Addio al grande Sean Connery, la stella scozzese che interpretò il personaggio di James Bond -007

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          UN GRANDE PERSONAGGIO ED UN GRANDE UOMO : SI E’ SPENTO A 90 ANNI

Addio a Sean Connery. L’attore scozzese aveva 90 anni. ed era noto per il  personaggio di James Bond,007, è stato il primo attore ad interpretare sul grande schermo l’agente segreto più famoso della storia del cinema. Connery, in particolare, è stato protagonista di 7 film della lunghissima saga. La star in carriera ha conquistato un Oscar nel 1988 per il ruolo in The Untouchables, 2 Bafta e 3 Golden Globe. È stato nominato cavaliere dalla regina Elisabetta II all’Holyrood Palace nel 2000.       Connery si è spento nella notte alle Bahamas,  circondato dalla sua famiglia

Sir Thomas Sean Connery nasce ad Edimburgo il 25 agosto del 1930 e muore oggi, 31 ottobre 2020, all’età di 90 anni. È stato un attore e produttore cinematografico britannico, ; la sua incarnazione dell’Agente 007 nell’omonima saga è riconosciuta dalla quasi unanimità della critica e del pubblico come la migliore in assoluto.   Gli piaceva anche l’avventura. Così ha preso parte a film d’avventura tra cui Caccia a Ottobre Rosso, Highlander – L’ultimo immortale e Il nome della rosa e in pellicole drammatiche come Scoprendo Forrester.

È noto anche per l’interpretazione dell’incorruttibile poliziotto irlandese Jimmy Malone in The Untouchables – Gli intoccabili con il quale ha vinto l’Oscar al miglior attore non protagonista e un Golden Globe. Sean Connery si è ritirato dalle scene nel 2003, dopo aver interpretato Allan Quatermain in La leggenda degli uomini straordinari. Nel 200o la Stella di Sean Connery brilla dapertutto e la Regina Elisabetta lo  nomina Sir.

L’attore “da qualche tempo non stava bene”. Accanto, “aveva molti dei suoi familiari, che hanno potuto raggiungerlo alle Bahamas. Commozione in tutto il mondo per la perdita di un grande personaggio ed un grande uomo..

La fine del mondo nel Mar Egeo tra Turchia e Grecia

Terrore nel Mar Egeo.Poco prima delle 14 un violento terremoto di magnitudo 7 a una profondità di soli 10km ha scosso l’Egeo, provocando numerosi crolli e tante vittime  tra Turchia e Grecia. Al seguito della violenta scossa si è pure manifestato uno tsunami.che ha  provocato la morte di almeno 19 persone. Secondo    i comunicati diffusi delle autorità locali, i feriti sarebbero più di settecento. In Turchia i danni maggiori si sono verificati a Smirne, che con oltre 4 milioni di abitanti è la terza città turca più popolata dopo Istanbul e Ankara: qui la zona portuale è stata colpita da un piccolo tsunami provocato dal terremoto. In Grecia finora si contano due morti, entrambi sull’isola di Samo, distante pochi chilometri dall’epicentro e anch’essa colpita da uno tsunami nelle sue località costiere.

Si apprende pure che sono già stati inviati oltre 3.000 soccorritori a Smirne, dove finora si contano diciassette edifici crollati o gravemente danneggiati; presente sui luoghi anche  il ministro della Protezione civile, Nikos Hardalias.     Secondo gli esperti potrebbero nelle prossime settimane  verificarsi altre scosse intense.     Notizie più precise sul numero delle vittime si avranno nei prossimi giorni appena i soccorritori libereranno le persone colpite sotto le macerie degli edifici. 

Ecco  il video che testimonia questo tragico evento

Svolta Whirpool: sediamoci ad un tavolo di confronto con il governo per garantire il futuro a Napoli e a 400 dipendenti”

 

          “Stop  ai licenziamenti”

NAPOLI,

Decisione della società Whirlpool Emea all’ultimo minuto: l’azienda comunica di essere pronta a ritirare la procedura di trasferimento del ramo d’azienda, a non procedere con il licenziamento collettivo dei dipendenti di Napoli e a continuare la produzione delle lavatrici. La decisione, , condivisa con il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, è stata presa con l’obiettivo di «ripristinare un clima costruttivo nella trattativa con il governo e con le organizzazioni sindacali».

