreto per riqualificare, innovare e adeguare, dal punto di vista impiantistico e strutturale, gli edifici sanitari dell’Isola – dice il presidente della Regione Renato Schifani -. Il nostro obiettivo, grazie anche ai fondi statali destinati alla Sicilia, tra fondi ex articolo 20 per l’edilizia sanitaria e Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), è quello di costruire nei prossimi anni un sistema sanitario che possa rispondere in tempi ragionevoli a tutti i bisogni di cura e assistenza dei cittadini. L’accordo siglato oggi garantisce l’ottimizzazione delle risorse pubbliche, la massima efficienza operativa e gestionale e una rapida cantierabilità degli interventi».

La convenzione, siglata oggi a Palazzo d’Orléans e che scadrà nel dicembre del 2026, prevede che Invitalia supporti la Regione nella realizzazione dei quattro interventi, svolgendo attività di Centrale di committenza e di supporto tecnico-operativo.

«Quella di Invitalia con la Regione Siciliana – dice l’amministratore delegato di Invitalia Bernardo Mattarella – è una collaborazione importante che prosegue da tempo e che interessa diversi ambiti strategici per lo sviluppo. La nostra Agenzia, con le sue molteplici attività, è uno dei principali attori impegnati nell’attuazione delle politiche pubbliche ed è la Centrale di committenza più qualificata del Paese. Supporteremo l’amministrazione regionale curando la predisposizione e la gestione delle procedure di gara e le attività per accelerare la realizzazione di questi investimenti. Uno degli interventi è di particolare rilevanza perché riguarda la realizzazione del nuovo ospedale pediatrico di Palermo».

Nel dettaglio, 120 milioni di euro saranno destinati alla costruzione del nuovo Polo di eccellenza pediatrico, che farà capo all’azienda ospedaliera Arnas “Civico-Di Cristina”; 348 milioni serviranno per la realizzazione del nuovo Policlinico, per offrire all’utenza elevati livelli prestazionali in ambienti idonei e accoglienti ma anche sicuri per gli operatori impiegati; 240 milioni saranno destinati alla costruzione del nuovo Polo oncoematologico degli Ospedali riuniti “Villa Sofia-Cervello”, che avrà l’obiettivo di costruire percorsi assistenziali di prevenzione, diagnosi, cura e follow-up, fornendo ad ogni paziente le cure sperimentali più avanzate; infine, 39,7 milioni serviranno per i lavori di adeguamento e messa a norma del polo chirurgico e delle emergenze dell’ospedale “Cervello” (Padiglione A).

 

Bonus fieno, la Regione Sicilia approva elenchi beneficiari e quantità assegnate

 

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Palermo,

Approvati gli elenchi degli allevatori che hanno diritto al “bonus fieno” erogato dalla Regione Siciliana, un provvedimento voluto dal presidente Renato Schifani con uno stanziamento di 20 milioni di euro per fronteggiare i danni causati dalla siccità. In tutto sono interessate dai voucher 5 mila aziende con un totale di 200 mila unità di bestiame, alle quali verranno assegnati 70 milioni di chili di fieno. Lo comunica il commissario delegato per l’emergenza idrica in agricoltura e zootecnia, Dario Cartabellotta.

«La Regione – dice il presidente Schifani – continua a essere vicina al settore della zootecnia in un momento particolarmente critico per l’emergenza idrica. Avevamo preso un impegno con le organizzazioni di categoria per procedere con celerità alla fornitura di foraggio, attraverso un sistema snello che assicurasse tempestività e la scelta del voucher ci ha consentito di mantenere le promesse. Ai 10 milioni stanziati inizialmente ne sono stati aggiunti altri 10 e, nei prossimi giorni, l’assessorato dell’Agricoltura pubblicherà il bando che stanzia 15 milioni di euro per finanziare interventi infrastrutturali per fronteggiare la siccità».

I decreti con le graduatorie sono in corso di pubblicazione sul portale della Regione Siciliana nella sezione “Decreti” dell’assessorato dell’Agricoltura. Gli elenchi sono stati trasmessi dai Centri di assistenza agricola (Caa) con l’indicazione della quantità di foraggio assegnata a ciascun allevatore. L’ordine di emissione seguirà il criterio di intensità del danno (dal maggiore al minore) in relazione alle precipitazioni rilevate dal Servizio informativo agrometeorologico siciliano (Sias). In particolare sono state individuate tre classi di danno: per i territori con piogge inferiori a 200 mm (+5%) il danno è del 100% e il “buono” ammonta a 500 chili di fieno per unità di bestiame; nelle aree con piogge tra 200 e 300 mm (+5%) il danno calcolato è del 50% e il bonus è di 250 chili; infine, nelle zone con piogge superiori ai 300 mm il danno calcolato è del 30% e il fieno assegnato è di 150 chili.

