Sono sbarcati i migranti della Sea Watch: la storia è finita, forse anche per la Procura etnea

Risultati immagini per immagine nave sea watch

Tirano tutti un sospiro di sollievo.. La nave Sea Watch  è partita intorno alle 5:30 dalla rada di Siracusa, dopo essere rimasta per 12 giorni alla fonda e autorizzata ad andare al porto del capoluogo etneo per lo sbarco dei 47 migranti (32 adulti e 15 minori) a bordo che, a bordo di un pullman, si stanno recando all’hotspot di Messina dove saranno accolti in attesa delle operazioni di identificazione e di trasferimento nei paesi che li ospiteranno.

Sulla banchina un centinaio di membri delle forze dell’ordine tra carabinieri, polizia e Guardia di Finanza. Sul posto anche la Croce Rossa. Le operazioni di sbarco sono iniziate dopo l’arrivo dei responsabili dell’Ufficio Sanità marittima e della polizia giudiziaria.

 Una decina di finanzieri e poliziotti hanno raggiunto la nave, dopo lo sbarco dell’equipaggio,  per parlare con l’equipaggio rimasto a bordo. Sono  indagini  disposte dalla Procura di Catania secondo “un protocollo consolidato nel tempo”, come spiegano gli inquirenti.   Un sospiro do sollievo tirano anche il sindaco di Catania Pogliese, il Ministro dell’interno Salvini, e il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

ISTAT: SCENARIO DI RECESSIONE DELL’ECONOMIA – IL PIL DIMINUISCE ANCORA

Risultati immagini per immagine istituto Istat

L’Istat con un comunicato stampa disegna lo scenario economico attuale .Diminuzione del Pil nel quarto trimestre 2018, dopo quello del terzo trimestre. Si stima che il prodotto interno lordo (espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato) sia diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e sia aumentato dello 0,1% in termini tendenziali. Il quarto trimestre dello scorso anno ha avuto una giornata lavorativa in meno rispetto al precedente e due giornate lavorative in più rispetto al quarto trimestre del 2017.

– Nel terzo trimestre 2018, il Pil aveva registrato un calo dello 0,1% mentre nel secondo era cresciuto dello 0,1%. Infine, nel primo trimestre dello scorso anno, il prodotto interno lordo il aveva registrato una crescita dello 0,3%.

 Vincenzo Boccia,leader di Confidustria  sollecita il governo ad uscire dalla recessione comunicata dall’Istat. “A gennaio avremo un rallentamento superiore a quello registrato nell’ultimo trimestre del 2018 dato il rallentamento della Germania. Bisogna aprire immediatamente i cantieri, partendo dalla Tav” dice, bocciando per questo l’ipotesi di un referendum sulla Torino Lione. “Si dilaterebbero solo i tempi senza aiutare la crescita”.

COTTARELLI – Conte ha detto ‘è colpa del precedente governo’ ma il rallentamento che c’è adesso, questa recessione qui, non può essere colpa del precedente Governo”  informa Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici dell’università Sacro Cuore di Milano. “Quello che è vero è che i gialloverdi – aggiunge l’economista ex commissario alla spending review – hanno ereditato dal passato cose un enorme debito pubblico, e da lì ci siamo portati dietro questa cosa che nessun Governo è riuscito a risolvere in maniera decisiva. Dopo il tentativo fatto negli anni ’90, con qualche risultato, di mettere a posto la finanza pubblica, poi con gli ultimi 15 o 20 anni non ci siamo mai riusciti”.  Adesso Cottarelli  teme una crisi duratura che potrebbe provocare l’idea di aggiungere una tassa patrimoniale sulla ricchezza.

 

“Diversamente abile” reclama posto auto riservato: scendono dalla vettura e gli fratturano le ossa del naso. Identificati dai carabinieri

Risultati immagini per immagine posto auto riservato

Per un posto auto riservato ai diversamente abili un  sordomuto di 44 anni è stato preso a pugni, schiaffi e calci e lasciato a terra sanguinante a Paternò, nel Catanese, da due persone che avevano parcheggiato la loro auto nel posto riservato. Il comunicato proviene dal Comando dei Carabinieri che hanno reso noto solo oggi l’episodio accaduto il primo dicembre scorso in  via Isole Eolie,   I militari informano pure di aver denunciato all’Autorità giudiziaria i due aggressori per lesioni personali aggravate. 