Whirlpool Emea ritiene, infatti, che le attuali tensioni siano «controproducenti nella ricerca di una soluzione condivisa, a fronte di una situazione di mercato che rende insostenibile il sito e che necessita di una soluzione a lungo termine». Whirlpool è convinta che, con maggior tempo a disposizione, si possa ristabilire un dialogo costruttivo e raggiungere una soluzione condivisa per garantire un futuro sostenibile nel lungo termine allo stabilimento di Napoli e ai suoi 400 dipendenti. Alla luce di questo nuovo e importante sviluppo, conclude l’azienda, nei prossimi giorni ripartirà il tavolo di confronto con tutte le parti coinvolte.

video

Patuanelli: “Proviamo a trovare una soluzione industriale..”

«È un primo passo che ci consente di sederci a un tavolo per risolvere definitivamente i problemi di quello stabilimento. Su questa vertenza il Governo ci ha messo la faccia. Abbiamo ottenuto un importante risultato. Ora ci sono le condizioni – ha detto ancora Patuanelli – per sederci a un tavolo con le parti sociali per provare a trovare una soluzione industriale anche con un impegno del Governo per lo stabilimento. Era un primo passo fondamentale altrimenti la procedura di cessione avrebbe comportato o la cessione a un’altra attività industriale che era difficile da accettare o a una procedura di licenziamento collettivo. L’abbiamo ottenuto – ha concluso – grazie all’impegno dei lavoratori, alla loro compattezza e alla loro manifesta volontà di lavorare in quello stabilimento. È un primo passo ma era fondamentale farlo».

 

Mattarella:” Gestire l’emergenza prevenendo i rischi di instabilità del sistema finanziario”

Roma – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella 
(Foto di Paolo Giandotti – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Mondiale del Risparmio, ha inviato al Presidente dell’Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio S.p.A., Francesco Profumo, il  messaggio che appresso pubblichiamo:

Roma,

«Questa Giornata si tiene durante una crisi profonda, che richiede misure urgenti per salvaguardare il presente e, soprattutto, il futuro della nostra società. Il risparmio, tradizionale patrimonio del nostro Paese – la cui tutela è sancita dalla Costituzione – può concorrere alla ripartenza.
La grave situazione economica e le preoccupazioni per la diffusione dei contagi hanno indotto un sensibile aumento del tasso di risparmio di famiglie e imprese. Queste risorse, se adeguatamente utilizzate, potranno contribuire a sostenere una rapida ripresa di consumi e investimenti, una volta domata la pandemia e ridotta l’incertezza sulle prospettive future.  È indispensabile creare le condizioni utili a ristabilire un clima di fiducia.
La robusta risposta delle Autorità monetarie e fiscali, nazionali ed europee, va in questo senso: ha prevenuto i rischi di instabilità del sistema finanziario, limitato i danni economici e avviato innovativi strumenti comuni.
La gestione dell’emergenza deve, sapientemente, saper aprire la strada a un progetto condiviso di crescita sostenibile e inclusiva, utilizzando le risorse rese disponibili anche in ambito europeo per gli indispensabili investimenti in infrastrutture, materiali e immateriali, riducendo i divari, per un Paese che torni a offrire opportunità, per un futuro dignitoso, specie alle giovani generazioni.
A fronte di un inaccettabile aumento delle diseguaglianze, è ancora più apprezzabile l’impegno delle fondazioni, che si sono mobilitate con interventi aggiuntivi nell’interesse della collettività, dei soggetti più deboli e dei settori più colpiti.