Gli allevatori, direttamente o tramite i Caa, individueranno a propria scelta il fornitore di fieno tra quelli approvati e inseriti nello specifico albo, dando comunicazione all’Ispettorato provinciale dell’agricoltura di Caltanissetta

Per le zone ricadenti nelle province di Enna, Caltanissetta, Catania (Calatino) e Siracusa il fieno sarà consegnato nella struttura Esa – Centro meccanizzazione agricola di contrada Santa Barbara ad Agira (Enna). Sarà presente un funzionario incaricato dalla Regione che firmerà il documento di trasporto con la quantità di fieno in consegna e che preleverà un campione da inviare all’Istituto zooprofilattico per il controllo di qualità. In tutte le altre aree della Sicilia la fornitura potrà avvenire in un luogo concordato tra l’amministrazione regionale e le organizzazioni di categoria, sempre alla presenza di un funzionario incaricato.

 

Sicilia, Sicurezza sui luoghi di lavoro, insediata Commissione per verifica requisiti dei formatori

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Palermo,

Si è insediata, nei locali del Dasoe all’assessorato regionale della Salute, la nuova Commissione regionale per la verifica dei requisiti dei soggetti formatori in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. La Commissione, che è stata ricostituita con decreto assessoriale 294 del 14 marzo 2024, oltre a stilare e aggiornare l’elenco regionale dei soggetti formatori abilitati, verifica il mantenimento dei requisiti previsti, al fine di garantire una formazione di qualità, efficiente ed efficace delle specifiche figure, in considerazione dello specifico ruolo strategico per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
«Sono soddisfatta che si sia insediata la Commissione regionale per la verifica dei requisiti dei formatori – ha detto l’assessore regionale della Salute, Giovanna Volo – perché il tema relativo alla sicurezza sui luoghi di lavoro rappresenta una forte criticità da superare, per interrompere la tragica sequenza di incidenti gravi e mortali sul lavoro. L’attività di formazione, in particolare, rappresenta sicuramente uno degli strumenti più efficaci per la prevenzione degli infortuni. Per questo sono grata al dirigente generale del Dasoe che, attraverso l’attività della Commissione, garantirà un ulteriore e forte impegno del governo regionale, con particolare riferimento proprio alla formazione nell’ambito della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro».
«L’insediamento della Commissione cade in un particolare momento in cui è elevatissima l’attenzione sui rischi e gli infortuni nell’ambito del lavoro – ha sottolineato il dirigente generale del Dasoe, Salvatore Requirez – Esistono specifiche linee guida e indicazioni ministeriali rispetto alle quali la Regione Siciliana sta attuando manovre di adesione, soprattutto per quanto riguarda i livelli dei contenuti dei singoli percorsi formativi. È necessario interfacciarsi operativamente con altre istituzioni e soprattutto rafforzare gli Spresal (Servizi prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro) all’interno della aziende; c’è la necessità di intervenire a un livello culturale, destinando i messaggi non solo alla condivisione da parte degli operatori nello specifico settore della prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, ma anche a tutti gli altri organi istituzionali deputati a una formazione specifica. Stiamo anche pensando, e per questo lavoriamo con tutti i componenti di questo tavolo tecnico, di misurare i risultati dell’attività formativa, attraverso quelle dinamiche che si sono dimostrate strumenti affidabili per valutare i livelli di efficacia dei percorsi formativi».
La Commissione è costituita da Antonio Leonardi, referente del Gruppo tecnico interregionale salute e sicurezza nei luoghi di lavoro/direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asp Catania, come presidente; Elisabetta Gerbino, componente della cabina di regia regionale Prp 2020-2025 dell’Asp Catania; Elisa Trapani, dirigente medico dell’Asp Palermo; Maria Pia Angelo, responsabile dell’ufficio Attività amministrative del dipartimento di Prevenzione dell’Asp Trapani; un rappresentante dell’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro; Carlo Domenico Turriciano, rappresentante dell’assessorato regionale dell’Istruzione, e Antonio Giannotta (sostituto); Gesualdo Rubbonello, rappresentante Inail Sicilia; Salvatore Piscitello, Confartigianato; Francesca Vitale, rappresentate delle sigle Cgil-Cisl-Uil-Ugl, e Francesco Lucchesi (sostituto); Lucia Li Sacchi, responsabile Servizio 1 del Dasoe; Maria Lucia Furnari, responsabile Servizio 2 del Dasoe; Pier Paolo Arena, Servizio 2 del Dasoe, con funzioni di segretario.