Il sordomuto ha atteso circa quindici minuti per vedere liberato il posto auto e dopo che il disabile ha parcheggiato la vettura, gli hanno impedito di scendere dall’automobile   spingendo contro la portiera e poi lo hanno malmenato e lasciato  a terra sanguinante.

La vittima, che ha riportato lesioni,è  riuscita comunque a sporgere denuncia e i due aggressori, di 45 e 34 anni, sono stati identificati dai carabinieri, Trasportato in ambulanza nell’ospedale ‘Santissimo Salvatore’ è stato dichiarato guaribile in 45 giorni per una ferita lacerocontusa alla regione sopraciliare e una frattura pluriframmentaria scomposta delle ossa del naso. Fra poco il procedimento penale e le t estimonianze da rendere nelle varie udienze

SEA WATCH DIRETTA AL PORTO DI CATANIA:”OK” DI CONTE E SALVINI ALLA RIDISTRIBUZIONE TRA CATANIA E MESSINA

Risultati immagini per immagine di giuseppe conte

RESTA ADESSO L’INTERROGATIVO DELL’INDAGINE DELLA PROCURA CONTRO SALVINI E QUELLO DEL VOTO “OBBLIGATO”DEL SENATO A GARANZIA DI SALVINI DEL MOVIMENTO 5 STELLE.   PENA, CRISI DI GOVERNO

La Sea Watch ha ripreso la navigazione verso il porto di Catania. I maggiorenni saranno trasferiti a Messina.

Un comunicato del Viminale riferisce:  “E’ stato scelto questo porto – riferisce il Viminale  – perché sono presenti i centri di accoglienza per i minori. I maggiorenni saranno invece trasferiti all’hotspot di Messina“. Nelle prossime ore si inizierà la ridistribuzione dei profughi nei sei Paesi che hanno deciso di accogliere i rifugiati.  Da Catania fanno sapere come la Procura ha emesso dei “provvedimenti di nomina di tutore per ciascuno dei migranti non accompagnati a bordo della ONG al fine delle attività di tutela previste dalla disciplina interna e dalla normativa internazionale“. 

Pare un pò preoccupato il ministro Salvini con la ricerca dei senatori cinque stelle che lo dovrebbero sostenere e  conferma: “Accordo raggiunto con sei Paesi”  In mattinata il premier Conte ha annunciato di aver trovato l’accordo con sei Paesi per la ridistribuzione dei migranti. Intesa confermata anche qualche ora dopo da Matteo Salvini che si augura un’apertura di indagine contro la ONG nelle prossime ore. Intanto la nave è in viaggio verso Catania dove è previsto lo sbarco nelle prossime ore dei 47 migranti. .

Dopo aver fatto sbarcare i migranti, la ONG  ritornerà il prima possibile nel Mediterraneo. Prima di riprendere il viaggio la nave deve attendere il beneplacito della Procura etnea.        Nell’ipotesi di approfondire l’indagine  l’imbarcazione potrebbe rimanere bloccata in Italia per un pò di tempo

Conte interviene sul caso Diciotti e “salva” Matteo Salvini dagli artigli delle toghe divise sulla vicenda

 

Risultati immagini per immagine di giuseppe conte

Sulla vicenda Diciotti il premier Giuseppe Conte interviene per assumersi la piena responsabilità politica . Questa vicenda, “se l’avessi ritenuta illegittima, sarei intervenuto”., “rientra nella linea politica sull’immigrazione seguita dal Governo. Sicuramente non mi sento estraneo a questa vicenda. La linea politica è quella del governo. Non può essere estranea alla logica e all’azione concreta perseguita dal Governo”.

CONTE – Una vicenda che “si inquadra nell’ambito della politica sulle migrazioni perseguite dal Governo. Io sono la massima autorità di Governo – ha detto Conte – e quindi sono responsabile di questa politica. Mi sento e mi devo assumere la piena responsabilità politica di quello che è stato fatto”.     Ma  “non sarò io a suggerire ai senatori come devono votare, anche perché dal punto di vista tecnico, date le premesse, mi sento in conflitto di interessi. Mi sento e mi assumo la piena responsabilità politica della vicenda Diciotti: non possono giudicare me stesso. Saranno i senatori che giudicheranno la linea politica del Governo”.
Una cosa è certa: se i senatori del M5s non appoggeranno il Ministro dell’Interno respingendo la richiesta dei magistrati etnei di “Autorizzazione a procedere”, il leader della Lega non sosterrà più il governo che andrebbe subito allo sfascio non avendo più i numeri e gli uomini per governare il Paese. V edremo.