MAFIA, COSCA DI 23 IMPUTATI CONDANNATI DAI GIUDICI DI PALERMO

 

Tribunale di Palermo – Stato dei luoghi destinato alla Polizia  Penitenziaria – SiNAPPe

Nella foto (d’Archivio) il Tribunale di Palermo

 TRA I MAFIOSI  ALLA SBARRA ANCHE IL PRESUNTO ASSASSINO DELL’AVV. ENZO FRAGALA’ : FRANCESCO ARCURI

Palermo

Processo “Athena”  23 imputati sono stati condannati dal  gup del tribunale di Palermo Clelia Maltese  col rito abbreviato a circa un secolo -nella somma degli anni da scontare -di carcere   per una  un’inchiesta di mafia condotta dai carabinieri sulla cosca di Porta Nuova

Assolti unici persone e tra questi c’è uno dei presunti assassini dell’avvocato Enzo Fragalà, Francesco Arcuri, condannato nel processo per il delitto a 24 anni, ma oggi scagionato dalle ipotesi di associazione mafiosa ed estorsione. Assolto pure Gregorio Di Giovanni, che col fratello Tommaso (che invece è stato condannato) è considerato uno dei boss del mandamento centrale del capoluogo siciliano.

I reati accertati sono a carico di  un gruppo di persone che avrebbero sottoposto a estorsioni sistematiche i commercianti delle zone del centro di Palermo e che avrebbero anche trafficato in droga. Si tratta di Pietro Burgio, per il quale è stato disposto un aumento di 2 mesi su una precedente condanna; Cristian Caracausi, due mesi e 20 giorni; Salvatore D’Oca 4 anni, 5 mesi e 10 giorni; Salvatore De Luca 3 anni, 6 mesi e 20 giorni; Salvatore De Santis sei mesi; Alessandro Angelo Di Blasi 3 anni e 20 giorni; Tommaso Di Giovanni, in continuazione 15 anni e 6 mesi; Benedetto Graviano, cugino dei boss di Brancaccio, in continuazione 5 anni e 6 mesi; Alessio Haou e Khemais Lausgi 4 anni; Filippo Maniscalco 5 anni e 4 mesi; Giovanni Maniscalco 4 anni, 5 mesi e 10 giorni; Gandolfo Emanuel Milazzo e Fabrizio Nuccio due anni e otto mesi; Francesco Pitarresi 11 anni e 8 mesi; Gaspare Rizzuto un anno e cinque mesi; Giovanni Salerno 6 anni 2 mesi e 20 giorni; Antonio Sorrentino 4 anni e 4 mesi; Rosalia Spitaliere un anno, 9 mesi e 10 giorni; Settimo Spitaliere 4 anni, 5 mesi e 10 giorni; Salvatore Sucameli un anno e quattro mesi; Vincenzo Toscano un anno e sei mesi; Costantino Trapani 2 anni e 6 mesi.

Sentenza di assoluzione invece per  Arcuri e Gregorio Di Giovanni,  Giulio Affronti, Paolo Calcagno, Gioacchino Cirivello, Sebastiano Vinciguerra, Vincenzo Cusimano, Andrea Damiano, Michele Madonia, Rosolino Mirabella e Antonino Pisciotta.

Si apprende che il Tribunale ha accolto parzialmente le richieste dei pubblici ministeri Amelia Luise e Giovanni Antoci, del pool coordinato dal Procuratore aggiunto dr. Salvatore De Luca.  Vedremo in seguito lo svolgimento delle difese legali degli imputati.

La programmazione autunnale delle nuove uscite discografiche ed album inediti

 