Palermo, biglietto unico- di euro 23,20- per 4 siti culturali. Scarpinato: «Arte, natura e storia in un solo tagliando pronto a trainare i siti meno conosciuti»

 

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Nasce “Palermo Culture Pass”, un biglietto unico per visitare quattro tra i luoghi più conosciuti di Palermo: il Museo Salinas, lo Steri, l’Orto botanico, Palazzo Riso. Il costo del ticket è di 23,20 euro, con un risparmio del 20 per cento rispetto all’acquisto dei singoli tagliandi.

«Arte, natura, cultura e storia, tutti in un unico tagliando. Un progetto atteso da tempo, soprattutto dagli operatori culturali e turistici – dice l’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – esempio di sinergia tra istituzioni, Università e Regione Siciliana, e un privato come Coopculture che ne gestisce i servizi.

Siamo convinti che quest’iniziativa possa rivelarsi un ottimo veicolo di promozione del nostro patrimonio culturale, con i siti più visitati pronti a trainare anche quelli meno conosciuti, creando così un virtuoso effetto domino». Un unico biglietto, quindi, con il quale sarà possibile intraprendere un percorso storico, naturalistico e artistico che parte dalle origini della città, con i reperti archeologici del Salinas, passa dalle carceri dello Steri, alla scoperta del periodo dell’Inquisizione spagnola, attraversa il polmone verde dell’Orto Botanico e si conclude tra le sale del Museo d’arte moderna e contemporanea Riso.

“Palermo culture pass” sarà acquistabile sul sito di Coopculture oppure direttamente in biglietteria. Avrà una durata di 7 giorni dal primo accesso e consentirà una sola visita in ciascun sito

Turismo, 35 mila strutture ricettive nella Bdsr. Amata: «Lavoriamo per elevare accoglienza»

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Palermo,

Sono oltre 35 mila le strutture turistico-ricettive in Sicilia caricate sulla Banca dati nazionale, segno di un sempre più completo monitoraggio dell’offerta regionale e di una progressiva emersione di tutte le realtà affinché operino in piena trasparenza.

È l’esito della fase pilota per il popolamento della Banca dati nazionale delle strutture ricettive e degli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche (Bdsr), a cui la Regione Siciliana ha aderito attraverso il dipartimento del Turismo, dello sport e dello spettacolo. La Sicilia è, infatti, la settima Regione italiana ad aderire alla fase sperimentale dell’interoperabilità tra banche dati (nazionale e regionali) e da oggi anche i cittadini e gli operatori siciliani possono richiedere il Codice identificativo nazionale (Cin) da utilizzare per la pubblicazione degli annunci e per l’esposizione all’esterno delle strutture e degli immobili.

«Abbiamo appena definito con successo il caricamento massivo dei dati di nostra competenza – afferma l’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata – che anche dal punto di vista qualitativo sono stati particolarmente apprezzati dal Ministero del Turismo per la completezza delle informazioni disponibili. Nello specifico, sono stati inviati i dati relativi a 35.265 strutture, regolarmente acquisite dal sistema del ministero, a conferma della corretta interlocuzione tra l’Osservatorio turistico della Regione e la banca dati nazionale e a garanzia di un continuo e corretto allineamento delle due banche dati; iniziativa che rappresenta una nuova e reale opportunità per le imprese del settore. È fondamentale continuare a valorizzare la fruizione turistica del nostro territorio e allo stesso tempo accrescerne la competitività, così da garantire standard di accoglienza più elevati».

Una volta completata la prima fase pilota, prenderà avvio la seconda fase che riguarderà la conversione dei Cir (Codice identificativo regionale) già assegnati dalla Regione in Cin. Per questa procedura, secondo le indicazioni del Ministero del Turismo, occorre accedere all’apposita piattaforma online tramite Spid o Cie, ma le disposizioni sono applicabili solo a partire dal sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’avviso di entrata in funzione della banca dati a livello nazionale, prevista non oltre il primo settembre 2024. In questa prima fase di sperimentazione, quindi, non si incorrerà in sanzioni.