 

Mafia nigeriana: il centro di Mineo luogo preferito dai pusher spacciatori nigeriani- Arresti –

 

Immagine correlata

Un’operazione quella nel Cara di Mineo (nella foto )che ha condotti diversi soggetti malavitosi ad essere rinchiusi nelle carceri di Catania Bicocca, Siracusa, Messina e Bergamo. . Nelle abitazioni di alcuni indagati che sono associati con trafficanti libici, sono state sequestrate una mannaia e affilati  coltelli da cucina, dosi di marijuana e materiale per il confezionamento. Gli arrestati – tra cui tre donne – sono accusate di associazione mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti o psicotrope e violenza sessuale aggravata.

Gli inquirenti spiegano che “in Nigeria si sarebbe radicato un ampio sodalizio criminale, poi diffuso in diversi stati europei ed extraeuropei. Un nigeriano – ospite del Cara di Mineo – ha denunciato aggressioni e una rapina subita da parte di suoi connazionali ospiti della struttura. Gli investigatori sono riusciti a registrare un rituale di affiliazione e intercettato un episodio di violenza sessuale di gruppo ai danni di una nigeriana ospite del Cara.

Il centro di Mineo era il luogo preferito dei pusher nigeriani che spacciavano a Catania, Caltagirone e Caltanissetta. Al vertice della consorteria ci sarebbe stato William Ihugba, 31 anni, tra i fermati; il gruppo operante a Catania e provincia sarebbe stato guidato da Kingrney Ewiarion, 22 anni, anch’egli fermato. Tra gli altri indagati emerge la figura di Anthony Leonard Izedonmi, 28 anni, fermato in provincia di Bergamo, punto di collegamento con le altre cellule della confraternita in Italia.

Altri arresti :Michael Osokai, di 33 anni; Sunday Aghaulor, di 21; Stanley Williams, di 19; Famous Williams, di 23; Micheal Okorie, di 37; Monday Emmanuel, di 23, arrestato ad Augusta (Siracusa); Sundaj Aghie, di 28; Chukwuemera Ozoemena, di 27; Samuel Oniovosa, di 22; Fedelix Okowe, di 29. Le donne arrestate sono Beauty Eric e Juliet Benjamin, entrambe di 27 anni, e Osato Iyekekpolor, di 26.

Sulla vicenda il Ministro dell’Interno comunica che tra breve tempo la Cara di Mineo sarà chiuso perchè una struttura così grande è un’attrazione per la malavita”

Papa Francesco: “Il sesso è un dono di Dio per amare ma occorre educazione, a casa prima e poi a scuola, non deve essere una cuccagna o sfruttamento”

Il sesso è un dono di Dio per amare, non è una cuccagna.- ha affermato Papa Francesco -.. anche se qualcuno lo usa per guadagnare soldi o per sfruttare altre persone..”

Risultati immagini per immagine del papa francesco

Ma – prosegue Papa Francesco-  “occorre fare una educazione sessuale che sia oggettiva, senza colonizzazione ideologica. Se si fa un’educazione sessuale piena di ideologia, allora si distrugge una persona. Il sesso, come dono di Dio, ha bisogno di essere educato, non con rigidità ma tirando fuori il meglio delle persone, accompagnandole nel cammino“.

“Il problema è anche nella scelta di quali insegnanti per l’educazione sessuale nelle scuole, di quali libri di testo: io ho visto anche cose di scarsissimo valore e ci sono cose che fanno maturare e cose che fanno male. L’ideale è che l’educazione sessuale cominci a casa, con i genitori anche se questo non sempre è possibile, per tante diverse situazioni familiari. Allora, è necessario che la scuola supplisca a questa mancanza, altrimenti rimane un vuoto che verrà riempito da qualche ideologia“.