Long Digital Playing, news autunnali 2020

Immagine fot.- Studio Comunicazione

DI LUCILLA CORIONI

In barba al Covid 19 e all’emergenza sanitaria, lo staff instancabile di Long Digital Playing non molla e lavora solido alla programmazione delle uscite discografiche previste nelle prossime settimane.
Dopo l’acquisizione del back catalogue di Flavio Oreglio (ben otto titoli “storici” della sua produzione discografica dal 1987 al 2008), avvenuta a fine estate, e la pubblicazione della compilation “La settima nota 2020” (epilogo discografico della emozionante rassegna dedicata alla nuova canzone d’autore), apre dunque la stagione editoriale con l’album concept di Roberto Padovan “Commenti sonori alternativi”, un viaggio strumentale tra fantasia e realtà che, come una soundtrack, accompagna le immagini filmiche della narrazione immaginata dall’autore, uscito il 23 ottobre scorso.
Venerdì 13 novembre, doppio appuntamento con la musica d’autore: Frankie B., il song-rapper mantovano, dopo l’inaspettato successo di Skyline Rooftop, ritorna incalzante e deciso con un nuovo singolo intitolato “Ti aspetto giù” (pregno di invettiva ed esistenzialismo); s’un altro fronte, un altro gradito ritorno con una strenna natalizia doverosa, Felice Del Gaudio (bassista e contrabbassista lucano) che con “Harmonia Mundi” propone un mix, una sorta di antologia parziale del suo immenso patrimonio artistico, scegliendo per i suoi seguaci nove splendide tracce rimasterizzate.
La settimana successiva, esattamente il 20 novembre, in attesa del nuovo album di inediti la cui uscita è stata rimandata al 26 gennaio 2021, Luca Bonaffini racconta la “sua” Via Emilia, ripescando da album come Scialle di pavone, Il ponte dei maniscalchi, Sette volte Bertoli Il cavaliere degli asini volanti, canzoni scritte con Pierangelo Bertoli, Claudio Lolli, Marco Dieci e altri colleghi appartenenti al triangolo Bologna, Reggio, Modena. L’album (che contiene dodici pezzi) porta infatti il titolo della canzone da lui scritta nel 2000 e dedicata all’amico Pierangelo “La leggenda del poeta sul fiume” sottotitolato però “Antologia casuale di storie, ballate e canzoni sottratte al Secolo Breve” (facendo riferimento al Novecento ideologico e musicale dei suoi padri artistici).
L’anno si concluderà venerdì 18 dicembre con la pubblicazione del progetto di Mario Marco Farinato (vincitore dell’edizione 2020 del concorso “La settima nota”). “Cartoline da Callisto”, album potente prodotto e registrato da Alberto Grizzi e Vittorio “Vitty” Magro, conterrà sette brani tra tapping, finger style e ricerca armonica, interamente scritti da Farinato.
Un buon modo per brindare con calici di note, esorcizzando questo 2020 drammatico e difficile per tutti, aspettando l’anno a venire con fiducia, resilienza e speranza.

Aperto il Cimitero ad Aci Sant’Antonio ma con presenza limitata di visitatori

Cimitero comunale: 31 Ottobre, 1 e 2 Novembre orario continuato ma con
ingressi controllati.

Caruso:  “Misure necessarie”

Alla luce delle nuove disposizioni in materia di emergenza sanitaria ( DPCM del 24 ottobre scorso)volto a fronteggiare il diffondersi del virus Covid-19 e frenare il fenomeno  epidemiologico in atto, e in occasione della ricorrenza legata alla Commemorazione dei defunti, il Sindaco di Aci Sant’Antonio, Santo Caruso, con apposita Ordinanza (numero 111 del 28 Ottobre) ha disposto che, ai fini del contenimento di possibili contagi, il Cimitero Comunale nei giorni di sabato 31 Ottobre, domenica 1 Novembre e lunedì 2 Novembre rimarrà aperto con orario continuato dalle 08.00 alle 17.00 ma con una presenza limitata di visitatori: potranno sostare all’interno dello stesso non più di cento persone contemporaneamente e per un tempo limitato di trenta minuti.
Per l’ingresso e l’uscita dovranno essere utilizzati varchi diversi,come indicato dal personale che sarà presente, cioè i Vigili Urbani e i volontari della Protezione Civile e dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
Sarà obbligatorio indossare la mascherina e rispettare le distanze di sicurezza.
Si tratta di misure necessarie – ha dichiarato il primo cittadino –Quella dei defunti è una commemorazione importante, ed era necessario garantire alla cittadinanza la possibilità di recarsi al cimitero in sicurezza. In questi mesi abbiamo mostrato una particolare attenzione per questo luogo così caro a tutti, con iniziative volte a garantire in qualche modo la vicinanza dei cittadini nonostante le restrizioni, e anche in questa occasione abbiamo voluto fornire tutte le garanzie del caso”.