Agricoltura, dalla Regione Sicilia bando da 20 milioni per nuovi imprenditori

 

 

Oleoturismo

 

Palermo,

La Regione sosterrà finanziariamente chi decide di avviare per la prima volta una iniziativa imprenditoriale in agricoltura nel territorio siciliano, comprese le isole minori.
È stato pubblicato il bando del dipartimento regionale dell’Agricoltura rivolto ai nuovi imprenditori agricoli di età fra 41 e 60 anni. Le risorse disponibili ammontano a 20 milioni di euro a valere dei fondi del Complemento per lo sviluppo rurale della Regione Siciliana al Piano strategico Pac 2023 – 2027. Il 2 per cento della dotazione, pari a 400.000 euro, è riservato ad attività da avviare nelle isole minori.
«Supportiamo la nascita di nuove aziende in agricoltura, che resta – dice il presidente della Regione Renato Schifani – un comparto trainante della nostra economia. Il mio governo è quotidianamente impegnato a sostegno del settore, messo in forte difficoltà dagli effetti della persistente siccità; questo bando dimostra la fiducia in un futuro di sviluppo. È una misura che ha significativi risvolti sociali: sosteniamo le iniziative di soggetti non più giovani, ma che abbiano ancora voglia di scommettere su sé stessi e sulla nostra terra e investiamo negli arcipelaghi siciliani, prevedendo di destinare specificatamente una quota dei finanziamenti ai progetti imprenditoriali che vi saranno realizzati».
L’intervento offre opportunità e strumenti per attrarre nuovi imprenditori nel settore agricolo e attuare idee imprenditoriali innovative anche mediante approcci produttivi sostenibili sia in termini di ambiente sia in termini economici e sociali. Occorrerà presentare, con la domanda, un piano aziendale per lo sviluppo dell’attività agricola. Sono favorite le fasi iniziali d’insediamento tra cui l’acquisizione dei terreni, dei capitali, delle conoscenze.
Il sostegno è erogato con il pagamento di una somma forfettaria in conto capitale di 30.000 euro. Le istanze possono essere presentate attraverso il portale Sian dal 22 luglio al 21 novembre 2024.

Palermo, Sanità, dal 17 luglio attivo ambulatorio multidisciplinare di neurochirurgia pediatrica al “Di Cristina”

 

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Palermo,

Sarà attivo dal prossimo 17 luglio all’ospedale “G. Di Cristina” di Palermo il primo ambulatorio multidisciplinare di neurochirurgia pediatrica della Sicilia occidentale. Un obiettivo, fortemente voluto dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, raggiunto grazie all’impegno costante del dipartimento della Pianificazione strategica dell’assessorato regionale della Salute, guidato da Salvatore Iacolino.

In una recente riunione, svolta a Palazzo d’Orléans, il governatore aveva assicurato l’impiego di circa tre milioni di euro da destinare alla realizzazione di questo Polo avanzato per la diagnosi e il trattamento delle patologie pediatriche a indirizzo neurochirurgico. Uno step fondamentale verso la costituzione, successivamente, di un reparto presso la medesima azienda ospedaliera, dove, tra l’altro, da quasi un anno è attivo anche il reparto di Cardiochirurgia pediatrica, gestito in collaborazione con l’ospedale San Donato di Milano.

«Abbiamo dimostrato più volte, e continueremo a farlo – dice Schifani -, che abbiamo davvero a cuore la salute dei piccoli pazienti siciliani e lavoriamo costantemente per offrire loro tutte le opportunità di cura e assistenza di cui hanno bisogno. Questo ambulatorio contribuirà a ridurre già adesso l’incidenza dei cosiddetti viaggi della speranza, spesso impossibili da sostenere per le famiglie. Il nostro grande obiettivo resta, comunque, il Polo di eccellenza pediatrico, che stiamo realizzando in Fondo Malatacca (Palermo) con i fondi ex articolo 20 a compartecipazione statale. Nei prossimi giorni sarà stipulato il protocollo d’intesa con Invitalia per avviare le procedure di scelta del contraente per la costruzione della struttura. Siamo certi che diventerà un centro di riferimento per tutta l’Italia meridionale».

La gestione dell’ambulatorio pediatrico di III livello del “Di Cristina” sarà affidata all’Unità operativa complessa di Neurochirurgia Adulti del Civico, diretto da Giovanni Tringali, che già opera patologie neurochirurgiche di interesse pediatrico. Sarà possibile accedere alle visite tramite Cup, con la richiesta di specialisti del settore. L’attività chirurgica sarà condotta in collaborazione con l’Irccs Ospedale pediatrico “Santobono-Pausilipon” di Napoli, con il dipartimento di Neuroscienze, diretto da Giuseppe Cinalli.