Sulla problematica “Celibato” Papa Francesco dice: “E’ un dono alla Chiesa. Io non sono d’accordo a permettere il celibato opzionale prima del diaconato. E’ una cosa mia, personale, ma io non lo farò e questo rimanga chiaro. Sono chiuso? Forse, ma non sento di mettermi davanti a Dio con questa decisione”. “Mi viene in mente una frase di Paolo VI, ‘preferisco dare la vita, prima di cambiare la legge sul celibato’… E’ una frase coraggiosa, pronunciata in un momento più difficile dell’attuale, ai tempi del ’68 – ricorda il Pontefice – Resterebbe qualche possibilità soltanto in posti lontanissimi come ad esempio le isole del Pacifico, quando c’è necessità pastorale perché bisogna pensare ai fedeli, se mancano i sacerdoti”.

Risultati immagini per immagine di donna sensuale

Papa Francesco: “Il sesso è un dono di Dio per amare, non è una cuccagna..…”

Sul  Venezuela, Francesco dice: “Sostegno a tutto il popolo venezuelano, che sta soffrendo: tutto il popolo, chi sta da una parte e chi sta dall’altra parte”. “Se io dovessi dire ‘ascoltate questo o quel Paese, ascoltate quello che dicono gli altri’, mi metterei in un ruolo che non conosco e sarebbe una imprudenza dal punto di vista pastorale e farei dei danni – spiega il Pontefice – So quello che sta succedendo in Venezuela in questo momento: per questo desidero che si mettano d’accordo, non so come… serve una soluzione giusta e pacifica”. Sottolinea il Papa: “Quello che mi spaventa è lo spargimento di sangue. Chi può, aiuti a risolvere il problema. La questione della violenza è molto grande, non c’è soluzione al sangue. Non mi piace la parola ‘equilibrato’, io devo essere pastore, per tutti. Se hanno bisogno di aiuto, di comune accordo lo chiedano”.

Il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, risponde all’ultimatum dell’Unione Europea: “Comportamento arrogante”.

Risultati immagini per foto di juaidò del venezuela

CARACAS (VENEZUELA) –

Fibrillazione e  tensione in Venezuela tra Maduro e Guaidò per la leaderschip del Paese.

L’Europa ha chiesto chiaramente- visto il caos esistente e l e divisioni tra la popolazione – elezioni immediate altrimenti riconoscerà come nuovo presidente Juan Guaidòtanto amato e sponsorizzato dagli Stati Uniti

Un ultimatum che non piace all’attuale leader venezuelano Nicolas Maduro: “Si comportano con arroganza –  nessuno può darci un ultimatum. Se vogliono andarsene dal Venezuela, se ne vadano. Noi non siamo collegati con l’Europa ed è un comportamento sbagliato. L’élite europee non riflettono l’opinione dei popoli europei“.

Nicolas Maduro

Nicolas Maduro

TESTAMENTO SOLIDALE, A CATANIA SCELTO DA 6 PERSONE SU 10

 Risultati immagini per foto di strumenti del notaio

Denaro, ma anche immobili e polizze vita tra gli oggetti donati per cause benefiche

CATANIA –

Sei testatori su dieci, nel territorio catanese, hanno scelto nell’ultimo anno di fare un lascito solidale, cioè di donare in beneficenza, per intero o in parte, la quota disponibile del proprio patrimonio. «È una stima generale, ma il dato certo è che la città etnea conferma il trend italiano, e cioè un’applicazione sempre più frequente e convinta di questo atto di solidarietà, anche come massima espressione della liberà di scelta di ciascun individuo», ha spiegato la componente del Consiglio notarile di Catania e Caltagirone Donata Galeardi.

Su input del Consiglio nazionale del Notariato, la categoria dei notai etnei – presieduta da Giuseppe Balestrazzi – da diversi anni è punto di riferimento, in quest’ambito, per le realtà del terzo settore, tra cui Aism Catania, l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, che ieri pomeriggio (24 gennaio) al Palazzo della Cultura ha organizzato un incontro in occasione della“Settimana nazionale dei Lasciti”.

«La filantropia non ha bisogno di grandi numeri – ha continuato il notaio Galeardi – non bisogna pensare che il testamento solidale sia solo appannaggio dei “paperoni”, al contrario, la maggior parte dei donatori sono persone che possiedono minori disponibilità. Sta cambiando l’approccio ai beni e ai valori che si desidera lasciare in eredità, non soltanto ai familiari e ai legittimari, ma al “bene comune” della collettività».