Caso Saguto, condanna e maxstangata risarcimento- Il mistero dell'”agenda blu”-che contiene nomi di alti magistrati- “ignorata” dalla Procura

 

Nella foto l’ex giudice Silvana Saguto

 

Caltanissetta,

Prima della sentenza di condanna, il collegio giudicante ha discusso il caso Saguto oltre cinque ore.. Il Tribunale di Caltanissetta presieduto da Andrea Catalano ha emesso poi la sentenza di condanna per  l’ex giudice Silvana Saguto a otto anni e mezzo di reclusione, dimezzando quasi la pena chiesta dalla Procura nissena al termine della requisitoria.

I pm Claudia Pasciuti e Maurizio Bonaccorso avevano chiesto la condanna a 15 anni e 4 mesi di carcere. Non sussiste il reato di associazione per delinquere per Saguto. Restano, invece, la corruzione, anche se non tutti i capi di imputazione, e l’abuso d’ufficio. Dunque, anche per i giudici, Silvana Saguto, avrebbe gestito i beni sequestrati e confiscati alla mafia “con interessi familiaristici” per “favorire amici e parenti”.

Lo scandalo dei beni confiscati, condannata a 8 anni e mezzo l’ex giudice Silvana Saguto
L’indagine era nata proprio a Caltanissetta, quando erano stati avviati degli accertamenti sulla gestione di una delle tante amministrazioni giudiziarie affidate da Saguto, nello specifico quella gestita proprio dal giovane Virga e legata ai beni sequestrati alla famiglia Rappa, come la “Nuova Sport Car”. Quando i pm si accorsero che forse c’erano delle irregolarità, spedirono però gli atti a Palermo. Ma nuovamente l’indagine tornò presto a Caltanissetta, visto che i magistrati del capoluogo si trovarono di fronte al coinvolgimento di loro colleghi in servizio in città.Da quel momento furono messi sotto controllo i telefoni di Virga padre, di Saguto, ma anche quelli di suo marito, di Cappellano Seminara – che da anni lavorava con l’ex giudice alle Misure di prevenzione, gestendo decine di amministrazioni giudiziarie – e di Carmelo Provenzano. Microspie furono piazzate anche nello studio legale “Prodea” di Walter Virga e ovviamente nell’ufficio di Saguto all’interno del palazzo di giustizia. 

Processo: „Non sono mancati i colpi di scena. In una delle udienze, l’ex presidente delle Misure di prevenzione si è presentata con in mano un’agendina blu. Non un blocchetto qualsiasi, ma quello in cui  – a suo dire – avrebbe annotato i nomi delle persone caldeggiate per gli incarichi e i loro relativi “padrini”, ovvero altri magistrati. L’agenda però non è mai stata messa agli atti“ Nè i Pubblici Ministeri hanno chiesto di indagare sul contenuto di quell’agenda scottante.

L’ex magistrato  dovrà pagare ora anche  un  maxrisarcimento, 500mila euro alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, costituitasi parte civile nel processo. Un risarcimento compreso tra 50mila e 400mila euro in favore della Presidenza del Consiglio dovrà essere versato anche da altri 6 imputati: tra questi il marito della Saguto, Lorenzo Caramma, e l’avvocato Gaetano Cappellano Seminara.

Ed ancora: Saguto dovrà anche risarcire con 50mila euro la Regione Siciliana, con 30mila il Comune di Palermo, con 30mila l’Uuniversita’ Kore di Enna, tutti parti civili. L’ex giudice è stata poi condannata al risarcimento del danno di 10mila euro a titolo di provvisionale anche nei confronti dell’imprenditore palermitano Filippo Rappa verso il quale il collegio presieduto dall’imputata aveva emesso un provvedimento di sequestro di beni.     