Siccità Sicilia , dal Mit ok al Piano idrico regionale da 1,6 mld. Il governatore siciliano Schifani: «Subito opere per 92 milioni per realizzare infrastrutture idriche»

 

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Palermo,

Sono 92 i milioni di euro in arrivo in Sicilia per la realizzazione di infrastrutture idriche prioritarie. Si tratta del primo stralcio di finanziamenti destinati ai 49 interventi, per complessivi 1,6 miliardi, inseriti nel Piano idrico della Regione Siciliana, interamente approvato dal ministero delle Infrastrutture e inglobato nel Piano nazionale per la sicurezza del settore idrico (Pnsii).  

 

La pianificazione regionale è stata predisposta, su disposizione del presidente della Regione, Renato Schifani, dal dipartimento dell’Agricoltura, di concerto con l’Autorità di bacino, il dipartimento Acqua e rifiuti, Siciliacque, i Consorzi di bonifica Sicilia Occidentale e Sicilia Orientale. Il Piano è finalizzato alla programmazione delle opere necessarie all’approvvigionamento idrico primario, alla prevenzione della siccità, al potenziamento e all’adeguamento delle infrastrutture, anche per accrescere la resilienza ai cambiamenti climatici e ridurre le dispersioni di acqua migliorando le reti di distribuzione.

 

«Con questa prima tranche di finanziamenti – afferma il presidente Schifani – metteremo subito in cantiere alcune delle opere programmate per affrontare un fenomeno che sta colpendo duramente la nostra Isola. È solo l‘avvio della mole di interventi che abbiamo previsto nel Piano di cui la Regione per la prima volta si è finalmente dotata con una visione sistemica d’insieme. Adesso si passa alla fase operativa, con le strutture regionali impegnate a realizzare senza indugi quanto previsto. Vigileremo affinché cittadini e imprenditori siciliani possano avere al più presto risposte concrete per colmare le annose lacune del nostro sistema idrico».

 

Gli interventi prioritari nel Piano sono contraddistinti dalla classe “A”. Tra questi, le opere di automazione, controllo, modellazione e monitoraggio dell’infrastruttura idropotabile di sovrambito (costo, 50 milioni) e la bretella tra il serbatoio San Leo e il potabilizzatore di Gela (11,7 milioni) per le quali il soggetto attuatore è Siciliacque spa. Sarà invece il Consorzio di bonifica 9 di Catania ad attuare gli interventi per la sostituzione della condotta metallica sul fiume Simeto in località Ponte Barca, con la quale vengono consegnati i volumi irrigui alle prese di quota a 100  e 56 metri sul livello del mare (costo 23,4 milioni). Un ulteriore intervento sul Simeto, in capo allo stesso Consorzio, prevede la manutenzione straordinaria del sistema di paratoie dello sbarramento Contrasto per l’alimentazione del sistema irriguo (costo 48,8 milioni).

Palermo, tutela della filiera agro-alimentare – La Finanza sequestra , sanziona e confisca, successivamente dona in beneficenza al Banco Alimentare circa 10 tonnellate di prodotti ittici non tracciati

Palermo

Nei giorni scorsi, i Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, nel corso di tre distinte operazioni, hanno sottoposto a sequestro complessivamente novanta esemplari di tonno rosso e nove esemplari di pesce spada non tracciati, per un totale di circa dieci tonnellate di pescato.

In particolare, nel primo intervento, le Fiamme Gialle di Bagheria hanno individuato alcuni furgoni provenienti dal porto della frazione marittima di Porticello, nel comune di Santa Flavia, che di notte procedevano speditamente verso un deposito riconducibile a una nota pescheria di Bagheria, nel quale erano stoccati, prima di essere immessi in vendita nei principali mercati ittici della zona, sedici esemplari di tonno rosso (Thonnus thynnus) privi del documento di cattura B.C.D. (Bluefin Tuna Catch Document), un modello con cui viene garantita la tracciabilità delle diverse fasi della filiera di sfruttamento di questa specie ittica, dalla sua cattura alla successiva commercializzazione.

Nel secondo intervento, invece, i militari, seguendo dei furgoni provenienti dalla medesima località portuale, hanno individuato un deposito abusivo gestito da un soggetto privo di partiva IVA e SCIA, al cui interno sono stati rinvenuti quarantaquattro esemplari di tonno rosso e nove esemplari di pesce spada, anche in questo caso privi dei documenti obbligatori a garanzia della tracciabilità della filiera di sfruttamento.