«Aism Catania è stata beneficiaria di due lasciti solidali – ha raccontato la sua presidente Virginia Guerrera – una polizza vita di circa 100mila euro e un appartamento di quattro vani. Non è difficile comprendere come e quanto questi gesti abbiano migliorato i servizi della nostra associazione e dunque la vita dei nostri assistiti che oggi sono circa 650 in tutto il territorio provinciale. Firmare un testamento solidale significa garantire nel futuro il supporto domiciliare o psicologico ai pazienti, una necessaria attività fisica adattata, o ancora il sostegno alla ricerca scientifica per trovare una cura a questa malattia che colpisce il sistema nervoso centrale, per lo più nei giovani sotto i 40 anni e nelle donne».

All’incontro sono intervenuti anche l’avvocato Manfredi Zammataro, consulente legale e volontario di Aism Catania, e le consigliere dell’Ordine Commercialisti di Catania Marilù Fragalà e Marta Privitera per una panoramica sugli aspetti fiscali che riguardano i lasciti testamentari, in cui hanno sottolineato come «lo scopo delle organizzazioni non profit è far crescere la comunità e non lucrare. I controlli fiscali hanno l’obiettivo di tutelare le associazioni in regola da chi invece, in maniera fittizia, abusa delle agevolazioni previste».

 

Il Presidente Ance Giuseppe Piana chiede alla Regione la “sicurezza del patrimonio edilizio”

Risultati immagini per foto di Giuseppe Piana

#CATANIASICURA – Giuseppe Piana: «NESSUN PASSO AVANTI VERSO LA MESSA IN SICUREZZA

DELLA CITTÀ. SUBITO RICLASSIFICAZIONE IN ZONA SISMICA 1»

Con l’obiettivo di attivare immediatamente nella città etnea il processo di messa in sicurezza del patrimonio edilizio, il presidente di Ance Catania Giuseppe Piana – a nome di tutte le istituzioni rappresentate nel tavolo tecnico #Cataniasicura – ha scritto al presidente dellaRegione Siciliana Nello Musumeci la seguente lettera aperta:

«Egregio Presidente, il Tavolo #Cataniasicura, istituito da Ance Catania con l’obiettivo di promuovere la sicurezza sismica degli immobili e delle infrastrutture della città, riunisce periodicamente i tecnici e gli specialisti che fanno parte della filiera edile per analizzare lo stato dell’arte, avanzare proposte, scuotere coscienze e diventare motore di meccanismi propositivi di prevenzione.

Fino a oggi non siamo riusciti a ottenere niente di concreto, neanche il più scontato e banale degli interventi: la riclassificazione del capoluogo etneo da zona sismica 2 a zona 1. L’ultima mappatura risale al 2003 e necessita di aggiornamento, frattanto le scosse avanzano e sprigionano energia, generando paura, danni, allarmismo, emergenze. L’amarezza nel constatare che la situazione rimane impantanata nell’immobilismo burocratico è generalizzata: cosa sarebbe successo se l’epicentro del terremoto del 26 dicembre avesse colpito il centro di Catania?

Lei stesso ha recentemente dichiarato che “una infelice catalogazione del rischio ha considerato addirittura Catania e Siracusa come città a rischio due” e che “serva rivedere questa mappatura delle zone maggiormente vulnerabili”.

La riflessione è comune: la revisione della classificazione sismica non solo è possibile ma è un atto dovuto e improcrastinabile. Un segnale di presa di coscienza del rischio esistente necessario per intervenire con urgenza sul costruito utilizzando tutti gli strumenti e incentivi attualmente disponibili.

Abbiamo toccato con mano il reale pericolo che incombe sulla nostra città, la sua Giunta ha adottato iniziative essenziali per superare l’emergenza e per effettuare una ricognizione degli edifici strategici, ma per una reale azione di prevenzione e mitigazione del rischio è urgente avviare gli interventi di riqualificazione volti a salvaguardare le abitazioni e le vite umane.

In rappresentanza del Tavolo #Cataniasicura, le chiedo urgentemente un incontro per illustrare le nostre proposte».