 E’ raro che un giudice condanni al risarcimento dopo la condanna. Ma nell’occasione la circostanza è stata richiesta ed aggravata dal ruolo di magistrato della Saguto..

 Sette anni e 6 mesi all’avvocato Gaetano Cappellano Seminara, il “re” degli amministratori giudiziari per i quali la Procura aveva chiesto la condanna a 12 anni e tre mesi. Sei anni e 10 mesi per l’ex professore della Kore Carmelo Provenzano. Tre anni per l’ex prefetto di Palermo Francesca Cannizzo. “Un sistema perverso e tentacolare”, lo avevano definito i pubblici ministeri Maurizio Bonaccorso e Claudia Pasciuti nel corso della requisitoria. Assolti invece Vittorio Saguto, padre dell’ex magistrato, Aulo Gigante e Lorenzo Chiaramonte, ex giudice della sezione Misure di prevenzione.

Questi gli altri condannati dal Tribunale di Caltanissetta: all’ingegner Lorenzo Caramma, marito di Silvana Saguto sei anni e due mesi di carcere; a Roberto Nicola Santangelo, amministratore giudiziario, sei anni e due mesi; all’avvocato ed ex amministratore giudiziario Walter Virga, un anno e 10 mesi; Emanuele Caramma, figlio di Saguto, che era presente in aula, sei mesi; Roberto Di Maria, preside della facoltà di Giurisprudenza di Enna, due anni e otto mesi; Maria Ingrao, moglie di Provenzano, quattro anni e due mesi; Calogera Manta, cognata di Provenzano, quattro anni e due mesi; il colonnello della Dia Rosolino Nasca, quattro anni. Per l’ufficiale della Dia la Procura aveva chiesto la condanna a 8 anni e mezzo. Assolto il giudice Lorenzo Chiaramonte, per il quale la Procura aveva chiesto 2 anni e 6 mesi di reclusione.

Secondo la Procura Silvana Saguto, accusata di abuso d’ufficio e corruzione, “era a capo di un sistema perverso e tentacolare” nella gestione dei beni sequestrati al tribunale di Palermo. Un sistema che, per i pm sarebbe stato composto da magistrati, avvocati, prefetti, vertici delle forze dell’ordine.  Erano più di 70 i capi di imputazione a suo carico. Alla fine della requisitoria fiume i pm Maurizio Bonaccorso e Claudia Pasciuti, alla presenza dell’allora Procuratore Amedeo Bertone, ora in pensione, avevano chiesto per l’ex giudice la pesante condanna a 15 anni e 4 mesi di carcere, oltre che l’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici.

Per i magistrati d’accusa dunque  l’ex giudice “era la figura centrale di un vincolo associativo stabile” comprovato dalla “frequenza dei rapporti dei soggetti”. Accuse contestate però dalla difesa del giudice, rappresentata dall’avvocato Ninni Reina. Il legale, durante l’arringa difensiva, ha invece respinto ogni accusa per Saguto parlando di un “processo anomalo, sia per quantità che per qualità”.    Silvana Saguto sosteneva  nel corso delle udienze di avere come riferimenti i giudici Falcone e Borsellino. E di essere un baluardo dell’Antimafia.     Versione diversa per l’accusa.     I pubblici Ministeri accusano invece Silvana Saguto di avere “sfruttato e mortificato il suo ruolo di magistrato”. Ma “è sbagliato parlare di processo all’antimafia”, avevano detto. Già, quell’antimafia rappresentata da Silvana Saguto, sempre presente ai convegni, e che dopo il suo rinvio a giudizio è stata massacrata. 

 

 

Consiglio di Sicurezza: “Emergenza sanitaria e sforzo internazionale nella lotta al terrorismo”

 

Il Presidente Sergio Mattarella saluta il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio, in occasione della Riunione del Consiglio Supremo di Difesa

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha presieduto ieri sera, al Palazzo del Quirinale, l’annunziata  riunione del Consiglio Supremo di Difesa.

Alla riunione hanno partecipato: il Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Giuseppe Conte; il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Luigi Di Maio; il Ministro dell’Interno, Dott.ssa Luciana Lamorgese; il Ministro della Difesa, On. Lorenzo Guerini; il Ministro dell’Economia e delle Finanze, On. Prof. Roberto Gualtieri; il Ministro dello Sviluppo Economico, Sen. Stefano Patuanelli; il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Gen. Enzo Vecciarelli.

Hanno altresì presenziato il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On. Riccardo Fraccaro; il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Dott. Ugo Zampetti; il Segretario del Consiglio Supremo di Difesa, Gen. Rolando Mosca Moschini.

Il Consiglio, dopo aver espresso riconoscenza a tutte le articolazioni della Difesa, che stanno fornendo il loro prezioso contributo, con assetti sanitari, logistici e operativi, alla risposta nazionale alla pandemia da COVID-19, ha fatto un punto di situazione sulle principali aree di instabilità e sulla presenza delle Forze Armate nei diversi Teatri Operativi.

L’emergenza sanitaria ha prodotto una crisi globale con conseguenze di natura sociale ed economica che rischiano di accentuare la conflittualità in diverse aree del mondo. È indispensabile in questa fase un rilancio del multilateralismo, della solidarietà e della cooperazione in tutti i campi.

Il terrorismo transnazionale resta una minaccia, soprattutto nelle aree più fragili. La criticità dell’attuale situazione impone di non abbassare la guardia e di continuare a contribuire con decisione alle iniziative tese a contrastare il fenomeno.

L’innalzamento del livello della tensione nel Mediterraneo Orientale desta preoccupazione. Il Consiglio ha auspicato il rispetto delle convenzioni internazionali e un’azione coordinata volta a scongiurare i rischi di escalation, al fine di garantire la stabilità di un’area strategica per gli interessi nazionali.

In Libia è essenziale uno sforzo congiunto della Comunità Internazionale affinché la tregua in atto possa essere consolidata senza le ingerenze di attori terzi, permettendo una soluzione diplomatica gestita dalle Nazioni Unite che vada ad esclusivo vantaggio del popolo libico.

Il Consiglio ha espresso vicinanza al popolo libanese, duramente colpito dalla sciagura del porto di Beirut. L’Italia conferma il proprio impegno a ogni forma di collaborazione orientata a consentire una rapida risoluzione dell’emergenza e un ripristino della normalità.

In Iraq e Afghanistan si conferma il forte impegno a sostenere lo sforzo internazionale nella lotta al terrorismo. L’impiego dei contingenti nazionali dovrà avvenire con approccio condiviso e in stretto coordinamento con gli alleati.

La NATO e l’Unione Europea restano i pilastri della politica di sicurezza e difesa nazionale. L’Italia è impegnata con convinzione nel preservare e rinnovare la valenza delle due Istituzioni, fondamentali per la pace e la prosperità dei popoli. In un contesto reso più instabile dagli effetti della pandemia, la saldezza di questi Organismi costituisce un punto di riferimento per il rilancio dei Paesi membri.

Il Consiglio ha quindi analizzato il processo di ammodernamento delle Forze Armate. Gli investimenti della Difesa favoriscono lo sviluppo dell’intero Sistema Paese e fungono da traino soprattutto nei settori ad elevata tecnologia. È auspicabile coniugare la maggiore richiesta di sicurezza con le opportunità di crescita offerte dal comparto. Ciò richiede certezza nell’allocazione pluriennale delle risorse, anche per consentire una proficua sinergia con l’Industria nazionale della Difesa e dell’Aerospazio.

In tale quadro, si è infine convenuto sulla necessità di effettuare una verifica della Legge 244/2012 “Revisione dello Strumento Militare Nazionale”, al fine di individuare eventuali correttivi in relazione al mutato contesto di riferimento, e di procedere al completamento del processo di riforma della Difesa in senso unitario e interforze, in linea con i dettami della Legge 25/1997.