Peraltro, venticinque tra gli esemplari rinvenuti sono risultati essere “sottomisura”, ovvero con un peso o una lunghezza inferiori rispetto alle taglie minime per cui è consentita la pesca (30 kg di peso o 115 cm di lunghezza alla forca per il tonno e 100 cm di lunghezza dal rostro alla coda per il pesce spada).

Infine, nel corso di un terzo intervento eseguito unitamente a personale della Guardia Costiera della Direzione Marittima di Palermo e dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Porticello, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto altri trenta esemplari di tonno rosso, sempre privi della documentazione obbligatoria, all’interno del deposito di una impresa con sede a Bagheria operante nel settore della rivendita all’ingrosso di prodotti ittici.

I responsabili sono stati segnalati all’Autorità marittima e all’Assessorato Regionale alle attività produttive ai sensi del d.lgs. 04/2012 che prevede, oltre alla confisca del pescato privo di tracciabilità, una sanzione pecuniaria che va da un minimo di € 1.000 a un massimo di € 6.000, sanzione aumentata di un terzo in quanto la specie ittica del tonno rosso è considerata a rischio estinzione.

Inoltre, nei confronti del soggetto detentore del deposito abusivo sono state irrogate anche le ulteriori sanzioni previste per la pesca e la detenzione di prodotti ittici cosiddetti “sottomisura” e per l’esercizio di un’attività commerciale in assenza di autorizzazione, condotte che prevedono delle sanzioni amministrative che vanno dai 12.500 € ai 150.000 €, la prima, e da un minimo di 1.549 € a un massimo di 15.493 €, la seconda.

Le 10 tonnellate di tonno e pesce spada sequestrate, essendo state certificate come idonee al consumo alimentare da parte dell’Autorità Sanitaria locale, per qualità e conservazione, sono state devolute in beneficenza direttamente dai militari operanti alla ONLUS “Banco Alimentare Sicilia Occidentale”.

La pesca degli esemplari sottoposti a sequestro è disciplinata da rigide regole di contingentamento e tracciamento finalizzate, da un lato, a impedire che vengano immessi sul mercato prodotti ittici non sicuri per la salute dei consumatori e, dall’altro, a garantire la sopravvivenza di queste specie a rischio di estinzione a causa di una pesca intensiva foraggiata anche da un fiorente mercato nero che ricerca continuamente tali prodotti per la loro prelibatezza e per gli ingenti guadagni derivanti dalla relativa vendita.

I controlli eseguiti dalle Fiamme Gialle perseguono pertanto una duplice finalità: quella di garantire che le attività commerciali che operano nella legalità non subiscano la concorrenza di chi opera in violazione di legge, e quella di evitare che il commercio di prodotti non genuini e insicuri danneggi il mercato del pescato locale e nazionale, caratterizzato da elevati standard di qualità attraverso la completa tracciabilità della filiera di sfruttamento.

 

 

Recide i tubi del gas nella casa della ex con l’intento di far esplodere l’appartamento. Tempestivo intervento dei Carabinieri che arrestano il rumeno.

Metaponto, migrante morta in incendio: recuperate 220 bombole di gas - La  Gazzetta del Mezzogiorno

Archivi-Sud Libertà

Palermo,
I Carabinieri della Compagnia Palermo Piazza Verdi hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un 53enne, di nazionalità rumena, già sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, presso una comunità del trapanese e ritenuto responsabile di strage. 
L’attività d’indagine è stata condotta dai militari della Stazione di Brancaccio ed ha consentito di delineare un grave quadro indiziario, sostanzialmente accolto nel provvedimento cautelare, nei confronti dell’uomo, il quale – indagato in precedenza per maltrattamenti in famiglia nei confronti della sua ex moglie –  nel dicembre del 2022, dopo essersi introdotto nell’abitazione della donna, in via Oreto, vi si sarebbe barricato dentro, tagliando inoltre tre tubi collegati a delle bombole di gas con il chiaro intento di far esplodere l’appartamento.
Nell’occasione è stato il tempestivo intervento dei Carabinieri, con il supporto del personale dei Vigili del Fuoco a scongiurare conseguenze ben più drammatiche, consentendo altresì l’immediato arresto del 53enne e la messa in sicurezza dell’intero stabile.
L’indagato è attualmente ristretto presso la casa circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani..